...sono tornata.
7800 km di viaggio- ripeto: settemilaottocentochilometri- e venti giorni di levatacce, bagagliai da svuotare e immediatamente da riempire, piedi doloranti, fegati gementi, guide sempre più consunte e cartine sempre meno leggibili, promesse non mantenute ("non compro più niente"), promesse da mantenere ("la dieta, a casa"), collegamenti internet sgarruppati, tom tom in crisi esistenziali l'haggis per colazione e gli short bread a conciliare il sonno e kilt e cardi e cornamuse e castelle e laghi e brughiere...
Si è capito o no, che siamo andati in Scozia?
Ne siamo anche tornati, ovviamente, con i bagagli ancora più gonfi di quando siamo partiti, visto che sono riuscita a comprare praticamente di tutto, da ogni declinazione possibile dei ricettari tradizionali scozzesi (com'era, "la dieta, a casa"?) a tutti gli attrezzi da cucina più assurdi che vi possano venire in mente- ma volete mettere, la porca figura, quando dirò che ho pure il "togli-filo-ai-fagiolini"???
Va da sè che, a proposito di gonfiore, anche il fegato non sia messo benissimo ed il cuore ancora meno: è ancora presto per dirlo, ma è probabile che questo sia stato il viaggio più bello, fra quelli fatti tutti insieme, per cui vi lascio immaginare la nostalgia a tornarsene a casa.
In ogni caso, ora sono qui e anzi, vi ho pure portato un sacco di "regali"- virtuali, purtroppo, ma ifinchè il mezzo resta questo, dobbiamo farcene una ragione.
Intanto, sul fronte gastronomico, ci sono un sacco di novità- whisky, salmone e dolci, su tutti. Qualcosa, ho già messo su stamattina (com'era, "la dieta, a casa"???), per stasera c'è in programma qualcos'altro e, insomma, nel giro dei prossimi giorni aspettatevi sfracelli, pure calorici, perchè ormai i tempi delle vacche magre alle prese con la prova costume sono finiti e possiamo finalmente tornare a mangiare in pace.
Sul fronte delle letture, a parte le tonnellate di pubblicazioni legate al cibo, ho portato giù due chicche very british: la prima è l'opera di un antropologo inglese che è convinto che il vero parametro di evoluzione dell'uomo sia l'arte del cucinare il cibo- idea in sè non nuova, ma bisogna vedere gli sviluppi: per ora, sono solo all'introduzione; l'altro è una raccolta di scritti dei primi viaggiatori britannici che si avventuravano nel continente, portandosi dietro tutte le loro prerogative, puzza sotto il naso compresa. La parte interessante riguarda i commenti, perchè se è vero che gli Inglesi sono quanto di peggio esista al mondo per modi altezzosi e naso all'in su, è altrettanto vero che quanto a senso dell'umorismo non li batte nessuno- e le chiose ai testi originali ne sono la prova
Ultimo fronte, quello dei viaggi: con tutta che ci sarò stata non so quante volte, la Scozia "già vista" (da Inverness in giù) mi ha colto di sorpresa. La immaginavo diversa, l'ho ritrovata uguale a vent'anni prima, la stessa terra dove sembra che il tempo si sia fermato e dove la realtà si confonde con il sogno e lì sconfina, in un susseguirsi di scenari da togliere il fiato. Quello che non immaginavo, però, era ciò che ci avrebbero riservato le Highlands, Orcadi comprese: è stato un tale susseguirsi di emozioni che descriverlo è praticamente impossibile. Ci provo con le immagini, piccoli assaggi di quello che vi aspetterà nei prossimi giorni, appena avrò rimesso mano al materiale e risistemato tutto: per cui, per ora, godetevi l'aperitivo, in attesa delle prossime puntate.
Un bacione a tutti
ale
Si è capito o no, che siamo andati in Scozia?
Ne siamo anche tornati, ovviamente, con i bagagli ancora più gonfi di quando siamo partiti, visto che sono riuscita a comprare praticamente di tutto, da ogni declinazione possibile dei ricettari tradizionali scozzesi (com'era, "la dieta, a casa"?) a tutti gli attrezzi da cucina più assurdi che vi possano venire in mente- ma volete mettere, la porca figura, quando dirò che ho pure il "togli-filo-ai-fagiolini"???
Va da sè che, a proposito di gonfiore, anche il fegato non sia messo benissimo ed il cuore ancora meno: è ancora presto per dirlo, ma è probabile che questo sia stato il viaggio più bello, fra quelli fatti tutti insieme, per cui vi lascio immaginare la nostalgia a tornarsene a casa.
In ogni caso, ora sono qui e anzi, vi ho pure portato un sacco di "regali"- virtuali, purtroppo, ma ifinchè il mezzo resta questo, dobbiamo farcene una ragione.
Intanto, sul fronte gastronomico, ci sono un sacco di novità- whisky, salmone e dolci, su tutti. Qualcosa, ho già messo su stamattina (com'era, "la dieta, a casa"???), per stasera c'è in programma qualcos'altro e, insomma, nel giro dei prossimi giorni aspettatevi sfracelli, pure calorici, perchè ormai i tempi delle vacche magre alle prese con la prova costume sono finiti e possiamo finalmente tornare a mangiare in pace.
Sul fronte delle letture, a parte le tonnellate di pubblicazioni legate al cibo, ho portato giù due chicche very british: la prima è l'opera di un antropologo inglese che è convinto che il vero parametro di evoluzione dell'uomo sia l'arte del cucinare il cibo- idea in sè non nuova, ma bisogna vedere gli sviluppi: per ora, sono solo all'introduzione; l'altro è una raccolta di scritti dei primi viaggiatori britannici che si avventuravano nel continente, portandosi dietro tutte le loro prerogative, puzza sotto il naso compresa. La parte interessante riguarda i commenti, perchè se è vero che gli Inglesi sono quanto di peggio esista al mondo per modi altezzosi e naso all'in su, è altrettanto vero che quanto a senso dell'umorismo non li batte nessuno- e le chiose ai testi originali ne sono la prova
Ultimo fronte, quello dei viaggi: con tutta che ci sarò stata non so quante volte, la Scozia "già vista" (da Inverness in giù) mi ha colto di sorpresa. La immaginavo diversa, l'ho ritrovata uguale a vent'anni prima, la stessa terra dove sembra che il tempo si sia fermato e dove la realtà si confonde con il sogno e lì sconfina, in un susseguirsi di scenari da togliere il fiato. Quello che non immaginavo, però, era ciò che ci avrebbero riservato le Highlands, Orcadi comprese: è stato un tale susseguirsi di emozioni che descriverlo è praticamente impossibile. Ci provo con le immagini, piccoli assaggi di quello che vi aspetterà nei prossimi giorni, appena avrò rimesso mano al materiale e risistemato tutto: per cui, per ora, godetevi l'aperitivo, in attesa delle prossime puntate.
Un bacione a tutti
ale
.....Era ora!!!!!!
RispondiEliminaAdesso mettiti comoda alla tastiera e raccontaci tutto, ma proprio tutto!!!!!
Un abbraccio
Licia
bentornata! me lo sono proprio gustata questo post!Che bella deve essere la Scozia e quegli uomini col gonnellino sono troppo caratteristici...ma hai tentato di vedere se sotto non hanno gli slip????Scherzi a parte bellissime foto e resto in attesa di conoscere la cucina del posto...dieta permettendo(mah....), un abbraccio ...
RispondiEliminaDue regali meravigliosi mi fai oggi, il primo sono le foto e le anticipazioni di quanto ci aspetta nei prossimi giorni e il secondo che finalmente l hai detto, il tempo della prova costume è finito e possiamo RITORNARE A MANGIARE IN PACE!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaGrazie, mio mito
Un anno fa partivo per la Scozia: dopo un anno posso dire che è stato uno dei viaggi più beli che abbia fatto. puoi vedere il mio post sul mio blog ai titolo"Consigli di viaggio"
RispondiEliminacavoli che bellezza! mi piacerebbe da morire andare in Scozia ma so che ha costi proibitivi :(
RispondiEliminaChe meraviglia e che colori! non vedo l'ora di sentire anche i profumi, bentornata
RispondiEliminaCiao!! Aspetto tutto il racconto tutto tutto non dimenticare nulla.
RispondiEliminaMio figlio è stato in Scozia x imparare l'inglese,se l'ha imparato bene non lo so ma la Scozia l'ha girata tutta. E' tornato entusiasta e ne parla ancora. Aveva l'eta' di Carola ed è andato a piedi da Edimburgo all'oceano... L'ho saputo dopo qualche anno.... Bentornata. Gis
Ma che bel reportage fotografico cara!!! comunque mi piacerebbe molto andarci...chissà che bei posti!!! un bacione e buona Domenica
RispondiEliminawow! non vedo l'ora di "vedere" e leggere il resto!
RispondiEliminabentornata! ale
E il mio dolce doppio che si lamenta dei 1400 km che abbiamo percorso... senza farmi comprare niente... se non un miserissimo libro di ricette austriache, qualche fiore secco per uso alimentare e due miserrime sciarpe!!!... ah, e l'olio di sesamo e quello di zucca... oltre ad un milione di palle di Mozart...ma quanto era dotato questo qua? ... a proposito di dieta...
RispondiEliminaBaci e bentornati
Che bello! Scozia - vorrei andarci un giorno. Capisco il shortbread ma haggis? Non lo mangerei anche se mi pagano.
RispondiElimina@ Licia, si comincia da stasera. e speriamo di riuscire a tenere il ritmo. quello che mi preoccupa sono le foto, perchè a raccontare non fatico per niente, come ben sai :-)
RispondiEliminaChiara, secondo me hanno dei mutandoni di lana, in triplo strato, perchè col freddo che ci siam presi ad agosto, non riesco ad immaginare come possano sopravvivere. In ogni caso, un'occhiatina sotto i volteggi ho provato a darla, ma senza alcun frutto...mi sa che hanno i kilt con i pesi cuciti nell'orlo, come la regina Elisabetta, perchè oltre ad una certa soglia non si alza :-)))
@Elga: ecchecaspita!!! io e te sì che ci capiamo!!!
@Simonetta: vado subito a vedere. Io ci ho lavorato e poi ci sono stata da turista, ma erano vent'anni che mancavo e un po' di paura c'era. Invece, no: tutta meravigliosamente uguale.
RispondiElimina@Cuoca Gaia: ne parliamo, di costi, fra poco. Stai connessa :-) che ti spiego tutto, anche come fare a risparmiare un po'
@ Greta: io li sto sentendo adesso, dal forno :-)
@ Gis, ridoooooo.. però, lontanissimo- issimo issimo proprio non è, l'Oceano, da Edimburgo. Sempre che si parli di Atlantico... in ogni caso, ha fatto bene, a raccontartelo a qualche anno di distanza!!!!
RispondiElimina@Luciana, cerco di raccontare tutto, prometto.
@ale, come sopra. state comodi, che da stasera comincio
@ Stefania, uomo fortunato, è. Te ne aggiungo ancora qualcuna...
RispondiElimina- ha quasi sempre guidato giulio. Tolto qualche centinaio di km da troyes a Calais, si è fatto tutto lui. Secondo me, è perchè il suo amore per il giocattolo nuovo, unito al timore che glielo rovinassi, va oltre la stanchezza, sia chiaro. Però, è un dato di fatto che di 7800 km, 7500 siano stati tutti suoi.
- ho comprato di tutto. libri di cucina e non, riviste, abbonamenti, kilt, maglioni, caccavelle di ogni tipo, altre tre teglie, scatolame vario, tè di ogni tipo, biscotti, marmellate, palline di natale etc etc. E mi sono pure infilata in tutti i negozi di scozia e inghilterra. Colpa della creatura, ovviamente...
- Giulio si è lamentato il giusto: ho rischiato l'uxoricidio solo un paio di volte, ma poi per il resto è stato un martio (quasi) perfetto.
... E ORA CHE TI HO DATO ANCHE QUESTE ARMI, RIESCI A CONVINCERE IL TUO DOPPIO A PORTARTI A GENOVA??????... no, perchè sennò qui finisce che si convince il mio, di essere un marito (quasi) perfetto... il che, credimi, è molto, ma molto, ma molto peggio :-)
linda, mia figlia (MIA FIGLIA, capisci???? sangue del mio sangue...) se lo mangiava a colazione. mai visto scempio più atroce...
buona giornata
ale
dieta a casa????? maddaiiii.. torna a cucinare, su!!!! :):)
RispondiEliminaLa Scozia è stata a meta del mio viaggio di nozze, ne ho un ricordo fantastico e le tue foto mi hanno riportato in dietro di 15 anni!
RispondiEliminaBentornati. Ci aggiorniamo per benino al ritorno!
RispondiEliminaFabio ed Anna Luisa