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lunedì 18 giugno 2012

Salmone "agretto" e l'Infiorata del Corpus Domini.

Di Daniela

Giusto l'altro giorno vi ho parlato della mia amica Anna e del suo premio per la vetrina decorata con i limoni, ma le feste legate alla primavera non sono finite lì!
Infatti, come tutti gli anni, per la festa del Corpus Domini,  a Monterosso, come in molti altri luoghi in Italia, viene organizzata una “infiorata”, cioè si preparano splendidi tappeti di fiori nei vicoli e per le strade del paese ….
infiorata

Nelle settimane precedenti, vengono disegnate ricche decorazioni su grandi fogli di carta spessa, che poi sono appoggiate sul selciato e riempite con sabbia, pietruzze colorate, sassolini, polvere di marmo, fondi di caffè, chicchi di riso e, soprattutto, petali di fiori, lievi e colorati, che vengono, tradizionalmente portati a Monterosso dalla provincia di Savona.

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venerdì 15 aprile 2011

sandwich dolci e salati

 Di Daniela
Scroll down for English version
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Più che un post di ricette questo sarà un post di idee... cioè quelle che si affollano in modo arruffato alla mente pensando a come organizzare un sandwich party per la Microba. La traduzione si riduce ad un banale sillogismo: la Microba vuole invitare alcune amichette, le amichettte sanno che la mamma della Microba cucina anche "cose strane", ergo le amichette desiderano mangiare le "cose strane" della mamma della Microba!!! Sempre che non decidano di cucinarle con me..... Quindi la scena è la seguente "tesoro cosa vuoi che prepari per le ragazze a merenda?" (Ragazze è il termine necessario perchè sul bambine storcono già un po' il naso) "Mi piacerebbero i sandwich, mamma, sai come quelli che mi preparava la nonna!" " Ma li vuoi dolci o salati (domanda stupida in verità!)?" " Tutti e due mamma, se puoi naturalmente.... non vorrei che ti stancassi per me (;-) colpo da maestro!), ma se potessi mi piacerebbero tanto sia dolci che salati!!"  Ora, è evidente che non posso assolutamente competere con i sandwich che preparava la nonna, perchè quelli erano magici: quindi, l'unica cosa che mi resta da fare è trovare un modo originale di proporli, perchè se c'è una cosa a cui non so assolutamente resistere è allo sguardo orgoglioso di mia figlia che mostra alle sue amiche le "meraviglie" che preparo per lei! Quindi, scartabellando qua e la e riflettendo un bel po' ecco cosa ha partorito la mia mente sconclusionata in una mattina di "studio matto e disperatissimo". I primi che  vi propongo sono quelli dolci:  nutella spalmata e messa in un cornetto di carta per disegnare i particolari per orso e maialino, cioccolato fondente sciolto con un pochno di panna e la nostra marmellata di ciliege per i due micro spartiti, disegnati con il cornetto il cioccolatoso e con una matita per dolci alla fragola il secondo. Inutile specificare che infinite sono le forme che potete ideare, e moltissime le creme da usare per decorarli, dalla pasticcera a quella al cioccolato al miele nelle sue varie gradazioni e sapori e alle infinite marmellate.....

Collage di Picnik

sandwich dolci

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Qui invece partiamo con i salati: le infradito sono ormai un cavallo di battaglia, ma bruco, maialino e "nave dei pirati che naviga nel verde mai dei sargassi" hanno avuto un certo successo!

Collage di Picnik
La farfalla certo, la più "ricca" e colorata  è stata gradita

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ma le bimbe sono rimaste colpite più che altro dalla sezione "sandwich Haute couture" che comprendeva alcuni modelli di abiti scollati da gran sera, con scarpe decoltè (Stefi, che ne dici: queste sono per te!) e borse in tono: devo dire che qui ho avuto molta soddisfazione sia nella versione patè che in quella prosciutto cotto!

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Collage di Picnik


Un capitolo a parte merita la sezione musicale utilizzata sia nel reparto dolci che in quello salato : sia i violoncelli per Microba...

Collage di Picnik

che i pianoforti in onore di Ginevra sono stati accolti da ohhhhhh di ammirazione che mi hanno fatto proprio piacere! Dimenticavo: il secondo pianoforte, quello "bianco" era un omaggio con citazione ad uno degli idoli di Ginevra, il grande J. Lennon....

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E ora qualche idea per come farcire panini un po' più da gusti adulti, presa direttamente da "Garden party" il nostro Starbook di questo mese:
Sandwich formaggio e salmone affumicato:  Stendete su una fetta di pane in cassetta integrale uno strato di formaggio morbido (tipo philadelphia), coprite con rondelle sottili di cetriolo, cospargete di aneto tritato e metteteci sopra una fetta di salmone affumicato. Sovrapponete un'altra fetta di pane
Sandwich avocado, limone verde tabasco e gamberetti: schiacciate la polpa di un avocado con un succo di limone verde, sale e alcune gocce di tabasco; stendete questa pasta su alcune fette di pane in cassetta, finite con gamberetti cotti e sguscati e coprite con una fetta di pane.
Sandwich pomodoro, bacon rosolato, formaggio morbido, senape e basilico : spalmate uno strato di formaggio bianco morbido (tipo philadelphia) su una fetta di pane casareccio, coprite con fette di pomodoro e foglie di basilico, poi fettine sottili di bacon o di pancetta affumicata rosolata. Spalmate la senape sull'altra fetta di pane e appoggiatela sul bacon.
Sandwich pomodoro, prosciutto e tapenade verde : tagliate una baguette croccante a metà e spalmate la tapenade su entrambi i pezzi.  Disponeteci sopra una fetta di prosciutto cotto e fettine di pomodoro. Richiudete la baguette.
Buon sandwich party
Dani


Coloured sandwiches
piano
I organized for my youngest daughter a sandwich party. She had a few girlfriends as guests and she asked me to prepare some sweet and some savory sandwices for their snack. These are the pictures of the ideas I had: some inspired by these two sites , some imagined by me. They are colorful and cute and the girls really liked them.
And now some ideas for stuffing sandwiches taken directly from our "Garden party" our Starbook for this month:
Cheese and smoked salmon sandwich: Spread on a slice of bread a layer of soft cheese (like Philadelphia), cover with thin slices of cucumber, sprinkle with chopped dill and put on a slice of smoked salmon. Close the sandwich with another slice of bread
Sandwich avocado, lime, tabasco and shrimp: mashed pulp of an avocado with lime juice, salt and a few drops of Tabasco sauce, spread this dough on a few slices of bread, finished with cooked and peeled shrimp and cover with a slice of bread.
Sandwich tomato, bacon browned, soft cheese, mustard and basil: spread a layer of soft white cheese (like Philadelphia) on a slice of bread, cover with sliced ​​tomato and sliced ​​basil, and thin slices of bacon or smoked bacon browned. Spread the mustard on the other slice of bread and place it on the bacon.
Sandwich tomato, ham and green tapenade: Cut a crusty baguette in half and spread the tapenade on both part. Place on a slice of ham and slices of tomato. Close the baguette.
Bon appetit

Dani



mercoledì 5 agosto 2009

mousse di avocado con anguria e fragole



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Premesso che sull'argomento non mi sono ancora fatta un'opinione chiara, se oggi qualcuno dovesse chiedermi che cosa vorrei fare da grande, penso che risponderei senza esitare che vorrei diventare la Nigella. E questo, sostanzialmente, per tre motivi
1. per poter essere considerata una icona sexy, nonostante un cinque -sei chili di più, e pure mal distribuiti, alla faccia delle mie diete del lunedì mattina, delle camicie over size e dei calci alla bilancia con cui inizio ogni giornata, da qualche anno a questa parte.
2. per non dover lavare montagne di cucchiai- cucchiaini- cucchiai di legno et forchette, ogni volta che cucino, ed essere invece libera di ficcare un dito dentro creme, spume e manicaretti vari e ficcarmelo per giunta in bocca, al fine di assaporare fino in fondo il gusto di quello che c'è sopra e non per tamponare i danni dell'ustione di terzo grado perchè per la miseria, mi son distratta un attimo e ho messo l'indice nel minestrone bollente
3. per percepire sonori ingaggi per preparare cose che a casa mia sarebbero accolti da risatine di scherno, sopracciglia alzate e commenti sarcastici ( " non dire che sono schifezze, Carola: è cucina da blog") per poi essere travolti da inviti più o meno benevoli a tornare rapidamente sulla retta via della cena come si deve (con un primo, un secondo e un dolce- e pure nei piatti)
Oggi, però, le mie aspettative hanno ricevuto un duro colpo, in seguito al quale penso che le mie possibilità di diventare Lei si siano azzerate di colpo, senza possibilità di risorgere, in nessun modo.
Perchè, vedete, ieri ho fatto indigestione. Di gelato. Ma, prima che scatti la solidal catena dell'"eddai, e cosa vuoi che sia e se non lo mangi ad agosto, il gelato, quand'è che lo vuoi mangiare", sappiate che la vivanda incriminata è il residuato bellico di non so quale marca industriale che giaceva dimenticato al settimo strato del freezer e che ho fatto fuori in seguito all'insorgere di un certo languorino, che al confronto Gargantua e Pantagruel sembrano le signorine vittoriane di qualche post fa. E mentre mi ingozzavo, pensavo che faceva proprio schifo, con quel retrogusto di plastica d'antan che probabilmente risaliva all'epoca dell'acquisto e che, negli anni, non era migliorato per niente. Mezz'ora dopo, quella che faceva proprio schifo ero io: colorito verdastro, sudori freddi, occhi aperti a fase alterne, pezzuola in fronte e metaforico registro dei Santi in mano, che guai a saltarne uno, nella trafila dei fioretti, che "giuro-giuro-giuro che se passo la notte MAI PIU'" e amenità del genere, su cui sorvolo, per decenza. ma che devono aver sortito i loro effetti perché, nel giro di qualche ora, mi è apparsa niente meno che Lei .In diretta dalla sua cucina immacolata, con le unghie laccate, la cofana perfetta, i figli servizievoli, il pollo sfrigolante e tutto quanto fa NigellaLawson, magliettina aderente compresa. La quale, con un sorriso indulgente, mi ha ricompensato della mia devozione, ammettendo che, talvolta, anche lei è umana e che sì, ogni tanto, anche lei, ha un languorino. E, quando ciò avviene, però, anziché avventarsi sul gelato dell'altr'anno si prepara una leggera zuppetta di piselli e pesto, che poi si porta dietro, nella gavetta firmata, e si beve beata al parco, in coda a far la spesa e, udite udite, pure sull'autobus.
Ed è lì che ho capito che non ce la potrò mai fare: perché anche se resistessi la mezz'ora che a me serve per preparare la zuppa, se avessi il pesto sempre pronto in frigo, se avessi l'acqua che mi esce bollente dalle pentole esattamente come ha lei, mi ci vedete a placarmi il languorino, bevendo dal thermos, mentre traballo sulla piattaforma dell'autobus? E sopratuttto: ce li vedete i passeggeri , quelli che aspettano alla fermata, l'autista (!!!) a tollerare senza colpo ferire di avere come compagna di viaggio una che, sul più bello, si apre una bottiglia piena di una roba verde e puzzolente e se ne beve una bella tazza, magari senza neanche offrirne un po'????
Meglio, molto meglio, confortarci con la macedonia qua sotto, che avrà un che di nigelliano nella semplicità dell'esecuzione e nell'estro degli accostamenti, ma che non è trasportabile in nessun termos, non si beve alla fermata dell'autobus e placa il languorino senza passare per forza sul cadavere della tua reputazione, poca o tanta che ti sia rimasta...
E poi, comunque, io da grande voglio fare Martha Stiuart, altro che....

MOUSSE DI AVOCADO CON ANGURIA E FRAGOLE

MOUSSE DI AVOCADO


A scanso di equivoci, non è che i postumi dell'indigestione prevedano che si confondano le fragole con i lamponi:è che quelli, oggi, aveva Cartier- ma le fragole ci stanno meglio, senza alcun dubbio

per 4 persone
1 avocado maturo
200 g di panna montata
1 limone
4 palline di polpa di anguria fresca
1 cestino di fragole
foglioline di menta per decorare

Tagliare in due l'avocado, scavarne la polpa con un cucchiaino, spremervi sopra il limone e schiacciarla bene con una forchetta. Aggiungere la panna ad un cucchiaio per volta, avendo cura di non smontare il composto. Aggiustare di sale
Comporre le coppe come nella foto, con uno o due cucchiai di mousse all'avocado e la frutta. Decorare con foglioline di menta e servire
Buon appetito
ale


lunedì 25 maggio 2009

chi trova due amiche...insalata di avocado, mele e arachidi

di Alessandra



Andiamo con ordine: chi trova un'amica, SPENDE un tesoro: specialmente se l'amica in questione è un'altra come te, con tanto di blog, passione culinaria e lacrima facile di fronte agli stampini azzurri a forma di trifoglio. E specialmente se, dopo aver letto il tuo, di blog, ha pietà dei tuoi lai e ti propone di trasformare un elegante aperitivo di mezza sera, fra due eleganti signore di mezza età, in una forsennata corsa all'Ikea, a raccattare le ultime offerte, in preda ad una sorta di horror vacui per l'ultimo millimetro quadrato del pensile in alto a sinistra, che forse, se stringo tutto il resto, lì ci sta.
Per inciso, mai sortita poteva capitare in un momento più felice per me : non solo la creatura giaceva simil malata dai nonni, ma, quel che più importa, il marito era impegnato nella consueta missione bisettimanale della sostituzione del disertore di turno della partita del lunedì. La qual cosa, in casa mia, ha un unico significato: via libera.
E così, mi sono data alla pazza gioia, comprando assolutamente di tutto, in una gara a chi riempiva di più il carrello, con tanto di gridolini estatici e di patetiche rincorse verso gli ultimi esemplari rimasti sugli scaffali. Abbiamo rastrellato tutto, senza pietà, in un tripudio di sacchetti gialli, matite di legno, blocchetti segna cose. il culmine lo abbiamo toccato nel reparto bambini, quando, in preda al delirio, abbiamo iniziato a togliere metaforicamente di bocca ai piccoli clienti decine di pentolini colorati, "perfetti per il catering", e il culmine del culmine lo ha toccato quell'altra disgraziata quando ha interrotto sul nascere ogni recriminazione di un gruppo di madri fra il basito e il contrariato, dicendo che lei, a casa, era piena di figli che la aspettavano ed evocando strazianti immagini in puro stile rondinino pascoliano.


Ho fatto le scale carica come un mulo, con tre sacchetti ikea da una parte e borsa e chiavi dall'altra, pregustando le tre ore di tempo che mi restavano per riuscire ad occultare comodamente il malloppo, prima del rientro del marito. Il quale, ovviamente, era in casa: anzi, ad essere precisi, era proprio sulla soglia, pronto per uscire, dopo aver fatto un salto veloce a cambiarsi.
Non intendo turbare in alcun modo la consueta aulicità dei contenuti del blog con basse narrazioni di quel che è successo dopo: vi basti sapere che sono stata graziata dall'urgenza della partita e che ho trascorso le tre ore successive a inandiare quello che di più simile ad una cena "vera" e non da food bloggers, potessi preparare.
Ed è qui che è intervenuta in soccorso l'altra amica, o meglio: mi sono venute in soccorso le sue meravigliose sarde in saor, che tanto avevano mandato in estasi i nostri ospiti, giorni prima, e che troneggiavano, belle incellofanate, nel ripiano nobile del frigo, pronte a salvarmi la serata e l'umore e tutto quanto il resto. E dopo due giorni erano così buone, ma così buone, ma così buone che hanno contagiato anche il marito, stranamente ben disposto verso gli apri-pista che vedete qui sotto e di cui mi sbrigo a darvi la ricetta, prima che mi dimentichi che cosa ho improvvisato con gli avanzi dei giorni scorsi....

melitzanosalati e guacamole



per la melitzanosalati
2 melanzane lunghe, possibilmente panciute
2 spicchi d'aglio
peperoncino
sale
olio

Mettere le melanzane in forno ( l'ideale sarebbe farle abbrustolire su una gratella, ma in mancanza di cavalli trottano gli asini, come si dice a Genova..) e farle cuocere a 200 grad fino a quando saranno tenere ( almeno mezz'ora). Svuotarle della polpa con un cucchiaio, condire quest'ultima con due spicchi d'aglio sminuzzati finemente, sale e un po' di peperoncino e frullare, fino ad ottenere una crema morbida. Aggiungere poi olio leggero 8 sempre EVO, ovviamente) montando come per la maionese

Guacamole veloce
1 avocado maturo
semi di coriandolo
1 cipollina tritata
il succo di un lime
qualche goccia di tabasco
sale
Svuotare con un cucchiaio l'avocado, bagnarne la polpa con il succo di lime, perché nn annerisca e schiacciarla bene con una forchetta. Aggiungere gli altri ingredienti e, se piace, qualche goccia di tequila.

Insalata di Avocado, Mele rosse, Arachidi



Praticamente, è tutta nel titolo. bisogna avere l'accortezza di bagnare sempre con del succo di limone o di lime l'avocado e le mele (io li ho anche tagliati con il coltello di ceramica, che itarda l'ossidazione) e poi condire con olio leggero , sale e un po' di coriandolo. In frigo fino al momento di servire.
Buona notte
alessandra
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