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mercoledì 18 luglio 2012
la degustazione dei dolci valtellinesi e il tortino di grano saraceno (chef Bassi)
martedì 13 settembre 2011
Chutney aux pêches
Tuffiamoci allora in questi ultimi scorci d'estate almeno atmosferica e godiamoci questo eccellente chutney di pesche, davvero perfetto per formaggi e carni.....
mercoledì 27 luglio 2011
Salsa alle pesche per carpaccio- e Si Si' è la RAI (parte seconda)
lunedì 25 luglio 2011
Torta al cacao, pesche e zafferano e... sì,sì, è la RAI (prima parte)
- Contrariamente a quanto potrebbe far pensare la mia passione per i dolci anglosassoni, non amo il bicarbonato. Probabilmente non riesco a dosarlo, ma sento sempre un retrogusto che trovo fastidiosissimo. Per cui, ogni volta che mi imbatto in questo ingrediente, lo sostitiusco, aumentando leggermente la dose di lievito.
- Considerate che, a causa della presenza delle pesche sulla sua superficie, questa torta non crescerà in modo pazzesco: resta estremamente soffice (la fecola e il burro fanno il loro dovere) ma non aspettatevi un bordo alto 4 dita, perchè la fisica ha le sue leggi- e funzionano anche in cucina
- La ricetta dice di usare pesche mature, io vi direi di no: dovete tagliarle a fette e questo prevede che facciate un minimo di pressione sul frutto. Le pesche mature si spappolano, senza ritegno: per cui, trovate una via di mezzo, che vi permetterà oltretutto di fare delle fette abbastanza sottili, più facili a sciogliersi
- La teglia: non ho usato uno stampo a cerniera, ma una normale teglia da dolci, del diametro di 22 cm, unta sul fondo e ai bordi con un po' di burro. Dopo pochi minuti la torta si staccava da sola dallo stampo e l'ho sformata capovolgendola su un piatto da portata- e poi capovolgendola di nuovo, sul piatto che vedete nella foto (neanche a dirlo, ho confuso i due piatti, per cui in foto c'è finito quello poco fotogenico, ma vabbè- ormai dovreste esserci abituati, qui sopra...)
- fruste elettriche o anche robot da cucina, se lo avete- e tanta pazienza, perchè trattandosi di torta soffice, più aria si incorpora e meglio è. Idem per quanto riguarda l'obbligo di setacciare le polveri: con la farina, è sempre meglio farlo, perchè l'ossigeno che si crea da questa operazione "risveglia" gli organismi presenti nella farina e la fa lavorare meglio: ma quando si parla di preparazioni con poco lievito, che devono comunque essere soffici, si tratta di un passaggio obbligato.
- il primo che ride lo ammazzo, ma prima di capire come fare a sciogliere lo zafferano in tre cucchiai d'acqua bollente ci ho messo un po'- e lì per lì pensavo di dover far bollire tre cucchiai d'acqua in un pentolino. Basta far bollire un po' d'acqua, prelevarne tre cucchiai, metterli in un bicchiere e lì sciogliere lo zafferano. Chiedo venia per il dettaglio - che so che è superfluo per tutti- ma se mai ci fosse qualcuno imbranato come me, ecco: non sentiamoci soli...
- Per tagliare le pesche a fettine, non è il caso di snocciolarle, prima: basta tagliare tante piccole fette, il frutto in una mano, il coltello nell'altra, ed ecco lì che l'operazione è conclusa, senza nemmeno sporcarsi. La fettina si stacca bene da sola dal nocciolo- ed è per questo che vi dicevo di usare frutti maturi, ma ancora sodi.
- Cottura: 180 gradi a modalità statica per una quarantina di minuti. Lo stuzzicadenti non deve uscire asciutto, ma umido: altrimenti, la torta si seccherà troppo, al contatto con l'aria. L'essenziale è che esca pulito, senza grumi di impasto tutto intorno.
mercoledì 29 settembre 2010
Pesche Saturnine alla "come le fa lei!" di Luisa
4 pesche Saturnine o qualunque altro tipo di pesca vi piaccia
4/5 cucchiai di zucchero di canna abbondanti
3 cucchiai di cacao amaro
8 amaretti
un paio di bicchieri di vino bianco secco
Prendete le vostre pesche, pelatele, tagliatele a metà (nel caso delle saturnine, se sono piccole, lasciatele intere e consideratene 1 a testa come porzione), togliete il nocciolo e disponetele in una padella antiaderente non troppo attaccate le une alle altre, con la parte concava rivolta in su.
A questo punto versate nella vostra padella il vino in modo che le pesche risultino immerse per 3/4. (La padella deve essere antiaderente, ma se così non fosse fate prima scaldare leggermente il vino e poi disponete le pesche, per evitare che si attacchino al fondo.) Mettete su ogni mezza pesca 1/2 cucchiaio abbondante di zucchero di canna (o un po' di più se dovessero essere un pochino "aspre").
Prendete ora un amaretto per ogni mezza pesca, toglietegli un po' di base, se è troppo grande e mettetelo al centro dell'incavo di ogni frutto.
Sbriciolate finemente un paio di "avanzi di amaretti" se ne avete o uno intero, aggiungetelo alle pesche e spolverizzate il tutto abbondantemente con il cacao amaro. Mettete la padella sul fuoco basso e fate cuocere per 30 minuti circa, irrorando spesso la parte superiore della pesca con il sughetto di vino e cacao, finchè quest'ultimo non si riduce ad una densa cremina scura. A questo punto togliete dal fuoco e servite le mezze pesche su piattini, accompagnate da una spruzzatina di panna montata e, se vi va, un amaretto.
Buon appetito
Dani
I state that as a recipe for "family" there are no precise doses: pointing you to more or less amount o ...
Serves 4
Saturnine 4 peaches or any other type of peach you like
4 / 5 tablespoons of sugar cane abundant
3 tablespoons unsweetened cocoa
8 amaretti cookies
a couple of glasses of dry white wine
Take your peaches, pell them, cut them in half (if you use the saturnine don't cut them, and use one peach for person), remove the core and place them in a pan not too near to each other, with the concave side facing up. Now, pour the wine in your pan so that the peaches are dipped for 3 /4. Place on each half about 1 / 2 tablespoon of brown sugar (or a little 'more if they were to be a bit "sour"). Now take 1 amaretto for each half peach . Take off a little bit, if it is too big and place it at the center of each half fruit. Crumble finely 1 amarett0, add it to peaches and sprinkle everything with cocoa. Put the pan on very low heat and cook for about 30 minutes basting frequently the top of the peaches with the sauce of wine and cocoa, as long as it becomes a thick creamy dark sauce . Remove from heat and serve the half peaches on plates, accompanied by whipped cream and, if you like, a amaretto.
Bon appetite
Dani
mercoledì 10 marzo 2010
Uovo al tegamino....specialissimo!!
E già che ci sono vi cito pure, sempre presa dal libro , la ricetta originale della Pesca Melba nel caso decidiate di realizzarla voi stessi; è semplicissima ma eccellente.
![]() |
Nellie Melba by Frank Haviland |
6 pesche Montreuil ben mature,
1 litro di gelato alla vaniglia molto cremoso,
250 gr di lamponi freschissimi,
150 gr di zucchero in polvere,
Mandorle fresche per decorare,
Zucchero filato per decorare.
Scottare le pesche per 2 secondi in acqua bollente, quindi scolarle e versarle immediatamente nell'acqua ghiacciata. Pelarle, disporle su di un piatto, spolverale leggermente di zucchero e tenere al fresco. A parte preparare una purea setacciata di lamponi e zuccherare. Servire le pesche su di un letto di gelato alla vaniglia e ricoprire con lo sciroppo ai lamponi. A scelta, si potranno decorare con delle mandorle fresche in scaglie e con un poco di zucchero filato.Segnato tutto? Benissimo è un dolce che non può mancare in nessuna raccolta.
Ma se percaso, come me avete fatto, per pura gola, un bel po' di gelato di pinoli, delicatissimo e un po' diverso, logicamente solo con pinoli italiani , che non hanno il retro gusto amaro che spesso hanno i "foresti", e se, come formichine, avete preparato le provviste di pesche sciroppate per l'inverno durante l'assolata estate, allora siete pronti per questa semplicissima e saporita rivisitazione del dolce del maestro, le nostre
- 125 gr zucchero (alla vaniglia il mio, cioè tenuto costantemente in un barattolo di vetro con un baccello di vaniglia, gentile omaggio della mia amica Giulia))
- 200 gr latte
- 150 gr panna fresca
- 1 tuorlo d'uovo
- 80 gr pinoli
- 1 bustina di vanillina (mia aggiunta, da golosa di questo aroma)
- Più un barattolo di pesche sciroppate rigorosamente home made e il loro sughetto di conserva
- e opzionale, un po' di panna montata o di mandorle sfilettate o qualche pinolo tostato in più
- ½ cup sugar vanilla flavoured
- 3/4 cup milk
- 1/2 cup fresh cream
- 1 egg yolk
- 2.8 oz pine nuts
- 1 sachet vanilla
- 1 can of peaches in syrup home made and
- optional, a bit 'of whipped cream or some toasted pine nuts or sliced almonds
If you do not own it you do as I have explained for the fig sorbet: mix thoroughly the ingredients as specified above, but divide the yolk and the white: use the first for the mixture as above, with the sugar and chopped pine nuts, but the whisk the white aside “a neve” and add it to the mixture after cream. Pour into a container as large as possible, which might be in your freezer, preferably already taken in the same freezer for several hours. Then for the first two hours, stirring every 30 minutes, because the important thing is to break the ice crystals that are formed at the beginning, to let the ice cream frozen in a uniform manner so that it remains creamy. If you leave it to freeze for longer, you must stir it a couple time in 2 hours. But your ice cream, going to be delicious and creamy. Now place the ice cream in a single dish to serve, in a layer not too thick. At the center put on as a 'yolk your peaches in syrup and topped it all with a tablespoon of peaches’ juice. You can still decorate with sliced almonds or tufts of whipped cream, toasted pine nuts or other, but also simple it's so delicate and delicious! try it to believe! Bon appetite
venerdì 17 luglio 2009
Marmellata di pesche, di fragole e arance e confettura di pesche

Finalmente un po’ di relax….. la montagna è il massimo per riposare .
Il verde è il mio colore preferito, mi piace da pazzi, mi fa sentire bene mi rende più serena.. e poi grilli e cicale , che tanto piacciono ad Ale, mi danno un senso di profonda serenità e fidatevi che con un carattere come il mio non è cosa usuale.
Le mie figlie mi prendono in giro, perché dicono che la mia rilassatezza si evidenzia soprattutto nel fatto che, prima che io esploda, quando siamo qui, loro riescono a contare comodamente fino almeno a 10 contro i 3 di Genova!
Può essere, in effetti, ma comunque è un buon miglioramento no? Beh, sono veramente incontentabili questi figli!!!!
Allora per consolarle di questa mia incrollabile “crudeltà”, ho pensato di coccolarle un pochino con qualcosa di veramente goloso.
E cosa c’è di più profumato ed estivo sulla terra delle meravigliose pesche? E cosa ci sarà di meglio quest’inverno di aprire dei barattoli che racchiudono spicchi e polpa di sole?
E che mi dite delle arance e delle fragole? Il profumo è intensissimo e il sapore segue a ruota…
Faccio solo una piccola precisazione che riporta il mio magico libro delle marmellate : dice che la differenza tra confettura e marmellata sta nel fatto che, nella prima la frutta non deve sciogliersi e devono vedesi i pezzi anche dopo la cottura, nella marmellata invece devono essere passati, una volta cotti, per avere un composto liscio. Ultima avvertenza che già tutte conoscete, ma, si sa, repetita iuvant……una volta aperti i vasetti vanno conservati in frigo!
Perciò tutti sotto per preparare
MARMELLATA DI PESCHE , CONFETTURA DI PESCHE, MARMELLATA DI FRAGOLE E ARANCE
Cominciamo dalla MARMELLATA DI PESCHE
- 2,5 kg di pesche sode e mature
- 1 kg di zucchero
- 1 limone
- qualche foglia di pesca
Sbucciate le pesche, tagliatele a pezzi piuttosto grossi, togliete il nocciolo.
Mettete i pezzi in una casseruola , unite il succo e la scorza del limone e qualche foglia accuratamente lavata e solo se non trattata, di pesco. Portate ad ebollizione, mescolate spesso e schiumate quando serve.
Non appena le pesche saranno spappolate, togliete le foglie , se le avete messe, e passate la frutta al passaverdure o, se lo avete, utilizzate il solito frullatore ad immersione.
Rimettete il tutto sul fuoco e aggiungete a questo punto lo zucchero; fate bollire a fuoco dolce mescolando spesso. Ci vorrà forse una mezz’ora ancora: comunque fate la solita prova del piattino e togliete dal fuoco appena la goccia non scivola più.
Versate la marmellata nei vasetti sterilizzati , lasciando ½ cm circa di spazio libero e chiudete subito ermeticamente. Sterilizzateli per 20-25 minuti e lasciateli raffreddare.
CONFETTURA DI PESCHE
- 2,5 kg di pesche
- 1 kg di zucchero
- 1 arancia
- ½ limone
- 1 bicchierino di liquore all’amaretto (FACOLTATIVO) (io ho aggiunto cognac)
Pelate le pesche e tagliatele a spicchi togliendo il nocciolo. Mettete gli spicchi in una terrina, alternandoli con lo zucchero e lasciate riposare per una notte intera sigillate con la pellicola trasparente. Io qui in montagna le ho lasciate fuori dal frigo perché di notte la temperatura è freschina…. In città forse è meglio metterle in frigorifero…
La mattina su7ccessiva mettete il tutto nella solita pentola di acciaio a fondo spesso e aggiungete il succo dell’arancia e del ½ limone e mettete a cuocere a fuoco moderato per circa un ora. Mescolate spesso e una volta positiva la solita prova, togliete dal fuoco e aggiungete il bicchierino di liquore per profumarla ancora un po’. Va da se che è assolutamente facoltativo questo ultimo passaggio… Versatela nei vasetti , chiudete subito e sterilizzateli come al solito.
MARMELLATA DI FRAGOLE E ARANCE
- 500 gr di fragole mature
- 4 arance meglio se non trattate
- 400 gr di zucchero
Lavate le fragole e tagliatele a pezzetti. Mettetele nella casseruola coprendole con lo zucchero.
Poi pelate a vivo 3 arance, tagliatele a pezzetti e unitele alle fragole. Ora spremete la quarta arancia dopo aver tagliato a filetti la sua scorza ben lavata. Io ho preferito grattugiarla grossolanamente. Unite succo e scorza alle fragole e mettete il tutto sul fuoco per circa 20 minuti, ma il tempo varierà a seconda anche della sugosità dell’arancia perciò potrebbe volerci un po’ di più. Anche qui la solita prova risolve i dubbi. Versate il composto dopo averlo frullato o passato a piacere nei vasi sterilizzati, lasciate il solito ½ cm libero e chiudete subito. Sterilizzate (25/30 minuti) , lasciate freddare ed è pronta per l’inverno anche questa!
Che altro mi resta da dirvi? Ah si volevo anticiparvi che anche il prossimo post tratterà di questo argomento e ..... ora non vi resta che provare.
Buona giornata
Daniela