Senza nulla togliere alla partecipazione dei food bloggers, ogni volte che arriva una ricetta degli "anche no" ci rallegriamo un po' di più. Il motivo, è presto detto: "quelli che il blog " hanno una dimestichezza pressochè quotidiana con il mezzo, conoscono le regole della netiquette, sanno come relazionarsi con i loro simili :-) e si muovono con disinvoltura fra contest, blog cany e give away. Per chi non ha un blog, invece, è tutto diverso: c'è tutta una serie di ostacoli da superare, dall'imbarazzo alla timidezza, per non parlare del "che ci faccio qui?" che spesso è il Lato B dei gruppi troppo affiatati e coesi. La nostra gioia diventa ancora più forte quando ci accorgiamo che la molla che ha fatto scattare la partecipazione è il desiderio di condividere una storia: allora, le ricette diventano davvero una forma di comunicazione senza filtro, che va oltre la procedura e la lista degli ingredenti e l'MTC si trova ad essere un crocevia di emozioni, il punto di incontro di tante persone che decidono di lasciarsi alle spalle paure e timidezze per poter offrire quella ricchezza tutta speciale che solo la condivisione sa dare. Flaminia è una di queste e le sue polpettine all'arancia con le puntarelle romane sono una di quelle ricette che ci entrano dritte nel cuore, perchè parlano di affetti, di ricordi, di tradizioni che si rinnovano ogni volta, raccontate con garbo, leggerezza ed ironia. Un ricetta "vera", per una nuova sfidante che ci auguriamo voglia giocare con noi ogni volta.
Grazie, davvero
Visto che vi piacciono le storie vorrei raccontarvi anche la mia se avete la pazienza di leggerla.
E’ tutta colpa delle polpette…. !!
Infatti pur essendo tanto tempo che vi seguo con passione non ho mai avuto il coraggio, diciamo pure l’ardire di partecipare ad una sfida di cotanto livello, ma di fronte alla polpetta non ho saputo resistere …
Dovete sapere che mia madre ci ha praticamente cresciuto a polpette ( in famiglia ribattezzate da mio fratello “pallocche”) in quanto era uno dei pochi sistemi con cui la mia adorabile tata, cuoca sopraffina di origine abruzzese, riusciva a cucinare la carne senza condimento in una maniera che fosse ancora commestibile (visto la totale ignoranza della tecnica di cottura alla griglia che faceva sì che, per tentare si staccare la carne dalla padella, venisse inondata di acqua fredda, pronunciando in genere una sfilza di maledizioni, facendo così definitivamente contrarre le fibre in quella che, sempre la mio fratello, veniva definita e a ragione “suola di scarpa”)
Il motivo di tanto accanimento nella cottura senza grassi era che a casa mia si stava perennemente a dieta… con il risultato che eravamo e restiamo tutti sovrappeso !!!
Per tornare alle polpette queste venivano cotte in un pentolone di sugo e in genere ci venivano riproposte per diversi giorni, forse nel tentativo di fiaccare il nostro appetito mai sazio, e a ciò si deve probabilmente il fatto che io non cucino MAI le polpette !!!! e se proprio devo, le faccio sempre rigorosamente in bianco !!!
Ma il tempo cambia anche le nostre percezioni e quello che a 15 anni ci sembrava una tortura intollerabile, ritorna, superati ahimè i 45, con un sapore di nostalgia.
E questo sapore di nostalgia mi hanno ispirato le vostre meravigliose ricette insieme al desiderio di partecipare con queste polpettine, che poco hanno a che fare con la ricetta della mamma, ma molto hanno del sapore di un piatto intorno a cui ritrovarsi, forse perché chiacchierando chiacchierando una tira l’altra.
Complimenti, e tanti, per il vostro magnifico lavoro nel blog !
Flaminia
P.S. Mia figlia ha mangiato educatamente le polpette, lasciando nel piatto tutte le fette di arancio, perché a lei “le arance cotte non piacciono” , e anche le puntarelle, perché lei “l’insalata mamma proprio no” …
ma forse anche questo fa parte dei corsi e ricorsi storici!!!!
Popettine all'arancia con puntarelle romane
Per le polpettine:Polpa di manzo 400 gr
Ricotta 100 gr
Arancia rossa 1 la buccia
Parmigiano 50 gr.
Pangrattato 50 gr
Uova 2
Sale e pepe q.b.
Farina q.b.
Olio per friggere
Per la salsa:
arancia rossa 2
zucchero semolato 2 cucchiai rasi
aceto balsamico 1 sprezzata
olio e sale
per le puntarelle:
puntarelle un sacchetto circa 200 gr.
alici a filetti 6/8
aceto di vino 2 cucchiai
olio extravergine q.b.
sale q.b.
Amalgamare con cura tutti gli ingredienti per le polpettine con la buccia dell’arancia tritata. Formare delle piccole palline, grandi circa come un’oliva, infarinarle e friggerle in olio bollente (io uso l’olio di arachide).
In una padella a parte preparare la salsa agrodolce facendo saltare gli spicchi di un’arancia pelati a vivo, il succo di un’altra arancia, un paio di cucchiai di zucchero e una bella spruzzata di aceto balsamico con un goccio di olio e sale
Caramellare le polpettine nella salsa di arancio e infilzare negli spiedini.
Intanto a parte condire le “puntarelle”. A Roma chiamiamo così le cimette della cicoria catalogna, che è facile reperire già pulite in qualsiasi mercato rionale, ma ho notato che ultimamente sono presenti anche nella grande distribuzione. Si mangiano crude come insalata, condite con una emulsione fatta con olio extravergine, aceto di vino, alici, e poco sale. Per preparare l’emulsione tagliare a pezzetti i filetti di alici e scioglierli con un po’ di aceto. Aggiungere l’olio e condire le puntarelle. Regolate in ultimo il sale senza eccedere.
Mi sa che io le provo e a differenza della figlia di Flaminia...me magno tutto!!!! :D.... bacioni, Flavia
RispondiEliminaCara Ale, avevo fatto il commento e sono riuscita a cancellarlo, meno male che me ne sono accorta!!!!Adoro le polpette in tutte le maniere, spero di poterle fare così mio fratello ed io saremmo contenti di assaggiare una nuova cosa. Grazie a tutte e due! Buona serata deny
RispondiEliminagrazie a Ale per le belle parole e grazie anche a Eli/Fla e deny per i commenti
RispondiEliminaho visto che nn siete riuscite a caricare la foto se può servire io l'ho messa qui
http://img716.imageshack.us/img716/4368/dscn2550y.jpg
baci
flaminia
buonissime, anche io sono stata cresciuta a polpette, deliziose. Un abbraccio
RispondiEliminaDavvero un bel racconto, davvero una gradita sorpresa! Evviva le "anche no"!!!
RispondiEliminadelizioso amarcord Flaminia, deliziose polpette
RispondiEliminaCristina
Ecco cari giudici, siete messi peggio che mai!! Io di queste polpette mangerei tutto, come EliFla...ecco
RispondiEliminaFlaminia, deliziosa ricetta! quando apri il tuo blog cosi' ti leggiamo tutti i giorni? :-)
RispondiEliminaFlaminia, sei simpaticissima. Carina la ricetta, da copiare, complimenti!
RispondiEliminaCiao, sfiziosa e molto ricercata questa ricetta! Bella la presentazione.
RispondiEliminabaci baci
grazie a tutti per gli incoraggiamenti!
RispondiEliminaper Alessandro per il blog grazie per la fiducia ma, come dice la Ale, devo ancora superare qualche blocco di insicurezza ... ci penserò !!
bella storia, nuvole di nostalgia per quel sapore di "sicurezza" che certi profumi riportano. Brava Flaminia!
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