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giovedì 26 luglio 2012

I pesci di acqua dolce e l'inaugurazione delle Olimpiadi di Londra . La ricetta degli chef Monica e Paolo Apollonio: Composizione di caprino fresco con trota salmonata in manto di aneto

Di Daniela



Ricordo benissimo, dalle nostre chiacchiere negli anni passati, che ci sono tanti di voi che, come me, adorano lo sport. So che molti lo praticano, diversi lo seguono solo, ma tutti avete dimostrato una passione ed un entusiasmo pari al mio: ed è con voi oggi che vorrei condividere l'emozione e l'attesa per l'apertura di domani dei XXX giochi Olimpici di Londra 2012.

foto da qui
Non so dirvi con quanto piacere aspetto di vedere la cerimonia di apertura, per scoprire le novità, i colori, le idee che la caratterizzeranno: con il piacere di paragonarla a ciò che ho già visto e la soddisfazione di confrontarla con la più bella cerimonia, secondo me, di tutti i tempi , quella delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006 o con la complessa puntualità e maniacale precisione di quella di Pechino 2008, iniziata alle 8 e 8 dell'8 agosto 2008, in omaggio al numero fortunato cinese per eccellenza, simbolo di sorte propizia e prosperità,  tra superstizione e cultura millenaria. 

immagine da qui
Quest'anno la cerimonia, la cui direzione artistica è stata affidata a Danny Boyle, il regista premio Oscar di The Millionaire, con la collaborazione di Stephen Daldry, di Billy Elliot, sarà, come sostiene lo stesso regista stesso "imprevedibile ed inventiva come il popolo britannico stesso" (sic!) e ci presenterà in uno stadio nuovo  di zecca, un allestimento in cui saranno presenti prati, campi e fiumi con veri animali da cortile (tra cui 70 pecore) a far da scenografia allo spettacolo stesso, con inizio alle 21 al suono della più grande campana d' Europa, prodotta dalla Fonderia Whitechapel . Leggo che tra i protagonisti ci saranno Peter Pan e Mary Poppins, Lord Voldemort e Alice, i Duran Duran e soprattutto Sir Paul McCartney...né potrà mancare l'agente segreto più famoso del mondo al servizio di Sua Maestà.....il mitico 007!
Restiamo quindi in attesa di vedere che cosa ci offrirà Londra e se e quanto ci coinvolgerà o ci colpirà questa apertura ufficiale... sono attesi anche grandi personaggi, sportivi e non...e poi il giuramento degli atleti, i discorsi ufficiali... Insomma siamo tutti in attesa che il fuoco di Olimpia accenda il braciere londinese..... 

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Qui di seguito vi suggerisco un'idea fresca ed originale proposta da due eccellenti chef, i fratelli valtellinesi Monica e Paolo Apollonio, per prepararvi qualcosa da gustarvi durante questo evento tanto atteso: la potrete preparare prima e non vi farà perdere neppure un momento dello spettacolo!

fonti
http://www.quilondra.com/olimpiadi-2012/programma-cerimonia-apertura.html
http://www.cineblog.it/post/49571/olimpiadi-londra-2012-la-cerimonia-dapertura-diretta-da-danny-boyle-con-007-e-la-regina
http://sport.panorama.it/olimpiadi-londra-2012?gclid=CPO_m86esrECFUJL3wod5gIANQ
http://www.londra2012.coni.it/
http://www.london2012.com/

Composizione di caprino fresco con trota salmonata in manto di aneto e olio evo

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sabato 26 giugno 2010

Gelato nelle scodelline di albicocca

Di Daniela
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Oggi la mia essenza è blu. Non chiedetemi perchè , ma ci sono mattine in cui mi sveglio e , chiaramente , mi sento di un certo colore..... Può variare dalle sfumature del rosa più puro, al bianco a blu o al verde... difficilmente viro sui toni del rosso, colore che mi rende nervosa e impaziente, ma non sono io che scelgo. Capita. E così oggi al risveglio ero decisamente in sintonia con il blu.... eil primo che fa spiritosi paragoni con i puffi e Gargamella, non avrà neppure una pallina di gelato, per punizione!!!! Questo è il risultato del mio tema: variazioni sul blu.
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GELATO NELLE SCODELLINE DI ALBICOCCA
Libera elaborazione da un'idea di CI 6/2010DSCF5326

200 gr cioccolato fondente
150 gr di albicocche (snocciolate ma con la buccia)
150 gr di pesche (snocciolate)
125 di zucchero
1 limone
200 cc di latte intero
9 albicocche intere
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Nulla vieta ovviamente che voi prepariate il gelato con solo albicocche: in questo caso ovviamente sostituite i 150 gr di pesche con lo stesso peso di polpa di albicocche. Lavate accuratamente e snocciolate pesche e albicocche. La ricetta prevede pesche con la buccia, ma io le ho pelate, dal momento che erano mature e quindi è stata un'operazione semplicissima. Passate ne mixer la frutta con il succo del limone e lo zucchero, riducendola in una crema. Unite il latte al composto di frutta, mescolando molto bene . Versate il composto nella macchina per il gelato seguendo i tempi prescritti. Se non avete la gelatiera, potete sempre ricorrere al vecchio sistema che prevede di porre la vaschetta con tutti gli ingredienti in freezer per 3 ore almeno, mescolando ogni 30 minuti per le prime due ore, perché la cosa importante è rompere i cristalli di ghiaccio che si formano agli inizi, per consentire al gelato di congelare in modo uniforme in modo che rimanga cremoso.
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Mentre aspettate che il gelato sia pronto sciogliete il vostro cioccolato a bagno maria e , immergetevi le mezze albicocche che avete tenuto da parte , in modo da rivestire la calotta e mettetele ad asciugare su di un foglio di carta forno.
Una volta pronto, porzionate il gelato in 18 palline e distribuitele sulle mezze albicocche
Buon appetito
Dani

I'm continuing with my own variations on the colors : my flowers are for me a source of joy and inspiration, although if take care of them it's sometimes an hard work!! Today the cvariations are in shades of blue, and I hope you like them. My photos accompany these delicious
Apricot-peach Ice cream in little apricot bowl

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Ingredients
5 oz apricots (stoned)
5 oz peaches (stoned)
4.12 oz caster sugar
1/2 tsp lemon juice
7 fl oz full cream milk
9 apricots

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If you prefer, you can also use, for your ice cream , just the apricots: you have to use the same weight of apricot instead of peaches.
Wash very well the fruits, and remove stones. Mash the fruit toghether withsugar and milk. Stir well. Pour the mixture into the ice cream maker. If you don't have it, use the old way :Put the mixture in a freezerproof container and freeze for three hours minimum. For the first two hours, stirring every 30 minutes, because the important thing is to break the ice crystals that are formed at the beginning, to let the ice cream frozen in a uniform manner so that it remains creamy.

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While waiting for the ice cream is ready, melt your chocolate in a water bath, soak the halved apricots that have kept aside , and put them to dry on a sheet of baking paper.
Once ready, portioned ice cream in 18 balls and distribute on the half apricots "little bowl"
Bon appetite
Dani

lunedì 19 aprile 2010

Fragole "Sarah Bernhardt"

Di Daniela
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Vi avevo promesso la seconda ricetta, un dolce, di A. Escoffier. Tutto nasce dal fatto che, per piacere personale e curiosità ho deciso di leggere il suo libro "Ricordi inediti" (il mio in particolare è edito dalla slow food ed.) E' stata una scoperta piacevolissima: ne esce il ritratto di un cuoco di livello immenso, di un menager brillante e di un uomo sensibile ed intelligente che ha attraversato, lasciando un segno tangibile del suo genio, il periodo brillante e pieno di fermento e di entusismo di inizio secolo scorso . La sua vita, partendo dai suoi primi esperimenti culinari di bimbo, in un paesino delle Alpi marittime, scorre da un successo all'altro tra Londra, Montecarlo, New york , Parigi e Roma, vale a dire nelle più interessanti e vive città dell'epoca, in alberghi dove la parola lusso prendeva un significato assoluto di agi , comodità, bellezza, servizi e una cucina a livello stratosferico. E già perchè il giovane August ci racconta insieme alle sue vicende umane, anche una serie di menù, da lui creati in occasione di eventi importanti.

foto da qui

I suoi piatti, quelli da lui ideati portano spesso il nome delle personalità alle quali venivano dedicati : ed erano sovrani, uomini di stato, attrici, cantanti, dive del palcoscenico di ogni tipo. Escoffier dialoga con il Kaiser, applaude Sarah Bernardt, è stimato dal Principe di Galles, è consigliere del signor Ritz..... Insomma c'è da far girar la testa tra i nomi dei suoi piatti e quelli delle persone che li gustavano!!!! Si ha così un'immagine attraverso le sue parole della Bella Epoque come di un età spumeggiante, uno spaccato di vita interessante e si rimane affascinati nel vedere il genio all'opera!
Insomma come capirete mi ha colpito il nostro caro Escoffier e ho pensato di dedicarvi (senza neppure immaginare di poterlo lontanamente emulare) questo stupendo gelato che porta il nome della grandissima attrice francese, "The Divine Sarah."
FRAGOLE "SARAH BERNHARDT"
di A. Escoffier da "Ricordi inediti"
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Ingradienti per 4 persone ( le dosi sono leggermente diverse dall'originale soprattutto nella quantità di zucchero, anche se ho cercato di mantenere intatte le proporzioni. )
  • 300 gr di fragole
  • 3 cucchiai di zucchero a velo
  • 1 o 2 bicchierini di Cognac ( o di Curacao)
  • 80 gr di zucchero
  • 1 ananas medio
  • 400 gr di gelato alla vaniglia (o fior di latte)
  • 1 confezione di panna fresca da montare
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Pulite le fragole, passatele sotto l'acqua corrente, togliete il peduncolo e scegliete le più belle (circa la metà del totale) . Se doveste usare fragoline di bosco lasciatele intere altrimenti tagliatele a pezzi e mettetele in fresco ricoperte con 2 cucchiai di zucchero a velo e 1 o 2 bicchierini di Cognac. Mettete le fragole rimaste nel mixer, aggiungete 40 gr di zucchero e fatelo girare fino ad ottenere un purè di fragole. Passatelo ora al setaccio con un colino a maglia fine per eliminare i semini e mettetela da parte in fresco. Passiamo ora all'ananas : pulitelo (Escoffier dice con due forchette: una per tenerlo fermo e l'altra per staccare la polpa! Ma se avete l'apposito attrezzino forse è più semplice!) e tagliuzzate la polpa mettendo anche lei in fresco con i rimanenti 40 gr di zucchero. Il Maestro qui dice "Avrete preparato in precedenza un gelato finissimo alla vaniglia" Ecco dunque se lo avreta fatto, bene, altrimenti dell'ottimo gelato artigianale andrà benone ugualmente!!! Passiamo allora alla presentazione, e qui cito integralmente: "Sul fondo di una coppa di cristallo dela grandezza desiderata , disponete uno strato di gelato alla vaniglia, poi le fragole con la loro purea, alle quali sarà stata incorporata della panna montata. Ricoprite le fragole con la polpa di ananas e questa con la panna montata restante. La fusione di questi 2 elementi darà l'illusione di un bel tramonto. Gettate infine sul grazioso dessert un velo sottile di zucchero filato."
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Alcune precisazioni:
    • la panna l'ho montata quasi senza zucchero : giusto un cucchiaio di zucchero a velo
    • ho mescolato metà del purè di fragole con la panna, e ho aggiunto qualche pezzetto di fragola, scolata dal Cognac
    • ho unite al purè le rimanenti fragole (lasciandole a pezzetti) e ho fatto con questo composto il primo strato sul gelato di vaniglia
    • poi ho messo il purè con panna, che acquista un bel colore rosa
    • poi l'ananas e per ultimo la panna montata e lo zucchero filato finale è diventato un velo di zucchero... a velo!
Non posso dirvi la goduriosità. Provatelo e buon appetito
Dani
STRAWBERRY "Sarah Bernhardt"
From "Memories unpublished" A. Escoffier
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Ingredient for 4 people (the doses are slightly different from the original mainly in the amount of sugar, although I tried to keep the proportions intact).
    300 g strawberries
    4 tablespoons icing zucchero
    1 or 2 little glasses of cognac (or Curacao)
    80 g sugar
    1 medium pineapple
    400 g of vanilla ice cream
    1 package of fresh cream
Clean strawberries, pass under running water, remove the stalk and choose the most beautifulstrwberries (about half the total). Cut these into pieces and put them in a cool place covered with 2 tablespoons of icing sugar and 1 (or 2) little glasses of cognac. Place the remaining strawberries in a blender, add 40 grams of sugar and let it run until you get a strawberry purée. Now pass it through a sieve to eliminate seeds and set aside to cool. Now take the pineapple: clean it (Escoffier says two forks: one to hold it and the other to remove the flesh! But if you have the appropriate tool it's easier!), cut it and put it into a cool place with the remaining 40 grams of sugar. The Master says here "You previously prepared fine vanilla ice cream" So if you made it, okay, otherwise an excellent bought ice cream will be fine! Now the presentation, and here I quote in full: "At the bottom of a crystal glass arrange a layer of vanilla ice cream, then strawberries and puree, in which has been incorporated the whipped cream. Cover strawberries with the chopped pineapple and this with the remaining whipped cream. The combination of these 2 factors will give the illusion of a beautiful sunset. Throw on the delightful desserts finally a thin layer of spun sugar"
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Some details:
    1. I whipped the cream with almost no sugar: just a spoon of icing suga
    2. I mixed half of the mashed strawberries with cream, and I added a few pieces of strawberry, drained by Cognac
    3. I joined the remaining strawberries to puree (leaving small pieces) and I made this mixture on the first layer of vanilla ice cream.
    4. Then I put the puree with cream, which acquires a beautiful pink color
    5. then the pineapple and finally the whipped cream and cotton candy has become a final layer of sugar ... icing!
I can not tell you the goodness.
Try it and enjoy your icecream


Dani

venerdì 12 marzo 2010

Tazzine di cioccolato al latte con gelato al whisky, panna montata e caramello

Di Daniela


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Tra le svariate decine di cose che mi piacciono della mille volte citata Valtellina, c'è anche la presenza di 2 e dico 2, siorrre e siorri, fabbriche di cioccolato. Ora già è bella. già si può sciare e passeggiare in zone incantevoli, già offre eccellenti piatti tradizionali che stregano il palato, direte voi, pure il cioccolato!! E vi confesserò, che non è neppure un cioccolato di bassa qualità a sentire i miei nipoti e le mie figlie , che ogni volta andiamo su, ci porgono, con estrema gentilezza e un sorriso sulle labbra, una luuuuunga e dettagliata lista della spesa cioccolatosa da portare indietro al nostro ritorno. Con la prima che si incontra proprio all'inizio della valle abbiamo stretto una specie di amicizia (neppure fosse una persona fisica), e così, la signora alla quale ci rivolgiamo per i nostri acquisti, mossa a pietà dagli occhi languidi e dalla bavetta che scende agli angoli della bocca delle mie creature, ci ha concesso, dopo esserci bardate a dovere per via delle norme igeniche, di dare una sbirciatina alla stanza della fontana. Ora, io non sono un'amante folle del cioccolato, ma veder scendere a getto continuo da un rubinetto una colata di cioccolata profumatissima e tiepida, non so dirvi che cosa incredibile sia: tui viene voglia di essere una novella Anita che sguazza nella sua personale fontana di Trevi!!! L'ultimo acquisto, in ordine di tempo sono state delle tazzine di cioccolato della dimensione di una regolare tazza da caffè: e tanto per impiegarla in modo , diremmo, razionale, abbiamo pensato di riempirla di ogni goduriosità immaginabile e abbiamo creato queste...


TAZZINE DI CIOCCOLATO AL LATTE CON GELATO AL WHISKY, PANNA MONTATA E CARAMELLO


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Va da se, che è solo un suggerimento: perchè porre limitii alla vostra fantasia creativa!!

Per il gelato al whisky (questa è la ricetta vincente del programma televisivo "Masterchef" del Regno Unito nel 1995 . Non hai bisogno di una gelatiera e puoi utilizzare qualsiasi miele liquido. Io ho usato l'acacia, ma l'originale era fatto con il miele d'erica)

300 ml panna fresca
60 ml whisky
60 ml miele liquido
4 grandi rossi d'uovo


200 g di zucchero
150 ml di panna
1 noce di burro
whisky (mezzo bicchierino)



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Mettete lo zucchero in un casseruolino, meglio se antiaderente, sul fornello più piccolo del vostro piano cottura, a fiamma media. Lasciatelo lì, senza toccarlo, per un minuto o due, poi cominciate a mescolare, con un cucchiaio di legno, per evitare che lo zucchero a maggiore contatto con la fiamma si bruci, lasciando quello in superficie praticamente intatto. Non aggiungete acqua e non perdetelo di vista: scrollate un po' il casseruolino, mescolate lo zucchero ogni tanto e vedrete che nel giro di pochi minuti comincerà a brunire. Abbassate la fiamma e proseguite la cottura, fino a quando non prende il caratteristico colore scuro. Se avete un termometro da cucina, fermate la cottura a 140 gradi per il caramello biondo e a 155 per quello scuro. Bisognerebbe mettere subito il casseruolino in un altro più grande, contenente acqua fredda, ma in questo caso non serve


Mentre state preparando il caramello, scaldate la panna, badando a che non prenda il bollore.Appena il caramello è pronto, scioglietevi dentro una noce di burro, mescolando con una frusta. Poi, aggiungete la panna goccia a goccia. Questo è l'unico punto critico della preparazione di questa salsa, perché se aggiungete la panna a temperatura ambiente o- peggio ancora- fredda di frigo, il caramello vi si raggruma tutto e lo stesso succede se la versate tutta in una volta: per quanto calda sia, non avrà mai la stessa temperatura del caramello e questo provocherebbe uno choc termico, con conseguente "raggrumamento" del tutto. Quindi, portate pazienza e, all'inizio, versate la panna pian piano, aggiungendola a poco a poco, solo quando la precedente è stata perfettamente amalgamata al composto. Verso la fine, potete anche andare più veloci: l'essenziale è che continuiate a lavorare con la frusta, in modo da montare il composto: alla fine, avrete una salsa morbida, tipo il dulche de leche, per capirci, che ha il pregio di non indurirsi, neppure in frigo. A questo punto, aggiungere il whisky.




Il Gelato


Montate la panna fino a quando non è densa aggiungendo a poco a poco il whisky. Mettete il miele in un pentolino e riscaldate. Allo stesso tempo, battete i tuorli in una terrina. Versate il miele caldo nella ciotola contenente i tuorli e continuate a battere il composto fino a quando è chiaro e denso. Appena si è raffreddato, unite delicatamente il composto uova-miele alla miscela di panna e whisky.


Mettete il composto in un contenitore da freezer e congelatelo per tre ore minimo. Per le prime due ore, mescolate ogni 30 minuti, perché la cosa importante è rompere i cristalli di ghiaccio che si formano agli inizi, per consentire al gelato di congelare in modo uniforme in modo che rimanga cremoso.


Appena pronto, mettetene una generosa porzione nella vostra tazzina di cioccolato, decorate con un po' di panna montata e terminate con la copertura al caramello.


Non ho aggettivi adeguati: provatelo!


Buon appetito


Dani




Honey and Whiskey Ice Cream on a chocolate cup, with caramello topping


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The honey and whiskey ice cream was a winning entry from the UK's "Masterchef" television programme in 1995. You don't need an ice cream maker and can use any liquid honey. I use Spanish orange blossom but the original used bell heather.


Ingredients for ice cream


Serves 4/6
300 ml double cream
60 ml whiskey
60 ml liquid honey
4 large egg yolks


For caramel:

1 1/3 cups sugar

2 tbsp whiskey

10 tbsp cream

1 tbsp. unsalted butter






Place sugar in a saucepan, preferably nonstick, over the smaller stove, medium heat. Don't touch it for one or maximum two minnutes, then stir with a wooden spoon to prevent the lowest sugar burns, leaving the surface intact. Do not add water and do not loose it sight: move gently the saucepan, stir sugar and within a few minutes it begins to brown. Lower the heat and continue cooking, until it gets its characteristic dark color. If you have a cooking thermometer, stop cooking at 140 degrees for blonde caramel and at 155 degrees for the dark. You would put immediately the saucepan in another larger, containing cold water, but in this case it's not necessary. While you prepare the caramel, heat the cream, making sure that it does not take the boil. Once the caramel is ready, melt into 1 tbsp salted butter, stirring with a whip. Then, add the cream drop by drop. This is the only critical point of the preparation of this sauce, because if you add cream at room temperature or-worse yet-cold cream caramel curdles and the same happens if you pour cream all at once: as is hot, will never have the same temperature of the caramel and this would cause a thermal shock, resulting in a complete clump. So, be patient and, at first, pour the cream slowly, adding it little by little, only when the former is perfectly mixed into the caramel. Towards the end, you can also proceede faster: the manin thing is that you don't stop working with the whip in order to mount the compound : at the end, you'll get a smooth sauce, like dulce de leche, that won't harden, even in the fridge. At this point, add the whiskey


Ice cream




Whip the cream until it is thick adding the whisky gradually. Put the honey in a small pan and heat it. At the same time beat the yolks in a bowl. Pour the hot honey into the bowl containing the yolks and carry on beating the mixture until it's pale and thick. Gently fold in the cream and whisky mixture. Put the mixture in a freezerproof container and freeze for three hours minimum. For the first two hours, stirring every 30 minutes, because the important thing is to break the ice crystals that are formed at the beginning, to let the ice cream frozen in a uniform manner so that it remains creamy.


Once ready, put a generous portion of your ice cream in the chocolate cup, decorate with a little 'whipped cream and caramel topping


Bon appetit


Dani

mercoledì 10 marzo 2010

Uovo al tegamino....specialissimo!!

Di Daniela
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Temete eh, un bel post sull'uovo al tegamino?!?! Mi vedevate già, provata e un po' stressata a spiegarvi dall'alto della mia esperienza, quanto deve rassodare un uovo o a quale temperatura deve arrivare per poter essere considerato un uovo fritto a tutti gli effetti!! E invece no! stupore: vi parlo dell'"uovo al tegamino" che preferiscono le mie figlie e cioè una rivisitazione senza pretese dell'opera del maestro Escoffier, la pesca Melba. Creativo e innovatore, Escoffier creò ricette ormai celebri in tutto il mondo, fra cui questa celeberrima Pesca, dedicata alla famosissima cantante lirica australiana Nellie Melba. Anzi vi cito proprio le parole del maestro a questo proposito, tratte dal suo libro, Ricordi inediti, pubblicato da Slow Food Editore nel 1999 : "Ripensando al maestoso cigno mitico che apparve nel primo atto del Lohengrin, le feci servire, al momento opportuno, delle pesche disposte su di un letto di gelato alla vaniglia, all'interno di una coppa d'argento incastrata tra le ali di un superbo cigno scolpito in un blocco di ghiaccio e ricoperto da un velo di zucchero filato. L'effetto prodotto fu sorprendente e la signora Melba si mostrò estremamente colpita dalla mia attenzione. La grande artista, che di recente mi è capitato di rivedere all'Hôtel Ritz di Parigi, mi ha ricordato la serata delle famose pesche al cigno"
E già che ci sono vi cito pure, sempre presa dal libro , la ricetta originale della Pesca Melba nel caso decidiate di realizzarla voi stessi; è semplicissima ma eccellente.

PESCA MELBA

Nellie Melba by Frank Haviland
Per 6 persone: 
6 pesche Montreuil ben mature, 
1 litro di gelato alla vaniglia molto cremoso, 
250 gr di lamponi freschissimi, 
150 gr di zucchero in polvere, 
Mandorle fresche per decorare, 
Zucchero filato per decorare. 

Scottare le pesche per 2 secondi in acqua bollente, quindi scolarle e versarle immediatamente nell'acqua ghiacciata. Pelarle, disporle su di un piatto, spolverale leggermente di zucchero e tenere al fresco. A parte preparare una purea setacciata di lamponi e zuccherare. Servire le pesche su di un letto di gelato alla vaniglia e ricoprire con lo sciroppo ai lamponi. A scelta, si potranno decorare con delle mandorle fresche in scaglie e con un poco di zucchero filato.Segnato tutto? Benissimo è un dolce che non può mancare in nessuna raccolta.

Ma se percaso, come me avete fatto, per pura gola, un bel po' di gelato di pinoli, delicatissimo e un po' diverso, logicamente solo con pinoli italiani , che non hanno il retro gusto amaro che spesso hanno i "foresti", e se, come formichine, avete preparato le provviste di pesche sciroppate per l'inverno durante l'assolata estate, allora siete pronti per questa semplicissima e saporita rivisitazione del dolce del maestro, le nostre

UOVA AL TEGAMINO
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Per il gelato io ho utilizzato la ricetta di Federica , che mi è sembrata la più confacente al mio gusto per delicatezza e profumo. Ho solo cambiato leggermente il modo di prepararlo. Vi passo gli ingredienti e le dosi così come le ho utilizzate io per le "mie uova":

  • 125 gr zucchero (alla vaniglia il mio, cioè tenuto costantemente in un barattolo di vetro con un baccello di vaniglia, gentile omaggio della mia amica Giulia))
  • 200 gr latte
  • 150 gr panna fresca
  • 1 tuorlo d'uovo
  • 80 gr pinoli
  • 1 bustina di vanillina (mia aggiunta, da golosa di questo aroma)
  • Più un barattolo di pesche sciroppate rigorosamente home made e il loro sughetto di conserva
  • e opzionale, un po' di panna montata o di mandorle sfilettate o qualche pinolo tostato in più
Tostate leggermente i pinoli nel forno. Tritateli poi minutamente, magari con lo zucchero alla vaniglia lasciandone magari qualcuno intero per il piacere di avvertirne la consistenza nel mangiare il gelato. In una ciotola mescolate con la frusta l'uovo e il composto di pinoli e zucchero e per ultimo unite il latte. Fare riposare il composto nel frigo per una mezz'oretta e poi, dopo aver unito anche la panna versatelo nella gelatiera e avviatela. Se non doveste possederla fate come vi avevo già detto per il sorbetto di fichi: mescolate accuratamente gli ingredienti come sopra specificato, ma dividete tuorlo e chiara: il primo lo utilizzate mescolandolo , come detto, con lo zucchero e i pinoli tritati, invece la chiara la monterete a parte a neve e la unirete dopo la panna al composto. Versate il tutto in un contenitore largo quanto più possibile, che possa stare nel vostro frizer, meglio se già tenuto all'interno del freezer stesso per qualche ora. Poi per le prima due ore mescolate una volta ogni 30 minuti, perchè l’importante è rompere i cristalli di ghiaccio che si formeranno all’inizio, per lasciar congelare il gelato in modo uniforme e in maniera che rimanga cremoso. Se lo lascerete a congelare più a lungo, dovrete dare una mescolatina all'ora ancora per un paio di volte. Ma il vostro gelato, alla fine, sarà squisito e cremosissimo.
Disponetelo adesso in un contenitore monoporzione da mandare in tavola, in uno strato non troppo spesso. Al centro mettete a mo' di tuorlo le vostre pesche sciroppate e condite il tutto con un cucchiaio di succo di conserva. Volendo potete decorare ancora con lamelle di mandorle o ciuffetti di panna montata, o con altri pinoli tostati, ma è già squisito e delicato così!!
Provare per credere!!!
Buon appetito
Dani


VERY SPECIAL SWEET FRIED EGGS


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  • ½ cup sugar vanilla flavoured
  • 3/4 cup milk
  • 1/2 cup fresh cream
  • 1 egg yolk
  • 2.8 oz pine nuts
  • 1 sachet vanilla
  • 1 can of peaches in syrup home made and
  • optional, a bit 'of whipped cream or some toasted pine nuts or sliced almonds

Lightly toast the pine nuts in the oven. Then chop them minutely, perhaps with vanilla sugar maybe leaving some whole. In a bowl stir with a whisk the egg and the mixture of pine nuts and sugar and finally add the milk. Making the mixture rest in refrigerator for half an hour and then, add the the cream and pour it into ice cream maker.
If you do not own it you do as I have explained for the fig sorbet: mix thoroughly the ingredients as specified above, but divide the yolk and the white: use the first for the mixture as above, with the sugar and chopped pine nuts, but the whisk the white aside “a neve” and add it to the mixture after cream. Pour into a container as large as possible, which might be in your freezer, preferably already taken in the same freezer for several hours. Then for the first two hours, stirring every 30 minutes, because the important thing is to break the ice crystals that are formed at the beginning, to let the ice cream frozen in a uniform manner so that it remains creamy. If you leave it to freeze for longer, you must stir it a couple time in 2 hours. But your ice cream, going to be delicious and creamy. Now place the ice cream in a single dish to serve, in a layer not too thick. At the center put on as a 'yolk your peaches in syrup and topped it all with a tablespoon of peaches’ juice. You can still decorate with sliced almonds or tufts of whipped cream, toasted pine nuts or other, but also simple it's so delicate and delicious! try it to believe! Bon appetite
Dani

giovedì 30 luglio 2009

wasabi ice cream-gelato al wasabi!!!!

di Alessandra

wasabi ice cream 2


Ve lo avevo detto, no?, che bisognava che ci tirassi fuori qualcos'altro, da 'sto wasabi qua. Anzi, se proprio devo essere sincera, l'acquisto della famigerata pasta era stato ispirato proprio da un gelato al wasabi, mangiato a fine pasto nel ristorante giapponese più trendy della città- quello nella boutique, per intenderci, con tanto di autografo della Yespica in bella vista. Ed era dalla prima cucchiaiata che stavo pensando di provarci anche a casa, visto che, di tutto quello che avevamo scelto, l'unica portata riproponibile per le mie capacità e per i palati domestici sembrava essere solo quella.
More solito, appena entrata in possesso dell'ingrediente, mi sono dedicata a tutt'altro ( i 4kg e mezzo di mirtilli ibernati nel freezer lo dimostrano) e se non fosse stato per i bicchierini il povero wasabi sarebbe rimasto lì a marcire in dispensa, al pari di non so quanti altri ingredienti per cui avrei dato un braccio per averli e di cui oggi ho dimenticato l'esistenza.
A farla breve: sono partita dal gelato alla crema di Santin, senza il latte condensato: per un bel po' sono stata tentata dal'usare panna e latte di soia, ma temevo disastri sul fronte della cremosità. Il risultato è stato molto simile a quello del ristorante ( azzarderei anche un "più buono", a dirla tutta), a parte il colore, che da loro era verde wasabi e qui è venuto giallino. Un po' come era successo per la granita al basilico, di qualche tempo fa. Con la differenza che la Dani, che è più furba, si è limitata ad alzare un sopracciglio e a seguire fedelmente la ricetta. Io, invece, ho iniziato ad aggiungere wasabi come una forsennata,- ussegnur, e perché non viene verde????- con l'unico risultato che vedete nella foto. In compenso, il sapore ne ha guadagnato- o meglio: così presumo, viste le lacrime agli occhi degli assaggiatori. Prima di rantolare, mio marito ha detto "mettine un po' meno, la prossima volta", ma l'amico superstite ha promosso l'esperimento a pieni voti.
Per cui, ve lo ri-giro qui, con qualche annotazione in fondo

GELATO AL WASABI

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BASE PER 500 GR DI GELATO
250 g di panna fresca
250 g di latte
2 tuorli
60 g di zucchero semolato

1 cucchiaino abbondante di wasabi in pasta

Si procede come per un normale gelato alla crema: si montano i tuorli con lo zucchero, mentre si portano ad ebollizione il latte e la panna. Quando i tuorli sono spumosi, si versa il liquido bollente a filo, si mescola bene e si rimette tutto sul fuoco, portando alla temepratura di 85 gradi. Si lascia raffreddare e si mette in gelatiera, seguendo le istruzioni
Io ho aggiunto il wasabi a caldo, stemperando il cucchiaino in poca panna e latte bollenti e aggiungendo poi il tutto al resto del liquido.

considerazioni: presumo che il wasabi in pasta non vada bene. Per il colore, intendo, sul sapore ci siamo. So che ne esiste una verisone in polvere, ma io quella avevo e quella ho usato. Ma al prossimo tentativo, provo con la polverina...
Abbinamenti: ovviamente, trattandosi di un esperimento, lo abbiamo mangiato così, cercando di studiare con che cosa potesse accoppiarsi. L'accostamento estemporaneo dei mirtili ( toh, che caso!!!), per esempio, non è affatto male ma noi continuiamo a vederlo come pendent di qualche pesce grasso- lo sgombro su tutti.
Buona giornata
Alessandra


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