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sabato 2 gennaio 2010

Croquembouche ( for dummies)

di Alessandra
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croquembouche


Non è un mistero che, in questo blog, la manualità stia tutta al civico successivo, mentre qui dimorino solo le teglie: per cui, riuscire a fare un croquembouche per me aveva lo stesso significato che seguire una dieta per più di 48 ore o non lasciare le scarpe in giro per casa. E invece, non solo ce l'ho fatta, ma non l'ho trovato neppure così difficile come immaginavo- nulla, comunque, in confronto alla dieta e alle scarpe. E siccome non è il caso che mi dilunghi sulle sfaccettature della "porca figura" di questa piramide di voluttà, passo subito a raccontarvi com'è che ci sono riuscita....

La mia solita ricetta per la pasta choux è quella più facile da ricrodare- 100 di acqua, 100 di burro, 100 di farina e 3 o 4 uova; stavolta, mi sono fatta sedurre dai bignè di Montersino e ho lasciato la retta via, con i soliti ottimi frutti che si raccolgono quando si sgarra cum grano salis. L'unico inconveniente è che la versione di Montersino "gonfia" di più rispetto a quella che seguo di solito, per cui la prima infornata ha prodotto dei mega bignè, che comunque mi sono serviti per la base. In quelle successive sono stata più attenta e alla fine mi sono ritrovata con choux di varie misure, perfetti per il croquembouche. Li ho poi riempiti con una crema pasticcera al limone e un'altra al cioccolato ( lo so che insieme fanno a pugni ma in casa mia vige il principio per cui "de gustibus NON SI DISCUTIBUS" e in certi casi mi tocca sottostare...) , dopodiché sono passata al montaggio


croquembouche

Caramello
dosi mie*
500 g di zucchero
3 cucchiai di glucosio.
* c'è di che inorridire, lo so, ma a me il caramello con l'acqua non viene e, cosa non sottovalutabile, mi sembra che prenda un bollore più forte dell'altro. Intendo dire che con il caramello senz'acqua non mi sono mai bruciata, con quello con l'acqua sì e quindi ho sacrificato la precisione delle dosi all'incolumità delle mie due mani et dieci dita.
Il glucosio, questa volta, è fondamentale, percé rallenta il processo di indurimento del caramello. Questo non significa che questo non indurisca, tutt'altro: è infatti consigliabile tenere a portata di mano una pentola con acqua in leggera ebollizione, nella quale possa essere messa la casseruola del caramello, per poterlo mantenere morbido. Però, lascia tempi un po' iù ragionevoli per poterlo lavorare.
Per tutte le altre cautele, rinvio al blog di pinella

Gran parte dei Croquembouche vengono montati col cioccolato fuso: i bignè, cioè, si immergono nel cioccolato fuso a bagno maria che diventa quindi il collante per tenerli insieme. Il caramello si usa solo per fare i fili. Non me ne voglia chi ha usato questo metodo finora, ma l'effetto finale è bruttarello, perché le macchie di cioccolato spiccano fra un bignè e l'altro e non essendo decorazioni ad hoc danno un po' l'idea di disordine. Il bello è immergere i bignè nel caramello e usare quello come colla. Il che significa rischiare un'ustione della malora, a meno che non si sia muniti degli appositi guanti, oppure di un marito geniale....



croquembouche

Guanti di lana e sopra 2 guanti di lattice: il guanto di lana crea la protezione, il guanto di lattice impermeabilizza. Ce ne vogliono due, nell'ipotesi che il calore del caramello ne possa "fondere" uno, ma a me non è successo.
Due sole controindicazioni
1. essendo talmente protette, le vostre mani non sentono nulla, il che è ottima cosa. Se però, mentre le avete a bagno nel caramello, vi prude il naso, resistete all'impulso inconscio d grattarvelo.
2. non usate guanti di cachemire. E non chiedetemi il perché.

croquembouche

Il montaggio del croquembouche avviene direttamente sul piatto di portata. Il che significherà avere un piatto di portata sporco di caramello, quando lo porterete in tavola. Posto che mi decida a ripetere la prova, questo è un punto su cui bisogna ragionare un po': ai miei ospiti, non ne è importato di meno ed anzi, finito lo spolpamento del cono, hanno ripulito pure il piatto, però in occasioni più formali può essere un problema. Si potrebbe passare uno strofinaccio bagnato con acqua calda, oppure creare un'ulteriore corona di bignè (non incollati, ma solo avvicinati) intorno alla base, oppure qualche altra soluzione che al momento non mi viene in mente, oppure non preoccuparsene troppo perchè, in effetti, nessuno ci fa caso, ammirato com'è da tutto il resto.
Anche se la piramide di bignè è tenuta insieme sia dall'incollatura del caramello, sia, soprattutto, dal fatto che essi si appoggino a quelli immediatamente sotto di loro, può essere utile costruire un cono di cartoncino, per mantenere una certa simmetria nel montaggio, specie se siete totalmente incapaci come la sottoscritta


croquembouche



A questo punto:
- tenendo il bignè ad una estremità, "pucciarne l'altra nel caramello e appoggiare questo lato direttamente sul piatto di portata.
- fate lo stesso con i successivi, disponendoli a corona lungo la base e poi iniziate a salire, sempre immergendo un lato del bignè nel caramello

croquembouche

In teoria, questa operazione andrebbe fatta senza toccare il caramello con le dita e bagnando il bignè sempre dallo stesso lato. In pratica, prima mi è presa l'ansia da caramello, per cui mi sentivo come quando dovevo tuffarmi dal trampolino (tornata indietro 9 volte su 10- e alla decima ho smesso), poi, una volta constatato che anche se toccavo non succedeva niente ( a parte l'incollamento dei guanti) ho iniziato a pucciare alla "come cavolo viene", ad occhi chiusi e a tempo di record. Alla fine, è venuta fuori questa cosa qui

croquembouche


Come vedete, qualche "filo" c'è già- e questo perchè non ho resistito alla tentazione. A mano a mano che procederete nel montaggio, infatti, il caramello inizierà ad addensarsi e quindi, nel tragitto dalla pentola alla piramide, si formeranno inevitabilmente dei fili. Da buona genovese, "non ho buttato via niente" ed anzi, ho preso un po' di confidenza prima di iniziare l'operazione vera e propria, alla quale mi sono accinta con la mano esperta di chi ormai conosce tutti i segreti

croquembouche

Anche qui, ho letto un sacco di cavolate: secondo il principio per cui più lontano è il punto da cui fai colare il caramello, più sottile è il filo, c'è chi mette il croquembouche sul pavimento e procede dall'alto; ci sono altri che creano i fili sulla carta da forno e poi li appiccicano sui bignè ed altre scemate simili. Fare i fili è una stupidaggine- e questo anche avendo il croquembouche ad una distanza ravvicinata, come quella che avevo io. Ho cominciato con il metodo delle due forchette (che non vi spiego, perché è una inutile complicazione della vita), poi ho lavorato con una sola, intingendola nel caramello denso e muovendola in senso ora orario, ora antiorario sopra il croquembouche, facendo tanti fili.

croquembouche

Se guardate bene nella foto, a metà ho fatto un errore clamoroso, ne senso che mi sono fatta prendere dal panico e ho sollevato con i rebbi una quantità eccessiva di caramello, per cui più che un filo è venuta fuori una gomena: quando ho capito che dovevo prenderne meno, è stato tutto più facile e, alla fine, sono approdata a quell'"effetto rete" che è il bello del croquembouche

croquembouche

Siccome il caramello indurisce subito, una volta completata l'opera potere metterla comodamente da parte e dimenticarvela fino all'arrivo degli ospiti: guai a metterla in frigo, perché con lo choc termico in caramello si scioglierebbe, ma penso che la precisazione sia superflua. Anzi, dversamente da come abbiamo fatto noi, potete preparare il croquembouche anche in anticipo- non dico di 24 ore, ma dalla mattina per la sera sì. Io avevo paura che, col caldo dei caloriferi, cedesse tutto e l'ho assemblato praticamente a due ore dall'inizio della cena e così, quando sono arrivati gli ospiti, ero tutta un bozzolo di caramello, in stile " papà, guarda, la mamma ha le ragnatele". A meno che non vi chiamiate Addams, quindi, evitate questi inconvenienti.

croquembouche

Altra cosa. Questo è un dolce da timore reverenziale, nel senso che quando lo portate in tavola, dopo i soliti "ooohhhhhhhhhhh, uhhhhhhhhhhhhh" di rito, nessuno si muove: gli ospiti perché in attesa di essere serviti, i padroni di casa perchè " come cavolo si fa a smontare 'sto coso". Io, ovviamente, ho massacrato tutti i bignè che ho staccato dalla piramide, lasciandone una parte sul cono, mio marito, dopo un attento studio, ne ha staccato uno perfettamente intero in mezz'ora, la nostra amica cinese ha preso una forchettina da dolce e zac, in un attimo sono venuti via. Altrettanto in un attimo sono stati pure spazzolati, a conferma che questo sia un dolce tanto bello quanto buono- e se è riuscito a me, riesce benissimo a tutti
Buon Anno
Alessandra
croquembouche

It is no secret that in this blog, the manual skill is belongs to my co- blogger while here only the pans dwell: therefore, for me to be able to make a croquembouche had the same meaning on stay on a diet for more than 48 hours or not leaving my shoes laying around the house. Instead, not only I managed to do it, but I have not found anything as difficult as initially thought- in any case, it's a piece of cake (pan non intended) in comparison to diets and shoes. And since I would not like to start the New Year bragging about the "Porca Figura" of this pyramid of delicacies, I promptly skip to explain how to create such masterpiece .

My usual recipe for the choux pastry is the easiest to be rimembered- 100 g water, 100 g butter, 100 g flour and 3 or 4 eggs - this time, I got seduced by the puffs of Montersino and I left the old road for the new one, succesfully. The only drawback is that the version of Montersino "bloated" more than that I usually follow, so the first batch has produced maxi puffs; however, I used these for the base. In the subsequent ones I have been more careful and at last I found myself with choux of various sizes, perfect for the croquembouche. Later, I filled them with a lemon and chocolate pastry cream, then I proceeded to assemble the Croquembouche

croquembouche

for the caramel

My doses *
500 g sugar
3 tablespoons glucose.
* That's horrifying, I know, but I'm not able to make caramel with water and- not to be underestimated- I think that water boils stronger than the other caramel. I want to mean that every time I used the caramel without water, I never burned, while it has happened with the caramel with the water, so I sacrificed the accuracy of the doses for the safety of my two hands and ten fingers.
This time, glucose is crucial, because it slows down the hardening of caramel. This does not mean that the caramel does not harden, at all: in fact, you would to keep on hand a pan of lightly boiling water, in which put in the soucepan with caramel, to keep it soft. However, the glucose allows more time to work.

Most of Croquembouche are assembled with melted chocolate: puffs dive into the chocolate melted in a water bath that later becomes the glue to hold them together. The caramel is used only to make the threads. Don't hold it against me, but the final effect is ugly, because the chocollate stand out among puffs and the final impression is not good. It's decidedly better to dip the cream puffs into the caramel and use that as a glue. That means riskin a terrifyng burn, unless it is equipped with the appropriate gloves, or with a genius for husband...

croquembouche


Wool gloves and over 2 latex gloves : wool gloves creates protection, latex glove waterproof . It takes two, in case that the heat of the caramel "melt" one, but it didn't happen to me, this time.
Only two controindications
1. being so protected, your hands do not feel anything, which is a good thing. But if your nose itchies, while your finger are soaked in the caramel, please resist to the unconscious impulse scratching.
2. don't use cashmere gloves. And don't ask me why.

croquembouche

.
The assembly of croquembouche takes palace on the serving dish. That to say having a dish dirty of caramel, when you will serve the Croquembouche. Since I decided to repeat the feat, this is a point on which we must think about': my guests didn't care and indeed, taked the flesh off, , have also cleaned the plate, but in most formal dinners it can be a problem. It may take a cloth soaked in warm water or create an additional ring of cream puffs (not glued, but only approached) around the base, or some other solutions that now don't currently come my mind- or simply do not worry too much about it, because, in fact, no one pays attention, engrossed in contemplation of this masterpeice
Although the pyramid of cream puffs held together by caramel and, above all, becouse the puffs above lean aganinst those immediately below them, may be useful to construct a cone of cardboard to keep a symmetry in the assembly, especially if they are totally incapable as the undersigned

croquembouche

At this point:
- Hold the cream puffs at one extremity plunge in in the caramel and supports each other on this side, directly on the plate.
- Go on with the others, making a crown along the base and then begin to rise, always dipping one side of puffs in the caramel

croquembouche

In theory, you would do this without your fingers touching the caramel while you dip the cream puffs from the same side. In practice, at the begining, I was taken by "anxiety of caramel," so I felt like when I had to dive from the diving board (go back 9 times out of 10 - and I stopped at the tenth) and then, once I touched that, even if nothing happened (apart from pasting gloves) I started to dip choux randomly, with closed eyes and in record time. And this is the finale effect

croquembouche


You see, some " trheads is already there-and that's because I could not resist the temptation. As you progress in the assembly, in fact, the caramel begins to thicken and then, on the way from the pot to the pyramid, there inevitably will be the wires. As a good Genovese, "I have not thrown anything away," and indeed, I goot acquainted with it before starting the operation itself.

Even about this point, I read a lot of stupid things: according to the principle that further is the point from where you pour the caramel, thinner is the wire, somenone puts croquembouche on the floor and proceeds from above, while some others make threads on the baking paper and then stick them on beignets and other similar stupid thing . Making the wires is very easy-even if the croquembouche is close of you, like mine. I started with the method of the two forks (which I did not explain, because it is an unnecessary complication ), then I worked with only one, dip it in the dense caramel and move it clockwise and counter clockwise, over croquembouche, making many threads .

croquembouche

If you look carefully , I made a mistake of the middle, because as I was panicked, I raised with the fork too much caramel, so that the thread look like a hawser; however, when I realized I had to take less caramel, it was much easier and, eventually, I came to that ' thread effect' that is the nicest thing of croquembouche.

croquembouche

As the caramel hardens immediately, once the work is completed , you can easily put aside and forgot it until the arrival of guests: don't to put it in the fridge, because caramel will melt because of the termal schock, but I think that you don't need any explanation about this. Indeed, you can prepare in advance croquembouche-I do not say 24 hours, but from morning to evening it' ok. As I was afraid of collapse of the Croquembouche, because of the heat of the radiator, I assembled everything two hours since the beginning of the dinner , so when the guests arrived, I was all a cocoon of caramel-style "Dad, look, Mom has cobwebs. " Unless your name is Addams, therefore, avoid these drawbacks.

croquembouche

Just only a thing: . This is an " awe- dessert", in the sense that when youserve it , after the usual "ooohhhhhhhhhhh, uhhhhhhhhhhhhh" ritual, no one moves: the guests because are waiting to be served, the hosts because "what the hell is to dismantle 'this thing. I obviously have slaughtered all the cream puffs that have detached from the pyramid, leaving a part on the cone; my husband, after a careful study, has perfectly detached one, under an hour; at last, our friend from China took a fork cake and voilà, in double quick time they came on. Obviously, the cream puffs were well brushed off in a minute, confirming that this is a cake as beautiful as good-and if it is successful to me, succeeds very well to everyone
Happy New Year
Alessandra
croquembouche

32 commenti :

  1. E' bellissimo!!! da molto mi piacerebbe farlo ma ho paura.... ci proverò giuro!!! Bravissima

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  2. Eccomi qui...la dummies! :)))
    se dici che è fattibile io ci provo con sto caramello! :)))
    ti è venuto uno spettacolo!

    Terry

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  3. no ma complimentiiii! è bellissimo l'effetto del caramello. Ho visto questo dolce per la prima volta poco tempo fa (lo preparava Bree in Desperate Housewives :P) ed è di grande presenza scenica! Io però mi sarei già ustionata con il caramello...ottima la tua dritta del glucosio ;)

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  4. Non ho un buon rapporto con i bignè (devo provare a cambiare ricetta!), ma nonostante ciò, l'anno scorso non ho saputo resistere al fascino del crochembouche (in versione salata).
    Per il problema del caramello sul piatto, si può ricoprire quest'ultimo con un foglio di carta forno radente al crochembouche e ad operazione ultimata, lo si può asportare delicatamente
    Geniale l’idea dei doppi guanti e del glucosio nel caramello: ne prendo nota.
    Buon anno carissima!

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  5. Ciao. WAW!!! te le ridico. Pero' dimmi una cosa nei bigne' cosa hai messo una crema chantilly?? o quello che si vuole??. Troppo bello!! Gis

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  6. Senti a me il caramello non è mai venuto quindi ho optato per quello in bustine...

    Lo so che inorridirai ma è comodo, già pronto e non troppo dolce...

    Però ripensandoci mi sa che va bene per il creme caramel ma non per fare i fili...va bè, mi fido di te e ci provo: riprodurrò con due mini coni monoporzione...bignè piccini e niente anima di cartoncino: ti terrò aggiornata!

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  7. Charming post w/ a beautiful Croquembouche finale..Wow..great job!

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  8. A PARTE CHE IO NON HO VISTO LA GOMENA DI CUI PARLAVI (ma io sono ciecata... mi mancano 4 gradi per occhio di ipermetropia e mi ostino anon mettere gli occhiali...), ma la ragnatela di caramello è difficilissima! Io ci ho provato... i risultati non sono sul blog per ovvi motivi! Certo il caramello non era fatto con il glucosio, che rende tutto più facile (?!?!?!?)... In compenso mi vengono bene i bignè... devo provarci a fare questo dolce dal nome impronunciabile? Perché se per te la manualità sta al civico accanto, per me sta a Genova al civico accanto al tuo... e la strada è un po' più lunga... Baci
    Stefania

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  9. Ale, innanzitutto, AUGURI!!!!
    E poi... quanto è bella questa piramide croccantina e dorata! Complimenti, e visto che ci sei riuscita, ora aspettiamo le istruzioni su come non lasciare le scarpe in giro e sopratutto come si fa a stare a dieta! ahahahah!...
    A proposito, mi sono ammazzata dalle risate leggendo la tua risposta precedente "tessssoroooo"....
    Ora ti dico una cosa: un timore così enorme avevo davanti alla ricetta dei macarons, ma ce l'ho fatta alla fine.. Ora sono convinta di poter fare qualsiasi cosa, croquembouche compresa!
    Un bacione grande e buon inizio dell'anno!

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  10. Ciao Ale e buon anno, ma hai cominciato bene. Sei stata eroica a fare quella piramide. Io preparo questo dolce quando ci sono le fraglole che vanno sistemate nei buchi tra i bignè debitamente con la punta caramellata. Visto che non sono eroica come te, mi servo di un piatto più grande e quindi ho una base più larga, non lascio vuoti al centro e proseguo così. L'effetto non è così '' spericolato'', ma gradevole. Per pucciare i bignè nel caramello mi servo di una pinza chirurgica, ma anche quella piccola per le sopraciglia va bene.
    Non preparo una grande quantità di caramello perchè a me capita che si sporca, quindi lo faccio in due tempi. Concordo con la difficoltà di servire questo dolce. Ciao Rosalba

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  11. Ciao! Caspi ta che lavoraccio per questo dolce!
    Non lo conoscevamo, ma ha un efetto grafico davvero meraviglioso!
    Complimenti, certo la manuelità non ti è mancata!
    bacioni

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  12. Questa “Torre” è fantastica e l’intervento dell’Inge era assolutamente dovuto.
    Bella l’idea delle due creme a sorpresa!
    Avevo letto un suggerimento per far si che il piatto non si sporchi durante la lavorazione, dunque:
    prendere due fogli di carta forno, piegarli esattamente a meta’ e posizionarli sul piatto leggermente strabordanti, partendo con un foglio dal centro e l’altro leggermente sovrapposto, posizioni la tua impalcatura e assembli il tuo dolce, quando hai finito, devi tirare dai lati i lembi della carta , prima un lato e poi l’altro, ti dovrebbe(?) restare il piatto pulito!.non so se sono riuscita a spiegarmi……
    Grazie per la ricetta filmata cosi’ si puo’ ben capire il procedimento, non ho parole per le mani guantate.
    diana

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  13. Complimenti !!! Sei stata bravissima. Ma certamente ... che bontà!!!

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  14. ma questo e' veramente un capolavoro. Non so se avro' abbastanza coraggio per farlo, ma la spiegazione e' meravigliosa.

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  15. Che meravigliosa dolce montagna!
    Tantissimi auguri di buon anno!!!

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  16. ...for dummies mica tanto, io non ce la farei mai!!!Sei stata bravissima.
    Ti faccio tantissimi auguri, che sia un altro anno pieno di post : )
    Sara

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  17. @ colombina: viene. giurin giuretto. Segui alla lettera le istruzioni for dummies e vedrai che alla fine ce la fai. E magari migliori anche il mio record :-)

    @Terry, fra dummies ci capiamo...dai, su, è facile. Anzi, vuoi proprio che te la dica tutta? l'unico momento di fiato sospeso è stato davanti allo sportello del forno, nel timore che non si gonfiassero i bignè. Da lì in poi, è tutto semplice

    @ Fiordilatte: da grande, farò la bree, giuro. Per ora, mi alleno con il croquembouche

    @ Milena, buon anno anche a te. Guarda, proprio due risposte fa ho confessato che la mia unica ansia è stata quella "da bignè": perché a me gonfiano bene una volta su tre. Con la ricetta di montersino, invece, tutto bene, anzi, anche troppo. Però, ci ho messo SETTE uova, non so se rendo, per una quantità di poco superiore a quella che ottenevo con la mia vecchia ricetta da tre-quattro uova ( dove però gonfiavano bene una volta su tre). Invece, per quanto riguarda il sistema dei fogli, l'idea mi era balenata ma ero talmente terrorizzata dalla prospettiva che mi crollasse tutto che ho tanche le "dritte" più logiche. Però,siccome il primo cerchio di bignè è incollato al piatto- e pure col caramello, quindi non si schiodano, come faccio a sfilare i fogli da sotto?

    @Gisella, ho fatto una banalissima crema pasticcera, una parte aromatizzata al limone, un'altra con dentro una tavoletta di cioccolato fuso (70%). vista la sciccheria, ci sarebbe stato meglio qualcosa di più raffinato- almeno una crema allo zabaione e una all'arancia - ma ero tanto concentrata sull'impalcatura che ho trascurato tutto il resto
    ciao
    ale

    RispondiElimina
  18. @ Virò: noneeeee, col caramello in bustina non viene, perché quello è bloccato allo stato liquido. Puoi sempre provare a scaldarlo, ora che ci penso, ma non so. In compenso, l'idea delle "torrette" è una figata: pensa che mio marito, al culmine dell'esasperazione (lui: in pratica, ha solo guardato e criticato, per giunta piazzandosi nel posto dove dava più fastidio in assoluto), ha detto che SE mai ci sarà una prossima volta, si fanno monoporzioni di 5 bignè senza cono, con fili di caramello. Due geni, non c'è che dire... quasi quasi te lo presento :-)

    @ Nanà, as usual,you're very kind. I'm translating everything just for you, really.
    A special Happy New Year

    @ Giulia, della dieta e delle scarpe ne riparliamo dopo che ho fatto i macarons- e la vedo durissima. Passo da te e anelo a due(mila) consigli ciao tessssoro

    @ Rosalba, ma è un'idea geniale! quella delle fragole, intendo. Alla pinza ci ho pensato, ma sono talmente maldestra che temevo che avrei riempito il caramello di cadaveri di bignè... vabbè, vorrà dire che SE mai ci sarà una prossima volta, etc etc

    @ Manuela e Silvia: non è che non mi sia mancata la manualità: è che proprio ce ne vuole pochissima. Provare per credere
    ale

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  19. @ Diana, per il folgio di carta guarda un po' cosa ho risposto alla milena: come faccio a sfilarlo da sotto se i bignè sono incollati al piatto da portata? a meno che non lo ritagli torno torno alla prima corona... ecco, questa può essere un'idea. Per i guanti, cosa vuoi che ti dica: "The class is not water", come dicono a Buckingham Palace...( ci ho rimesso un paio di guanti di cachemire, confido nel Coccolino, pensa te in che stato mi ha ridotto 'sto cavolo di croquembouque)

    @ virginia: allora, buono, è buono, però sa di bignè alla crema, con caramello, sotto invece che sopra. diciamo che l'effetto sorpresa è tutto nella composizione...

    @ Linda, guarda, se c'è una persona che detesta le false modestie questa sono io. quindi, quando dico che non ho manualità, è assolutamente vero: rompo tutto quello che tocco, non so cucire, nè fare la maglia, non ti dico cosa è successo quando ho provato con l'uncinetto. Per cui, se ci son riuscita io, a fare 'sta roba, significa che è alla portata di tutti. In più ci sono pure le figure :-)

    @Sarah, tanti auguri anche a te!

    @Sara 2 ( quella in the kitchen): leggi quello che ho appena risposto alla linda. Sono un disastro, l'idea platonica dei dummies. quindi, non hai più scuse, mai diar...
    Un anno pieno di post anche a te, bellissimi come quelli a cui ci hai abituato

    Auguroni a tutti
    Ale

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  20. Ale, sempre straordinaria...nella tua mancanza di manualità!!! Un abbraccio affettuoso. Rosella

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  21. Post affascinante per l'excursus completo...dalla preparazione a quando è stato servito con tutti i dubbi che mi sovvenivano man mano risposti con dettaglio.
    Posso solo aggiungere, e la cosa non fa testo ovviamente, che uno dei miei abbinamenti preferiti per il gelato (fino a pochissimi anni fa...) era cioccolato fondente e limone!!
    Per la presentazione le mie mani tremanti ovviamente opterebbero senza esitazione per il porzionamento singolo altrimenti potrebbe essere come giocare a fare il castello di carte attaccato ad una lavatrice d'annata!! ahahaha

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  22. Ale la genialità non è una mia prerogativa, la ricetta del croque en bouche con le fragole la trovi nel numero di maggio 99 a pag. 82. In un numero del 2006 c'è un altro croque con la maronita. Quello alle fragole l'ho preparato più volte, una volta anche per una festa all'asilo del mio primo nipote: non ci sono volute forchettine, le mamme hanno preso d'assalto il dolce e non mi sono resa neanche conto di come abbiano fatto a servirsene. Ciao sei sempre grande. Vado a studiarmi la tarte con il caramello.Rosalba

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  23. Ah cavoli, io possiedo solo guanti in cachemire, quindi sono più che giustificata a non provarci neanche: I'm too much of a dummy to try this one.

    Per non parlare della tua gomena: inorridisco al pensiero delle gomene da transatlantico che verrebbero a me, con qualsiasi tipo di forchetta. Niente da fare chérie, ma complimentissimi per la tua bravura!!!

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  24. Thank you!! Especially for the pictures. Beautiful!

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  25. Nooo, questo è il mio sogno! Lo so, sono stata messa al mondo per confezionare prima o poi uno splendido croquembouche, ne sono assolutamente affascinata, ma il timore reverenziale mi blocca. Apro la vostra pagina è cosa vedo?? Una versione for dummies, allora è la mia, forse è la volta buona, ce la posso fare. Poi leggo e già mi ci vedo con il naso ustionato o accecata perché non ho resistito a grattarmi con i guanti pieni di caramello bollente, poi la questione fili mi terrorizza. Ammettiamo (e già me la sto tirano oltre modo) di essere riusciti a confezionare la piramide in modo degno, pensate poi che la stessa non verrebbe ricoperta da enormi blob di caramello che niente hanno a che fare con un'elegante ragnatela? Non ci siamo, ho bisogno di una versione per dummies estremi. Comunque me la salvo, la studio, la analizzo nei minimi particolari e se mai un giorno nel mio blog dovesse magicamente comparire una sorta di croquembouche sarete le prime a saperlo. Grazie, buona settimana, Babi

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  26. Babi, è una belinata, fatto così. Se ci son riuscita io che sono la negazione...
    buttati e vai tranquilla!
    ale

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  27. compliemnti ale, è troppo bello...io non so decidermi...

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