OverBlog

mercoledì 18 gennaio 2012

Starbook : La farina di castagne della Val di Bisenzio. L'arte

Di Daniela
starbooks
Eccomi entrare, felicissima, nel vivo del nostro Starbook rinnovato : sono proprio contenta di quest'altro progetto un po' movimentato, ma entusiasmante!   Oggi vi parlerò  di un aspetto particolare del nostro libro del mese e precisamente la parte che riguarda l'arte.
Nel libro, molto elegante e curato nella grafica, c'è, infatti, un capitolo estremamente interessante dedicat0 a questo argomento,  che si addice perfettamente alla nostra rubrica "il cibo nell'arte".
"La Farina di castagne della Val di Bisenzio"- Claudio Martini Editore, infatti, dedica a questo argomento un intero capitolo: "Viaggio nell'arte tra ricci, castagne e profumi d'autunno" di N. Bastogi. Non stupisce che la Martini Ed. sia specializzata in libri d'arte: le illustrazioni a colori dei dipinti e delle opere d'arte in cui sono riprodotte le castagne nel corso dei secoli,  sono bellissime.
Giotto : La Carità
Il percorso storico artistico parte dal significato della castagna, sia come simbolo dell'Autunno insieme a funghi, uva e melagrana, ultimi frutti raccolti prima dell'arrivo dell'inverno, sia come simbolo della passione di Cristo sia "allegoria della Immacolata concezione di Maria e della castità, in quanto evoca l'immagine di qualcosa che viene accuratamente preservato. Da ciò deriverebbe anche il suo nome latino, castanea, che contiene la radice casta, ovvero pura". 
Nell'arte, una delle prime rappresentazioni, quando ancora non si parlava di "natura morta" risale addirittura a Giotto, che nella cappella degli Scrovegni (1303-5), nelle Allegorie dei vizi e le virtù inserisce, in mano alla Carità, un cesto pieno di fiori e frutta, dove spiccano proprio le castagne ancora nei loro ricci, prima natura morta inserita in un dipinto a tema religioso.

Caravaggio Bacco. 1593-94. Olio su tela. Firenze, Uffizi
La carrellata di immagini tocca poi tutto il Medioevo, quando il tema fu affrontato con grande intento anche naturalistico scientifico, per poi portarci, in un viaggio nello spazio e nel tempo passando per L. Ghiberti e la sua splendida cornice bronzea alla Porta del Paradiso del Battistero di Firenze,  L. della Robbia nel S. Antonio Abate fra due Angeli,  le sale del Museo degli Argenti di Palazzo Pitti, gli splendidi Arazzi Medicei di A. Allori, fino all'Autunno dell'Arcimboldo , del 1573, dove si comincia ad intravedere il genere Natura morta, come autonomo, genere che poi avrà il suo inarrestabile sviluppo durante tutto il secolo successivo. E qui, il libro ci parla del Bacco di Caravaggio, immenso nella sua bellezza, e poi ci trasporta, facendoci sfiorare Galizia e Nuvolone e l'introduzione delle prime castagne cotte, arrostite, secche o candite verso una pittura barocca alla ricerca di una veridicità assoluta (opere di Barbieri, Cittadini, Rizzi e Ceruti) con il loro naturalismo "asciutto" e "ruvido".
Luis Eugenio Meléndez
Natura morta con mele, pere e scatole di caramelle, 1759
Olio su tela. Museo del Prado, Madrid

Eccoci arrivati ora nella Spagna del 1600/1700, raccontata sfiorando alcuni grandi pittori (F. De Burgos Mantilla, T. Hiepes, P. De Medina Valbuena) fino ai vertici sommi raggiunti nella "still life" di Luis Mendez, nei cui dipinti "una luce intensa" esalta "la vivida e simbolica verosimiglianza" degli oggetti e dei frutti, castagne comprese, che egli immortala nelle sue tele.

A questo punto, però, il libro ci riporta a Firenze per ammirare l'0pera di due donne: la prima celebre miniaturista ascolana, ma attiva nella Firenze medicea, la serconda, pittrice olandese di fama, figlia di un celebre naturalista e autrice di splendide nature morte e fiori.
L'italiana, Giovanna Garzoni, influenzò con le sue miniature precise e quasi scientifiche nella resa dei riflessi e delle imperfezioni della frutta che dipinge, altri pittori di genere fino a tutto il '700.
G.Garzoni: Melagrana con lumaca, cavalletta e castagne
Firenze, Galleria Palatina

La seconda, Rachel Ruiysch, non lavorò a Firenze, ma i suoi quadri giunsero come dono dell'Elettore Palatino al suocero Cosimo de Medici:  nele sue opere i piccoli animali e i loro atteggiamenti "conferiscono alla raffigurazione vivacità ma anche un recondito significato allegorico legato alla caducità della bellezza fisica e alle insidie della vita".

La bellezza e la precisione tutta fiamminga delle sue opere parlano anche di castagne e ricci e arricchiscono questa piccola "collezione" che l'autrice dell'articolo, Nadia Bastogi, ci presenta tra le pagine del libro e che si conclude con una piccola tela di B. Bembo (1717), anch'egli pittore fiorentino, dedito a fiori e natura, che rientra, insieme ad un'altra precedente nel progetto Mediceo : "Anche mediante la semplice raffigurazione della castagna le due opere interpretano la volontà medicea di celebrare l'eccezionalità dei prodotti delle terre toscane e, insieme, documentarli scientificamente secondo una cultura in cui non erano disgiunti la scienza, le arti, il gusto."
R.Ruiysch, Still-Life with Fruit and Insects, 1711. Uffizi (FI)
Queste che vi ho presentate sono solo alcune delle splendide opere così ben presentate nel nostro Starbook del mese: vale la pena di sfogliarle tutte,  dal momento che le riproduzioni, come vi dicevo all'inizio, sarebbero decisamente adatte ad un libro d'arte, più ancora che ad uno di cucina.

Gli altri piatti , creati per voi dalle nostre fantastiche 3 Starbookers di oggi (fiato alle trombe Turchetti, tanto per citare un maestro)  sono:

Baci di dama di Patty
Baldinsecco di  Mapi, la nostra "panchinara" di lusso.

Come sempre con la loro bravura e competenza ci regaleranno non solo tre ricette perfette, ma anche tutti i "trucchi" necessari affinchè tutto "fili liscio" nel prepararle!!  Ops, stavo quasi per dimenticarmi la dovuta citazione alle altre nostre 2 Starbookers folli : si tratta di Cristina e di Alessandra, che al momento sono in pausa, attendendo l'esplosione di settimana prossima...
Inanto eccovi da parte nostra...


I Castagnoli
di M. Ciolini
DSCF0380

Per darvi anch'io un assaggio delle ottime ricette incluse nel libro vi offro un delizioso piccolo e morbido dolcetto con pinoli,  molto semplice, ma eccellentea, creato da Massimo Ciolini della pasticceria-forno Ciolini a Cantagallo (PO) .

Ingredienti
800 gr di farina di castagne
800 gr di olio extravergine di oliva
700 gr di uova
600 gr di zucchero
400 gr di latte
200 gr di farina00
50 gr di farina di mandorle
50 gr di polvere lievitante
pinoli qb

DSCF0377

Montare insieme zuccchero ed uova per circa 10 minuti ed aggiungere poi latte ed olio precedentemente mescolati. Amalgamare bene le due masse. Aggiungere le due farine ed il lievito.
Mettere negli stampi e decorare con i pinoli.  Cuocere per 13/14 minuti (io li ho lasciati in forno statico a 180 per 18 minuti, ma i miei erano forse di dimensioni superiori agli originali. N.d.R.)  in forno statico a 175 /180 °C.

DSCF0385

Li ho accompagnati con delle morbide quenelle di crema di ricotta, preparata con ricotta mescolata energicamente con un cucchiaio di zucchero semolato.
Una delizia morbidissima, che ha tenuto perfettamente anche la forma di fiocco di neve, oltre che la più classica bordelais, anche se in originale, nel libro,  sono piccole semi sfere... Con queste dosi potrete preparare almeno 50/55 castagnoli, anche se ovviamente il numero dipende dalle formine che userete.
Ah, un'ultima notazione: ne ho lasciati 3 o 4 inavvertitamente per 5 giorni dentro una scatola di latta. Quando li ho riassaggiati, erano ancora perfetti. Fantastico, no?
Buona giornata a tutti
Dani

24 commenti :

  1. incantata dal tuo stile elegantissimo, mi bevo tutte le notizie storiche che ci fornisci e ammiro i capolavori che ci mostri di questo bellissimo libro!
    I castagnoli sono deliziosi, mi è giusto avanzata un po' di farina di castagne.....
    crisg

    RispondiElimina
    Risposte
    1. sei troooooppo gentile! Arrossisco ma gradisco oltremodo i complimenti... ;-))))) che ovviamente ricambio!
      Baci

      Elimina
  2. Che belli i castagnoli! Mi piace pure il nome :) ora ho fame...

    RispondiElimina
  3. è vero, sono morbidi e buoni e spariscono in un sol boccone!! Maglio di così!!! baci

    RispondiElimina
  4. Wow, ho letto il tuo post tutto d'un fiato! Mi ha colpito in particolare la miniatura di Giovanna Garzoni, che sembra modernissima.
    E che morbidezza quei castagnoli! In mancanza dei tuoi splendidi stampini, ci farò dei mini-muffin...
    Bacio grande

    RispondiElimina
  5. Hai ragione sono quadri incredibili , che è stato un piacere ammirare.... e ti dirò che anche i mini muffin erano papabili tra le forme da scegliere....
    Baci grandi anche a te

    RispondiElimina
  6. Cara Daniela, sono innamorata dei tuoi excursus nell'arte e nella storia degli alimenti. Ma la mia attenzione è caduta ignobilmente su questi castagnoli incantevoli. La formina che hai usato è veramente splendida e mi piace molto l'idea di dolcetti allungati che possono essere divisi a metà e diventare bocconi da intingere in un degno accompagnamento (quella ricottaaaa). La morbidezza è evincente anche i foto. E' una ricetta da conservare sicuramente. Ti abbraccio carissima. Pat

    RispondiElimina
    Risposte
    1. un abbraccio grande anche a te!!! Mi pare che noi due siamo "colpite"dagli stessi sapori.... :-)))) cheddire : sarà corrispondenza di saporosi sensi? :-) Bacissimi

      Elimina
  7. Ma quanti ne vengono con queste dosi??? COmunque io faccio una torta di castagne che resta morbidissima anche dopo una settimana... chissà se merito della farina... In ogni caso farò questa ricetta, perché mi piace molto l'abbinamento dei sapori... Infine la chicca della ricotta... stra slurp!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ti dirò ne vengono più di 50, anche se dipende dalle tue dosi :-)))) Ma la dolcezza.... giusto, stra-slurp!! :-)

      Elimina
  8. Se non mi sbaglio c'è agli Uffizi, mi pare nella sala di Rembrandt, una natura morta con un limone tagliato che è più reale di quelli che ho nel frigo.
    :-)
    Anche i dolcini però fanno la loro porca figura.

    RispondiElimina
  9. Certi dipinti fanno sembrare perfino i fiori del giardino come cenerentole! Anche la nostra Rachel Ruysch con il suo "Frutta" è li....e già lei da sola..... Giorgia ed io aspettiamo altre tue segnalazioni interessanti : mi fa molto piacere che tu sia passata ! A presto

    RispondiElimina
  10. che tu abbia questo libro mi entusiasma. ce l'ho anch'io, e mi piace tanto. tieni conto che i miei hanno una casa dalle parti della val bisenzio, dove passiamo buona parte delle nostre vacanze estive. un posto sicuramente minore, lontano da qualunque tipo di rotta turistica, da molti considerato insignificante, che invece ha il fascino dell'appennino come una volta, della fatica della montagna, del silenzio. e dei castagni.
    e poi il libro contiene anche delle chicche gastronomiche. fra cui svariate ricette del Mannori, il mago pratese della pasticceria e del cioccolato.
    insomma, mi commuovo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Gaia, invidia somma!!!! Che bella la zona e che voglia di una casa fuori dai giri del più bieco turismo ma in una zona ricca di bellezze e storia !!! davvero splendido .... E capisco perchè hai il libro e perchè ti piace... piace molto anche a me e devo dirti che mi sono innamorata di zona e ricette essendo una patita delle castagne.
      Per ciò che riguarda "questo" starbook funziona come sempre: prepariamo un tot di ricette prese dal libro del mese e le pubblichiamo, questa volta in contemporanea ad altre 4 folli.
      Per lo starbook generale invece, funziona che chiunque prepari una ricetta recuperandola da un libro, se ha voglia, ci può inviare il titolo del libro, il titolo della ricetta e la ricetta stessa, fornita di svolgimento e se possibile commenti e suggerimenti o trucchi, cosicchè si costituisce una specie di super biblioteca a disposizione di chiunque voglia.... Numi, spero di essere stata chiara e soprattutto sia questo che volevi sapere.....:-))Se è così clicca sul link allo starbook a bordo del blog , se invece non è questo che volevi, sapere riscrivimi!!!! Un super bacio di co-commozione :-)

      Elimina
    2. Concordo, il libro è assolutamente stupendo e vale la pena averlo, assolutamente.

      Che meraviglia questi castagnoli, Dani! Fanno venire voglia di addentarli! :-9

      Elimina
  11. ma dove posso capire come funziona il nuovo starbooks?

    RispondiElimina
  12. Sei fenomenale Daniela, che post favolosi!!!!

    RispondiElimina
  13. saretta, non sai che piacere sentirlo!!! arrossisco ma gongolo! :-))))))

    RispondiElimina
  14. Le castagne sono un alimento fantastico!!! Questi non li conoscevo, che belli!

    Grazie e ciao!
    A.

    RispondiElimina
  15. Questo libro lo conoscevo solo di nome perchè conosco quella casa editrice..ma mi state facendo venire una voglia matta di comprarlo! bravissime idea e realizzazioni splendide!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caris, si in effetti è un libro davvero bello , che vale la pena di essere letto. Grazie dei complimenti e buona giornata !!!

      Elimina
  16. Nooo!!! non ci posso credere!!! che bello ! una ricetta della mia valle ... abito in val Bisenzio, conosco le castagnole e il pasticcere che le produce perciò non mi resta che sperimentare e confrontare... grazie mille Daniela per questo gradito omaggio . Se ti và di passare da queste parti la mia porta è sempre aperta per te ed Ale
    un bacione ,NISY
    (ho informato anche M. Ciolini...)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nisy ma che pensiero gentile hai avuto! Spero che il sig Ciolini non trovi terribili "i miei" castagnoli :-)))!!! Non sai quanto mi piacerebbe fare un giro dalle tue parti.... trovo la zona splendida e non è detto che magari..... Vabbè, se riuscirò prometto che ti avvertirò. Bacioni grandi anche a te

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...