Non so a voi, ma se a me danno un appuntamento in un posto con due ingressi, finisco sempre in quello sbagliato. Quello dove la persona che devi incontrare non c'è, per intenderci. Che magari qualche volta è pure quello giusto, e in quello sbagliato c'è finito il tipo con cui ti devi vedere ma, in ogni caso, il risultato non cambia: si perdono minuti preziosi, si consumano le suole delle scarpe e, quel che è peggio, quando alla fine ci si trova, non sono le nostre persone che si salutano, ma le nostre carogne.
Mi è successo mercoledì, con la Cecilia, e mi è ricapitato ieri, con la Paola. Solo che, nel primo caso, si trattava di un aperitivo tranquillo, in un giorno di festa e il luogo prescelto era lo Champa, dove ci arrivi giocoforza a piedi e dove gli ingressi sono a pochi metri l'uno dall'altro; nel secondo, invece, si trattava della rimessa degli autobus di sampierdarena, alle 7 del mattino di un giovedì lavorativo, con i banchi del mercato all'ingresso superiore, gli autobus che si piazzavano di traverso alla strada all'ingresso inferiore e dove, ovviamente, ci sono andata in macchina. Il che, comunque, come vi dicevo è prassi: ragion per cui, quando ho visto che non c'era nessuno, ho afferrato il cellulare, ho incastrato la mini fra due banchi di costumi e ho iniziato a chiamare. Solo che, orrore, non c'era campo.
Ora, quando io dico che, di temperamento, sono ansioso, vi prego di non prendermi alla lettera. L'ansia, infatti, è uno stato definibile e pertanto circoscritto, con modalità di espressione riconoscibili e riconducibili al predetto disturbo.
Quella che prende me, invece, è qualcosa di assolutamente indefinito e incontenibile, una specie di raduno di tutte le sensazioni negative, di matrioska del "se può andar male lo farà", che si incasellano l'una nell'altra, in un crescendo di situazioni traggggiche e....: cavolo, non la trovo... e ora prendiamo traffico e non arriviamo in tempo.. e ora lei telefona a casa... e ora finirà che si preoccupano - non è vero: in casa mia, l'unica che si preoccupa sono io, che faccio per tre. Gli altri due, se cade il mondo, si spostano, sia chiaro. In modo che possa prender bene la mira e farmi secca al primo colpo.
Insomma, per farla breve, tempo tre secondi e mi è preso l'attacco di ansia. Per cui, anzichè fare la cosa giusta- e cioè, parcheggiare la mini, recuperare un bar, prendermi un caffè e chiedere di teelfonare- ho iniziato a vagare per il quartiere in stile via Crucis, alla ricerca del campo perduto, ora scendendo dalla macchina, ora spegnendo e riaccendendo il cellulare, ora facendomi mezzo km di coda, incastrata fra due autobus, col braccio sinistro bello teso fuori dal finestrino, pronto a cogliere al volo il primo segnale.
Quando alla fine è avvenuto il ricongiungimento, in puro stile Carramba, con tanto di corsa a braccia aperte in quel di via Cantore, è partita la seconda puntata: " cavolo, è il compleanno di mia mamma... devo dire alla dani di pensarci lei, al blog... mi deve telefonare tizio... e caio.... e sempronio..." fino ad arrivare al clou del clou, vale a dire la consegna del compito di greco della creatura. Quello del participio congiunto e del "gliel'ho già detto sabato, all'interrogazione, che cos'è". Quello per cui si trepida in casa, su feisbuk e pure sul blog della madre, visto che l'esito di un anno di scuola dipende tutto da qui.
Corro ai ripari e chiamo il marito. Nel frattempo, ho fatto un Genova- Sanremo in un'ora e dieci, con la Paola abbarbicata alle maniglie della portiera in stile koala terrorizzato, ("l'hai visto il segnale? l'hai visto il limite? il guard rail, ale, IL GUARD RAILLL), ma una volta arrivati ("atterrati", a sentire la mia compagna di viaggio) non ho esitazioni.
"Giulio, chiama il 119 e fagli un mazzo così, s'è mai visto, l'ho sempre detto che bisogna cambiare operatore, porca miseria, è un anno che lo ripeto, ma noi no, semper fideles, perinde ac cadaver" e mentre avanzo nella litanìa, aggiungendo che a me il cellulare serve per telefonare, toh, c'è ancora qualcuno che lo usa per questo e che io sì che lavoro e che non è pensabile- non-è-pen-sa-bi-le- che io non sia raggiungibile, quando devo fare gli auguri a mia mamma e mi devono telefonare quei tizi là e la creatura etc etc, il marito mi dice serafico che abbiamo cambiato operatore. E che quindi sono senza campo perchè ora ho il contratto con un altro.
Avete presente quando, dopo aver brancolato nel buio, senza sapere dove state andando e perchè, ad un certo punto le nubi si squarciano e tutto si illumina? Ecco, a me è successo uguale: perchè all'improvviso, mi sono ricordata di aver ricevuto un sms dal nuovo operatore, giusto il giorno prima. Che però non ho letto, perchè non trattandosi del mio, non è stato neanche preso in considerazione.
Commetto l'errore gravissimo di dirlo al marito il quale, ratto come il fulmine, ne approfitta subito per farmi passare dalla parte del torto
"come sarebbe che è colpa mia che non te l'ho detto? mi hai detto, TU ,che cambi il contratto al MIO telefono? " e giù miserie su miserie, che si concludono solo con l'approssimarsi dell'impegno di lavoro e sulla solenne promessa che, da ora in poi, gli verranno riferiti i contenuti di tutti i messaggi, "chiama ora2 e offerta promozionale di pannolini pampers compresi.
La buona notizia arriva verso l'una, quando il cellulare della Paola si illumina e lei dice compunta "dottoressa, forse questo è importante, se vuole possiamo sospendere un attimo". Io leggo solo "sette di greco" e tanto mi basta, ma deve esserci scritto anche dell'altro, per spiegare il moto sussultorio della mia segretaria, che percepisco con la coda dell'occhio, mentre cerco di mantenere il solito contegno professionale. E' quando sento che si soffia il naso, che decido di approfondire e mi impadronisco del suo telefono: "Dì alla Erinni che hai di fianco che abbiamo preso 7 di greco", c'è scritto. E quella, non la finisce più di sogghignare.
Solo che io, fra poco, devo andare in ufficio. Col tailleur, le perle e la 24 ore. E la certezza - matematica- che un "ciao, erinni" mi arrivi già dalla portineria.
Per cui, se trovate Pascal, che in questo contesto è quello vero, l'unico che conti- e cioè, il parrucchiere della Valeria Marini /Sabina Guzzanti- vi prego vi prego vi prego, dirottatelo da me. Che se c'è una che ha bisogno di ritrovare la sua immagine, quella, stavolta, sono io...
LASAGNE ALLA PORTOFINO
Trattasi dell'unica eccezione alla regola per cui il pesto NON si cuoce: la si è ammessa con tutti i contorcimenti di bocca e di naso possibili e, d'altronde, il nome parla da solo,, con quel richiamo a Portofino che, oltre ad essere ben fuori delle nostre mura, rimanda anche ad un mondo che nulla, ma proprio nulla ha a che vedere con il nostro, dove la gente è ruvida e selvatica e la riccheza si declina nei toni di un'eleganza sobria e di una signorilità che rifugge dall'apprire, dal chiasso, dalla volgarità. Per cui, diamoglielo pure, il pesto cotto, a 'sti foresti con le palanche e, tanto per non smentirci, facciamoglielo pure pagar caro: anche perchè 'ste lasagne riescono comunque così buone, ma così buone ma così buone, che son sempre un affare. Parola di zeneize
per 4 persone
lasagne fresche, 500 g
un vasetto di pesto comprato (200/250 g)
(parentesi: io, queste lasagne le preparo con il pesto buono, quando è un po' vecchio di frigo. Ma solo perchè per noi avere il pesto buono in casa è come per i bolognesi il ragù e per i napoletani la salsa di pomodoro. Altrimenti, non state a sprecare del buon basilico per un piatto che lo maltratta un po': usatene un vasetto comprato, ovviamente di qualità, e non pensateci più)
700 ml di bechamelle liquida (50 farina, 50 burro, 700 latte, sale)
Cuocere le lasagne in acqua bollente, con un cucchiaio d'olio per evitare che si attacchino. Se usate quelle che possono andare in forno senza cottura, seguite le istruzioni sulla confezione.
Accendete il forno a 200 gradi
Versate uno strato di bechamelle sul fondo della teglia e disponetevi sopra uno strato di lasagne, che ricoprirete con altra bechamelle e un cucchiaio di pesto, stendendolo bene su tutta la suuperficie. Coprite con un secondo strato, mettete la bechamelle e il pesto e proseguite in questo modo fino all'esaurimento degli ingredienti. Sopra l'ultimo strato, diluite bene il pesto nella behcamelle, per evitare che bruci, e spolverate con abbondante parmigiano grattugiato.
In forno per una mezz'oretta, fino a quando si sarà formata sopra una crosticina croccante e la cucina sarà invasa dal profumo del pesto.
Buona giornata
Ale
per 4 persone
lasagne fresche, 500 g
un vasetto di pesto comprato (200/250 g)
(parentesi: io, queste lasagne le preparo con il pesto buono, quando è un po' vecchio di frigo. Ma solo perchè per noi avere il pesto buono in casa è come per i bolognesi il ragù e per i napoletani la salsa di pomodoro. Altrimenti, non state a sprecare del buon basilico per un piatto che lo maltratta un po': usatene un vasetto comprato, ovviamente di qualità, e non pensateci più)
700 ml di bechamelle liquida (50 farina, 50 burro, 700 latte, sale)
Cuocere le lasagne in acqua bollente, con un cucchiaio d'olio per evitare che si attacchino. Se usate quelle che possono andare in forno senza cottura, seguite le istruzioni sulla confezione.
Accendete il forno a 200 gradi
Versate uno strato di bechamelle sul fondo della teglia e disponetevi sopra uno strato di lasagne, che ricoprirete con altra bechamelle e un cucchiaio di pesto, stendendolo bene su tutta la suuperficie. Coprite con un secondo strato, mettete la bechamelle e il pesto e proseguite in questo modo fino all'esaurimento degli ingredienti. Sopra l'ultimo strato, diluite bene il pesto nella behcamelle, per evitare che bruci, e spolverate con abbondante parmigiano grattugiato.
In forno per una mezz'oretta, fino a quando si sarà formata sopra una crosticina croccante e la cucina sarà invasa dal profumo del pesto.
Buona giornata
Ale
ehehehe evviva il 7!! un erinni..poteva quasi andati peggio:DDDD
RispondiEliminaOK. Non ho nessun dubbio.
RispondiEliminaLA OLA DELLA SETTIMANA VA...........................
A CAROLA!!!!! TA-DAAAAAAAN!!!!!
Per aver dato una risposta brillante, pertinente e azzeccata alla prof di greco nell'ultimo compito dell'anno, risposta che ha consacrato il suo ingresso definitivo nella leggenda della scuola.
I figli dei nostri figli (anzi, dei vostri figli, ché io non ne ho) negli anni a venire varcheranno le soglie del liceo e sentiranno la storia della studentessa che scrisse sul compito "gliel'ho già detto sabato all'interrogazione".
I più scuoteranno la testa increduli, dicendo che è la solita leggenda metropolitana. Quei pochi che ci crederanno saranno tacciati di credulità e presi impietosamente in giro per tutti gli anni del liceo.
Ma i nipotini di Nonna Carola esclameranno: "E' tutto vero! Quella studentessa è mia nonna!!!". Poveretti, a costoro toccherà la sorte peggiore.
Ciao, sei atterrata?? dai che il 7 in greco cancella tutto, la fretta e l'ansia e poi la tua Carola è brava.
RispondiEliminaLo so che il pesto non si cuoce ma le lasagne mi piacciono molto + cosi' che tradizionali. Sono delicate e hanno un profumo di primavera e di sole. La scuola ora è finita e allora buone vacanze . Gis
Una volta assegnata la Ola della settimana, posso passare a cose più rilassanti e commentare il post.
RispondiEliminaVisto che la Ale è già stata colta in castagna dal marito sull'operatore telefonico e si è beccata della Erinni dalla figlia, faccio il terzo del terzetto "non c'è due senza tre".
Non più tardi di ieri ho letto i tuoi lai per il fatto che non ti chiamano dottoressa, e puntuale come l'influenza è arrivata la smentita:
"dottoressa, forse questo è importante, se vuole possiamo sospendere un attimo".
Che poi a ben guardare ti imbraghi da sola: hai confessato tua sponte al marito di non aver considerato l'sms del nuovo operatore telefonico e altrettanto spontaneamente hai ammesso che qualcuno in realtà ti chiama dottoressa, sia pure con la "d" minuscola.
Non stupisce se dopo essere stata colta in castagna per tre volte di fila tu abbia pensato bene di infilare il pesto in forno e cuocerlo.
Ora basta, però: torna ad essere la Ale di sempre, quella col tailleur gessato, le perle e la 24 ore. Una Ale seria, insomma, che parla di massimi sistemi a Pascal, il quale di rimando risponde: "Ma che stai a ddì? Dimmi piuttosto, li bbboccoli li vuoi tondi o triangolari come Valeria?".
P.S.: la parola di controllo era "bedness". Come dire, "ma vai a dormire"!!! :-D
Anche a me il pesto non piace cotto, ma questo piatto ti fa dimenticare la sacra regola, tanto è buono! E' il piatto forte di mia sorella e lo consiglio a tutti almeno una volta nella vita! Brava che me lo hai rivcordato! Ora però mi è presa una gran voglia...Mi sa che domenica gli tocca ;))
RispondiEliminaBello il tuo blog! Mi metto tra i sostenitori :D
questa ricetta mi piace moltissimo.
RispondiEliminaprimo, perché so che piacerà molto ai miei figli, che di lasagne e pesto separatamente vanno matti, e sai come gli piaceranno assieme!
secondo, perché usa le lasagne e il pesto comprati. che vabbé che siamo fud-bloggher (lo scrivo così anche se lo trovo odioso, ma qui ci sta bene) ma siamo anche umani che lavoriamo, portiamo i figli in piscina e al parchetto, stiriamo, andiamo a far la spesa, insomma, a volte il tempo non c'è, e l'idea di un piatto veloce e buono mi entusiasma.
terzo, perché mi ha molto divertito il racconto che la precede, anche se poco ho capito se non che tuo marito ti ha cambiato operatore, tua figlia ha preso 7 a greco e tu eri un'erinni.
vado a correggere i compiti dei miei allievi
Cara Erinni, con il tailleur, le perle e la 24 ore, le scrivo per sapere se oltre ai corsi di cucina, la vita professionale off-course, la direzione di un blog e la famiglia non da meno, Lei organizza anche corsi di guida veloce e parcheggi border-line?! ahahahahaha
RispondiEliminaSe non è molto esosa nella richiesta e ci promette un fetta di lasagna al pesto (il suo ovviamente ;P) e un americano solido per aperitivo un pensierino qui lo faremmo anche!
Penso che si muoverebbero anche da Parigi per l'occasione...vero Muscaria?! ;P
Buon giorno Erinni =D
RispondiEliminaInutile dire che faccio i miei complimenti alla "creatura" per l'ottimo (soprattutto visto i presupposti) voto in Greco.
Sto ancora ridendo per il tuo racconto circa gli appuntamenti stile "caccia al tesoro"... sapessi che consolazione sapere che non sono l'unica al mondo ad aspettare un conoscente all'uscita sbagliata (per me della Metropolitana) o alla banchina sbagliata (del treno)!
Quanto al marito ed ai messaggi SMS ..... MAI DICO MAI CONFESSARE CHE I MESSAGGI RICEVUTI NON VENGONO LETTI!!!!! Guarda che non è una menzogna, ma una semplice piccolissima omissione.
Esperienza vuole che sia forse l'unico modo di evitare inutili rosarii su come siamo poco attente o negate con la tecnologia........
Quanto alle tue splendide lasagne, non mi vergogno a confessare che da "forestiera" mi permetto di farle spesso per la famigliola anche se i "genovesi DOCG" rabbrividiscono all'idea del pesto cotto..... rabbrividite ..... e io MANGIO!!
Saluti
Nora
Che donna!! Madre e figlia un tutt'uno!!
RispondiEliminaScusami Ale, non puoi fare un resoconto in codesto modo.............ora sono ansiosa anch'io!!!
bellissime le lasagne.
diana
leggo in questo istante, dall ufficio, le tue traversie... Grazie, per avermi fatta sorridere (....e sentire meno sola, quanto a Erinni....) Esco da un tete-à-tete con (mezzo) superiore maschilista, presuntuoso e caparbio..: ho pianto(shame on me!!):erano 30 anni che non mi capitav, l ho fatto per uno stupido motivo, che però la sicumera del tizio ha ingigantito all ennesima potenza. Volevo urlare, volevo mettergli le mani addosso ( ma è a Bologna...) volevo dargli un calcio lì dove - presumibilmente - non c'è proprio nulla.E invece ho pianto, davanti a tutti e senza ritegno, urlando le mie ragioni (sacrosante) , a pieni polmoni .Volevo buttare in aria tutti i fogli davanti a me ed uscire a testa alta, vinta ma non dòma....Ma poi ho preferito MT, quello maiuscolo. ......Ed ho scelto, come sempre, benissimo. grazie, di cuore.
RispondiEliminabuonissima, sono lieta che mi liberi dal senso di colpa di usare il pesto comprato per le lasagne!!!! Che fatica incastare tutto, ma alla fine ne sei uscita!!!!
RispondiEliminaMentre leggevo il tuo post vedevo l'immagine del Bianconiglio che corre affannato, sempre in ritardissimo, indaffaratissimo, di corsissima...
RispondiEliminaErinni è spettacolare così come il 7 in greco e la risposta arguta e pronta. Carola ti stimo!!! Quanto alle lasagne alla portofino, sono uno dei pochi piatti di cui andavo fiera anche ante blog. Vado cià che devo chiedere scusa alla prof. di italiano di mio figlio che si è presa una valanga di insulti, (spero che non abbia sentito), perchè dopo una settimana di studio matto e disperatissimo gli conferma 8 sulla pagella...matto e disperatissimo per modo di dire...
RispondiEliminaUn piatto di lasagne che è DAVVERO LEGGERO. Ma con il pesto fatto in casa deve essere gustoso e dal sapore ricco come la versione più classica! tutto da provare!
RispondiEliminabaci baci
Adesso so cosa voglio fare con il basilico che sta maturando davanti alla mia porta. squisita questa lasagna.
RispondiEliminaGentilissima Dottoressa Erinni,
RispondiEliminaè nostra gioia comunicarLe che, benché la letteratura sull'argomento parli chiaro, i nostri numerosi studi in laboratorio, e sul campo, hanno dato i seguenti risultati: la lasagna fresca è una sostanza in grado di contrastare l'effetto letale del pesto cotto.
Può essere pertanto considerata una sorta di antidoto.
Per eventuali chiarimenti, la invitiamo a visitare i nostri laboratori siti al terzo piano dell'Istituto di Medicina Cialtrona di Genova.
Cordiali saluti
Dr. Muscaria
Aprite le porte ooooooh ooooooooooh la Carlola vaaaaaaaaaaaaaaa, nessun avversarioooooo ooooooooh ooooooooh mai la fermerà!
RispondiEliminaO proooof preparaaaa, oh oooooooh per la nostra Carolaaaaa un nuovo scudetto che la Carola vincere dovràààà.
CAROLA-CAROLA-CAROLA-CAROLA-CAROLA!
In cento e più trasferte in auto, moto o treno, noi ti seguiam fedeli non puoi tenerci a freno.
Tornati a De Ferrari facciamo un carosello che anche Garibaldi si unisce al ritornello!
__________________
PS: ha ragione Mapi, questa cosa passerà alla storia!
E Gambetto... of course, che ci si muove persino da Parigi!! Ma anche da Marte :P
Lasagne al pesto? No grazie.
RispondiEliminaLe lasagne per me sono quelle di mamma, con la pasta verde fatta in casa, almeno 7 strati, il ragù con i fegatini e la besciamella mischiata al ragù.
Erinne? Si può dire al singolare? l'ho sempre sentito al plurale. Meglio che la Bestia Feroce, come chiamavano me...
Dimenticavo, il Carola Fanclub sta facendo a ripetizione la Ola. Ha male alle braccia.
RispondiEliminaIo in quel compito avrei preso 2
sono entrata in casa or ora, per giunta con cena indonesiana sullo stomaco, per cui ripsondo domani a tutti. La Ola la farei alla prof di greco: le ha riempito il compito di punti interrogativi e, alla consegna, le ha detto: "XXX, ma ti sembra il caso?", dove le xxx stanno per il cognome, e non per qualche improperio. Solo che scappava da ridere pure a lei. Anch'io in quel compito avrei preso due- o meglio: a me, non mi sarebbe mai passato per l'anticamera del cervello, di fare una cosa simila. A mia figlia sì, ma se la conosceste, capireste il perchè. Anche la prof di latino, quando ha saputo della cosa (deve aver fatto il giro di tutta la scuola come minimo), non le ha detto "come ti sei permessa", ma "solo tu, potevi fare una cosa simile". Il che, dà la misura del profilo psichico della figlia che mi ritrovo. E poi, vi lamentate, perchè tengo l'ansia?
RispondiEliminaE comunque, vi dico l'ultimissima, prima di andare a dormire, fresca fresca di ristorante. Pontificavo sul come si devono accettare le cose con il sorriso- e mio marito ha detto: "carola, vedi, la mamma segue la filosofia Zen. Quella del quartiere di Palermo..."
Si uccide per molto meno, mi sa.
PP.SS. 145 euri di libri, c'è il 30%di sconto per chi ha la carta blu di feltrinelli fino a domenica. Divorato I marmocchi di Agnes, mi ha commosso e intenerito- e domani ne parliamo un po'
ORA VADO A DORMIRE. :-)
ciao
ale
"Tre furie infernal di sangue tinte,
RispondiEliminache membra femminine avìeno e atto,
con idre verdissime eran cinte;
serpentelli e ceraste avean per crine,
onde le fiere tempie erano avvinte."
....D'ora in poi potrebbe essere questa l'iconografia ufficiale di Mrs Raravis, altro che tailleur gessato, filo di perle e ventiquattrore!!!!!
Ed ha visto giusto il di lei consorte, con la brillante (ed altrettanto esilarante) intuizione della filosofia (del quartiere) Zen. :-DDDDD
E che dire di Carola???? E della sua arguzia????? La fanciulla promette bene!!!!! Ha ragione Mapi, ormai è leggenda. Oserei dire: "Tutta sua madre" :_DDDDD.
Un abbraccio affettuoso a tutta la famiglia
Licia
Ma tuo marito merita una standing ovation! :-DDD
RispondiEliminaOccacchio, feltrinelli!!! Mi era sfuggita questa cosa del 30%, se non svengo prima vado ora all'apertura, però ho un sonno porco, devo ancora andare a dormire
zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
A parte le lasagne, che le faccio anche io ugali, uguali (bugia, io il pesto lo faccio e NON LO COMPRO, io! - sono più genevose di te!!!, io! - e lo faccio con le mandorle... per cui tutta la mia genovesità si fa a fare benedire... ma sempre siciliana sono e le mandorle noi usiamo!) e sono buonissime (anche i figli, perfino loro apprezzano), ma dico ti sei impazziata, a dire a tuo marito, un ingegnere (!?!?) che non hai letto il messaggio???? Neanche sembri moglie di ingegnere...
RispondiEliminaP.s. Quindi è il giorno delle scarpe... ;)))
Genny, poteva andarmi peggio. in effetti, una sola... :-)
RispondiEliminaMapi, a bocce ferme, l'unico rimpianto è di non aver fatto la fotocopia del compito. Per lei, sia chiaro. Per me, è meglio dimenticare al più presto... Comunque, la sua popolarità all'interno della scuola è schizzata alle stelle. Solo che inizia a rendersi conto adesso, di che cosa ha combinato. Fino a qualche giorno fa, per lei era regolare: non ho tempo, ma lei se lo ricorda, che lo so.
Chiudiamola qui, che è meglio...:-)
Gis, aspetto i quadri, prima di chiuderla qui. Non si sa mai...
mapi, aspetta. Della "dottoressa" me lo dà solo la paola, quando lavoriamo e quando ci ricordiamo di darci del lei. Altrimenti, no. Ma aspetta le prox puntate, che ve ne racconto una allucinante...
RispondiEliminaper inciso, l'unica volta che la creatura è andata a farsi arricciare i capelli, ha detto al parrucchiere che voleva tanti bei BROCCOLI in testa... capisci il mio dramma????
Spighetta, anche a me piace. in ogni caso, è una variante ai mandilli al pesto, che poi sono le nostre lasagne e il nostro pranzo di oggi. Intendo dire, pesto fresco, non si cuoce- ma pesto così e così, facciamoci 'sto primo piatto!!
RispondiEliminaGaia, centrato in pieno. Qui si vive di corsa. Qui come altrove, mi sa. Per cui, non demonizzo un bel niente. Anche perchè, detto fra noi, se voglio preparare queste lasagne con tutti i crismi, dalla pasta in casa in poi, mi ci vogliono tempo ed energie che non sempre ho. (penso, per esempio, al dover pulire la mia cucina che, essendo un buco, si sporca TUTTA ogni volta che impasto). E poi, sempre per dirla tutta, non ho sempre voglia di cucinare, anzi: ci sono dei momenti che, blog o non blog, andrei di gelato e patatine. Quindi, ben venga il pesto pronto (buono, però)- e magari pure la sfoglia velo del signor Frog...
Caro signor Mario Gambetto Nella Zuppa,
RispondiEliminapurtroppo, non tengo corsi di guida veloce, perchè non ho il tempo di fermarmi. Sui parcheggi border line, invece, potrei ambire a qualsiasi cattedra, visto che una delle prime regole di vita della creatura è stata "la macchina della mamma è quella posteggiata storta".
Sono così abile che potrei quasi confrontarmi con Lei o con un suo compaesano- e rischiare pure di vincere...:-)
Nora, hai ragione-hai ragione-hai ragione... sto espiando, da allora, ogni minuto... non lo farò mai più, giuro :-)
RispondiEliminaDiana, e tu ti becchi solo il resoconto! pensa a me, che ci sto in mezzo! altro che ansie...:-)
Maria Teresa: un bacione. passa di qua PRIMA, la prox volta...
Colombina, lo dicevo a Gaia, poco fa: qui, ci vuol tutta che, in certi giorni, si prepari la cena- e non scherzo. per cui, ben venga tutto quello che ci può aiutare. Intanto, poi, al momento buono ci sappiamo far perdonare...
RispondiEliminaVirò: pant...pant...:-) però, stamattina mi fermo. Per davvero.
Giulia, vedi??? vedi che sei la solita madre rompipalle??? vedi che tuo figlio è più bravo di quello che credi??? e che San Martino del Ca..o era solo una licenza poetica estemporanea???? mai contenta, sei...:-)
Manuela E Silvia: certo, con tutto fresco è più buono. Ma anche così, si lasciano mangiare
RispondiEliminaLinda, certo che sì! oltretutto, per voi dovrebbe essere una ricetta nuova
Muscaria, mai avuto dubbi. Nè sul bilanciamento del pesto comprato/lasagna fresca, nè sugli effetti letali del pesto cotto e relativi antidoti. E meno che mai, sulla sua cialtronaggine...:-)
Licia, quel "tutto sua madre" verrà lavato nel Barbera e nella Freisa dei Colli Torinesi- e pure senza badare a spese...
RispondiEliminaMuscaria, fino a domani. Solo per i possessori di carta più, ma stasera metto un post di avviso
Stefania: e sono impazzita sì, cosa vuoi che ti dica...mi son pure messa in ginocchio... e mi sa che dovrò restarci fino alla prox domenica...:-)
ciaooooo
ale
Egregia Dottoressa Erinni,
RispondiEliminaci rendiamo conto di essere stati fraintesi.
Noi volevamo affiancare la nostra documentazione alla Sua di Lei già documentata documentazione, così da rafforzarne la Sua di Lei interpretazione, e non di mettere in dubbio la Sua conoscenza sul fattore pesto/lasagna fresca.
Siamo lieti di sapere che non ci sono dubbi alcuni sulla mia di me cialtronaggine.
distinti saluti
di pirsona pirsonalmente
Muscaria
Ale, anch'io faccio le lasagne alla Portofino e me ne vanto pure! D'accordo, non ho nemmeno un'oncia di sangue genovese nelle vene e forse questa bestemmia mi è concessa, ma devo dirti che a farmi conoscere la ricetta è stata proprio una ligure, ancorché di Levanto.
RispondiEliminaOT ho anch'io la stessa teglia e recentemente ho comprato anche quella a forma di stella (sempre di provenienza svedese...)
un abbraccio
eu
ero convinta di avertelo scritto, che le avevo fatte senza glutine.
RispondiEliminabuonissime e spazzolate: non sono neanche riuscita a metterne in salvo una porzioncina in freezer :-(
http://lagaiaceliaca.blogspot.com/2010/06/lasagne-portofino-di-alessandra-per-i.html