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mercoledì 20 maggio 2009

Rialto: il ponte, il mercato, il pesce e la psicologia dello scorfano di laguna!!!!

Di Daniela

Eccomi a voi dopo tre splendidi giorni passati a Venezia in un bellissimo hotel dietro piazza San Marco (l’Hotel Cavalletto e Doge Orseolo, già citato nelle cronache del 200 pare!!!) , sotto un cielo terso ed una temperatura invidiabile.
Non vi parlerò (per ora) dell’hotel, ne della bellezza della città, ne dell’emozione per la visita al Guggenheim e neppure dell’ottimo ristorante alla Giudecca: vi parlerò della mia visita al mercato del pesce e delle verdure al Rialto.
Innanzi tutto è semplicissimo raggiungerlo (il vaporetto ha una fermata solo per lui) e poi , è aperto per tutta la mattina, il che , se sei in vacanza non è affatto un disprezzabile particolare!!
Qualche foto di assaggio può rendere l’atmosfera che vi si respira, perché a Venezia è tutto strano , compreso il modo di fare rifornimento di qualunque cosa: tutto in barca....... niente camion, niente motorette, niente Ape car!!





Detto questo, in una giornata di sole con una bella temperatura fresca, nulla disturba…. L’odore si disperde velocemente, c’è perfino un’orchestrina che non ha nulla di meglio da fare che suonare tra i banchi…. Non si capisce se per allietare i clienti o i venditori, che in verità “strillano” meno degli omologhi genovesi!!
Comunque lo spettacolo è bello : i colori sono vivaci, la luce che filtra tra le tele rosse che chiudono le bellissime arcate in mattoni rende tutto un po’ più soft, la velocità delle mani di coloro che puliscono il pesce in bella vista, è considerevole: insomma, uno spettacolo completo.
Ti viene voglia di comprare un po’ di tutto e già pregusti i piatti che potresti assaggiare più tardi, o anche al momento , riuscendo eventualmente a trovare posto nella invitante botteghina che esibiva questo cartello e dalla quale il profumo di fritto eccitava i succhi gastrici…..…..



Unico elemento di disturbo parziale in tutto ciò mio marito, che, mentre mi aggiravo tra i banchi con espressione professionale e goduriosa al tempo stesso, con la mia fida fotocamera a tracolla scegliendo le inquadrature migliori, si chiedeva , e neppure troppo tra se e se, in che cosa esattamente si differenziassero questi pesci da quelli nostrani e soprattutto se la psicologia dello scorfano lagunare poteva essere seriamente comparata con quella del branzino tirrenico ed, in particolare, delle 5 terre…..
Insomma per evitare che ci prendessero per matti, io che fotografavo tutto ciò che si muoveva e non e lui che parlottava tra se filosofeggiando sui massimi sistemi
Ittici ho preferito dirottarlo verso il mercato della frutta e verdura dove, essendoci più confusione potevo anche agevolmente fingere di non conoscerlo!….Divertente è stato, prima di arrivare ai banchi di frutta trovare questa vetrina: potreste immaginare un trait d'union migliore?



Volevo a questo punto sottolineare che mentre girovagavo nelle immediate vicinanze ho trovato un paio di targhe ,che ho fotografato immantinente, con nomi di “vie” particolarmente azzeccate che vi propongo… a voi scegliere a quale mi riferisco…..



Ed eccoci alle verdure e alla frutta, che da sempre ispirano che ama far foto, non foss’altro per i colori e le geometrie che di solito si riescono ad ottenere riprendendoli. In questo caso questi che vedete qui sotto sono i risultati della mia seria ed attenta applicazione.




Non ho altro da aggiungere, ma se siete a Venezia un’occhiatina consiglierei proprio di darla!!
Ah, dimenticavo: in ruga dei spezieri ho visto questo…. E vi assicuro che ne usciva un aroma magico!




Ultima annotazione folkloristica: nel caso girando tra bancarelle dai mille colori, o visitando negozi dai dolci inviti, assaporando i fritti di pesce appena fatti ,voi doveste sentirvi un po’ appesantite, poco dopo questo banchetto potrebbe darvi una mano, se ne aveste l’esigenza!!!






A presto

Daniela


6 commenti :

  1. Daniela,
    sei stata a Venezia lo scorso week end e non mi hai detto niente?! Che peccato!!! Potevamo incontrarci per bere un'ombra e 'sponciar' un cicheto in un bacaro...
    Per la cronaca, le targhe che tu hai fotografato si chiamano 'nisioeti', cioè piccole lenzuola o lenzuolini.
    Saluti,
    Valeria

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  2. scusa Valeria, ma non sapevo tu fossi lì vicino.... ma so che potremo rimediare qui da noi, prestissimo: poi devo dire la verità, spero proprio di poter replicare la visita quanto prima... ci sono così tante cose che non ho visto..
    Ti sono piaciute le foto? Certo sono fatte da "foresta" ma insomma..
    Grazie anche della spiegazione sui niosieti: vedi quanto ho da imparare?
    A prestissimo

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  3. legggendo il servizio e guardando le foto mi hai fatto nascere la voglia di tornare a Venezia.
    Magari uno dei prossimi fine sattimana, tempo permettendo.
    Ciao Guido.

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  4. Tranquilla, non ti avranno certo presa per matta se scattavi tante foto... avrai visto che il mercato di Rialto è sempre pieno di turisti che fotografano... è uno dei luoghi più caratteristici, d'altra parte!
    Ciao :D

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  5. Ciao Daniela!

    Le Carampane sono le donne di mal costume, probabilmente perche' abitavano nella malfamata zona della Ca' Rampana.

    Il negozio di spezie e' famosissimo, si chiama Mascari, ed e' super fornito di cose rare ed esotiche.

    La prossima volta che sei a Venezia devi provare Vizio e Virtu', un negozi di cioccolatini meravigliosi.

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  6. -Grazie Laura! spero mi capiterà di tornare presto nella splendida venezia, e , nel caso , non mi farò certo sfuggire Vizio e virtù!!!!
    ciao

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