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giovedì 26 gennaio 2012

Cupole di polenta con cavolo nero, uova e scimudin.

Di Daniela
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Quasi quasi sono fuori dal tunnel nel nel nel nel dei festeggiamenti (per parafrasare un testo assai noto): in realtà è una gioia, ma è impegnativo stare dietro ad ogni cosa... La piccoletta è in estrasi e gongola tra i mille regali dei suoi cugini, zie, prozie, sorelle, nonna e genitori; con un sorriso soddisfatto ha risposto garbatamente a tutti gli auguri che ha ricevuto via telefono,  sms e messaggi vari e si è dedicata, con instancabile impegno, a mangiare di gran gusto le sue torte, in attesa di quella più scenografica che avrà sabato.
Già perchè non è finita qui: il tutto avrà ancora qualche strascico sabato, appunto, per le sue amichette, per le quali ho in mente una torta tres chic :-), più qualche altro festeggiamento di cui sentirete parlare :-)......
Sembra comunque che oggi, pur di corsa, io riesca a riacquistare un po' di equilibrio, in questo tour de force, fino al punto di riuscire a proporvi qualcosa di salato, molto gustoso e saporito, piatto unico se in proporzioni consone o antipasto ricco se in proporzioni mignon, scegliete voi in base alle esigenze.

Cupole di polenta con cavolo nero, uova e scimudin.
una personale rielaborazione da CI gennaio 2012
polenta uovo e scimudin

Ingredienti per 8 persone
500 gr di farina di mais
400 gr di foglie di cavolo nero
160 gr di scimudin (o altro formaggio morbido a pasta molle e grassa dal sapore piuttosto delicato)
8 uova
1 scalogno
rosmarino
alloro
parmigiano reggiano
olio evo
latte
burro
sale
pepe (ideale il bianco o il più "sfrizzolo" pimento)


polenta e uovo2


sabato 31 luglio 2010

Costolette di cervo con salsa al vecchio Inferno e crostoni di polenta: lezioni di cucina con il vino (II parte)

Di Daniela

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Eccoci con la seconda parte delle nostre lezioni sul vino dello Chef Bassi con il giovane aiutante

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Questa parte si basa sull'utilizzo dell'Inferno , un vino DOCG valtellinese. Come ci ha spiegato il nostro somellier il nome particolare di questo vino deriva dalle alte temperature che i contadini erano costretti a sopportare durante l'estate e durante la vendemmia nelle ripide zone rocciose dove le viti vengono coltivate : un vero inferno!! Il vitigno è quello dell'uva Nebiolo per la maggior parte detta chiavennasca (sembra dalla forma dialettale ciù-enanz, più avanti). Ha un bel colore rosso rubino e ci ha spiegato ha un profumo di rosa e lampone. Ho anche trovato questa citazione che si riferisce a questo vino: è dell'abate Morelli in un suo poemetto: "Paradiso di Bacco è quell'Inferno rosso di brace e fiamma, che odore infuso di prugne e more emana e che al Paradiso è meglio preferire..." Ora, dopo avervi incuriosito con il vino vi presento il piatto preparato con questo rosso: si tratta di

Costolette di cervo con salsa al vecchio Inferno e crostoni di polenta
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Ingredienti per 6 persone
6 costolette di cervo
300 gr di fondo di selvaggina
5 dl di vino rosso (Inferno)
12 crostoni di polenta
Verdurine scottate per guarnire
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Rosolate a fuoco vivo le costolette con olio, quindi salate e pepate e conservatele tiepide in disparte.
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Con gli scarti delle costolette, preparate un fondo di selvaggina.
Eliminate dalla padella in cui avete rosolato le costolette il grasso in eccesso e deglassate il fondo di cottura con un bicchiere di Inferno, aggiungete il fondo di selvaggina e terminate la preparazione di questa salsina con una noce di burro freddissima, unita fuori dal fuoco.
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Mettete i crostoni di polenta su un padellino antiaderente con un filo di olio evo o di burro e fateli rosolare per alcuni minuti, finché non si sarà formata una crosticina croccante su entrambi i lati. A parte scottate in abbondante acqua salata le verdurine a vostra scelta e scolatele ancora croccanti.
Mettete ora la salsa preparata a specchio sul piatto di portata, appoggiate sopra la costoletta, decorate con un paio di crostoni di polenta e una cucchiaiata di verdurine.
Buon appetito
Dani

venerdì 15 gennaio 2010

Lasagne..... di polenta e galli cedroni!

Di Daniela

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Eccoci arrivati alla fine della narrazione fotografica di neve e piaceri di montagna : soprattutto i piaceri, perchè, arrivando a quota 2000, si viene accolti sì, da un bello spiazzo soleggiato ed innevato, con sulla destra, un po' nascosta dietro la funvia, una piccola cappella,

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sì, dalle varie le varie seggiovie e tapis roullants per i principianti, e sì, anche dalla maestosità del paesaggio che già vi ho mostrato..... ma principalmente, quando ci si avvicina alle 10.30 - 11 si viene assaliti da un profumo che ti fa sentire affamatissimo anche se non credevi di esserlo...
Capita infatti che leggermente più in alto su un pianoro, ci sia una specie di tettoia, appoggiata ad una legnaia in pietra,

Collage di Picnik

dalla quale si sprigionano dei fumi-profumi intensissimi di legno mescolato con aroma di salsiccia, wurstel, costine e chi più ne ha più ne metta....

alla brace

il posto poi è contraddistinto da quel bellissimo segnavento che vedete in apertura di post, in rame, che richiama il nome dell'hotel che domina il tutto: il Gallo cedrone, appunto,

Collage di Picnik

del cui piccolo bar vi mostro le due versioni estate-inverno, con rinnovamento di gallo!!

Collage di Picnik

Qui la mia piccola, con l'aiuto di sua sorella, ha scoperto quest'anno definitivamente, che è moooolto meglio, e più divertente, sciare, che buttarsi giù dalla discesa con lo slittino!!

Collage di Picnik

Bene, siamo giunti "alla fin della licenza" e anch'io "tocco" con una ricetta semplicissima, assolutamente adatta al freddo e alla stagione, deprimente di pioggia e umidità, che stiamo vivendo da un po' di tempo a Genova: si tratta di un piatto unico molto ricco, quello che le bimbe chiamano

LASAGNE DI POLENTA

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Per l'evidente somiglianza nel procedimento con le lasagne al ragù.

Ingredienti per 4:

per il ragù (ricetta indicativa, perchè ognuno ha il suo ragù preferito, cotto in modo diverso e cucinato in modo diverso: mi limito a darvi un'indicazione del mio modo , molto semplice, di prepararlo che nulla ha a che vedere con i crismi della tradizione "seria" regionale!!! non copritemi di improperi, vi prego!):

  • 400 gr di carne trita di manzo ( io ci aggiungo anche un pezzeto di salsiccia fresca, ma ognuno poi ha la sua "carne ideale)
  • cipolla, sedano, carota e aglio per il soffritto
  • olio evo
  • 1/2 bicchiere di latte
  • 2 bicchieri di passata di pomodoro
  • sale e pepe o peperoncino

per la polenta:

  • 500 gr. di polenta
  • 2 litri di acqua
  • 1 cucchiaio da cucina di sale grosso

per la besciamelle

  • 1/2 litro di latte
  • 50 gr di burro (il mio è di malga!!!!!)
  • sale
  • noce moscata
  • 50 gr. farina

Ora, devo dirvi che appena penso al ragù, non può fare a meno di venirmi in mente la mia prozia Teresina, la quale spesso, mi ricordava che per diventare una brava cuoca, avrei dovuto fare come la sua vicina, la mitica Signora G. , che si alzava alle 5.30 di mattina , per preparare un buon ragù ai suoi cari!!! Che ci crediate o no, la Sig.ra G. è diventata un idolo in famiglia, e spesso quando chiedo alle creature: "Come è venuto questo piatto? Vi piace?" Loro implacabili rispondono: "Dipende: ti sei alzata alle 5.30 per prepararlo come la Sig.ra G?" Ai, Zia Teresina, che paragone scomodo mi hai creato!!!

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Bando alle ciance, preparate il ragù come siete abituate, tagliando con la mezzaluna le verdurine per il soffritto, mettendole in un tegame, meglio se di coccio, a soffrigere e aggiungendo poi la carne trita. Fatela rosolare , aggiungete il vino, fate evaporare, bagnatela con il latte, e , quando è assorbito, unite la passata, o i pelati, come preferite, salate, pepate e incoperchiate, facendo cuocere per almeno 45 minuti il tutto.
Mentre cuoce il ragù preparate la besciamelle. mettete sul fuoco il latte, fatelo scaldare. Mettete in una casseruola il burro, fatelo sciogliere, appena e liquido, senza farlo soffriggere, buttateci dentro la farina tutta in una volta, girate tenendo il composto sul fuoco per pochi minuti poi, levandola dal calore, unite il latte caldo, mescolando con una frusta e riponetela sul fuoco,facendola sobbollire, girando continuamente, fino a che non si sia addensata (Ci vorranno una ventina di minuti.)
Ora dedicatevi alla polenta:potete utilizzare la gialla o la taragna, un po' più saporita, come preferite, tanto le dosi e i tempi sono le stesse.
Mettetel'acqua sul fuoco, salatela e portatela verso l'ebollizione. Quando sarà molto calda versate la farina a pioggia, mescolando bene. Continuate a mescolare per tutti i 40 minuti circa che servono per la cottura della polenta. Deve essere ben cotta nma non eccessivamente dura.
Consiglio pratico: per evitare che si formino grumi, mi hanno detto che è meglio versare la farina nell'acqua calda, ma non ancora proprio bollente....
Ora che avete tutti dli ingredienti pronti potete scegliere cosa fare:

  1. Potete preparare i piatti singoli vicino a voi e creare in ognuno strati sovrapposti di polenta, besciamelle, ragù (almeno un paio!) e servire subito
  2. Potete fare la stassa cosa in una pirofila, che eventualmente potrete far poi gratinare un attimo in forno al momento di servire
  3. Potete versare la polenta preparata su un tagliere, livellarla con la lama di un coltello, farla raffreddare, e poi tagliandola a fette abbastanza sottili, ricreare la scela 1. o 2. senza dover agire di fretta...Dipende dal vostro carattere, e comunque la preparazione non ne risente.
    Aggiungo un'ultima ora, cioè vi riporto un commento-spiegazione-suggerimento che mi ha inviato Umberto, e che penso possa essere utile anche a voi: cito testualmente
    "Ciao.
    Non dico tutta ma, per la polenta, sostituisci almeno metà acqua con latte e raddoppia il tempo di cottura (l'ideale sarebbe un pajolino di rame elettrico naturalmente!).
    Una nota: quella che tu chiami "taragna" in realtà è farina di grano saraceno; la "polenta taragna" è un tipico piatto della Valtellina e della Valchiavenna (un po' come i pizzoccheri) che si fa' un po' con quel che capita ovvero farina di grano saraceno con latte e formaggi vari (latteria, bitto...in genere non formaggi molli con muffe tipo taleggio gorgonzola); più dura a centro tavola su un tagliere di legno oppure, più morbida, scodellata nel piatto con burro fuso di condimento (come se ce ne fosse bisogno) e magare due uova al burro giusto apoggiate sopra...un pieno di saporitissimo colesterolo!" Interessante no?

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    e ora buon appetito a tutti!
    Dani

    ENGLISH VERSION

    LASAGNE DI POLENTA


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    Ingredients for 4: for the ragù sauce (recipe indicative, because everyone has his favorite stew, differently cooked: I will only give you an indication of my very simple way to prepare ragù, Do not shoot me, please!)

    • 14 oz of minced beef (I would add there is also a small pieces of fresh sausage, but each also has its " ideal flesh)
    • onion, celery, carrot and garlic to the sauté
    • olive oil½ glass of milk
    • 1 cup of tomato sauce
    • salt and pepper or chilli pepper

    for the polenta:

    • 1.1 pound of. polenta
    • 8.5 cups of water
    • 1 tablespoon of cooking salt

    for the béchamel

    • 2 cups of milk
    • 3,5 tbsp butter (mine is mountain butter!!!!!)
    • salt
    • nutmeg
    • 3/8 cup of flour

    Now, I must tell you that when I think of the sauce, my great aunt Therese comes to my mind: she often reminded me that, to become a good cook, I should do as her neighbor, the legendary Mrs. G., which rose to 5.30 in the morning, to prepare a delicious ragù sauce to her family! Believe it or not, Mrs. G. has become an idol in the family, and often when I ask to my daughters: “Do you like this dish? " They relentless reply: "It depends: did you get up at 5.30 to prepare it as Mrs. G?" What uncomfortable compares, Aunt Teresa, you created for me! Anyway…. prepare the sauce as you are accustomed: cut the vegetables for the fried, place them in a pan, preferably earthenware, with oil, make them sauté and adding the ground beef. Let it brown, add wine, let evaporate, pour the milk, and when it is absorbed, add the passata, or peeled tomatoes, as you prefer. Add salt, pepper and let cook for at least 45 minutes !. While sauce cooks, prepare the béchamel. Put the milk on the stove, let it warm up. Put the butter in a saucepan, let it dissolve, and when just liquid, toss in the flour all at once, turn the mixture on medium-low heat a few minutes. Remove from heat, add the hot milk, stirring with a whip and put it on fire again , making it simmer, stirring constantly, until it has thickened (it will take about twenty minutes.) Now prepare polenta: put the water on high heat, add salt and bring to the boil. When it is hot pour the flour to rain, mixing well. Continue to stir for about 40 minutes, till when it’s cooked. Practical tip: to avoid forming lumps, someone told me that it is better to pour the flour in hot water, but not yet boiling. Now that you have all ingredients you can choose what to do:
    1. You can prepare individual dishes close to you and create in each layers of polenta, béchamel, meat sauce (at least a couple!) and serve immediately or
    2. You can do the same thing in a oven-proof dish, that you might make au gratin in the oven before serving or
    3. you can pour the polenta prepared on a cutting board, level with the blade of a knife, let it cool and then cut into slices thin enough, recreate the mixture 1. or 2. without having to act quickly ... It depends on your preference, but the preparation is anyway quite good.
    Bon appetit


    Dani

domenica 15 novembre 2009

Torta di polenta nera con calamaretti (E. Knam)

di Alessandra

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torta di polenta nera con calamaretti


Dirvi che ho un po' di cose da fare non renderebbe l'idea del marasma lavorativo in cui mi trovo: come scrivevo poco fa su FB, ho da finire un lavoro per lunedì ( scorso) e ne devo consegnare un altro martedì (più domani che dopodomani, a quest'ora). Ovviamente, fra i due non c'è nessuna connessione, nemmeno una lontana parentela, per cui la possibilità di un discreto travaso dall'uno all'altro non esiste proprio. In più, tanto per non farci mancare niente, mi è anche venuto il colpo di genio, di mettere a posto la libreria delle pubblicazioni di cucina:, intanto che cuocevano le lasagne al forno (ci sono dei momenti in cui proporrei mia sorella per una causa di beatificazione - e iquesto è uno di quelli) : una parete intera, per capirci, traboccante di libri, riviste, enciclopedie, quaderni della nonna, sacri tomi e foglietti sparsi per ogni dove: e se sono riuscita a fare un minimo di pulizia, ho ancora tutte le riviste appilate nella stireria, in una specie di skyline gastronomico che mi mette male solo a guardarlo. Quindi, se avete in mente che mi dilunghi nelle solite scemate, stavolta, lasciate ogni speranza perché, come vedete, non ho tempo.
A parziale discolpa, vi lascio una ricetta d'autore, che è un capolavoro di eleganza, originalità, equilibrio di odori e sapori : non dico che vi farà fare la solita porca figura perché la firma è di Ernst Knam e quindi è bene usare le buone maniere: ma a buon intenditor...

TORTA DI POLENTA NERA CON CALAMARETTI
da E Knam- Viva le Torte
Bibliotheca Culinaria Ed

torta di polenta nera con calamaretti

per 6 persone
300 g di calamaretti
200 g di farina di mais a grana gorssa macinata a pietra
50 ml di nero di seppia
50 ml di olio EVO
1 litro d'acqua
10 g di sale grosso
sale e pepe nero di Sarawak

Preparare la polenta
Portare l'acqua ad ebollizione, aggiungere il sale e versare a pioggia la farina di mais. Cuocere, rimestando frequentemente, per 45 minuti. Verso fine cottura, aggiungere il nero di seppia e mescolare bene. Distribuire la polenta negli stampi monoporzione e far raffreddare in modo che si rapprenda.
Cuocere i calamaretti
Scaldare l'olio EVO in una padella aggiungere i calamaretti ben puliti e lavati, salare, pepare e cuocere per pochi minuti, per mantenerli teneri.
Capovolgere gli stampini di polenta sui piatti di servizio e versare sopra i calamaretti. Accompagnare con una piccola insalata verde.

E' chiaro che, lavoro o non lavoro, Knam o non Knam, io le mie modifiche le ho fatte, per cui:

1. ho usato la polenta bianca, ma solo perché pensavo con terrore al colore che avrebbe potuto prendere quella gialla, mischiata col nero di seppia. In più, trovo che la polenta bianca si sposi meglio con il pesce.

2. il nero di seppia, udite udite, stavolta era quello original, perché nell'altra padella, avevo le seppie (ricetta di mercoledì, trattenete il fiato fino ad allora): però, si può usare anche quello comprato.

3. invece che gli stampi monoporzione, ho usato un coppa pasta, così da avere i bordi lisci, senza dover penare troppo

4. a parte che la ricetta non dice quando mettere il pepe di Sarawak, così da soli i calamaretti sanno di poco. Serviteli con un giro d'olio e un po' di pepe macinato di fresco ( quello rosa va benissimo)

buon appetito
Alessandra

English Version

POLENTA CAKE WITH BLACK SQUID


torta di polenta nera con calamaretti

SERVING 6
300 g of squid
200 g of corn flour,
50 ml of sepia
50 ml of oil EVO
10 g of salt
salt and black pepper of Sarawak


Prepare polenta

Bring water to a boil, add salt and pour in the cornmeal. Cook, stirring frequently, for 45 minutes. Towards the end of cooking, add the squid ink and mix well. Distribuire la polenta negli stampi monoporzione e far raffreddare in modo che si rapprenda. Dish out the polenta in the molds and allow to cool so that it hardens.
Cook the squid
Heat the oil in a frying pan ,add the squid thoroughly clean and wash, sprinkle with salt and pepper and cook for few minutes, to keep them soft.
Flipping the molds of polenta on serving dishes and pour over the squid. Accompany with a small green salad.
Buon Appetito
Alessandra

domenica 4 ottobre 2009

Poker di funghi porcini!!

Di Daniela
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Collage di Picnik






Lo so, lo so, la gola è un peccato capitale: ne sono convinta e so che la mia strada personale verso il paradiso è sia lastricata da eccellenti propositi di resistere alle tentazioni, avanzando spavalda nella "selva oscura" delle cose squisite che ci circondano, sia arredata invece da deboli ed incresciose ricadute (Wilde nulla era in confronto a me col suo "posso resistere a tutto , fuorchè alle tentazioni") di fronte ad una fetta di pizza, a della focaccia, ai funghi, al tartufo, al riso ... Per decoro vi evito la sfilza lunghissssssima di cose che non riesco assolutamente ad ignorare. Perchè si, lo ammetto, è ciò che è salato che mi travia.... Comunque, con gli opportuni esercizi di training autogeno e, soprattutto, con le indicibili faticate cui mi sottopone la mia quasi "personal trainer" Marina in palestra, ho imparato a controllarmi e a cercare di assumere un contegno severo, al limite dello sprezzante, anche nei confronti delle golosità assolute!!!! Non che sia ancora fuori dalla succitata selva oscura: spesso ho qualche ricaduta, ma nel complesso mi barcameno con successo. Però ieri ho avuto un momento di somma difficoltà: mio marito , infatti, è stato così gentile da portarmi in dono 2 kg di funghi porcini, belli sani e profumati, tutti per me!!! [A proposito la foto vi ricorda qualcuno? ;-)]
Ora, hai voglia di fare "OMMMMMMMM" e di chiudere gli occhi in ascetica contemplazione del tuo io: il fungo non ha voluto affatto perdere il suo profumo e io ho miseramente capitolato, preparandomi questo poker che comprende :




INSALATA DI PORCINI, RISOTTO AI FUNGHI FUNGHI TRIFOLATI E POLENTA E FUNGHI

So bene che tutti voi siete perfettamente in grado di preparare con facilità questi piatti, che fanno parte delle nostre tradizioni più antiche in tutta italia, direi. Io poi, che ho passato per moltissimi anni tutti i settembre a casa dei miei nonni a Colle val d'Elsa (un posto semplicemente meraviglioso) ho ancora in mente, ogni volta che mi metto a pulire i funghi per prepararli, il profumo che mi riempiva le narici quando da piccoletta aiutavo mia nonna a liberarli dalle foglie di felce in cui li adagiavamo appena raccolti nel bosco e poi stavo con lei a guardare i gesti misurati e famigliari ormai con cui li puliva.... Beh, bando alle ciance, vi racconterò solo come li preparava lei, ricorrendo ad alcune piccole variazioni starda facendo. Dunque partiamo da

INSALATA DI FUNGHI PORCINI

risotto di zucca 049

Per 4 persone
  • 4 cappelle di funghi porcini sani e sodi
  • parmigiano reggiano qb
  • 1 mazzo di lattughino
  • olio evo
  • il succo di mezzo limone
  • sale e pepe
    risotto di zucca 053
  • L'esecuzione è di difficoltà assoluta: bisogna pulire bene i funghi (naturalmente i golosi come me avranno l'apposito attrezzino), togliere con un coltellino affilato la "pellicola" del fungo (per capirci quella marrone sulla superficie), se necessario passarli velocissimamente sotto l'acqua corrente e asciugarli con molta cura (anche se meglio sarebbe solo strofinarli con un asciugapiatti inumidito) e poi tagliarli a fettine sottili ma non troppo. Unite delle piccole scaglie di parmigiano secondo il vostro gusto. A questo punto conditeli con sale , olio , pepe e qualche goccia di limone. Qualche foglia di lattughino può completare il tutto .

    FUNGHI TRIFOLATI ALLA ANNELISE

    ravioli di mle 048


    Piccolo ricorso alla solita A. Kompatscher, con solite piccole varianti "nonnesche"...

    • 600 gr di funghi porcini
    • sale, pepe
    • 30 gr di burro o olio di oliva
    • 1/2 cipolla piccola
    • 1 spicchio d'aglio
    • succo di limone
    • prezzemolo tritato

    ravioli di mle 054

    Lavate i funghi velocemente, come detto prima, puliteli con attenzione e tagliateli a fette. Salartei e pepateli. Dorate i funghi nel burro o nell'olio, come preferite, con la cipolla tagliata a fettine sottili, lo spicchio di aglio , meglio se incamiciato, e qualche goccia di succo di limone.Fate cuocere ora finchè tutto il liquido sarà consumato. Cospargete di prezzemolo tritato e serviteli come profumato e morbido contorno.

    RISOTTO AI FUNGHI

    ravioli di mle 034

    Per 4
  • 400 gr di riso arborio
  • 400 gr di funghi porcini freschi
  • aglio e prezzemolo
  • qualche cucchiaiata di funghi trifolati
  • sale
  • pepe
  • 1,5 litri di brodo (meglio se vegetale)

    • ravioli di mle 035

    Pulite bene i funghi , come sopra spiegato, asciugateli e tagliateli a fettine, gambi compresi (anzi, potreste pure utilizzare i gambi scartati dalla preparazione dell'insalata di funghi, nulla si butta!!) Separate le fettine di gambi dal resto del fungo. Scaldate l'olio in una casseruola, meglio se di coccio, mettete dentro il prezzemolo tritato con uno spicchio di aglio e subito mettete anche i gambi dei funghi, facendoli insaporire per pochi minuti. Mettete a scaldare il brodo vegetale e buttate il riso nella casseruola, muovendolo spesso con un cucchiaio di legno e aggiungendo, come al solito, cucchiaite di brodo a mano a mano che il riso lo assorbe. A metà cottura mettete nella casseruola anche gli altri funghi e portate a cottura il riso. Quando è cotto toglietelo dal fuoco, mantecatelo con una noce di burro e versatelo nei singoli piatti, accompagnato da una cucchiaiata di funghi trifolati per piatto.


    POLENTA AI FUNGHI, CON FUNGHI!


    torte di uva e polenta 014

    Per 4

  • 500gr di farina gialla
  • 1,2 lt. di acqua
  • 25 gr di funghi secchi
  • 4 cucchiaiate di funghi freschi trifolati
  • 1 spicchio di aglio
  • olio evo
  • sale e pepe
  • prezzemolo tritato
  • torte di uva e polenta 015

    Mettete in ammollo i funghi secchi in acqua tiepida per una mezzoretta. Sciacquateli, filtrate l'acqua dove sono rinvenuti e tenetela da parte. Versate l’olio in un tegame, aggiungete lo spicchio d’aglio incamiciato, fate scaldare qualche minuto e poi unite i funghi secchi ammollati e tritati grossolanamente. Salate e pepate leggermente, e fate cuocere una ventina di minuti, bagnando con l’acqua di ammollo dei funghi messa da parte prima. Aggiungete il prezzemolo tritato e fate cuocere ancora qualche minuto. Lasciate raffreddare. Preparate la polenta seguendo le istruzioni sulla confezione, ma tenendola un po' più morbida, aggiungendo poca acqua in più. Quando è cotta versate nella pentola della polenta il sugo di funghi preparato e mescolate con cura. A questo punto mettete un paio di "mestolate" di polenta su ogni piatto e, prima di servirlo, mettete sopra una abbondante cucchiaiata di funghi trifolati.... una goduria profumata assoluta... e l'appannamento che vedete nella parte alta della foto precedente è semplicemente dovuta al profumato vapore che si alzava dal piatto al momento della foto... Servono altre parole?
    Buon appetito

    Daniela

    risotto di zucca 045

    MUSHROOM SALAD
    Per 4 persone For 4
    · 4 porcini mushrooms healthy and firm
    · Parmesan cheese
    · 1 bunch of lettuce
    · extra virgin olive oil
    · juice of half lemon
    · salt and pepper

    Clean properly and carefully the mushrooms with a little brush to remove dust and soil. Remove with a sharp knife the "film" of the fungus (the brown on the top surface). Put them very fast under running water and dry them carefully (even if it would be better just wipe with a damp towel) . Cut them into thin slices, but not too thin. Mix small flakes of parmesan cheese according to your taste. Then season with salt, oil, pepper and a few drops of lemon. . Few lettuce leaves can complete the dish.

    MUSHROOMS “TRIFOLATI” (Annelise Kompatscher)

    . 21 oz. of mushrooms
    . salt, pepper
    . o,2 stick of butter or olive oil
    . 1/2 small onion
    . 1 garlic clove
    . 1 tsp of juice of lemon
    . chopped parsley

    Wash mushrooms quickly, as said before, wipe them carefully and cut into slices. Sprinkle with salt and pepper. Sauté mushrooms in butter or olive oil as you like, with the thinly sliced onion, a clove of garlic, and a few drops of lemon juice . Cook them for 10 minutes on medium – low heat. Sprinkle with chopped parsley and serve as a fragrant and soft side dish.

    MUSHROOM RISOTTO

    For 4
    . 14 oz of arborio rice
    . 14 oz of fresh porcini mushrooms
    . garlic and parsley
    . few tablespoons of mushrooms “trifolati”
    . salt
    . pepper
    . 51 fl. oz. of broth (preferably vegetable)
    Clean the mushrooms well, as explained above, dry and cut into slices, stems included. Separate the slices of the mushroom stems. Heat oil in a casserole, preferably earthenware, put in the chopped parsley with a clove of garlic and immediately put even the stems of the mushrooms. Sauté them for a few minutes. Put the vegetable broth to boil and throw the rice in the pot, moving often with a wooden spoon and adding, as usual, a spoonful of broth as soon as the rice absorbs it. After 10 minutes put the other mushrooms in the casserole and go on coking the risotto for other 8 minutes. When it's ready, remove it from heat, stir in a knob of butter and pour into individual dishes, accompanied by a spoonful of “trifolati” mushrooms

    POLENTA WITH MUSHROOMS

    Per 4 Serves 4
    . 17 oz of cornmeal
    . 40 fl. oz. of water
    . 1 oz of dried mushrooms
    . 4 tbs of "trifolati"mushrooms
    . 1 clove garlic
    . extra virgin oil
    . salt and pepper
    . chopped parsley

    Soak dried mushrooms in warm water for half an hour. Rinse, filtered water where they are found and keep it aside. Pour the oil in a pan, add the garlic, just heat a few minutes and then add the dried mushrooms soaked and coarsely chopped. Add salt and pepper, and cook twenty minutes, sprinkling with water of the mushrooms . Add the chopped parsley and simmer a few minutes. Let cool. Prepare the polenta according to package instructions, but keeping it a little 'softer, adding a little more water. When cooked, pour prepared mushrooms sauce into the pot of polenta and mix well. Then put a pair of cookware of polenta on each plate and, before serving, put on a generous spoonful of trifolati mushrooms ....

    Bon appetit

    Daniela

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