" Ad ogni ospite di riguardo corrisponde una ciofeca culinaria".
Questo non lo ha detto Murphy, bensì la sottoscritta, ma vi posso garantire che la puntualità con cui si verifica questa legge in casa mia spacca il secondo. Anzi, sono così esperta in materia, che potrei anche aggiungerci una serie di postille, da "vale anche per quello che normalmente ti riesce ad occhi chiusi" a "manca il vino", "c'è una macchia sulla tovaglia", fino al de profundis fatale: "la rosticceria è chiusa per ferie"
In pratica, non c'è volta in cui io abbia ambito alla "porca figura" che sia finito tutto a ramengo- o, meno metaforicamente, nel bidone della rumenta. Eppure, credetemi, non cucino con l'ansia della prestazione, tutt'altro: io cucino per rilassarmi, come sanno tutti i miei amici e come penso si sappia anche qui. Col senno di poi, sarebbe stato meglio che avessi trovato sfogo alle mie tensioni in palestra: quanto meno, ora sarei bella tonica e scattante, e non perennemente in lotta con la bilancia e con la schiena, la prima gravata dal mio peso, la seconda dalle borse della spesa, zeppe di tutto quello che mi viene in mente di preparare ogni giorno. Però, è andata così e ormai mi ci sono rassegnata. Tranne che quando vado incontro a questi fallimenti, in corrispondenza con cene importanti o con persone che mi piacerebbe far stare bene.
Ne sono un esempio questi dolcetti che in teoria sarebbero dovuti essere dei baci di dama per il Befana Day ma che in pratica sapevano di tutt'altro. Cosa ci abbia messo di diverso, non lo so, perchè la mia ricetta (quella che faccio da una vita, con esiti che vanno dall'eccelso al sublime, sia chiaro :-)) prevede la stessa quantità di tutti gli ingredienti- burro, zucchero, farina, nocciole- però vi assicuro che nè la consistenza nè il sapore erano gli stessi, e non certo per colpa del caffè. Tant'è che le Befane li hanno ribattezzati "baci di cortigiana", decidendo che con questo nuovo nome potevano accampare comunque qualche diritto di cittadinanza, nello zuccheroso mondo dei dolcetti da servire con il tè.
La creatura, il mattino dopo, con la bocca piena della versione nature, accoppiata con la Nutella- " che intanto non ne vale la pena di sprecare il cioccolato, per 'ste schifezze qui"- mi ha dato il colpo mortale, asserendo che "baci di dama non sono, però son buoni uguali... anzi, magari mettici la Nutella, quando torni a far quelli normali".
L'altro giorno, comunque, ho fatto fuori gli ultimi due, di quelli che vedete nella foto e, udite udite, erano buonissimi. Tutti diversi da quelli serviti appena sfornati alle Befane, più morbidi, più "rotondi" nel sapore, uno spettacolo, insomma: tant'è che li metto pure qui, con due avvertenze. La prima, è quella di farli riposare qualche giorno, prima di mangiarli. La seconda è che li presentiate comunque come "baci di cortigiana", nel caso doveste imbattervi in qualche purista. Che poi, detto inter nos, le cortigiane sono più simpatiche...
BACI DI CORTIGIANA AL CAFFE' E CIOCCOLATO BIANCO
per 30 dolcetti (60 pezzi piccoli)
150 g di farina
150 g di zucchero semolato
150 g di burro freddo
150 g di mandorle*
3 cucchiaini di caffè in polvere (vero, non quello solubile)
100 g di cioccolato bianco alla vaniglia
( In diretta dal neurone di raravis: Ussegnur. Eccolo qui, il problema. Ho usato le mandorle, al posto delle nocciole....Ecco perchè non erano "i soliti" baci di dama... )
sul procedimento, rinvio a quanto scritto qui, ribadendo due cose, con la massima calma :-), senza che il mio quarto di sangue piemontese ribolla di nervoso, ogni volta che mi imbatto in qualche ricetta tutta sballata (ma con foto figa, che è quello che conta)
1. il burro DEVE ESSERE FREDDO. non fatevi ingannare dalle ricette che vi parlano di una specie di frolla montata, che poi deve riposare in frigo. Oppure, fatevi ingannare- e poi venite pure a chiedermi come mai vi si sono spatasciati tutti in forno e "buoni, son buoni, ma sembrano dei dischi volanti". Prometto che nessun "ve lo avevo detto" uscirà nè da questa bocca, nè da questa tastiera. Giurin giuretto.
2. Il forno DEVE ESSERE BASSO, meglio se NON VENTILATO. leggo abomini, di forni a 180 gradi e venti minuti di cottura... 150 gradi al massimo e 15 minuti di cottura al massimo, controllando spesso. Dovete tirarli fuori pallidi e lasciarli "consolidare" all'aria.
Il resto, come vi dicevo, è tutto qui.
Buona giornata
Ale
Che meraviglia iniziare la giornata blogo culinaria con questa dolcezza. A me piacciono parecchio questi, ma mi affinco anche alla cratura Nutella version :D
RispondiEliminaAhahahahahaahahahaha....il neurone che si risveglia non con il caffè ma con le mandorle!!
RispondiEliminaComunque se la cosa può consolarti per me vale la stessa legge ci sono cose che faccio&rifaccio almeno un milione di volte ma quando ho l'ospite dove non posso fallire...succede sempre qualcosa! :P ehehheheeheh
Un abbraccio di comprensione dal retrogusto amarognolo di una mandorla amara appunto :P ahahahahah
PS (per la ricetta)
RispondiEliminaSai che ho fatto già la tua versione salata...questa mi manca ma non per molto ovviamente :)
Firmato
Un cortigiano scugnizzo di MT :))))))
La Befana risponde:
RispondiEliminaHai ragione con il tempo acquistano, li ho finiti la sera dopo ed erano ottimi! altrochè tu dica........ quando tornero' a dei livelli accettabili mangerecci provo a farli anch'io, pero' ho solo il forno ventilato, che faccio?copro con carta argentata?
Per quanto riguarda l'ansia da prestazione io ce l'ho sempre!!! non ti dico come sono diventata...... sempre peggio, le cose che facevo con facilita' e nonchalance ora diventano un'impresa!sara' l'eta'???mah!
Grazie per la ricetta.
diana
In quanto Befana che ha gustato queste delizie il 6 gennaio ultimo scorso, mi preme fare una precisazione: che si trattasse di ciofeche l'ha detto LEI, a noi sono parsi buonissimi. Siccome però la Ale continuava a dire che erano delle emerite schifezze, per accontentarla li abbiamo rinominati baci di cortigiana. Ma per essere buoni, erano buoni davvero.
RispondiEliminaPosso poi testimoniare che la Ale in effetti NON soffre di ansia da prestazione in cucina, al contrario della sottoscritta: il giorno della Vigilia, con 22 persone che venivano da lei, alle 19.30 tranquillamente diceva: "ah già, devo fare la crema pasticcera... e devo pure frullare il torrone per la finitura delle pannecotte al vinsanto... ah, e devo pure preparare le mini tatin al roquefort...". Roba che io avrei avuto una crisi isterica e avrei cominciato a urlare disperata e a strapparmi i capelli, lei invece con calma ha fatto tutto, poi si è preparata per il Veglione di Capodanno e i primi ospiti sono arrivati mezz'ora più tardi (e in anticipo di mezz'ora...). Io non posso che ammirarla, ma lei mi ha candidamente detto che cucina per rilassarsi... ed è veramente così!!!
Giusto se proprio va male che vada sempre cosi'......;-)))Ciao simpatia!!!
RispondiEliminaAle, ma mi leggi nel pensiero?.. Stavo giusto meditando su "qualcosa da sfornare al sapore di caffè"! Questi baci sono fantastici.. peccato che ieri sera ho mangiato una tavoletta intera di cioccolato bianco!!!
RispondiEliminabaci e buona giornata!
...........io , a parte il nome troppo carino....ero certa che fossero anche troppo buoni!!!
RispondiEliminaPremesso, se non ci credeste, è invece verissimo, che Ale è rilassatissima quando cucina e l'ansia da prestazione non sa nemmeno dove sta di casa, al contrario di me che invece vado già in panico tre giorni prima...
RispondiEliminaIeri, comunque, avevo una cena e come al solito mi dicono: "tu prepara la torta!" Siccome la pavlova mi viene da urlo, decido di fare quella... Però ho dimenticato di abbassare il forno e ho cotto la mia pavlova a 190° in 15 minuti... il sapore era buono, ma l'aspetto era quello di un disco volante marroncino... Morale? Ho fatto una torta mai fatta ed è venuta benissimo!
P.s. al Befana Day volevo esserci anche io!!!!
Grazie per i consigli,sono proprio quelli che "fanno" la ricetta!
RispondiEliminaNel caso (molto improbabile secondo me)dovessi buttare qualcosa nella rumenta,assicurati di avere la busta Louis Vitton....
Baci
:) o come ti capisco.... in questi giorni poi pare che io abbia innescato un idiosincrasia con alcune pietanze che proprio non ne vogliono sapere di funzionare.... passerà!
RispondiEliminabaci a tutte due!
Ecco, io i baci di dama non li ho mai fatti, proprio perchè sono sempre stata abituata a quelli di Casali, di Tortona. I miei nonni abitavano lì e io ne facevo scorpacciate. tutti gli altri baci (tipo quelli terribili delle panetterie, frolla dura e stantia, li hai mai provati?) mi sono sembrati delle ciofeche, figurarsi se mi ci mettevo io a farli. ma con le tue indicazioni, ora potrei provare.... con farina di nocciole e poi anche con le mandorle!
RispondiEliminaCiao e buona giornata!!
Anche da me non esiste ansia da prestazione, ma solo relax e parecchie risate. Come quella volta che provai a fare i baci da dama e mi uscirono i dischi volanti...tutti spatasciati sulla placca del forno...na ciofecata inguardabile! Questi sono meravigliooooosi e visto che non ne sono avanzati, mi tocchera' farmeli da me! Faro' sto sforzo davvero volentieri!!!!
RispondiEliminaBuonissima giornata
Paola
Bellissimi i biscotti. Io soffro sul serio di ansia da prestazione, sistematicamente, quindi ti capisco molto bene.
RispondiEliminaPs. gli abomini della temperatura dipendono molto dal forno che si ha, nei miei cuocere a 150° non serve a nulla, funzionano bene a 180°, se li voglio cotti e croccanti, se non rimangono crudi dentro e mollicci, degradando a baci plebei :-))
Buona giornata
Ciao
Ciao! non saranno i classici baci, ma con questo mix di caffè, nocciole e cioccolato bianco..sono irresistibili di certo!
RispondiEliminabravissima!
baci baci
mi sento citata in qualche punto...che sciocca che ancora non leggo quotidianamente la bibbia:DDDDDD
RispondiElimina:PPPPP
( e che incapace, che ancora dischi volanti uscirono :( )
Cmq che fossero ciòfeche non ci credo..anche se non c'é storia, appoggio la carola in pieno....del resto a lei il cioccolato bianco fa anguscia !:)
RispondiEliminaArrivo, arrivo. E' che oggi mi son presa mezza mattina di permesso e non ho ancora capito da che, visto l'andazzo....
RispondiEliminaElga, e non va bene. E la rosannalambertucci da cui sei posseduta, che fine ha fatto? "Lei" mi avrebbe detto "vade retro, vile dispensatrice di calorie" e qualche altra cavolata salutista... che gli esorcismi a distanza abbiano funzionato????
Mario
belin, me ne sono accorta mentre scrivevo gli ingredienti, ma ti rendi conto? E' dal sei gennaio che mi lambicco il cervello... ma come mai, ma cosa sarà successo... capisci, quando dico che c'è da preoccuparsi? per inciso, pure in diretta, mi son sputt..ata.. e vabbè. Mi sa che la mandorla amara ce la teniamo per un'altra volta ;-)
Come befana assaggiatrice posso testimoniare che erano buonissimi e non certo le ciofeche di cui narra Alessandra!
RispondiEliminaIn quanto agli insuccessi quando hai ospiti a cui tieni...in questo sono maestra!
Baciotto
diana, no, non serve coprire. Abbassi la temperatura e riduci leggermente i tempi. Sulle ansie da prestazione, io non ho neanche quelle a cui fare appello, perchè cucino in scioltezza. Quindi, il difetto è nel manico, non nelle circostanze :-) E comunque, se i risultati sono quelli che ho assaggiato io (cubaite), ben vengano, le ansie :-) scusa, eh, ma qui si tira l'acqua al proprio mulino, sai com'è !!!
RispondiEliminamapi, tutto vero. Hai omesso una cosa sola- e cioè che se non ci fossi stata tu, mia sorella finiva strozzata sulla soglia di casa, con l'autoreggente che non avevo ancora tolto dalla confezione "perchè gli ospiti arrivano fra mezz'ora". A parte questo dettaglio, tutto vero- specie quando dice che cucino per rilassarmi :-)))
Sandra, troppo buona. Però, ora ho capito l'inghippo- ci ho messo le mandorle, anzichè le nocciole...
RispondiEliminaGiulia: toh, che strano... sempre telepatiche, io e te!
Eli/Fla: ... ma vuoi mettere, il pizzico di "non so che" della cortigiana? la differenza è tutta lì :-)
Stefania, ridooooo- e per l'anno prossimo, ci organizziamo bene.Sincronizziamo le scope e vieni anche tu.
RispondiEliminaEdith, io lo voglio, il tuo sacchetto della rumenta. per inciso, fine mese sono a londra per una settimana: dimmi se c'è un posto dove li vendono- perchè mi ci fiondo di corsa :-)
Barbara, speriamo. anche perchè di cucinare doppio, non ne ho proprio voglia...
Lucia, idem. Mia nonna paterna era piemontese e suo marito (genovesissimo) faceva il fornaio. Fai conto con che baci di dama son cresciuta pure io. Difatti, non mi hanno mai soddisfatto le ricette che vedevo in giro e meno che mai quelle che provavo e questa è il risultato di una serie infinita di prove (non tanto per le dosi, quanto per la preparazione e la cottura). Mi rivedo nella vecchia casa, a buttar via teglie e teglie di dischi volanti... fidati, che con queste indicazioni vengono perfetti
Paola, come dicevo sopra, di dischi volanti ne ho sfornati in quantità- e lì, non è che fossi sempre molto allegra, anzi: avevo un nervoso che levati, altro che "la Ale cucina bella serena". Però, se vuoi riprovare, tenta con questi trucchi e vedrai che riescono.
RispondiEliminasonia, rido sui baci plebei. Potremmo farci una galleria per san valentino :-)
sulla temperatura del forno, siamo sempre lì: ognuno ha il suo e con quello fa i conti. Però, in un forno "ortodosso", 180 gradi son tanti, per i baci di dama. Non si spatasciano (quello dipende dal burro), però restano troppo croccanti. Mentre la loro particolarità è di restare sempre morbidi. Non crudi e mollicci, sia chiaro :-))))
Manu& Silvia: in effetti, la mandorla si sposa bene con il caffè che si sposa bene con il cioccolato bianco che si sposa bene con la vaniglia :-)
RispondiEliminaGenny: :-) :-)
ho detto "te l'avevo detto"??????????? l'ho scritto da qualche parte??????
e aggiungo: neanche ti dirò "evita pure di leggere la bibbia tutti i giorni, ma poi non ti lamentare se ti escono gli UFO dal forno".
Io non dico nulla.
Mi limito a postare foto di baci di dama che se li avesse visti Giotto avrebbe detto "maremma maiala, 'odesta li fa più tondi dei miei"..
E poi, con l'"amica-di-gusti" della creatura, che speranze mi restano????? :-))))))))
ciaooooooooooo
ale
nadia: zitta, befana!!!!! :-))))))
RispondiEliminail tuo salame dolce è finito in un secondo- 'ste ciofeche qui le abbiamo degnate di uno sgurdo quando non c'era rimasto nient'altro... ci sarà un motivo, in tutto questo- o no?????
ciao!
ale
ansia da prestazione?il mio cibo quotidiano, su tutto, anche in casa e coi bambini...mamma stress :(
RispondiEliminaNon sò se ho provato più piacere nel leggere l'intro alla ricetta, racconto spumeggiante e ironico (tra le righe concordo per la simpatia delle cortigiane) o la ricetta stessa.
RispondiEliminaGrazie anche per i due suggerimenti in calce molto preziosi.
Bacio e buona giornata
diariodicucina.blogspot.com
Certo che questo befana day per pochi intimi non è stata una cosa carina...!
RispondiEliminaeheheh Altro che Leggi di Murphy... hai proprio ragione.. quand anche io ho un'ospite di tutt rispetto ho qualcosa che immancabilmente va nel verso sbagliato... la colpa comunque è solo mia in questi casi perchè presa dalla voglia di fare cose nuove alla fine qualcosa di sicuro come si dice qui... ed è anche propio il cas di dirlo... "lo padello" ;)
RispondiEliminamamma mia che meravigliosi *__*
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