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mercoledì 18 agosto 2010

insalata di riso integrale con pollo melone e sedano verde

di Alessandra


insalata di riso integrale con pollo melone e sedano verde


Delle tre insalate provate, è quella che ci ha convinto di più, per cui se mai dovessi decidermi a mettere qualcosa in un menu "per gli altri", punterei dritta su questa, con le opportune modifiche riportate in fondo all'originale. So che è un problema mio, ma non riesco in nessun modo a replicare paro paro: il risultato finale, però, ci ha soddisfatto- e questo è quello che conta, mi sa...


INSALATA DI RISO INTEGRALE CON POLLO MELONE E SEDANO VERDE


insalata di riso integrale con pollo, melone e sedano verde

per 4 persone
400 g di riso integrale
300 g di petto di pollo
100 g di sedano verde
un mazzetto aromatico (una foglia di alloro, due rametti di timo, 4 foglie di salvia, 4 ciuffi di prezzemolo)
200 g di polpa di melone giallo cantalupo
un ciuffetto di menta
olio extravergine
sale e pepe nero in grani


Portate a bollore in una casseruola 3 litri d'acqua con 15 g di sale e il mazzetto aromatico. Versateci il riso, lessatelo per una ventina di minuti quindi scolatelo e distribuitelo in una teglia. Infine, conditelo con un filo di olio e lasciatelo raffreddare*

Far rosolare il petto di pollo in una padella con 2-3 cucchiai di olio. Portate a cottura, quindi levatelo e lasciatelo raffreddare**. Tagliatelo a cubetti. Montate il sedano verde, tagliatelo a losanghe e fatelo sbianchire in acqua bollente per un paio di minuti. Scolatelo, fatelo raffreddare in acqua e ghiaccio e infine asciugatelo*** Fate a pallini la polpa di melone

Emulsionare 3-4 cucchiai d'olio con un pizzico di sale e una macinata abbondante di pepe e raccogliete tutti gli ingredienti in una coppa (o in un'insalatiera), condite con l'emiulsione e mescolate. Portate in tavola e servite, guarneno i piatti con qualche fogliolina di menta.


Ed ecco le mie modifiche


* io ho fatto diversamente: appena ho scolato il riso, l'ho subito passato sotto il getto dell'acqua corrente, senza toglierlo dallo scolapasta. In questo modo, si ferma la cottura e si accelera di moltissimo il reffreddamento, senza correre il rischio che il riso continui a rilasciare l'amido e diventi quindi un ammasso colloso. Dopodichè, l'ho trasferito in una insalatiera e l'ho sgranato bene con una forchetta. Infine, ho condito, mescolando con cura.

** ho cambiato anche qui: direttamente alla griglia, per evitare il sapore dell'olio cotto, prevalente e contrastante con l'olio crudo del condimento. Ho controllato la cottura, interrompendola prima che diventasse una suola...

*** secondo me, a crudo è perfetto, anzi: si recupera una consistenza croccante che dà un po' di nerbo ad una preparazione altrimenti monocorde. Senza contare che si fa molto prima, il che, con questo caldo, non guasta

ciao
Alessandra

domenica 4 luglio 2010

Insalata di melone e tacchino

Di Daniela
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Rieccomi a voi in questa calda e assolata domenica di Luglio per riproporvi il déjà vu day con un piatto estivo perfettamente indicato per la stagione : fresco saporito e carico di vitamine e sali minerali. Spero vi piaccia come era piaciuto qui...... anzi, quasi quasi, ho deciso cosa mangeremo a mezzogiorno oggi!!!
Buona giornata a tutti.

melone in insalata 025

Come vi ho già raccontato in altra occasione, oramai siamo dentro al tunnel del periodo degli esami. Abbiamo già fatto una prima parte e ora ci stiamo lentamente e faticosamente muovendo in questo dedalo di sensazioni coinvolgenti che ci porterà fino alla fine del mese, con qualche propaggine a luglio con gli esami universitari della grande.
Ma se ci sono gli esami, è altrettanto vero che prima di partire con i test ci sono state le pagelle da ritirare. E qui viene il bello…
Il ritiro delle pagelle, secondo me, tira fuori la parte peggiore di ogni genitore, specialmente di quelli della categoria, affollatissima, dei procreatori di geni!!
Non ditemi che non vi è mai capitato di avere a che fare con qualcuno di loro…..
Sono quelli che i primi giorni di scuola, qualunque sia il tipo di scuola (spaziano dall’asilo al liceo) ti guardano con quella aria mista di superiorità e commiserazione che il vero genitore di genio sempre ha stampato in volto…. Sembra dire “certo non sarà facile per tuo figlio /a paragonarsi con il mio, così manifestamente superiore , ma fattene una ragione: dovrà per forza soccombere nel confronto!”
Ora, per carità, io sono la prima sostenitrice del famoso “ogni scarrafone è bello a mamma sua” e certo nessuno può evitare di guardare, in alcuni momenti, le proprie creature con infinita tenerezza, ma un minimo di decoro bisognerebbe pur sempre mantenerlo…. O no?
Tutti quei “ah che fenomeno, oh che intuito, uh che genialità, eh che talento naturale” suonano un po’, come dire, fuori luogo alle mie orecchie di mamma e zia multipla che ha imparato , dal confronto costante tra loro di 3 figlie e tre nipoti, che i ragazzi sono quasi tutti intelligenti e belli e buoni, ma non necessariamente geni e che, orrore supremo, questo li rende infinitamente più piacevoli e interessanti!!! Invece……eccoci alle pagelle…. Lì, gli elementi in questione danno il meglio di se. Sgomitano per passare per primi (tanto a me non devono certo dire nulla di particolare i professori, è così bravo), parlano solo dei voti mirabolanti ( vorrei sapere quanto corrispondenti a verità) che durante l’anno i loro pargoli hanno inanellato in serie perfetta, e poi, quando finalmente l’hanno ritirata, escono vantando prestazioni da record olimpici e si mostrano dolorosamente contrariati se un sette insozza la perfetta armonia pagellesca.
E poi leggono i voti a voce alta al telefono a parenti interessati, si guardano in giro con aria come dire:"ve lo avevo detto io che ho procreato un genio….”Ma nessuno può vedere fisicamente i voti scritti in realtà sul magico foglio…. E sì che pagherei per essere una mosca per 10 minuti e dare una veloce sbirciatina….
Beh, tutto questo parlare di voti, esami, scuole e geni mi ha fatto venire un certo languore e, con questo caldo, che vi sembra di una insalata di melone, servita in modo un po’ più accattivante del solito?
E allora:

INSALATINA DI MELONE E TACCHINO

melone in insalata 015

Per 4 persone
· 2 meloni
· 1 mazzetto di rucola
· Una mazzetto di insalatina tenerissima
· 1 peperone rosso
· 4 foglie di insalata belga
· 3 o 4 rapanelli
· 1 fetta di fesa di tacchino sui 3 o 4 hg
· 8 cucchiai di aceto balsamico
. qualche foglia di basilico fresco
· Olio evo
· Sale e pepe

Iniziamo: prendete due meloni maturi e profumati di forma il più possibile regolare (stamani al verduraio , che per fortuna mi conosce ho detto: “mi raccomando che siano maturi , ma anche carini perché devo fotografarli….”La sua espressione è stata piuttosto eloquente….) tagliateli a metà e svuotateli di tutti i semi e filamenti e fate in modo che possano stare “in piedi”. Svuotateli poi anchedella polpa, ovviamente tenendola da parte.
Io nel caso specifico li ho svuotati , invece che con lo scavino, con il detorsolatore per le mele ottenendo così dei cilindretti di polpa e delle graziose onde sul bordo del melone.

DSCF4762

Lavate e tagliate il peperone a metà ripulitelo dei soliti semi e parti bianche e tagliatelo a quadratini piccoli.
Lavate le insalatine e asciugatele e poi mettetele in una ciotola capiente con la polpa di melone tagliata a cilindretti piccoli, le fettine di rapanello, i quadratini di peperone e condite con l’aceto balsamico, un filino di olio evo sale e pepe.
Intanto tagliate la fesa di tacchino in striscioline e poi in rettangolini e passatela in una padella con un filo d0’olio, sale e pepe. (Volendo, secondo me, si può sostituire anche con fettine grigliate e poi tagliate a pezzetti.)
A questo punto uniteli , non bollenti, all’insalata e dividetela nei 4 gusci di melone.
Aggiustate, se necessario, di sale e pepe e serviteli tutti insieme o in piatti singoli.
Buon appetito

Daniela

Melon and turkey salad

melone in insalata 015

Serves 4
· 2 melons
· 1 bunch arugula
· A bunch of tender salad (lettuce)
· 1 red pepper
· 4 leaves of endives
• 3 or 4 radishes
· 1 slice of turkey breast on the 3 or 4 hg
· 8 tablespoons balsamic vinegar
. few leaves of fresh basil
· Oil Ages
· Meetings and pepper

Let's start: Take two ripe and fragrant melons shaped as regular as possible (this morning I said at the greengrocer, who fortunately knows me : "Please, give me 2 mature melons, but also nice because I have to photograph them. ..." His expression was quite eloquent ....) cut in half and empty them first of all of the seeds and threads and then of all the pulp. making sure that they can be "standing".
I've emptied them in this case, instead of the digging, with the cored apples for obtaining such cylinders of pulp and nice waves on the edge of the melon. Set aside the pulp.
Wash and cut the pepper in half the usual wipe white parts and seeds and cut into small squares.
Wash and dry the lettuce and then put them in a large bowl with the melon pulp, cut into small cylinders, the slices of radish, the handles of pepper and seasoned with balsamic vinegar, a drop of extra virgin olive oil salt and pepper.
Meanwhile, cut the turkey breast into strips and rectangles and then pass it in a pan with a little oil, salt and pepper. (If desired, in my opinion, you can substitute with grilled slices and then cut into pieces.)
Now add them, cold, to the mixed salad, and divide into the 4 melon shells.
Add if necessary salt and pepper and serve all together or in individual dishes.
Bon appetite

Daniela

martedì 21 luglio 2009

Le marmellate, le confetture e Bormio

Di Daniela



Stamattina il tempo era fantastico: cielo blu, qualche nuvoletta bianca qua e la, aria tersa e fresca e temperatura mite. Una meraviglia per passeggiare e particolarmente gradita dopo la giornata di ieri che ha visto le montagne che circondano la valle innevate dai 1800 m. in su!!! Tra l’alto era prevista una bella festa in paese, con tanto di mercatino e pranzo all’aperto con tutte le specialità locali … così, passeggiando tra i bellissimi draghi delle grondaie, lavatoi in pietra e segnavento a forma di animali, siamo andati a vedere cosa ci potevano offrire di carino le bancarelle.

Li, tra vecchi mobili e sci di legno, prodotti naturali in lino o cotone, vecchi oggetti in rame e ferro e pizzi e merletti vecchi e nuovi, c’era anche un coloratissimo banco, carico di frutta disidratata e di un sacco di altre squisitezze che, solo per i colori e i profumi che offriva, ti faceva venire voglia di fermarti a dare un’assaggiatina a tutto…….


Dopo esserci riempiti gli occhi con mille oggetti graziosi , curiosi o a volte anche un po’ kitsch, passeggiando, girando e rigirando tra banchi e banchetti, sollecitati da profumi di ogni genere, dovevamo dare soddisfazione anche all’appetito, che chissà com’è, tra il fresco, l’alta quota e le passeggiate, tende ad essere sempre piuttosto robusto, ignorando bellamente i sempiterni propositi di dieta….
Vuole il caso che proprio nel parco pubblico dietro la piazza del mercato , fossero sistemati grandi tavoli, apparecchiati con tovaglie rosse mentre, da un lato, signore in costume locale, sorridenti e gentilissime, preparavano piatti abbondanti , con polenta taragna, spezzatino di carne, casera (un formaggio squisito), costine alla brace, una svizzera e il pane.... Bottiglie d’acqua e vino erano già a disposizione sui tavoli : ora cos'altro potevamo fare noi e gli amici che erano con noi, se non rendere onore all’ottimo pranzo...


Ah, la prossima foto è un po’ particolare e merita 2 righe di spiegazione: le api sulla destra erano quelle di un arnia di un apicoltore, che le ha portate con se probabilmente per dimostrare la genuinità dei suoi prodotti. La qualità della foto è ovviamente non molto buona, per via del vetro, che rifletteva i tappi dei barattoli di miele esposti li davanti. Però mi aveva incuriosito il fatto di vedere un’ape, particolarmente grossa, con un punto verde sulla schiena e così il proprietario mi ha spiegato che quella marchiata è l’ape regina, che così si può riconoscere al volo…..Scendendo nuovamente verso la centrale via Roma ho visto poi questo cartello….. pensare ad un collage di immagini è stato un tutt’uno…..

Ora , bando alla ciance, eccomi a voi con le ultime conserve che ho preparato: ve ne parlo tutto in una volta , come promesso, e poi riprenderemo l’argomento con la frutta autunnale. Si tratta questa volta di:
PESCHE SCIROPPATE, CONFETTURA DI ANANAS, MARMELLATA DI MELONE E SPICCHI DI POMPELMO SCIROPPATI  (P. Balducchi)



PESCHE SCIROPPATE
. 2 kg di pesche integre e sode
. 600 gr. di zucchero
Lavate e sbucciate le pesche, tagliatele a metà, togliete i noccioli (conservatene alcuni) e mettetele in una ciotola. Cospargetele con lo zucchero. Lasciate insaporire per circa un’ora e poi disponetele nei vasi,insieme al liquido che hanno prodotto e ad un nocciolo. Chiudete bene i vasi e sterilizzateli per crca 25 minuti. Lasciate raffreddare e riponetele . Consumatele entro 1 anno.








CONFETTURA DI ANANAS
. 1 kg di ananas
. 750 gr di zucchero
. ½ limone
sbucciate l’ananas, pulitelo anche del torsolo e tagliatelo a pezzettini. In una ciotola mettete la polpa di ananas lo zucchero e il succo di limone. Mescolatelo e lasciate macerare il tutto per 4 ore.
Trascorso questo tempo, mettete il composto nella casseruola di acciaio a fondo spesso e mettetelo sul fuoco per circa un ora, mescolando spesso e schiumando ogni tanto. A metà cottura come sempre passatelo nel passaverdura o lavoratelo col solito frullino ad immersione. Rimettete tutto sul fuoco e portate a fine cottura, testando con la solita prova del piattino.
Versate subito la confettura nei vasetti sterilizzati, chiudeteli subito, sterilizzate e riponete per l’inverno.


SPICCHI DI POMPELMO ROSA SCIROPPATI
1,7 Kg di pompelmi
  • 500 gr di zucchero
  • 4 dl di acqua
Sbucciati i pompelmi, levate tutti i filamenti bianchi, dividete i pompelmi in spicchi, raccogliete in una ciotola il loro succo. Mettete gli spicchi dentro un vasetto e aggiungete i loro succo. Nel frattempo sciogliete lo zucchero nel’acqua, facendo bollire lo sciroppo per qualche minuto. Lasciatelo raffreddare un po’ e poi versatelo suol pmpelmo e chiudete e vasi. Fateli sterilizzare per 15 minuti. Lasciate raffreddare e metteteli in dispensa.

Per ultima vi parlerò della marmellata di melone. E’ stata un po’ un esperimento, perché non l’avevo neppure mai assaggiata, nemmeno quella industriale. Devo dire che il risultato non è male: è buona, almeno a mio gusto, specialmente la parte che ho preparato con l’aggiunta di cannella. Eccovi la ricetta

MARMELLATA DI MELONE SEMPLICE
1 kg di polpa di melone
  • 700 gr di zucchero
  • 1 stecca di cannella (facoltativa)
Tagliate ad dadini la polpa del melone e mettetela in una casseruola con lo zucchero. Copritela e lasciate riposare per 12 ore. Qui vige la solita regola: io qui ora dormo con una leggera coperta e posso lasciar fuori il tutto. Se da voi dovesse fare più caldo, io forse la metterei in frigo…. Trascorso questo tempo fate cuocere il composto per circa 2 ore e mezzo a fuoco lento. Verso la fine della cottura, togliete la stecca di cannella e passate il composto al passaverdure o con il frullino ad immersione. Versale la marmellata nei vasi caldi, chiudeteli subito. Se volete, sterilizzate per i soliti 20 minuti. Lasciate raffreddare e riponete.

Buona giornata a tutti

Daniela

martedì 16 giugno 2009

L'insalatina di melone e tacchino e i procreatori di geni

Di Daniela

melone in insalata 025



Come vi ho già raccontato in altra occasione, oramai siamo dentro al tunnel del periodo degli esami. Abbiamo già fatto una prima parte e ora ci stiamo lentamente e faticosamente muovendo in questo dedalo di sensazioni coinvolgenti che ci porterà fino alla fine del mese, con qualche propaggine a luglio con gli esami universitari della grande.
Ma se ci sono gli esami, è altrettanto vero che prima di partire con i test ci sono state le pagelle da ritirare. E qui viene il bello…
Il ritiro delle pagelle, secondo me, tira fuori la parte peggiore di ogni genitore, specialmente di quelli della categoria, affollatissima, dei procreatori di geni!!
Non ditemi che non vi è mai capitato di avere a che fare con qualcuno di loro…..
Sono quelli che i primi giorni di scuola, qualunque sia il tipo di scuola (spaziano dall’asilo al liceo) ti guardano con quella aria mista di superiorità e commiserazione che il vero genitore di genio sempre ha stampato in volto…. Sembra dire “certo non sarà facile per tuo figlio /a paragonarsi con il mio, così manifestamente superiore , ma fattene una ragione: dovrà per forza soccombere nel confronto!”
Ora, per carità, io sono la prima sostenitrice del famoso “ogni scarrafone è bello a mamma sua” e certo nessuno può evitare di guardare, in alcuni momenti, le proprie creature con infinita tenerezza, ma un minimo di decoro bisognerebbe pur sempre mantenerlo…. O no?
Tutti quei “ah che fenomeno, oh che intuito, uh che genialità, eh che talento naturale” suonano un po’, come dire, fuori luogo alle mie orecchie di mamma e zia multipla che ha imparato , dal confronto costante tra loro di 3 figlie e tre nipoti, che i ragazzi sono quasi tutti intelligenti e belli e buoni, ma non necessariamente geni e che, orrore supremo, questo li rende infinitamente più piacevoli e interessanti!!! Invece……eccoci alle pagelle…. Lì, gli elementi in questione danno il meglio di se. Sgomitano per passare per primi (tanto a me non devono certo dire nulla di particolare i professori, è così bravo), parlano solo dei voti mirabolanti ( vorrei sapere quanto corrispondenti a verità) che durante l’anno i loro pargoli hanno inanellato in serie perfetta, e poi, quando finalmente l’hanno ritirata, escono vantando prestazioni da record olimpici e si mostrano dolorosamente contrariati se un sette insozza la perfetta armonia pagellesca.
E poi leggono i voti a voce alta al telefono a parenti interessati, si guardano in giro con aria come dire:"ve lo avevo detto io che ho procreato un genio….”Ma nessuno può vedere fisicamente i voti scritti in realtà sul magico foglio…. E sì che pagherei per essere una mosca per 10 minuti e dare una veloce sbirciatina….
Beh, tutto questo parlare di voti, esami, scuole e geni mi ha fatto venire un certo languore e, con questo caldo, che vi sembra di una insalata di melone, servita in modo un po’ più accattivante del solito?
E allora:

INSALATINA DI MELONE E TACCHINO


melone in insalata 015




Per 4 persone
· 2 meloni
· 1 mazzetto di rucola
· Una mazzetto di insalatina tenerissima
· 1 peperone rosso
· 4 foglie di insalata belga
· 3 o 4 rapanelli
· 1 fetta di fesa di tacchino sui 3 o 4 hg
· 8 cucchiai di aceto balsamico
. qualche foglia di basilico fresco
· Olio evo
· Sale e pepe

Iniziamo: prendete due meloni maturi e profumati di forma il più possibile regolare (stamani al verduraio , che per fortuna mi conosce ho detto: “mi raccomando che siano maturi , ma anche carini perché devo fotografarli….”La sua espressione è stata piuttosto eloquente….) tagliateli a metà e svuotateli di tutti i semi e filamenti e fate in modo che possano stare “in piedi”.
Io nel caso specifico li ho svuotati , invece che con lo scavino, con il detorsolatore per le mele ottenendo così dei cilindretti di polpa e delle graziose onde sul bordo del melone.

DSCF4762



Lavate e tagliate il peperone a metà ripulitelo dei soliti semi e parti bianche e tagliatelo a quadratini piccoli.
Lavate le insalatine e asciugatele e poi mettetele in una ciotola capiente con la polpa di melone tagliata a cilindretti piccoli, le fettine di rapanello, i quadratini di peperone e condite con l’aceto balsamico, un filino di olio evo sale e pepe.
Intanto tagliate la fesa di tacchino in striscioline e poi in rettangolini e passatela in una padella con un filo d0’olio, sale e pepe. (Volendo, secondo me, si può sostituire anche con fettine grigliate e poi tagliate a pezzetti.)
A questo punto uniteli , non bollenti, all’insalata e dividetela nei 4 gusci di melone.
Aggiustate, se necessario, di sale e pepe e serviteli tutti insieme o in piatti singoli.
Buon appetito

Daniela




mercoledì 3 giugno 2009

frozen melon

di Alessandra


melone




A.S. La ricetta che segue è quanto di più lontano ci sia dal modo di cucinare di mia mamma. Che è la classica cuoca a istinto, con "la cucina nelle dita", per dirla con Spoon River e che, per chissà quale alchimia, riesce sempre a tirar fuori, da un insieme di "un po' di questo e un po' di quello" piatti assolutamente sublimi. E' la "bella signora" di cui parla Daniela nel post di ieri, che non ha battuto ciglio quando le è stato chiesto di aprire il forziere delle ricette di famiglia per tirar fuori il pezzo più caro e più gelosamente custodito, sacrificato con gioia alla nuova avventura di sua figlia. Oggi la mia mamma compie gli anni e, anche se ne conosco la riservatezza e l'amore per il basso profilo, mi dispiace troppo far finta di niente e tirar dritto, su un blog che è davvero uno specchio della mia vita, molto più reale di quanto non possa apparire. E proprio per questo, non c'è una ricetta ad hoc, ma quello che ho preparato ieri a pranzo, secondo un copione collaudato e confortante, per cui qui sopra ci finisce davvero quello che è transitato prima nelle cucine di casa nostra. Gliela dedico comunque, anche se non è proprio nelle sue corde, perché intanto lo so che capisce....

Auguri, mamma, buon compleanno!


"Natale non è Natale senza regali!" diceva non so più quale delle sorelle March in uno deglii ncipit più famosi della mia infanzia: e così, parafrasandolo, "l'estate non è l'estate, senza il melone!"- e anche senza un po' di sole, mi verrebbe da dire, ma son sempre la solita che cerca il pelo nell'uovo, mi sa...
A scanso di equivoci, questo è uno dei pochi frutti a cui non sono allergica e per cui, ovviamente non impazzisco. Deve esserci da qualche parte una legge di Murphy- il giurista più citato, in casa mia- che sostiene che tutto ciò che si può mangiare - senza ingrassare, senza aumentare le stelline nei referti delle analisi e senza provocarti eruzioni cutanee che neanche un Gormita- a me tendenzialmente non piace. Si va dallo schifo assoluto per le banane, per le quale pare che abbia dato prova, negli anni, di performance di basso livello, con mani attorno al collo, occhi strabuzzanti, apnee alla Majorca e fughe nei corridoi del liceo, inseguita dai compagni che sventolavano bucce a mo' di mocciovileda, fino a qualche blando storcimento di bocca, di fronte ai Kiwi, al mango ed al melone appunto.
Che però mangio con più regolarità di quanto possiate immaginare, perché è bellissimo da vedere, versatile, ben lavorabile, più buono al gusto che all'olfatto e, soprattutto, mi anticipa le ferie, visto che comincia a circolare sulla nostra tavola verso la fine di maggio e non ci abbandona più fino alle prime avvisaglie di autunno ( non lo stesso melone, si è capito???? perché vabbè che siamo l'unica famiglia ad avere il frigo e il freezer a strati, come Troia, anziché a ripiani, però ogni tanto si consuma...)
A me piace col prosciutto, anche nella versione trendissima della Dani, oppure aggiunto a palline in macedonie o insalate e, in tutta sincerità. abbinato al formaggio non lo avevo mai provato. Al solito, mi son fatta tirare da una foto e, al primo melone che è finito sotto le mie grinfie, si è proceduto con questa ricetta. Che non abbiamo ancora capito cosa sia, nonostante i ripetuti assaggi a cui ieri si sono sacrificati parenti et amici e la metà del mondo che più o meno quotidianamente "passa di qui" e che ieri doveva esprimersi sull'identità di questo bicchierino , che dolce non è, salato nemmeno, ma che è troppo buono per potersene rimanere sulle pagine di una rivista
Alla fine, si è deciso per il pre dessert- che, in tutta onestà, è un po' il refugium peccatorum degli chef, veri o presunti che siano, come mi ostino a pensare dopo il "ciocco-cocco-seppia" di moreno cedroni : una punta di "forte", dato dal caprino semi stagionato, una di acido (lo yogurt), una di dolce (il melone- accentuato da una punta di miele), in un assemblaggio non comune ma ben equilibrato, facile da fare, fresco, scenografico, insolito e gradevole e se volete vado avanti con gli aggettivi, sempre che non siate già partiti alla ricerca forsennata degli ingredienti....


bicchierini ghiacciati di caprino e melone (frozen melon)





bicchierini gelati caprino e melone


per 8 bicchierini
200 g di caprinoi semistagionato
125 g di yogurt greco
2 albumi montati a neve
limone, qualche goccia
350 g di polpa di melone
50 g di miele millefiori o di acacia





Sbriciolare il caprino e montarlo, con una frusta, insieme allo yogurt, fino ad ottenere una crema liscia. A quel punto, incorporare gli albumi montati a neve, con qualche goccia di limone.
Riempire con il composto dei bicchierini monoporzione, per circa metà, e metterli in freezer fino a mezz'ora prima di servire.
Frullare la polpa di melone con il miele e versarlo sui bicchierini, al momento di servire.
Perfetto come pre dessert estivo
Buon Appetito
alessandra

venerdì 29 maggio 2009

Le figlie, il cambio degli armadi e le roselline…..

di Daniela


cibo 001



Ci sono mattine in cui ti svegli bene, serena, nonostante la lotta con gli armadi per il cambio di stagione sia ad un punto critico , nonostante le tonnellate di indumenti che devi ancora lavare e stirare e piegare e mettere nei sacchi sotto vuoto e ri-posizionare negli armadi suddetti , nonostante tutto…… ti svegli col sorriso…. Raro ma capita!


Oggi è una di quelle giornate e così, mentre deambulavo alla ricerca della cosa meno pesante da portare a termine, sempre sorridendo, mi sono imbattuta in mia figlia grande che , con occhi spalancati e perplessi, come solo l’occhio di una ventenne ignara delle cose della vita può essere, mi ha detto farfugliando (appena alzata non è al meglio delle sue possibilità espressive!) “scusa mamma, ma in tutta questa confusione non trovo più la mia gonnellina, sai quella bianca di pizzo, uguale a quella nera , ma bianca (sic! Pensa che io sia un po’ tonta a volte evidentemente…), quella che fa completo con la camicetta di lino bianca e rosa, con le manichine corte, quella ecc ecc ecc ”

A questo punto ho staccato il contatto cervello udito, e, per non ucciderla, ho continuato implacabile a girovagare per casa, sempre sorridendo, cercando di concentrare la mia mente su cose piacevoli e ripetendomi , tipo tantra, “non strangolarla, crescerà” pensando nel contempo, a cosa vi avrei proposto oggi di godurioso, per consolare anche voi (Anna tu mi capirai), nel caso vi servisse, dall’avere a che fare con figlie che, ogni volta che un armadio deve essere sistemato, accusano emicranie pazzesche, ma poi cercano, nel bel mezzo del vostro lavoro, proprio quella gonnellina bianca di pizzo……

Ecco la consolazione promessa

Roselline di prosciutto crudo su gelatina di melone al porto
(melon jelly "au Porto wine" with Parma ham roses and kiwi's slices)



Mi ha ingolosito , leggendola su una rivista pochi giorni fa e così l’ho “fatta mia”, soprattutto nella presentazione e questo è il risultato:
per 8 persone
· 2 meloni per un totale di circa 2 kg piuttosto maturi
· 20 gr di gelatina in fogli
· Porto
· 200 gr di prosciutto crudo
· Sale e pepe bianco


Innanzi tutto mettete a bagno in acqua fredda la gelatina in fogli lasciandola una decina di minuti ad ammorbidirsi
Tagliate i meloni a fette, togliete come sempre filamenti e semi e riducete a pezzi la polpa.
Mettete nel mixer con poco sale e un a spolveratina di pepe bianco, frullate e otterrete circa 8° dl di frullato.
Raccoglietelo in una casseruolina con 4 cucchiai d’acqua e 4 di Porto . appena è tiepido unite la gelatina strizzata e fatela sciogliere. Tirate via dal fuoco e frullate ancora il composto o mescolatelo benissimo.
Qui la ricetta prevede di metttere il frullato ottenuto in uno stampo per ciambella e lasciarlo in frigo a raffreddare per almeno 6 ore.
Il tutto veniva servito con al centro della ciambella di gelatina ottenuta delle fettine di prosciutto crudo e aggiungeva per completare qualche rondella di kiwi
Io vi proporrei queste altre versioni, più semplici da servire e da gustare: intanto va bene mettere la gelatina in uno stampo e in frigo per le canoniche 6 ore; poi però una volta sformato , lo servirei nei bicchieri o in piccoli contenitori (la fantasia individuale non ha limiti), già diviso in porzioni e accompagnato da roselline ottenute arrotolando le fette di prosciutto su se stesse. E’ carino alla vista e pratico.
Scegliete comunque quello che preferite , con o senza kiwi e assaggiate…..
Buona giornata a tutte!!!

Daniela
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