Il Chiapas è lo stato più meridionale del Messico; incastonato tra il Guatemala e l’Oceano Pacifico, lo considero il luogo più affascinante e intrigante visitato nel corso del mio viaggio; durante la mia permanenza ho avuto modo di ammirare gli svariati ambienti naturali che caratterizzano la regione: dalla fitta, calda e soffocante foresta pluviale che nasconde siti archeologici di rara bellezza alle montagne ricoperte di conifere, spesso avvolte nella nebbia e attraversate da impetuosi corsi d’acqua cristallina, ricchi di cascate. Ma il Chiapas si distingue soprattutto per la cultura e le tradizioni del popolo maya, il cui patrimonio storico conferisce alla regione un’identità indigena unica nel suo genere.
Nel mio peregrinare, ho trascorso due giorni a San Cristobal de Las Casas, una tranquilla cittadina coloniale ove è possibile ammirare alcune pregevoli opere architettoniche, quali la Cattedrale; ma la vera bellezza di questa località, giustamente considerata da molti, messicani e stranieri, la più amata delle città messicane, è l’atmosfera che si respira passeggiando per le sue vie di ciottoli: ogni angolo offre qualcosa di suggestivo, per i colori accesi delle caratteristiche case coloniali e delle stoffe in vendita sulle bancarelle, per la musica suonata ovunque e per i numerosi ed animatissimi caffè e ristoranti. Ovunque una allegra vivacità, una atmosfera rilassata ed una straordinaria luminosità, tipica dell’altopiano ove è adagiata la città.
Ma il posto secondo me più indicato per vivere l’atmosfera autentica della tradizione indigena della regione è il Mercado Municipal di San Cristobal, che occupa una vasta area a nord della piazza principale, centro sociale e commerciale per le comunità indigene della città e dei villaggi circostanti. Il luogo è veramente curioso e intrigante: l’attività di compra-vendita si svolge in modo rumoroso e frenetico, i colori unici dei generi alimentari, esposti in modo ordinato sui banchi, spiccano ed invogliano all’acquisto; fagioli, mais e peperoncini di tutti i tipi, piramidi di frutti tropicali e di pomodori semi nascondono alla vista i venditori. C’è anche una zona dedicata ai banchetti di macelleria e dei latticini, ma la condizioni igieniche, molto lontane dagli standard occidentali e la cospicua presenza di mosche non invogliano certo i turisti a soffermarsi!Tre consigli per coloro che vorranno visitare questo luogo incredibile:
- cercate di effettuare la visita nelle prime ore della mattinata, momento più vero, dedicato più alla popolazione locale che ai turisti;
- dal momento in cui entrate, fate la massima attenzione agli oggetti di valore che avete con voi: il borseggio del turista sprovveduto e malcapitato è una delle attività preferite in questo luogo;
- ricordatevi di chiedere sempre il permesso prima di fotografare la gente locale: molti indigeni non gradiscono essere ripresi! Tre consigli per coloro che vorranno visitare questo luogo incredibile:
Grazie ancora a Gianluca
Buona serata
Dani
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