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venerdì 26 marzo 2010

Del furor d'aver libri...


A leggere Agnes Browne Ragazza, ci avrò messo sì e no tre ore. A scrivere due righe di rece, ci metterò tre giorni- perchè non c'è come con i libri "senza filtro", quelli per cui dopo tre pagine non c'è più la parola scritta a fare da tramite fra te e la storia, che io fatico a mantenere quel minimo di distacco necessario a parlarne senza doversi soffiare il naso ogni tre per due.
Quindi, ci tocca aspettare: a voi, la recensione, a me la lettura del libro successivo, In Viaggio Contromano, che è lì sul comodino che mi dice "leggimi leggimi" ma a cui, per ora, sto resistendo, stoica.
Nelle more dell'attesa, sto copiando tutte le rece sulla pagina dei fans di FB, nella sezione delle Discussioni.
Onestamente, non ho ancora capito perchè lo stia facendo, anche se al momento il colpo d'occhio non mi dispiace. Sto addirittura pensando di recuperare anche quelle su aNobii, in una sorta di Summarium, così da avercele tutte lì, in una botta sola.
Dopodichè, i casi saranno due
- o proseguirò nella foga della collezione, trasferendo su FB tutto quello che ho scritto dalle origini ai giorni nostri, letterine a Babbo Natale e formazioni del Genoa comprese
- oppure mi fermerò lì, a chiedermi cosa diavolo ne faccio, di tutta quella roba
Nella prima ipotesi, siete pregati di contattare la Dani, che ha il numero del Dipartimento di Igiene Mentale più vicino alle nostre case; nella seconda, invece, bisogna che mi diate una mano a pensarci un po' su
E' chiaro che se non fossi in mezzo a 'sti indici, col cavolo che mi sarebbe venuto in mente di fare tutto questo lavoro: ci avevo provato, tempo fa, ma solo per rendermi conto sul serio se avere una pagina dei fans su MT andasse oltre al riquadro dei suddetti che ti fanno ciao alla destra del blog.
Stavolta, invece, è partito tutto da una considerazione diversa, vale a dire dalla struttura da "panta rei" tipica di ogni blog, per cui si vedono solo le cose pubblicate dall'oggi al domani e recuperare i post passati è un delirio. Per carità, con le ricette va benissimo: uno arriva, mette i dati nel motore di ricetta et voilà, bell'e che fatto. Ma con i libri, è parecchio diverso.
Per carità, anni di niusletter insegnano che io sono capace di chiacchierare per ore anche di stufati alla birra e minestrine in brodo e resto convinta che la cucina sia uno dei modi più intimi ed efficaci per esprimersi e per comunicare.
Ma parlare di libri è tutt'altra cosa: non più nobile o più elitaria, ma semplicemente diversa, perchè diverso è il modo con cui un libro "parla"- con noi, nei vari momenti della nostra vita, a noi, nella varietà del nostro sentire e del nostro capire. Fateci caso: quante volte abbiamo trovato messaggi sconvolgenti in libri che per anni non eravamo riusciti neppure ad aprire? e quante volte abbiamo colto sfumature e significati che in letture precedenti ci erano sfuggiti? e quante volte ancora il libro che per noi è stato il peggiore dell'anno è piaciuto immensamente ad un nostro amico? A me è capitato un sacco di volte: non mi vergogno a dire che sono riuscita a leggere Dostojewski dopo i trent'anni e che ho capito la Austen dopo i quaranta: ma se non avessi avuto sempre a portata di mano Delitto e Castigo e Orgoglio e Pregiudizio, chi mi dice che non mi sarei fermata alle impressioni dell' 'oggi", precludendomi l'arricchimento che invece ho avuto dalle stesse letture, fatte in tempi più maturi?
Intendo dire, cioè, che per me i libri devono stare "tutti lì". E così come lo faccio nella vita reale- ho librerie chilometriche, con libri su tre file, lo faccio pure in quella virtuale, considerato, a maggior ragione, che qui lo spazio non manca. Mancano, semmai, le idee su come sfruttarlo al meglio: ma ci possiamo pensar su, cosa ne dite?
buona serata
ale
P.S. Quello che avevo detto sul libro che mi tenta dal comodino e su di me che resisto, è vero solo a metà. La prima ovviamente...


15 commenti :

  1. con la agnes hai "colpito e affondato". Stasera ne ho presi 3 , di libri , dico 3, della suddetta !!!
    Le tue recensioni meriterebbero un posto d'onore e un posto più "comodo" per chi, come me, ama leggerle ( e vorrei leggere anche quelle dei "tempi andati", che non ho letto). Che fare? mumble, mumble...FB? mah...
    Io direi di tenere una rubrica alla tv , prima serata ,di sabato. Però poi non mi diventare come la Simo (ventura, n.d.r.!!!) :-)
    a parte gli scherzi...bisogna pensare ad una sorta di libro/saggio/raccolta virtuale, originale, comodo e...trendy!
    facile no? ;-)
    a presto

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  2. che meraviglia!!anche io sono una vera fanatica di libri di cui sono gelosissima!pensa che di recente ho comprato pure una piccola libreria in camera da letto anche per guadagnare qualche scaffale libero in piu',ormai mancano solo libri in bagno e siamo al completo!!hahahaa!!la saga di Agnes sogno di leggerla da tempo,mi frena un po' il costo dei libercoli ma penso che ne valga la pena.Hai letto "un albero cresce a Brooklyn"di Betty Smith??è fantastico!!pubblicato sempre da neripozza,te lo consiglio!ciao

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  3. Peccato che non riesca ad apprezzare la lettura. Anche il mio babbino e la mia mamma leggevano tanto e mi dicevano che una persona che non legge non può avere cultura. Mi rendo conto a 64 anni che avevano ragione, ma quando era il tempo, invece di farlo, andavo a giocare all'aria aperta e secondo me non era tempo perso!!!!!!!! Comunque veramente brava! Buona giornata deny

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  4. anche io ho appena fatto un post su questo libro :-) e anche per gli altri tre se ti interessa ciaoooo

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  5. @ Roby: graziegraziegraziegrazie. Per il resto, scongiurato lo spettro della Ventura (non son tipa da metafore ardite: già "il limone fra le cozze" è toppo oltre, per me), bisognerebbe invocare quello di un editore coraggioso/non marchettaro/onesto/sufficientemene cazzuto et votato alla santità, per poter sopportare una come me. Battaglia persa, mi sa ;-)
    P.S. me sei di genova???????

    Mja, benvenuta! No, non l'ho letto, ma lo aggiungo alla lista dei libri da comprare. Neri pozza è un'altra bella casa editrice, a proposito. Per quanto riguarda le librerie, ti dico solo che noi in 5 anni abbiamo traslocato tre volte e ogni volta abbiamo aggiunto pezzi di libreria: al momento- tienti forte- ne ho una di 6 metri (ad angolo, quindi è più capiente) nello studio, una di 2 metri in stireria (libri di cucina),una che prende tutta la parete della camera della figlia, tutte ovviamente fino al soffitto. Senza contare i comodini, le mensole della dispensa e gli scatoloni nel box. Ora, però, sono arrivati i mobili della sala, dove avevo giurato che lì, libri, mai. Secondo te, con che cosa ho iniziato a riempirli??? :-)))
    P.S. E come mai questa rubrica si intitola "del furor d'aver libri????" :-))))

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  6. @ Deny, pensa che io sono vissuta in campagna fino ai 15 anni. Quindi, ero sempre fuori- estate e inverno. Ho giocato all'inverosimile, vivevo in bicicletta, entravo in casa solo per dormire, perchè eran più le volte che si mangiava "sulla piazzetta" ( era il nostro cortile) che all'interno. Eppure, ci credi che leggevo lo stesso come una disperata??? Secondo me, è perchè era una mia passione, già da allora. Avevo amiche che cucivano, per esempio, che facevano l'uncinetto (ai miei tempi usava), che aiutavano la mamma nei lavori di casa (usava anche quello). Io ero uno strazio con i lavori manuali, perchè mancina (ai miei tempi, si tendeva ancora a correggere), mia mamma non ha mai preteso che la si aiutasse in casa, la tv dei ragazzi cominciava alle 5 e finiva alle 6, le attività sportive le facevi correndo tutto il giorno per i prati, insomma, avevamo più tempo per tutto. Però, se non mi fosse piaciuto leggere, avrei fatto dell'altro, di sicuro- e sarebbe andato bene così :-)

    @ Ely, ho già obbedito!!!!! non vedo l'ora di leggere gli altri tre
    ciao
    ale

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  7. La mia abissale ignoranza del mondo virtual/blogghifero mi spinge a chiedermi/ti quale sia la differenza tra l'indice di cui parli e le etichette che mi sono sempre parse molto comode...

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  8. :-D rido
    le etichette sono comode, in effetti, molto più dell'indice. A mettersi d'accordo, però. Noi avevamo, per esempio, un sacco di voci decliante al plurale / singolare (torta, torte; carciofo/carciofi), la stessa parola scritta con accenti diversi (té/tè) senza contare quegli incomprensibili 1), 3) che non riuscivamo più a cancellare. Per cui, abbiamo tolto tutto, in attesa di buttar giù un protocollo di intesa :-) per poter fare un archivio decente. D'altronde, da due che nello stesso giorno hanno postato la stessa ricetta, cosa ci si può aspettare, di diverso???? ;-))))

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  9. non sono di genova ma di novara : un pò più di nebbia e colori "leggermente" più spenti...ma ogni tanto sono in liguria (capo mele) vuoi mai che capiti magicamente un incontro???:-)
    però io al libro ci penserei...ti vorrei parlare più dettagliatamente di un'ideuzza (lavoro in una casa editrice ,lì non ci sono speranze !!ma ho un pò di esperienza nel campo, sai l'età...) e collaboro per una piccola casa editrice di book on demand....sai com'è...:-)

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  10. Ho letto...ho riso...alla fine ho pensato...e se veramente volessi tentare il passo mediatico alla TV?! :P HAHAHAHAHAHAHAHAHA
    Non rido per te ovviamente...ma per sapere come e quanto a parole potresti andare oltre in una recensione negativa sfascia-autore!! ehehehehe

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  11. @ Roby, scrivimi qui all'indirizzo di menuturistico, che poi ti passo quello privato. Se ne può parlare...
    menuturistico@gmail.com

    @ Mario, ma ti immagini che risate???? io rido per me... uno di questi giorni vi racconto le mie figure di m... ogni volta che sono finita in televisione :-))))
    P.S. a parole sono meglio, rispetto allo scritto. Non fosse altro che parlo a mitraglia e dopo un po' stordisco l'interlocutore che, pur di farmi tacere, acconsente!!!!

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  12. Ahahahaha
    Io faccio lo stesso effetto! :PPPP
    PS
    "Ogni volta che sono finita in TV" ma quindi c'è speranza che ti trovo sul web da qualche parte!? ;)

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  13. "Un albero cresce a brooklin" lo aveva comprato la mia nonna e da sempre gira tra la libreria della mia mamma e la mia perchè dopo un po' non ce lo ricordiamo più (vero o falso che sia) e reclamiamo una nuova lettura. Su quella falsa riga o da segnalare un po' di libri vecchio stile tipo " carnevale ai tropici". Tutti acquistati dalla nonnetta e tramandati alla sottoscritta. fatemi sapere se vi interessa un elenco di classici un po' diversi dal solito

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  14. ma certo che ci interessa, eccome!!!!
    se sei la Daniela che penso io, ci vediamo domani ;-)
    altrimenti, ecco l'indirizzo del blog:
    menuturistico@gmail.com
    Senza fretta, ovviamente- ma ormai sono curiosa...;-)
    grazie ancora
    ale
    P.S. io ricordo i libri di Achille Campanile- di tutt'altro genere- mentre dalla nonna di mio marito abbiamo ereditato tutta la Georgette Heyer :-)

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  15. ...sono la daniela che pensi quindi ci vediamo oggi! al più presto predispongo la lista e sono felice di aver visto che ti è piaciuto "In viaggio contromano" di Zadorian. Tanto per metterti un po' di curiosità a casa ho circa 30 libri nuovi che aspettano di essre letti.....sono una sorta di Rebecca Bloomwood dei libri. Da Feltrinelli ormai mi stendono i tappeti rossi.
    P.S. Il tuo libro non l'avevano, l'ho dovuto ordinare, conto sull'autografo.

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