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giovedì 28 maggio 2009

Mia suocera e la cucina (Zimin, o zimino, di ceci e bietole)



Di Daniela

Mia suocera è una donna fantastica sotto moltissimi punti di vista, ma direi che la cucina è il meno vistoso tra tutti…. Io infatti sono una di quelle fortunate a cui il marito non ha mai detto “ ah, questo come lo fa la mia mamma….” Perché in effetti “come lo fa la sua mamma “ a lui non piace!
Vi faccio alcuni esempi: la sua fama ha varcato i confini dell’universo per il caffè, che prepara in casa con la moca. Vi basti sapere che nessuno ormai lo beve più, se non costretto da uno sguardo imperioso della padrona di casa e anche gli ospiti, compresi i più temerari, si astengono dal chiederle di prepararlo. In casa è meglio noto come la famigerata “crema d’Arabia” e lei stessa quando usciamo e ne prendiamo uno in qualche bar, si chiede come mai chiamino quel liquido scuro, profumato e intenso nella tazzina, “caffè”, quando il “suo” caffè è completamente diverso! “Non sembrano proprio la stessa della cosa!” dice e ci ride perfino lei.
Altra magica preparazione è la pizza , tanto che perfino i suoi nipoti, che pur di farle piacere mangerebbero qualunque cosa, di fronte ad un “se venite vi faccio la pizza” cercano di far scivolare, con molta delicatezza, devo dire, l’argomento su quanto la pizza possa essere difficile da apprezzare in casa, e parlano del calore eccessivo che produce il forno e della difficoltà nel reperire materie prime che rendano onore alla cuoca… insomma qualunque argomento è buono per farle variare il menù.
Però devo dire che su alcuni piatti è brava: riesce a fare per esempio un ottimo ragù sia bianco che col pomodoro, una buona torta di zucca e un ottimo zimin di ceci e bietole, ricetta che le viene direttamente da sua suocera, che era invece una cuoca eccellente.
Eccovi la sua ricetta personale



Per 4 persone:
• 300 gr di ceci secchi
• 150 gr. di bietole
• Olio evo
• mezza cipolla
• Sale e pepe

Innanzi tutto i ceci vanno tenuti a bagno per almeno 15/16 ore ( per es. da primo pomeriggio a mattino successivo).
Poi si mettono a lessare in acqua fredda e devono sobbollire delicatamente per circa 1 ora e mezza. Il sale mia nonna diceva che era meglio aggiungerlo verso fine cottura dei legumi, non so se ci fosse un motivo razionale o fosse una di quelle cose “da nonne” che “si fanno così” comunque io mi adeguo.
A parte pulite le bietole. Sciacquatele, spezzettatele con le mani e mettetele per qualche minuto a insaporire in un soffritto di olio e cipolla tagliata a fettine sottili, in una casseruola meglio se di terracotta.
Appena sono un po’ appassite, scolate i ceci , conservando l’acqua di cottura (io userei la schiumarola , per i non toscani, mestolo forato) .
Tenetene da parte una manciata e gli altri buttateli con le bietole; fate insaporire anche loro e poi aggiungete l’acqua di cottura e i ceci che avete tenuto da parte , passati col passaverdura.
L’acqua deve essere sufficiente a coprire i ceci di un paio di dita non di più, perche la minestra deve risultare un po’ densa. Eventualmente potrete sempre aggiungerne altra strada facendo.
Regolate di sale e pepe e fate cuocere per un’altra mezz’ora/40 minuti, perché tutti i sapori si amalgamino.
Quando è cotta potete servirla sia molto calda, sia (in questa stagione) a temperatura ambiente, mettendo nelle scodelle (piatti fondi) anche qualche fetta di pane abbrustolito se piace, e completando il piatto con un giro d’olio e una macinatina di pepe.

Buona giornata a tutti
Daniela

9 commenti :

  1. Ciao Daniela,
    ...ma la ricetta dov'è?!
    Valeria

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  2. Più leggo il vostro blog e più mi piace! Lo zimin, e non sono ligure, mi piace molto. Baci Giovanna

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  3. Ciao Alessandra e Daniela, ho appena scoperto il vostro blog e sto spulciando tra i post. Data la vostra passione libraria volevo invitarvi a segnalare i libri di cucina che più amate, e quelli da sconsigliare. Sto facendo un post apposito in cui raccogliere tutte le segnalazioni dei foodblogger (e non solo). Per ora, in attesa del post definitivo, potete farvi un'idea qui http://www.thechefisonthetable.com/dblog/articolo.asp?articolo=275
    Non volevo essere così spudorata ma non ho trovato una mail :( Spero che l'idea vi piaccia, per ora piacere di avervi conosciuto!

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  4. :-)) anche dal mio caffè fuggivano sempre tutti: ora a casa non ho neppure più la moka e finalmente faccio solamente il caffè che bevo io (solubile)!
    paola

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  5. per Vale: scusa ma la mia tecnica a volte mi pianta sul più bello... rimediato però, con l'aiuto di Dimitri. Baci e a presto.
    PS è stata una gioia conoscervi!
    Per gGiovanna: la mia terra di adozione fa conquiste culinarie! grazie
    per Maricler: certo che ci piace la tua idea! stiamo studiando quali libri indicare. Grazie per l'invito e complimenti per blog e idea!

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  6. Paola, comprendo il problema.... ma quello solubile nooooooo! è al di la di ogni possibile critica! ;-)
    a presto

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  7. ma i caffè di tua suocera mi hanno tenuta sveglia durante tutte le INTESSISSIME ore di studio con Franco, a casa mia è veramente pessimo quindi a me quello piaceva..
    renata

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  8. renata, cara, deve essere la tua parte tedesca che parla......... ;-)
    bacini

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