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venerdì 3 febbraio 2012

Lasagne ai cardi, salmone e caprino... e vi spiego perchè non sarò mai una vera foodblogger

lasagne salmone cardi caprino

...perchè mi sono infilata una stramaledetta spina di quelle stramaledette assi in un dito, porcaloca.
Se vedete una con un medio che sembra un mattarello, cambiate marciapiede, che oggi non è cosa...

martedì 9 novembre 2010

Mandilli de saea cu u tuccu (lasagnette al sugo alla genovese)


"mandilli cu tuccu"


Com'era quella della Grecia conquistata, che aveva conquistato i vincitori? Non me ne vogliano gli amici Romani, ma con noi Genovesi questa massima non vale, quanto meno non in riferimento ad un oggetto all'epoca di lusso e comunque indizio di raffinatezza estrema, quale appunto il fazzoletto. Se non fosse stato per noi Genovesi, infatti, i Bizantini avrebbero continuato a soffiarsi il naso con le dita o sulle maniche dei vestiti, come facevano tutti, nei secoli -in questo senso- bui del Medioevo: il che, mi si conceda, ne avrebbe offuscato la fama di cultori dell'eleganza e delle buone maniere. Vi immaginate cosa avrebbero riportato le cronache del tempo se gli ambasciatori del resto del mondo fossero stati ricevuti da sovrani che , anzichè accoglierli con tutti gli onori, avessero passato il tempo a tirar su col naso? e che fine avrebbe fatto, il famoso "fuoco greco", se agli artificieri fosse venuta la febbre da fieno? Spento sotto una trafila di starnuti? Giammai....
Quindi, come vedete, noialtri de Zena ci arroghiamo una buona fetta di merito anche in questo campo: perchè, nel Medioevo, siamo stati i più grandi esportatori al mondo di fazzoletti. Che da noi, però, si chiamavano "mandilli", forse dall'arabo mindil o da mantile, termine con cui nella strada dal latino classico al volgare veniva indicata la tovaglia.
Ancor oggi, "mandillo" significa fazzoletto, come sa bene chi parla ancora il Genovese. I foresti, invece, lo associano a due altre realtà cittadine: la prima è il Santo Mandillo, la nostra Sindone, per dirla in breve, intorno alla quale ruota da secoli la devozione popolare della città: uno di questi giorni ve ne parlo, perchè merita davvero.
L'altro mandillo- anzi: gli altri "mandilli" sono invece le nostre lasagne, che la tradizione vuole che si tirino sottili come un fazzoletto di seta: mandilli de saea, infatti, è il loro nome completo e prevedono una lavorazione lunga, col mattarello e con almeno una buona mezz'ora di asciugatura.
Si mangiano per tradizione col pesto o col tuccu, il sugo di carne dell'arrosto, che di solito costituisce la seconda portata e sono talmente sottili che, una volta, si facevano cuocere a due per volta, per evitare che si rompessero in cottura.
Neanche a dirlo, la ricetta codificata non c'è.
Su Mandilli de Saea, di Franco Accame, una specie di bibbia per i gastronomi genovesi, la ricetta riporta le dosi classiche di un etto e un uovo, ma mia madreinorridirebbe- e mia nonna ancora di più, visto che in casa nostra la pasta si è sempre fatta senza uova, al massimo con l'albume o col vino bianco.
In ogni caso, io vi riporto entrambe le versioni e poi decidete voi quale preferite

Mandilli de Saea

"mandilli cu tuccu"
500 g di farina
5 uova intere
1 cucchiaio di semola
1 cucchiaio di olio

(versione senza uova)
500 g di farina
200 ml di acqua
sale

Anche i procedimenti variano un po':
nel primo caso, bisogna impastare bene tutti gli ingredienti, tirare la sfoglia sottilissima col mattarello e farla asciugare su una tovaglia pulita, per una mezz'ora. Dopodichè, la si taglia in tanti riquadri, grandi come un fazzoletto da signora e li si fa cuocere a due o quattro per volta in acqua bollente salata, scolandoli bene con la schiumarola

nel secondo caso, si ottiene una pasta più dura e il riposo non va inteso come un'asciugatura. Quindi, si impastano tutti gli ingredienti, si fa una palla e la si fa riposare avvolta nella pellicola, per una mezzoretta. Dopodichè, si procede come nella versione precedente

Importantissimo: a mano a mano che scolate i mandilli, metteteli in una zuppiera calda, con il condimento già pronto: pesto allungato con acqua calda oppure tuccu, caldo anch'esso e mescolate ogni volta, con grande attenzione

Per la ricetta del sugo di carne, anche qui ognuno ha la sua
io sono partita da un pezzo di manzo che avevo in frigo, comprato per fare una farcia e non utilizzato, l'ho fatto rosolare in olio extravergine e poi ho aggiunto un bel trito di sapori: carota, sedano, cipolla, aglio e rosmarino. Ho bagnato con mezzo bicchiere di vino bianco, ho aggiunto 3 o 4 cucchiai di passata di pomodoro, brodo fino a coprire il pezzo di carne e poi ho coperto la pentola, ho abbassato la fiamma e l'ho lasciato lì.
Ovviamente, dopo due ore stava bruciando, perchè mi sono dimenticata di avere l'arrosto sul fuoco e sono andata a fare la spesa: grazie al cielo, l'ho salvato in tempo e ho proseguito la cottura secondo copione, aggiungendo brodo di volta in volta. Calcolate comunque 3 o anche 4 ore, in una pentola non a pressione: la carne deve disfarsi e i sapori si devono stemperare nel sugo, facendolo diventare denso e profumato. Una bontà.

Buona giornata
Ale

mercoledì 14 luglio 2010

Lezioni di cucina : ricette col formaggio I parte

Di Daniela
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Lezione di cucina: cucinare con il formaggio

Stamattina vi proporrò la seconda lezione di cucina organizzata dai cuochi valtellinesi: si tratta di tre squisite ricette con i formaggi. Vi dico solo che questo mio nuovo ruolo di inviata speciale, mi sta facendo diventare perfino un' acrobata: questa volta, siccome con le ragazze eravamo un p0' in ritardo, mi sono dovuta arrampicare sul muro perimetrale del Kuerc che è alto circa 1.80 m, per riuscire a scattare qualche foto, visto che i posti migliori erano già occupati! E si che c'era il maxi schermo per poter vedere con chiarezza tutti i passaggi delle preparazioni, ma in realtà fotografarlo è impossibile!
Non posso raccontarvi la faccia dei ragazzi appollaiati sul muro prima di me, nel vedere una tardona con tanto di macchina fotografica a tracolla, borsa e felpa sulle spalle che arranca con fare sciolto e sportivo ;-) su per un muro di pietra!! Bando alle ciance, iniziamo con la prima ricetta che, come vi dicevo ieri è più autunnale, ma vale la pena di segnarsi, a meno che voi, trovandovi a 2000 mt. non abbiate voglia di provarla ora, come abbiamo fatto noi :-)


LASAGNE DI FARINA SARACENA CON VERZA E CASERA

Ingredienti per 4
Per la pasta
400 gr farina bianca
100 gr di farina saracena
5 uova
un cucchiaio olio evo
1 verza di media grandezza
1 scalogno
700 gr di Casera (o un altro formaggio semigrasso a vostro pacere) a cubetti
100 gr grana
1/2 litro latte
50 gr di burro
50 gr di farina bianca

Fate la pasta con le farine, le uova, l'olio e lasciatela riposare.
Lavate le foglie di verza e tagliatele a fettine sottili. Tritate lo scalogno, rosolatelo in una teglia piuttosto larga, aggiungete la verza e rosolate qualche minuto a fuoco vivo.
Fate una besciamella piuttosto densa con il burro, la farina ed il latte, unite il Casera a dadini e fatelo sciogliere, unite il grana e le verze stufate.
Tirate la pasta in sfoglie sottili, tagliatele a mo' di lasagne e cuocetele in acqua salata bollente. Raffreddatele, stendetele su un canevaccio , fatele raffreddare e formate in una pirofila ben imburrata le vostre lasagne alternando pasta e condimento , al quale aggiungerete il parmigiano. Terminate con la fonduta di formaggio cosparsa di parmigiano e mettete a gratinare per qualche minuto. Servite calde
Buon appetito
Dani


Buckwheat lasagne with cabbage and Casera

Serves 4
For the dough
3 5/8 cups white flour
7 tbps of buckwheat
5 eggs
tablespoon extra virgin olive oil
1 medium sized cabbage
1 shallot
1 1/2 pound Casera (or another fat cheese to your pacere) cubed
7 tbsp Parmesan cheese
1 7 fl. oz. milk
3 1/2 tbsp butter
3 /8 cup white flour

Make the dough with flour, eggs, oil and set aside.
Wash the cabbage leaves and cut into thin slices. Chop the shallots, sauté in a pan rather large, add the cabbage and saute a few minutes over high heat.
Make a fairly thick white sauce (bechamelle) with butter, flour and milk, add the diced Casera and melt, add the Parmesan cheese and the stewed cabbage.
Roll the dough into thin sheets, cut them in large pieces (lasagna ) and cook in boiling salted water. Cool them, lay them on a dishtowel, let them cool down and "built" your lasagne into a well greased baking dish, alternating your lasagna pasta and sauce, adding the Parmesan. Finish with the cheese fondue sprinkled with Parmesan and place in the oven a few minutes for browning. Serve hot
Bon appetite
Dani

venerdì 4 giugno 2010

Pascal e le lasagne alla Portofino

lasagne alla portofino

Non so a voi, ma se a me danno un appuntamento in un posto con due ingressi, finisco sempre in quello sbagliato. Quello dove la persona che devi incontrare non c'è, per intenderci. Che magari qualche volta è pure quello giusto, e in quello sbagliato c'è finito il tipo con cui ti devi vedere ma, in ogni caso, il risultato non cambia: si perdono minuti preziosi, si consumano le suole delle scarpe e, quel che è peggio, quando alla fine ci si trova, non sono le nostre persone che si salutano, ma le nostre carogne.
Mi è successo mercoledì, con la Cecilia, e mi è ricapitato ieri, con la Paola. Solo che, nel primo caso, si trattava di un aperitivo tranquillo, in un giorno di festa e il luogo prescelto era lo Champa, dove ci arrivi giocoforza a piedi e dove gli ingressi sono a pochi metri l'uno dall'altro; nel secondo, invece, si trattava della rimessa degli autobus di sampierdarena, alle 7 del mattino di un giovedì lavorativo, con i banchi del mercato all'ingresso superiore, gli autobus che si piazzavano di traverso alla strada all'ingresso inferiore e dove, ovviamente, ci sono andata in macchina. Il che, comunque, come vi dicevo è prassi: ragion per cui, quando ho visto che non c'era nessuno, ho afferrato il cellulare, ho incastrato la mini fra due banchi di costumi e ho iniziato a chiamare. Solo che, orrore, non c'era campo.
Ora, quando io dico che, di temperamento, sono ansioso, vi prego di non prendermi alla lettera. L'ansia, infatti, è uno stato definibile e pertanto circoscritto, con modalità di espressione riconoscibili e riconducibili al predetto disturbo.
Quella che prende me, invece, è qualcosa di assolutamente indefinito e incontenibile, una specie di raduno di tutte le sensazioni negative, di matrioska del "se può andar male lo farà", che si incasellano l'una nell'altra, in un crescendo di situazioni traggggiche e....: cavolo, non la trovo... e ora prendiamo traffico e non arriviamo in tempo.. e ora lei telefona a casa... e ora finirà che si preoccupano - non è vero: in casa mia, l'unica che si preoccupa sono io, che faccio per tre. Gli altri due, se cade il mondo, si spostano, sia chiaro. In modo che possa prender bene la mira e farmi secca al primo colpo.
Insomma, per farla breve, tempo tre secondi e mi è preso l'attacco di ansia. Per cui, anzichè fare la cosa giusta- e cioè, parcheggiare la mini, recuperare un bar, prendermi un caffè e chiedere di teelfonare- ho iniziato a vagare per il quartiere in stile via Crucis, alla ricerca del campo perduto, ora scendendo dalla macchina, ora spegnendo e riaccendendo il cellulare, ora facendomi mezzo km di coda, incastrata fra due autobus, col braccio sinistro bello teso fuori dal finestrino, pronto a cogliere al volo il primo segnale.
Quando alla fine è avvenuto il ricongiungimento, in puro stile Carramba, con tanto di corsa a braccia aperte in quel di via Cantore, è partita la seconda puntata: " cavolo, è il compleanno di mia mamma... devo dire alla dani di pensarci lei, al blog... mi deve telefonare tizio... e caio.... e sempronio..." fino ad arrivare al clou del clou, vale a dire la consegna del compito di greco della creatura. Quello del participio congiunto e del "gliel'ho già detto sabato, all'interrogazione, che cos'è". Quello per cui si trepida in casa, su feisbuk e pure sul blog della madre, visto che l'esito di un anno di scuola dipende tutto da qui.

lasagne alla portofino
Corro ai ripari e chiamo il marito. Nel frattempo, ho fatto un Genova- Sanremo in un'ora e dieci, con la Paola abbarbicata alle maniglie della portiera in stile koala terrorizzato, ("l'hai visto il segnale? l'hai visto il limite? il guard rail, ale, IL GUARD RAILLL), ma una volta arrivati ("atterrati", a sentire la mia compagna di viaggio) non ho esitazioni.
"Giulio, chiama il 119 e fagli un mazzo così, s'è mai visto, l'ho sempre detto che bisogna cambiare operatore, porca miseria, è un anno che lo ripeto, ma noi no, semper fideles, perinde ac cadaver" e mentre avanzo nella litanìa, aggiungendo che a me il cellulare serve per telefonare, toh, c'è ancora qualcuno che lo usa per questo e che io sì che lavoro e che non è pensabile- non-è-pen-sa-bi-le- che io non sia raggiungibile, quando devo fare gli auguri a mia mamma e mi devono telefonare quei tizi là e la creatura etc etc, il marito mi dice serafico che abbiamo cambiato operatore. E che quindi sono senza campo perchè ora ho il contratto con un altro.
Avete presente quando, dopo aver brancolato nel buio, senza sapere dove state andando e perchè, ad un certo punto le nubi si squarciano e tutto si illumina? Ecco, a me è successo uguale: perchè all'improvviso, mi sono ricordata di aver ricevuto un sms dal nuovo operatore, giusto il giorno prima. Che però non ho letto, perchè non trattandosi del mio, non è stato neanche preso in considerazione.
Commetto l'errore gravissimo di dirlo al marito il quale, ratto come il fulmine, ne approfitta subito per farmi passare dalla parte del torto
"come sarebbe che è colpa mia che non te l'ho detto? mi hai detto, TU ,che cambi il contratto al MIO telefono? " e giù miserie su miserie, che si concludono solo con l'approssimarsi dell'impegno di lavoro e sulla solenne promessa che, da ora in poi, gli verranno riferiti i contenuti di tutti i messaggi, "chiama ora2 e offerta promozionale di pannolini pampers compresi.
La buona notizia arriva verso l'una, quando il cellulare della Paola si illumina e lei dice compunta "dottoressa, forse questo è importante, se vuole possiamo sospendere un attimo". Io leggo solo "sette di greco" e tanto mi basta, ma deve esserci scritto anche dell'altro, per spiegare il moto sussultorio della mia segretaria, che percepisco con la coda dell'occhio, mentre cerco di mantenere il solito contegno professionale. E' quando sento che si soffia il naso, che decido di approfondire e mi impadronisco del suo telefono: "Dì alla Erinni che hai di fianco che abbiamo preso 7 di greco", c'è scritto. E quella, non la finisce più di sogghignare.
Solo che io, fra poco, devo andare in ufficio. Col tailleur, le perle e la 24 ore. E la certezza - matematica- che un "ciao, erinni" mi arrivi già dalla portineria.
Per cui, se trovate Pascal, che in questo contesto è quello vero, l'unico che conti- e cioè, il parrucchiere della Valeria Marini /Sabina Guzzanti- vi prego vi prego vi prego, dirottatelo da me. Che se c'è una che ha bisogno di ritrovare la sua immagine, quella, stavolta, sono io...



LASAGNE ALLA PORTOFINO


lasagne alla portofino

Trattasi dell'unica eccezione alla regola per cui il pesto NON si cuoce: la si è ammessa con tutti i contorcimenti di bocca e di naso possibili e, d'altronde, il nome parla da solo,, con quel richiamo a Portofino che, oltre ad essere ben fuori delle nostre mura, rimanda anche ad un mondo che nulla, ma proprio nulla ha a che vedere con il nostro, dove la gente è ruvida e selvatica e la riccheza si declina nei toni di un'eleganza sobria e di una signorilità che rifugge dall'apprire, dal chiasso, dalla volgarità. Per cui, diamoglielo pure, il pesto cotto, a 'sti foresti con le palanche e, tanto per non smentirci, facciamoglielo pure pagar caro: anche perchè 'ste lasagne riescono comunque così buone, ma così buone ma così buone, che son sempre un affare. Parola di zeneize

per 4 persone
lasagne fresche, 500 g
un vasetto di pesto comprato (200/250 g)
(parentesi: io, queste lasagne le preparo con il pesto buono, quando è un po' vecchio di frigo. Ma solo perchè per noi avere il pesto buono in casa è come per i bolognesi il ragù e per i napoletani la salsa di pomodoro. Altrimenti, non state a sprecare del buon basilico per un piatto che lo maltratta un po': usatene un vasetto comprato, ovviamente di qualità, e non pensateci più)
700 ml di bechamelle liquida (50 farina, 50 burro, 700 latte, sale)

Cuocere le lasagne in acqua bollente, con un cucchiaio d'olio per evitare che si attacchino. Se usate quelle che possono andare in forno senza cottura, seguite le istruzioni sulla confezione.
Accendete il forno a 200 gradi
Versate uno strato di bechamelle sul fondo della teglia e disponetevi sopra uno strato di lasagne, che ricoprirete con altra bechamelle e un cucchiaio di pesto, stendendolo bene su tutta la suuperficie. Coprite con un secondo strato, mettete la bechamelle e il pesto e proseguite in questo modo fino all'esaurimento degli ingredienti. Sopra l'ultimo strato, diluite bene il pesto nella behcamelle, per evitare che bruci, e spolverate con abbondante parmigiano grattugiato.
In forno per una mezz'oretta, fino a quando si sarà formata sopra una crosticina croccante e la cucina sarà invasa dal profumo del pesto.
Buona giornata
Ale

lunedì 3 maggio 2010

Cannelloni alla Gianna

Di Daniela
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Ed eccoci tornati al light come alcune di voi richiedono a gran voce.... e Noi non siamo insensibili al grido di dolore che da tante parti d'Italia si leva verso di noi.....opppppssss mi sono un po' fatta prendere la mano e parlo come un re!!! Scherzo ovviamente anche se ultimamente mi capita di parlare di me stessa con le mie figlie e con i miei nipoti come Cesare (o se doveste preferire, Maradona) in terza persona ... mah, fenomeno stranissimo che mi fa pensare di aver forse bisogno di un controllino alle mie celluline grigie di Poirottiana memoria!! Un altro motivo che mi induce a ritenere di avere tristi malattie di rapido decadimento mentale è il numero di volte in cui ieri ho contattato la mia amica Gianna per chiederle specificazioni sul piatto che lei gentilmente mi ha regalato per voi. Cose tipo"Gianna, ma il taglio a julienne lo intendi orizzzontalmente o verticalmente (sic!!)?" "Gianna, scusa, ma la cottura è coperta o no?" " Gianna, scusa, ma l'olio tiepido o freddo?" Insomma le ho fatto venire un cedimento di nervi da persona afflitta da un persecutore seriale per tutta la mattina.....
Però il risultato dei nostri sforzi congiunti (i miei nell'ossessionarla e i suoi nel mantenere la sua solita olimpica calma e il suo bellissimo sorriso!) hanno portato alla preparazione di questo piatto eccellente nel suo profumo e nella sua leggerezza... godetevelo

CANNELLONI ALLA GIANNA
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Ingredienti per 4
1 confezione di sfoglia velo
9 zucchine tagliate a julienne
250 di ricotta
100 gr di robiola o stracchino (crescenza)
Basilico
parmigiano
sale
pepe

Mettete un'abbondante manciata di pinoli su una teglia antiaderente e fateli leggermente tostare.
pinoli
Sbollentate le sfoglie, scolatele e fatele raffreddare adagiandole su di un canovaccio pulito. Rosolate le zucchine in un'ampia padella con metà olio e metà burro, ma senza farle dorare. Potete anche non usare il burro e aggiungere , se volete più sapore un pochino di cipolla da far dorare.
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Fatele raffreddare, aggiungete i due formaggi e regolate di sale e pepe aggiungete abbondante parmigiano. Riprendete le sfoglie e su ognuna appoggiate un cilindro di ripieno utilizzando il lato lungo della pasta.
Collage di Picnik
Arrotolate il cilindro nella sfoglia creando dei cannelloni. Divideteli ora in 4 pezzi per ogni cannellone
Collage di Picnik2
e disponeteli vicini, su una teglia imburrata adatta anche da portare in tavola. Volendo potete mettere qualche mini fiocchettino di burro sopra i cannelloni....
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Metteteli nel forno a 180° per 10 minuti coperti con la carta d'argento e poi 5 minuti scoperti, senza farli gratinare, ma solo scandandoli.
Nel frattempo preparate dell'olio al basilico procedendo in questo modo: Tritale qualche foglia di basilico con la mezzaluna (di dovrebbe pestare nel mortaio è vero e se lo avete è meglio , ma alla mala parata il tagliere va bene). Aggiungete l'olio appena intiepidito al trito di basilico per creare un olio aromatico e profumatissimo.
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Tirate la pasta fuori dal forno e prima di portarla in tavola mettete sopra un filo di olio al basilico (che è stato stiepidito per non raffreddare il cannellone), che dà un profumo deciso al piatto e la manciata di pinoli tostati per conferire una nota croccante.
E' un piatto leggero, che può essere tranquillamente considerato unico, specialmente in stagione di diete, e che pur avendo profumi e sapori precisi, non appesantisce la vostra linea soddisfacendo comunque il palato!!! Se volete dare un'occhiata ad una versione leggermente diversa ma ugualmente buona, date un'occhiata al blog di Eugenia!
Buon appetito
Dani

CANNELLONI GIANNA STYLE


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Serves 4
1 package of lasagne

9 zucchini (almost 2,2 pounds)
8.8 oz Ricotta
cheese
3.5 oz stracchino or robiola cheese (light fresh cremy italian cheeses)
Parmesan cheese
some basil leaves
salt

pepper

1 handful of pine nuts
Put a generous handful of pine nuts on a baking pan and let them toast slightly. Blanch the lasagne, drain and let cool set on a clean cloth. In a large pan with half oil and half butter, without browning them. Let cool, add the two cheeses and season with salt and pepper, add Parmesan cheese . Take back the lasagne, made a cylinder of filling and put it in the niddle of the lasagna,alond the longer side. Roll the pasta on the cylinder creating cannelloni. Divide into 4 pieces every cannellone and arrange them,one near the other, on a greased baking tray suitable for the table. Put in oven at 356 F degrees for 10 minutes covered with silver paper and then 5 minutes taking the paper off, without browning them, only chanting. Meanwhile prepare the basil oil in this way: chop few basil leaves with a knife (should be better crush it in a mortar but also the knife is ok). Add a little warmed oil to the chopped basil to create an aromatic and fragrant oil. Take the cannelloni out of the oven and before to bring them to the table, put on a thread of basil oil and the handful of toasted pine nuts to give a crisp note It 's a light meal, which can be considered a single course, especially in spring, and that even with precise flavors and aromas, does not weigh down your line still satisfying the palate!
Bon appetitDani

mercoledì 17 febbraio 2010

Lasagne di grano saraceno con spinaci

Di Daniela


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Fulgido esempio di dedizione al blog, incarnazione di una stakanovista abnegazione senza pari, in diretta dalle piste di Bormio, la Dani ci manda questa ricetta... che più "di Bormio" non si può!!!!

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Eccomi ancora a parlarvi di piatti leggeri e gustosi.... Dopo le lasagne con il ragù di verdure, questa nuova proposta doppia, diciamo, e semplicissima dovrebbe incontrarei gusti di chi desidera la leggerezza innanzitutto.
Utilizziamo ancora le mie lasagne al grano saraceno , perchè le trovo particolarmente gustose e adatte a sposare il loro sapore con quello delle verdure....

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La semplicità del piatto e la velocità della sua preparazione, cosa non da poco, fanno venir voglia di prepararsele, facendo una bella figura anche con i commensali famelici come i miei!!

Ingredienti per 4

  • 200 gr di spinaci già lessati (potrebbero comodamente essere surgelati)
  • una manciata di pinoli
  • 350 gr brodo vegetale
  • 250 gr di lasagne di grano saraceno
  • 200 gr di formaggio grana
  • 20 gr farina 00
  • olio evo
  • 20 gr di burro
  • sale, pepe e noce moscata

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In una padella larga, scaldate l'olio evo, unite gli spinaci e lasciateli rosolare a fuoco medio per 10 minuti insieme ai pinoli . Salate e pepate e mettete da parte il tutto. Procedete come al solito per preparare la besciamelle col brodo vegetale : mescolate la farina con il burro liquefatto e diluite con il brodo (vegetale in quest'occasione), e, da quando bolle, cuocetela per 5 minuti e poi spegnete e aggiustate di sale: se vi piace, aggiungete una spolveratina di noce moscata. Amalgamate ora la besciamelle quando è ancora caldissima con il parmigiano e completate con una macinata di pepe. Vale anche qui il discorso fatto per le lasagne al ragù di verdure : se preferite, potete cambiare il tipo di formaggio sempre con ottimi risultati a patto che il sapore non sovrasti troppo quello delle verdure e del grano saraceno.


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Preparate ora le lasagne scottandole per pochi minuti in abbondante acqua salate (le mie impiegano un po' di più per via della loro composizione), e componete il piatto alternando pasta, spinaci, una spolverata di parmigiano e besciamelle. Concludete con una dadolata di verdure o con un paio di cucchiaiate di pomodoro e un po' di parmigiano. Utile consiglio per comodità vostra : se per caso volete prepararle con un po' di anticipo, basta mettere le monoporzioni tutte in una pirofila e poi, al momento di servire , scaldarle per pochi minuti in forno già caldo e disporle sui singoli piatti all'ultimo istante.
Altro suggerimento (e non dite "Uffa ma la smetti o no di suggerire? ;-))"): volendo potreste preparare con gli stessi ingredienti anche dei cannelloni. Semplici e buonissimi allo stesso modo.
Buon appetito
Dani


Buckwheat lasagne with spinach


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Here I am yet to speak of light meals and tasty .... After the lasagna with vegetables’ ragù , this new simple proposal, should meet the tastes of those who want the lightness first. Still use my lasagna with buckwheat, because I find them very tasty and suitable to marry the flavor of vegetables with that .... The simplicity of the dish and the speed of its preparation, not a small thing, make you want to prepare it, making a good impression also with diners hungry like mine!


Serves 4

  • 200 grams of boiled spinach (they could easily be frozen)
  • a handful of pine nuts
  • 350 g vegetable broth
  • 250 g of buckwheat lasagne
  • 200 grams of parmesan cheese
  • 20 gr flour 00 oil
  • 20 g butter
  • salt, pepper and nutmeg

In a large frying pan, heat the oil , joined the spinach and let cook over medium heat for 10 minutes with the pine nuts. Add salt and pepper and set aside. Proceed as usual to prepare the white sauce with vegetable broth: Mix the flour with the melted butter and diluted with broth (vegetable on this occasion), and, when it boils, cook for 5 minutes and then shut off and salt: if you like, add a sprinkle of nutmeg. Mix the béchamel when it is still hot with Parmesan cheese and with a grinding of pepper. Here too, if you prefer, you can change the type of cheese always with good results as long as the flavor does not dominate too much of the vegetables and buckwheat Now prepare the lasagna, burning for a few minutes in plenty of salted water (mine take a little bit 'more because of their composition), and dials the alternating pasta dish, spinach and a sprinkling of Parmesan cheese and béchamel. Finish off with diced vegetables or a couple of tablespoons of tomato and a bit 'of Parmesan. Useful advice for your convenience: if you want to prepare them a little 'in advance, just put all the portions in a baking dish and then, before serving, heat for a few minutes in preheated oven and arrange on individual plates at the last moment. Another suggestion (and do not say "Ugh, but do you stop or not to recommend? ;-))"): if you prefer, you could prepare with the same ingredients also cannelloni. Simple and delicious as well.


Bon appetite
Dani

domenica 14 febbraio 2010

Lasagne di grano saraceno con ragù di verdure (1a parte)

Di Daniela
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Parliamo sempre di ricette leggere che aiutino a mantenere la linea sotto controllo, senza però costringerci a mangiare segatura colorata, percosìddddire, insomma senza essere costretti ad ingurgitare cose insipide e poco gradevoli anche nel "look". Questa volta vorrei porre rimedio a questa inquietante abitudine suggerendovi una ricetta che ho in parte ricavato dall'ultimo numero di CI , in parte elaborata personalmente per poter utilizzare al meglio le squisite lasagne che ho acquistato dalla mia latteria preferita, di cui vi ho già parlato, la Latteria Sociale di Bormio, e che volevo accompagnare in modo che il sapore del grano saraceno di cui sono fatte, non venisse nascosto da un eccesso di gusto del sugo.

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Così ho preparato questo piatto, leggero ma, vi assicuro, profumatissimo, che non dovrebbe proprio attentare gravemente alla vostra leggiadra silhouette!!!!!
Andiamo a incominciare.....
LASAGNE DI GRANO SARACENO CON RAGU' DI VERDURE
Rivisitata da CI n.2/2010

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Ingredienti per 4
  • 350 gr brodo vegetale
  • 350 gr verdure (sedano, carota, cipolla, zucca, finocchio)
  • 250 gr di lasagne di grano saraceno
  • 200 gr di formaggio grana
  • 20 gr farina 00
  • 50 gr olio evo
  • 20 gr burro
  • sale, pepe e noce moscata

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Pulite le verdure e ritagliatele a dadini piccoli. In una padella larga, scaldate l'olio evo, unite i dadini di verdure e lasciateli rosolare a fuoco medio per 10 minuti. Salate e pepate fine cottura, poi tenete le verdure in caldo. Mescolate la farina con il burro, diluite con il brodo bollente e, da quando bolle, cuocetela per 5 minuti e poi spegnete e aggiustate di sale: a me piace molto aggiungere in questa fase una spolveratina di noce moscata. Amalgamate ora la besciamelle quando è ancora caldissima con il parmigiano e completate con una macinata di pepe. Naturalmente se doveste avere sottomano un formaggio diverso, ma dal sapore corposo come un buon formaggio di fossa di media stagionatura o un casera semi grasso potete certamente sostituire con ancora migliori risultati il parmigiano: solo occorrerà fare attenzione alla quantità da usare , per non correre il rischio di "uccidere" il sapore delicato delle verdure, invece di esaltarlo! Altra notazione: se come me lo preferite, invece del pepe potreste aggiungere un pezzetto di peperoncino al "ragù" .

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Ora dedicatevi alle lasagne, lessandole, scolandole e mettendole ad asciugare per qualche minuto su un canevaccio (o strofinaccio o, come lo chiamano qui, picagetta:-)!) e poi dividetele tra i piattialternandole con il ragù ancora caldo e la besciamelle, completando il piatto con una spolverata di parmigiano.
In realtà, specialmente se utilizzerete un formaggio diverso dal parmigiano , questo diventa un ottimo piatto unico, gustoso, ma non troppo paesante!
Non mi rimane che augurarvi un buon appetito
Dani


LASAGNE OF BUCKWHEAT WITH VEGETABLES’ RAGU '

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We always talk about light recipes to help maintain the "line" under control but do not force us to eat colored sawdust, in short, without being forced to swallow things bland and not very pleasant even in the "look". This time I wish to correct this habit suggesting a recipe that I have personally developed in part to make best use of the delicious lasagna that I bought from my favorite dairy, which I have already spoken, the Social Dairy in Bormio, and that I wanted to cook so that the flavor of buckwheat which they are made, not being hidden by an excess of taste of the sauce. So I prepared this dish, light but, I assure you, fragrant, that it should not attempt seriously to your graceful silhouette !!!!! We're going to start .....

LASAGNE OF BUCKWHEAT WITH VEGETABLES’ RAGU '

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Serves 4

  • 350 g vegetable broth
  • 350 grams vegetables (celery, carrot, onion, pumpkin, fennel)
  • 250 g of buckwheat lasagne
  • 200 grams of parmesan cheese
  • 20 gr flour 00
  • extra vergin olive oil
  • 20 g butter,
  • salt, pepper and nutmeg

Clean the vegetables and crop diced small. In a large frying pan, heat the oil, add the diced vegetables and let cook on medium heat for 10 minutes. When cooked, add salt and pepper, then keep the vegetables warm
Mix the flour with the butter, diluted with the boiling broth, and when boiling, cook for 5 minutes and then shut off and salt to taste: I like a lot at this stage add a sprinkle of nutmeg. Mix the béchamel when it is still hot with Parmesan cheese and finished with a grinding of pepper. Of course, if you have a different cheese, but full-bodied taste you can certainly replace the parmesan with even better results: only need to pay attention to the amount to be used to avoid the risk of killing the delicate flavor of vegetables, instead of exalting! Other notation: if like me you prefer, instead of the pepper you add a bit of chilli to the "sauce". Now prepare the lasagna, boiling, draining and putting them to dry for a few minutes on a dishtowel or, as they call it here in Genoa, a “picagetta” :-)!) Split the lasagna between the dishes, alternating them with the ragù still hot and the white sauce, completing dish with a sprinkling of Parmesan. This is a truly unique dish, tasty but not too heavy!
I can only wish you a good appetite
Dani

mercoledì 19 agosto 2009

Lasagne con crema di melanzane e caprino

Di Daniela

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Eccomi questa volta a parlare di mare.. fa un gran caldo in questi giorni anche , per fortuna ogni tanto qualche momento di refrigerio ci viene dal vento termico nelle ore più caldo , che noi affettuosamente chiamiamo da sempre, a causa della sua scarsa impetuosità il Moscione o il Meschino (arriva da direzione Punta Mesco) e verso sera da una deliziosa brezza di tramontana, che spira dalle splendide colline alle nostre spallee che spiana un mare veramente splendido e pulitissimo in questo mese, che offre la vera fonte di frescura.... Le mie figlie , alle quali da anni temo spuntino da un momento all'altro una bella serie di branchie, vivono perennemente in ammollo insieme al loro.... mi verrebbe da dire branco ....di amici con le quali sono cresciute e che ritrovano con immensa gioia ogni estate. Io, nei momenti di massima calura, invece, mi ritiro in casa, per preparare qualcosa da presentare a voi e a loro quando, stanchissime e con la fame atavica di chi non sta fermo un momento rientrano strillando all'unisono mentre vanno a cambiarsi: "MAMMMMMMMAAAAAA, COSA SI MANGIAAAAAAAA?????"
quindi,sospinta da siffatto delicato suggerimento ad agire, vado a proporvi quello che loro mangeranno tra poco e cioè

LASAGNE CON CREMA DI MELANZANE E CAPRINO

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Questa profumatissima ricetta arriva direttamente da "Io cucino" di agosto. In questo caso non ho cambiato quasi nulla... mi sembrava perfetta così, e l'asaggiomi ha dato ragione!!!!
Ingredienti per 4 persone:
  • 200 gr di pasta fresca per lasagne
  • 300 gr di caprini freschi
  • 2 melanzane
  • 400 gr di pomodori pelati
  • 20 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato
  • 1 scalogno
  • basilico
  • 4 cucchiai di olio evo
  • sale fino e pepe

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Tritate lo scalogno finemente e fatelo appassire in una padella con una cucchiaiata di olio evo. Unite i pelati, qualche foglia di basilico, sale, pepe e fate cuocere la salsa per 10 minuti a fuoco dolce. Spuntate le melanzane , tagliatele in 2 per il lungo e da una metà togliete una fetta da ridurre a dadini di 1/2 cm e fateli saltare per poochi minuti (5 o 6) in un po' di olio , unendo alla fine un pizzico di sale.
Fate cuocere le restanti melanzane avvolgendole in alluminio (o in carta forno sbagnata e strizzata) ed infornendole a 200° per 20 minuti circa (in alternativa per chi lo ha, potete cuocerle anche nel microonde, in una pirofila alla massima potenza per 7 minuti) . Sfornatela, eliminate l'alluminio o la carta, raccogliete con un cucchiaio delicatamente la polpa e schiacciatela in una terrina con i caprini, il grana, il sale e il pepe o peperoncino.
Mettete in una teglia da forno ben unta e spalmeta con un po' di salsa di pomodoro , la pasta per lasagne scottata, ricopritela con la crema di caprini e melanzane , la salsa di pomodoro e una generosa manciata di parmigiano. Sull'ultimo strato aggiungete anche i dadini di polpa di melanzana rosolati.
Mettete la teglia in forno a 180° per 25 minuti. Sfornatela e servite tiepida o a temperatura ambiente.
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Il profumo è delicatissimo e i sapori di melanzana, basilico e pomodoro si sposano perfettamente. Vorrei aggiungere anche che si tratta si di un piatto di pasta al forno , ma leggero che non pesa più di tanto sulla linea , perchè senza besciamelle e burro. Quindi un occhio di riguardo, come avevo promesso si alla gola, ma anche al bikini.

Buona giornata a tutti

Daniela
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