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sabato 11 aprile 2009

di consigli e di sconsigli


di consigli......



1.La rivolta di Atlantide
2. Natsuo Kirino, Le quattro casalinghe di Tokio
3. Tracy Chevallier, Strane creature (in lettura)
4. Cooper Glenn, La biblioteca dei morti
L
5. S. Kinsella, I love shopping per il baby

6. G. Carofiglio, Una notte a Bari

7. Kate Atkinson Dietro le quinte del.. ..
8. Kate Atkinson, Lontano dal mio giardino

9. Kate Atkinson, I casi dimenticati

10. Alice Sebold, Amabili resti*

11. La trilogia di Agnes Brown
L-
12. The Reader, Schlint
13.Michael Zadoorian, In viaggio contromano L
14. Liza Marklund, Il Lupo rosso (in lettura)
15. Erri De Luca, Il peso della Farfalla L
16. Markus Zusak, La bambina che salvava i libri
17. Belinda Starling, La rilegatrice di libri perduti
18. David Safier, L'orribile Karma della formica
19. ..............Voglio vivere prima di morire
20..................Aperto tutta la notte
21...................... Palazzo Yacoubiani
22.........................Vorrei che fosse amore
23.............................Sugar Daddy
24................................Il Collezionista di Rosse
25...........................Il Lago delle Lingue Morte
26................................Torta al caramello in paradiso
27............................La Cena
28. Avoledo, Tullio, L'Anno dei dodici inverni

Forse sono molto di parte perchè li ho letti tutti e mi piace moltissimo. Avoledo scrive molto bene, ha la capacità di delineare con pochi tratti i personaggi e di costruire una storia con una trama complicata senza incasinarsi. Questa è una bellissima storia d'amore non scontata anche se forse il finale scade un po' ma credo volutamente. (silvia M)
29. Sara Gruen, Acqua agli Elefanti
Ho finito ora di rileggere per la terza volta "acqua agli elefanti" di Sara Gruen neri pozza 17 euri. E' uno dei libri più belli letti negli ultimi anni. Un romanzo delicato e aggraziato come pochi ormai se ne trovano. Una bellissima storia ambientata negli anni della depressione americana. Leggi questo prima di Avoledo. (Silvia M.)
30. Dominique Lapierre- La Città della Gioia
Ho appena finito di leggere la Città della Gioia di Dominique Lapierre.
Un libro vecchio ma molto attuale. Ogni tanto alzare lo sguardo dalla nostra realtà e posarlo su un mondo distante, non solo fisicamente, ma anche culturalmente e socialmente ci allaraga il pensiero. Guardare quelli che soffrono è un aiuto per considerare la nostra quotidianità con più distacco, per non dare tutto quello che abbiamo per scontato. Sopratutto questa lettura mi ha aiutato a considerare con maggiore comprensione chi, da terre lontane e martoriate, viene nelle nostre grandi città a cercare fortuna. ve lo consiglio molto. (Elena)
31. Salvatore Niffoi.La leggenda di Redenta Tiria" (Adelphi, € 15,00).
Come sempre una scrittura fortemente legata alla sua terra (la Sardegna)in cui una ventina di racconti, legati ognuno ad un personaggio che affronta la fine della propria vita in modo diverso, sono legati dalla magia di un entroterra surreale in cui tradizioni e credenze si mischiano alle esperienze della vita contadina...
Coinvolgente: finchè non l'ho finito non sono riuscita ad iniziarne un altro... (Virò)
32. G. Torregrossa, Il conto delle minne (Stefania)
33. T. Fontane, Effi Briest (Stefania)
34. R. Radiguet, Il diavolo in corpo (Stefania)
35. F. Uhlman, L'amico ritrovato (Stefania)
36. P. Salinas, La voz a ti debida (poesie) (Stefania)

37. P. Hoegge, Il Senso di Smilla per la Neve:
Premessa e non piccola: Io leggo TUTTO e dappertutto, compresa fantascienza e fantasy che ad Ale non piacciono. Leggo per amore della parola scritta, leggo perché non so scrivere ed altri descrivono le mie emozioni, leggo perché altrimenti mi annoio. Da quando ho smesso di lavorare leggo ancora di più ed anche a scrocco in libreria il libri con meno di 100 pagine. Vado anche in biblioteca ma più di 4 alla volta non me ne danno e, se mi piacciono, 4 li leggo in due giorni.
Se un libro non mi piace prima di mollarlo cerco di capire se non mi piace la storia, se non mi piace il personaggio o se il traduttore/autore ha fatto solo la 3 elementare ed anche male. Le trame mi interessano francamente poco, ormai dopo tanti anni di letture le trame originali sono poche ed è raro che quelle poche siano svolte in un linguaggio quanto meno accettabile. Trovo che la storia sia solo un pretesto per scrivere come fa Fred Vargas che ho conosciuto da poco(Grazie Ale!). P.Q.M. (per questi motivi) mi piace e mi è piaciuto questo libro. Ora gli scrittori nordici imperversano, quando è uscito il mondo nordico era sconosciuto. Hoegge ce ne ha fatto conoscere un pezzo. E' vero: le descrizioni sono lunghe ma pregevoli. "Il silenzio assordante della neve" esiste ed è una descrizione bellissima. La freddezza dei rapporti tra danesi è come quella del loro mondo tra Groenlandia e Danimarca. Inoltre Smilla è una bellissima figura femminile descritta da un uomo. Per un certo periodo ho creduto che Peter Hoegge fosse una donna sotto pseudonimo. Bisogna essere molto bravi... La storia è anche intrigante ma non ha una fine e credo sia anche per questo che a chi lo ha scambiato per un giallo non sia piaciuto. (Silvia M.)

38.Ricette per un matrimonio perfetto" di Kate Kerrigan/Morag Prunty
L'unico romanzo "di cucina" che mi sia veramente piaciuto (non ho *ancora* letto Kitchen Confidential) è "Ricette per un matrimonio perfetto" di Kate Kerrigan/Morag Prunty (quando l'ho acquistato l'autrice indicata era la prima, ora il libro è pubblicato sotto il secondo nome; ignoro quale dei due sia il nome d'arte).Romanzo fatto molto bene, in cui si narrano in parallelo le storie di amore e i matrimoni di due donne appartenenti a due generazioni diverse: nonna e nipote, a 10 anni dalla morte della prima.Filo conduttore è il quaderno di ricette di Nonna Bernadine che la nipote, Food Writer di moderato successo, sta recuperando.Le vicende intrecciate delle due donne sono scritte molto bene, con senso pratico e ironia, e la ricetta che apre ogni capitolo funge da filo conduttore della narrazione. Il libro si apre con la frase " They say there is no such thing as a perfect marriage" (Dicono che non esiste il matrimonio perfetto) e, beh, a me è piaciuto da morire. Se solo quell'idiota della Bauermaister avesse letto la Kerrigan/Prunty prima di scrivere quella schifezza della Scuola degli ingredienti segreti, forse ci avrebbe risparmiato la sua disonorevole opera prima. O forse no. (Mapi)

39. Georges Simenon - Luci nella notte - AdelphiUn noir classico, scritto molto bene, che non si dimentica. E' la storia di una coppia ancora giovane, sui 35 anni, con due bambini, due carriere avviate e l'insoddisfazione che si accumula tra gli interstizi del tran-tran quotidiano. Fino a quando un evento imprevisto e imprevedibile mette il dito nella piaga, fa emergere il problema ma fa anche andare molto più in là, diritti all'essenziale e alla riscoperta di se' e dell'altro.
A mio avviso bellissimo. (Mapi)

40. Michela Murgia, Accabadora- un libro che mi è piaciuto molto è "accabadora" di michela murgia. Scritto molto bene, narra di una sardegna magica, antica , femminile.
testualmente dalla 4ta di coperta :"acabar" in spagnolo, significa finire. e in sardo "accabadora" è colei che finisce.Agli occhi della comunità il suo gesto non è il gesto di un'assassina ma quello amorevole e pietoso di chi aiuta il destino a compiersi. è lei l'ultima madre." una scrittrice che è stata una piacevole scoperta. (laroby)

41. Manuel Vazquez Montalban, Ricette Immorali- infine, l'ultimo libro letto in tema "culinario/letterario" che mi è davvero piaciuto tanto e lo ritengo un must to have (oltre "kitchen confidential"!!!) è : "ricette immorali" - di manuel vasquez montalban.
"tutti i piaceri sono goduriosamente immorali, perchè solo la sofferenza è morale...mangiare bene ,e bere ancor meglio,...prepara alla comparsa di una comunicabilità che non va sprecata."e seguono ricette spregiudicate ma assolutamente da provare narrate con un'intrigante e simpatico savoir faire abbinata ad un'intelligenza non comune (laroby)

42. "Un giorno" di Alison Mcghee e Peter H. Reynolds della Ape Junior (marchio della Salani Editore).Si tratta di un libro illustrato per bambini, ma sarebbe riduttivo darne questa definizione; senz'altro meglio descriverlo come una poesia da tramandare di madre in figlia tenendo a portata di mano i fazzoletti. Poche parole distribuite in 20 paginette che per� toccano il cuore delle mamme e delle figlie che lo leggono. Di tutt'altro genere, e qui si tratta di un classico, sempre per bambini (ma anche qui si potrebbe aprire un dibattito sul fatto che certi "romanzi inglesi" siano veramente per bambini)� "Il Signore delle mosche" di William Golding. L'ho riletto recentemente e mi piaciuto forse ancora di pi� rispetto alla prima lettura. Daniela

43. Per entrare in un universo nuovo e tutto al femminile: libri non banali, niente di folccloristico.
Elisa Chimenti, Al cuore dell'harem, edizioni e/o."Un romanzo che narra di donne fiere benché a volte infelici per arrivare al cuore di una condizione femminile...." (Pia)

44. Fatema Mernissi, La terrazza proibita,Giunti
L'autrice "fa giustizia degli stereopiti negativi e delle visioni idealizzanti dell'harem e coinvolge i lettori in una dimensione in cui desiderio di libertà femminile, si intrccia alla difesa orgogliosa della propria cultura" (Pia )

45. J.M Simmel- Non è sempre caviale
NON E' SEMPRE CAVIALE, di Johannes Mario Simmel. Giallo/romanzo/ricettario , mentre racconta vicende vere e verosimili nel "backstage" (leggi : trame e intrighi alle spalle della scena ufficiale) dell ultimo conflitto mondiale, vede muoversi anche veri personaggi, uno su tutte Joséphine Baker (per i + giovani : famosissima showgirl di colore, che ballava nuda con addosso un solo, misero gonnellino di banane). Vero, avvincente, interessante, curioso ( e talvolta goloso, dato che vengono dettaglate le ricette delle portate servite ai vari pranzi (o cene) in cui si incontrano i personaggi. Non spaventi la mole di pagine ( almeno, nella mia ricchissima edizione ...) si legge senza fatica ed alcune ricette valgono l impegno. (emmeti)

46. Alice Munro- Il Percorso dell'Amore
Una delle ultime scrittrici da poco scoperte è la canadese Alice Munro...I suoi libri, molti dei quali sono raccolte di racconti brevi, sono straordinariamente delineati personaggi e storie che potrebbero appartanere ad ognuno di noi... Il suo primo libro letto è stato "Il percorso dell'amore", dove l'amore è raccontato a 360° e per me è stato 'amore a prima vista'. (Tiziana)

47.Enrico Pandiani, Les Italiens: qui sono io (alessandra) che rubo link e recensione, visti i toni entusiastici con cui Muscaria ne parla http://foodwrigraphy.blogspot.com/2010/04/les-italiens.html

48 "Un matrimonio Mantovano" Giovanni (conte) Nuvoletti" . Felice sorpresa ,questo libro caduto ai miei piedi sbucando da uno scaffale della Berio. Storia di un matrimonio di inizio secolo scorso (1912 circa), in un'Italia ancor povera ed agricola.D'accordo con l insuperabile Flaiano sintetizzo così la mia recensione : Nuvoletti ha scritto le 200 pagine successive alla fine dei Promessi Sposi. Storia di una fanciulla che "si mette in testa" di sposare un ignaro giovanotto e tanto fa, tanto briga, che se lo porta - convinto quasi del tutto...- all'altare. Lo stile è degno di quel Magister di modi e stile che fu il conte e con un po' di pazienza da parte del lettre non più avvezzo al tono un po' ricercato, , la lettura scorre veloce. (Emmetì)

49. Consiglio "Vento di Tramontana" di Carmelo Sardo Ed.Mondadori
Storia di un militare di leva che sceglie di svolgere la sua ferma in un carcere di massima sicurezza che si trova su un'isola, dove vi sono detenuti con "fine pena mai" altro mondo che mi ha fatto pensare...........(Diana)

50. Consiglio "Il fascista" di Ignazio Martinez de Pison edito da Guanda.
Un romanzo bellissimo, la storia di un italiano trapiantato in Spagna con un ideale talmente forte da renderlo ridicolo e con un orgoglio talmente grande da renderlo odiato alla sua stessa famiglia. (Sara)

51. L'anima delle donne di Carotenuto...un libro che esamina in chiave psicoanalitica i grandi miti greci.
un libro che ogni donna di testa e cuore dovrebbe leggere e far leggere,un libro su di noi e per noi scritto da un uomo che le donne le comprende sul serio...merce rarissima ragazze!

52. Vorrei suggerire un classico della letteratura greca moderna "Zorba il greco", da poco tradotto e edito da Nicola Crocetti.




53. Sandor Marai - "Le braci"
è uno scrittore ungherese, ha trascorso la sua vita qua e là per il mondo, con puntatine anche in Svizzera ed a Napoli (e già questi pochi tratti biografici hanno un loro perchè!). La sua opera che mi ha emozionato maggiormente è per ora "Le braci", che prende spunto dall'incontro di due vecchi amici, ormai vicini alla fine della loro esistenza, che riflettono sulla vera essenza della vita, sulla priorità dei valori in cui hanno creduto, sul senso dell'amore (forse fuggente) e dell'amicizia (probabilmente sacra), su cosa resta e cosa è vacuo.
Non ci sono risposte definitive, ovviamente no, ma il lunghissimo monologo del protagonista, che rappresenta il fulcro del racconto, suggerisce spunti di riflessione interessanti sulla scala di valori che ognuno di noi sceglie nella propria vita e, soprattutto, su come il tempo e l'esperienza siano destinati a sconvolgerla... - Virò





e di sconsigli......

1. Mazzarotta, Ilaria, Due Cuori e un Fornello

"dovevo capire fin da subito che trattavasi di "cagatella": dalla copertina rosina, dalla presentazione, dai disegnini... tant'è, quando vedo un "romanzo" di cucina difficilmente resisto. a parte le ricette, che sono al 99% di una banalità incredibile, mi ha dato fastidio lo stile. la ragazza vuol far la simpatica a tutti costi e farci ridere con le sue piccole avventure/disavventure di convivenza, ma io non ho riso nemmeno una volta... alessandra, ma tu sei MILLE VOLTE PIU' BRAVA!!! come te non sa farci ridere nessuno.." (cristina)

2. Peter Hoegge, Il Senso di Smilla per la Neve
"Io devo assolutamente infierire su un libro che ho letto anni fa, di cui non ricordo alla perfezione i dettagli, ma di cui ricordo alla perfezione la crescente sensazione di noia e di voglia di dar fuoco all'opera, pagina per pagina, con maniacale meticolosità.
Il libro in questione è "Il Senso di Smilla per la Neve".Le recensioni parlano di una storia fatta di solitudine e mistero.Io preferisco descriverla come una storia noiosissima in cui l'unico mistero è rappresentato dalle informazioni omesse.Si parla della solitudine della protagonista, paragonata a quella della sua amata Groenlandia.Beh se tenete conto del fatto che praticamente tutta la seconda metà del libro (se non ricordo male!) è dedicata alla descrizione dettagliata del ghiaccio, potete anche immaginare perché la protagonista sia rimasta da sola! Io amo il ghiaccio ed i ghiacciai, ma davvero, credo che nemmeno una glaciologa potrebbe sopportare tanto.E' pesante, prolisso, è un incubo, non ti passa mai!!!!Il mistero invece, per quel che mi riguarda, sta nel fatto che il libro sia divenuto addirittura un film, che sia stato tradotto in diciassette paesi e che abbia venduto tantissimo.Credo di essere una delle poche persone al mondo a non aver apprezzato questo libro. E devo dire, ne vado fiera!" (Muscaria)

3. "La strategia della tartaruga" di Maurizio Costanzo
sinceramente mi ha deluso molto anche "La strategia della tartaruga" di Maurizio Costanzo: da quello che avevo letto e sentito nelle tante presentazioni/recensioni lo ritenevo molto diverso, con molti aneddoti sul mondo e i personaggi dello spettacolo... Invece l'ho trovato vuoto, inutile, e con un'alta propensione dell'autore a "far pettegolezzo" (cosa che lui stesso dice di odiare.... mah...) (JAJO)

4. Margaret Mazzantini - Manola
ho acquistato questo libro perchè mi piace molto lo stile dell'autrice, ho letto Non ti Muovere, Zorro ed ho gradito entrambi. E invece...che delusione. La storia di Manola è quella di due gemelle Anemone e Ortensia che sono diametralmente opposte in tutto, dovrebbero simboleggiare i due volti della femminilità. Entrambe narrano di sè , in una sorta di individuale monologo , alla silenziosa psicanalista Manola. Tutto è narrato con uno stile ironico, talvolta osceno, che diventa assurdo, con una serie di personaggi ed episodi strani ed incredibili. Ma un inverosimile credibile lo può raccontare Marquez , Allende , Borges. Dov'è la Mazzantini che piace a noi tutte? Questo romanzo   (che nasce come testo teatrale) mi è sembrato un esercizio di stile, uno scherzo creativo per dimostrare che si è capaci di scrivere altro. E' uno dei pochi libri che non ho portato a termine (da quando Pennac mi ha dato il permesso , ogni tanto lo faccio)- Elena

5. Bohumil Hrabal - Ho servito il re d'Inghilterra

Definire la sua tecnica narrativa "particolare" ritengo sia un eufemismo..ho iniziato il libro e pazientemente sono andata avanti cercando di capire se ero impazzita io...
ho avuto anche la tentazione di portarlo indietro...
alla fine mi sono forzata e sono arrivata alla fine beh, sono ancora stordita.
La storia è quella di un apprendista cameriere ossessionato dalla sua statura anatomica e finaziaria. Jan (il protagonista)grazie alla sua ambizione conquisterà una posizione ma la "tragedia" personale sarà il continuo combattere per vederla riconosciuta almeno fino al sopraggiungere della "consapevolezza di sè".
Questo romanzo,ricco di riferimenti storici e dotato senz'altro di una sua logica filosofica mi ha sfiancato (fortuna non è un librone). 
In primis per lo stile narrativo, un flusso inesauribile di parole, non si vede l'ora di arrivare a fine capitolo per "riprendere a respirare". Se uniamo poi lo stile "surrealista" il mix mi pare perfetto per un insuccesso - almeno per il mio gusto!! se qualcuno lo ha letto per favore ne scriva...son curiosa di conoscere altre opinioni!  -  An_top 


6. Dan Brown - Il simbolo perduto 
oh che bello!!!! scoperto appena ora lascio subito uno "sconsiglio" Il simbolo perduto di Dan Brown...l'ho finito e non capisco ancora il perchè l'ho letto. sembra di essere sempre alle prime pagine poi all'improvviso succede il finimondo, l'assurdo...lo reputo noioso. sembra di averlo già letto, in effetti cambiano personaggi e temi ma il romanzo conserva più o meno la stessa trama. chiedono aiuto per alcuni codici, inseguimento con vari "rebus" e il buono che vince con giri rocamboleschi sul cattivo. il finale è eccezionale...di peggio non poteva fare! - Simo

7. Amy Bratley - Amore, zucchero e cannella 
Sconsiglio vivamente di acquistare e/o leggere questo libro, il peggior "romanzo" che abbia mai letto nella mia vita. Mi sono lasciata ingannare dalla copertina, dal titolo e dalla piccola recensione interno-copertina, ma oltre queste cose di per se carine non c'è niente altro...9.90 €  buttati per comprarlo! - Papricadolce


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46 commenti :

  1. "L'anno dei dodici inverni" - Tullio Avoledo
    Forse sono molto di parte perchè li ho letti tutti e mi piace moltissimo. Avoledo scrive molto bene, ha la capacità di delineare con pochi tratti i personaggi e di costruire una storia con una trama complicata senza incasinarsi. Questa è una bellissima storia d'amore non scontata anche se forse il finale scade un po' ma credo volutamente.

    RispondiElimina
  2. evvai, questa nuova sezione mi piace moltissimo! ho appena finito di leggere "due cuori e un fornello" di ilaria mazzarotta... dovevo capire fin da subito che trattavasi di "cagatella": dalla copertina rosina, dalla presentazione, dai disegnini... tant'è, quando vedo un "romanzo" di cucina difficilmente resisto. a parte le ricette, che sono al 99% di una banalità incredibile, mi ha dato fastidio lo stile. la ragazza vuol far la simpatica a tutti costi e farci ridere con le sue piccole avventure/disavventure di convivenza, ma io non ho riso nemmeno una volta... alessandra, ma tu sei MILLE VOLTE PIU' BRAVA!!! come te non sa farci ridere nessuno...
    cristina.miao

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  3. Ho finito ora di rileggere per la terza volta "acqua agli elefanti" di Sara Gruen neri pozza 17 euri. E' uno dei libri più belli letti negli ultimi anni. Un romanzo delicato e aggraziato come pochi ormai se ne trovano. Una bellissima storia ambientata negli anni della depressione americana. Leggi questo prima di Avoledo.
    "Aperto tutta la notte" di Trueba l'ho letto ma francamente non me lo ricordo e questo la dice lunga.

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  4. Ho appena finito di leggere la Città della Gioia di Dominique Lapierre. Un libro vecchio ma molto attuale. Ogni tanto alzare lo sguardo dalla nostra realtà e posarlo su un mondo distante, non solo fisicamente, ma anche culturalmente e socialmente ci allaraga il pensiero. Guardare quelli che soffrono è un aiuto per considerare la nostra quotidianità con più distacco, per non dare tutto quello che abbiamo per scontato. Sopratutto questa lettura mi ha aiutato a considerare con maggiore comprensione chi, da terre lontane e martoriate, viene nelle nostre grandi città a cercare fortuna.
    ve lo consiglio molto.
    E adesso mi butto nelle Lezioni Americane di Calvino
    Elena

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  5. Io devo assolutamente infierire su un libro che ho letto anni fa, di cui non ricordo alla perfezione i dettagli, ma di cui ricordo alla perfezione la crescente sensazione di noia e di voglia di dar fuoco all'opera, pagina per pagina, con maniacale meticolosità.
    Il libro in questione è "Il Senso di Smilla per la Neve".

    Le recensioni parlano di una storia fatta di solitudine e mistero.
    Io preferisco descriverla come una storia noiosissima in cui l'unico mistero è rappresentato dalle informazioni omesse.

    Si parla della solitudine della protagonista, paragonata a quella della sua amata Groenlandia.
    Beh se tenete conto del fatto che praticamente tutta la seconda metà del libro (se non ricordo male!) è dedicata alla descrizione dettagliata del ghiaccio, potete anche immaginare perché la protagonista sia rimasta da sola!

    Io amo il ghiaccio ed i ghiacciai, ma davvero, credo che nemmeno una glaciologa potrebbe sopportare tanto.
    E' pesante, prolisso, è un incubo, non ti passa mai!!!!

    Il mistero invece, per quel che mi riguarda, sta nel fatto che il libro sia divenuto addirittura un film, che sia stato tradotto in diciassette paesi e che abbia venduto tantissimo.

    Credo di essere una delle poche persone al mondo a non aver apprezzato questo libro.
    E devo dire, ne vado fiera!

    (Ah, il potere della carogna! :P)

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  6. Primo: concordo con Muscaria sulla non eccellenza del Senso di Smilla per la neve...non mi ha dato proprio l'idea di noia ma come per l'Eleganza del riccio, probabilmente le mie aspettative erano troppo alte e alla fine sono rimasta delusa...

    Secondo: dire che questo spazio mi piace moltissimo è riduttivo...

    Terzo: avevo già notato Silvia M. per i commenti interessanti su questo blog e quindi adesso vado a conoscerla...

    Quarto: smetto di cianciare e ti segnalo l'ultimo Niffoi della serie che ho letto io..."La leggenda di Redenta Tiria" (Adelphi, € 15,00).

    Come sempre una scrittura fortemente legata alla sua terra (la Sardegna)in cui una ventina di racconti, legati ognuno ad un personaggio che affronta la fine della propria vita in modo diverso, sono legati dalla magia di un entroterra surreale in cui tradizioni e credenze si mischiano alle esperienze della vita contadina...

    Coinvolgente: finchè non l'ho finito non sono riuscita ad iniziarne un altro...

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  7. Consiglio:
    1. G. Torregrossa, Il conto delle minne
    2. T. Fontane, Effi Briest
    3. R. Radiguet, Il diavolo in corpo
    4. F. Uhlman, L'amico ritrovato
    5. P. Salinas, La voz a ti debida (poesie)
    A parte il primo, sono i classici, che mi sono rimasti nel cuore...

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  8. Consiglio: IL SENSO DI SMILLA PER LA NEVE - Peter Hoegge
    Premessa e non piccola: Io leggo TUTTO e dappertutto, compresa fantascienza e fantasy che ad Ale non piacciono. Leggo per amore della parola scritta, leggo perché non so scrivere ed altri descrivono le mie emozioni, leggo perché altrimenti mi annoio. Da quando ho smesso di lavorare leggo ancora di più ed anche a scrocco in libreria il libri con meno di 100 pagine. Vado anche in biblioteca ma più di 4 alla volta non me ne danno e, se mi piacciono, 4 li leggo in due giorni.
    Se un libro non mi piace prima di mollarlo cerco di capire se non mi piace la storia, se non mi piace il personaggio o se il traduttore/autore ha fatto solo la 3 elementare ed anche male. Le trame mi interessano francamente poco, ormai dopo tanti anni di letture le trame originali sono poche ed è raro che quelle poche siano svolte in un linguaggio quanto meno accettabile. Trovo che la storia sia solo un pretesto per scrivere come fa Fred Vargas che ho conosciuto da poco(Grazie Ale!). P.Q.M. (per questi motivi) mi piace e mi è piaciuto questo libro. Ora gli scrittori nordici imperversano, quando è uscito il mondo nordico era sconosciuto. Hoegge ce ne ha fatto conoscere un pezzo. E' vero: le descrizioni sono lunghe ma pregevoli. "Il silenzio assordante della neve" esiste ed è una descrizione bellissima. La freddezza dei rapporti tra danesi è come quella del loro mondo tra Groenlandia e Danimarca. Inoltre Smilla è una bellissima figura femminile descritta da un uomo. Per un certo periodo ho creduto che Peter Hoegge fosse una donna sotto pseudonimo. Bisogna essere molto bravi... La storia è anche intrigante ma non ha una fine e credo sia anche per questo che a chi lo ha scambiato per un giallo non sia piaciuto.

    RispondiElimina
  9. Consiglio: L'unico romanzo "di cucina" che mi sia veramente piaciuto (non ho *ancora* letto Kitchen Confidential) è "Ricette per un matrimonio perfetto" di Kate Kerrigan/Morag Prunty (quando l'ho acquistato l'autrice indicata era la prima, ora il libro è pubblicato sotto il secondo nome; ignoro quale dei due sia il nome d'arte).

    Romanzo fatto molto bene, in cui si narrano in parallelo le storie di amore e i matrimoni di due donne appartenenti a due generazioni diverse: nonna e nipote, a 10 anni dalla morte della prima.

    Filo conduttore è il quaderno di ricette di Nonna Bernadine che la nipote, Food Writer di moderato successo, sta recuperando.

    Le vicende intrecciate delle due donne sono scritte molto bene, con senso pratico e ironia, e la ricetta che apre ogni capitolo funge da filo conduttore della narrazione.

    Il libro si apre con la frase "There is no such thing as a perfect marriage" (Non esiste il matrimonio perfetto) e, beh, a me è piaciuto da morire. Se solo quell'idiota della Bauermaister avesse letto la Kerrigan/Prunty prima di scrivere quella schifezza della Scuola degli ingredienti segreti, forse ci avrebbe risparmiato la sua disonorevole opera prima. O forse no.

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  10. Chiedo scusa per l'errato incipit che ho appena scritto del romanzo di cui sopra.

    Rettifico copiando vergognosamente la citazione da internetto:

    * * *

    «Recipes for a Perfect Marriage by Kate Kerrigan

    'They say there is no such thing as a perfect marriage. A perfect marriage is one where two people live together for most of their lives until death separates them. What there is is no such thing as is an easy marriage.'



    New York food writer Tressa returns from honeymoon worried that she has married her impossibly handsome new husband Dan out of panic rather than love.



    In 1930’s Ireland, her grandmother, Bernardine, has wed James, the quiet and unexciting local schoolteacher after her family is unable to raise a dowry to allow her to marry her true love, Michael.



    On her own wedding day, Tressa is offered her grandmother's diaries and hidden in the pages finds unexpected comfort, learning - amongst the timeless recipes for jam, soda bread and rhubarb tart - of an age old narrative about grandparents, her mother, and ultimately herself. And soon she realises that she has been given a true gift, for what she discovers is how to capture the perfect marriage.»

    * * *

    Traduco:

    «Ricette per un matrimonio perfetto di Kate Kerrigan (o Morag Prunty)

    'Dicono che non esista il matrimonio perfetto. Un matrimonio perfetto è quando due persone vivono insieme per la maggior parte delle loro vite finché morte non li separi. Quello che non esiste è il matrimonio facile.'

    La food writer Newyorkese Tressa torna dalla luna di miele preoccupata di aver spostato il suo impossibilmente bello neomarito Dan più per paura di rimanere sola che per amore.

    Nell'Irlanda degli anni 30 sua nonna Bernardine ha sposato James, il tranquillo e poco eccitante maestro locale perché la sua famiglia non è stata in grado di mettere insieme la dote che le avrebbe permesso di sposare il suo vero amore, Michael.

    Il giorno del suo matrimonio, Tressa riceve in regalo dalla madre i diari di sua nonna e in queste pagine trova un inaspettato conforto apprendendo - insieme a ricette senza tempo come la marmellata, il soda bread e la torta al rabarbaro - la storia dei suoi nonni, di sua madre e ultimamente la sua. E subito si accorge di aver ricevuto un autentico dono, perché ciò che scopre è come fare per avere un matrimonio perfetto.»

    Besos!

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  11. Consiglio: Georges Simenon - Luci nella notte - Adelphi

    Un noir classico, scritto molto bene, che non si dimentica. E' la storia di una coppia ancora giovane, sui 35 anni, con due bambini, due carriere avviate e l'insoddisfazione che si accumula tra gli interstizi del tran-tran quotidiano. Fino a quando un evento imprevisto e imprevedibile mette il dito nella piaga, fa emergere il problema ma fa anche andare molto più in là, diritti all'essenziale e alla riscoperta di se' e dell'altro.

    A mio avviso bellissimo.

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  12. un libro che mi è piaciuto molto è "accabadora" di michela murgia. Scritto molto bene, narra di una sardegna magica, antica , femminile.
    testualmente dalla 4ta di coperta :"acabar" in spagnolo, significa finire. e in sardo "accabadora" è colei che finisce.Agli occhi della comunità il suo gesto non è il gesto di un'assassina ma quello amorevole e pietoso di chi aiuta il destino a compiersi. è lei l'ultima madre." una scrittrice che è stata una piacevole scoperta.

    "il senso di smilla per la neve" l'avevo letto anni e anni fa e mi era piaciuto molto, condivido le impressioni di silvia m.

    infine, l'ultimo libro letto in tema "culinario/letterario" che mi è davvero piaciuto tanto e lo ritengo un must to have (oltre "kitchen confidential"!!!) è : "ricette immorali" - di manuel vasquez montalban.
    "tutti i piaceri sono goduriosamente immorali, perchè solo la sofferenza è morale...mangiare bene ,e bere ancor meglio,...prepara alla comparsa di una comunicabilità che non va sprecata."
    e seguono ricette spregiudicate ma assolutamente da provare narrate con un'intrigante e simpatico savoir faire abbinata ad un'intelligenza non comune.

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  13. "Un giorno" di Alison Mcghee e Peter H. Reynolds della Ape Junior (marchio della Salani Editore).
    Si tratta di un libro illustrato per bambini, ma sarebbe riduttivo darne questa definizione; senz'altro meglio descriverlo come una poesia da tramandare di madre in figlia tenendo a portata di mano i fazzoletti. Poche parole distribuite in 20 paginette che per� toccano il cuore delle mamme e delle figlie che lo leggono. Di tutt'altro genere, e qui si tratta di un classico, sempre per bambini (ma anche qui si potrebbe aprire un dibattito sul fatto che certi "romanzi inglesi" siano veramente per bambini)� "Il Signore delle mosche" di William Golding. L'ho riletto recentemente e mi piaciuto forse ancora di pi� rispetto alla prima lettura.

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  14. Per entrare in un universo nuovo e tutto al femminile: libri non banali, niente di folccloristico.
    Elisa Chimenti, Al cuore dell'harem, edizioni e/o."Un romanzo che narra di donne fiere benché a volte infelici per arrivare al cuore di una condizione femminile...."
    Fatema Mernissi, La terrazza proibita,Giunti
    L'autrice "fa giustizia degli stereopiti negativi e delle visioni idealizzanti dell'harem e coinvolge i lettori in una dimensione in cui desiderio di libertà femminile, si intrccia alla difesa orgogliosa della propria cultura"Pia

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  15. strafelice di vedere che la Trilogia di Atlantide si trova al primo posto ( mi lusinghi!!!, ecco perché ti presterò i volumi....., ah ah ah)scendo di tono e segnalo NON E' SEMPRE CAVIALE, di Johannes Mario Simmel. Giallo/romanzo/ricettario , mentre racconta vicende vere e verosimili nel "backstage" (leggi : trame e intrighi alle spalle della scena ufficiale) dell ultimo conflitto mondiale, vede muoversi anche veri personaggi, uno su tutte Joséphine Baker (per i + giovani : famosissima showgirl di colore, che ballava nuda con addosso un solo, misero gonnellino di banane). Vero, avvincente, interessante, curioso ( e talvolta goloso, dato che vengono dettaglate le ricette delle portate servite ai vari pranzi (o cene) in cui si incontrano i personaggi. Non spaventi la mole di pagine ( almeno, nella mia ricchissima edizione ...) si legge senza fatica ed alcune ricette valgono l impegno.

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  16. Una delle ultime scrittrici da poco scoperte è la canadese Alice Munro...I suoi libri, molti dei quali sono raccolte di racconti brevi, sono straordinariamente delineati personaggi e storie che potrebbero appartanere ad ognuno di noi... Il suo primo libro letto è stato "Il percorso dell'amore", dove l'amore è raccontato a 360° e per me è stato 'amore a prima vista'.

    Complimenti per il blog
    Tiziana

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  17. Dopo il consigli arriva lo sconsiglio
    Margaret Mazzantini-Manola
    ho acquistato questo libro perchè mi piace molto lo stile dell'autrice, ho letto Non ti Muovere, Zorro ed ho gradito entrambi.
    E invece...che delusione.
    La storia di Manola è quella di due gemelle Anemone e Ortensia che sono diametralmente opposte in tutto, dovrebbero simboleggiare i due volti della femminilità.
    Entrambe narrano di sè , in una sorta di individuale monologo , alla silenziosa psicanalista Manola.
    Tutto è narrato con uno stile ironico, talvolta osceno, che diventa assurdo, con una serie di personaggi ed episodi strani ed incredibili.
    Ma un inverosimile credibile lo può raccontare Marquez , Allende , Borges.
    Dov'è la Mazzantini che piace a noi tutte?
    Questo romanzo ( che nasce come testo teatrale) mi è sembrato un esercizio di stile, uno scherzo creativo per dimostrare che si è capaci di scrivere altro.
    E' uno dei pochi libri che non ho portato a termine (da quando Pennac mi ha dato il permesso , ogni tanto lo faccio)

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  18. "Un matrimonio Mantovano" Giovanni (conte) Nuvoletti" . Felice sorpresa ,questo libro caduto ai miei piedi sbucando da uno scaffale della Berio. Storia di un matrimonio di inizio secolo scorso (1912 circa), in un'Italia ancor povera ed agricola.D'accordo con l insuperabile Flaiano sintetizzo così la mia recensione : Nuvoletti ha scritto le 200 pagine successive alla fine dei Promessi Sposi. Storia di una fanciulla che "si mette in testa" di sposare un ignaro giovanotto e tanto fa, tanto briga, che se lo porta - convinto quasi del tutto...- all'altare. Lo stile è degno di quel Magister di modi e stile che fu il conte e con un po' di pazienza da parte del lettre non più avvezzo al tono un po' ricercato, , la lettura scorre veloce.

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  19. Ho ripreso in mano il "Senso di Smilla per la neve", giusto per vedere se a distanza di anni potesse farmi un effetto diverso.
    E difatti un cambiamento in me l'ho notato: leggendolo oggi non mi sarei mai spinta fino alla fine del libro.
    Non mi piace il suo stile, non c'è niente da fare.
    La storia non mi era piaciuta allora, e non mi piace oggi.
    L'ho riportato in biblioteca dopo trenta pagine.
    Per cui riconfermo quel che ho scritto in precedenza :-)

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  20. Consiglio "Vento di Tramontana" di Carmelo Sardo Ed.Mondadori
    Storia di un militare di leva che sceglie di svolgere la sua ferma in un carcere di massima sicurezza che si trova su un'isola, dove vi sono detenuti con "fine pena mai" altro mondo che mi ha fatto pensare...........

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  21. Consiglio "Il fascista" di Ignazio Martinez de Pison edito da Guanda.
    Un romanzo bellissimo, la storia di un italiano trapiantato in Spagna con un ideale talmente forte da renderlo ridicolo e con un orgoglio talmente grande da renderlo odiato alla sua stessa famiglia.

    Sara Stefani

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  22. L'anima delle donne di Carotenuto...un libro che esamina in chiave psicoanalitica i grandi miti greci.
    un libro che ogni donna di testa e cuore dovrebbe leggere e far leggere,un libro su di noi e per noi scritto da un uomo che le donne le comprende sul serio...merce rarissima ragazze!
    Maria

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  23. Questa è davvero una gran bella idea! Amo leggere e mi piace molto quando qualcuno mi suggerisce o presta un libro. Prendero' sicuramente spunto da questa rubrica e magari daro' qualche consiglio o sconsiglio!!!;-)

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  24. grazie, sally: la rubrica è nata proprio per questo. Se vuoi collaborare, sei la benvenuta
    ale

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  25. Ho scoperto stasera il vostro blog e vi faccio subito i complimenti, cerco di migliorare la mia cucina con nuove idee e al richiamo dei libri, la mia passione, non so resistere. Ho provato a leggere qualche recensione a caso per confrontare i punti di vista e mi sono trovata concorde su "la solitudine dei numeri primi" che di riuscito, secondo me, ha solo il titolo. Scorrendo altri titoli, ho trovato "il senso di Smilla per la neve" che mi ha fatto ricordare perfettamente la sensazione di noia che mi ha suscitato circa 15 anni fa.
    Suggerisco; "Venuto al mondo" della Mazzantini, a mio modesto parere veramente bello;
    i libri di Shirin Ebadi che secondo me aiutano a capire come si vive in un paese diverso dal nostro (il mio Iran; la gabbia d'oro), lei è iraniana, premio nobel per la pace.
    Mi avete incuriosito con Paul Collins...lo cercherò e magari me lo regalerò.
    Intanto buona lettura e buon ferragosto!!

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  26. Ho scoperto il vostro blog per caso e vi faccio subito i miei complimenti, cucina e libri sono i miei argomenti preferiti!!
    Ho provato a leggere qualche recensione per confrontare il punto di vista e mi sono trovata d'accordo sia su "la solitudine dei numeri primi" che per il "senso di Smilla per la neve", mi avete incuriosito con il libro di Paul Collins, lo cercherò e magari me lo regalerò...
    Vorrei dare il mio modesto contributo suggerendovi i libri di Shirin Ebadi (il mio Iran; la gabbia d'oro) iraniana, premio nobel per la pace.
    Buona lettura e buon ferragosto!!!
    Sabrysab

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  27. Io ho trovato carinissimi e molto spiritosi: il sexy club del cioccolato di Carole Matthews, il club erotico del martedi' di Lizabeth Kovetz, ho trovato molto particolare e romantico il :Matrimonio a Bombay, Emozionante: Crepuscolo di King....adesso sto per iniziare a leggere "Mamma mi sono innamorata di un tronista...
    P.S ti invito a far una visitina nel mio bloggino:le torte stregate di emy

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  28. grazie a tutte per le segnalazioni, che inseriremo nella puntata di settembre. Per ora, continuiamo a leggere, finchè siamo in ferie e ce lo possiamo permettere.
    ciao
    ale

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  29. Consiglio i libri di Joanne Harris (l'autrice di Cholat): "Quattro quarti d'arancia" una bella storia, scorrevole e appassionante e fonte di ispirazione per la cucina. Non riuscivo a smettere di leggerlo.
    "Le scarpe rosse" è il seguito di Chocolat, sicuramente meno bello, ma la scrittura e comunque scorrevole e la storia coinvolgente.
    "Vino, patate e mele rosse" bella storia, finale scontato, ma merita di essere letto.
    Ciao
    Elena

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  30. Consiglio anche "Il papà di Giovanna" di Pupi Avati. Non ho visto il film, ma il libro è molto bello.
    Elena

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  31. Aglio,menta e basilico. Marsiglia, il noir Mediterraneo di Jean Claude Izzo. Ci sono tre brevi testi dedicati a tre protagonisti della cucina e del paesaggio mediterranei:l'aglio, il basilico e la menta.Ci sono molti scritti su Marsiglia,col suo porto, la sua storia, la sua musica. Ci sono pezzi struggenti sulla bellezza del mare, sull'identità del Mediterraneo, necessario punto d'incontro tra i popoli.
    Antonia

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  32. Ultimamente niente libri da ombrellone: mi annoiano e mi danno la sensazione di mancare di rispetto al mio tempo.

    Poi, è naturale, arriverà il periodo in cui comprerò solo Supersudoku e Paperinik ma al momento è così: dai libri voglio emozioni profonde...

    Sandor Marai è uno scrittore ungherese, ha trascorso la sua vita qua e là per il mondo, con puntatine anche in Svizzera ed a Napoli (e già questi pochi tratti biografici hanno un loro perchè!).

    La sua opera che mi ha emozionato maggiormente è per ora "Le braci", che prende spunto dall'incontro di due vecchi amici, ormai vicini alla fine della loro esistenza, che riflettono sulla vera essenza della vita, sulla priorità dei valori in cui hanno creduto, sul senso dell'amore (forse fuggente) e dell'amicizia (probabilmente sacra), su cosa resta e cosa è vacuo.

    Non ci sono risposte definitive, ovviamente no, ma il lunghissimo monologo del protagonista, che rappresenta il fulcro del racconto, suggerisce spunti di riflessione interessanti sulla scala di valori che ognuno di noi sceglie nella propria vita e, soprattutto, su come il tempo e l'esperienza siano destinati a sconvolgerla...

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  33. eccomi ale!!! non so se faccio giusto a postare qui ma sono pronta con lo SCONSIGLIO.
    HO SERVITO IL RE D'INGHILTERRA-Bohumil Hrabal
    definire la sua tecnica narrativa "particolare" ritengo sia un eufemismo..ho iniziato il libro e pazientemente sono andata avanti cercando di capire se ero impazzita io...
    ho avuto anche la tentazione di portarlo indietro...
    alla fine mi sono forzata e sono arrivata alla fine beh, sono ancora stordita.
    La storia è quella di un apprendista cameriere ossessionato dalla sua statura anatomica e finaziaria. Jan (il protagonista)grazie alla sua ambizione conquisterà una posizione ma la "tragedia" personale sarà il continuo combattere per vederla riconosciuta almeno fino al sopraggiungere della "consapevolezza di sè".
    Questo romanzo,ricco di riferimenti storici e dotato senz'altro di una sua logica filosofica mi ha sfiancato (fortuna non è un librone).
    In primis per lo stile narrativo, un flusso inesauribile di parole, non si vede l'ora di arrivare a fine capitolo per "riprendere a respirare". Se uniamo poi lo stile "surrealista" il mix mi pare perfetto per un insuccesso - almeno per il mio gusto!! se qualcuno lo ha letto per favore ne scriva...son curiosa di conoscere altre opinioni! ciao ale e grazie ancora, anche per il tuo post sulla nuova legge anti-cultura!! penso che copierò il tuo metodo: ispezione in libreria con moleskine, acquisto del minimo e ordinone Amazon (via MT)!!! un caro saluto. an_top

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    Risposte
    1. Fatto in tempi non proprio brevissimi, ma ho aggiornato! :-) Grazie An_top
      Dani

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  34. antop, grazie mille! in questo momento sono fuori genova e uso un pc a scrocco di una cara amica.Appena torno, metto il tuo commento bene in evidenza e magari ne parliamo tutti assieme
    un bacione e grazie
    ale

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  35. "Accabadora" l' ho letto d'un fiato, mi è piaciuto molto, ho apprezzato anche la scrittura originale di questa scrittrice, Michela Murgia, giustamente premiata.
    La stessa amica che me ne aveva fatto regalo, mi ha regalato anche, della stessa autrice, da entrambe molto amata, il saggio "Ave Mary. E la Chiesa inventò la donna" nel quale la scrittura è mutata, per via del contenuto, saggistico, appunto, e l'argomento è davvero di grande interesse. La Murgia si chiede quanto e in che modo la Chiesa cattolica abbia contribuito alla visione attuale che un po' tutti hanno della donna in Italia al giorno d'oggi.
    I risultati del suo inappuntabile e puntuale ragionamento li lascio scoprire a chi leggerà questo breve libro, rivelatore, a mio parere, sia per donne che per uomini.
    Maria Chiara

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  36. domani riprendiamo l'argomento, partendo da questi due post- e ne parliamo tutti insieme. Io, per non saper nè parlare nè tacere, ho messo entrambi i titoli nel carrello...
    Grazie grazie grazie
    ale

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  37. oh che bello!!!! scoperto appena ora lascio subito uno "sconsiglio" Il simbolo perduto di Dan Brown...l'ho finito e non capisco ancora il perchè l'ho letto. sembra di essere sempre alle prime pagine poi all'improvviso succede il finimondo, l'assurdo...lo reputo noioso. sembra di averlo già letto, in effetti cambiano personaggi e temi ma il romanzo conserva più o meno la stessa trama. chiedono aiuto per alcuni codici, inseguimento con vari "rebus" e il buono che vince con giri rocamboleschi sul cattivo. il finale è eccezionale...di peggio non poteva fare!

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  38. simo, grazie! pubblichiamo con il prossimo aggiornamento!
    ciao
    ale

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  39. vorre suggerire un classico della letteratura greca moderna "zorba il greco", da poco tradotto e editato da nicola crocetti.

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  40. Grazie, Irene: aggiorniamo in questo fine settimana
    ale

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  41. Sconsiglio vivamente di acquistare e/o leggere il libro "Amore, zucchero e cannella" di Amy Bratley il peggior "romanzo" che abbia mai letto nella mia vita, mi sono lasciata ingannare dalla copertina, dal titolo e dalla piccola recensione interno-copertina, ma oltre queste cose di per se carine non c'è niente altro . . . 9,90 euro buttati per comprarlo !

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    Risposte
    1. Grazie Flavia. Ho inserito il tuo sconsiglio...A presto
      Dani

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  42. consiglio vivamente 1984 del britannico orwell,libro attualissimo ieri come oggi.e'un romanzo ma e'piu'di un romanzo,non e'un saggio perche'e'troppo appassionante,per niente scontato e noioso.l'ho letto due volte,l'ultima volta un anno fa e se devo consigliare un libro e'sempre questo.finito di leggerlo i suoi personaggi mi avevano incatenato nelle loro vite,non ero qua,un libro che mi ha rapito,stravolto,stupito.grazie orwell,c'era bisogno di unlibro cosi'.natasha,carrara.

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