" Poche storie, Ella e John hanno deciso: partiranno. Chi se ne frega dei divieti e delle ansie dei figli, al diavolo medici, paramedici, rompiscatole che ti ammorbano a suon di esami, prescrizioni, precauzioni. Ella ha più problemi sanitari di un Paese del Terzo mondo, John non ricorda come si chiama sua moglie, ma insieme fanno "una persona intera". Di cose grandiose se ne possono fare anche all'ultimo round. Anche dopo una vita che non ha nulla di straordinario. E allora? Si parte e stop. In barba a ogni cautela, ogni pallosa ragionevolezza, a ottant'anni suonati, Ella e John balzano sul loro camper- un vecchio Leisure Seeker- e attraversano l'America da Est a Ovest. Partendo da Detroit, puntano dritti a Diseyland, lungo la mitica Route 66. Un vero e proprio viaggio contromano a base di cocktail vietati, hippies irriducibili, diapositiva all'alba, malviventi messi in fuga. Un inno alla Strada, un caleidoscopio di personaggi strepitosi e cittadine fantasma, ansie sogni paure: quello che è stato, che si è amato, quel che è qui ora e più non sarà...perchè la vita è profondamente nostra, teneramente, drammaticamente grande, fino all'ultimo chilometro"
Questa è la quarta di copertina più bella che io abbia mai letto
E questo è il libro più tenero e commovente e delicato che io abbia mai letto in questi ultimi anni.
E' un inno all'amore, all'anticonformismo, al coraggio che ha come eroi due sposi ottantenni, decisi a sfidare tutto- la famiglia, la salute le regole del buon vivere civile che li vorrebbero a casa, inchiodati a due letti di ospedale- pur di riprendersi in mano quel poco che resta loro da vivere. Lo fanno percorrendo una strada, la celeberrima Route 66, che in questo caso si spoglia di ogni valenza mitica per diventare la delicata metafora di una vita vissuta insieme, condivisa chilometro per chilometro, passo dopo passo e che Ella e John intendono ripercorre insieme, fino al capolinea. Ed al capolinea arrivano davvero, attraverso una serie di avventure in cui mai erano finiti prima e in cui mai avrebbero pensato di incappare, in un viaggio che permette loro di recuperare la bellezza di un rapporto inquinato dalle ingerenze esterne e che, in tal senso, è contromano. E' Ella che parla, raccontando in presa diretta- e lo fa nei modi e nei toni della compagna di una vita: ora bruschi, ora affettuosi, ora venati di compassione, ora vibranti per le momentanee arrabbiature, ma sempre intrisi di una intimità profonda, spontanea, vissuta, che diventa uno dei tanti fili conduttori di questo romanzo.
Se avete genitori che per anni hanno condiviso impegni, fatiche responsabilità e sacrifici e che ora, con i figli sistemati e le preoccupazioni dietro le spalle, possono e vogliono tornare a vivere l'uno per l'altro, amandosi in un modo nuovo, fatto di indulgenza, tenerezza e malinconia, non date loro In Viaggio Contromano: probabilmente, non reggerebbero le emozioni di questa storia. Ma se invece avete ancora tanto tempo da trascorrere insieme, e volete scommettere sul vostro futuro, lungo una strada che, per quantò potrà essere affollata, è e resterà per sempre la vostra, allora questo è il libro che fa per voi.
Buona serata
Alessandra
Questa è la quarta di copertina più bella che io abbia mai letto
E questo è il libro più tenero e commovente e delicato che io abbia mai letto in questi ultimi anni.
E' un inno all'amore, all'anticonformismo, al coraggio che ha come eroi due sposi ottantenni, decisi a sfidare tutto- la famiglia, la salute le regole del buon vivere civile che li vorrebbero a casa, inchiodati a due letti di ospedale- pur di riprendersi in mano quel poco che resta loro da vivere. Lo fanno percorrendo una strada, la celeberrima Route 66, che in questo caso si spoglia di ogni valenza mitica per diventare la delicata metafora di una vita vissuta insieme, condivisa chilometro per chilometro, passo dopo passo e che Ella e John intendono ripercorre insieme, fino al capolinea. Ed al capolinea arrivano davvero, attraverso una serie di avventure in cui mai erano finiti prima e in cui mai avrebbero pensato di incappare, in un viaggio che permette loro di recuperare la bellezza di un rapporto inquinato dalle ingerenze esterne e che, in tal senso, è contromano. E' Ella che parla, raccontando in presa diretta- e lo fa nei modi e nei toni della compagna di una vita: ora bruschi, ora affettuosi, ora venati di compassione, ora vibranti per le momentanee arrabbiature, ma sempre intrisi di una intimità profonda, spontanea, vissuta, che diventa uno dei tanti fili conduttori di questo romanzo.
Se avete genitori che per anni hanno condiviso impegni, fatiche responsabilità e sacrifici e che ora, con i figli sistemati e le preoccupazioni dietro le spalle, possono e vogliono tornare a vivere l'uno per l'altro, amandosi in un modo nuovo, fatto di indulgenza, tenerezza e malinconia, non date loro In Viaggio Contromano: probabilmente, non reggerebbero le emozioni di questa storia. Ma se invece avete ancora tanto tempo da trascorrere insieme, e volete scommettere sul vostro futuro, lungo una strada che, per quantò potrà essere affollata, è e resterà per sempre la vostra, allora questo è il libro che fa per voi.
Buona serata
Alessandra
anch'io ho letto questo libro e mi è piaciuto tanto: vorrei che l'uomo della mia vita ed io potessimo intraprendere un viaggio simile, quando sarà il momento, perchè la morte ci colga quando saremo ancora vivi.
RispondiEliminaMi fido del tuo giudizio. Solitamente alcuni libri hanno una bella 4pagina per cadere nello stereotipato poi. Certi temi fanno effetto ma sono troppo in bilico sulla linea del luogo comune che vuole la "presa" della vita come un atto fisico solo perchè a maggior effetto visto il contrasto con l'età. Quindi faccio doppio atto di fede ehehehehe
RispondiEliminaMi vedi critico sul tema vero?! :P
Diciamo che preferisco pensare che la mia vecchiaia sia\sarà quell'età in cui "sarà dolce anche la pioggia nelle scarpe" indipendentemente da quanti km vi possa fare sopra. Poi casomai leggerò il libro e mi ricrederò...ma la vedo dura ;)
Il mondo degli anziani è spesso visto con compatimento ma mi piace la conferma che, salute permettendo, si sia padroni della propria vita fino in fondo...
RispondiEliminaA volte penso come siano civili quelle culture in cui l'anziano sia visto come il saggio a cui chiedere consiglio anzichè come un ingombro da sistemare in qualche modo...
@ .... io, onestamente, non lo so se mi piacerebbe o meno: mentre mi piacerebbe tantissimo poter vivere un'evoluzione dell'amore coniugale così come ce la racconta l'autore. Questo sì.
RispondiElimina@ Mario, non credo che tu la possa veder dura. Perchè se c'è una ipercritica nei confronti delle quarte di copertina, questa sono io, come d'altronde si vede dalle mie incavolature qui sopra, ogni volta che mi faccio fregare :-) E' che questa quarta è lo specchio fedele di quello che trovarai nel libro: il che, può piacerti come no, ma almeno sei stato preavvisato in modo onesto
P.S. e comunque, le mie rece sono per Daniela, mia per te :-))9
PP.SS. sarà dolce anche la pioggia nelle scarpe, indipendentemente da quanti km si possano fare... beh, uno che scrive e sente queste cose, come farebbe a non amare questo libro??? (ti sei fregato con le tue stesse mani, tiè tiè :-))))
@ virò, come è vero! in questo romanzo, poi, siamo addirittura all'estremo, perchè i protagonisti sono entrambi molto malati e nonostante tutto hanno una volontà che prevale su ogni cosa. Io ho avuto una nonna mancata pochi anni fa, a un mese dai 93 anni, che mi ha guidato in tutto e di cui continuo a sentire la mancanza, anche per questo motivo. quindi, immaginati quanto condivida le tue parole..
ciao
ale
Le tue recensioni sono davvero una certezza 'qualitativa' per me...poi è ovvio che sui gusti personali potremmo discutere a vita :P
RispondiEliminaP.S.
Lo sapevo che lo avresti detto prima o poi!! :P
PP.SS.
"sarà dolce anche la pioggia nelle scarpe" purtroppo non è una frase mia...ma DeGregori, "SantaLucia" una di quelle canzoni che ti fanno gli occhi lucidi senza che nemmeno te ne sei accorta ;)...se hai 30 sec ascoltala qui!
@Virò
Condivido pienamente l'opinione di Virò...lasciatemi però pensare che in Italia c'è qualche 73enne che davvero comincia a diventare un ingombro, non fisico, ma culturale...per non dire altro heheheheeh :P
Sorry per essere andato fuori tema...ma era troppo allettante servita così....:P
Ok...vi libero di me adesso! eheheheh
Mi è piaciuta un sacco questa rece, il libro deve essere davvero bello e il tema del viaggio (in ogni senso)è sempre meraviglioso.
RispondiEliminaPurtroppo non ho esempi attorno a me di coppie che abbiano percorso una lunga strada insieme, ma mi sto impegnando per essere l'eccezione :-)
"Dobbiamo andare e non fermarci finchè non siamo arrivati"
"Dove andiamo?"
"Non lo so, ma dobbiamo andare"
-Jack Kerouak-
"bianca come il latte rossa come.... "sono a pagina 15..mi sono amaramente pentita di averlo preso in biblioteca.andrò avatni cancora un po'...ma mamma mia...
RispondiElimina@ Mario, era la chiosa finale che mi piaceva, della citazione... e quella mi sembrava fosse tua...
RispondiElimina@ Roberta, io faccio il tifo :-) E questa citazione di Keruak mi fa venire in mente le cinque anatre di Guccini /ma quel suo volo certo vuole dire che bisognava volare...
@ Genny: non me lo dire!!!!! stamattina me lo ha consigliato una mia amica, magnificandolo per tutti i versi, Meno male che le ho chiesto di che cosa trattasse, anticipandole che non volevo libri tristi...non ti dico come va avanti, ma è da stomaci forti, mi sa...
@Gambetto: giusto! Quando si generalizza si includono anche le eccezioni: mai pensato che tutti i settantatreenni fossero saggi!
RispondiElimina@Virò
RispondiEliminaEhehehe :))))