di Alessandra
Io sono una che fa il tifo. Si, lo so che detto così è poco elegante, che fa tanto curva nord e che alla mia età starebbe meglio dire "che si schiera", ma a me questa è un'espressione che proprio non piace. Mi sa tanto di "politically correct", di strategico - meglio: di tattico- di mosse studiate a tavolino nell'attesa di entrare in gioco, al momento giusto, con la parte giusta. Io non sono per niente così: sono una specie di mediano di sfondamento, tutta cuore e viscere, che si emoziona e si esalta e si innamora, e coinvolge e trascina e travolge, e finché non si arriva fino in fondo, non c'è verso che mi dia una calmata. Faccio il tifo per un sacco di cose, ogni giorno: e se, a lungo andare, riconosco che ci sono alcuni punti fermi ( la libertà, per esempio, declinata in tutte le forme, dai diritti personali giù giù fino al significato del nome di mia figlia, o la giustizia, del rispetto della quale ho finito per farne una professione, o il Genoa, la sola bandiera sotto la quale mi riconosca sempre e comunque), è anche vero che ogni volta c'è ancora qualcosa per cui valga la pena di mettersi l'elmetto e partire in quarta, sia che si tratti dell'ennesima gabella iniqua del nostro Comune o dell'ultima discussione davanti alla macchinetta del caffè.
E' da ieri per esempio, che faccio il tifo per questa torta- e lo faccio con la stessa visceralità (stavolta, è proprio il caso di dirlo), con cui sostengo le altre cause; la ricetta proviene da uno dei milioni di libri che compro, sfoglio, riempio di "uuhhhh, aaaahhh, iiihhhhh" e promesse varie (questa la facciamo per tizio, quell'altra per caio) e poi finisco immancabilmente per dimenticare su qualche scaffale, sommerso dagli acquisti compulsivi dei giorni successivi. Il testo in questione è "Cioccolato, nuove armonie" di Rosalba Gioffrè, ed. Giunti, che cito solo per chiederle scusa delle numerose modifiche da me apportate all'originale, sicuramente migliore di questa tarte. Che però è una roba mai vista, un tripudio dei sensi, l'idea platonica della goduria somma, come si vede dalla prima foto, quella con lo sbuffo di cioccolato che cola denso e voluttuoso dalla crema frangipane e per cui so che siete già lì, fra lo sbavante e il maledicente, a dirmi che non è nè l'ora nè la stagione per indurvi in queste tentazioni. A parte che alla mia età, di tentazioni mi son rimaste queste e ben poche altre, l'ora è quella giusta (qui sono le 6.26, abbiamo una giornata intera per smaltire le calorie) e la stagione anche, perché se non le mangiamo adesso, le ciliegie, quando lo si fa più???? quindi, armatevi e partite e cominciate subito....
TARTE AUX CERISES ET CHOCOLAT
per la frolla
300 g di farina 00
200 g di burro
100 g di zucchero
1 tuorlo
scorza grattugiata di limone ( poca)
per la crema frangipane al cioccolato
120 g di burro morbido
150 g di farina di mandorle ( o mandolre tritate finissime, con un cucchiaio di zucchero)
2 uova intere
1 cucchiaio di cacao amaro
20 g di farina
150 g di zucchero a velo (è preferibile, perché vi fa risparmiare un po' di tempo nelle operazioni di montaggio, ma non è fondamentale)
400 g di ciliegie (il plurale è all'antica, chiedo venia, ma un'altra delle minoranze per cui faccio il tifo è la grammatica italiana)
100 g di cioccolato fondente
300 g di farina 00
200 g di burro
100 g di zucchero
1 tuorlo
scorza grattugiata di limone ( poca)
per la crema frangipane al cioccolato
120 g di burro morbido
150 g di farina di mandorle ( o mandolre tritate finissime, con un cucchiaio di zucchero)
2 uova intere
1 cucchiaio di cacao amaro
20 g di farina
150 g di zucchero a velo (è preferibile, perché vi fa risparmiare un po' di tempo nelle operazioni di montaggio, ma non è fondamentale)
400 g di ciliegie (il plurale è all'antica, chiedo venia, ma un'altra delle minoranze per cui faccio il tifo è la grammatica italiana)
100 g di cioccolato fondente
Si inizia dalla frolla, che si prepara impastando velocemente tutti gli ingredienti: la si stende in uno stampo da crostata e la si lascia riposare in frigo per un'oretta. Poi si fa una prima cottura in bianco, in forno statico a 170-180 gradi, per dieci minuti.
Nel frattempo, si grattugia il cioccolato e si snocciolano le ciliegie
Si prepara poi la crema frangipane, montando bene il burro con lo zucchero: per "bene" si intende, di solito, che i granelli dello zucchero semolato non si dovrebbero sentire più. Con lo zucchero a velo si fa prima. Si incorporano poi le due uova, una dopo l'altra, sempre montando con le fruste e in ultimo la farina di mandorle, la farina bianca e il cacao: l'aggiunta delle farine va fatta mescolando con un cucchiaio.
Si prende il guscio di frolla e si cosparge il fondo di cioccolato tritato; poi, vi si adagiano le ciliegie snocciolate e si versa su tutto la frangipane, livellandola bene con una spatola. Di nuovo in forno, alla stessa temepratura di prima, per mezz'ora.
Teoricamente, bisognerebbe lasciarla raffreddare e poi glassarla con qualche filo di cioccolato fuso, fatto scendere dal cono di carta forno. Per me, è stata già una fatica erculea aspettare che si raffreddasse per poterla sformare ( appena esce dal forno è molto molle, ma non vi preoccupate, la frangipane fa così, si consolida dopo), figuriamoci se stavo a perder tempo con le decorazioni. Perfetta per la colazione, il tè delle cinque, il fine pasto, la merenda, lo spuntino di mezzanotte, la pausa caffé e qualsiasi altra occasione ci sia per potersela mangiare.
Per inciso, io e la Dani abbiamo rischiato la morte (siamo entrambe allergiche alle ciliegie), ma per voi questo e altro...
buona giornata
alessandra
Questa ricetta partecipa alla raccolta " Ma com'è rossa la ciliegia", indetta da Rosso di Sera
http://rossa-di-sera.blogspot.com/2009/05/ma-come-rossa-la-ciliegia-parte-la.html
Nel frattempo, si grattugia il cioccolato e si snocciolano le ciliegie
Si prepara poi la crema frangipane, montando bene il burro con lo zucchero: per "bene" si intende, di solito, che i granelli dello zucchero semolato non si dovrebbero sentire più. Con lo zucchero a velo si fa prima. Si incorporano poi le due uova, una dopo l'altra, sempre montando con le fruste e in ultimo la farina di mandorle, la farina bianca e il cacao: l'aggiunta delle farine va fatta mescolando con un cucchiaio.
Si prende il guscio di frolla e si cosparge il fondo di cioccolato tritato; poi, vi si adagiano le ciliegie snocciolate e si versa su tutto la frangipane, livellandola bene con una spatola. Di nuovo in forno, alla stessa temepratura di prima, per mezz'ora.
Teoricamente, bisognerebbe lasciarla raffreddare e poi glassarla con qualche filo di cioccolato fuso, fatto scendere dal cono di carta forno. Per me, è stata già una fatica erculea aspettare che si raffreddasse per poterla sformare ( appena esce dal forno è molto molle, ma non vi preoccupate, la frangipane fa così, si consolida dopo), figuriamoci se stavo a perder tempo con le decorazioni. Perfetta per la colazione, il tè delle cinque, il fine pasto, la merenda, lo spuntino di mezzanotte, la pausa caffé e qualsiasi altra occasione ci sia per potersela mangiare.
Per inciso, io e la Dani abbiamo rischiato la morte (siamo entrambe allergiche alle ciliegie), ma per voi questo e altro...
buona giornata
alessandra
Questa ricetta partecipa alla raccolta " Ma com'è rossa la ciliegia", indetta da Rosso di Sera
http://rossa-di-sera.blogspot.com/2009/05/ma-come-rossa-la-ciliegia-parte-la.html
Qui, sono le h.7,15...........preparero' questa ricetta per domenica, dovrei portarla da amici, perche' se la preparo oggi.......come d'impulso mi verrebbe...........non durerebbe fino a questa sera.......e il burkini??? me lo dovrei proprio fare a questo punto!!!non puoi attentare cosi' alla mia prox estate, sei veramente irresponsabile.....ma che fate voi due studiate a tavolino le strategie d'attacco alla linea altrui???
RispondiEliminaA parte questo......che buona!!!!
diana
Come sempre i tuoi post sono una goduria già solo da leggere, ma questa tarte è uno spettacolo e un tripudio di tutti i sensi... ma come fai a fare una torta senza poi mangiarla????? PAZZA!... e mi hai fatto ingrassare solo a guardarla... quindi per la proprietà transitiva... siamo partite insieme!
RispondiEliminaDimenticavo di dirti (io ti scrivo sempre due volte... come il postino!) di partecipare alla raccolta di Rossa di Sera relativa alle ciliegie (anche io sono una forte sostenitrice della grammatica): http://rossa-di-sera.blogspot.com/2009/05/ma-come-rossa-la-ciliegia-parte-la.html.
RispondiEliminaLa tua ricetta deve esserci!
qui sono le 8,21, sono già in meno-pausa caffè (prché io entro sempre mezz'ora prima, sia chiaro, per protarmi avanti...)e sto già ridendo come una scema... adesso basta, diamoci un tono, che questo è un blog, srio, mica FB!!!!
RispondiEliminadiana, fatti venire due o tremila allergie, come le autrici di questo blog, e vedrai che linea!!!!
un'altra raccolta???? e prché no???? cerco di capire come si fa (Daniiiiiii!!!) e ci iscriviamo anche lì!!!!
ciao
ale
non mi vengono le vocali, stamattina: errata corrige prché=pErché, srio= sErio etc etc
RispondiEliminacome sempre mi armo e parto (anche io) alla ricerca del mitico luogo del "come si fa"!!!
RispondiEliminaa dopo
Bellissima ricetta Alessandra. Copiata anche se è una provocazione per quanti in famiglia tentano una dieta.Ciao e buona giornata da ROSALBA
RispondiEliminarosalba, lo sai che mentre la preparavo mi venivano in mente le tue torte? eleganti, curate, tutte giocate sull'amalgama dei sapori... Corri e lascia perdere la dieta, perché uno strappo alla regola, per questa, si può fare...
RispondiEliminaale
Sono arrivata qui leggendo della tua partecipazione al contest de Il gatto goloso e mi sono soffermata a leggere la ricetta della marmellata di rose: mi piacciono le preparazioni con le rose e proprio ieri ho preparato un gelato di rose.
RispondiEliminaDicevo che la marmellata mi ha affascinata e mi permetto di suggerirti un contest di Virginia- lo spilucchino al quale potresti partecipare
http://spilucchino.blogspot.com/2009/04/concorso-sottovetro.html
Ciao
se ti piacciono le rose, passa di qui fra ppochi giorni, perché stiamo preparando una sorpresa... la ricetta della marmellata è una ricetta di famiglia alla quale sono legatissima, ma per virginia questo e altro, per cui grazie per la segnalazione: parteciperemo sicuramente.
RispondiEliminaciao
alessandra
Stranamente sono sola a casa e mi sono pesata, solo un paio di chili in più rispetto allo standard che mi sono fissat. D'altra parte ho avuto modo di spiegare che mi allarmo di più se dimagrisco. E' mia figlia che ha sempre uno o due chili da perdere( a vederla non si direbbe). Poi è stata quella che ha mangiato più fette di torta per il mio compleanno. La ricetta merita uno strappo anche perchè nella 'frangipane' manca la panna che rende, secondo me, il tutto un poco dolciastro. La presenza del cacao poi è il massimo. Ho nel freezer la pasta frolla con la ricetta delle Simili, può andare bene? Ciao da Rosalba
RispondiElimina...quasi quasi l'aggiungo al menù di domani sera...secondo te ci sta bene assieme alla torta di mele sbriciolata e accompagnata da una crema inglese?
RispondiEliminaBuona giornata,
Valeria
rosalba: io ho usato la 3-2-1 che alda consigliava per gli impasti col ripieno. non so come sia quella delle simili, ma un nome una garanzia, quindi...Concordo sull'assenza del dolciastro, dovuta anche al cucchiaio di cacao che smorza tutto, anche il retrogusto del burro.
RispondiEliminaValeria: sì, assolutamente. Mantieni il filo della frutta, con in più la componente della stagionalità. a questa torta non aggiungere nessuna crema, prché ce l'ha già incorporata. E' domani sera???? Allora so già per chi fare il tifo!!!!
ciao
ale
Bellissima ricetta, me la sono copiata...la voglio provare!
RispondiEliminaCiao
Arianna
Come ti capisco! Anch'io sono viscerale in tutto quello che faccio, ci metto passione nelle cose. E anch'io come te compro tanti libri, faccio mille liste di ricette da fare, perennemente soppiantata dagli altri libri e dalle altre liste. La tua tarte è deliziosa, da fare prima che le ciliege finiscano. Baci e buona giornata
RispondiEliminaciliegie e cioccolato...bell'abbinamento!! deve essere buonissima!!
RispondiEliminaqui il mugolio è d'obbligo!!! mmmmmmhh! roba da orgasmo gastronomico :-)
RispondiEliminaTi comunico che l'ho ufficialmente inserita nel menù di domani sera! Ho già impastato e steso la frolla. Domani mattina procedo con il resto. Le ciliegie sono già in frigo...quelle di Marostica, ovviamente!
RispondiEliminaBuona notte,
Valeria
PS. io tifo che riusciamo a fare tutto per bene!!!
io anche!!!!!
RispondiEliminaale
Strepitosa questa torta, bravissima!!!
RispondiElimina