Per inciso, mai come quest'anno siamo stati indecisi sulla meta: prima, doveva essere il Giappone, poi l'Irlanda, poi -orrore degli orrore- un villaggio turistico a Santo Domingo (mia figlia aveva inaugurato il disco "non voglio venire in viaggio con voi, voglio stare al mare con le mie amiche)" e infine, dopo un rinsavimento in zona Cesarini della creatura e un patteggiamento all'ultimo sangue, lei ha deciso la meta, noi l'abbiamo un po' aggiustata e finalmente si è deciso: tre settimane fra la Scozia e le Orcadi e, udite udite, tutte in macchina. Partendo da Genova, ovviamente.
Prima che pensiate che siamo matti, va detto che a me i viaggi in auto piacciono da morire. Perchè vedo tutto e, soprattutto, posso fermarmi quando mi pare e piace. In più, mi sembra di non perdere tempo. Lo so che questa è una scemenza, ma i trasferimenti all'aereoporto, le attese per il check in, il doversene stare legati su quegli orribili sedili prima che si accendano i motori dell'aereo, a me sanno di tempo buttato: il che, se normalmente è cosa da evitarsi, riferita ai viaggi è un sacrilegio.
Sia chiaro: se non fosse stato per i costi allucinanti di un noleggio auto (in pratica, ci facevamo un altro viaggio), avremmo optato per il fly&drive: ma considerato quanto sopra e visto anche che il marito non fa che giustificare l'ultimo acquisto in fatto di motori dicendo che è stato costretto ad un bagagliaio enorme per colpa mia, ci siamo felicemente rassegnati a questo cambio di programma.
Ovviamente, facciamo delle tappe: una in Francia e due in Inghilterra a salire e qualcosa di più a scendere (devo ancora finire di programmare gli ultimi giorni). Ma fino alle Orcadi, maciniamo km su strada.
Questo, però, come vi dicevo, non è un problema. Il problema, semmai, sarà fare i bagagli, considerato che solo in un caso- per giunta nei primi giorni- dormiamo per due sere di fila nello stesso posto e il lavare la biancheria la sera perchè sia asciutta la mattina, in Gran Bretagna, rasenta la follia. In più, dobbiamo affrontare non so quante fasce climatiche, dal caldo torrido genovese al freddo cane di lassù; sopra Inverness non sono mai arrivata, ma le foto della Scozia mi rimandano solo dei gran maglioni e dei sorrisi intirizziti, al limite della paresi- e questo ad Agosto, sia chiaro: il Natale ad Edimburgo non venne mai immortalato, in esterno, perchè nessuno osava togliersi i guanti per fare uno scatto.
Nell'attesa, comunque, leggo guide, rovino carte stradali (nele higlands del centro, ho già cambiato itinerario almeno cinque volte), prenoto traghetti e seleziono B&B. E faccio gli shortbreads, ovviamente, pregustando la visita alla fabbrica della Walkers e gli acquisti a man bassa dei biscotti rotti. E alle distillerie sulla strada del whisky, ai ristorantini nei fondi delle chiese, ai salmoni e agli haddock e alle scottish breakfast, che al confronto gli Inglesi sono delle signorine vittoriane inappetenti. Al ritorno, vi racconto tutto, tutto, tutto, nei minimi dettagli: e voi, nel frattempo, ingannate l'attesa con questi...
SHORTBREAD
( moooolto liberamente tratto da Anne Wilson, Cucina Scozzese)
( moooolto liberamente tratto da Anne Wilson, Cucina Scozzese)
Come in tutte le ricette della tradizione che si rispettino, anche gli shortbreads vengono preparati in mille modi diversi. A casa mia, si fanno questi qui, imparati chissà dove, con il trucco del taglio a metà cottura e i bordi irregolari, che sono poi la prima differenza fra la produzione industriale e quella homemaid. In ogni caso, si tratta del biscotto più tipico della Scozia, che qui si prepara da tempo immemorabile, come attesta il suo stesso nome, visto che il termine "short" risale alla notte dei tempi e ormai non si usa più. Letteralmente, "shortbread" significa "pane friabile" e questo già dovrebbe mettere in allarme quelli che, per dovere o per scelta, hanno detto no al colesterolo: nello stesso tempo, però, le dosi di burro non sono poi così eccessive, come si potrebbe pensare al primo morso. L'impasto, infatti, è il classico 3-2-1 della pasta frolla e, se andiamo a vedere, una fetta di crostata vi fa incamerare più grassi di uno shortbread o due. Però, volete mettere offrire questi biscottini per il tè, invece che la solita crostata?
Tornando alla ricetta, questa volta ho provato la versione con la farina di riso: anzi, già che c'ero, ho pure cambiato la forma, facendoli rotondi e senza le tradizionali punzecchiature di forchetta e cuocendoli come dei normali biscotti. Il risultato mi ha soddisfatto, anche se rinvio ad una degustazione comparata, per poter esprimere un giudizio più certo- e guai a chi dice che non mi sacrifico per voi.
Siccome le dosi sono in cup, ve le converto e, già che ci sono, vi metto anche le quantità che ho usato io, per fare una ventina di biscotti
200 g di burro freddo
220 g di farina
80 g di farina di riso
100 g di zucchero
La Anne Wilson dice di montare il burro con lo zucchero e poi di aggiunger e e farine ma, fidatevi, questo procedimento non funziona. Bisogna lavorare gli ingredienti come per fare una frolla, nè più, nè meno. Quindi, si impastano le farine e lo zucchero con il burro tagliato a tocchetti, all'inizio amalgamandolo al composto con la punta delle dita, per non scaldarlo troppo, poi lavorandolo col palmo della mano, per il più breve tempo possibile. Appena la pasta sarà liscia, via in frigo a riposare per un'oretta. Dopodichè, la stendete sulla spianatoia allo spessore di mezzo cm (o giù di lì: guardate la foto, per regolarvi) e con un tagliabiscotti rotondo fate tanti shortbread. Li disponete su una teglia quadrata, rivestita di carta da forno e li fate cuocere in forno statico a 160 gradi fino a quando iniziano a colorire leggerissimamente.
Il segreto, come avrete capito, è nella cottura: fuoco basso e guai a farli brunire. vV ci vorranno grosso modo 20 minuti (dipende dal forno, il mio in modalità statica è lentissimo), ma non devono assolutamente scurire. Tirateli fuori quando sono appena appena consistenti e lasciateli raffreddare, prima di toccarli. All'aria, infatti, si "rassoderanno" il giusto, per potersi mantenere friabili.
Al pari di tutte le frolle, più riposano, più sono buone: il consiglio è di conservarli un giorno o due in una scatola di latta, prima di consumarli: poi, si sa, la carne è debole- e di fronte a questi cosini qui, lo è ancora di più!
buona giornata
Alessandra
Posso??????C'è posto???????Buon viaggio deny
RispondiEliminaBuoni questi shortbrade e anche quelli ai semi di papavero! Li proverò sicuramente,magari per l'autunno, anche se già ora sta facendo piuttosto fresco! Mi raccomando per il viaggio e divertitevi. Conosco da poco il tuo blog e già mi piace, complimenti, mi aggiungo ai fans ;)
RispondiEliminaIo ormai conto i giorni che ci separano dalla partenza. Ma dove vi fermate in Francia???
RispondiEliminaPs. io ho rifatto il far breton ;)
deny, ma certo che sì! sto pensando di organizzarne uno tutti insieme per davvero, fra l'latro.. chissà se ci riusciremo!
RispondiEliminagiulia, grazie e benvenuta
Alessia, facciamo tappa a Troyes, all'andata, che è l'unica città francese che mi manca. Al ritorno, invece, non lo so ancora. Poi c'è ovviamente calais, per l'imbarco, ma quella non conta. La Bretagna è un sogno: tuttavia, non lasciare la macchina in parcheggi liberi di notte, perchè a noi l'hanno sfondata, letteralmente. Divelto un tombino dal marciapiede e presa a "tombinate" tutta la fiancata. A cento metri dalla cattedrale di Quimper e a 200 dal posto di polizia, ma nessuno ha visto e sentito niente. in compenso, la gendarmerie ha preteso la denuncia in francese (non ti dico la telefonata a mia madre... mamma, non preoccuparti, ma come si dice, tombino? e cruscotto???), per poi dirci "buongiorno e grazie, non li troveremo più". Ci hanno rubato delle cavolate (i cd, le pietre di dieppe che mia figlia aveva regalato a Giulio, i giubbotti fosforescenti :-)) ma il danno è stato enorme. A parte la vacanza finita, abbiamo fatto un viaggio di ritorno allucinante, con finestrini di fortuna e portiera del guidatore bloccata- e in Francia ogni tre per due devi pagare l'autostrada. Per inciso, abbiamo davvero girato il modno e non ci è mai, dico mai, successo niente. Quando si dice la tranquillità delle cittadine bretoni :-)
Altro consiglio, ma questo è bello: paese che vai, mercato della frutta e verdura che trovi. Attrezzati per tanti pic nic sugli scogli, perchè fra formaggi e frutti di bosco hai solo che l'imbarazzo della scelta. Se vuoi altre info, scrivimi
ciao
ale
sono perfetti, altro che bordi irregolari!!!
RispondiEliminastefania
nooooo io rischio di sentirmi male con gli shotrbread!! riesco a finire da sola scatole piene! io li rotolo un po anche nello zucchero grezzo prima della cottura...e un pizzichino di sale nell'impasto ci sta una bellezza!
RispondiEliminaStefania, questi sì (più o meno), perchè ho usato un taglia biscotti. quelli con i bordi tutti sbriciolati sono gli altri (si chiamano fingers), rettangolari, perchè si tagliano a tre quarti di cottura. Parti cin un rettangolo di pasta e poi col coltello incidi le forme in cui dovrai tagliarli. Se fai un salto sul post linkato li vedi con i tuoi occhi... e inorridisci!!!!
RispondiEliminaGreta, vedo che ci capiamo!!! lo zucchero grezzo nella ricetta originale c'è- sono io che non lo metto (mea culpa: mi illudo di risparmiare sulle calorie..), il sale andrebbe dappertutto, nei dolci :-)
ciao
ale
Ciao Alessandra, posso permettermi un piccolo consiglio? Sono stata in Scozia nell'estate 2007 ed una delle escursioni più belle è stata quella sul trenino a vapore che da Fort William porta a Mallaig! Se poi amate il maghetto HP, quello è il "treno per Hogwarts"....!!!
RispondiEliminaBuona vacanza
Sara
Sara, ma grazie! io avevo fatto il giro da glasgow a mallaigh in treno, in mezzo ai laghi, e già quello era stato uno spettacolo! ma il trenino del maghetto, non possiamo perdercelo, in nessunissimo modo.. mi sa che dovrò fare un'altra modifica al nostro giro.. (mio marito mi ammazza :-)))
RispondiEliminamadonna come ti invidio l'itinerario e soprattutto la visita alla walkers!!!!!! mia figlia è appena tornata entusiasta da edimburgo e mi ha portato una scatola di shortbread a forma di pecorelle... spaziali!!!!
RispondiEliminacristina b. - milano
ti auguro buon viaggio!!veramente splendidi i tuoi shortbread!!ciao ale!!
RispondiEliminaLE PECORELLE MI MANCANOOOOO!!1 bisognerà provvedere,mi sa :-))9
RispondiEliminamery, grazie!
Non li ho mai fatti ma già sono sicura che mi piaceranno e pure parecchio!!!!!BUon viaggio!!!!
RispondiEliminaUn abbraccio
Ciao! ma come ti son venuti bene! friabili e dolci al punto giusto...ci paicerebbe proprio provarli anche noi!!
RispondiEliminabacioni
Sono bellissimi!!!
RispondiEliminaAvete in programma uno splendido viaggio! Luoghi letti e studiati mille volte nelle poesie che per voi diventano realtà! vi invidio un po'....
RispondiEliminaper il momento mi godo in foto i biscottini nell'attesa di riprodurli appena cessato il caldo! buon viaggio!!!
Io pensavo ad una cosa analoga ma fermandomi tra Galles e Midlands... Ma se per sbaglio ci incrociamo come ci riconosciamo?!
RispondiEliminaSecondo me dalle pile di libri di cucina, strumenti di cottua e ceste di ingredienti che spuntano dal baule sopra alle (o forse anche al posto delle) solite valigie!!!
marifra, mi verrebbe da dirti NON FARLI!! perchè se sei già sicura che ti piaceranno, allora è la fine... una droga, credimi!!!
RispondiEliminaManuela e Silvia: son facilissimi da fare: basta stare attenti in cottura e via
Muscaria: è che dovevo riscattare le schifezze ai semi di papavero, sai com'è :-)
Micol, ti penseremo, va bene?
Acquaviva: ferma lì: nelle midlands ci arriviamo intorno al 19-20. se ci sei, passiamo in posta privata. In ogni caso, se vai in Galles, leggi assolutamente :-) "nel paese dei libri" di Paul Collins e cerca il luogo più caro a tutti i bibliofili del mondo!
ciao
ale
Ma daiiiiiii...sai che io invece verso ferragosto vado a Londra per qualche giorno? questo post fa proprio al caso mio ;)
RispondiEliminaPerò mi devi spiegareil trucco...ma come fai a farli venire tutti così uguali uguali? a me vengono sempre storti :-/
1. ho usato un coppa pasta e li ho fatti cuocere a fuoco lento
RispondiElimina2. la metà sono venuti un po' storti :-) duesi sono rotti :-)) e quelli impilati non si vedeono bene.. chissà perché?????
...Scozia, trentesimo compleanno affogato tra whisky e shortbread...ah che ricordi,.. in cerca di Loch Ness...si ho sempre sperato che il mostro esistesse...
RispondiEliminaShortbread e vacanze???
RispondiEliminaEntrambi "Off limits"!!!!
Se non volete sentirmi andare su tutte le furie... non chiedetemi il perchè!!!!!!
Vi chiedo invece di rimpinzarvi e divertirvi anche un po' per me e, naturalmente, di documentare tutto!!!
Sono in attesa dei vostri reportage!!!!
Buone vacanze a tutti!!!
Un abbraccio
Licia
E che, credi non sia gà nell'itinerario?! Io arrivo il 13 e riparto proprio il 20... parliamone!!!
RispondiEliminache belli i preparativi per la partenza! buon viaggio e fate tante foto, non ci sono mai stata in Scozia! ciao
RispondiEliminaFrancesca
Sempre deliziosi questi shortbread.
RispondiEliminaVedo che sei già entrata nello spirito scozzese...ma come mai i biscotti non sono a quadretti? :-DD
RispondiEliminaBaci
Anna Luisa
Glu.fri, pensa che la prima volta che siamo andati a loch Ness ero con un gruppo di ragazzi terribili che hanno fatto un sacco di foto alla loro prof ( brutta e cattiva, sia chiaro), chiedendole ogni volta di potersi far eimmortalare con lei. Quella era tutta lusingata- e quei disgraziati ghignavano dietro alle sue spalle "abbiamo trovato il mostro, ecco le prove!!!!"
RispondiEliminaacquaviva: ma parliamone, eccome- alessandra.gennaro@gmail.com
francesca, merita davvero. l'unico problema è che resta cara, nonostante la svalutescion della sterlina :-(
linda, verissimo
annalu:
1, non li ho fatti a quadretti perchè sennò si sarebbero confusi con lo sfondo. che razza di domande..:-)
2. ti prego, dimmi che sei Fabio travestito... perchè sennò inizio a preoccuparmi per davvero...:-))))
buona notte
ale
Ale, se decidevate prima, potevamo farlo insieme 'sto viaggio, visto che anche noi partiamo con la macchina... da Palermo!!!
RispondiEliminaQuando ho letto che erano con la farina di riso, ho pensato "urrah!!!" e poi ho visto i quantitativi... :( ... mi toccherà provare e riprovare finché non riuscirò a farli gluten free... TU MI COSTRINGI A QUESTO LAVORO PENOSO E LUNGO!!! Comunque nelle mie vacanze inglesi, gli shortbread ci sono sempre stati e ancora ricordo il sapore!!!
P.s. forse lo spirito di Fabio si è impossessato anche di me, ma i quadretti erano proprio la morte loro ;)
Licia, io ci voglio andare con te, in Scozia. e anche da qualsiasi altra parte... lo capiranno o no, che abbiamo bisogno di un po' di tregua??? mica sempre... un po', ogni tanto...
RispondiEliminaStefania, dagli all'untore!!!!! in ogni caso, quando farai la versione gluten free, ci staranno bene anche i quadretti, ti pare. E comunque: son già due volte, questa e quella detta torta con i tuoi pistacchi, che ti penso tanto tanto intenfamente - e mi vien voglia di lavorare insieme a te sui dolci... ci pensiamo a settembre, cosa ne dici???
Ultima cosa: io vado da Genova al polo nord, e quindi dalla sicilia non ci passo. Ma partire da Palermo e andare a Vienna, senza fare una deviazione su Genova è imperdonabbbbbbile. Capito????? :-)
buona notte
ale
bellissima vacanza e adorabili biscotti burrosi! ..ehm...cresce un posto in macchina ??? :-)
RispondiEliminaAhahahahahahaha
RispondiEliminaRido-rido-rido-rido-rido-rido-rido-rido-rido-rido-rido-rido...
...pensando al marito che anela ad arrivare alla prima fabbrica di whisky per dimenticare il volume ma soprattutto il peso specifico delle valigie...
...pensando a come il mettere le mani avanti dicendo che la biacheria non asciugherà mai giustificherà gli acquisti più+ vari...
...pensando agli shortbread che di certo porterai con te per mangiarli in zone climatiche più consone sempre che non facciano la fine dei baci di dama salati! :PP ahahahaahahahahaha
Scherzo...scherzo...tranne che per il marito ovviamente ;P
PS
Ricetta segnata, non appena posso li rifaccio anche perchè mi hanno suggerito una "ideuzza" forse niente male...;)
Ale, ero sicura che mi avresti risposto così--:-D
RispondiEliminaMa certo che sono io e non sono Fabio...sai come gli andrebbero corti i miei vestiti! :-DD
Baci
Anna Luisa
P.S. se faccio queste battute dopo una breve vacanza con lui, figurati dopo l'estate...;-)
salvati! ricetta splendida!!!
RispondiEliminada brava shortbread dipendente non posso che approvare!!
RispondiEliminafai buon viaggio, aspettiamo foto e resoconto!!
ale