Di Daniela
L'esperienza non era cominciata sotto i migliori auspici: Nevicata di sabato sera in tutta la liguria, evento abbastanza raro... La domenica mattina presto, giorno della partenza per Milano ancora peggio: neve che ancora cade su Genova, sciopero che rischia di sopprimere anche il mio trano, giornata fredda e ventosa..... Colpo di fortuna: il treno c'è ed è pure in orario! Poi lungo il tragitto fino a Pavia tempo da lupi, cielo plumbeo, neve abbondante mulinelli di vento, alberi scossi e bianchi....Però arrivo a Milano in tempo ..." bé", dico" magari la giornata è in crescendo "... No. Salgo in metropolitana, mi perdo a osservare come al solito le persone e a pensare ai fatti miei, sento che tutti parlano di scendere alla fiera, come una pecora seguo il flusso.... e mi ritrovo al Macef! Non ci potevo credere! Non che mi sia persa una sbirciatina anche li, però, previa telefonata ansiosa alla Mapi ritrovo la retta via e finalmente sbarco... ad un km e passa dalla mia corretta fainal destinescion, come direbbe la mia socia attualmente sperduta in quel di Londra!
Comunque sotto un acquerugiola mista-neve fastidiosissima arrivo al dunque e finalmente prendo possesso nientepopodimenochè...del mio "passi" luccicante e coloratissimo con scritto "stampa" su!
Esaltata, mi fiondo su e giù per scale mobili e interminabili corridoi pieni di gente e di addetti alla sicurezza gentilissimi che ti salutano ogni volta che passi (quindi svariate e credetemi proprio svariate volte al giorno), con stand di ogni tipo
alla ricerca delle mie amiche Elga e Genny (in rigoroso ordine alfabetico :-)) e cominciamo dopo abbracci e baci a girare per conferenze, espositori, e assaggi di ogni genere. Dopo un iniziale spaesamento dovuto alle proporzioni davvero grandi della superficie espositiva, il piacere di trovarmi li è stato grande. Ho reincontrato amiche conosciute qualche tempo fa e ho goduto di una serie di lezioni davvero eccellenti. Le conferenze-lezioni erano divise per argomenti ma, purtroppo, essendo spesso concomitanti, non sono riuscita a seguirle tutte (sfortunatamente l'ubiquità non è tra le mie doti) : ma dovunque io sia stata, ho trovato occasione di stimolo e di interesse davvero grandi, chef competenti e, da non sottovalutare, spesso anche piacevoli relatori, passione ed entusismo.
Mille suggerimenti da cogliere al volo, personaggi celebri nel parterre, grandi chef protagonisti da tutto il mondo, assaggi di specialità gastronomiche di eccellenza, insomma... che dirvi, da non perdere!
Anche il nostro pranzo del I giorno, preparato addirittura da D. Scabin per pasta Felicetti, è stato originale e interessante, visto che ho mangiato seduta tra le telecamere di rai 1 e rai 2 che intervistavano lo Chef, il quale raccontava il suo personale concetto di reinterpretazione della pasta!
Interessanti anche i due eventi correlati, sia il "Winelove"
Comunque sotto un acquerugiola mista-neve fastidiosissima arrivo al dunque e finalmente prendo possesso nientepopodimenochè...del mio "passi" luccicante e coloratissimo con scritto "stampa" su!
Esaltata, mi fiondo su e giù per scale mobili e interminabili corridoi pieni di gente e di addetti alla sicurezza gentilissimi che ti salutano ogni volta che passi (quindi svariate e credetemi proprio svariate volte al giorno), con stand di ogni tipo
alla ricerca delle mie amiche Elga e Genny (in rigoroso ordine alfabetico :-)) e cominciamo dopo abbracci e baci a girare per conferenze, espositori, e assaggi di ogni genere. Dopo un iniziale spaesamento dovuto alle proporzioni davvero grandi della superficie espositiva, il piacere di trovarmi li è stato grande. Ho reincontrato amiche conosciute qualche tempo fa e ho goduto di una serie di lezioni davvero eccellenti. Le conferenze-lezioni erano divise per argomenti ma, purtroppo, essendo spesso concomitanti, non sono riuscita a seguirle tutte (sfortunatamente l'ubiquità non è tra le mie doti) : ma dovunque io sia stata, ho trovato occasione di stimolo e di interesse davvero grandi, chef competenti e, da non sottovalutare, spesso anche piacevoli relatori, passione ed entusismo.
Tatsuya Iwasaki
Marion Lichtle
Nuovi stili di intepretazione della cucina, esperimenti culinari, suggerimenti originali per cotture solo all'apparenza semplici, unite a tradizioni centenarie, piatti che non sono quello che sembrano...Mille suggerimenti da cogliere al volo, personaggi celebri nel parterre, grandi chef protagonisti da tutto il mondo, assaggi di specialità gastronomiche di eccellenza, insomma... che dirvi, da non perdere!
Anche il nostro pranzo del I giorno, preparato addirittura da D. Scabin per pasta Felicetti, è stato originale e interessante, visto che ho mangiato seduta tra le telecamere di rai 1 e rai 2 che intervistavano lo Chef, il quale raccontava il suo personale concetto di reinterpretazione della pasta!
Interessanti anche i due eventi correlati, sia il "Winelove"
che "un risotto per Milano" , che, in particolare, ha consentito di vedere all'opera celebri chef impegnati oltre che nella realizzazione di piatti originali e gustosi, anche nel sociale distribuendo i loro risotti per ottenere fondi a favore, in questa occasione di Anlaids, Associazione Nazionale per la Lotta contro l'AIDS, che promuove studi e ricerche sull'AIDS oltre a svolgere importanti campagne di prevenzione e di educazione alla salute: un doppio impegno, devo dire, molto apprezzato. Seguire i vari impegni è stato, come vi dicevo, piuttosto complicato, specialmente finchè non siamo riuscite a orientarci meglio, in mezzo ad una folla considerevole, alle mille proposte e a qualche piccola pecca dell'organizzazione che non prevedeva per esempio nessuna indicazione per l'identità (in tema no?) di chi stava tenendo una conferenza in una sala, a favore di chi, come me, non conosceva il viso di molti dei relatori, o non aveva sottomano l'ordine particolareggiato di luoghi e interventi. Però, con un po' di esperienza, sono riuscita a trovare il bandolo della matassa e, oltre alla conoscenza con diversi piacevolissimi "colleghi", ho davvero avuto modo di imparare e di comprendere molto, seguendo chi ha saputo fare della cucina un'arte. Alla prossima occasione
Dani
che bella esperienza!!! notizie da...bere e mangiare! chissà mai se , prima o poi, riuscirò ad andarci anch'io? per ora mi godo i commenti di chi c'è stato ! grazie! un abbraccio
RispondiEliminaEccola la Dani :))))) yeahhhhhhh!
RispondiEliminaho deciso, il prossimo anno voglio anche io quel braccialettino.... d'altronde da ragazzina volevo fare la giornalista di DOVE (e ancora adesso non mi dispiacerebbe scribacchiare oltre che per il blog anche per altro...). L'anno prossimo lascio a casa la famiglia e me ne vengo anche io in quel di Milano, visto che non devo neanche prendere il treno, ma al massimo il tram... A presto! Lucia
RispondiEliminabellissimo reportage :)
RispondiElimina@ La roby magari ci incontriamo anche!!!
RispondiElimina@ Lucia, confesso che ho sostenuto con falsa disinvoltura gli sguardi ammirat di qualche ingenuo visitatore che pensava di vedere una giornalista vera!
@ Mirtilla Grazie mille!
@ Reb... ha ha ha!
Splendida descrizione di una bellissima avventura. Vi faccio i miei complimenti. Un saluto affettuoso
RispondiEliminaM.G.
P.S.
Se passate da me troverete un piccolo pensiero da parte mia
http://picetto.blogspot.com/2011/02/il-secondo-premio-che-riceve-il-mio.html
Che bella esperienza, questi racconti mi esaltano ...come se fossi stata presente.
RispondiEliminaGrazie di averci fatto partecipare;)
@ MG, arrivo!
RispondiElimina@ Elena è un piacere condividere!
me l'ero perso!
RispondiEliminaDani, ci siamo viste troppo poco!!!
RispondiEliminaUn bacione
@ <Genny ;-))
RispondiElimina@ Lydia, rimedieremo presto spero! ma era talmente grande.. in compemìnso ho 2 o 3 foto tue proprio carine.. te le mando appena riesco a scaricarle.. Baci
ma dai... a giudicare dal taglio della foto di Iwasaki eravamo pure sedute vicine! Mannaggia...
RispondiEliminaragazza II fila a sinistra del cuoco verso il centro.... e tu? non ci posso credere!
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