"Alessandra raravis non capisci proprio un'emerita sega, ti consiglierei di prenderti il libro dei suoni e dei rumori con le illustrazioni e fare la recensione su quello. o forse ti rode il culo non riuscire a inventare te una storia simile, ad avere la vita dell'autore, a vendere milioni di libri in tutto il mondo senza mai aver scritto una cazzo di storiella per bambini prima. come dimostra questo cazzo di mondo, il mona di cooper non sa proprio scrivere.....
Giuro che quando ho letto questo commento, fra un po' mi strozzavo col té. Ero ad Inverness, erano le cinque del mattino, non riuscivo a dormire e così, approfittando della felice congiunzione di due fattori- la connessione funzionante e i due unici fruitori del pc dormienti- mi sono collegata al blog e nel giro di due minuti sono finita qui sopra.
Sinceramente, alla prima riga, ero un po' perplessa: non riuscivo bene a capire a quale post potessero riferirsi queste parole, nè focalizzavo che cosa avessi mai potuto scrivere di così tanto tremendo da suscitare una simile replica. Ma dalla seconda riga in poi, non ho più avuto remore, ed ho iniziato a ridere a crepapelle. O meglio: lo avrei fatto, se avessi potuto: ma siccome il rischio di svegliare il vicinato era alto e di tutte le esperienze che ancora mancano all'appello, quella dell'highlander incavolato all'alba non è proprio la prima della lista, ho preferito reprimere gli istinti,limitandomi a sputacchiare sullo schermo.
Il peggio, però, è arrivato quando, in un accesso di ingenuità, ho fatto leggere il commento al marito e l'ho raccontato alla creatura. Da lì in poi, infatti, è stato tutto un preoccuparsi per le condizioni della mia "salute", ora cercando di infilarmi a forza un cuscino sotto le sedie, ora fermandosi sotto tutte le insegne delle farmacie di Scozia per chiedermi, con aria preoccupata, se davvero non avessi bisogno di un tubo di pasta fissan - confezione famiglia.
Ma è stato solo quando ho messo piede in una libreria che ho iniziato a comprendere il vero significato di questo messaggio. Mi appariva sempre più chiaro, a mano a mano che procedevo lungo gli scaffali, fino al culmine dell'epifania, nel reparto bambini, proprio di fronte ai libri parlanti e con le lucette. Perchè, vedete, io quei libri lì li ho letti tutti. Anzi, li ho letti e riletti e straletti, esattamente come hanno fatto tutte le madri di figlie piccole, che gioiscono nel sentirsi ripetere sempre la stessa storia. Non solo: siccome a forza di leggerli e rileggerli e straleggerli, a 'sti cavolo di libri parlanti si scaricavano le pile, io supplivo ai disastri della tecnica imitando tutti i suoni e le voci, con un tempismo perfetto, al limite della commozione. All'epoca, mi sembrava di essere una madre ingegnosa e pure divertente, ma dopo questo commento ho capito che mi sbagliavo: perchè, invece di stare a perdere il mio tempo a fare "ciuff-ciuff" e "dlin dlon" e ad esercitarmi a passare con destrezza dai toni cupi del "muuu" a quelli acuti del "beeeeehhh", io dovevo mettermi alla scrivania e farci su le rece. Altro che storie.
E così ora sarei ricchissima e stimatissima e accreditatissima - e magari pure magrissima- e potrei dire ai quattro venti che La Biblioteca dei Morti non mi è piaciuto, senza per questo dover presentare un certificato di sana e robusta costituzione.
Sempre detto che ho sbagliato tutto, nella vita...
alessandra
Giuro che quando ho letto questo commento, fra un po' mi strozzavo col té. Ero ad Inverness, erano le cinque del mattino, non riuscivo a dormire e così, approfittando della felice congiunzione di due fattori- la connessione funzionante e i due unici fruitori del pc dormienti- mi sono collegata al blog e nel giro di due minuti sono finita qui sopra.
Sinceramente, alla prima riga, ero un po' perplessa: non riuscivo bene a capire a quale post potessero riferirsi queste parole, nè focalizzavo che cosa avessi mai potuto scrivere di così tanto tremendo da suscitare una simile replica. Ma dalla seconda riga in poi, non ho più avuto remore, ed ho iniziato a ridere a crepapelle. O meglio: lo avrei fatto, se avessi potuto: ma siccome il rischio di svegliare il vicinato era alto e di tutte le esperienze che ancora mancano all'appello, quella dell'highlander incavolato all'alba non è proprio la prima della lista, ho preferito reprimere gli istinti,limitandomi a sputacchiare sullo schermo.
Il peggio, però, è arrivato quando, in un accesso di ingenuità, ho fatto leggere il commento al marito e l'ho raccontato alla creatura. Da lì in poi, infatti, è stato tutto un preoccuparsi per le condizioni della mia "salute", ora cercando di infilarmi a forza un cuscino sotto le sedie, ora fermandosi sotto tutte le insegne delle farmacie di Scozia per chiedermi, con aria preoccupata, se davvero non avessi bisogno di un tubo di pasta fissan - confezione famiglia.
Ma è stato solo quando ho messo piede in una libreria che ho iniziato a comprendere il vero significato di questo messaggio. Mi appariva sempre più chiaro, a mano a mano che procedevo lungo gli scaffali, fino al culmine dell'epifania, nel reparto bambini, proprio di fronte ai libri parlanti e con le lucette. Perchè, vedete, io quei libri lì li ho letti tutti. Anzi, li ho letti e riletti e straletti, esattamente come hanno fatto tutte le madri di figlie piccole, che gioiscono nel sentirsi ripetere sempre la stessa storia. Non solo: siccome a forza di leggerli e rileggerli e straleggerli, a 'sti cavolo di libri parlanti si scaricavano le pile, io supplivo ai disastri della tecnica imitando tutti i suoni e le voci, con un tempismo perfetto, al limite della commozione. All'epoca, mi sembrava di essere una madre ingegnosa e pure divertente, ma dopo questo commento ho capito che mi sbagliavo: perchè, invece di stare a perdere il mio tempo a fare "ciuff-ciuff" e "dlin dlon" e ad esercitarmi a passare con destrezza dai toni cupi del "muuu" a quelli acuti del "beeeeehhh", io dovevo mettermi alla scrivania e farci su le rece. Altro che storie.
E così ora sarei ricchissima e stimatissima e accreditatissima - e magari pure magrissima- e potrei dire ai quattro venti che La Biblioteca dei Morti non mi è piaciuto, senza per questo dover presentare un certificato di sana e robusta costituzione.
Sempre detto che ho sbagliato tutto, nella vita...
alessandra
mbhè.. come scrittrice x qualcuno non varrai molto ma evidentemente come critica letteraria la tua opinione deve valere parecchio visto che qualcuno si è così scomodato a scrivere un fervente commento (anonimo??) ad un tuo post.... 'ammazza!
RispondiElimina;) ale
Hihihihi....roba da matti!! Hihihihi...non riesco a smettere di rileggere questo post!
RispondiEliminasono basita!!!!
RispondiEliminaspero almeno che l'autore del commento riceva una percentuale sul venduto perchè altrimenti per spiegare tutto questo ci si dovrebbe rivolgere a qualche entità oscura!!!!
E meno male Ale che ti ho fermata prima che comprassi il "Libro delle Anime" altrimenti vedevi l'anatema che ti arrivava!!!!!!!!!!!!
ops non mi ero firmata... sono la Ro!!
RispondiEliminaTesoro, ma che ti dicono??? Però, c'è un lato vantaggioso per me in tutto questo: non sono l'unica a minacciarti... anche sei io, ingenuamente, mi firmo! ;)
RispondiEliminaBaci e bentornati!!!!
@ ale, sta a vedere che è la moglie!!!!
RispondiElimina@greta, io rido ogni volta che i viene in mente, figurati un po'!!!
@ro: una benefattrice sei, altro che storie!! :-)
@ stefania: :-) fosse solo un fatto di firma... qui ne hai da imparare, cara la mia dilettante...:-))))
....Che rodimento..... che acuto rodimento....... che insano rodimento (quello dell'anonimo, s'intende).
RispondiEliminaCome si potrà mai curare un tale morbo??????
Con una dose, altrettanto "importante", di schietta, vigorosa e salutare ironia:-PPPPPPPP
Per tutto il resto, esistono degli ottimi unguenti in erboristeria!!!!!! ;-9999
Un abbraccio
Licia
La rabbiosa maleducazione di quall'anonimo è proporzionale alla tua intelligente ironia !
RispondiEliminaMaria Chiara Cadore
P.S. bentornata, felice che le vostre vacanze siano state spendide !
...Wunderbaaaaar!
RispondiEliminaMa allora esistono davvero gli Idioti Veri!
peccato solo per quell'eccesso di volgarità, che ci fa stridere le orecchie, ma ...senza quello sarebbe stato solo un Idiota Comune. Invece così...
Un sorriso (ed un mega complimento alla splendida tua ironia!)
Elisa
ma la domanda che nasce spontanea è: se a uno non gliene frega una cippa o non gli piace quello che scrivi perchè commenta??? e pure senza firma, che è davvero il massimo! e poi questo simpaticone non sa che in italiano esistono milioni di parole con cui descrivere sentimenti emozioni e pareri? Brava a pubblicarlo. Un sorriso da Milano Giulia
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