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domenica 10 maggio 2009

le certezze, i blog e la caprese al limone


Fra le macerie delle certezze che abbiamo visto crollare sotto i nostri occhi in questa vita, la Dani e io ne avevamo salvate due: la prima- assoluta, incontestabile, incrollabile- era che in qualsiasi parte dell'universo mondo l'una delle due si fosse trasferita, l'altra le sarebbe andata subito dietro; la seconda, invece, è che, qualunque dura prova avesse dovuto affrontare la nostra mente, avremmo ancora fatto la nostra porca figura. Ecchediamine, ci dicevamo, l'una forte di tre figlie in scala - e quindi condannata a ripassarsi tutti i cicli scolastici, dalla materna alla laurea, passando per pilastri della cultura italiana, quali "coloriamo le figure di inglese" e " approfondiamo la scomparsa del digamma", l'altra perché, di fronte ad un inatteso e inarrestabile sfacelo della forma fisica, doveva pur aggrapparsi a qualche brandello di compensazione che non fosse il barattolo da tre chili della nutella.

Devo dire che per qualche anno ce l'abbiamo fatta, a credere e a far credere che noi, modestamente, eravamo al passo dei tempi - e pure con la scarpa giusta, sia chiaro: il uolkmen ci fa un baffo, internet non ha segreti e da quando c'è feisbuk abbiamo anche fatto il salto, dagli chatellamenti sul pianerottolo ad una chat vera e propria.

I Greci la chiamavano ubris- ed era la peggior disgrazia che potesse capitare agli umani, quella, per intenderci, da "rosso diretto", senza possibilità di appello. E' quel misto di arroganza e superbia che si impadronisce degli uomini quando si montano la testa, per dirla in parole povere, e credono da lì che nulla sia impossibile per loro: ricchezze e bellezza, potere e forza fisica sono tutti validi motivi per scatenare in loro un senso di predominio, un delirio di onnipotenza, un " ce la posso fare- e ogni volta meglio e ogni volta di più" che li porta sempre più in alto, fino all'ultimo gradino di questa scalata della follia- vale a dire la sfida agli dèi. I quali, puntualmente, li puniscono, senza se e senza ma, con la durezza e l'implacabilità che solo i loro castighi hanno.
E che, nel nostro caso, hanno preso le sembianze, tutte moderne e tecnologiche, di un blog.
Detto così, sembrava una roba molto trendy, considerato anche che eravamo rimaste le uniche a non avere questo diario -bluff per cui all'improvviso gli obiettivi di cui si parla sono quelli della macchina fotografica e al posto della solita fiammanghilla di gnocchi al pesto presentiamo "aria fritta di patate soffiate al basilico di prà con Parmigiano Reggiano dopcdspf e pinoli di Pigna raccolti il ventinovesimo giorno del mese di febbraio, che VUOI METTERE LA DIFFERENZA????

.. e così, ci siamo dette: " e perché noi no? e cosa abbiamo di diverso, scusa? e poi, in fondo, cosa vuoi che sia metterci su un blog, con l'intelligenza che abbiamo???

A dire il vero, io fino a poco tempo fa, credevo che " blog" si dicesse " blob". Giuro. E quindi, associandoli per forza di cose, a immensi boli viscidi e puzzolenti, non mi sentivo molto attratta dal frequentare quelli di cucina. Ci è voluto mister Google ad insegnarmi , prima con le buone ("forse cercavi BLOG"), poi con le cattive ( "non sono stati trovati BLOB di cucina"), la grafia corretta. In più, conoscendo la mia strutturale incapacità a rapportarmi con tutto ciò che è minimamente tecnologico ( tipo la volta che cambiarono il citofono: se non fosse stato per un vicino pietoso, sarei ancora lì a chiedermi dov'è che schiaccio...) qualche dubbio lo avevo avuto. Ma, mi ero detta, ci saranno delle istruzioni, ecchediamine! E vuoi che non le sappia capire? E anche quando mi era stato risposto che le istruzioni c'erano, ma la maggior parte era in inglese, il mio naso ha avuto un'impennata all'insù che neanche Valerossi-campione-del-mondo ci riusciva... Ecchediamine alla seconda, cosa vuoi che mi preoccupi l'inglese, a me che ho letto tutta la Jane e tutta la Agatha e tutto l'Oscar e tutto il Jerome- e so pure dire "carrozza" in sei modi diversi, tiè tiè. Vuoi che una come me non sappia leggere delle stupide istruzioni per programmatori di blog?
Evidentemente no, è la risposta. Perché, evidentemente, non ce l'ho fatta.

Però, scusatemi, ma quando parlo di "istruzioni in inglese" io mi immagino una pagina ordinata, con paragrafi, frasi, lettere e parole e non una roba più o meno così :
***"DTFR> insert " <>

dove le uniche parole che spiaccano sono robe per me incomprensibili, che potrebbero anche essere mutuate direttamente dall'ostrogoto o dall'hurrita....
Per esempio, il "template" che cos'è???? Ha a che vedere con il Santo Graal??E il layout??? è qualcosa di illegale??? o significa " giacere fuori"???

Il turbamento sommo l'ho provato con l'HTML. In un primo tempo, lo avevo saltato a piè pari, forte del motto che " se non capisco, non è importante". Poi, quando sono arrivata al classico punto morto, per cui o HTML o non procedi, ho intuito che fosse una sorta di DNA del blog, su cui, orrore, si dovevano fare delle mutazioni e, orrore degli orrori, le avremmo dovute fare noi, pirsonalmente di pirsona, tagliando, copiando e incollando una serie di segni astrusi come quelli di cui sopra.

Ed è stato allora che, come nella migliore tradizione traggica, è arrivato il deus ex machina: il nostro, anziché scendre dall'alto, è venuto in motorino, ma per il resto non c'è stata nessuna differenza, a cominciare dalla chioma bionda , dalla giovanissima età e dalla soprannaturale capacità di decifrare gli x°* di cui sopra. Ne è venuo fuori il primo stralcio del blog che avremmo voluto, con i link alle pagine, l'archivio che funziona, la lavagnetta con "menu turistico" e pure il contatore: che, come mi ha spiegato pazientemente, è una roba coi numerini che sta in fondo alla pagina e segna i nostri visitatori e che " no, signora, non stia a chiamare l'Enel, che non ce n'è bisogno..."
Di sdebitarci, invece, c'è bisogno, eccome- e lo facciamo con una fetta di questa torta qui, la cui ricetta proviene dalla mamma di una bambina tutta speciale, che ha molto in comune con le creature delle autrici di questo blog ( scritto giusto, stavolta) e per questo sa tirar fuori le torte giuste, al momento giusto.

Grazie, Dimitri, questa è per te.



5 uova
100 g di zucchero semolato
250 g di mandorle sbucciate
120 g zucchero a velo vanigliato
la scorza di un limone biologico ( leggasi: della simo, altrimenti non profuma)
100 g cioccolato bianco buono ( LINDT)
100 ml di olio EVO leggero
60 g. di fecola
1 puntina di lievito
aroma di vaniglia ( da me sostituito con mezzo bicchierino del limoncello di maurizio, che non è mica da tutti...)
Montare le uova con 100 g di zucchero. Devono triplicare di volume
Nel frattempo
1. tritare bene le mandorle fini, con lo zucchero vanigliato
2. far ripetere alla figlia la prima guerra mondiale.
3. quando siete arrivati all'attentato di Sarajevo, aggiungere la buccia di limone grattugiata
4. grattugiate il cioccolato ( ci mettete due anni di guerra, grosso modo, dalla battaglia della marna alla descrizione della guerra di trincea)
5. incorporare delicatamente il composto alle uova montate e poi aggiungere l'olio, con attenzione
6. setacciare la fecola con il lievito
7. tortiera da 24 cm ben unta
forno statico a 200 gradi per i primi 5 minuti, a 180 8 il mio l'ho abbassato di brutto, 165) per una mezz'oretta abbondante.
Al Trattato di Versailles è pronta
Aspettate un po' prima di sformarla e poi ricopritela di zucchero a velo oppure di cioccolato bianco grattugiato, come ho fatto io che ero in vena di sacrifici...

buona domenica
alessandra





14 commenti :

  1. Siamo proprio noi, spiccicate!!!!!!!
    però il nostro motto potrebbe essere : "memento audere semper"!! oppure "boia chi molla", di più recente creazione.....
    Mi unisco al "grazie Dimi" e la torta, lo giuro, non sarà solo virtuale....un po' come il tea al liceo.... ti ricordi ragazzo? quello "perfino con lo zucchero!!"
    Daniela

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  2. Un bel pensiero per Dimitri, questa torta deve essere squisita!

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  3. per la dani: il latino lo lascio a te: perché l'unica declinazione che i viene in mente in propostio è relativa alle due vecchie babbione che se la tirano da giuvincielle...

    per rita: mai diar, se mai ti venisse l'idea, chiamaci come consulenti, perchè ormai sappiamo tutto ( della prima lezione, ovviamente...)

    per tania: lo è, eccome se lo è ( quella della foto è stata fatta fuori in una giornata, e siamo solo in tre...). complimenti per il tuo blog, ci ho fatto un salto veloce ora e me lo riguardo poi con calma, ma è proprio carinissimo.
    ciao
    ale

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  4. Ale grazie, sono felice che il mio blog ti piaccia! Non so se è un problema mio, ma cliccando su empanadas e caprese al limone il collegamento non funziona...ovviamente ripasserò e ricontrollerò ;-)

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  5. Ale, l'unica cosa inesatta che hai scritto è che tutti oramai hanno un "BLOB"...io mi sono registrata un anno fa e...mi sono bloccata, come te e Daniela. E' lì, archiviato tra i preferiti che mi guarda con il suo nome un pò buttato là "GIOWALL" perchè non sapevo (e non so ancora) se parlare di cucina (ma ce ne sono centomila più bravi di me) o di mountain bike e trekking o che altro...Comunque sia complimenti a te e Daniela perchè si sta rivelando un blog molto ma molto interessante.
    Valeria
    PS. prima o poi mi deciderò a farla questa benedetta caprese!!!

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  6. Vale: io lo chiamerei "autostima mon amour...". Arriverà 'sto benedetto fine settimana a Genova...

    Tania: grazie per la segnalazione: non dubitavo che ci fosse qualcosa di mal messo ( i link sono stati " i compiti a casa", quindi li abbiamo fatti senza la supervisione!!!)
    Ti tengo d'occhio anch'io!
    ciao
    ale

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  7. Grazie, Valeria per la comprensione.... ma pensa un po' a me che oltre alle difficoltà pratiche da risolvere , ho anche il problema di dover stare attenta a quello che dico e faccio per evitare che Ale riporti tutto sul blog.....e le sciocchezze che escono mentre stai combattendo col mezzo tecnologico possono essere infinite.... infinite.......infinite...... ;-)
    Baci a tutte e grazie per la partecipazione graditissima!!
    Daniela

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  8. Grazie per il bellissimo inizio di settimana, ci vuole.........(primo giorno di marito in pensione....e ora???? stamane via libera con cane per due ore e dico 2, tassativo non rientrare prima, poi lettura del giornale avanti e indietro sulla passeggiata mare, controllo dei lavori in corso - vedi spiaggia, tombini aperti,montaggio cabine e posizionamento sedie sdraio in perfetta linea - vecchio lavoro geometra)oggi pomeriggio??? a parte la pennichella? lo metto sotto in cucina?preparazione pasta per torta verde?taglio trombette stile geometresco? vedremo per il momento ottima questa caprese e poi il cioccolato grattuggiato sopra..........la sto gia' gustando.grazie
    diana

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  9. Carissima, sempre bello venire qui a leggere e divertirsi... Che dire, benvenute nella blobsfera? La caprese è deliziosa, così al limone ancora non l'ho assaggiata. Anche io ti ho segnalato il link che non linka... ciaooo, mitica! Un bacio e buona settimana.

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  10. Diana, ti sono infinitamente vicina...:-)
    dagli da leggere il libro su Cosa nostra, vedrai che gli piace. Sennò, ho qui la storia del Genoa di gianni Brera...ma forse la saprà a memoria...
    Ross, grazie mille anche a te. Ora ho provato a sistemare tutto, speriamo bene!!!
    ciao
    ale

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  11. Certo che mi ricordo del tè! Zucchero?! che sfacciato! ahaha.
    Non vedo l'ora di assaggiare una fetta della torta ;)

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  12. bene Dimi... date le nostre capacità tecniche penso sarà presto!!
    Daniela

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  13. l'avevo appena riletto questo post, o meglio, quando vi ho conosciute:D ...e di ubris non vi siete certo macchiate...fate molto meglio voi di chi pensa di fare al massimo, ma , evidentemente, continua a mutuare idee altrui cercando pure di mettere agli altrui i bastoni fra le ruote!:D (urgon spiegazioni?):D baci grandi

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  14. @ mi sa che urgono aggiornamenti in privato..:-))))
    un bacione grande anche a te
    ale

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