tag:blogger.com,1999:blog-55820129310991439732024-03-13T16:04:01.373+01:00menu turistico...di cibo, di libri, di viaggi, di foto...alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17910421319134530422noreply@blogger.comBlogger2046125tag:blogger.com,1999:blog-5582012931099143973.post-8135585462700575412013-08-26T09:00:00.000+02:002013-08-26T09:00:09.305+02:00Mentre noi stiamo lavorando per voi...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6tX2JEpAcLusyng5yDSfA2ygNAJRxgbM4_ksD_1mYjPhKUzcFUtipOSgTA5tcuPGfOtVXiGk6rk_iY2otENOu_SQvJ0-scFBdPgXfUL1tqP256ryKavQuiUX2s9UlzBA8-NmhTrSqZoCj/s1600/tumblr_lhrxmmESu51qh58jjo1_500.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="478" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6tX2JEpAcLusyng5yDSfA2ygNAJRxgbM4_ksD_1mYjPhKUzcFUtipOSgTA5tcuPGfOtVXiGk6rk_iY2otENOu_SQvJ0-scFBdPgXfUL1tqP256ryKavQuiUX2s9UlzBA8-NmhTrSqZoCj/s640/tumblr_lhrxmmESu51qh58jjo1_500.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><u>image from <a href="http://getoutoftherecat.tumblr.com/post/3794039246/get-out-of-that-hammock-cat-you-do-not-need-to">here</a></u></td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
... e' vero che fate lo stesso per noi?<br />
Intendiamo dire: mica vi sarete dimenticati dello Starbooks Redone, no?<br />
Vi aspettiamo, mercoledì 4 settembre, con le prime novità!<br />
Buon lavoro!<br />
Le Starbookers ;-)alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17910421319134530422noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5582012931099143973.post-78305558806930682142013-05-22T10:06:00.002+02:002013-05-22T17:29:19.830+02:00Annunciaziò, annunciaziò!<br />
<br />
Carissime lettrci, carissimi lettori,<br />
siamo liete di annunciare il nostro trasloco su <a href="http://it.over-blog.com/">OverBlog</a> .<br />
Menu Turistico adesso ha un dominio: <a href="http://www.menuturistico.com/">http://www.menuturistico.com/</a><br />
<br />
A presto!<br />
Ale&Dani<br />
<br />Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5582012931099143973.post-74309045224042205942013-05-15T08:07:00.002+02:002013-05-15T08:07:38.344+02:00Le Francesi non ingrassano (Gnocchi alla Parigina)<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8740766124/" title="gnocchi1 di menù turistico, su Flickr"><img alt="gnocchi1" height="621" src="http://farm8.staticflickr.com/7286/8740766124_b4fdf9dfa1_z.jpg" width="640" /></a>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Era il titolo di un libro di qualche tempo fa, Le Francesi non ingrassano. Ma voi prendetelo come un assioma. Stile, "il punto non ha dimensioni", "il piatto che ti riesce sempre quando lo prepari per la famiglia sarà un flop colossale quando lo preparerai per gli ospiti di riguardo", "se vai dal parrucchiere /pioverà, se fai lavare la macchina/chiama noè" e tutte queste regole non scritte che costituiscono il vero decalogo delle donne in corriera, come la sottoscritta e molte altre. </div>
<div style="text-align: justify;">
Che se mangiano un croissant, al mattino, devono correre per una settimana, per smaltirlo- e non è detto. Che le salse al burro, queste sconosciute. Che i formaggi, e il colesterolo. Che si ingozzano di barrette deitetiche, davanti alle vetrine delle pasticcerie. E per il resto, olio extravergine, verdure, cotture veloci, dieta mediterranea - e tutto perchè al di qua del Monviso ci è toccato un metabolismo diverso. </div>
<div style="text-align: justify;">
Perchè è così, sia chiaro. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ed è ancora più chiaro dopo tre forchettate di <span style="background-color: white;"></span>questi gnocchi alla parigina, che hanno vanificato in un fiat due settimane di sforzi sovrumani, per convincere la bilancia ad avere pietà e ad allacciare le giacche senza andare in ufficio con un look da pornodiva in gramaglie dalla barbaradurso. </div>
<div style="text-align: justify;">
E son tanto arrabbiata, ma tanto arrabbiata, che non sto neppure a controllare, se quell' "alla parigina" abbia un qualche aggancio reale al territorio o alla storia oppure sia una bufala bell'e buona: l'unico aggancio che mi interessa, in questo momento, è quello della cerniera dei jeans-e non son soddisfazioni, in questo istante. <br />
E comunque: sono una delle robe più buone del mondo. Non da porca figura- di più. Non da bis, ma da ter, quater e sperleccamenti di teglie. Non da "dammi la ricetta", ma "imponi le mani su di me, che fai miracoli".<br />
E cosa volete che sia, un kg in più, in cambio di tutto questo???<br />
(una tragedia, lo so da me, grazie...)</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="background-color: white;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><span style="background-color: white;"><span style="color: #666666;">GNOCCHI ALLA PARIGINA</span></span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQu5vuRyXo0ejla2w8EfSh9PKcRyFkNErXgY-Wy8vMiPa-dCqbHNVF3jgDgJ_igqUyUq42SBy2qHJvpc3YPgoAxYUrrpiK3viDS-WQvn6oUQd4cAf_6NjhkjGoWoviz3_FbiheIXTv-e4p/s1600/pret.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQu5vuRyXo0ejla2w8EfSh9PKcRyFkNErXgY-Wy8vMiPa-dCqbHNVF3jgDgJ_igqUyUq42SBy2qHJvpc3YPgoAxYUrrpiK3viDS-WQvn6oUQd4cAf_6NjhkjGoWoviz3_FbiheIXTv-e4p/s640/pret.jpg" width="458" /></a></div>
</div>
<br />
per 6 persone che faranno il bis<br />
mezzo litro di latte intero<br />
300 g di farina<br />
200 g di burro (150 + 50)<br />
8 uova intere<br />
150 g di Parmigiano grattugiato (100 + 50)<br />
noce moscata<br />
sale<br />
<br />
per la salsa mornay<br />
600 ml di bechamelle<br />
2 tuorli<br />
200 ml di panna<br />
100 g Gruviera<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La base è una sorta di pasta choux, preparata col latte, anzichè con l'acqua. </div>
<div style="text-align: justify;">
In una ampia casseruola (personalmente, mi trovo meglio con quelle dal fondo largo e dai bordi non eccessivamente alti) far bollire il latte con 150 g di burro, la noce moscata e poco sale. Fiamma bassa, mi raccomando, almeno finchè il burro non si è completamente sciolto (se tagliate il burro a cubetti, si scioglierà prima e in modo più uniforme)</div>
Nel frattempo, setacciate la farina<br />
Appena il latte bolle, versate la farina tutta in una volta nella casseruola e, con l'aiuto di un cucchiaio di legno, a fiamma media, mescolate bene e fate cuocere, fino a quando la pasta non si staccherà dai bordi della pentola.<br />
Spegnete il fuoco, versate l'impasto su un tagliere di marmo o altra superficie fredda e lasciate intepiedire.<br />
Quando la base della pasta è fredda o almeno tiepida, inziate ad incorporare le uova. Potete farlo a mano, mettendo l'impasto in una terrina molto capiente, lavorando con una frusta; oppure nel Kenwood, con la frusta che si usa per montare gli albumi. L'importante è che aggiungiate un uovo per volta: aggiungete il successivo solo dopo che il precedente è stato del tutto incorporato.<br />
All'inizio, la pasta si "straccerà": poi, via via, si ricompatterà, diventando uniforme e spumosa.<br />
Unite anche il formaggio grattugiato (100 g) e aggiustate di sale.<br />
<br />
Dopodichè, prendete una pentola capiente e riempitela d'acqua, un po' più di metà.<br />
Anche in questo caso, mi trovo meglio con le pentole dai bordi bassi, piuttosto che con quelle in cui cuocio gli spaghetti: considerate che questi gnocchi non vanno scolati nello scolpasta, tutti assieme, ma tirati su pochi per volta con la schiumarola. Quindi, dovete poter lavorare in tutta comodità.<br />
Portate a bollore, salate leggermente e aspettate che riprenda a bollire. <br />
<br />
Prendete una tasca da pasticcere, senza bocchetta. Io uso quelle usa e getta e pratico un taglio leggermente obliquo a due dita circa dal fondo.<br />
Riempitela con la pasta degli gnocchi e, lavorando direttamente sopra la pentola , spremetel'impasto, tagliandolo ad una lunghezza di circa un cm, in modo che cada direttamente nell'acqua bollente, così:<br />
<br />
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8739650991/" title="gnocco di menù turistico, su Flickr"><img alt="gnocco" height="621" src="http://farm8.staticflickr.com/7294/8739650991_077b6a7531_z.jpg" width="640" /></a>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
Procedete a venti per volta, non di più e non scolateli subito, appena vengono a galla: aspettate che gonfino, senza timore che si rompano, perchè non succederà. All'incirca, un minuto, un minuto e mezzo. Tirateli su con la schiumarola, scolandoli benissimo e disponeteli in una teglia, sul cui fondo avrete versato uno strato leggero di salsa Mornay (v. sotto).<br />
Procedete così, fino alla fine dell'impasto.<br />
E' possibile che dobbiate fare due strati di gnocchi, nella stessa teglia: in tal caso, separateli l'uno dall'altro con un velo di Mornay.<br />
Alla fine, versate la restante Mornay sugli gnocchi, spolverate con il Parmigiano rimasto e con fiocchetti di burro.<br />
Infornate a forno caldo (200 gradi) e fate cuocere per 20 -30 minuti: la sueprficie deve essere gratinata.<br />
<br />
Prima della cottura si possono congelare oppure possono essere conservati in frigo, coperti da pellicola trasparente, fino a un max di 24 ore.<br />
Il consiglio spassionato è di prepararli il giorno prima, se volete servirli per pranzo, o la mattina, se volete prepararli per cena. A parte che un po' di riposo giova sempre, a queste preparazioni, perchè i vari ingredienti si combinano meglio, è un lavoraccio immane, che vi porta via un sacco di tempo e vi sconvolge la cucina. <br />
<br />
Salsa Mornay<br />
Preparate una bechamelle con 600 ml di latte intero, 60 g di burro , 60 g di farina e sale e lasciatela intiepidire. Fuori dal fuoco, aggiungere i tuorli, la panna, il formaggio grattugiato e aggiustare di sale.<br />
<br />
Variante eretica- senza le uova (e non si chiama più Mornay)<br />
aggiungete a 600 g di bechamelle 200 ml di panna, oltre alle stesse dosi di formaggio e di sale. </div>
alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17910421319134530422noreply@blogger.com32tag:blogger.com,1999:blog-5582012931099143973.post-74972147870233875182013-05-13T08:00:00.000+02:002013-05-13T08:00:01.473+02:00Tagliatelle alla curcuma e papavero con salsa piccanteDi Daniela<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Nella mia esistenza (e parliamo di un bel po' di anni :-) ormai), ho sempre avuto delle passioni ricorrenti, che ciclicamente si ripresentano alla mia attenzione con la stessa intensità di quando le ho concepite: come onde si sovrappongono, si avvolgono su se stesse, calano di intensità e poi riesplodono... </div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-qhSqdkRDddc/UY_JopY6UkI/AAAAAAAACz0/QdweJrdfj_w/s1600/piccolo+principe.jpg.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://4.bp.blogspot.com/-qhSqdkRDddc/UY_JopY6UkI/AAAAAAAACz0/QdweJrdfj_w/s400/piccolo+principe.jpg.jpg" width="285" /></a>Non sono moltissime, ma sono tutte ugualmente importanti, coinvolgono la fotografia e poi, attraverso la cucina o l'oggettistica, si spingono fino ai libri e al giardinaggio. per poi ricominciare da capo, non necessariamente in questo ordine.</div>
<div style="text-align: justify;">
I libri mi perseguitano da quando ero molto piccola. Me li regalavano parenti e amici, come si usava, per le feste tradizionali ed io, a differenza di altri, ne ero felicissima. Col tempo mi sono legata in modo particolare ad alcuni di loro, che ho letto e riletto veramente decine di volte nel corso degli anni. Di alcuni ho addirittura diverse copie tra comprate, regalate e ricomprate solo per il piacere, magari, di una rilegatura diversa, dovuta spesso all'età dell'acquisto; ho alcune edizioni veramente...scarne, a voler essere cortesi, che risalgono a quando, studiando fuori casa, mi avanzavano ben poche lire da dedicare loro.</div>
<div style="text-align: justify;">
Uno tra i preferiti di sempre (di cui posseggo ben 4 copie) è il Piccolo Principe. Quella nella foto è la copertina dell'edizione che ho comprato per la mia figlia grande, quando aveva 5 anni... lei si divertiva a guardare le figure e io a leggerglielo. E' un libro splendido, di cui non ci si può mai stancare, tanto che in alcuni momenti sembra addirittura magico: tra le sue righe, trovi, ogni volta che lo leggi, qualche particolare che si adatta perfettamente all'attimo che stai vivendo... qualche volta è gioia, o emozione, qualche volta dolore, ma sempre poesia ingenua e dolcissima, che ti colpisce nel profondo del cuore.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQ_Vy3HQD6LO09e6PktZpo1mj_PIGCAvgVbC2P0AArMjLWp6fJW" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="141" src="https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQ_Vy3HQD6LO09e6PktZpo1mj_PIGCAvgVbC2P0AArMjLWp6fJW" width="200" /></a></div>
Bene, quest'anno il Piccolo Principe compie 70 anni (fu pubblicato il 6 aprile 1943): settant'anni di successo ininterrotto, di leggerezza e profondità, di amore e bellezza.<br />
E allora non potevo perdere quest'occasione per dire a un vecchio compagno di molte giornate della mia vita, <i>mille di questi giorni, Piccolo Principe!!!!</i>, sperando che la sua bellezza continui ad affascinare giovani menti di ogni età, per moltissimi anni ancora, perchè è bello pensare che forse "<i>le stelle sono illuminate perchè ognuno possa un giorno trovare la sua."</i><br />
<i><br /></i>
<i><br /></i></div>
<ul style="background-color: white; margin: 0px; outline: none; padding: 0px 0px 25px;">
<li style="display: block; list-style-type: none; margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><b>Tagliatelle alla curcuma e papavero i salsa piccante</b></span></li>
<li style="display: block; list-style-type: none; margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: center;"><span style="font-family: inherit; font-size: x-small;">da un'idea di<a href="http://www.elle.fr/Elle-a-Table/Recettes-de-cuisine"> Elle à table</a></span></li>
</ul>
<div class="ingredients" style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px 0px 15px;">
<h3 style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;">
</h3>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8732259862/" title="tagliatelle 2 di menù turistico, su Flickr"><img alt="tagliatelle 2" height="480" src="http://farm8.staticflickr.com/7365/8732259862_e24c0f1015_z.jpg" width="640" /></a>
</div>
<span itemprop="ingredient" itemscope="" itemtype="http://data-vocabulary.org/RecipeIngredient"><br /></span>
<div style="text-align: justify;">
<span itemprop="ingredient" itemscope="" itemtype="http://data-vocabulary.org/RecipeIngredient"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Ingredienti</span></span></div>
<span itemprop="ingredient" itemscope="" itemtype="http://data-vocabulary.org/RecipeIngredient"><span style="font-family: inherit;"><div style="text-align: justify;">
<i style="font-family: inherit;"><u>Per 500 g pasta fresca:</u></i></div>
<span style="background-color: white;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">300 g di farina 00 </span></div>
</span><span style="background-color: white;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">3 uova s </span></div>
</span><span style="background-color: white;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">1 cucchiaio di semi di papavero </span></div>
</span><span style="background-color: white;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">1 cucchiaino da caffè di curcuma </span></div>
</span><span style="background-color: white;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">1 cucchiaio di olio d'oliva </span></div>
</span><span style="background-color: white;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">pepe </span></div>
</span><span style="background-color: white;"><div style="text-align: justify;">
<i style="font-family: inherit;"><u>Per la salsa </u></i></div>
</span><span style="background-color: white;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">2 spicchi d' aglio </span></div>
</span><span style="background-color: white;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">1 bel pizzico di peperoncino in polvere </span></div>
</span><span style="background-color: white;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">1 peperoncino intero </span></div>
</span><span style="background-color: white;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">1 cucchiaio di prezzemolo tritato. </span></div>
</span></span><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</span><br />
<div style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8731025583/" title="pasta alla curcuma di menù turistico, su Flickr"><img alt="pasta alla curcuma" height="453" src="http://farm8.staticflickr.com/7293/8731025583_7e5d2b8337_z.jpg" width="640" /></a>
<span itemprop="name" style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;"><span style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;"><span style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;"><br /></span></span></span></div>
<span itemprop="ingredient" itemscope="" itemtype="http://data-vocabulary.org/RecipeIngredient">
</span>
<br />
<div style="background-color: white; margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: center;">
<div style="text-align: justify;">
<div style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px;">
<span itemprop="ingredient" itemscope="" itemtype="http://data-vocabulary.org/RecipeIngredient"><br /></span>
</div>
<div>
<span itemprop="ingredient" itemscope="" itemtype="http://data-vocabulary.org/RecipeIngredient"><span itemprop="instructions" style="font-family: inherit; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;">Mescolate la farina, semi di papavero e curcuma. </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span itemprop="ingredient" itemscope="" itemtype="http://data-vocabulary.org/RecipeIngredient"><span itemprop="instructions" style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: start;"><span style="font-family: inherit; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;">Disponete a fontana sulla spianatoia la farina e aggiungete le uova sbattute . </span></span></span></div>
<span style="font-family: inherit;"><span itemprop="ingredient" itemscope="" itemtype="http://data-vocabulary.org/RecipeIngredient"><span itemprop="instructions" style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: start;"><span style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;">
</span><span style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;"></span></span></span>
</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span itemprop="ingredient" itemscope="" itemtype="http://data-vocabulary.org/RecipeIngredient"><span itemprop="instructions" style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: start;"><span style="font-family: inherit; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;">Cominciate ad impastare a meno intridendo, a poco a poco, con le uova la farina, aggiungendo poi l'olio d'oliva e impastate energicamente per tutto il tempo necessario per ottenere una pasta compatta e sostenuta.. </span></span></span></div>
<span style="font-family: inherit;"><span itemprop="ingredient" itemscope="" itemtype="http://data-vocabulary.org/RecipeIngredient"><span itemprop="instructions" style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: start;"><span style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;">
</span><span style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;"></span></span></span>
</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span itemprop="ingredient" itemscope="" itemtype="http://data-vocabulary.org/RecipeIngredient"><span itemprop="instructions" style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: start;"><span style="font-family: inherit; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;"><span style="font-family: inherit; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;">Formate una palla, coprite con la pellicola trasparente e lasciatela riposare per un'oretta. </span><span style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;"><span style="font-family: inherit;">Poi dividete l'impasto in 2 parti e cominciate a tirare la sfoglia con il mattarello, o adoperate la macchinetta, la mitica nonna papera, per ottenere delle tagliatelle. Mettete ad asciugare la pasta stesa su un mattarello sospeso, o sull'apposito attrezzino in legno o come siete soliti fare e intanto preparate il condiment</span>o</span>.</span></span></span><br />
<div style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px;">
<span itemprop="ingredient" itemscope="" itemtype="http://data-vocabulary.org/RecipeIngredient"><span itemprop="instructions" style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: start;"><span style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;"><br /></span></span></span>
</div>
<div style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">
<span itemprop="ingredient" itemscope="" itemtype="http://data-vocabulary.org/RecipeIngredient"><span itemprop="instructions" style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: start;"><span style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;"><a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8732259484/" title="DSCF8921 di menù turistico, su Flickr"><img alt="DSCF8921" height="480" src="http://farm8.staticflickr.com/7318/8732259484_e5cbecc43b_z.jpg" width="640" /></a>
</span></span></span></div>
<span itemprop="ingredient" itemscope="" itemtype="http://data-vocabulary.org/RecipeIngredient" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px;"><span itemprop="instructions" style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: start;"><span style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;"><br /></span></span></span>
<span itemprop="ingredient" itemscope="" itemtype="http://data-vocabulary.org/RecipeIngredient"><span itemprop="instructions" style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: start;"><span style="font-family: inherit; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;">Per delle tagliatelle già di per se così profumate e colorate, un sughetto semplice e piccante come un aglio, olio e peperoncino è davvero azzeccato.</span></span></span></div>
<span style="font-family: inherit;"><span itemprop="ingredient" itemscope="" itemtype="http://data-vocabulary.org/RecipeIngredient"><span itemprop="instructions" style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: start;"><span style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;">
</span><span style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;"></span></span></span>
</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span itemprop="ingredient" itemscope="" itemtype="http://data-vocabulary.org/RecipeIngredient"><span itemprop="instructions" style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: start;"><span style="font-family: inherit; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;">Per prepararlo ognuno ha il suo modo e le sue quantità preferite, legate al piccante o al sapore più o meno deciso di aglio. Io personalmente ne uso due spicchi non troppo grandi: uno lo lascio intero e lo schiaccio leggermente e l'altro lo taglio a fettine sottilissime. Lo metto a scaldare in una padella con dell'olio extravergine di oliva e aggiungo un peperoncino, privato dei semi, tagliato a pezzetti piccoli e se proprio voglio dare uno sprint in più, anche un bel pizzico di peperoncino in polvere e tolgo la padella dal fuoco.</span></span></span></div>
<span style="font-family: inherit;"><span itemprop="ingredient" itemscope="" itemtype="http://data-vocabulary.org/RecipeIngredient"><span itemprop="instructions" style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: start;"><span style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;">
</span><span style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;"></span></span></span>
</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span itemprop="ingredient" itemscope="" itemtype="http://data-vocabulary.org/RecipeIngredient"><span itemprop="instructions" style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: start;"><span style="font-family: inherit; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;">A parte trito qualche foglia di prezzemolo.</span></span></span><br />
<div style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px;">
<span itemprop="ingredient" itemscope="" itemtype="http://data-vocabulary.org/RecipeIngredient"><span itemprop="instructions" style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: start;"><span style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;"><br /></span></span></span>
</div>
<div style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">
<span itemprop="ingredient" itemscope="" itemtype="http://data-vocabulary.org/RecipeIngredient"><span itemprop="instructions" style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: start;"><span style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;"><a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8731040757/" title="pasta alla curcuma di menù turistico, su Flickr"><img alt="pasta alla curcuma" height="480" src="http://farm8.staticflickr.com/7309/8731040757_75e272a076_z.jpg" width="640" /></a>
</span></span></span></div>
<div style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px;">
<span itemprop="ingredient" itemscope="" itemtype="http://data-vocabulary.org/RecipeIngredient"><span itemprop="instructions" style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: start;"><span style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;"><br /></span></span></span></div>
</div>
<div style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px;">
<span itemprop="ingredient" itemscope="" itemtype="http://data-vocabulary.org/RecipeIngredient"><span itemprop="instructions" style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: start;"><span style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;">
</span><span style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;"></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span itemprop="ingredient" itemscope="" itemtype="http://data-vocabulary.org/RecipeIngredient"><span itemprop="instructions" style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: start;"><span style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;"><span style="font-family: inherit; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;">Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, per un paio di minuti (dipende dallo spessore che avete dato loro). Appena pronte scolate le tagliatelle e fatele saltare su fuoco vivo per un attimo nella padella con il condimento, aggiungendo qualche cucchiaio di acqua di cottura. Aggiungete il prezzemolo tritato e servite caldo.</span></span></span></span></div>
<span style="font-family: inherit;"><span itemprop="ingredient" itemscope="" itemtype="http://data-vocabulary.org/RecipeIngredient"><span itemprop="instructions" style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: start;"><span style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;">
</span></span></span>
</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span itemprop="ingredient" itemscope="" itemtype="http://data-vocabulary.org/RecipeIngredient"><span itemprop="instructions" style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: start;"><span style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;"><span style="font-family: inherit; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;">I semini danno un aspetto particolare alla pasta e si avvertono leggermente in bocca: il sapore, il colore e, più ancora, il profumo della curcuma fa il resto</span></span></span></span><br />
<span itemprop="ingredient" itemscope="" itemtype="http://data-vocabulary.org/RecipeIngredient"><span itemprop="instructions" style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: start;"><span style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;"><span style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;"><br /></span>
</span></span></span><br />
<div style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">
<span itemprop="ingredient" itemscope="" itemtype="http://data-vocabulary.org/RecipeIngredient"><span itemprop="instructions" style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: start;"><span style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;"><a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8732308696/" title="tagliatelle di menù turistico, su Flickr"><img alt="tagliatelle" height="467" src="http://farm8.staticflickr.com/7414/8732308696_0ff1c1ec22_z.jpg" width="640" /></a>
<span style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;"><br /></span></span></span></span></div>
<div style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px;">
<span itemprop="ingredient" itemscope="" itemtype="http://data-vocabulary.org/RecipeIngredient"><span itemprop="instructions" style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: start;"><span style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;"><span style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;"><br /></span></span></span></span></div>
</div>
<div style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px;">
<span itemprop="ingredient" itemscope="" itemtype="http://data-vocabulary.org/RecipeIngredient"><span itemprop="instructions" style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: start;"><span style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span itemprop="ingredient" itemscope="" itemtype="http://data-vocabulary.org/RecipeIngredient"><span itemprop="instructions" style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: start;"><span style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;"><span style="font-family: inherit; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;">Un primo piatto, come vi dicevo, profumato e color dell'oro che invoglia....con un tocco di piccante che proprio regala una piccola nota in più.</span></span></span></span></div>
<span itemprop="ingredient" itemscope="" itemtype="http://data-vocabulary.org/RecipeIngredient"><span itemprop="instructions" style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: start;"><span style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;"><span style="font-family: inherit;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;">Buona giornata a tutti</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;">Dani</span></div>
</span></span></span><div style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px;">
</div>
</div>
</div>
<span itemprop="ingredient" itemscope="" itemtype="http://data-vocabulary.org/RecipeIngredient">
</span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11665979536847494614noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-5582012931099143973.post-69641174910462558802013-05-08T11:11:00.001+02:002013-05-08T11:18:20.029+02:00Il dolore straziante che colpisce una città.....<div style="text-align: justify;">
è difficile da non sentire...</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il post di stamani è stato programmato prima dell’evento tragico
che ha colpito la nostra città. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Per domani è stato proclamato il lutto
cittadino a causa di questo incredibile incidente fino ad ora impossibile da
spiegare.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il nostro cuore è vicino a tutti coloro che sono stati
direttamente colpiti dal disastro. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Come nostro costume, partecipiamo nell'unico modo possibile, con il silenzio.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ale e Dani </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.lucchesejunior.it/foto/grandi/fiocco-nero-luttorrrr.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.lucchesejunior.it/foto/grandi/fiocco-nero-luttorrrr.jpg" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11665979536847494614noreply@blogger.com15tag:blogger.com,1999:blog-5582012931099143973.post-50648079255927751642013-05-08T08:00:00.000+02:002013-05-08T08:00:14.279+02:00Crostata di asparagi e formaggio e Involtini di asparagi di Delia Smith Di Daniela<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8717984754/" title="asparagus and cheese tart di menù turistico, su Flickr"><img alt="asparagus and cheese tart" height="640" src="http://farm8.staticflickr.com/7447/8717984754_ee4d763ff0_z.jpg" width="637" /></a>
</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Certo, la stagione è quella giusta per i picnic.... in teoria, perchè , sempre in teoria, le giornate iniziano ad allungarsi, il sole ad essere più caldo e la voglia di stare all'aria aperta comincia a farsi sentire.... Continuo a ripetere in teoria perchè, nella realtà, si fa un po' fatica ad adattarsi a questa tradizionale idea di primavera. Ora come ora si alternano, con implacabile monotonia, una o due giornate di bel tempo, a volte addirittura splendido, due nuvolose e almeno una di pioggia e, a conti fatti, quest'ultima parte tocca quasi sempre ai weekend. In pratica ti illudi durante durante la settimana, di poter organizzare qualcosa fuori casa con gli amici, fosse anche semplicemente in giardino, ma con la fastidiosa certezza che durante il fine settimana dovrai startene tappata in casa.<br />
La cosa ha svariati aspetti negativi, dall'umore sotto i tacchi, alle grandi manovre di riordino rimandate ad oltranza (e qui, vilmente, non mi sento di soffrire troppo :-)), al ritardo nel mio hobby-lavoro in giardino e al fastidio di pensare che dovremo rinunciare al piacere delle temperature moderate primaverili, per passare direttamente alle estive....<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8718919060/" title="fiore di menù turistico, su Flickr"><img alt="fiore" height="616" src="http://farm8.staticflickr.com/7447/8718919060_24dfed33e8_z.jpg" width="640" /></a>
</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
Però, non demordo e continuo a pensare ricette e piccoli piaceri da gustare all'aperto, quando finalmente potremo farlo tranquillamente: il piatto di oggi è proprio uno dei frutti di queste amene riflessioni, pensato da Delia Smith proprio per i picnic. Dal momento che è il momento degli asparagi ho pensato di abbinare alla crostata salata anche un contorno sfiziosissimo, gustoso e croccante. Guardate un po' se vi piace l'idea. Certo non è dieteticissimo e quindi non si accorda con il concetto di vitino di ...ape, </div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8717102263/" title="vitino di ...ape di menù turistico, su Flickr"><img alt="vitino di ...ape" height="500" src="http://farm8.staticflickr.com/7314/8717102263_aef0090629.jpg" width="336" /></a>
</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
ma è un piatto unico ottimo se accompagnato da una bella insalata fresca ...<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>Asparagus and cheese tart</b></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Delia Smith, Complete illustrated cookery course.</i><br />
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8716893385/" title="asparagus and cheese tart di menù turistico, su Flickr"><img alt="asparagus and cheese tart" height="480" src="http://farm8.staticflickr.com/7355/8716893385_e715903712_z.jpg" width="640" /></a>
</div>
<br />
Ingredienti per 4/6 persone<br />
<i>per il ripieno</i><br />
350 gr di asparagi<br />
40 gr di ceddar ( o gruviera) grattugiato<br />
1 cucchiaio raso di parmigiano reggiano<br />
2 uova grandi<br />
275 ml di panna fresca<br />
sale e pepe appena grattugiato<br />
<i>per la pasta </i> ( io ho preparato una dose doppia di pasta perchè la base mi piace un po' più spessa)<br />
110 gr di farina<br />
40 gr di parmigino (grattugiato)<br />
un pizzico di sale<br />
50 gr margarina<br />
acqua fredda<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8716755727/" title="asparagi d Delia di menù turistico, su Flickr"><img alt="asparagi d Delia" height="453" src="http://farm8.staticflickr.com/7352/8716755727_b3f5101c60_z.jpg" width="640" /></a>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br />
Come vi dicevo io ho fatto doppio quantitativo di pasta perchè mi piace un po più spessa. Con quella che mi è avanzata ho preparato del "sfoglie" di pasta cotta in forno a 200° per 5 minuti, da usare come pane... Tipo pane azzimo: squisito!.<br />
Ho preparato una teglia da 22 cm e 5 tortine monodose. Penso che le dosi indicate siano sufficienti per una tortiera da 24/26 cm.</div>
<div style="text-align: justify;">
Preparate la pasta : mescolate tutti gli ingredienti, aggiungendo un cucchiaio o due di acqua freddissima se necessario, fino ad ottenere un impasto liscio e morbido. Avvolgetela poi nella pellicola trasparente e mettetela in frigo per 30 minuti almeno. </div>
<div style="text-align: justify;">
Preriscaldate il forno a 180° . Trascorso il tempo stendete la pasta con il mattarello e foderate l'interno della teglia . Bucherellate il fondo e mettete la teglia in forno per 20 minuti. Tiratela fuori, pennellatela leggermente con un po' di uovo sbattuto ( sottratto alle due uova utilizzate per il ripieno) e rimettetela in forno per 5 minuti.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8716899355/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" title="asparagus and cheese tart di menù turistico, su Flickr"><img alt="asparagus and cheese tart" height="640" src="http://farm8.staticflickr.com/7349/8716899355_83e85e675e_z.jpg" width="488" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Intanto preparate gli asparagi: lavateli, tagliateli in pezzi di circa 4 cm e cuoceteli al vapore fino a farli diventare morbidi, ma non tropo cotti (Delia dice di metterli per 5 minuti sopra l'acqua bollente). Una volta cotta la base disponeteci sopra gli asparagi e spolverateli con il ceddar (o il gruviera) grattugiato Mescolate le uova sbattute con la panna, aggiungete il sale e il pepe e rovesciatele sugli asparagi: mettete sopra il parmigiano e infornate il tutto per 30/35 minuti (per Delia 40 min.), o finché il ripieno non diventa di un bel colore dorato e ben gonfio. Sulle tortine ho spolverizzato, prima di metterle in forno, della paprica dolce. Mi è piaciuto il tocco di sapore in più...</div>
<div style="text-align: justify;">
Questa torta è eccellente mangiata sia fredda che calda.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><b>Asparagus under wrap</b></span><br />
<span style="font-size: x-small;"><span style="background-color: white; color: #58595b; text-align: start;"><span style="font-family: inherit;">da Delia’s Summer Collection</span></span><b style="background-color: white; color: #58595b; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; text-align: start;">.</b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8716855287/" title="asparagus under wraps di menù turistico, su Flickr"><img alt="asparagus under wraps" height="640" src="http://farm8.staticflickr.com/7291/8716855287_a3de7a68e5_z.jpg" width="509" /></a>
</div>
<div style="text-align: center;">
<br />
<div style="text-align: justify;">
Ingredienti<br />
12 asparagi<br />
175 gr fi fontina o gruviera<br />
12 fette d prosciutto crudo dolce (circa 150 gr)<br />
Sale (non serve in realtà: i formaggi e il prosciutto sono sufficienti)<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8716728349/" title="asparagus under wraps di menù turistico, su Flickr"><img alt="asparagus under wraps" height="480" src="http://farm8.staticflickr.com/7445/8716728349_ff2b53714e_z.jpg" width="640" /></a>
</div>
<br />
Le dosi che ho riportate sono per 4 persone: usandoli come accompagnamento alla torta ho preparato solo 2 involtini a testa<br />
Per preparare gli asparagi: togliete la parte bianca e legnosa da ogni asparago lavateli e cuoceteli a vapore finché non diventano teneri (Delia suggerisce 5 o 6 minuti su acqua bollente) , ma non troppo cotti.
Tagliate a fettine sottili la fontina o il gruviera o grattugiate il parmigiano<br />
Ora mettete le fette di prosciutto di Parma su un tagliere, disponete su ogni fetta due fettine di gruviera o fontina e del parmigiano grattugiato (Delia proponeva <b>o</b> parmigiano , io ho preferito <b>e</b> parmigiano) . Mettete un asparago ad una estremità del prosciutto ed arrotolatelo bene.<br />
Il bello di questa ricetta è che potete prepararla con largo anticipo e poi, subito prima di servire i roolini, basta metterli in una teglia nel forno già caldo a 200°C e lasciarli dentro per 5 minuti o finché non comincia a sciogliersi il formaggio. Serviteli caldi.
<br />
<br />
Buona giornata a tutti<br />
Dani</div>
</div>
</div>
</div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11665979536847494614noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-5582012931099143973.post-10460004207542533642013-05-06T09:18:00.000+02:002013-07-17T19:01:52.731+02:00Ci vuole calma e sangue freddo<?php
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<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8713581956/" title="pol di menù turistico, su Flickr"><img alt="pol" height="640" src="http://farm9.staticflickr.com/8253/8713581956_a7daec04a0_z.jpg" width="625" /></a><br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Prometto di mantenermi calma, dall'inizio alla fine del post. </div>
<div style="text-align: justify;">
E di dire, con calma, che ogni tanto mi arrabbio. </div>
<div style="text-align: justify;">
Arrabbiarsi con calma non è cosa che mi appartiene, a dirla tutta: ma visto che l'ho promesso solo tre righe fa, ce la posso ancora fare. </div>
<div style="text-align: justify;">
Mi arrabbio per una serie infinita di cose, che cresce con gli anni e con la constatazione sempre più evidente che dovevo nascere in un'altra epoca, in un altro pianeta e, probabilmente, in un'altra galassia, da tanto certi modi di rapportarsi con il mondo , che oggi sono la regola, mi risultano incomprensibili. </div>
<div style="text-align: justify;">
Non sto a farvi l'elenco, perchè ho promesso calma e sangue freddo- e so già che basterebbe il punto uno per mandarmi in bestia, alla decima riga. </div>
<div style="text-align: justify;">
Mi limito solo a uno dei più futili, dei più banali, dei più idioti, volendo- ma che ultimamente mi attizza la carogna che la velocità della luce, al confronto, è roba da tartarughe pigre.<br />
<br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Ce l'ho con lo sputtanamento a cui vien sottoposta la cucina genovese sul web. </div>
<div style="text-align: justify;">
Costante ed impunito, anzi: glorificato, da tutta la trafila di gastrorgasmi che ormai van di default, indipendentemente dai contenuti del post che si commenta. </div>
<div style="text-align: justify;">
Da che frequento il variegato mondo dei food blogger, mi è toccato vedere di tutto: focacce alla genovese alte tre metri, pasqualine fatte con la sfoglia buitoni, ripiene di erbette, amalgamate con la ricotta e cotte in uno stampo da plum cake, minestroni con verdure intere e maccheroni, coronati artisticamente da foglioline di basilico e, buon ultimo, il nostro polpettone di fagiolini, massacrato da versoni che nulla hanno a che vedere con l'originale. </div>
<div style="text-align: justify;">
Le prime volte, intervenivo ed obiettavo. </div>
<div style="text-align: justify;">
"guarda che la nostra focaccia è bassa; guarda che si cuoce in salamoia; guarda che il fondo è chiaro e la superficie è croccante; e la sfoglia della pasqualina è senza burro; e va tirata sottile; e no, non ci vanno gli spinaci; e il minestrone, noi, lo facciamo col pesto, non col basilico. E la pasta, o son brichetti o è scucuzzu" e via di questo passo. </div>
<div style="text-align: justify;">
Le risposte, se c'erano, erano tutte sulla stessa falsariga: che noia che barba la tradizione, ben vengano le nostre rielaborazioni, a maggior ragione se son frutto di neuroni illuminati come il mio (il loro, intendo. Il mio, è sbiadito da mo')</div>
<div style="text-align: justify;">
Poi, ho lasciato perdere. </div>
<div style="text-align: justify;">
Battaglia persa=tempo perso e francamente non era il caso.</div>
<div style="text-align: justify;">
Solo che, alla lunga, non ce l'ho fatta. </div>
<div style="text-align: justify;">
E quindi, un po' per volta, ho iniziato a raccontarle qui, le mie ricette di casa. che hanno tutti i limiti delle ricette di casa- ossia, ognuno ha la propria- ma che, nella sostanza, si mantengon fedeli alla tradizione e alla storia del nostro territorio. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ho iniziato con la focaccia, poi col pesto, poi col minestrone, con la pasqualina, con le melanzanine ripiene e con un sacco di altri piatti che, da sempre, scandiscono i nostri pasti quotidiani. </div>
<div style="text-align: justify;">
Piano piano, sottovoce. </div>
<div style="text-align: justify;">
E pure con calma.</div>
<div style="text-align: justify;">
Arricchendole di particolari storici, di aneddoti, di agganci col territorio. </div>
E così, non se le è filate nessuno.<br />
Sempre detto, che dovevo darmi alle strategie militari.<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Insomma: è una battaglia persa, ma tempo perso non è, dai. Abbiamo sempre i 25 lettori che ci seguono, ci strizzano l'occhio e ci gratificano, provando le nostre ricette e sopravvivendo alle porche figure. E quindi, per loro e solo per loro, a grande richiesta, ecco a voil'unico, inimitabile, ineguagliabile</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
POLPETTONE GENOVESE</div>
<div style="text-align: center;">
DI FAGIOLINI E PATATE<br />
<br />
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8713581858/" title="PicMonkey Collage di menù turistico, su Flickr"><img alt="PicMonkey Collage" height="394" src="http://farm9.staticflickr.com/8261/8713581858_0b1dd0371b_z.jpg" width="640" /></a>
</div>
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<br /></div>
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Premessa n. 1: niente dosi. Ci provo, sia chiaro. Ma è ricetta di famiglia, di quelle che si tramandano a voce, e per giunta salata. Quindi, l'occhio è l'unica bilancia ammessa, in casa mia</div>
<div style="text-align: justify;">
Premessa n, 2: è da quando ho sposato l'ingegnere che si è aperta l'insanabile diatriba sul fungo secco. In casa mia, non lo si mette, in casa sua sì. Qui lo segno come facoltativo, poi vedete voi. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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mezzo kg di patate</div>
<div style="text-align: justify;">
400 g di fagiolini</div>
<div style="text-align: justify;">
2 o 3 manciate di parmigiano reggiano grattugiato</div>
<div style="text-align: justify;">
tanta maggiorana</div>
<div style="text-align: justify;">
due uova</div>
<div style="text-align: justify;">
pan grattato</div>
<div style="text-align: justify;">
sale</div>
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olio extravergine per la teglia </div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
facoltativi</div>
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funghi secchi, precedentemente ammollati nell'acqua tiepida</div>
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altre erbe, come basilico e origano. </div>
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<br /></div>
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Far lessare le patate con la buccia e passarle da calde allo schiacciapatate, in modo da ottenere una purea. </div>
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Lessare anche i fagiolini, dopo averli mondati e privati del filo (operazione tanto noiosa quanto fondamentale: non c'è come trovarsi un filo di fagiolino nei denti, per non godersi il polpettone) e passarli bene, nello schiacciapatate. </div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ora: questo è il procedimento di mia mamma, che passa tutto. So di altri, che tagliano i fagiolini a pezzetti e li lasciano interi, ma in casa mia si fa così. Nessun frullatore, nessun mixer. Solo lo schiacciapatate o, al limite, una forchetta e tanta pazienza. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Dopodichè, si aggiungono le uova, il formaggio, la maggiorana ed eventualmente le altre erbe e i funghi secchi, tritati. Si assaggia e si aggiusta di sale. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Si unge una teglia con poco olio e vi si versa il composto, livellandolo bene con una forchetta. Lo spessore è di solito di 2- 3 cm al max. </div>
<div style="text-align: justify;">
Si ricopre di pan grattato, si aggiunge ancora un filo di olio e si mette in forno a 180 gradi, fino a quando la superficie sarà dorata: all'incirca, 20- 30 minuti. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
si serve tiepido o freddo, accompagnato da insalata mista o pomodori.<br />
Da' dipendenza.<br />
Ma fa niente...<br />
<br />
Buona settimana<br />
Ale<br />
<br />
L'erba del vicino<br />
Oggi, sullo Starbooks, <a href="http://starbooksblog.blogspot.it/2013/05/lo-starbook-di-maggio-lorraine-pascale.html">il libro del mese</a><br />
e su Mt, <a href="http://emmetichallenge.blogspot.it/2013/05/mtc-n-30-la-ricetta-della-sfida-e.html">la ricetta della sfida </a></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<br />
<br />
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<br /></div>
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<br /></div>
<br />alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17910421319134530422noreply@blogger.com27tag:blogger.com,1999:blog-5582012931099143973.post-45354150105096304612013-05-03T08:00:00.000+02:002013-05-03T12:13:48.991+02:00Torta di mandorle (gluten free)Di Daniela<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8702375562/" title="DSCF8577 di menù turistico, su Flickr"><img alt="DSCF8577" height="480" src="http://farm9.staticflickr.com/8548/8702375562_5e7d2a4f0f_z.jpg" width="640" /></a>
</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Non avrei decisamente potuto considerare la primavera arrivata senza condividere con voi almeno due o tre foto dei miei fiori! Ormai è un vizio che mi fa sentire insoddisfatta se non lo soddisfo e quindi, come sempre in questi mesi ormai da anni,dovrete subire qualche colore di quelli che maggiormente mi riempiono il cuore e gli occhi di gioia. Ovviamente non vi tedierò raccontandovi le ore di lavoro che i suddetti colori mi costano, perchè veramente sono parecchie, ma poche altre cose nella vita mi regalano un senso di maggior pace e tranquillità di quando immersa nella terra con tutte e due le mani, inzaccherata all'inverosimile, con le unghie che per tornare a posto richiederanno almeno cinque o sei passaggi con la spazzolina, mi dedico alle mie piante!<br />
<br />
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<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8702383884/" title="DSCF8568 di menù turistico, su Flickr"><img alt="DSCF8568" height="640" src="http://farm9.staticflickr.com/8277/8702383884_22a4850f14_z.jpg" width="579" /></a>
</div>
<br />
Le curo, le rinvaso, le poto, talvolta con una certa "ferocia", le nutro e le sistemo magari in un luogo diverso per assecondare la loro sete di sole o di ombra.o di umidità.<br />
I risultati si vedono dopo poco tempo, in alcuni casi, oppure richiedono una paziente attenzione, in altri, ma sempre arrivano e ti regalano un senso di soddisfazione unico!<br />
<br />
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<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8702403262/" title="DSCF8592 di menù turistico, su Flickr"><img alt="DSCF8592" height="480" src="http://farm9.staticflickr.com/8271/8702403262_b894f32324_z.jpg" width="640" /></a>
</div>
</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Insomma, mi dispiace, ma dovrete avere con me la pazienza che si ha con le persone un po' fissate e rimirare i miei fiori e anzi,<u> gradirei molto un qualche commento estatico</u> !!!!!! :-)))))) </div>
<div style="text-align: justify;">
La loro perfezione, lo splendore dei colori o della sferica meraviglia della goccia sulla foglia mi incantano e spero vi offrano un senso di serenità, preziosissima in tempi come i nostri.....</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8701285139/" title="DSCF8618 di menù turistico, su Flickr"><img alt="DSCF8618" height="593" src="http://farm9.staticflickr.com/8533/8701285139_280d4eea1a_z.jpg" width="640" /></a>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Per accompagnarli? semplicemente una tazzina di buon caffè e una fettina della leggerissima torta che vi propongo . La ricetta è di <a href="http://saporiesaporifantasie.blogspot.it/">Stefania</a> (che proprio oggi festeggia l'uscita del suo secondo libro) e quindi rigorosamente gluten free: ho avuto il piacere di prepararla anche per lei non molto tempo fa ed è talmente piaciuta in famiglia che ho dovuto riproporla prestissimo! </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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<b>Torta di mandorle </b>(gluten free)</div>
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<br /></div>
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<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8701297285/" title="DSCF8330 di menù turistico, su Flickr"><img alt="DSCF8330" height="480" src="http://farm9.staticflickr.com/8552/8701297285_74d9cf100a_z.jpg" width="640" /></a>
</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Vi indico la ricetta della Stefi , così come da lei rielaborata da una versione con glutine di<a href="http://cocogianni.blogspot.it/"> Gianni</a><br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<br />
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; line-height: 18px;">
<span style="font-family: inherit;">Ingredienti</span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; line-height: 18px;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; line-height: 18px;">
<span style="font-family: inherit;">100 g di mandorle macinate</span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; line-height: 18px;">
<span style="font-family: inherit;">100 g di zucchero<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; line-height: 18px;">
<span style="font-family: inherit;">50 gr di fecola di patate<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; line-height: 18px;">
<span style="font-family: inherit;">50 g di burro<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; line-height: 18px;">
<span style="font-family: inherit;">4 albumi </span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; line-height: 18px;">
<span style="font-family: inherit;">Mezza bustina di lievito per dolci</span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; line-height: 18px;">
<span style="font-family: inherit;">Zucchero a velo<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8702418164/" title="DSCF8328 di menù turistico, su Flickr"><img alt="DSCF8328" height="480" src="http://farm9.staticflickr.com/8394/8702418164_452a2ac02b_z.jpg" width="640" /></a>
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; line-height: 18px;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="line-height: 18px;">Montate gli albumi a neve ferma. Utilizzate metà dello zucchero per montarli bene (secondo il suggerimento di Donna Cardamomo) mentre l'altra metà </span></span><span style="line-height: 18px;">utilizzatela</span><span style="font-family: inherit;"><span style="line-height: 18px;"> per tritare le mandorle fino a ridurle in farina.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; line-height: 18px;">
<span style="font-family: inherit;">Fate sciogliere il burro in un pentolino, badando bene a non farlo friggere e aggiungetelo alla farina di mandorle, al lievito e alla fecola. Unite delicatamente gli albumi montati con il solito movimento dal basso verso l'alto per non smontarli e versate il composto in una teglia a forma di ciambella di circa 22 cm di diametro. e infornate a 170 °C ventilato per 30 minuti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; line-height: 18px;">
<span style="font-family: inherit;">Una volta sfornata, lasciatela raffreddare, sformatela e spolverizzate con dello zucchero a velo ed eventualmente decorate con qualche mandorla</span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; line-height: 18px;">
<span style="line-height: normal;">Soffice e buona.....</span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; line-height: 18px;">
<span style="font-family: inherit;">Buona giornata</span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; line-height: 18px;">
Dani</div>
</div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11665979536847494614noreply@blogger.com47tag:blogger.com,1999:blog-5582012931099143973.post-4105077595154020892013-05-01T10:22:00.003+02:002013-05-01T10:22:58.017+02:00Il Polpettone del Primo Maggio<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8698323674/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" title="DSC_4884 di menù turistico, su Flickr"><img alt="DSC_4884" height="640" src="http://farm9.staticflickr.com/8402/8698323674_8963c41124_z.jpg" width="406" /></a></div>
Lo so.
<br />
<div style="text-align: justify;">
Non è il piatto pieno che avevo annunciato ieri. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ed è pure la ricetta che avete appena ricevuto con la nius. </div>
<div style="text-align: justify;">
E, visto che sono in modalità "contrizione", vi aggiungo anche che vi dovete accontentare di una sola foto. L'ho sistemata in tutte le posizioni possibili, sia chiaro- e cioè due, la orizzontale e la verticale, che il Khamasutra dello scatto ancora non l'hanno inventato (e se sì, mi manca)<br />
</div>
<div style="text-align: justify;">
Il fatto è che io avevo preparato una ricetta di Cracco, nei giorni scorsi. E' la dura vita di chi recencisce i libri di ricette, laddove l'uso del verbo "recensire" va inteso nel suo antico significato di "acquistare/leggere/annotare/verificare/e solo allora criticare" e non in quello tutto contemporaneo e bloggettaro del far marchette a destra e a manca e tanto basta per spacciarsi per professionisti del settore. </div>
<div style="text-align: justify;">
(nota a margine numero uno: come passare dalla modalità "contrizione" a quella del "mi son svegliata bene, stamattina" nello spazio di un paragrafo)</div>
<div style="text-align: justify;">
Anyway, tenevo un'abominevole ricetta di Mr Cracco. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ma siccome oggi è giorno di<a href="http://starbooksblog.blogspot.it/p/starbooks-redone_8.html"> Redone</a> e si è detto che le ricette tratte dall'ultimo libro non valgono, mi uniformo alla dura legge dello Stabooks e obbedisco.</div>
<div style="text-align: justify;">
(nota a margine numero due: ricordati di dire che per te non vale, la prossima volta che scrivi un regolamento)</div>
<div style="text-align: justify;">
E quindi, vi tocca quello che passa il convento. </div>
<div style="text-align: justify;">
Quello della mai troppo lodata Martha Stewart da Jersey City, ovviamente. Già sperimentato decine di volte, al punto da essere finito nella nius, da sempre angolino di scambio delle ricette di casa, quelle non così fighe da finire qui sopra ma non per questo di minore successo.</div>
<div style="text-align: justify;">
(nota a margine numero tre: se le ricette fighe son quelle finite qui sopra, urge rivedere il concetto)<br />
<span style="color: #444444;"><span style="font-size: large;"><br /></span></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #444444;"><span style="font-size: large;">MEATLOAF</span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
Polpettone di carne glassato al Ketchup</div>
<div style="text-align: center;">
da Martha's American Food- Martha Stewart</div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8698323716/" title="DSC_4886 di menù turistico, su Flickr"><img alt="DSC_4886" height="483" src="http://farm9.staticflickr.com/8551/8698323716_c4aeb8bae4_z.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
Come scrivevo nella nius, a Genova il polpettone è quello di fagiolini<br />
<div style="text-align: justify;">
(nota a margine n. quattro: ricordarsi di mettere la ricetta VERA, non quegli scempi che girano sul web e tutti a dire "oh che bello/oh che buono", anzichè "non dire belinate")</div>
<div style="text-align: justify;">
E il polpettone di fagiolini ha un suo perchè. </div>
<div style="text-align: justify;">
A Genova e altrove. </div>
<div style="text-align: justify;">
Anche perchè non è quasi mai cucina di avanzi: io ho profondi <strike>traumi infantili</strike> ricordi di mia nonna che mi faceva togliere il filo ai fagiolini dell'orto e un mucchietto era per il pesto, il resto "pe u purpettun". E siccome son cresciuta con mia nonna (quella che non usava la salsa di pomodoro, "perchè foresta"), non c'erano alternative. Il polpettone era quello- e stop. </div>
<div style="text-align: justify;">
Crescendo, ho scoperto che esisteva anche il polpettone di carne. </div>
<div style="text-align: justify;">
Che detta così, potrebbe essere anche una bella cosa. </div>
<div style="text-align: justify;">
Intendo dire: per una volta che ti si allargano gli orizzonti, anzichè il girovita etc etc </div>
<div style="text-align: justify;">
Solo che non l'ho mangiato.</div>
<div style="text-align: justify;">
O meglio: non mi ricordo di averlo fatto </div>
<div style="text-align: justify;">
Eravamo in Baviera, in una di quelle sagre che non fai a tempo a chiederti "che cos'è" che già ti ritrovi in modalità jodel, con energumeno rubizzo da una parte e boccale da litro rigorosamente vuoto dall'altra- e fra un wurstel e l'altro era passato anche questo polpettone. Fin qui, sono certa delle mie affermazioni.</div>
<div style="text-align: justify;">
E' sul dopo, che sono confusa</div>
<div style="text-align: justify;">
(nota a margine n. 5: controllare che non ci siano foto dell'evento, in giro e, nel caso, provvedere all'immediata distruzione)</div>
<div style="text-align: justify;">
In ogni caso, da quella volta il poi l'ho sempre dribblato. </div>
<div style="text-align: justify;">
Non era proprio in cima alle mie preferenze, per usare un eufemismo: mi dava l'idea di una cucina di riciclo, ma di bassa lega e la mia scarsa attrazione per la carne faceva il resto. </div>
<div style="text-align: justify;">
Finchè non è arrivato lo Starbooks dello scorso Ottobre, col libro della Stewart- e non è arrivata la Patty, con <a href="http://andantecongusto.blogspot.it/2012/10/lo-starbooks-di-ottobre-con-una-donna.html">questo polpettone</a> : le mie due guru personali, neanche fossi a una convention dei discepoli di Sai Baba. </div>
<div style="text-align: justify;">
Come potevo resistere?</div>
<div style="text-align: justify;">
Da allora, la domanda è sempre quella, ma con un significato diametralmente opposto, più vicino al "come faccio a smettere", per intenderci. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ragion per cui, vi tocca. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrexNtAsjZ7zOcb-f7CLEerXLQXZvY6D3WvdAKME_bXea3zDPhRa_XVlHNtj4vbxYpBjShN8rf_5oH65n2S2-dUbmIl-MI7L91Ip0gnCJkpG04TTw6PJem5XU78bnv-m2QDe06gRp8c1Pb/s1600/32603_10200928013752257_565873530_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="514" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrexNtAsjZ7zOcb-f7CLEerXLQXZvY6D3WvdAKME_bXea3zDPhRa_XVlHNtj4vbxYpBjShN8rf_5oH65n2S2-dUbmIl-MI7L91Ip0gnCJkpG04TTw6PJem5XU78bnv-m2QDe06gRp8c1Pb/s640/32603_10200928013752257_565873530_n.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Copio incollo dosi e procedimento da <a href="http://andantecongusto.blogspot.it/2012/10/lo-starbooks-di-ottobre-con-una-donna.html">qui </a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Ingredienti per 8/10 persone</b></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Per il meatloaf</b></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">3 fette di pane bianco di buona qualità tagliato in pezzi grandi senza eliminare la crosta</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">1 cipolla tritata grossolanamente</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">2 spicchi d'aglio tritati </span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">1 gambo di sedano tritato grossolanamente</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">1 carota tritata grossolanamente</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">75 gr di prezzemolo tritato</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">340 gr di carne di manzo tritata</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">340 gr di carne di maiale macinata</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">340 gr di carne di vitello macinata</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">1 uovo grande</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">245 gr di ketchup</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">1 cucchiaio di Senape di Digione</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">1 cucchiaio di salsa Worcestershire</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">1 cucchiaio di sale grosso</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">metà cucchiaio di pepe macinato fresco</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">2 cucchiai di zucchero di canna</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Preriscaldate il forno a 190°. Mettete il pane nel mixer e tritatelo finemente. Trasferitelo in una ciotola media.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Mischiate
cipolla, aglio sedano, carota e prezzemolo in un mixer e usate il pulse
fino ad ottenere un composto fine. Aggiungete le briciole di pane, la
carne macinata l'uovo, 80 gr di ketchup, la mostarda, la salsa
Worcestershire, il sale e il pepe. Mischiate gentilmente ma con
determinazione con le vostre mani per amalgamare bene il tutto.
Trasferite il composto in uno stampo per polpettone di 13 x 23 cm e
pressatelo dentro per riempire ogni spazio. </span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Mischiate
il rimanente ketchup con lo zucchero in una ciotola e mescolate fino a
che sia bello morbido. Spennellate bene la superficie del polpettone
con un bello strato di glassa al ketchup.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Sistematelo
su un foglio di carta da forno e fate cuocere per 1h20 minuti c.ca o
fin a quando il vs. termometro da forno inserito nella carne, darà 71°. </span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Lasciate lievemente raffreddare e poi servite. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
Di mio aggiungo che non c'è nulla, ma proprio nulla da cambiare. A forza di
prepararlo, vado a occhio e a gusto: per esempio, uso la carne in
percentuali diverse, più manzo e maiale e meno vitello. Ma comunque
vada, sarà un successo. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ovviamente, questa ricetta partecipa allo <a href="http://starbooksblog.blogspot.it/p/starbooks-redone_8.html">Starbooks Redone</a>: rifacciamo le ricette dello SB, ogni primo mercoledì del mese. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ciao, </div>
<div style="text-align: justify;">
Ale </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17910421319134530422noreply@blogger.com21tag:blogger.com,1999:blog-5582012931099143973.post-29743134941365030442013-04-30T09:00:00.000+02:002013-04-30T09:00:08.954+02:00Stiamo arrivando!!! e nel frattempo....<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8695354496/" title="DSC_4890 di menù turistico, su Flickr"><img alt="DSC_4890" height="514" src="http://farm9.staticflickr.com/8402/8695354496_b7d7bcb0b9_z.jpg" width="640" /></a><br />
<br />
...date un'occhiata <a href="http://starbooksblog.blogspot.com/2013/04/tiriamo-le-somme.html">qui. </a><br />
A domani, col piatto pieno<br />
Giurin Giurettoalessandrahttp://www.blogger.com/profile/17910421319134530422noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5582012931099143973.post-82393919630040300292013-04-08T09:01:00.000+02:002013-07-08T17:38:54.237+02:00La sorpresa del lunedì mattina....
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihhcaaZJmspqFW6xYSQin6m554G9Jz7d7YiqzGiVNWmFDJD4XXUJkc3hn8kz6D4r0Mt992bnekaZ8JxUJT-cFyROoLSMO6X9r1DhVEhNNBXO6NMnJWYyXygz3jsDVZXNv2gx_sS-M2j1lr/s1600/LEGANERD_037376.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihhcaaZJmspqFW6xYSQin6m554G9Jz7d7YiqzGiVNWmFDJD4XXUJkc3hn8kz6D4r0Mt992bnekaZ8JxUJT-cFyROoLSMO6X9r1DhVEhNNBXO6NMnJWYyXygz3jsDVZXNv2gx_sS-M2j1lr/s640/LEGANERD_037376.gif" width="590" /></a>
<br />
è tutta<a href="http://starbooksblog.blogspot.it/2013/04/lo-starbooks-di-aprile-2013-e.html"> qui!</a><br />
Buona settimana!alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17910421319134530422noreply@blogger.com14tag:blogger.com,1999:blog-5582012931099143973.post-87744884904611082042013-04-03T10:11:00.000+02:002013-04-04T21:59:40.512+02:00Starbooks redone<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgp77k1KhAIb642EkZo9gJm6QtVEAZxRSAJCHJLiKRsqxLa_yayHF6bRZHceXUsZbeA6jhMD4gWd5bFZSd7biokg2B9R2AV1_TYI3or__zDyfEBpIvPbOinBsX_NPlOaf_Qcgw9zUEROAqt/s400/600613_10200572709589875_1958212842_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="321" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgp77k1KhAIb642EkZo9gJm6QtVEAZxRSAJCHJLiKRsqxLa_yayHF6bRZHceXUsZbeA6jhMD4gWd5bFZSd7biokg2B9R2AV1_TYI3or__zDyfEBpIvPbOinBsX_NPlOaf_Qcgw9zUEROAqt/s400/600613_10200572709589875_1958212842_n.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span>
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span>
<span style="font-size: large;"><b>Martha's American Food,</b></span> Martha Stewart<br />
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0QEooJFJOhh95yTT-NYxZLbn7sjs7o9xd9odvMKB_DRh5qtAtHA48jhQbBCV4604ckXmRu4JCv8I5oUHoIOlkfafbFvghyDu3gxegZ9Yy3O85lAaczWw2F8Hf2iJRqXJPP6votJsjl72b/s200/IMG_1458.jpg" /></div>
<br />
<a href="http://zenzerocanditoeuncinetti.blogspot.it/2012/11/pancakes.html">I pancakes </a>di Petunia<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOpm4uPRmsSE2OCKx6YsSLb6y08i1wpexZQX4aTQUxc8yw6-r2D8EHSfjVvZVEv_nGnd0Rzh2E8CRf2CrsTE1a5XTEfB0wvUN06hSed_V664Zxwca-OtYJ9Cyt6BEt-edTMZL6fKCuMvM/s1600/ONION+RINGS2.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOpm4uPRmsSE2OCKx6YsSLb6y08i1wpexZQX4aTQUxc8yw6-r2D8EHSfjVvZVEv_nGnd0Rzh2E8CRf2CrsTE1a5XTEfB0wvUN06hSed_V664Zxwca-OtYJ9Cyt6BEt-edTMZL6fKCuMvM/s200/ONION+RINGS2.jpg" width="134" /></a><br />
<br />
<br />
<a href="http://lasagnapazza.blogspot.it/2013/04/beer-battered-onion-rings-anelli-di.html">onion rings di Mari </a>-lasagna pazza<br />
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<div style="text-align: left;">
<b><span style="font-size: large;">The Unofficial Downton Abbey Cookbook</span></b> , Emily Ansara Baines. </div>
<br />
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-fpHYYavv91k/UTYnXIn6ivI/AAAAAAAAD3U/5ESLwi_Cwm8/s1600/SAXE-COBURG+SOUP1.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://4.bp.blogspot.com/-fpHYYavv91k/UTYnXIn6ivI/AAAAAAAAD3U/5ESLwi_Cwm8/s200/SAXE-COBURG+SOUP1.jpg" width="134" /></a><br />
<br />
<br />
<a href="http://lasagnapazza.blogspot.it/2013/03/una-crema-di-cavoletti-per-lo-starbooks.html">La crema di Cavoletti di Bruxelles</a> di Mari - lasagnapazza<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjevkGp3WNB_Hz1kuAFQkH0W3cox5NntXEKKyjVEB-VCop51G5WqNhoC0FBSzjZ4YTeyIxtzl0mx21UpWjcL2cQtCEm9gJ_sYqmMHQSsAoPX-OesRnEQyrywl8mpsZH1epEZ84ZkD7Dur0d/s640/_MG_9496.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjevkGp3WNB_Hz1kuAFQkH0W3cox5NntXEKKyjVEB-VCop51G5WqNhoC0FBSzjZ4YTeyIxtzl0mx21UpWjcL2cQtCEm9gJ_sYqmMHQSsAoPX-OesRnEQyrywl8mpsZH1epEZ84ZkD7Dur0d/s200/_MG_9496.jpg" width="134" /></a><br />
<br />
<br />
<a href="http://ilboscodialici.blogspot.it/2013/03/mrspatmores-rosemary-oat-crackers.html">Mrs.Patmore's Rosemary Oat Crackers</a> di Annarita<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioDQ4SLlvyDMCspW1a-O_tpI2T01WWMN-2TjwSeDcx8W9sEa8uBsy6FS7ALre79b6BK-fx1yHxbaj_7c_zh5NsReg4KLEPLQgjIyu2aUt43zEMPC0aYgJkM-JvCZ4zfy9HE4HHmQl3YvOc/s320/IMG_1594.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioDQ4SLlvyDMCspW1a-O_tpI2T01WWMN-2TjwSeDcx8W9sEa8uBsy6FS7ALre79b6BK-fx1yHxbaj_7c_zh5NsReg4KLEPLQgjIyu2aUt43zEMPC0aYgJkM-JvCZ4zfy9HE4HHmQl3YvOc/s200/IMG_1594.jpg" width="200" /></a><br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<a href="http://zenzerocanditoeuncinetti.blogspot.it/2013/03/torta-di-mele-o-meglio-grief-apple-tart.html">the grief apple tart di Petunia</a><br />
<br />
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<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><b>The Little Paris Kitchen </b></span>, Rachel Khoo</div>
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgM-sj3JpmeH_SlmukbMHH8U1Se2QvNH5d5Rd15JmgU9Ky2109EEvhOgDDCcyj0gfzS7C2UADd8abkGI7-0UpGByjnA0Ms_ElbH0NBY9m_fD23LDyLNuMQrZqf1C7DDvMYIovlEZ_4-4tI/s640/cr%25C3%25A8me%252Bbrulee.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgM-sj3JpmeH_SlmukbMHH8U1Se2QvNH5d5Rd15JmgU9Ky2109EEvhOgDDCcyj0gfzS7C2UADd8abkGI7-0UpGByjnA0Ms_ElbH0NBY9m_fD23LDyLNuMQrZqf1C7DDvMYIovlEZ_4-4tI/s200/cr%25C3%25A8me%252Bbrulee.jpg" width="178" /></a><br />
<br />
<br />
<a href="http://ilsorrisovienmangiando.blogspot.it/2013/03/starbooks-redone-la-creme-brulee.html">La creme brulée di Raffaella</a><br />
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<b><span style="font-size: large;">Plenty</span></b> , Yotam Ottolenghi<br />
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<a href="http://www.murzillosaporito.com/image.axd?picture=2013%2f3%2f_SAM0784_watermark.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="117" src="http://www.murzillosaporito.com/image.axd?picture=2013%2f3%2f_SAM0784_watermark.jpg" width="200" /></a><br />
<br />
<a href="http://www.murzillosaporito.com/post/2013/03/06/Verde-come-i-pancakes-con-burro-al-lime-e-come-la-rabbia-.aspx">pancakes con burro e lime di Valeria</a><br />
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqvAddt9cT6T-PSpHESiz6YPsSYg0QHDjgM29LziA5K7vZQBRxLtfXJBdoU2e_e2rmGPsuLEbfzGrb1RD2z3NGaldSfhf7xMyEceBdKu3LCC1M90MH549NbMlS0RmCJBMGHcdmXOj5tFI/s400/insalata+zucchine+nocciole+(15).JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqvAddt9cT6T-PSpHESiz6YPsSYg0QHDjgM29LziA5K7vZQBRxLtfXJBdoU2e_e2rmGPsuLEbfzGrb1RD2z3NGaldSfhf7xMyEceBdKu3LCC1M90MH549NbMlS0RmCJBMGHcdmXOj5tFI/s200/insalata+zucchine+nocciole+(15).JPG" width="200" /></a></div>
<br />
<a href="http://chiacchierandostuzzicando.blogspot.it/2012/08/insalata-di-zucchine-e-nocciole.html">insalata di zucchine e nocciole di Valentina</a><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxxUnwL_OLafiJypbqXj_CAcD1nQxwzOvfQ7AcWGNI-y8NJMD5dhoyfVZ5VzirB5tdKPHkvZ7qNKGPaZmaB3D156DPmWDAlKzUTsfLZ_5NspcBhKXGMUv5JfT8pCXot1IknfhugVpcgIY/s400/saffron+cauliflower+%252834%2529.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxxUnwL_OLafiJypbqXj_CAcD1nQxwzOvfQ7AcWGNI-y8NJMD5dhoyfVZ5VzirB5tdKPHkvZ7qNKGPaZmaB3D156DPmWDAlKzUTsfLZ_5NspcBhKXGMUv5JfT8pCXot1IknfhugVpcgIY/s200/saffron+cauliflower+%252834%2529.JPG" width="200" /></a></div>
<br />
<a href="http://chiacchierandostuzzicando.blogspot.it/2012/10/insalata-calda-di-cavolfiore-allo.html">insalata di cavolfiore allo zafferano di Valentina</a><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7b9NFk7RxKhJXQW_E0lEGJFS5rc65VAS-g8s0CpydTUGxfsHTiWuARwZ1OT5a7JRLV3E8rNDBTLens01oKEaGPCg8mDpUjdzKp3B7x-RhU9Wq3O-ktXJDrIzVnXjCXEsDOkhLf4QZnMM/s400/green+cous+cous+(12).JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7b9NFk7RxKhJXQW_E0lEGJFS5rc65VAS-g8s0CpydTUGxfsHTiWuARwZ1OT5a7JRLV3E8rNDBTLens01oKEaGPCg8mDpUjdzKp3B7x-RhU9Wq3O-ktXJDrIzVnXjCXEsDOkhLf4QZnMM/s200/green+cous+cous+(12).JPG" width="200" /></a></div>
<br />
<br />
<a href="http://chiacchierandostuzzicando.blogspot.it/2012/08/cous-cous-verde.html">cous cous verde di Valentina</a><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-GW2fH5hI8ig/UVsuKwAaQ3I/AAAAAAAABkE/Y7BMFpPopjY/s320/Ceci+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="150" src="http://2.bp.blogspot.com/-GW2fH5hI8ig/UVsuKwAaQ3I/AAAAAAAABkE/Y7BMFpPopjY/s200/Ceci+1.jpg" width="200" /></a></div>
<br />
<br />
<a href="http://wolfslair121.blogspot.it/2013/04/saute-di-ceci-con-yogurt-greco-per.html">Sauté di ceci con yogurt greco di Isabel</a><br />
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<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span>
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span>
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span>
<span style="font-size: large;"><b>Jerusalem</b></span>, Ottolenghi, Y., Tamimi S.<br />
<br />
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<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-1i-JAnB8xemhXVDhyphenhyphenYTsES7FhDFOHWnMh77x0D5YGCLADeDl13ZKKlC-XyZq9uDXVNxIUn1b5tcO4CcEufV1Va6DNe-OANK422nHOznTMtQKUw8NJ8FoEOq6z1IC-b8ItoWCmFwilV-x/s1600/semolina.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-1i-JAnB8xemhXVDhyphenhyphenYTsES7FhDFOHWnMh77x0D5YGCLADeDl13ZKKlC-XyZq9uDXVNxIUn1b5tcO4CcEufV1Va6DNe-OANK422nHOznTMtQKUw8NJ8FoEOq6z1IC-b8ItoWCmFwilV-x/s200/semolina.jpg" width="200" /></a><br />
<br />
<a href="http://ilariago.blogspot.com.es/2013/03/semolina-coconut-marmalade-cake-quanto.html">Semolina Coconut Marmalade Cake</a> di Ilaria<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqaGe1UFKP4iNaYWNBx-OdxTO_vqp5ltPk-ybmCOyfuFpdVO5g7BoB2Bd6c6tEUSSYMLqCjknEXYSDOfinOLp-pGN9UinZjqd93nEPKwwq7192l8Kev6cjNO1n94V_B-YVTs3YziNyG9Y/s1600/DSC00751_2.JPG" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="96" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqaGe1UFKP4iNaYWNBx-OdxTO_vqp5ltPk-ybmCOyfuFpdVO5g7BoB2Bd6c6tEUSSYMLqCjknEXYSDOfinOLp-pGN9UinZjqd93nEPKwwq7192l8Kev6cjNO1n94V_B-YVTs3YziNyG9Y/s200/DSC00751_2.JPG" width="200" /></a><br />
<br />
<a href="http://www.dolcigusti.com/2013/03/pollo-arrosto-alla-birra-e-miele.html">pollo arrosto alla birra e miele di Monica</a><br />
<br />
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<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2youuGzJutSLDFnh84VvXK8KwIcS6nG63cNaGYgkVp3AUzjLi0le3ob1Z6QXw6ud-1tqPftXbzHhsDaWEHzUjZHXG8TsPMZxaq3bBpf06NNU3OmnSDIta7xZZvaDnD0wfn95ECanxnvWp/s640/_MG_9863.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2youuGzJutSLDFnh84VvXK8KwIcS6nG63cNaGYgkVp3AUzjLi0le3ob1Z6QXw6ud-1tqPftXbzHhsDaWEHzUjZHXG8TsPMZxaq3bBpf06NNU3OmnSDIta7xZZvaDnD0wfn95ECanxnvWp/s200/_MG_9863.jpg" width="134" /></a><br />
<br />
<br />
<br />
<a href="http://ilboscodialici.blogspot.it/2013/04/tahini-cookies.html">tahini cookies di Annarita</a><br />
<br />
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<span style="font-size: large;"><b>Adventures with chocolate</b></span>, Paul A Young<br />
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyfjrGnyZ6dxEApBad4fj7KwXnSl5SGwTzU36RRfgkasNnsfETyHAX2qeySV6EVMUlibp93A84BtlmtgMYB7Dmf2FXBqfY-puBJu9VxFrjpM3c7wKjP7slPYbAthOplDRO_bT1dLwvBgg/s640/IMG_4589.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyfjrGnyZ6dxEApBad4fj7KwXnSl5SGwTzU36RRfgkasNnsfETyHAX2qeySV6EVMUlibp93A84BtlmtgMYB7Dmf2FXBqfY-puBJu9VxFrjpM3c7wKjP7slPYbAthOplDRO_bT1dLwvBgg/s200/IMG_4589.jpg" width="133" /></a></div>
<br />
<a href="http://lacucinadimamma-loredana.blogspot.it/2013/04/tartufi-di-cioccolato-bianco-alle.html">tartufi di cioccolato bianco alle fragole e pepe rosa di Loredana</a><br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stilelibero.xtreemhost.com/wp-content/choc-biscotti-300x225.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="150" src="http://stilelibero.xtreemhost.com/wp-content/choc-biscotti-300x225.jpg" width="200" /></a></div>
<br />
<a href="http://stilelibero.xtreemhost.com/?p=1645">biscotti al cioccolato di Anna</a>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11665979536847494614noreply@blogger.com17tag:blogger.com,1999:blog-5582012931099143973.post-9086393217334019062013-03-27T09:00:00.000+01:002013-03-27T09:00:10.003+01:00Starbooks di marzo : Sea salted caramel tart with Javanese milk chocolate<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;">Di Daniela</span></span><br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8589289359/" title="PicMonkey Collage di menù turistico, su Flickr"><img alt="PicMonkey Collage" height="398" src="http://farm9.staticflickr.com/8524/8589289359_4efe5e67cd_z.jpg" width="640" /></a>
</div>
<br />
<div style="text-align: center;">
</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;">Direi che non ci può essere una presentazione migliore di quella che lo stesso Paul Young fa della sua tarte:</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><i>"Questa crostata con il suo voluttuoso ripieno di cioccolato al
caramello, è l'adattamento di una mia ricetta di caramello al sale
marino, che mi ha consentito di vincere il mio primo premio in assoluto
all'Accademia del Cioccolato del Regno Unito. L'aggiunta di un pizzico
di sale marino al cioccolato o al caramello è molto popolare in questi
giorni: equilibra i livelli di zucchero, intensificando il gusto
naturale di caramello e riducendo la sensazione stessa dello zucchero.
Si può provare a sperimentare con diversi sali, che sono così numerosi,
sia marini che di roccia, nei supermercati. Il Fleur de sel, la crema di
sale marino francese, è uno dei miei preferiti. Qualunque cosa
decidiate di fare, però, evitate i sali da tavola in quanto è troppo
evidente il sapore non naturale e non sono affatto adatti per il cioccolato" </i>.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;">E' assolutamente veritiera. Il caramello salato al cioccolato è come una morbida onda che si scioglie in bocca, a cui i chocolate nibs, il cuore delle fave di cacao, sbriciolati, oppure, come suggerisce in un'altra occasione lo stesso autore, le mandorle spezzettate e tostate, conferisconi una piacevole nota croccante .E' un insieme decisamente poco dietetico, ma equivale ad un piccolo piacere speciale che, nel periodo del cioccolato per eccellenza, la Pasqua, è bello regalarsi.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/5384962705/" title="starbooks di menù turistico, su Flickr"><img alt="starbooks" height="320" src="http://farm6.staticflickr.com/5217/5384962705_53490f4c88_n.jpg" width="320" /></a>
</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;">Oggi le splendide ricette mo<span style="font-size: small;">zzafiato</span> che vi presentiamo con le altre starbookers sono:</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;">Vissi di cucina: <a href="http://vissidicucina.blogspot.com/2013/03/non-la-solita-crostata-al-cioccolato.html">Crostata al cioccolato salato e noci pecan caramellate</a></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;">Lechategoiste: <a href="http://lechategoiste.blogspot.com/2013/03/starbooks-sandwich-alchemico-al.html">Sandwich stilton, bacon e cioccolato </a></span></span></div>
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;">La Apple Pie di Mary Pie : <a href="http://laapplepiedimarypie.blogspot.com/2013/03/vellutata-di-topinambur-con-cialde-di.html">Vellutata di topinambur con cialde di pecorino e cioccolato</a></span></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;">L'araba Felice<span style="font-size: small;">:</span><a href="http://arabafeliceincucina.blogspot.com/2013/03/starbooks-di-marzo-2013-sorbetto-al.html"> Sorbetto al cioccolato fondente </a></span></span><br />
Ale only kitchen : <a href="http://aleonlykitchen.blogspot.com/2013/03/tortellini-al-cioccolato-e-mandorle-in.html">Tortellini al cioccolato e mandorle in salsa di arance rosse e pinoli</a><br />
Andante con gusto: <a href="http://andantecongusto.blogspot.com/2013/03/cheese-cake-al-cioccolato-bianco-e.html">Cheese cake al cioccolato bianco, formaggio di capra e composta di lamponi al rosmarino</a><br />
Arricciaspiccia :<a href="http://arricciaspiccia-emanuela.blogspot.com/2013/03/starbooks-paul-young-ciocolata-azteca.html"> Cioccolata calda in stile Azteco</a><br />
La Gaia celiaca :<a href="http://lagaiaceliaca.blogspot.it/"> Ganache </a><br />
e noi con la </div>
<div style="text-align: center;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><br /></b>
<b>Crostata al caramello salato con cioccolato al latte</b><br />
(Sea salted caramel tart with Javanese milk chocolate)<br />
</div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8590187732/" title="tarte di menù turistico, su Flickr"><img alt="tarte" height="640" src="http://farm9.staticflickr.com/8516/8590187732_dcf83ef8cb_z.jpg" width="464" /></a>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Per la frolla </div>
<div style="text-align: justify;">
350 gr di burro a temperatura ambiente</div>
<div style="text-align: justify;">
150 gr di zucchero di canna</div>
<div style="text-align: justify;">
4 rossi d'uovo</div>
<div style="text-align: justify;">
500 gr di farina 00</div>
<div style="text-align: justify;">
Per il ripieno </div>
<div style="text-align: justify;">
200 gr burro a temperatura ambiente</div>
<div style="text-align: justify;">
200 gr di zucchero Muscovado (lo zucchero di canna più scuro e umido)</div>
<div style="text-align: justify;">
200 gr di panna fresca</div>
<div style="text-align: justify;">
1 cucchiaino di sale marino</div>
<div style="text-align: justify;">
200 gr di cioccolata al latte al 40 % (se la trovate, giavanese)</div>
<div style="text-align: justify;">
Per la decorazione </div>
<div style="text-align: justify;">
50 gr di fave di cacao spezzettate o altrettante mandorle spezzettate e tostate</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8589337873/" title="DSCF8397 di menù turistico, su Flickr"><img alt="DSCF8397" height="480" src="http://farm9.staticflickr.com/8251/8589337873_e0f1f7922f_z.jpg" width="640" /></a>
</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
Preriscaldate il forno a 180 gradi.<br />
Preparate la frolla mescolando burro e zucchero con un mestolo di legno, finché non otterrete un insieme soffice. Aggiungete i rossi d'uovo e 50 ml di acqua mescolando bene. Aggiungete poi gradualmente la farina fino a formare una pasta soda. Avvolgetela nella pellicola trasparente e fatela raffreddare per almeno un'ora.<br />
Tirate con il mattarello la pasta ad uno spessore di circa 3 mm e utilizzatela per rivestire 4 formine da crostata. Cuocete in forno per 25 minuti, finché non diventa dorata e croccante.<br />
Intanto preparate il ripieno: scaldate il burro e lo zucchero in una padella larga e fate sobbollire per 2 minuti.<br />
Aggiungete la panna e il sale e riportate ad ebollizione per 5 minuti.<br />
Togliete dal fuoco e buttate dentro il cioccolato al latte spezzettato, mescolando finché non é completamente sciolto.<br />
Rovesciate delicatamente il caramello in ogni crostatina e lasciate raffreddare in frigorifero, finché non diventa sodo.<br />
Per decorare ed aggiungere croccantezza, mettete un po' di fave di cacao, o nel mio caso mandorle tostate in un padellino leggermente imburrato, sulla superficie del caramello.<br />
<br />
Suggerimenti<br />
<ul>
<li>Per effetturare una miglior cottura in bianco, bucherellate il fondo della crostata con i rebbi di una forchetta e dopo avere ricoperto il tutto con un pezzo di carta forno, mettete sopra fagioli secchi o quello che di solito usate per far si che la pasta non si gonfi troppo in cottura.</li>
<li>Avendo finito il fleur de sel ho utilizzato del sale rosa dell'himalaia in quantitativo leggermente minore.</li>
<li>Ultima osservazione: ho utilizzato delle formine per crostata del diametro di circa 12 centimetri ed ho ottenuto così 9 crostatine.</li>
</ul>
Buona giornata a tutti</div>
<div style="text-align: justify;">
Dani </div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11665979536847494614noreply@blogger.com35tag:blogger.com,1999:blog-5582012931099143973.post-5310460622427258622013-03-20T09:00:00.000+01:002013-03-20T09:00:14.196+01:00Starbooks: Chocolate drenched cocoa nib cookies<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMkweN8oYoMFbInTXnOX-9a-Wfpc6RKPOb9Jofm8WxcCrg0GeEXJ-SxBudV14Z25IoCeAFMWGNcoTu8voe-G202gk_VAKrPk1RsMJUXZpgWaT6pX8WCcEKZBkjgE9R7dYgozZPBE8_Mq8V/s1600/PicMonkey+Collage.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="518" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMkweN8oYoMFbInTXnOX-9a-Wfpc6RKPOb9Jofm8WxcCrg0GeEXJ-SxBudV14Z25IoCeAFMWGNcoTu8voe-G202gk_VAKrPk1RsMJUXZpgWaT6pX8WCcEKZBkjgE9R7dYgozZPBE8_Mq8V/s640/PicMonkey+Collage.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
No, non avete le allucinazioni.<br />
E neppure vi state confondendo con un'altra ricetta di biscotti al cioccolato, che avete visto proprio la settimana scorsa, nel<a href="http://arricciaspiccia-emanuela.blogspot.it/2013/03/choco-starbooksquesto-mese-ci-sentiamo.html"> blog di Emanuela</a><br />
Tranquilli: sono gli stessi.<br />
<div style="text-align: justify;">
Stessi biscotti, stessa ricetta, stesse Avventure al cioccolato a cui dedichiamo lo Starbooks di Marzo. </div>
<div style="text-align: justify;">
E' solo che mi son trovata al centro di un ciclone di errori di regia, il cui prodotto finale è stato un doppione. </div>
<div style="text-align: justify;">
Realizzato quando ormai era troppo tardi per qualsiasi intervento. </div>
<div style="text-align: justify;">
Orrore, all'inizio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Poco male, a metà: in fondo, Menuturistico è pieno di ricette di Paul A. Young, qualcosa si poteva recuperare dall'archivio. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ma tant'è, mi sarebbe dispiaciuto. </div>
<div style="text-align: justify;">
Son tre anni e un tot che punto la sveglia un'ora e mezza prima, tutte le mattine, per dedicare a questo blog e a chi lo legge il tempo che merita- e proporre una ricetta di riciclo mi sembrava scorretto. </div>
<div style="text-align: justify;">
Nei confronti del blog, dei nostri lettori e, onestamente, anche mio. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ho ammorbato per un giorno intero le povere fanciulle dello Starbooks, alla ricerca di una via d'uscita, finché è arrivata l'illuminazione, sul far della sera, dopo un fitto scambio di mail con Emanuela. </div>
<div style="text-align: justify;">
I suoi biscotti son gluten free- e hanno avuto un problema, nell'impasto. </div>
<div style="text-align: justify;">
I miei biscotti hanno il glutine- e hanno avuto un problema, nell'impasto. </div>
<div style="text-align: justify;">
Combinazione, lo stesso. </div>
<div style="text-align: justify;">
E allora, ecco che la pubblicazione del doppione non solo acquistava un senso, ma diventava funzionale allo scopo dello Starbooks che, ricordiamo, è proprio quello di provare le ricette, così come vengono riprodotte nei libri di cucina. E, magari, affrontare anche il problema della resa di un impasto con la sostituzione delle farine e sfatare la convinzione per cui la buona riuscita dipenda sempre e solo da quello.</div>
<div style="text-align: justify;">
Insomma, piatto ricco. </div>
<div style="text-align: justify;">
E allora, non resta che ficcarvici dentro...</div>
<br />
<a name='more'></a><br /><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdUDSsynftfqFQu_WL4wvCxaPWHWLgSeqI11Gm-563R0cfdYpcd7caoHaDI1I5Tt5uNN2DxlKHW_9MGZ0U0jzL6UjF36taeishq7RHueLzwnzhoYqS2-Oeapl_2ExYtq6tfz-l2wk3Qr2u/s1600/choccccc.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdUDSsynftfqFQu_WL4wvCxaPWHWLgSeqI11Gm-563R0cfdYpcd7caoHaDI1I5Tt5uNN2DxlKHW_9MGZ0U0jzL6UjF36taeishq7RHueLzwnzhoYqS2-Oeapl_2ExYtq6tfz-l2wk3Qr2u/s640/choccccc.jpg" width="504" /></a></div>
<i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;"><span style="color: #660000;"><br /></span></span></span></i>
<div style="text-align: center;">
<b><i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;"><span style="color: #660000;">CHOCOLATE DRENCHED COCOA NIB COOKIES</span></span></span></i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<br />
da Paul A. Young,<i> Adventures with Chocolate</i><br />
</div>
<br />
Ovvero, biscotti americani al cioccolato, con fave di cacao.<br />
Che io non avevo e che quindi ho sostituito con gocce di cioccolato, sapendo già in partenza che non sarebbe stata la stessa cosa, ma si era in emergenza etc etc etc. Per il resto, invece, tutto uguale<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNAhUl2yRHFgckFoambm-uLObdf1Q0FQZMlWMy5aVDS_wJZK9MmZbggDTa2z-u98NLrbyxutmK0Jl6T7iJNL_rOPFThxMfZB9Gq88sdUk25QjeLuHS10RP1vIwE56lBpulWOip1KC7WHEO/s1600/ingredienti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="388" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNAhUl2yRHFgckFoambm-uLObdf1Q0FQZMlWMy5aVDS_wJZK9MmZbggDTa2z-u98NLrbyxutmK0Jl6T7iJNL_rOPFThxMfZB9Gq88sdUk25QjeLuHS10RP1vIwE56lBpulWOip1KC7WHEO/s640/ingredienti.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">che cosa manca? ;-)</td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
225 g di farina 00<br />
150 g di zucchero di canna<br />
225 g di burro non salato<br />
1 uovo medio<br />
100 g di cacao in polvere<br />
1/2 baccello di vaniglia o 1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia<br />
100 g di chicchi di cacao (io gocce di cioccolato)<br />
300 g di cioccolato fondente del Venezuela (io Lindt 70%)<br />
un pizzico di sale <br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Accendere il forno a 180 gradi.</div>
<div style="text-align: justify;">
In una casseruola, far sciogliere il burro con lo zucchero e il sale.</div>
<div style="text-align: justify;">
Togliere dal fuoco e aggiungere la farina, il cacao e la vaniglia (l'interno del baccello, tagliato in due per il lungo e raschiato con il coltello) e l'uovo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Aggiungere i chicchi di cacao, mescolare e far raffreddare per 5 minuti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Preparare tre teglie da biscotti, rivestendole di carta da forno e su ciascuna disporre dei mucchietti di impasto, ad una distanza di 7.5 cm ciascuno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Infornare per 8-10 minuti e lasciar raffreddare.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sciogliere il cioccolato a bagnomaria, immergervi i biscotti in modo che se ne ricoprano per metà, far asciugare. </div>
<br />
Sin qui Paul, seguito alla lettera.<br />
Salvo constatare che, al momento della sistemazione dell'impasto sulla teglia, questo era tutt'altro che morbido. Non solo era difficile lavorarlo col cucchiaio, ma anche utilizzare le mani diventava problematico.<br />
Vabbè, ho pensato: si allargherà in forno.<br />
Errore.<br />
Perchè al momento di sfornarli, erano tal quali .<br />
Sodi, bitorzoluti e crudi, esattamente come dieci minuti prima.<br />
Alla cottura, ho rimediato, lasciandoli 5 minuti di più.<br />
Per il resto, non c'è stato nulla da fare, come potete vedere con i vostri occhi <br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibI3IIWcqFrO3r3jAv_c9oLqa6RSm53zPgA99f3_2XuHZuRr6lUoxFZGCCa7jYL0YGs9yQBcPqQf5CWYJ8hdLSPDyc-9PMbq85cbSp5CEZHJfw1ONgYBZt4YX6kS5otSKQ7G3J53uHsuej/s1600/crudi,,,.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibI3IIWcqFrO3r3jAv_c9oLqa6RSm53zPgA99f3_2XuHZuRr6lUoxFZGCCa7jYL0YGs9yQBcPqQf5CWYJ8hdLSPDyc-9PMbq85cbSp5CEZHJfw1ONgYBZt4YX6kS5otSKQ7G3J53uHsuej/s640/crudi,,,.jpg" width="423" /> </a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcWgLxNtXa_CzRBkI5xVlO97M9WtZKQk596iwcyFSc-fCt_Qg3H0AU71wJnWJZ2I08ea7XkfadEMw-h78WteYHezebxhQ8h_eGabSw7zW8n4kRCz2R4uUsWTs2C0G-5BARA2e7omOm_-Nn/s1600/cotti.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcWgLxNtXa_CzRBkI5xVlO97M9WtZKQk596iwcyFSc-fCt_Qg3H0AU71wJnWJZ2I08ea7XkfadEMw-h78WteYHezebxhQ8h_eGabSw7zW8n4kRCz2R4uUsWTs2C0G-5BARA2e7omOm_-Nn/s640/cotti.jpg" width="422" /></a> </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Parlando con la Ema e rileggendo il suo post, ho verificato lo stesso identico problema. Impasto troppo asciutto, niente a che vedere con l'impasto solito dei classici cookies che, oltretutto, in cottura si appiattiscono e si appiccicano al fondo della teglia, facendo pure le bollicine. Cosa che sarebbe dovuta accadere, stando ai suggerimenti del libro, specialmente là dove l'autore raccomanda di posizionare i mucchietti di impasto a 7 cm e mezzo di distanza l'uno dall'altro. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
La Ema, sul momento, attribuiva la causa alla diversa farina. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Con qualche perplessità, però: perchè non sempre è vero. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Magari, è comodo, questo sì.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Ma che sia sempre verificato, è un'altra storia. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
E infatti, in questa ricetta, l'errore non dipende dalla presenza del glutine della farina, bensì....</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrK9cTG12-p9LnLcyTUJVBxwz6LeNKtm4fHD3OUXKONIwxRyLMTTkDO1ViJmgFHaoZusCP89KSAFLecMnU65mPsT8H_9ErLS5BHlhyphenhyphen5Ls3CsFHZydePb5wqykn415S5PzNghWJgCCMKJnc/s1600/met%C3%A0.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrK9cTG12-p9LnLcyTUJVBxwz6LeNKtm4fHD3OUXKONIwxRyLMTTkDO1ViJmgFHaoZusCP89KSAFLecMnU65mPsT8H_9ErLS5BHlhyphenhyphen5Ls3CsFHZydePb5wqykn415S5PzNghWJgCCMKJnc/s640/met%C3%A0.jpg" width="424" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
... bensì, dallo scarso bilanciamento col cacao. Che ha un forte potere di assorbimento dei grassi, in special modo del burro</div>
<div style="text-align: justify;">
Già che ci siamo, sfatiamo un errore: quando leggete che per fare una frolla al cacao basta sostituire la farina con la stessa quantità di cacao, vi state preparando alla frolla più asciutta della vostra vita. </div>
<div style="text-align: justify;">
Non sono una chimica, non sono una pasticcera- per cui non so darvi le percentuali precise. Ma certe cose basilari le so-e una è proprio questa. </div>
<div style="text-align: justify;">
Quindi, in una ricetta che prevede ben 100 g di cacao, si doveva abbondare col burro- che è già tanto. Oppure, aggiungere un tuorlo. Oppure, più semplicemente, ridurre il cacao e lasciar fare il resto alle fave. </div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiRyz8mn98rzOVhAYbJeinrFQG2l6sa7iijZ-veAvlgZ8BmsGIX0V6xDTcuG39RuCpXzrkd-f6TT5OdszSnJRXtJTej2iHB088zYaBXlI-XcqJyrSHnfkcgHdMgFS8-NynFCTPdg94jHnv/s1600/cioccolata.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiRyz8mn98rzOVhAYbJeinrFQG2l6sa7iijZ-veAvlgZ8BmsGIX0V6xDTcuG39RuCpXzrkd-f6TT5OdszSnJRXtJTej2iHB088zYaBXlI-XcqJyrSHnfkcgHdMgFS8-NynFCTPdg94jHnv/s640/cioccolata.jpg" width="422" /> </a></div>
<br />
Ultime note, sparse<br />
<div style="text-align: justify;">
- la seconda infornata è stata fatta con un tagliabiscotti rotondo (prima foto)</div>
<div style="text-align: justify;">
- fra un'infornata e l'altra, coprite l'impasto con una pellicola, perchè all'aria secca e pure parecchio</div>
<div style="text-align: justify;">
- non preoccupatevi se, appena fuori dal forno, sembrano crudi. Lasciateli a temperatura ambiente una decina di minuti e poi vedrete che andrà tutto bene. </div>
<div style="text-align: justify;">
- appena sfornati, non sono granché: si sente troppo il gusto del cacao. Un'ora dopo, è già un'altra cosa e il giorno dopo va ancora meglio. E, ripeto, io non ho usato le fave di cacao, ma delle semplici gocce. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Aggiornamento dalla colazione di casa Gennaro: il marito ha detto un "buoni!" che ha corretto in "niente di speciale" al secondo biscotto. La creatura, in compenso, mi ha impedito di portarli in ufficio. Come dire, 1 a 1, palla al centro. </i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEji52_29jGLxns6cJ-ahXNFnJdFd4kQQxNVzyLxytVKjwtI4cz1lUJLkLLudj3YCBFjJVEus0-oo8K6OuQe5wFdldCGS3qmpjgmYDfCaYAkjjunzIk9MbxE74vab0d7J7Zm4kWhXLNX5H5r/s1600/600613_10200572709589875_1958212842_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="514" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEji52_29jGLxns6cJ-ahXNFnJdFd4kQQxNVzyLxytVKjwtI4cz1lUJLkLLudj3YCBFjJVEus0-oo8K6OuQe5wFdldCGS3qmpjgmYDfCaYAkjjunzIk9MbxE74vab0d7J7Zm4kWhXLNX5H5r/s640/600613_10200572709589875_1958212842_n.jpg" width="640" /></a></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E ora, entriamo nel merito dello Starbooks: in primis, siamo felicissime del successo dello Starbook- Redone!, vale a dire della raccolta di ricette di tutte le amiche che vogliono provare i libri che abbiamo passato in rassegna fin qui. Le abbiamo raccolte <a href="http://menuturistico.blogspot.it/2009/01/starbooks-redone.html">qui</a>, se vi fa piacere dare un'occhiata. Ricordo che l'appuntamento per pubblicare i loro esperimenti è il primo mercoledì di ogni mese quindi, il prossimo 3 aprile), lasciando il link su uno qualsiasi dei nostri blog. Chi non ha un blog può inviare la sua ricetta con foto all'indirizzo dei vari blog. Se volete mandarli a noi, rispondiamo a menturistico@gmail. com. </div>
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<br /></div>
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Invece, ecco cosa ha preparato per voi il resto della squadra, in questa settimana: </div>
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<i><br /></i></div>
<i>Vissi di cucina</i><br />
<a href="http://vissidicucina.blogspot.com/2013/03/un-pesto-molto-ma-molto-eretico.html">Pesto al cioccolato</a><br />
<span class="text_exposed_show">
</span><a href="http://vissidicucina.blogspot.com/2013/03/un-pesto-molto-ma-molto-eretico.html" rel="nofollow" target="_blank"><span></span></a><strong></strong><i>Lechategoiste
</i><br />
<a href="http://lechategoiste.blogspot.com/2013/03/starbookspollo-al-cioccolato-e.html">pollo piccante con cioccolato venezuela alla maniera di paul</a><br />
<strong></strong><i>Arabafelice
</i><br />
<a href="http://arabafeliceincucina.blogspot.com/2013/03/starbooks-di-marzo-2013-tartufi-di.html">Tartufi di cioccolato bianco e fragole al pepe rosa</a><br />
<a href="http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Farabafeliceincucina.blogspot.com%2F2013%2F03%2Fstarbooks-di-marzo-2013-tartufi-di.html&h=rAQG3_nSA&s=1" rel="nofollow" target="_blank"><span></span></a><i>Arricciaspiccia
</i><br />
<a href="http://arricciaspiccia-emanuela.blogspot.com/2013/03/Starbooks-Paul-Young-Lastre-rocher.html">Lastre rocher con frutta secca tostata e uva sultanina cremisi</a><br />
<a href="http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Farricciaspiccia-emanuela.blogspot.com%2F2013%2F03%2FStarbooks-Paul-Young-Lastre-rocher.html&h=lAQH6o157&s=1" rel="nofollow" target="_blank"><span></span></a><i>Andante con gusto
</i><br />
<a href="http://andantecongusto.blogspot.com/2013/03/muffin-con-timo-dolce-jaggery-e.html">Muffin con timo, jaggery e cioccolato bianco.</a><br />
<a href="http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fandantecongusto.blogspot.com%2F2013%2F03%2Fmuffin-con-timo-dolce-jaggery-e.html&h=VAQGMK2hp&s=1" rel="nofollow" target="_blank"><span></span></a><i>La gaia celiaca
</i><br />
<a href="http://lagaiaceliaca.blogspot.com/2013/03/muffin-super-cioccolatosi-per-lo.html"></a><a href="http://lagaiaceliaca.blogspot.com/2013/03/muffin-super-cioccolatosi-per-lo.html">Muscovado chocolate cakes with cocoa nibs and Mayan spiced syrup</a><br />
<a href="http://lagaiaceliaca.blogspot.com/2013/03/muffin-super-cioccolatosi-per-lo.html"></a><a href="http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Flagaiaceliaca.blogspot.com%2F2013%2F03%2Fmuffin-super-cioccolatosi-per-lo.html&h=YAQGC-Xvi&s=1" rel="nofollow" target="_blank"><span></span></a><i>Ale only kitchen
</i><br />
<a href="http://aleonlykitchen.blogspot.com/2013/03/cracker-al-cacao-per-lo-starbooks-di.html">Cracker al cacao</a><br />
<br />
A mercoledì prossimmo, con l'ultima "infornata" di ricette!<br />
buona giornata<br />
Ale <br />
<a href="http://aleonlykitchen.blogspot.com/2013/03/cracker-al-cacao-per-lo-starbooks-di.html" rel="nofollow" target="_blank"><span><br /></span></a>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17910421319134530422noreply@blogger.com13tag:blogger.com,1999:blog-5582012931099143973.post-58851836804252419352013-03-15T08:24:00.002+01:002013-03-15T08:24:31.898+01:00Pani dal mondo- Ale Bread Rolls<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqunvqgrYd07cYHLIHu5Q7NkO98OpvP0hDGthGpve2DDvo5Zg8g7MMU_DCJGZxPj4nRgjsttLiH0JpS2jo_3lZmZ-dBd0HkDKAVBaDh2WbqreBpZoF-P0vd11KsNzCoRnCxrWGOnuxbxtP/s1600/panini+birra.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqunvqgrYd07cYHLIHu5Q7NkO98OpvP0hDGthGpve2DDvo5Zg8g7MMU_DCJGZxPj4nRgjsttLiH0JpS2jo_3lZmZ-dBd0HkDKAVBaDh2WbqreBpZoF-P0vd11KsNzCoRnCxrWGOnuxbxtP/s640/panini+birra.jpg" width="452" /></a></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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Ale non sta per Ale=la sottoscritta, bensì una birra ad alta fermentazione, preparata cioè con lieviti che hanno bisogno di alte temperature per fermentare e che quindi si attivano subito e schizzano in superficie alla velocità della luce. Il suo opposto è la lager (al femminile: sui processi logici che possono aver presieduto al conio di questo nome, passo) ma, se proprio devo dirla tutta, a me piace più la prima: è un po' più "impegnativa", anche per la stabilità delle mie gambe, ma dà molta più soddisfazione. Al palato- e anche agli avventori attorno al mio tavolo, a seconda di quanti sorsi riesco a reggerne, prima di cambiare colore e chiedere al marito di tornare a casa. </div>
<div style="text-align: justify;">
Quindi, quando ho letto la ricetta di questi panini alla birra fermentata, ho subito capito che dovevano essere miei. Esattamente come l'autore del testo da cui derivano, che è il mio ultimo "trip" in fatto di libri di cucina, quel Paul Hollywood che in patria è una star (nomen omen, verrebbe da dire) e che a casa mia sta sbaragliando tutto, dai sacri testi sul pane alle dritte della nonna: perché mai ho panificato bene come da quando è metaforicamente entrato in casa mia questo signore (sul metaforicamente, son concesse le lacrime: è pure un gran bell'uomo, stando alla foto in copertina). In tre mosse, vengon fuori delle robe da urlo. e se non ci credete, provate questi panini qui...</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a><br /><br />
<div style="text-align: center;">
ALE BREAD ROLLS</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
400 g di farina (200 g di farina 00 e 200 g di manitoba oppure 400 g di farina manitoba già "tagliata"- quella nel pacchetto a stelle e a strisce, per intenderci)</div>
<div style="text-align: left;">
100 g di farina integrale</div>
<div style="text-align: left;">
10 g di sale</div>
<div style="text-align: left;">
10 g di lievito***</div>
<div style="text-align: left;">
30 g di burro morbido</div>
<div style="text-align: left;">
300 ml di birra Ale di buona qualità, come la Spitfire</div>
<div style="text-align: left;">
olio d'oliva per impastare</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
*** va bene una bustina di lievito di birra secco: le nostre sono 7 g, personalmente lo riduco ancora un po', ma va bene quella</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
Vado veloce nel procedimento, perchè è quello solito</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se impastate a mano, lavorate primain una terrina; la farina al centro, da una parte il sale, dall'altra il lievito (non si devono toccare): aggiungere il burro e 3/4 della birra e iniziate ad impastare con la punta delle dita, partendo dal centro e allargandovi pian piano varso i lati. Aggiungete il resto della birra a poco a poco, sempre continuando ad impastare, fino ad ottenere un composto molto morbido, ma non appiccicoso. Le pareti della terrina devono essere pulite. </div>
<div style="text-align: justify;">
Spalmate poco olio sul piano di lavoro e passate a lavorare su quello,impastando per 10 minuti: all'inizio, l'impasto sarà umido, poi diventerà via via elastico e soffice. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se lavorate nell'impastatrice, fate fare a lei, con un unico accorgimento- e cioè, l'aggiunta del sale alla fine. Di solito, io parto con la frusta k (ho il ken) e poi passo a quella a gancio, per l'incordatura. Velocità 1- 1,5, anche qui 5 minuti, minimo. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per quanto riguarda la quantità della birra, partite subito on i 3/4 della dose indicata. Poi, aggiungeteli poco per volta: ma se riuscite a metterla tutta (io ce l'ho fatta!!!) è meglio. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Dopodichè:</div>
<div style="text-align: justify;">
Ungete bene una terrina, mettetci in composto, coprite con un panno e lasciate a lievitare TANTO. minimo un'ora, meglio se due e addirittura anche tre, specie se riducete la quantità di lievito indicata. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
rivestite di carta da forno due teglie da biscotti</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Versate l'impasto lievitato sul piano di lavoro, fate le peighe e lavoratelo ancora, fino a quando torna morbido e soffice. Dividetelo in 14 pezzi, di circa 60 g l'uno e formate altrettanti panini rotondi e disponetene 7 per teglia. Coprite con della pellicola e lasciate lievitare per un'altra ora, fino al raddoppio. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nel frattempo, accendete il forno a 210 gradi</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
con le forbici, praticate tre tagli orizzontali, spolverateli di farina e cuocete per 30 minuti, fino a quando i panini saranno dorati e se toccati alla base, rimanderanno un suono cavo. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Lasciar raffreddare e mangiare con un sacco di burro (e se lo dice Paul, come si fa a disobbedirgli????)</div>
<div style="text-align: justify;">
ciao </div>
<div style="text-align: justify;">
ale </div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17910421319134530422noreply@blogger.com34tag:blogger.com,1999:blog-5582012931099143973.post-44319024717251157442013-03-13T09:00:00.000+01:002013-03-13T11:09:03.154+01:00Chocolate syrup per lo Starbooks di marzo<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8551529216/" title="pa young di menù turistico, su Flickr"><img alt="pa young" height="383" src="http://farm9.staticflickr.com/8510/8551529216_952bcc50cd_z.jpg" width="640" /></a>
</div>
<br />
<i>(prefazione della ale- ricetta della Dani</i>)<br />
Paul A. Young è il dio del cioccolato- e la Mapi è il suo profeta.<br />
<div style="text-align: justify;">
Se non ci fosse stata lei, infatti, probabilmente non saremmo mai incappate in questo libro. Con tutta che esiste anche la traduzione in Italiano, infatti, non è un titolo che ricorre con frequenza nelle nostre librerie, meno che mai sugli espositori o nelle vetrine: lì, il posto d'onore è occupato da visi televisivi, da supersconti, da gadget strampalati di cui il libro costituisce un semplice accessorio e mai come in questo caso si rimpiangono le oscure regole del commercio, che spingono prodotti di scarsa qualità, a discapito di altri, di assoluto valore. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ma per fortuna che c'è la Mapi- e per fortuna che c'è lo Starbooks che, di fronte a questa proposta, ha accettato senza titubanze: perché si parla di cioccolato, finalmente, e perchè a parlarne è Paul A. Young, capace come pochi di coniugare la competenza e la professionalità che gli derivano da una lunga esperienza sul campo alla genialità di cui madre Natura lo ha abbondantemente dotato. </div>
<div style="text-align: justify;">
Perchè, diciamocelo chiaro, quest'uomo è un genio. Perchè solo un genio potrebbe affrontare un argomento così in profondità mettendo subito la quarta, senza neanche darti il tempo per prendere un po' di confidenza con l'ambiente. Cucinare con Paul A. Young, cioè, è come un giro sulle montagne russe- e pure di quelle toste, che iniziano togliendoti il fiato e finiscono lasciandoti stordito, inebetito, persino scombussolato, a volte. Ma mai deluso, mai insoddisfatto, mai convinto a metà.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il cioccolato viene declinato in tutte le sue sfumature e, da qui, utilizzato in tutte le combinazioni possibili: e questa è un'altra straordinaria lezione di quest'uomo, che azzarda fin dove sa di poterlo fare. "Prima impara e poi sperimenta" è il sottofondo di ogni pagina, di ogni riga di questo libro. Nulla nasce dal caso, ma tutto è frutto di un'alchemica e felice combinazione di sapere, di gusto, di creatività e di tecnica, con l'umiltà che è solo dei grandi. </div>
<div style="text-align: justify;">
Come se non bastasse, è tutto tradotto nel linguaggio della semplicità. Gli ingredienti sono reperibili, le ricette sono comprensibili, le dosi sono umane, il procedimento è dettagliato, il lessico è chiaro, almeno per quanto riguarda la versione originale. </div>
<div style="text-align: justify;">
Sulla traduzione italiana, invece, lamentiamo le solite pecche: e cioè, che la competenza linguistica non basta, quando si deve tradurre un manuale di cucina. E' una vexata quaestio, qui sopra, a cui gli editori di solito rispondono con stizza o - peggio- fanno orecche da mercante. Ma confondere "cream" (voce del verbo to cream, montare a crema) con il sostantivo "cream", panna, manda in confusione. Così come assimilare i tsp (cucchiaini) ai tbs (cucchiai), e via dicendo. I libri di cucina, checchè se ne dica, non sono libri di fotografia o accessori di programmi televisivi: sono manuali tecnici e pratici. E quindi, al pari di tutti i manuali tecnico-pratici di questo mondo, richiedono competenze specifiche, sia nell'editing che nella traduzione. In un mondo perfetto, le verifiche verrebbero fatte anche sui contenuti, ma per questo ci siamo noi dello Starbooks, che da oggi fino alla fine del mese vi accompagneremo in queste Avventure al Cioccolato, cominciando così:</div>
<br />
<div style="background-color: white; text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://farm6.staticflickr.com/5217/5384962705_53490f4c88.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="starbooks" border="0" height="400" src="http://farm6.staticflickr.com/5217/5384962705_53490f4c88.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="line-height: 16.359375px;">Ale- AleOnlyKitchen: </span><span style="color: #333333; line-height: 16px; text-align: left; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: inherit;"><a href="http://aleonlykitchen.blogspot.com/2013/03/ganache-al-miele-con-thaini-e-semi-di.html">Ganache al miele con thaini e semi di sesamo tostati</a></span></span><br />
<span style="line-height: 16.359375px;">Cristina- Vissi di cucina: </span><span style="color: #333333; line-height: 16px; text-align: left; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: inherit;"><a href="http://vissidicucina.blogspot.com/2013/03/ci-facciamo-una-pera-storia-di-un-trip.html">Pere sciroppate al rosmarino con ganache di Stilton e noci</a></span></span><br />
<span style="line-height: 16.359375px;">Emanuela- Arricciaspiccia:<span style="font-family: inherit;"><a href="http://arricciaspiccia-emanuela.blogspot.com/2013/03/starbooks-marzo-Paul-Young-biscotti-al-cacao.html"> </a></span></span><span style="color: #333333; line-height: 16px; text-align: left; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: inherit;"><a href="http://arricciaspiccia-emanuela.blogspot.com/2013/03/starbooks-marzo-Paul-Young-biscotti-al-cacao.html">Biscotti al cacao ricoperti di cioccolato</a></span></span><br />
<span style="line-height: 16.359375px;">Gaia - la gaia celiaca : </span><span style="color: #333333; line-height: 16px; text-align: left; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: inherit;"><a href="http://lagaiaceliaca.blogspot.com/2013/03/un-vassoio-di-tartufi-si-aggira-in-sala.html">Muscovado truffles</a></span></span><br />
<span style="line-height: 16.359375px;">Mapi- La Apple Pie di Mary Pie: </span><span style="color: #333333; line-height: 16px; text-align: left; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: inherit;"><a href="http://laapplepiedimarypie.blogspot.com/2013/03/vinaigrette-al-cioccolato-per-lo.html">Vinaigrette al cioccolato</a></span></span><span style="font-family: inherit;"><span style="line-height: 16.359375px;"><br /></span><span style="line-height: 16.363636016845703px;">Patty- Andante con gusto :<span style="font-family: inherit;"><a href="http://andantecongusto.blogspot.com/2013/03/un-marzo-color-cioccolato-con-paul.html"> </a></span></span></span><span style="color: #333333; line-height: 16px; text-align: left; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: inherit;"><a href="http://andantecongusto.blogspot.com/2013/03/un-marzo-color-cioccolato-con-paul.html">Pane al tea, cioccolato, zenzero e cardamomo</a></span></span><br />
<span style="line-height: 16.359375px;">Robi- Le Chat Egoiste:</span><span style="color: #333333; line-height: 16px; text-align: left; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: inherit;"><a href="http://lechategoiste.blogspot.com/2013/03/starbooks-il-trifle-ai-cioccolati.html">trifle ai quattro cioccolati</a></span></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 16.363636016845703px; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Stefania- Araba Felice: </span><span style="color: #333333; line-height: 16px; text-align: left; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: inherit;"><a href="http://arabafeliceincucina.blogspot.com/2013/03/starbooks-di-marzo-2013-pancakes-al.html">Pancakes al cioccolato venezuelano con salsa al cioccolato e sciroppo d'acer</a>o</span></span><br />
<span style="color: #333333; line-height: 16px; text-align: left; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span>
<span style="color: #333333; line-height: 16px; text-align: left; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: inherit;">Ale</span></span><br />
<span style="color: #333333; line-height: 16px; text-align: left; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span>
<span style="color: #333333; line-height: 16px; text-align: left; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: inherit;">Poi ci siamo noi con:</span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<b><br /></b>
<b>Chocolate Syrup </b></div>
<div style="text-align: center;">
Paul A Young</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8551332212/" title="DSCF8334 di menù turistico, su Flickr"><img alt="DSCF8334" height="640" src="http://farm9.staticflickr.com/8521/8551332212_8ef64327c6_z.jpg" width="480" /></a>
</div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
"Una versione dello sciroppo al cioccolato solo per adulti da godersi sul gelato come bambini"<br />
<i>P.A, Young</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Ingredienti</div>
<div style="text-align: justify;">
Un cucchiaino di sale marino</div>
<div style="text-align: justify;">
400 gr di zucchero di canna dorato</div>
<div style="text-align: justify;">
300 gr di cioccolato fondente al 70% spezzettato (ho utilizzato il 75% della Lindt)</div>
<div style="text-align: justify;">
75 gr di golden syrup<br />
Opzionali per gli altri sciroppi aromatizzati:<br />
Erbe tritate miste (lavanda, rosmarino, basilico, lemon grass...)<br />
200 ml del liquore che preferite (per me Cointreau)<br />
Spezie miste (cannella, anice stellato, peperoncino, vaniglia, chiodi di garofano...)</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8551332362/" title="DSCF8354 di menù turistico, su Flickr"><img alt="DSCF8354" height="640" src="http://farm9.staticflickr.com/8107/8551332362_fe51b33011_z.jpg" width="480" /></a>
</div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Portate ad ebollizione in un pentolino 400 ml di acqua con il sale e lo zucchero. Toglietelo dal fuoco e aggiungete il cioccolato. Mescolate bene utilizzando una frusta o con un frullino ad immersione come preferite. Aggiungete il golden syrup e mescolate ancora.</div>
<div style="text-align: justify;">
Potete utilizzarlo subito tiepido oppure metterlo in un contenitore ermetico una volta raffreddato o in una squeezy bottle, insomma un contenitore da cui "spremerlo "direttamente sul gelato.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Variazioni</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Sciroppo alcolico:</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Usate metà quantitativo di acqua e aggiungete 200 ml del vostro liquore o super alcolico preferito dopo il golden syrup<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8550439055/" title="DSCF8358 di menù turistico, su Flickr"><img alt="DSCF8358" height="488" src="http://farm9.staticflickr.com/8368/8550439055_4033ec9a93_z.jpg" width="640" /></a>
</div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Sciroppo speziato</b></div>
<div style="text-align: justify;">
aggiungete cannella, peperoncino, noce moscata, vaniglia, anice stellato o chiodi di garofano al pentolino e lasciate in infusione nell'acqua zucchero e sale bollente per 30 minuti.. Passatelo al colino, poi ribollite prima di aggiungere il cioccolato.<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8550236049/" title="DSCF8337 di menù turistico, su Flickr"><img alt="DSCF8337" height="579" src="http://farm9.staticflickr.com/8086/8550236049_49b8e13e97_z.jpg" width="640" /></a>
</div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Sciroppo alle erbe</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Aggiungete delle erbe tritate come lavanda, rosmarino, basilico o lemon grass all'acqua bollente con zucchero e sale e lasciate in infusione fuori dal fuoco per 30 minuti. Passate al colino ribollite e poi aggiungete il cioccolato.<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8551333084/" title="DSCF8351 di menù turistico, su Flickr"><img alt="DSCF8351" height="562" src="http://farm9.staticflickr.com/8104/8551333084_484858991c_z.jpg" width="640" /></a>
</div>
<br />
E' vero che la morte sua è su un bel gelato alla vaniglia o alla crema o magari alla fragola, ma le mie taster di fiducia lo hanno gradito sul pane o semplicemente a cucchiaiate.... Vedete voi!<br />
<br />
Buona giornata<br />
Dani</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11665979536847494614noreply@blogger.com34tag:blogger.com,1999:blog-5582012931099143973.post-60814905191544736602013-03-11T08:38:00.003+01:002013-03-11T08:38:59.173+01:00Non voglio la mimosa...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaG_k3pCJXtFbMRiX-n1ZsH1sokvJr-jRmbXg1OxkTFCyjmuTdFPj_FmDmF0gdzv3S8rLRXMDfMf4zve5ICdZsWJTOp3MzlTZqkrLujhT7rjBOxVdNqLFQjGgyXqQEbV0N_QEPFm6AxlpS/s1600/images111.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaG_k3pCJXtFbMRiX-n1ZsH1sokvJr-jRmbXg1OxkTFCyjmuTdFPj_FmDmF0gdzv3S8rLRXMDfMf4zve5ICdZsWJTOp3MzlTZqkrLujhT7rjBOxVdNqLFQjGgyXqQEbV0N_QEPFm6AxlpS/s400/images111.jpeg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Mio padre era l'unico uomo, in mezzo a quattro donne. Tre delle quali, letteralmente adoranti. La quarta- la suocera- aveva dovuto metterci un po', prima di approdare agli stessi lidi: e se i modi erano quelli bruschi e orgogliosi di chi non deve chiedere mai scusa, la sostanza era la stessa: quel genero così al di fuori degli stereotipi su cui aveva modellato il marito ideale per sua figlia era un uomo unico e speciale. </div>
<div style="text-align: justify;">
Mio padre, per contro, ci trattava come delle regine. Ciascuna aveva il suo regno, le sue prerogative, le sue peculiarità- ed era questo, che ci faceva sentire, al pari suo, così uniche e speciali. La sua non era una stima incondizionata, l'amore cieco di un marito innamorato e di un papà che adorava le sue bambine: o meglio: lo era, ma era così perfettamente sintonizzato sulle nostre caratteristiche, sulle nostre diversità, da tramutarsi per questo in una risorsa inesauribile di sicurezza nei nostri mezzi e di consapevolezza della nostra dignità. Di bambine, da piccole, di ragazzine poi e di donne, una volta cresciute. </div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a><br /><br />
<div style="text-align: justify;">
Io sono stata fra le prime donne al mondo a svolgere la professione che faccio: o la prima o la seconda, per la precisione. Non ci sono dati certi, perchè a quei tempi non era cosa da sbandierare, l'assunzione di una donna in quell'ambiente e in quel ruolo- e questo dà la misura del carico di impegno, di sacrificio, di determinazione, di preparazione e di dedizione al lavoro che hanno fatto di me una sorta di apripista alle altre colleghe che sono state assunte successivamente. Quello di cui vado davvero fiera, però, non è tanto l'aver raggiunto un traguardo del genere, dieci anni fa, quanto averlo fatto da donna. Senza indossare le palle, cioè. Senza dover sbandierare l'appartenenza dei miei organi riproduttivi. Senza dover annichilire la mia femminità in gessati maschili e in mocassini stringati. Ho varcato la soglia del mio ufficio con i tacchi, le perle al collo e la ferma convinzione che qualsiasi percorso professionale avessi dovuto affrontare, lo avrei fatto con tutta me stessa- e quindi, con tutti i miei ruoli, che mai sarebbero stati risucchiati da quello della donna in carriera. Accanto ai miei titoli di studio, c'erano mia figlia, mio marito, la mia casa, il mio tempo libero, la mia vita, insomma- e questo era il solo terreno su cui si sarebbero potute svolgere le trattative, di qualsiasi genere fossero. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Va da sè che sia stata dura. Durissima, a dirla tutta. Tanto dura che, se ci ripenso, a volte mi chiedo come abbia fatto a non cedere e a non farmi travolgere dall'ondata di pregiudizi e di discriminazioni che per anni ha preceduto il mio nome. La risposta ce l'ho oggi- ed è grazie a mio padre. E a quell'amore tutto speciale, che mi ha saputo dare. A quello sguardo così orgoglioso, ogni volta che posava gli occhi su di me. A quelle lezioni di vita, fatte di severità, di rigore, a volte anche di intransigenza, con cui ha temprato la mia dignità e mi ha reso in grado di difenderla, in ogni momento della mia vita. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Anche se menuturistico è stato un blog che ha raccolto tante storie familiari, non è mai stato un vero e proprio diario. Ho sempre raccontato il raccontabile, passandolo attraverso il filtro della finzione narrativa e riservando il mio privato per me e per la cerchia più ristretta delle persone a me più care. E l'unica volta in cui ho rotto questo cerchio, aveva in sottofondo un deciso "mai più". Se torno oggi in argomento, è solo perchè ho deciso di rispondere all'appello lanciato in rete da D.I.Re, <a href="http://www.direcontrolaviolenza.it/">donne in rete contro la violenza,</a> il sito che raccoglie i 60 centri sparsi su tutto il territorio nazionale, il cui impegno è diretto al cambiamento di quelle storture culturali che sono alla base dell'ineffabile ondata di violenza che in questi mesi si sta abbattendo sulle donne. Lo faccio da privilegiata, ma con la consapevolezza che l'educazione di cui io ho goduto altro non è che un diritto di tutte le figlie, le mogli, le compagne, le madri di questo mondo. Perchè una cultura che dà voce alle istanze tutte contemporanee dell'accettazione della diversità non può prescindere dal riconoscimento della diversità primaria, che è quella dei sessi- e non può nè deve coniugarla in termini di inferiorità. Nè una società che vuol dirsi aperta all'accettazione dell'altro, può e deve trascurare l'affermazione dei diritti fondamentali dell'umanità, che il nostro status di "persone" fa sì che ci vengano riconosciuti, in modo equanime e assoluto. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Mi fermo qui, perchè odio la retorica e temo di finirci in mezzo, indebolendo con un'enfasi fuori luogo la forza di un messaggio che mai come oggi ha bisogno di essere ribadito, in modo forte e chiaro, da tutti. Il volontariato mette a disposizione un'infinità di canali per poter contribuire a questo progetto e sono nate anche <a href="http://www.groupon.it/deals/solidarieta/campagna-dire/18433446">iniziative solidali</a>, per sostenerlo in modo concreto. Non amo gli slogan, trovo patetica la "festa della donna", sono contraria alle quote rosa, che trovo melensamente discriminanti. Quello di cui abbiamo bisogno non è lo zuccherino per addolcire la pillola amara, ma della forza per dire di no a chi si ostina a propinarcela. Ed è solo dentro di noi, che dobbiamo imparare a cercarla. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Buona settimana</div>
<div style="text-align: justify;">
Ale</div>
alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17910421319134530422noreply@blogger.com17tag:blogger.com,1999:blog-5582012931099143973.post-12519567358201265692013-03-08T08:00:00.000+01:002013-03-11T10:51:46.114+01:00Pani dal mondo: i Parker House Rolls di Martha StewartDi Daniela<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://merrylion.com/wordpress/wp-content/uploads/2010/01/NYPL.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="http://merrylion.com/wordpress/wp-content/uploads/2010/01/NYPL.jpg" width="208" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption"><div style="text-align: center;">
<span style="font-size: xx-small;">f<a href="http://www.ourgrandmotherskitchens.com/?tag=parker-house-rolls-history">oto da qu</a>i</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: xx-small;">Per gentile concessione della New York Public Library</span></div>
</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-family: inherit; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Termino la settimana richiamando il </span><a href="http://menuturistico.blogspot.it/2013/03/boston-cream-pie-di-martha-stewart.html" style="font-family: inherit;">post di mercoledì:</a><span style="font-family: inherit;"> vi raccontavo che al Parker House Hotel (Omni Parker House) insieme alla Boston Cream Pie, è nato anche il celebre Parker House Roll, un panino burroso e morbidissimo, eccellente sia per la colazione, che come accompagnamento a vari piatti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: inherit;">La sua storia questa volta è divertente : viene creato , secondo la leggenda, da un cuoco tedesco, un certo Ward, impiegato presso la cucina dell'Hotel (sapete che all'Omni Parker House ha lavorato anche Malcom X?), il quale, arrabbiatissimo sa il cielo per cosa, dopo aver preparato l'impasto dei panini e averli tagliati alla bell'e meglio, li lancia stizzito all'interno del forno: i panini cuociono e lui, costretto a servirli per la mancanza di tempo, riceve moltissimi complimenti per la loro creazione, cominciando così la produzione giornaliera.</span></span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In realtà ben più logico ed interessante è il ragionamento storico dell'autrice di <a href="http://www.abreadaday.com/?p=332">abreadaday</a>, che spiega che l'abitudine americana a panificare con mais ed altri cereali, legata al difficile reperimento iniziale (Gambetto!! i soliti padri :-))) ed all'alto costo della farina di frumento importato dall'Europa, abitua i coloni a pani rapidi e morbidi. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; text-align: justify;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://digital.lib.msu.edu/projects/cookbooks/images/books/400w/book48_title.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="http://digital.lib.msu.edu/projects/cookbooks/images/books/400w/book48_title.jpg" width="116" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="font-size: 13px; text-align: center;"><a href="http://digital.lib.msu.edu/projects/cookbooks/images/books/400w/book48_title.jpg">foto da qui</a></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
Quando poi l'agricoltura indigena prese a produrre grano in proprio ormai l'abitudine alla crosta morbida era molto radicata e quindi si continuarono per molti anni a preferire panini come i Parker House Rolls, teneri al morso, profumati e burrosi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Di questi in particolare Fannie Farmer, appassionata esperta di cucina, fornisce una ricetta nel 1896 nel suo Boston Cooking-School Cook Book, un mito in America, il primo ad affrontare la cucina in modo più rigoroso, anche nella stesura delle ricette.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Io ho seguito quella di Martha, tanto per cambiare, anzi una delle ricette di Parker House Rolls. In casa li hanno trovati deliziosi e come al solito la mia velleità di congelamento è sparita nei loro capaci stomaci!</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: white; color: #222222; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><b><br /></b></span></span>
<span style="background-color: white; color: #222222; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><b>Parker House Rolls</b></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: white; color: #222222; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><a href="http://www.marthastewart.com/338897/parker-house-rolls">di Martha Stewart</a></span></span><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; text-align: justify;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8537344444/" title="DSCF8313 di menù turistico, su Flickr"><img alt="DSCF8313" height="480" src="http://farm9.staticflickr.com/8532/8537344444_0a2d4eca74_z.jpg" width="640" /></a>
</div>
<h2 style="background-color: white; color: #222222; font-weight: 100; line-height: 23px; margin-bottom: 10px; text-align: start;">
<span style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: small; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ingredienti per circa 36 panini</span></h2>
<div class="item-list" style="background-color: white; border: 0px; color: #5e5a57; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: start; vertical-align: baseline;">
<ul class="content-multigroup-group-ingredient" style="border: 0px; line-height: 12px; list-style: none; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<li class="ingredient first" style="border: 0px; line-height: 16px; list-style: none; margin: 0px 0px 6px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">113 gr (1/2 tazza burro fuso ), più burro fuso per spennellare i panini </span></li>
<li class="ingredient" style="border: 0px; line-height: 16px; list-style: none; margin: 0px 0px 6px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">355 ml (1 1/2 tazze) di latte caldo (115 gradi) </span></li>
<li class="ingredient" style="border: 0px; line-height: 16px; list-style: none; margin: 0px 0px 6px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">7 gr (1/4-once) di lievito secco attivo</span></li>
<li class="ingredient" style="border: 0px; line-height: 16px; list-style: none; margin: 0px 0px 6px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">6 cucchiai di zucchero</span></li>
<li class="ingredient" style="border: 0px; line-height: 16px; list-style: none; margin: 0px 0px 6px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">2 cucchiaini di sale</span></li>
<li class="ingredient" style="border: 0px; line-height: 16px; list-style: none; margin: 0px 0px 6px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="amily: inherit; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">2 uova grandi, leggermente sbattute</span></li>
<li class="ingredient last" style="border: 0px; line-height: 16px; list-style: none; margin: 0px 0px 6px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">650/ 700 gr (6 o 6 1/2 tazze) di farina, più un po' per il piano di lavoro</span></li>
<li class="ingredient last" style="border: 0px; line-height: 16px; list-style: none; margin: 0px 0px 6px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></span></li>
</ul>
<div>
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8536248781/" title="DSCF8320 di menù turistico, su Flickr"><img alt="DSCF8320" height="480" src="http://farm9.staticflickr.com/8527/8536248781_026f5a87c1_z.jpg" width="640" /></a>
<span style="line-height: 16px;"><br /></span></div>
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: inherit;">Spennellate una grande ciotola con il burro e mettetela da parte. In una piccola ciotola, sciogliete il lievito in 60 ml di latte. Lasciate riposare fino a quando si formano un po' di bollicine in superficie, circa 5 minuti. In un'altra ciotola, unite il burro fuso, lo zucchero, il sale, il rimanente latte e le due uova leggermente sbattute. Sbattete con una frusta per mescolare. Unite il lievito.</span></span></div>
<div style="font-family: inherit; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Con un cucchiaio di legno, unite la farina, 1 tazza alla volta, fino ad ottenere un impasto morbido. rovesciate l'impasto su un piano di lavoro infarinato e impastate fino a che non otterrete un impasto liscio ed elastico, da 5 a 10 minuti. Mettete la pasta nela ciotola preparata, e rigiratela per ungerne tutta la superficie. Coprite con pellicola trasparente. Lasciate riposare in un luogo caldo fino al raddoppio per circa 1 ora e 15 minuti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
Sgonfiate la pasta e dividetela in 2 parti. Rovesciate la ciotola usata per la lievitazione sui due pezzi di pasta e lasciate riposare per 10 minuti. Lavorate con un pezzo alla volta, su una superficie leggermente infarinata: create un quadrato da 30 x 30 cm spesso un po' meno di 1 cm.. Tagliare in sei strisce (prima a metà e poi la metà in 3 parti). Tagliate poi ogni striscia in tre rettangoli.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-pnUauP5VNUs/UTfLdxRt5fI/AAAAAAAACkw/avSlhB_iZVU/s1600/rolls.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="http://3.bp.blogspot.com/-pnUauP5VNUs/UTfLdxRt5fI/AAAAAAAACkw/avSlhB_iZVU/s400/rolls.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Spennellate con burro fuso i rettangoli. Con un coltello, incidete leggermente i rettangoli (non perfettamente a metà) e ripiegateli su se stessi con la parte imburrata all'interno. Disponete i rettangoli in file regolari leggermente sovrapposte, su una teglia imburrata. Lasciate circa 1 cm di spazio tra le righe. Coprite con un panno e lasciate riposare fino al raddoppio della massa, da 20 a 30 minuti.<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8537360714/" title="rolls della Martha di menù turistico, su Flickr"><img alt="rolls della Martha" height="453" src="http://farm9.staticflickr.com/8088/8537360714_a3248549f5_z.jpg" width="640" /></a>
</div>
<br />
Preriscaldate il forno a 190 gradi. Spennellate i panini con burro fuso. Trasferite in forno e cuocete fino a doratura, circa 17 minuti, se cuocere una singola striscia, circa 25 minuti, se cuocete 3 strisce alla volta . Togliere dal forno e spennellate nuovamente con il burro fuso e spolverateli con un pochino di sale (per me rosa dell'Himalaya) Se li assaggiate tiepidi non riuscite più a smettere di mangiarli!<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8537349660/" title="DSCF8325 di menù turistico, su Flickr"><img alt="DSCF8325" height="583" src="http://farm9.staticflickr.com/8085/8537349660_f15a74d0e5_z.jpg" width="640" /></a>
</div>
<br />
Se desiderate congelarli, preparate tutto seguendo le indicazioni, fino alla disposizione in teglia: quando sarete a questo punto congelate le singole "strisce" e quando desidererete utilizzarle, basterà estrarle dal freezer e disporle su una teglia imburrata, coperte dalla pellicola trasparente fino a quando non saranno scongelate e avranno raddoppiato il loro volume, in circa un paio d'ore. A questo punto potrete cuocerle seguendo le istruzioni precedenti.<br />
Potete trovare questi spettacolari panini <a href="http://arabafeliceincucina.blogspot.it/2013/03/panini-al-burro-ripiegati.html">anche dalla Stefi,</a> una garanzia!!!<br />
Buona giornata<br />
Dani</div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11665979536847494614noreply@blogger.com28tag:blogger.com,1999:blog-5582012931099143973.post-46031520597364420122013-03-07T08:00:00.000+01:002013-03-07T17:50:40.478+01:00Mtmag<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8159101602/" title="mtmagprova di menù turistico, su Flickr"><img alt="mtmagprova" height="640" src="http://farm9.staticflickr.com/8490/8159101602_4fc1dfd278_n.jpg" width="481" /></a>
</div>
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<br />
<br />
<h3>
L'Mtmag di oggi su mostre, lirica e cinema</h3>
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<br /></div>
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<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8160755751/" title="MOSTRE di menù turistico, su Flickr"><img alt="MOSTRE" height="288" src="http://farm9.staticflickr.com/8064/8160755751_f4fa6d4fe3_n.jpg" width="320" /></a></div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.palazzostrozzi.org/immagini/mostre/Primavera/manifesto-rinascimento-web.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.palazzostrozzi.org/immagini/mostre/Primavera/manifesto-rinascimento-web.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><b><i> <span style="color: #1a1818;">La Primavera del Rinascimento. La scultura e le arti a Firenze, 1400-1460</span></i></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
(Palazzo Strozzi 23 marzo-18 agosto 2013)</div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Una mostra straordinaria concepita in stretta collaborazione tra Firenze e Parigi che illustrerà la genesi di quello che ancora oggi si definisce il “miracolo” del Rinascimento, attraverso 140 capolavori, molti dei quali di scultura, l’arte che per prima se ne è fatta interprete. Dopo la sede fiorentina, l’esposizione sarà tenuta a Parigi, al Museo del Louvre, dal 26 settembre 2013 al 6 gennaio 2014.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
Informazioni <a href="http://www.palazzostrozzi.org/">qui</a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="http://www.palazzostrozzi.org/immagini/beauty_preview.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://www.palazzostrozzi.org/immagini/beauty_preview.jpg" width="221" /></a></div>
<i><b></b></i><br />
<div>
<i><b><i><b><br /></b></i></b></i></div>
<i><b>
</b></i>
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<i><b><i><b><br /></b></i></b></i></div>
<i><b>
Un' idea di bellezza</b></i><br />
<div style="text-align: justify;">
(Centro di Cultura Contemporanea Strozzina 29 marzo-28 luglio 2013)</div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Un’idea di bellezza, che inaugura giovedì 28 marzo al Centro di Cultura Contemporanea Strozzina di Palazzo Strozzi a Firenze, propone un percorso di ricerca tra le opere di otto artisti contemporanei di provenienza internazionale - Vanessa Beecroft, Chiara Camoni, Andreas Gefeller, Alicja Kwade, Jean Luc Mylayne, Isabel Rocamora, Anri Sala, Wilhelm Sasnal - per ripensare oggi l’esperienza della bellezza da diversi punti di vista: quello di ciascuno degli artisti, che entra in dialogo con la sensibilità dei visitatori attualizzando domande di carattere universale.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Informazioni<i> </i><b style="font-size: 12.222222328186035px;"><a href="http://www.strozzina.org/exhibitions/un-idea-di-bellezza/" style="color: #454545; text-decoration: none;">www.strozzina.org</a></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.undo.net/Pressrelease/foto/1362409281b.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://www.undo.net/Pressrelease/foto/1362409281b.jpg" width="246" /></a></div>
<br />
<b><i>La passione del disegno. <br />Opere della collezione Lampugnani dal XV al XIX secolo</i></b><br />
<div style="text-align: justify;">
Museo Poldi Pezzoli a Milano dall'8 marzo al 13 maggio 2013</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Prosegue l'indagine del Museo Poldi Pezzoli sul tema del collezionismo. In mostra una selezione di quaranta disegni eseguiti tra il Quattrocento e il primo Ottocento provenienti dalla collezione di Riccardo Lampugnani. Didascalia: Gaetano Gandolfi (San Matteo della Decima, 1734- Bologna, 1802), Angelo 1764 circa, penna, inchiostro bruno, acquerello grigio, mm 132x103; inv. 4657.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
Informazioni <a href="http://www.museopoldipezzoli.it/">qui</a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/images/upload/med/40/1358940437386_Fig1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/images/upload/med/40/1358940437386_Fig1.jpg" width="275" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
LUSSO ED ELEGANZA. LA PORCELLANA FRANCESE A PALAZZO PITTI E LA MANIFATTURA GINORI (1800-1830)</div>
<div style="text-align: justify;">
Museo degli Argenti 19 marzo - 23 giugno 2013</div>
<div style="text-align: justify;">
<i><a href="http://www.unannoadarte.it/">In occasione</a> dei quarant'anni dalla apertura del Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti, la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze e l'Associazione Amici di Doccia hanno voluto ricordare questo felice anniversario con una mostra che metta in evidenza al contempo l'importante collezione museale di Palazzo Pitti e la produzione della manifattura di Doccia del periodo fra la dominazione napoleonica e la Restaurazione lorenese (1800-1830).</i></div>
<div>
Informazioni<i> </i><a href="http://www.polomuseale.firenze.it/musei/?m=argenti">qui</a><br />
<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8164282696/" title="lirica e balletto di menù turistico, su Flickr"><img alt="lirica e balletto" height="320" src="http://farm8.staticflickr.com/7106/8164282696_dbfc170621_n.jpg" width="203" /></a>
</div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://static.teatroallascala.org/upload/v2010/5z/5z73.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="http://static.teatroallascala.org/upload/v2010/5z/5z73.jpg" width="320" /></a></div>
<b>Der fliegende Holländer di </b>Richard Wagner<br />
<br />
Nuova produzione <i>Teatro alla Scala</i><br />
In coproduzione con Opernhaus di Zurigo;<br />
Den Norske Opera & Ballett, Oslo<br />
Dal 28 Febbraio al 15 Marzo 2013<br />
<br />
Cantato in tedesco con videolibretti in italiano, inglese, tedesco</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<a href="http://www.teatroallascala.org/it/stagione/opera-balletto/2012-2013/Der-fliegende-Hollaender.html">Informazioni qui</a></div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.carlofelicegenova.it/phpthumb/phpThumb.php?w=555&h=370&q=85&zc=1&src=../archives/images/headers/98ff843640f636c03d01aaee5a31245e41.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="http://www.carlofelicegenova.it/phpthumb/phpThumb.php?w=555&h=370&q=85&zc=1&src=../archives/images/headers/98ff843640f636c03d01aaee5a31245e41.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div>
<b><i>Rigoletto</i></b><br />
Melodramma in tre atti su libretto di Francesco Maria Piave tratto dal dramma Le roi s'amuse di Victor Hugo.<br />
Musica di Giuseppe Verdi.<br />
<i>ultime due repliche</i> 9 e 10 marzo 2013<br />
<br />
<a href="http://www.carlofelicegenova.it/"><i>Teatro Carlo Felic</i>e di Genova</a></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8160789285/" title="mostre di menù turistico, su Flickr"><img alt="mostre" height="226" src="http://farm8.staticflickr.com/7256/8160789285_48b7e24811_n.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
escono oggi due commedie italiane</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://mr.comingsoon.it/imgdb/locandine/big/49094.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://mr.comingsoon.it/imgdb/locandine/big/49094.jpg" width="223" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><i>Amiche da morire</i> : </b><span style="font-family: inherit;"><i><span style="background-color: white; color: #222222;">Il film racconta una storia che si svolge d'estate su un'isoletta del sud Italia. In questa realtà, divisa tra modernità e retrogrado tradizionalismo, si snodano le vite di tre donne, che malgrado le notevoli diversità si trovano costrette a far fronte comune per salvarsi la pelle.</span><span style="background-color: white; color: #222222;"> </span></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #222222;"><b><a href="http://www.comingsoon.it/Film/Scheda/Trama/?key=49094&film=Amiche-da-morire">Da qui</a></b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #222222;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #222222;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #222222;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #222222;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #222222;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #222222;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #222222;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #222222;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://mr.comingsoon.it/imgdb/locandine/big/49080.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://mr.comingsoon.it/imgdb/locandine/big/49080.jpg" width="224" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #222222;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #222222;"><b><i>Ci vuole un gran fisico</i></b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #222222;"><i><span style="font-family: inherit;">Eva (Angela Finocchiaro) è una donna divisa tra lavoro e famiglia che si trova a attraversare la soglia dei 50 anni in modo a dir poco tragicomico. Complici tra gli altri la madre, la figlia, l'ex marito e i colleghi, ma soprattutto lui: uno strano e misterioso personaggio (Giovanni Storti) che allo scoccare dei 50 piomberà nella vita di Eva stravolgendola a copli di gag e situazioni comiche.</span></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #222222;"><i><span style="font-family: inherit;"><br /></span></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #222222;"><i><span style="font-family: inherit;"><br /></span></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #222222;"><i><span style="font-family: inherit;"><br /></span></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #222222;"><i><span style="font-family: inherit;"><br /></span></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #222222;"><i><span style="font-family: inherit;"><br /></span></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #222222;"><i><span style="font-family: inherit;"><br /></span></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #222222;"><i><span style="font-family: inherit;"><br /></span></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #222222;"><i><span style="font-family: inherit;"><br /></span></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://mr.comingsoon.it/imgdb/locandine/big/49054.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://mr.comingsoon.it/imgdb/locandine/big/49054.jpg" width="226" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #222222;"><span style="font-family: inherit;">Esce anche l'attesissimo <i style="font-weight: bold;">Il grande e potente Oz, </i>di Walt Disney .</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #222222;"><span style="font-family: inherit;"><i>Quando Oscar Diggs (James Franco), illusionista di un piccolo circo, dalla discutibile etica, viene trasportato dal polveroso Kansas nel fantastico Regno di Oz, pensa di aver vinto alla lotteria: fama e fortuna a sua completa disposizione. Questo finché non incontra tre streghe, Theodora (Mila Kunis), Evanora (Rachel Weisz) e Glinda (Michelle Williams), non convinte che lui sia il grande mago che tutti credono. Coinvolto suo malgrado nei conflitti del Regno di Oz e dei suoi abitanti, Oscar deve capire chi è buono e chi è cattivo prima che sia troppo tardi. Grazie alle sue arti magiche e con un po’ di illusione, ingenuità e perfino stregoneria, Oscar si trasforma non solo nel grande e potente Mago di Oz ma anche in un uomo migliore.</i><a href="http://www.comingsoon.it/Film/Scheda/Trama/?key=49054&film=Il-grande-e-potente-Oz"> (da qui)</a></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #222222;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #222222;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #222222;">Buona giornata a tutti</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #222222;">Dani</span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11665979536847494614noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5582012931099143973.post-34511924322070175572013-03-06T08:00:00.000+01:002013-03-06T10:38:45.426+01:00Boston Cream Pie di Martha Stewart<div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8527981710/" title="boston cream pie di menù turistico, su Flickr"><img alt="boston cream pie" height="480" src="http://farm9.staticflickr.com/8387/8527981710_d23dcf0623_z.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Come ben sapete, ultimamente abbiamo fatto un gran bel parlare di torte a strati, grazie alla vittoria di Stefania nell'MTChallenge di gennaio: la <a href="http://emmetichallenge.blogspot.it/2013/02/mtc-febbraio-2013-la-ricetta-della.html#more">Red Velve</a>t l'ha fatta da padrona, ovviamente, ma si è a lungo parlato di diversi tipi di torte "all'americana".</div>
<div style="text-align: justify;">
Così ho deciso di provare, dopo la riuscita delle <a href="http://menuturistico.blogspot.it/2011/12/boston-cream-pie-cupcakes.html">cupcakes</a>, anche la classicissima versione "torta" della Boston Cream Pie, super classico a stelle e strisce, di assoluta semplicità e bontà, seguendo ancora la ricetta di Martha Stewart:, aggiungendo un piccolo suggerimento della Stewart anche su come tagliare le torte, che ho trovato utile.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-Y9J01bHlNYE/T38O3_ufouI/AAAAAACIKBU/yzMbCUbK71I/s527/Omni+Parker+House" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-Y9J01bHlNYE/T38O3_ufouI/AAAAAACIKBU/yzMbCUbK71I/s320/Omni+Parker+House" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-Y9J01bHlNYE/T38O3_ufouI/AAAAAACIKBU/yzMbCUbK71I/s527/Omni+Parker+House" style="font-size: medium; text-align: justify;">foto da qu</a><span style="font-size: small;">i</span></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
Prima però due parole velocissime su questa torta: innanzi tutto è una cake in realtà, non una pie, ma il nome è rimasto probabilmente questo dai tempi della sua antenata, una sorta di crostata coperta di crema pasticcera, la pudding-Cake Pie. Già così la linea di demarcazione tra pie e cake era molto labile, ma comunque questa prima versione americana pare nasca a sua volta da una torta di crema inglese che i Pilgrim Fathers o comunque i primi coloni si portarono dietro, nel loro viaggio verso la nuova patria. Arrivati, la custard cake inglese si trasformò appunto nella Pudding-Cake Pie o, se preparata con l'aggiunta di gelatina di lamponi, in una Mrs. Washington's Pie.</div>
<div style="text-align: justify;">
Poi lo chef Francese del Parker House Hotel (oggi Omni Parker House, dove sono nati anche i famosissimi <span style="line-height: 24px;"> </span>Parker House Roll), Monsieur Sanzian, decise di rielaborare la classica torta alla crema e così sistemò la crema tra due strati di sponge, sopra versò una glassa al cioccolato e intorno scaglie di mandorle. Siamo nel 1855/6 : nasce ufficialmente la nuova torta chiamata Chocolate Cream Pie o Parker House Chocolate Cream Pie; nel corso dei successivi anni il nome si trasformò definitivamente in Boston Cream Pie e nel 1879 la signora Marion Cabell Tyree, nel suo libro <i>Housekeeping in Old Virginia</i>, scrive per la prima volta ufficialmente la sua ricetta.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nel dicembre del 1966 poi la Boston cream Pie è stata proclamata ufficialmente il dessert ufficiale dello stato del Massachusetts, battendo in volata <i>toll house cookie</i> (biscotti con le gocce di cioccolata, nato a Whitman, Massachusset) e Indian pudding (budino di mais speziato). </div>
<div style="text-align: justify;">
Se ancora non l'avete provata, fatelo: è dolce, morbida e semplice!</div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgp77k1KhAIb642EkZo9gJm6QtVEAZxRSAJCHJLiKRsqxLa_yayHF6bRZHceXUsZbeA6jhMD4gWd5bFZSd7biokg2B9R2AV1_TYI3or__zDyfEBpIvPbOinBsX_NPlOaf_Qcgw9zUEROAqt/s400/600613_10200572709589875_1958212842_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="160" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgp77k1KhAIb642EkZo9gJm6QtVEAZxRSAJCHJLiKRsqxLa_yayHF6bRZHceXUsZbeA6jhMD4gWd5bFZSd7biokg2B9R2AV1_TYI3or__zDyfEBpIvPbOinBsX_NPlOaf_Qcgw9zUEROAqt/s200/600613_10200572709589875_1958212842_n.jpg" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
Volevo rubare ancora un momento del vostro tempo per ricordarvi che oggi prende il via un'altra iniziativa che coinvolge anche le nostre socie Starbookers e precisamente lo <i style="font-weight: bold;">Starbooks redone. </i><a href="http://menuturistico.blogspot.it/2013/02/starbooks-redone.html">Date un'occhiata qui per i chiarimenti necessari!</a><br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Fonti:</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">http://www.ochef.com/1242.htm</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">http://whatscookingamerica.net/History/Cakes/BostonCreamPie.htm</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">http://www.a-boston.com/it/boston-omni-parker-house-hotel</span></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><span style="font-size: large;">Boston Crem Pie</span></b></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
di Martha Stewart</div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8526855051/" title="boston cream pie di menù turistico, su Flickr"><img alt="boston cream pie" height="640" src="http://farm9.staticflickr.com/8512/8526855051_f63d1a4166_z.jpg" width="628" /></a>
</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Questa ricetta richiede una tortiera da 22 cm.</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Ingredienti </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><i><u>per la torta</u></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">2 cucchiai di burro (30 gr ca) più il necessario per imburrare la teglia</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">1 1/4 tazze di zucchero (260 gr ca , 225 gr per me), più un paio i cucchiai per la teglia</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">1 1/4 tazze di farina setacciata (140 gr ca)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">1 1/4 cucchiaini di lievito</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">3/4 di cucchiaino di sale</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">2 uova grandi</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">2 tuorli d'uovo grandi</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">3/4 tazza di latte intero (170 ml ca.)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">2 cucchiaini di estratto di vaniglia puro (o una stecca di vaniglia)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><i><u>Per la crema Pasticcera</u></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">2 tazze di latte (470 ml)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">1/2 tazza di zucchero (150 gr per me 120)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">4 tuorli d'uovo di grandi dimensioni</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">2 cucchiaini di estratto di vaniglia puro</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Un pizzico di sale
6 cucchiai di amido di mais</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><u><i>Per la copertura</i></u></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">4 once (100- 110 gr ) della migliore qualità di cioccolato fondente, tagliato grossolanamente</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">1/2 tazza (118 ml) di panna</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8526851481/" title="boston cream pie di menù turistico, su Flickr"><img alt="boston cream pie" height="453" src="http://farm9.staticflickr.com/8371/8526851481_71a145993b_z.jpg" width="640" /></a>
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Preparate subito la <u><i>crema pasticcera</i></u>. La ricetta è eccellente, perfetta per riempire non solo questa torta, ma in generale le torte a strati dove occorre una certa consistenza. Essendo un po’ dolce io riduco sempre leggermente il quantitativo di zucchero, ma la cosa va a gusto personale. La resa è ottima e si può spalmare agevolmente. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">In una casseruola media, unite metà dello zucchero al latte e portatelo lentamente ad ebollizione.
Nel frattempo, in una ciotola, sbattete i tuorli e lo zucchero restante fino a che saranno bianchi e spumosi. Aggiungete sale e vaniglia e , un cucchiaio alla volta, anche l’amido di mais. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"> Appena saranno ben mescolati aggiungete lentamente una tazza di latte riscaldato continuando a far frustare il composto di uova.
Quando è ben sciolto tutto, unitelo al latte rimasto nella casseruola. Continuate la cottura a fuoco medio, fino a quando la miscela arriva a bollore per 4/6 minuti. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Trasferire in una ciotola media, e coprire con pellicola trasparente, premendola contro la crema per evitare la formazione della pellicola. Mettete in frigorifero mentre preparate la torta..
Preriscaldate il forno a 180 gradi. </span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8528000594/" title="DSCF8080 di menù turistico, su Flickr"><img alt="DSCF8080" height="480" src="http://farm9.staticflickr.com/8094/8528000594_2ebb54b40e_z.jpg" width="640" /></a>
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><u><i>Per la torta </i></u></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Imburrate leggermente una tortiera rotonda da 22 cm, ricoprite il fondo con carta forno, ungetela e cospargetela con 2 o 3 cucchiai di zucchero, scuotendola per eliminare l’eccesso </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">In una ciotola unite la farina, il lievito e il sale e mettere da parte.
Nella ciotola di un mixer elettrico con la frusta, sbattere le uova e i tuorli a media velocità per 1 minuto: aggiungete poco a poco lo zucchero, e continuate a battere fino quando otterrete un composto chiaro e spumoso, per circa 3 minuti. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Nel frattempo, riscaldate il latte e lasciate sciogliere ell’interno il burro, prestando attenzione a non far bollire il latte. Togliete dal fuoco il composto ed unite la vaniglia. Con la frusta ancora in funzione, aggiungete lentamente il latte caldo al composto di uova. Non appena è ben mescolato, cominciate ad unire a cucchiaiate l’insieme di farina lievito e sale preparato. Trasferite il composto nella teglia preparata.
Cuocete per 35/40 minuti fino a quando torta sarà ben dorata: uno stuzzicadenti inserito nel centro deve uscire perfettamente asciutto (nel mio forno sono bastati 30 minuti) </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Trasferite la teglia su una griglia e fatela per 15 minuti: poi sformatela rovesciandola sulla griglia per ottenere la superficie inferiore più regolare sopra e lasciatela raffreddare completamente. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><u><i>Per la glassa.</i></u></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">In una piccola casseruola, portate la panna ad ebollizione a fuoco medio.
Mettete la cioccolata fondente spezzettata in una ciotola e rovesciatele sopra la panna bollente mescolando per far sciogliere e amalgamare bene tutto.
Mettere da parte e lasciate raffreddare per una decina di minuti. </span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8526881765/" title="DSCF8070 di menù turistico, su Flickr"><img alt="DSCF8070" height="640" src="http://farm9.staticflickr.com/8250/8526881765_c14cfb0944_z.jpg" width="433" /></a>
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><i><u>Per assemblare torta: </u></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Prendete la crema raffreddata e sbattetela un po’ con la frusta per farla “rinvenire”. Tagliate in due strati la torta.
Per farlo in modo regolare ci sono molti modi diversi: dal filo sottile di cotone o di nylon messo intorno alla torta e poi tirato fino a tagliarla, agli attrezzi vari adatti all’uopo . Particolare essenziale, già sottolineato mille volte: prima di tagliare una torta dovete essere certi che sia completamente fredda. Meglio tenerla in frigorifero diverse ore : piuttosto 5 minuti in freezer prima di tagliare per essere certi della sua compattezza.
Oggi vi suggerisco<a href="http://www.marthastewart.com/964899/htb106-how-level-and-split-cake-layer-web-version-hi-resmov"> il metodo di Martha</a>: con un centimetro misurate l’altezza della torta e con uno stuzzicadenti segnale il punto in cui intendete dividere gli strati. Continuate così lungo tutta la circonferenza della torta. Poi passate con un coltello molto affilato da pane subito sopra gli stuzzicadenti e mantenendoli sempre sotto la lama tagliate tutto lo strato: otterrete così fette molto regolari. </span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8526875079/" title="boston cream pie di menù turistico, su Flickr"><img alt="boston cream pie" height="561" src="http://farm9.staticflickr.com/8386/8526875079_460824ce96_z.jpg" width="640" /></a></div>
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<span style="font-family: inherit;">A questo punto ricoprite con la crema pasticcera la metà inferiore del dolce (ho usato una </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: x-small; line-height: 16px; text-align: left;"> </span><em style="background-color: white; font-family: arial, sans-serif; font-size: small; font-style: normal; line-height: 16px; text-align: left;">sac</em><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: x-small; line-height: 16px; text-align: left;"> à </span><em style="background-color: white; font-family: arial, sans-serif; font-size: small; font-style: normal; line-height: 16px; text-align: left;">poche</em><span style="font-family: inherit;"> per comodità) e ricopritela con la seconda fetta che sarà perfettamente piatta, essendo il fondo della cottura glassato dallo zucchero della teglia. Non ha bisogno di bagna perché umida e morbida già da se. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Versate ora la glassa sul centro della torta e con una spatola o il dorso di un cucchiaio , fatela scendere anche sui bordi , a ricoprirli. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Lasciate raffreddare il tutto almeno 20 minuti prima di servirla. E' assolutamente deliziosa con una buona tazza di caffè o di tè a metà pomeriggio o per un dopocena ricco.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Buona giornata a tutti</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Dani</span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11665979536847494614noreply@blogger.com44tag:blogger.com,1999:blog-5582012931099143973.post-75547010114933825192013-03-04T08:31:00.001+01:002013-03-04T08:31:22.257+01:00Ma quanto son furba??? Pasta mista coi fagioli<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8526417595/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" title="pastaseppia di menù turistico, su Flickr"><img alt="pastaseppia" height="640" src="http://farm9.staticflickr.com/8248/8526417595_dc2d4f1f9a_z.jpg" width="440" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Il piatto che vedete nella foto è stato il nostro pranzo di ferragosto. E non ho neppure l'attenuante del tempo, visto che ricordo una giornata di sole e di caldo, nel pieno rispetto della pura tradizione ferragostana. L'unca attenuante, al limite, potrebbe essere il feudo del marito, visto che eravamo lì e normalmente, in quel periodo, piove (esattamente come il resto dell'anno, sia chiaro: Masone, da grande, farà la foresta pluviale). Ma dovrei raccontarvi una bugia perchè, come ho detto, di nuvole, la scorsa estate, neanche l'ombra. </div>
<div style="text-align: justify;">
E allora com'è che ho preparato la pasta e fagioli, a Ferragosto?<br />
<br />
<a name='more'></a> </div>
<div style="text-align: justify;">
Tutta colpa di un formato di pasta di cui conoscevo l'esistenza ma che non avevo mai visto, qui al Nord, scoperta sugli scaffali di un supermercato ad Alessandria (apro e chiudo: come si fa bene la spesa, ad Alessandria, non la si fa da nessuna parte. A cominciare dal lunedì, al mercato dei contadini, e per proseguire lungo tutti i giorni della settimana) : la pasta mista napoletana. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ora, uno normale dirà: e che bisogno c'è, di andare a comprare la pasta mista? basta asemblare gli avanzi della pasta ed ecco lì he è pronta. </div>
<div style="text-align: justify;">
Obiezione ragionevolissima, se non fosse che a me queste cose non piacciono. Anzi, a dirla proprio tutta, non credo che piacessero neanche a mia nonna e a mia mamma, visto che questi cocktail non si sono mai fatti. Si va avanti a comprare lo stesso formato di quello avanzato, in un tunnel infernale, che viene spezzato solo da un appetito più robusto del solito o dalle farfalline della dispensa. Ma di mischiare la pasta, non se ne parla. </div>
<div style="text-align: justify;">
Comprarla confezionata al supermercato è una gran furbata, invece. E devo averlo realizzato appena uscita dal negozio, visto che per tutto il tragitto verso casa ho imbastito una apologia della pasta mista preventiva, nella speranza che mio marito non mi dicesse quello che stavo pensando in quel momento- e cioè, che ero una deficiente totale. </div>
<div style="text-align: justify;">
L'arringa, però, ha dato i suoi frutti: perchè, arrivati a casa, il marito moriva dalla voglia di assaggiare questa versione napoletana di pasta e fagioli, così come stampata sul retro della confezione. E io, pur di distrarlo, l'ho fatta...</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
PASTA MISTA CON FAGIOLI </div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8527530098/" title="pasta mmista1.jpg di menù turistico, su Flickr"><img alt="pasta mmista1.jpg" height="634" src="http://farm9.staticflickr.com/8374/8527530098_6d53e9c917.jpg" width="700" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Doverosa premessa: questa NON è la ricetta originale o la ricetta storica o quella della tradizione. A quello che vi ho raccontato qui sopra- tutto rigorosamente vero- va aggiunto che la magione del feudatario è in cima a un monte: il che, rende praticamente impossibile rispettare fedelmente le ricette, a maggior ragione se si improvvisa il pranzo sulla via del ritorno. In più, essendo in pieno Agosto, ho volutamente reso meno brodosa la versione (e la pasta che vedete in foto è ancora più asciutta di quella che ho portato in tavola, trattandosi della porzione avanzata). E' semplicemente un'ottimo e robusto piatto unico, assolutamente trasversale: e se usate fagioli freschi, oltre a fare prima, vi mangiate un primo da signori, alla faccia del "piatto povero"...</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
1 kg di fagioli borlotti freschi</div>
<div style="text-align: justify;">
250 g di pasta mista</div>
<div style="text-align: justify;">
2 spicchi d'aglio</div>
<div style="text-align: justify;">
1 costa di sedano</div>
<div style="text-align: justify;">
1 peperoncino fresco</div>
<div style="text-align: justify;">
100 g di lardo</div>
<div style="text-align: justify;">
un cucchiaino di concentrato di pomodoro </div>
<div style="text-align: justify;">
brodo vegetale, q.b.</div>
<div style="text-align: justify;">
rosmarino </div>
<div style="text-align: justify;">
salvia</div>
<div style="text-align: justify;">
sale </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ho sgranato i fagioli, mettendoli a mano a mano in una ciotola piena d'acqua, per evitare che la pellicina che li ricopre si indurisca- e poi li ho messi in una pentola capiente, con l'aglio sbucciato (uno spicchio) e il sedano e una foglia di salvia fresca. Ho coperto con acqua abbondante (calcolate circa 4 dita sopra i fagioli: deve sobbollire per circa un'ora) e ho messo sul fuoco. Ho portato a bollore, a fiamma media, poi ho abbassato al minimo e ho fatto cuocere per una quarantina di minuti: appena sono teneri, son pronti. Nel dubbio, meglio lasciarli un po' di più. Ho assaggiato, aggiustato di sale e, col mestolo forato, ne ho scolato circa un terzo, che ho subito passato al passaverdure (fori piccoli). Il resto, l'ho scolato nel colapasta e l'ho lasciato da parte. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Su un tagliere, ho battuto il lardo a coltello, fino a renderlo una crema. Ho messo sul fuoco una pentola di coccio, l'ho scaldata a fiamma media e ho versato il lardo con l'aglio (intero e sbucciato) e poco rosmarino tritato. Ho fatto soffriggere, in modo che il lardo rilasciasse il suo grasso, ho aggiunto i fagioli interi, la purea, il peperoncino spezzettato, il concentrato di pomodoro e un mestolo di acqua calda; ho abbassato la fiamma al minimo e ho lasciato cuocere, coperto, per un quarto d'ora circa. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Dopodiché, ho aggiunto la pasta </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La ricetta originale prevedeva di aggiungere dei pomodori freschi ai fagioli che, in cottura, rilasciano molta acqua: siccome non li avevo, ho preparato del brodo vegetale (carote, cipolle, sedano, prezzemolo) e ho usato quello, per portare poi la pasta a cottura, aggiungendo un mestolo per volta e mantenendo sempre la fiamma bassa. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Quando la pasta ha raggiunto la cottura al dente, ho spento il fuoco, ho coperto e ho lasciato riposare, fino a che non è diventata tiepida. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Servita con un giro d'olio e un niente di rosmarino fresco.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8526417777/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" title="pasta mista di menù turistico, su Flickr"><img alt="pasta mista" src="http://farm9.staticflickr.com/8392/8526417777_b947b924cf.jpg" /></a></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #666666;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #666666;"><span style="font-size: large;"><b><i>Note mie </i></b></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><b><i> </i></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
Non lasciate mai i fagioli freschi sgranati all'aria aperta, perchè seccano molto rapidamente. Se non li preparate subito, teneteli a bagno in acqua fredda. Ma l'ideale sarebbe sgranarli e cuocerli, subito dopo</div>
<div style="text-align: justify;">
Non salate mai i fagioli prima che siano cotti: il sale, infatti, rischia di far indurire la pellicina esterna</div>
<div style="text-align: justify;">
I fagioli "al dente" non sono buoni. Meglio rischiare che si sfaldino un po', piuttosto che trovarseli duri sotto i denti</div>
<div style="text-align: justify;">
Preparate subito la passata di fagioli, prima che si raffreddino, e fatelo col passaverdure, perchè dovete eliminare le eventuali bucce. </div>
<div style="text-align: justify;">
Il recipiente ideale per queste preparazioni è il coccio: vale anche per la cottura dei fagioli. Badate, però, a non metterlo direttamente a contatto con la fiamma del gas, perchè potrebbe rompersi: utilizzate uno spargifiamma. </div>
<div style="text-align: justify;">
Non ho aggiunto olio, perchè non lo faccio mai quando uso del grasso di maiale: secondo me, basta quello. Invece, non rinuncio a un giro d'olio crudo, una volta impiattato. </div>
<div style="text-align: justify;">
Anche se la preparazione avviene prevalentemente a fuoco basso, controllatela sempre: i liquidi non devono asciugarsi e la cottura deve avvenire nell'umido. Quindi, aggiungete brodo appena è necessario. Attenzione a non aggiungerne troppo, per evitare l'effetto "lesso". Lo stesso vale per la cottura della pasta: appena è al dente, spegnete tutto e lasciatela riposare: si ammorbidirà un po', senza stracuocersi.<br />
Se volete una pasta meno brodosa, aggiungete meno liquido verso la fine della cottura. Non aumentate la fiamma nè scoperchiate il piatto, perchè il "buono" della pasta e fagioli sta anche in questa cottura tipo chioccia (dacci oggi la nostra belinata quotidiana- ma ditemi che ho reso l'idea..)<br />
<br />
Buona settimana<br />
Ale </div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17910421319134530422noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-5582012931099143973.post-3606245120571451862013-03-01T08:00:00.000+01:002013-03-05T15:30:46.140+01:00Pani dal modo : Ensaimada de Mallorca, il pane dolce dalle Balearidi Daniela<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8517142206/" title="DSCF8194-001 di menù turistico, su Flickr"><img alt="DSCF8194-001" height="491" src="http://farm9.staticflickr.com/8099/8517142206_44982694b4_z.jpg" width="640" /></a>
</div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<br />
<div align="justify" class="Stile10">
<span style="background-color: white; font-family: inherit;">Questo pane dolce ha tradizioni molto antiche, probabilmente orientali (c'è </span>chi sostiene che derivino dagli arabi, da cui hanno preso la forma a turbante, mentre c'è chi ritiene che siano una derivazione delle 'bulemas' ebraiche), <span style="background-color: white; font-family: inherit;"> ma i primi riferimenti scritti all'ensimada risalgono al XVII secolo. E' il più celebre a Maiorca, ma diffusissimo in Spagna e in Argentina, portato con se da alcuni abitanti di Maiorca lì emigrati: una storia comune <a href="http://menuturistico.blogspot.it/2013/02/dolci-dal-mondo-gli-alfajores-quando-il.html">agli alfajores</a> di cui già abbiamo parlato. Il più celebre o forse il primo ad esportarli, tal Juan Puig, nel 1951 al suo arrivo in Argentina ha creato una pasticceria che è stata scuola per tutti a San Pedro. Vi posso anche dire che la più grande Ensaimada del mondo, perfino registrata nel Guinnes dei primati, è stata prodotta da </span><span style="background-color: white;">Paolo Rosano Heber Castillo : misura 10 metri di diametro e pesa 1.350 chili; solo per assemblarla ci sono volute 15 ore! L'hanno assaggiata la bellezza di almeno 10.000 persone! </span><br />
<span style="background-color: white;">Nelle Filippine invece, colonia spagnola per alcune centinaia d'anni dove l'ensaimada si è ben diffusa, il opane dolce è preparato con il burro al posto dello strutto, ed è condito con formaggio grattugiato e zucchero o con crema al burro e zucchero : tradizionalmente si consuma in particolare nel periodo natalizio</span></div>
<div align="justify" class="Stile10">
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: inherit;">Dal 1996 gode della indicazione geografica protetta </span>"<b>Ensaïmada de Mallorca</b>" <span style="font-family: inherit;">nome deriva da saim, nella parlata di Maiorca, lo strutto, il grasso di maiale</span></div>
<span style="background-color: white; font-family: inherit;">P.S. Mi fa sempre piacere aggiungere le vostre personali note ai miei post. In questo caso si tratta di <i>Antonia,</i> che a Maiorca a vissuto, che ama le Ensaimada e che mi ha scritto : </span>"Se posso aggiungere una cosa, la mia preferita era la ensaimada de albaricoques, con albicocche fresche cotte insieme all'ensaimada. Provare per credere! Ah! E le migliori sono quelle di Can Joan des Aigo, se andate a Mallorca non potete non provarle"<br />
Indicazioni preziose, vero ? Grazie, Antonia!</div>
<div align="justify" class="Stile10" style="background-color: white;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8509673185/" title="DSCF8208 di menù turistico, su Flickr"><img alt="DSCF8208" height="481" src="http://farm9.staticflickr.com/8519/8509673185_421d538596_z.jpg" width="640" /></a>
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div align="justify" style="background-color: white;">
<span style="font-family: inherit;">Ingredienti dose per 20 panini dolci:</span></div>
<div align="justify" style="background-color: white;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div align="justify" style="background-color: white;">
<span style="font-family: inherit;">500 g farina </span></div>
<div align="justify" style="background-color: white;">
<span style="font-family: inherit;">75 g zucchero </span></div>
<div align="justify" style="background-color: white;">
<span style="font-family: inherit;">50 g burro o strutto</span></div>
<div align="justify" style="background-color: white;">
<span style="font-family: inherit;">10 g lievito di birra </span><br />
4 cucchiai di olio d’oliva</div>
<div align="justify" style="background-color: white;">
<span style="font-family: inherit;">2 uova </span></div>
<div align="justify" style="background-color: white;">
<span style="font-family: inherit;">burro </span></div>
<div align="justify" style="background-color: white;">
<span style="font-family: inherit;">sale</span></div>
<div align="justify" style="background-color: white;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8510240191/" title="Ensaimada1 di menù turistico, su Flickr"><img alt="Ensaimada1" height="453" src="http://farm9.staticflickr.com/8510/8510240191_7f92890cf1_z.jpg" width="640" /></a>
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div align="justify" style="background-color: white;">
<span style="font-family: inherit;">Preparare il poolish con 100 g di farina, il lievito, circa 100 g d’acqua e far lievitare 12-18 ore.<br />Mettere in una ciotola capiente il resto della farina, le uova sbattute, 100 g d’acqua tiepida, un cucchiaino di sale e lo zucchero.</span></div>
<div align="justify" style="background-color: white;">
<span style="font-family: inherit;">Aggiungete il poolish lievitato ed impastate a lungo, unendo 4 cucchiai d’olio, uno alla volta. Lavorate per almeno una decina di minuti a mano e 5 o 6 con l'impastatrice fino a che avrete ottenuto un composto morbido.<br />Dividete l’impasto in 20 pezzi e spianarli con il matterello su un piano unto d’olio o su un tappetino antiaderente, dando ai pezzetti di pasta uno spessore di </span>circa<span style="font-family: inherit;"> mezzo centimetro. Spennellateli con il burro fuso, ripiegateli e stendeteli di nuovo, ancora ungeteli e ripiegateli. Ripetete questo passaggio per tre volte.</span><br />
<span style="font-family: inherit;">Dopo aver schiacciato le i pezzetti di pasta per l’ultima volta, date loro una forma cilindrica e poi arrotolateli a spirale. Io ho cominciato con le forme piccole e poi mi sono divertita aumentando la dimensione delle spirali. Per ottenere le forme più grandi però sarebbe meglio allargare leggermente le spirali ,in modo da lasciar lievitare la pasta anche "in largo" e non solo "in alto".</span><br />
<span style="font-family: inherit;">Appoggiate le spirali su una teglia adatta al forno, tenendole piuttosto distanti (perchè crescono molto sia in lievitazione che in cottura) e mettetele nel forno spento, leggermente tiepido, a lievitare per 4 ore.</span></div>
<div align="justify" style="background-color: white;">
<span style="font-family: inherit;">Cuocetele a 200/220°C, sempre a seconda del vostro forno, per circa 20 minuti o </span>finché<span style="font-family: inherit;"> non avranno un bel colore dorato.</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8510807328/" title="DSCF8215 di menù turistico, su Flickr"><img alt="DSCF8215" height="480" src="http://farm9.staticflickr.com/8380/8510807328_b5194bbac1_z.jpg" width="640" /></a>
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div align="justify" style="background-color: white;">
<span style="font-family: inherit;">Essendo piuttosto neutro, come sapore, io prima di metterle in forno le ho spennellate con il burro fuso e cosparse di un misto zucchero e cannella. Il profumo che mi ha invaso la casa e ha deliziato tutti. Per non dire del sapore.</span></div>
<div align="justify" style="background-color: white;">
<span style="font-family: inherit;">Potete gustarli semplici così o con marmellata o crema o cioccolata, come preferite e, se non li avete zuccherati in precedenza come me, cospargeteli di zucchero a velo. Se avete bisogno di sollevare il morale, li consiglio caldamente.</span></div>
<div align="justify" style="background-color: white;">
<span style="font-family: inherit;">Nota : Se vi fa più piacere potrete anche formare una unica grande spirale, ma confesso che le porzioni più piccole sono più graziose e semplici da consumare.</span></div>
<div align="justify" style="background-color: white;">
<span style="font-family: inherit;">Buona giornata</span></div>
<div align="justify" style="background-color: white;">
<span style="font-family: inherit;">Dani</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<span style="font-family: inherit;">Fonti:</span><br />
<span style="font-family: inherit; font-size: x-small;"><a href="http://www.illesbalears.es/ita/isolebaleari/gastronomia2.jsp?SEC=GAS&id=00000404&lang=0006">http://www.illesbalears.es/ita/isolebaleari/gastronomia2.jsp?SEC=GAS&id=00000404&lang=0006</a></span><br />
<span style="font-family: inherit; font-size: x-small;"><a href="http://www.bortonevivai.it/enogastronomia/ensaimada-pane-di-maiorca.asp">http://www.bortonevivai.it/enogastronomia/ensaimada-pane-di-maiorca.asp</a></span><br />
<span style="font-family: inherit; font-size: x-small;"><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Ensaimada"><span style="line-height: 15px; text-align: left;">it.wikipedia.org/wiki/</span><span style="line-height: 15px; text-align: left;">Ensaimada</span></a></span><br />
<span style="line-height: 15px; text-align: left;"><span style="font-family: inherit; font-size: x-small;"><a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Ensa%C3%AFmada">http://en.wikipedia.org/wiki/Ensa%C3%AFmada</a></span></span><br />
<span style="line-height: 15px; text-align: left;"><br /></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11665979536847494614noreply@blogger.com19tag:blogger.com,1999:blog-5582012931099143973.post-70439101135317605652013-02-28T08:00:00.000+01:002013-03-05T15:32:35.191+01:00Mtmag<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8159101602/" title="mtmagprova di menù turistico, su Flickr"><img alt="mtmagprova" height="500" src="http://farm9.staticflickr.com/8490/8159101602_4fc1dfd278.jpg" width="376" /></a>
</div>
<br />
<h3 style="text-align: center;">
L'Mtmag oggi su mostre, cinema</h3>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.unannoadarte.it/img/01.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.unannoadarte.it/img/01.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Dal 5 marzo al 26 maggio <b><i>Norma e capriccio . </i></b><i style="font-weight: bold;">Spagnoli in Italia agli esordi della 'maniera moderna' </i>agli Uffizi a Firenze. </div>
<div style="text-align: justify;">
<i>"La mostra si articola in quattro sezioni che, nel rispetto di una scansione geografica, intendono accostare prestigiosi capolavori creati da simili artisti a straordinarie testimonianze della produzione italiana fra Quattro e Cinquecento. </i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>In quella d'apertura, dedicata a Firenze, si ricostruirà l'attività italiana di Alonso Berruguete, studiata da Roberto Longhi e Federico Zeri: si avrà così l'inedita possibilità di confrontare direttamente le opere riferite all'artista - oggi per lo più conservate agli Uffizi e in altri importanti musei italiani e stranieri (la Collezione Loeser in Palazzo Vecchio e la Galleria Borghese a Roma) - valutandone allo stesso tempo la modernità nell'accostamento a risultati significativi di pittori e scultori a lui contemporanei, fra cui Andrea del Sarto, Rosso, Pontormo, Baccio Bandinelli e Jacopo Sansovino. Si potrà giudicare il peso che la tradizione cittadina ebbe sull'arte di Alonso anche grazie ad autografi di Donatello, Leonardo, Michelangelo, Filippino Lippi e Piero di Cosimo, tutti presenti in mostra." </i><a href="http://www.unannoadarte.it/norma.html">Altre informazioni QUI</a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.prontogeometra.it/ARTE_IN_GIAPPONE.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://www.prontogeometra.it/ARTE_IN_GIAPPONE.jpg" width="209" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
26 febbraio - 5 maggio, 2013 in esposizione presso la Galleria Nazionale di Arte Moderna :<b><i> ARTE IN GIAPPONE 1868 - 1945</i></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>In occasione del cinquantesimo anniversario della nascita dell'Istituto Giapponese di Cultura di Roma, Japan Foundation, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Museo d'arte moderna di Kyoto organizzano, per la prima volta in Italia, un'ampia mostra dedicata all'arte giapponese del Novecento, un periodo ancora poco esplorato di intense trasformazioni che va dalla restaurazione dell'Imperatore Meiji nel 1868 alla fine della seconda guerra mondiale.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>La mostra comprende complessivamente 111 dipinti e 59 opere d'arte decorativa provenienti dai più importanti musei e collezioni private giapponesi.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
Informazioni più dettagliate <a href="http://www.gnam.beniculturali.it/index.php?it/405/arte-in-giappone-1868-1945">QUI</a></div>
<div style="text-align: justify;">
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<br /></div>
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<a href="http://www.fulltravel.it/images/uploads/model_8/eventi_e_sagre/mostra_modigliani_soutine_artisti_maledetti.jpg?img=YTo1OntzOjE6ImYiO3M6MTAzOiJodHRwOi8vd3d3LmZ1bGx0cmF2ZWwuaXQvdXBsb2Fkcy9tb2RlbF84L2V2ZW50aV9lX3NhZ3JlL21vc3RyYV9tb2RpZ2xpYW5pX3NvdXRpbmVfYXJ0aXN0aV9tYWxlZGV0dGkuanBnIjtzOjE6InQiO3M6MToiciI7czoxOiJtIjtzOjE6IjAiO3M6MToidyI7czozOiIxMDAiO3M6MToiaCI7czozOiIxMDAiO30=&w=470&h=500http://www.fulltravel.it/images/uploads/model_8/eventi_e_sagre/mostra_modigliani_soutine_artisti_maledetti.jpg?img=YTo1OntzOjE6ImYiO3M6MTAzOiJodHRwOi8vd3d3LmZ1bGx0cmF2ZWwuaXQvdXBsb2Fkcy9tb2RlbF84L2V2ZW50aV9lX3NhZ3JlL21vc3RyYV9tb2RpZ2xpYW5pX3NvdXRpbmVfYXJ0aXN0aV9tYWxlZGV0dGkuanBnIjtzOjE6InQiO3M6MToiciI7czoxOiJtIjtzOjE6IjAiO3M6MToidyI7czozOiIxMDAiO3M6MToiaCI7czozOiIxMDAiO30=&w=470&h=500" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="204" src="http://www.fulltravel.it/images/uploads/model_8/eventi_e_sagre/mostra_modigliani_soutine_artisti_maledetti.jpg?img=YTo1OntzOjE6ImYiO3M6MTAzOiJodHRwOi8vd3d3LmZ1bGx0cmF2ZWwuaXQvdXBsb2Fkcy9tb2RlbF84L2V2ZW50aV9lX3NhZ3JlL21vc3RyYV9tb2RpZ2xpYW5pX3NvdXRpbmVfYXJ0aXN0aV9tYWxlZGV0dGkuanBnIjtzOjE6InQiO3M6MToiciI7czoxOiJtIjtzOjE6IjAiO3M6MToidyI7czozOiIxMDAiO3M6MToiaCI7czozOiIxMDAiO30=&w=470&h=500http://www.fulltravel.it/images/uploads/model_8/eventi_e_sagre/mostra_modigliani_soutine_artisti_maledetti.jpg?img=YTo1OntzOjE6ImYiO3M6MTAzOiJodHRwOi8vd3d3LmZ1bGx0cmF2ZWwuaXQvdXBsb2Fkcy9tb2RlbF84L2V2ZW50aV9lX3NhZ3JlL21vc3RyYV9tb2RpZ2xpYW5pX3NvdXRpbmVfYXJ0aXN0aV9tYWxlZGV0dGkuanBnIjtzOjE6InQiO3M6MToiciI7czoxOiJtIjtzOjE6IjAiO3M6MToidyI7czozOiIxMDAiO3M6MToiaCI7czozOiIxMDAiO30=&w=470&h=500" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Dopo il grande successo alla Pinacothèque de Paris, la mostra “<b>MODIGLIANI SOUTINE</b> <b>e gli artisti maledetti. La collezione Netter</b>”, a cura di Marc Restellini, giunge a Milano. Per la prima volta in Italia, si possono ammirare i capolavori appartenenti alla ricca collezione di Jonas Netter (1867 – 1946), acuto riconoscitore di talenti. La mostra presenta oltre 120 opere di straordinaria bellezza oltre aModigliani, anche Soutine, Utrillo, Suzanne Valadon, Kisling e altri artisti che vissero e dipinsero a Montparnasse agli inizi del Novecento durante i cosiddetti “anni folli”, in cui il noto quartiere parigino divenne centro culturale di avanguardia e luogo di incontro di artisti e intellettuali. In questo turbine di cambiamenti e trasformazioni, Jonas Netter ricoprì indubbiamente un ruolo fondamentale.</i></div>
<a href="http://www.mostramodigliani.it/mostra.html">Informazioni maggiori QUI</a><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Helvetica, Helvetica, Arial, Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Helvetica, Helvetica, Arial, Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px;"><br /></span></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.anconacultura.it/thumbnails/binaries/repository/ankonline/eventi-2013/febbraio-2013/medusa-210X.bmp" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.anconacultura.it/thumbnails/binaries/repository/ankonline/eventi-2013/febbraio-2013/medusa-210X.bmp" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Dal 24 febbraio al 28 aprile ad Ancona si può visitare la mostra <i><span style="background-color: white; font-family: Georgia, serif; font-size: 12px;">“</span><strong style="background-color: white; font-family: Georgia, serif; font-size: 12px;">Medusa tra luce ed emozione</strong><span style="background-color: white; font-family: Georgia, serif; font-size: 12px;">”</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>La mostra dossier, appositamente studiata per il museo da ComunicaMente con la curatela della direttrice della Pinacoteca Costanza Costanzi e il supporto di Giovanni C.F. Villa, e promossa da Scuderie del Quirinale e Musei Capitolini di Roma nell’ambito del progetto territoriale Tiziano Grand Tour, è resa possibile grazie a uno scambio culturale tra la Pinacoteca di Ancona, che ha concesso in prestito alle Scuderie del Quirinale due importanti opere di Tiziano (la Pala Gozzi e la Crocefissione conservata nella chiesa di San Domenico), e i Musei Capitolini di Roma, custodi del capolavoro del Bernini.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.anconacultura.it/anconachttp://www.anconacultura.it/anconacultura/it/in_evidenza/medusa.htmlultura/it/in_evidenza/medusa.html">Informazioni QUI</a></div>
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<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8160789285/" title="mostre di menù turistico, su Flickr"><img alt="mostre" height="283" src="http://farm8.staticflickr.com/7256/8160789285_48b7e24811.jpg" width="400" /></a>
</div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://pad.mymovies.it/filmclub/2012/01/008/locandina.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="320" src="http://pad.mymovies.it/filmclub/2012/01/008/locandina.jpg" width="225" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Esce oggi un altro film molto atteso che si preannuncia interessante per effetti speciali tradizionale nella trama ma originale nella realizzazione: si tratta di <b><i>Upside Down:</i></b> "In Upside Down gli elementi della fiaba si mescolano all'archetipo narrativo di Romeo e Giulietta in un contesto di science fiction. Apparentemente ci troviamo quindi di fronte a una rivisitazione di luoghi della narrazione già ampiamente esplorati. Fortunatamente non è così. Perché la forza del film di Diego Solanas non sta nella storia (che ha comunque degli sprazzi di originalità anche se strettamente legati ai ruoli studiati da Propp in "Morfologia della fiaba") ma nell'ambientazione che, oltre che visivamente suggestiva, acquisisce una forte dimensione simbolica. I due mondi (ognuno dei quali risulta rovesciato per l'altro) hanno strutture urbanistiche agli antipodi. Per quanto il pianeta di sotto si presenta come un paesaggio devastato in cui si ergono edifici fatiscenti, il pianeta di sopra è invece moderno e razionale pur conservando anche interni che ricordano un passato raffinato" <a href="http://www.mymovies.it/film/2013/upsidedown/">Da qui</a><br />
<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8161314392/" title="musica 2 di menù turistico, su Flickr"><img alt="musica 2" height="500" src="http://farm8.staticflickr.com/7260/8161314392_095fcd48e7.jpg" width="372" /></a>
</div>
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<br />
<br /></div>
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</div>
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<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUVyiIPtaFag3EUqG7i8HJEheU4WCm0t9lCbAZ9UJILmPUr5JBlfbzEJlUUUBExSVlUt57r-fnhmCKrkVBSOgvIsYe22nTf_zbnkUYK51Kp26XZPyhXyFQxRaF_UOZVKTZ3JvaKbvYdxM/s1600/sokolov003.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUVyiIPtaFag3EUqG7i8HJEheU4WCm0t9lCbAZ9UJILmPUr5JBlfbzEJlUUUBExSVlUt57r-fnhmCKrkVBSOgvIsYe22nTf_zbnkUYK51Kp26XZPyhXyFQxRaF_UOZVKTZ3JvaKbvYdxM/s320/sokolov003.JPG" width="320" /></a></div>
Lunedì 4 marzo si esibirà a Genova, al Carlo Felice, per i concerti del lunedì della GOG, in Maestro <b><i>Grigory Sokolov</i></b>, con un bellissimo programma che comprende :<i> F. Schubert 4 Impromptus</i>, Op. 90 D 899 (1827)(1797-1828) C minor: Allegro, molto moderato </div>
<div style="text-align: justify;">
E flat major: Allegro </div>
<div style="text-align: justify;">
G flat major: Andante </div>
<div style="text-align: justify;">
A flat major: Allegretto</div>
<div style="text-align: justify;">
<i>F. Schubert Drei Klavierstücke</i> D 946 (1828)</div>
<div style="text-align: justify;">
(1797-1828) E flat minor: Allegro assai </div>
<div style="text-align: justify;">
E flat major: Allegretto </div>
<div style="text-align: justify;">
C minor: Allegro</div>
<div style="text-align: justify;">
<i>L. van Beethoven Klaviersonate </i>Nr. 29 B flat major op. 106</div>
<div style="text-align: justify;">
(1770-1827) “Große Sonate für das Hammerklavier”</div>
<div style="text-align: justify;">
Allegro</div>
<div style="text-align: justify;">
Scherzo. Assai vivaceAdagio sostenuto. Appassionato e con molto sentimento </div>
<div style="text-align: justify;">
Largo. Allegro risoluto. Fuga a tre voci, con alcune licenze</div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/8/8c/Maurizio_Pollini01.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="400" src="http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/8/8c/Maurizio_Pollini01.jpg" width="265" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Invece mercoledì 13 marzo sempre alle ore 21, al <b><i>Carlo Felice</i>,</b> verrà recuperato il concerto del <b><i>Maestro Maurizio Pollini,</i></b> rinviato dall'11 febbraio. Da non perdere assolutamente</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br style="background-color: #f7f7f7; font-family: Arial, Verdana, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 17px; text-align: justify;" />
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Buona giornata a tutti<br />
DaniAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/11665979536847494614noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-5582012931099143973.post-7157956692249822682013-02-27T09:00:00.000+01:002013-02-27T09:00:03.397+01:00Helbeh- Torta al fieno greco per lo Starbooks di Febbraio<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWMOQaST105Adc3vlRYCh4SQZ3FWXXqgPFRb-TZDwRZ6fPgtGUnGQ5p235ZLRuGbsVRtvsV9q4MyG7CylfYiUzEiqSHwHqNtljHmue6mwFxvQxwhQBTLG4cs7Vej9ID483-MU4ouOPS0QN/s1600/PicMonkey+Collagex.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="478" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWMOQaST105Adc3vlRYCh4SQZ3FWXXqgPFRb-TZDwRZ6fPgtGUnGQ5p235ZLRuGbsVRtvsV9q4MyG7CylfYiUzEiqSHwHqNtljHmue6mwFxvQxwhQBTLG4cs7Vej9ID483-MU4ouOPS0QN/s640/PicMonkey+Collagex.jpg" width="640" /></a></div>
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Prima, però, le considerazioni finali su Jerusalem che, in soldoni, si traducono nella solita domanda: lo compriamo o no, questo libro? Quali sono i pregi, i difetti, le controindicazioni?</div>
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L'inglese, ahimè, è la prima. Purtroppo non ci sono ancora editori italiani che si siano decisi a tradurre Ottolenghi nella nostra lingua. L'anno scorso iniziavo la recensione di Plenty affermando che se fossi un editore, venderei mia madre pur di acquistare i diritti d'autore di quel libro e il successo riscontrato qui su internet aveva confermato la fondatezza dell'iperbole. Ma, ahinoi, l'editoria gastronomica italiana ha scelto da tempo di inondare il mercato di libri che- fatta qualche rara eccezione- sono tutti accomunati dalla banalità delle ricette e l'appiattimento della scrittura, rinunciando alla logica del "pochi ma buoni". E quindi, o conoscete un minimo di inglese o, altrimenti, meglio lasciar stare: perchè Jerusalem, al pari di tutti i libri inglesi, è un libro che parla di cucina in modo arioso, inserendo le ricette nel loro contesto, raccontando le storie dei piatti, passate e presenti, non fa differenza. E lo fa, per giunta,in modo straordinariamente godibile, con una freschezza stilistica che è la vera cifra connotativa del libro. Va da sè che se non vi piace la cucina mediorientale, non amate le spezie, le acque profumate e la carne, per voi, è solo filetto, è meglio lasciar perdere. </div>
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Per quanto riguarda i contenuti, sgombriamo subito il campo dagli equivoci: non aspettatevi Claudia Rodin. E non solo perchè lei è unica e inimitabile. Ma perchè siamo su due piani diversi, con due prospettive diverse, due punti di partenza diversi. Ottolenghi è uno chef che ha deciso di raccontare il suo nuovo modo di interpretare la cucina. Non è uno storico, non è un letterato, probabilmente (azzardo) non è neppure uno studioso di tradizioni. La sua Gerusalemme non è il centro della religione ebraica, nè l'inizio di quella cristiana e neppure un punto nevralgico della storia dei Musulmani o degli Armeni: è solo il punto d'incontro di quattro tradizioni che, a dispetto delle barriere culturali e architettoniche trovano il loro punto di fusione nella cucina: nulla di meno, nulla di più. </div>
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Nello stesso tempo, Jerusalem è un grande libro di cucina. Immenso. Irrinunciabile. Perchè- e qui torniamo al solito punto- non è solo un manuale di ricette. Ma è un libro che vi insegna a cucinare, a tutto tondo. Se ho finalmente scoperto come fare a preparare un petto di pollo sublime, per esempio, è ad Ottolenghi che lo devo. Se ho imparato a ridurre in salse quello che normalmente è un contorno, trasformando così un piatto un po' triste in una portata da gran festa, è di nuovo per causa sua. E quando poi farete il giro dalle altre Starbookers, vedrete che vi dirano le stesse cose: non solo le ricette riescono alla perfezione, ma si impara sempre qualcosa, mentre le si prepara. e questo è un pregio assoluto. </div>
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infine, le ricette. Già ai tempi di Plenty si era insistito parecchio sul genio di quest'uomo, che riesce sempre a trovare una strada nuova- e sempre centrata, sempre convincente. Jerusalem ce lo conferma, a pure a tutto tondo. Non solo verdure, non solo cucina di ispirazione vegetariana, ma una cucina di territorio e di tradizione, declinata a 360 gradi, in tutte le sue forme, in tutte le sue sfumature. Se volete davvero stupire-e stupirvi-, quindi, comprate questo libro: sono certa che non ve ne pentirete. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiK21zXfefAxCNjQuT_RChj1mFqR9ULe5Ve46OpoG3TKj-KADOmpBjqNojZu6vjNAGKRI425XmLKBTaY65ndAgP3B0dBnov60RvgAO7fRgCUNkiRtC49VV3eTzx1FYbIlPt4jRBk3oqaHlP/s1600/600613_10200572709589875_1958212842_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="514" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiK21zXfefAxCNjQuT_RChj1mFqR9ULe5Ve46OpoG3TKj-KADOmpBjqNojZu6vjNAGKRI425XmLKBTaY65ndAgP3B0dBnov60RvgAO7fRgCUNkiRtC49VV3eTzx1FYbIlPt4jRBk3oqaHlP/s640/600613_10200572709589875_1958212842_n.jpg" width="640" /></a></div>
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Ricordo a tutte che mercoledì prossimo inizia ufficialmente lo Stabooks- redone!, vale a dire la pubblicazione di tutte le ricette dei vari Starbooks che sono passati sotto le nostre grinfie in questi anni. Potete rifare ricette che abbiamo già testato oppure provarne altre, per la prima volta: l'importante è che seguiate il procedimento alla lettera e che, se correggete qualche passaggio "in corsa", lo segnaliate. </div>
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Lo Starbooks infatti non è una rassegna di libri di cucina, ma una verifica sul campo della fattibilità delle ricette: per ciascuna, verichiamo se riescono, anzitutto, e se il risultato finale ci soddisfa. Se decidete di partecipare anche voi, vi chiediamo la cortesia di fare lo stesso: di entrare, cioè, all'interno della ricetta, di studiarla con l'occhio critico, di spiegarci le ragioni delle vostre eventuali modifiche e del vostro giudizio finale. </div>
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Il banner è questo (e qui, vogliamo la ola per la Robi)</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgp77k1KhAIb642EkZo9gJm6QtVEAZxRSAJCHJLiKRsqxLa_yayHF6bRZHceXUsZbeA6jhMD4gWd5bFZSd7biokg2B9R2AV1_TYI3or__zDyfEBpIvPbOinBsX_NPlOaf_Qcgw9zUEROAqt/s1600/600613_10200572709589875_1958212842_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="160" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgp77k1KhAIb642EkZo9gJm6QtVEAZxRSAJCHJLiKRsqxLa_yayHF6bRZHceXUsZbeA6jhMD4gWd5bFZSd7biokg2B9R2AV1_TYI3or__zDyfEBpIvPbOinBsX_NPlOaf_Qcgw9zUEROAqt/s200/600613_10200572709589875_1958212842_n.jpg" width="200" /> </a> </div>
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e potete scegliere di linkare qualsiasi blog desideriate- meglio se lo stesso a cui lascerete il link dell'avvenuta pubblicazione. L'importante è ricordarvi di pubblicare il primo mercoledì di ogni mese e di raccontarci la vostra ricetta nel modo descritto sopra.<br />
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E se voleste iniziare ad attingere proprio da qui, eccovi le altre proposte di oggi delle Starbookers<br />
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Ema - Arricciaspiccia<br />
<span class="text_exposed_show">
</span><a href="http://arricciaspiccia-emanuela.blogspot.com/2013/02/starbooks-basic-hummus.html">Basic Hummus</a><br />
<a href="http://arricciaspiccia-emanuela.blogspot.com/2013/02/starbooks-basic-hummus.html" rel="nofollow" target="_blank"><span><br /></span></a>
Cristina - Vissi...
<br />
<a href="http://vissidicucina.blogspot.com/2013/02/pollo-arrosto-con-topinambur-e-limone.html">Pollo arrosto con topinambur e limone</a><br />
<a href="http://vissidicucina.blogspot.com/2013/02/pollo-arrosto-con-topinambur-e-limone.html" rel="nofollow" target="_blank"><span><br /></span></a>
Mapi - La Apple Pie di Mary Pie
<br />
<a href="http://laapplepiedimarypie.blogspot.com/2013/02/budino-di-riso-al-cardamomo-con.html">Budino di riso al cardamomo con pistacchi e acqua di rose</a><br />
<a href="http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Flaapplepiedimarypie.blogspot.com%2F2013%2F02%2Fbudino-di-riso-al-cardamomo-con.html&h=2AQELgMBt&s=1" rel="nofollow" target="_blank"><span><br /></span></a>
lechategoiste:
<br />
<a href="http://lechategoiste.blogspot.com/2013/02/starbooks-la-terza-ricetta-del.html">chocolate krantz cakes</a><br />
<a href="http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Flechategoiste.blogspot.com%2F2013%2F02%2Fstarbooks-la-terza-ricetta-del.html&h=3AQFxnMKe&s=1" rel="nofollow" target="_blank"><span><br /></span></a>
La gaia celiaca:
<br />
<a href="http://lagaiaceliaca.blogspot.com/2013/02/lultima-puntata-di-jerusalem-ahime.html">Mejadra</a><br />
<a href="http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Flagaiaceliaca.blogspot.com%2F2013%2F02%2Flultima-puntata-di-jerusalem-ahime.html&h=pAQGKWTVt&s=1" rel="nofollow" target="_blank"><span><br /></span></a>
Ale only kitchen
<br />
<a href="http://aleonlykitchen.blogspot.com/2013/02/polpette-al-limone-e-porri-per-lultima.html">Polpette al limone e porri</a><br />
<a href="http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Faleonlykitchen.blogspot.com%2F2013%2F02%2Fpolpette-al-limone-e-porri-per-lultima.html&h=DAQHTlBhZ&s=1" rel="nofollow" target="_blank"><span><br /></span></a>
Arabafelice
<br />
<a href="http://arabafeliceincucina.blogspot.com/2013/02/starbooks-di-febbraio-2013-polpette-di.html">Kofta b'siniyah</a><br />
<a href="http://arabafeliceincucina.blogspot.com/2013/02/starbooks-di-febbraio-2013-polpette-di.html" rel="nofollow" target="_blank"><span><br /></span></a>
Andante con gusto
<br />
<a href="http://andantecongusto.blogspot.com/2013/02/arrivederci-jerusalem-pollo-allarak-e.html">Pollo all'Arak e clementine</a><br />
<a href="http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fandantecongusto.blogspot.com%2F2013%2F02%2Farrivederci-jerusalem-pollo-allarak-e.html&h=NAQEJrDuK&s=1" rel="nofollow" target="_blank"><span><br /></span></a>
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HELBEH</div>
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Torta al fieno greco<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwpjNxOxzywtdk-klWUkVN6KfpdVqPOM_Eis_LnF8cgUAKLE7vzMGtc4ftM0HVWGUC8THBnAUwGEHfxzXjKDzjoDYy1i95L4OXxnynXBF_emG0A4YvbNOvncfTDQZ2FxMys9U1ILQXdX4E/s1600/HELBEH.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="610" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwpjNxOxzywtdk-klWUkVN6KfpdVqPOM_Eis_LnF8cgUAKLE7vzMGtc4ftM0HVWGUC8THBnAUwGEHfxzXjKDzjoDYy1i95L4OXxnynXBF_emG0A4YvbNOvncfTDQZ2FxMys9U1ILQXdX4E/s640/HELBEH.jpg" width="640" /></a></div>
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Che cos'è il fieno greco ve lo dico in fondo, nelle note: qui fatemi dire che erano anni che non mangiavo un dolce così buono. Ottolenghi, nella sua infinita onestà, mette le mani avanti, nell'introduzione alla ricetta. O piace o non piace. Lo hanno servito a una cena con sette cuochi e a due, per esempio, non è piaciuto. Ma gli altti cinque, hanno provato una sorta di esperienza mistica. La stessa che ho condiviso con la Dani, con la torta ancora calda di forno. Che ho protratto per tutto il giorno, a suon di "ancora un pezzettino, piccolo". E che ho completato il giorno dopo, come da copione, per potervi testimoniare che, ancora una volta, Ottolenghi ha ragione: il giorno dopo, è la fine del mondo. il problema è farcela arrivare, però....</div>
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<br /></div>
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A titolo di cronaca, a mio marito non è piaciuta. Come dire che, ancora una volta, aveva ragione Ottolenghi... </div>
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500 g di semolino fine</div>
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75 g di farina 00</div>
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70 g di pinoli, tritati grossolanamente</div>
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80 ml di olio d'oliva</div>
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80 ml di olio di semi di girasole</div>
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40 g di burro fuso, più un po' per lo stampo</div>
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1 cucchiaino e mezzo di fieno greco</div>
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1 cucchiaino e mezzo di lievito istantaneo</div>
<div style="text-align: justify;">
1/2 cucchiaino di lievito chimico </div>
<div style="text-align: justify;">
1/2 cucchiaino di sale</div>
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25 g di mandorle intere, sbianchite e pelate</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
per lo sciroppo</div>
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300 g di zucchero semolato</div>
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100 ml di acqua</div>
<div style="text-align: justify;">
2 cucchiai di succo di limone</div>
<div style="text-align: justify;">
1 cucchiaio e mezzo di acqua di rose</div>
<div style="text-align: justify;">
1 cucchiaio e mezzo di acqua di fiori d'arancio</div>
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<br /></div>
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Preparate la torta</div>
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Mescolate il semolino, la farina e i pinoli in una terrina capiente. Aggiungete l'olio d'oliva, l'olio di semi e il burro fuso e mescolate bene. Mettete da parte.</div>
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<br /></div>
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Portate ad ebollizione 600 ml d'acqua col fieno greco, a fuoco medio: poi lasciate sobbollire per 25 minuti, fino a quando il fieno sarà diventato gonfio e morbido. Scolatelo, badando a non gettare via l'acqua di cottura. </div>
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<br /></div>
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Aggiungere l'acqua di cottura all'impasto di semolino: dovrebbero servirvene circa 180 ml. Se non dovesse bastarvi l'acqua del fieno greco, allungate con acqua naturale. Unite il fieno greco ed impastate su un piano di lavoro leggermente infarinato, fino ad ottenere un composto liscio e morbido. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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Imburrate uno stampo rotondo del diametro di 24 cm e rivestitelo con carta forno, fino a metà dei bordi. Stendetevi l'impasto, appiattendolo bene con le mani. con un coltello appuntito, praticate delle incisioni trasversali, in orizzontale e in verticale, in modo da formare delle losanghe e disponete una mandorla al centro di ciascuna. </div>
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<br /></div>
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Lasciate riposare per un'ora, in luogo caldo, coperto con un panno. </div>
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<br /></div>
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Accendete il forno a 220 gradi e infornate la torta, nel ripiano più basso e fatela cuocere per 20 minuti. dopodichè, abbassate a 200 gradi e proseguite la cottura per altri 20 minuti, o fino a quando la superficie sarà dorata. </div>
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<br /></div>
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Nel frattempo, preparate lo sciroppo. </div>
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Mettete su fuoco, a fiamma media, in un casseruolino, l'acqua e lo zucchero e portate a bollore. Aggiungete il succo di limone e fate bollire gentilmente per 4 minuti. Spegnete, togliete dal fuoco e aggiungete l'acqua di rose e l'acqua di fiori d'arancio. </div>
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Appena la torta è pronta, toglietela dal forno e versate subito lo sciroppo sulla sua superficie: dovete usarlo tutto. Lasciate raffreddare, poi coprite con carta da forno e mettete da parte. Consumate il giorno dopo. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEht9qmau5Yh6fue4hyDQq6tq8JzrhvlZ5brYy_hfqDewWa_8-rcTEm2GAWYOFigMixO_pcLDTuBItA2GJiDle1bdifhYlaweaiP-v0IfmIbYwHp_c7ovVcHUS4ZQ9l2M4HRi1xiHQ3igFvv/s1600/fieno1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEht9qmau5Yh6fue4hyDQq6tq8JzrhvlZ5brYy_hfqDewWa_8-rcTEm2GAWYOFigMixO_pcLDTuBItA2GJiDle1bdifhYlaweaiP-v0IfmIbYwHp_c7ovVcHUS4ZQ9l2M4HRi1xiHQ3igFvv/s640/fieno1.jpg" width="524" /></a></div>
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Note mie</div>
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il fieno greco è il seme di una pianta che appartiene alle Fabacee (Santa Wikipedia), così detto perchè usato come mangimeper i cavalli, nell'antica Grecia. il suo nome scientifico sarebbe Trigonella, dalla forma a triangolo del seme. Ha proprietà curative di ogni tipo, è attivo nella cura del diabete e dell'acne e fa pure dimagrire. Tuttavia, ha un sapore alquanto pungente, che non incontra il favore di tutti. In cucina, è utiizzato anche per preparare il curry. </div>
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Tempo fa si era fatta un'interessante discussione sui lieviti, che ora non trovo più. Propriamente, "yeast è il liveito di birra e bakng powder è il lievito chimico. Ma visto che i componenti del lievito di birra istantaneo (io ho quello della Bertolini, bustina verde) sono gli stessi del lievito per dolci, potete usare solo il primo, evitando il sapore di vanillina del secondo. </div>
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Orrore degli orrori, non avevo i pinoli. O meglio: li avevo. Ma siccome ho messo ordine in dispensa, li ho trovati solo a torta infornata. Al loro posto, ho messo dei pistacchi (di Bronte) e vi lascio immaginare la goduria. Ma posso forse esimermi dal provare l'originale? e di farlo pure in fretta, almeno fino a quando mi ricordo dove stanno i pinoli nella dispensa? la risposta non ve la dico, perché intanto la sapete già. </div>
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L'impasto è sodo. Potete renderlo più morbido, aggiungendo un po' più di acqua, ma la consistenza è quella di una frolla. Col riposo, ovviamente non lievita: ma acquisterà una maggiore consistenza. </div>
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Per quanto riguarda la cottura, ho dimenticato di infornare la torta sul ripiano più basso: i tempi di cottura però son quelli. Controllate, comunque e siccome la prova stuzzicadenti per questi impasti non vale, basatevi sul colore della superficie. Se è color biscotto, va bene. </div>
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E' fondamentale che versiate lo sciroppo sulla torta quando il primo è denso, ma liquido e la seconda è ancora calda. Non fate il mio errore di versarlo in due tempi, aspettando che la prima ondata si riassorbisse. Ho solo ottenuto che si formasse una orribile patina opaca sulla superficie della torta che, invece, deve restare lucida. </div>
<br />alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17910421319134530422noreply@blogger.com15tag:blogger.com,1999:blog-5582012931099143973.post-59136062885671959152013-02-25T08:00:00.000+01:002013-02-25T08:00:02.256+01:00Torta cioccolato e pere al whisky, per le mamme multitasking<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8459820768/" title="cioccolato e pere di menù turistico, su Flickr"><img alt="cioccolato e pere" height="740" src="http://farm9.staticflickr.com/8229/8459820768_abe6cd605e_z.jpg" width="565" /></a> <br />
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<div style="text-align: justify;">
...che poi, diciamocelo: in inglese, fa più figo. Qui avremmo, a scelta, "sguattera", "seva", "taxi", "ricucitrice", "ambasciatrice" , "diplomatica", a seconda delle varie fasi della giornata e di quello che questa ci riserva. Entri in camera della creatura e pensi che una donna di servizio si licenzierebbe all'istante (ergo, retrocedi al ruolo di "sguattera", pure senza giovedì libero); scorri veloce la lista degli impegni e il riflesso pavloviano spinge il braccio verso le chiavi della macchina- e lasciamo da parte le ambascerie al genitore maschio, le ricuciture di strappi improvvisi e laceranti come solo l'adolescenza sa fare, i raffinati intrecci dei fili del discorso, che gli imperativi non si usano, a questa età, esattamente come le calze, le scarpe che non siano di tela e le pronte risposte a un cellulare che deve squillare come minimo per dieci volte, prima di ottenere un sms in risposta, con su scritto un laconico "dimmi".<br />
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<a name='more'></a> </div>
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L'ultima, mi vuole "pasticcera". Sia nella versione più intima e domestica, sia- ahimè- in quella più rutilante e sorprendente delle feste con gli amici e delle colazioni della matina dopo (faccio anche l''"ostessa", da un po' di tempo a questa parte). Il che, tradotto, in soldoni, significa che un sabato sì e uno anche, mi tocca una torta. Ormai, l'ho capito- e so anche quali ingredienti base devo sempre avere in casa, oltre alle solite scorte di burro e farina: quintalate di cioccolato, litri di panna e, buon ultimo, qualche goccia di Cancarone rigorosamente alcolico, nel patetico tentativo di tenerli lontani dall'alcool "perchè il whisky c'è già nelle pere"... </div>
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<br /></div>
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TORTA MORBIDISSIMA AL CIOCCOLATO </div>
<div style="text-align: center;">
E PERE CARAMELLATE AL WHISKY</div>
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<a href="http://www.flickr.com/photos/menuturistico/8458717773/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" title="torta di pere e cioccolato di menù turistico, su Flickr"><img alt="torta di pere e cioccolato" height="740" src="http://farm9.staticflickr.com/8247/8458717773_b702738a0d_z.jpg" width="565" /></a></div>
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La base è una torta di cioccolato con poca farina, stile tenerina<br />
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uno stampo a cerniera da 20 cm di diametro<br />
(io ho usato uno stampo quadrato, di 22 com di diametro, e ho aumentato le dosi di un terzo)<br />
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200 g di cioccolato fondente<br />
200 g di burro<br />
140 g di zucchero<br />
4 tuorli e 4 albumi<br />
60 g di farina<br />
la punta di un cucchiaio di semi di vaniglia (il contenuto di mezza bacca) <br />
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per le pere caramellate <br />
2 pere kaiser, mature ma sode<br />
dai 60 ai 100 g di zucchero di canna<br />
una noce di burro<br />
una spruzzata di whisky<br />
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Far sciogliere a bangnomaria il cioccolato a pezzetti con il burro e lo zucchero. Mescolare bene, poi, con una frusta, fuori dal bagnomaria, incorporare i tuorli, uno per volta. Non aggiungete il tuorlo successivo, fino a quando il precedente non si sarà incorporato al composto di burro- cioccolato e zucchero.<br />
Trasferite poi il composto in una terrina, unite la farina setacciata e la vanillina e, in ultimo, gli albumi, montati a neve ferma.<br />
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Mentre il cioccolato scioglie a bagnomaria, mondate le pere, tagliatele a fettine e fatele saltare in padella con il burro e lo zucchero: quando lo zucchero si sarà sciolto, unite il whisky e fate sfumare. Lavorate sempre a fiamma media, in modo che alla fine dell'operazione non ci sia quasi più liquido nella padella.<br />
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Versate il composto della torta in una tortiera imburrata e infarinata, livellarlo bene (basta assestarlo scuotendo un po' la teglia) e sistemarvi sopra le pere.<br />
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Infornate a 190 gradi per una ventina di minuti. La torta deve essere umida, ma cotta.<br />
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Fate raffreddare 10 minuti nella teglia, prima di estrarre la torta dallo stampo. <br />
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<span style="font-size: large;"><span style="color: #444444;"><i><b>Note mie</b></i></span></span><br />
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Ai tempi in cui furoreggiava la tenerina, si raccomandava l'utilizzo di cioccolato al 70% di cacao. Per i gusti di mia figlia & Co, è troppo amaro: per cui, di solito faccio un mix: 100 g al 70%, 50 al 60%, 50 al 50%. Presumo sia superfluo raccomandare sempre cioccolato di ottima qualità, a maggior ragione quando si utilizzano prodotti con un concentrato di cacao più basso. </div>
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Trattandosi di torta senza lievito, non cresce molto. Se la volete alta, usate stampi piccoli (20/22 cm di diametro vanno bene): ovvio che dovete controllare la cottura: fa sempre fede lo sruzzicadenti. Se esce umido, ma senza grumi di impasto intorno, ci siamo. </div>
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Per i puristi: le pere "caramellate" non si fanno così. Bisogna fare un caramello, versarci le pere e poi farle asciugare su carta da forno. Però, in questo caso, non si possono mettere in forno, pena l'annullamento del lavoro già fatto. Invece, se le fate ammorbidire in padella con lo zucchero, reggono poi benissimo anche la seconda cottura. Potete eliminare il burro: io lo uso perchè agevola un po' la cottura delle pere, all'inizio, prima che rilascino il loro succo. Ma se usate una padella antiaderente, potete benissimo eliminarlo. </div>
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Guai a togliere il whisky, invece: potete sostituirlo con un brandy, se preferite: ma il liquore ci va. </div>
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Ultimissima raccomandazione: quando incorporate gli albumi al resto del composto, non montateli mai a meringa, cioè a neve molto soda: sareste costretti a "romperli" per amalgamarli al resto, vanificando il risultato di questa operazione (contribuiscono a dare leggerezza ad una torta senza lievito). Il consiglio è di montarli a neve soda e di incorportarne un cucchiaio o due all'impasto velocemente, in modo da renderlo morbido: poi, procedete ad un cucchiaio per volta, mescolando dall'alto verso il basso, per evitare che l'albume si sgonfi. Mettere in teglia ed infornare immediatamente. </div>
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Buona settimana</div>
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Ale</div>
<br />alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17910421319134530422noreply@blogger.com10