L'ultima di mia madre è che, prima della sua morte, io debba andare da lei armata di penna e taccuino, a prendere appunti mentre cucina: altrimenti, sostiene, tutte le mie ricette andranno perse. A parte il risvolto macabro della cosa - la signora è viva, vegeta e pure in forma- stavolta mi tocca darle ragione: perchè mia madre ha la cucina nelle dita e per lei non esistono dosi e meno che mai procedimenti o ingredienti codificati. L'estro è l'unico denominatore comune dei suoi piatti e se le chiedeste che cosa ha messo dentro al suo ultimo capolavoro, nove su dieci vi risponderebbe candidamente che non lo sa.
Ovviamente, io mi astengo a stento dalla strage domestica, ogni volta: e non solo perchè vengo privata della possibilità di riprodurre i suoi piatti, ma perchè lei stessa non riesce a rifare la stessa cosa allo stesso modo per due volte di fila. Sia chiaro, è da quando son piccola che le cose funzionano così: però, se ormai più di tanto, ho smesso di stupirmi, continuo lo stesso ad arrabbiarmi.
Nello stesso tempo, non sono mai stata in grado di seguire una ricetta per intero in vita mia: un po' perchè le aggiusto in corso d'opera, tarandole sui gusti di casa, un po' perchè non peso niente, un po' perchè mi accorgo all'ultimo minuto che manca qualche ingrediente dalla dispensa, di fatto è pressocchè impossibile che quello che esce dalla mia cucina sia la riproduzione fedele di quello che era nelle intenzioni dell'autore.
A mia parziale discolpa, però, va detto che fino a qualche tempo fa le deviazioni erano pur sempre minime, spesso più nell'ordine della sostituzione che non dello stravolgimento totale. Ultimamente, invece, vado di ispirazione- e nient'altro. Anzi, a dirla tutta, non vado oltre al titolo delle ricette. Lo leggo, ci penso un po' su, valuto se mi potrebbero piacere certi accostamenti e certe cotture e poi via, dove mi porta il gusto.
Sia chiaro: la cosa non mi piace per niente, meno che mai se, alla fine, escono fuori piatti da porca figura come questi gnocchi qui, preparati con i meravigliosi topinambur della Licia e che, dagli originali "gnocchetti con acciughe fresche, marò di fave e machetto" sono diventati "gnocchi in salsa di bagna cauda con nocciole". In questo senso, però, benedetto il blog, che un minimo di disciplina me la impone: per cui ora mi concentro e provo a raccontarvi come ho fatto...
Ovviamente, io mi astengo a stento dalla strage domestica, ogni volta: e non solo perchè vengo privata della possibilità di riprodurre i suoi piatti, ma perchè lei stessa non riesce a rifare la stessa cosa allo stesso modo per due volte di fila. Sia chiaro, è da quando son piccola che le cose funzionano così: però, se ormai più di tanto, ho smesso di stupirmi, continuo lo stesso ad arrabbiarmi.
Nello stesso tempo, non sono mai stata in grado di seguire una ricetta per intero in vita mia: un po' perchè le aggiusto in corso d'opera, tarandole sui gusti di casa, un po' perchè non peso niente, un po' perchè mi accorgo all'ultimo minuto che manca qualche ingrediente dalla dispensa, di fatto è pressocchè impossibile che quello che esce dalla mia cucina sia la riproduzione fedele di quello che era nelle intenzioni dell'autore.
A mia parziale discolpa, però, va detto che fino a qualche tempo fa le deviazioni erano pur sempre minime, spesso più nell'ordine della sostituzione che non dello stravolgimento totale. Ultimamente, invece, vado di ispirazione- e nient'altro. Anzi, a dirla tutta, non vado oltre al titolo delle ricette. Lo leggo, ci penso un po' su, valuto se mi potrebbero piacere certi accostamenti e certe cotture e poi via, dove mi porta il gusto.
Sia chiaro: la cosa non mi piace per niente, meno che mai se, alla fine, escono fuori piatti da porca figura come questi gnocchi qui, preparati con i meravigliosi topinambur della Licia e che, dagli originali "gnocchetti con acciughe fresche, marò di fave e machetto" sono diventati "gnocchi in salsa di bagna cauda con nocciole". In questo senso, però, benedetto il blog, che un minimo di disciplina me la impone: per cui ora mi concentro e provo a raccontarvi come ho fatto...
GNOCCHI DI TOPINAMBUR IN SALSA LEGGERA DI BAGNA CAODA CON NOCCIOLE
per gli gnocchi
300 g di patate lesse
200 g di topinambur stufati*
200 g di farina
sale
300 g di patate lesse
200 g di topinambur stufati*
200 g di farina
sale
* i topinambur vanno svucciati con un pela patate o con un coltellino, poi lavati bene per togliere ogni residuo terroso, asciugati e tagliati a tocchetti e fatti insaporire in padella, con poco olio. Dopodichè, si salano e si copre di acqua: si lasciano cuocere così a fiamma bassa e a recipiente coperto fino a quando saranno teneri (grosso modo, una quindicina di minuti)
Le patate per gli gnocchi sono quelle a pasta bianca, piuttosto farinose- e vanno fatte bollire con la buccia, ovvimente dopo averle lavate e pulite benissimo. Sbucciatele da calde e schiacciatele con lo schiacciapatate, direttamente sul piano di lavoro, leggermente infarinato.
Per quanto riguarda i topinambur, invece, vi conviene passarli al frullatore: sono filamentosi e il rischio che vi resti qualche filamento nell'impasto c'è.
Unite le due puree e aggiungete la farina: dai 200 ai 250 g, non di più- dipende dall'assorbimento delle patate e da quanto liquida è la purea di topinambur. Dovete ottenere un impasto morbido ma facilmente lavorabile, regolandolo eventualmente con altra farina, ma senza esagerare, perchè altrimenti gli gnocchi perdono tutta la loro morbidezza. Regolate di sale, ma senza eccedere, anche qui, perchè il sugo è sapido di suo.
Dopodichè, preparate tanti filoncini e tagliateli a tocchetti. Potete rigarli con i rebbi di una forchetta o con l'apposito attrezzo: io li ho lasciati così, perchè avevo fretta e mi piacevano di più.
Mettete sul fuoco una pentola grossa con abbondante acqua salata.
Nel frattempo, in una padella, fate imbiondire in 4 cucchiai di olio EVO uno spicchio d'aglio grosso. Toglietelo appena è scuro e stemperate nell'olio, utilizzando un cucchiaio di legno, 4 o 5 filetti di acciughe salate, ben lavate sotto l'acqua corrente e diliscate. Spegnete il fuoco
Appena l'acqua bolle, versatevi gli gnocchi e, quando salgono in superficie, scolateli con una schiumarola e trasferiteli nella padella con la salsa di acciughe, a fiamma media.
Agitando la padella, senza toccarli, fate in modo che gli gnocchi si ricoprano del tutto del sugo, dopodichè trasferite in un piatto e servite, cospargendoli di un po' di nocciole tostate e macinate all'istante.
Il prezzemolo non è d'obbligo, ma ci sta.
Spero di non essermi dimenticata nulla- nel caso, chiedete e vi sarà risposto (spero :-))
Buon appetito
Ale
Le patate per gli gnocchi sono quelle a pasta bianca, piuttosto farinose- e vanno fatte bollire con la buccia, ovvimente dopo averle lavate e pulite benissimo. Sbucciatele da calde e schiacciatele con lo schiacciapatate, direttamente sul piano di lavoro, leggermente infarinato.
Per quanto riguarda i topinambur, invece, vi conviene passarli al frullatore: sono filamentosi e il rischio che vi resti qualche filamento nell'impasto c'è.
Unite le due puree e aggiungete la farina: dai 200 ai 250 g, non di più- dipende dall'assorbimento delle patate e da quanto liquida è la purea di topinambur. Dovete ottenere un impasto morbido ma facilmente lavorabile, regolandolo eventualmente con altra farina, ma senza esagerare, perchè altrimenti gli gnocchi perdono tutta la loro morbidezza. Regolate di sale, ma senza eccedere, anche qui, perchè il sugo è sapido di suo.
Dopodichè, preparate tanti filoncini e tagliateli a tocchetti. Potete rigarli con i rebbi di una forchetta o con l'apposito attrezzo: io li ho lasciati così, perchè avevo fretta e mi piacevano di più.
Mettete sul fuoco una pentola grossa con abbondante acqua salata.
Nel frattempo, in una padella, fate imbiondire in 4 cucchiai di olio EVO uno spicchio d'aglio grosso. Toglietelo appena è scuro e stemperate nell'olio, utilizzando un cucchiaio di legno, 4 o 5 filetti di acciughe salate, ben lavate sotto l'acqua corrente e diliscate. Spegnete il fuoco
Appena l'acqua bolle, versatevi gli gnocchi e, quando salgono in superficie, scolateli con una schiumarola e trasferiteli nella padella con la salsa di acciughe, a fiamma media.
Agitando la padella, senza toccarli, fate in modo che gli gnocchi si ricoprano del tutto del sugo, dopodichè trasferite in un piatto e servite, cospargendoli di un po' di nocciole tostate e macinate all'istante.
Il prezzemolo non è d'obbligo, ma ci sta.
Spero di non essermi dimenticata nulla- nel caso, chiedete e vi sarà risposto (spero :-))
Buon appetito
Ale
non ho mai assaggiato il topinambur! chissà se lo trovo qui...ciao baci;)
RispondiEliminaSpettacolare!!! :)
RispondiEliminaI topinambur sono così buoni perchè li ho raccolti (leggasi "vangati") con tanto di tailleur, giro di perle e collant 15 den, suscitando qualche perplessità, sulla mia sanità mentale, da parte dei mie vicini (loro sono veri agricoltori).....
RispondiEliminaLa ricetta mi ispira moltissimo e quindi considerala già fatta!!!!!
Praticamente ho tutti gli ingredienti ed un intero weekend a disposizione!!!!
Dovrei farcela!!!!;-)))))
Un abbraccio
Licia
C'è, un pò di lavoro, ma devono essere speciali. Anch'io sono come la tua mamma, faccio tutto senza pesare ed all'impronta e proprio per questo, non cucino mai la stessa cosa nella stessa maniera e con lo stesso sapore.Buona giornata deny
RispondiEliminaeh be, anche se non ho ancora fatto colazione, questi gnocchi mi fanno venire una fame ... !
RispondiEliminaE' veramente un piacere leggervi e copiare (o prendere spunto come faresti tu Ale) le vostre ricette, fantasiose e sempre validissime :)
Buon we
Che bella idea! li devo provare quanto prima. Qui a Stoccolma i topinanbur si trovano sempre e ovunque e io mi diletto molto a cucinarli. Non avevo mai pensato a farci gli gnocchi!
RispondiEliminaL'immagine di una provetta contadinella in Chanel con un tacco 12 e la vanga in mano sarebbe da quadro! e tu sei la mia spacciatrice preferita di ricette!! buon fine settimana ciao....ah dimenticavo...strepitoso il n°1...me lo sono stampato su carta fotografica!
RispondiEliminaCenerentola, ormai dovrebbe trovarsi un po' dappertutto. Pensa che fino a pochi anni fa non lo avevamo neanche in Liguria, con tutta che siamo attaccati al Piemonte! ma ora, si trovano regolarmente. Sono eccezionali, fra l'altro: ricordano un po' il carciofo, nel gusto, ma con un sapore molto più delicato...
RispondiEliminacielomiomarito: mooooolto più facile di quello che si creda.... quando si dice la "porca figura", no???
E ti aspettavo, cara la mia contadinella in tailleur: ok, sgamata. Se non avete i topinambur vangati col tacco a spillo, niente da fare: ripiegate sui 4 salti in padella ( e senza tacco, naturalmente!!!)
E ora vi anticpo un "prossimamente su questi schermi" di cake al cioccolato, nocciole e malvasia... e indovinate un po' di chi sono le nocciole??????
Deny, chissà perchè ci avrei giurato, che tu eri una come mia mamma! E qui sopra è il miglior complimento che ti possa fare, credimi!
RispondiEliminaEster, ce li siamo mangiati in due tempi, perchè ne ho fatti tanti- ma ogni volta li abbiamo spazzolati in un attimo. Grazie per tutto il resto!
Alessandro, chissà perchè, ma non pensavo che si trovassero facilmente i topinambur, a stoccolma. Chissà quante belle ricette, allora...
Greta, la strepitosa sei tu, che mi metti sempre di buon umore!!! la foto alla licia gliela faccio, prima o poi- solo che dovremmo penare per la liberatoria sui diritti d'immagggggine :-)))
buon fine settimana a tutti
ale
Se prima mi fotoscioppi adeguatamente, cerrrrrto che te la do la liberatoria ;-))))))))
RispondiEliminaDel resto, la mia immagggggine è ormai più che compromessa e non sarà certo qualche particolare in più a fare la differenza!!!!!
Un abbraccio
Licia
Ale, ma ben vengano queste deviazioni! Anche perché ... non mi fido delle ricette stampate che tante volte hanno parecchie pecche, ma mi fido delle ricette realizzate dalle foodbloggers, per lo meno, alcune! Ovviamente, mi fido delle tue creazioni e non potrebbe essere altrimenti dato l'amore incondizionato per tutto ciò che riguarda il cibo!
RispondiEliminabaci
Passo regolarmente,copio sempre ma scrivo poco.
RispondiEliminaQuesta volta non posso farne a meno.
Sei STREPITOSA!! :)
Passo regolarmente,copio sempre ma scrivo poco.
RispondiEliminaQuesta volta non posso farne a meno.
Sei STREPITOSA!! :)
Licia, the class is not water :-) e non c'è fotoscioppo che tenga. Anzi, quasi quasi ci studiamo un marchio tipo Campbell's al contrario, cn tutti i prodotti dell'orto e tu che vanghi in tailleur :-)
RispondiEliminaGiulia, mi sa che mi tocca darti ragione :-)
Luciana, pure due volte!!! ma grazie!!!
Fantastici e raffinati, chissà che buon saporino hanno...non avendo mai assaggiato i topinambur sono molto curiosa....baci baci e complimenti :)
RispondiEliminaPrevidente la mamma, però sai alla fine ha ragione, io ancora mi mangio le mani per non averlo fatto con mia nonna di Perugia. E il torcolo e il pollo alla cacciatora e la torta al testo e la torta di formaggio e... tutto perduto. Con mia mamma però me la sono risparmio, nel senso che mia madre è una che brucia il brodo, le patate lesse, che usa un tegame basso per cuocere gli spaghetti cosicchè le punte degli stessi risultano fastidiosamente croccanti e spesso anche bruciate causa calore.
RispondiEliminaBuona giornata e buon we.
Ciao! non abbiamo mai assaggiato il topinambur! però assaggeremmo volentieri i tuoi gnocchetti! ci piace molto il condimento dolce che hai scelto!
RispondiEliminabacioni
Carina l'idea ;-)
RispondiEliminaMa come Ale, ti arrabbi con tua mamma quando tu fai la stessa cosa? Tale madre, tale figlia io direi e questo è il migliore augurio che io possa fare alla Creatura. ^_^
RispondiEliminaChe Licia vada a vangare i topinambur con tailleur, perle, collant 15 den e tacchi a spillo poi, è tutta colpa tua: sono anni che ci dici che questo è il tuo look e a noi povere tapine tocca solo cercare di emularti! :-D
I topinambur sono tra i miei tuberi preferiti: li ho scoperti solo da pochi anni, ma il loro gusto delicato mi ha incantata da subito. Questa ricetta la faccio di sicuro.
Un beso!
Beh, Margaret Thatcher vangava veramente in tailleur blu, con giacca chiusa, camicetta (immagino antistrappo) e tacchi, anche se non a spillo. Col badile inglese, quello quadrato a manico corto, immortalata dalla tv a qualche inaugurazione.
RispondiEliminaA parte ciò, si riesce a aumentare la proporzione di topinambur o si sfalda tutto?
Grazie, Livia