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domenica 13 marzo 2011

di chiacchiere e bugie...

chiacchiere1

Incipit ufficiale del post: in questo marzo forsennato, in questo calendario tutto spostato in avanti, in questa fine inverno così affannosa e delirante, ci siamo dimenticate di Giovedì grasso, Martedì grasso e del Carnevale tutto. Cerchiamo di correre ai ripari oggi, Domenica della pentolaccia, con questa ricetta etc etc

Incipit ufficioso: Io Odio il Carnevale.
Colpa di mia madre, all'inizio: avrei dato qualunque cosa per potermi vestire da damina, come tutte le mie compagne di classe, ma niente: superavo di dieci centimetri l'esemplare di maschio più alto della scuola e di vestiti col cerchio, trine e falpalà non se ne poteva parlare proprio.  Il che sarebbe anche potuto sembrar ragionevole, se non fosse stato per il secondo grave problema che mi affliggeva a quei tempi e cioè, l'aver avuto in sorte una madre estrosa, per giunta in un piccolo paese ai bordi di periferia. Quindi, quando il vento della fantasia soffiava nelle orecchie di mia mamma, non ce n'era più per nessuno, parametri di ragionevolezza compresi: l'unica volta che acconsentì alle mie richieste, fu per vestirmi da castellana medievale, munita sì del tanto agognato abito lungo, ma anche di un cappello a due punte, sviluppate in altezza. Devo aver picchiato non so quanti compagni, nel tentativo di spiegare che le castellane tutte si vestivano così, nel medioevo,e non solo quelle dai mariti infedeli. 
Crescendo, è andata peggio. Sono ansiosa- e quindi, amo l'ordine. Negli altri, sia chiaro. A me, è concesso tutto, da un cassetto della biancheria da dove spuntano cd con le foto del cane della mia estetista e un'annata di confezioni di collant vuote, che poi le butto, ora no che devo andare, fino ad una vita segnata dall'imperativo dell'"avanti a zig zag", in ogni senso. Però, intorno a me ho bisogno di paletti fissi, ben piantati nel terreno. 
In più, non amo schiamazzi, esuberanze, urla, strepiti, casini- e meno che mai la schiuma da barba in posti diversi dalle guance del marito. 
E, buon ultimo, so resistere a tutto tranne  che alle tentazioni del fritto- da cui devo astenermi per motivi di dieta: quindi, mentre tutti si intriscono, il Mercoledì delle Ceneri, io affronto questo giorno col sorriso dei tempi migliori, conscia che il peggio è passato e qualunque pratica quaresimale non sarà mai così disagevole come dover dare la caccia ai coriandoli sparsi in tutta la casa o espiare i sensi di colpa per essersi mangiate mezza dozzina di bomboloni, uno via l'altro. 
Ciononostante, oggi vi tocca la ricetta delle chiacchiere. 
Il motivo, è presto detto: perchè la suocera ha aperto il forziere delle ricette di famiglia- e pure alla voce Zia Anita, regalandoci le frappe migliori del mondo. Ve la ricopio così come mi è stata data, fotocopiata dal quadernetto della prozia del marito, e vi accorgerete subito dagli ingredienti che si tratta di una ricetta antica, di quelle dove ingegno e abilità si alleavano contro il rigore dei tempi: il che, in questi periodi di "cotti & mangiati" aggiunge un sapore unico e prezioso a tali preparazioni- e questa, vi assicuro, non fa eccezione

FRAPPE DI ZIA ANITA

chiacchiere

4 hg di farina
1 rosso d'uovo
2 cucchiai di zucchero
25 g di burro leggermente liquefatto
1 bicchiere di vino bianco
la punta di un cucchiaino di bicarbonato

Impastare tutto bene (la pasta deve essere morbida), avvolgerla in un panno e coprirla con una terrina, lasciarla riposare almeno mezz'ora. Fare poi le sfoglie abbastanza sottili, una alla volta, tagliarle con la rotella a gasse; friggerle in olio ben caldo abbassando la fiamma appena messe in padella. Una volta fredde, spolverare di zucchero

La rotella "a gassa" è quella con le zigrinature (i denti). Più sono sottili, più son buone: usate l'Imperia, fino all'ultima tacca
Buona Domenica
Ale



15 commenti :

  1. Difficile a credersi, ma anche io, da piccola ero al più alta della classe e mia mamma , invece, mi fece indossare un vestito di spagnola con tanto di cappello altissimo e velo nero... non ti dico la vergogna... Sarà per questo che poi sono rimasta bassa???

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  2. Anche io ho sempre odiato il Carnevale, e probabilmente proprio per la mia estrosa mamma, a cui venivano in mente costumi molto all'avanguardia mentre io volevo solo e banalmente agghindarmi da proncipessa...
    Detto questo, io al fritto non rinuncio, e manco alle chiacchiere...fuori stagione ;-)

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  3. La sottigliezza della "frappa" (in casa mia rigorosamente "cencio") è cosa ottima. Però con i miei fratelli, dopo che mamma ha affrontato un anno o due con la Imperia, abbiamo deliberato: cenci rigorosamente a mano; l'alternanza fra bugia sottile e bugia leggermente più spessa ha un saporino "di casa" al quale abbiamo deciso che non possiamo e vogliamo rinunciare. E i nipoti mo'....se le beccano così.....!!!! ;-)

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  4. IL CARNEVALE per me: UBER ALLES!!!!
    ho sempre amato molto mascherarmi, travestirmi.......con quello che trovavo e quindi vecchi vestiti di mia madre, indossati in maniera alquanto improbabile, passando il tempo, ho preparato io stessa dei vestiti e come la fantasia mi suggeriva.........ti posso raccontare il mio ultimo travestimento: completo da rugbista!!!ahahah!! sai che non mi avevano spiegato come si metteva la maglietta dopo la gabbia??? quanto ho provato ad infilarla con la gabbia addosso.....senza poterlo fare......finchè:lampadina accesa: prima si veste la gabbia e poi s'infila il tutto!!!ahahah!!!mi sembra che sia stato l'ultimo travestimento, poi.........piu'!! non mi è capitata piu' l'occasione, peccato!!!
    Le bugie sono una tentazione fantastica per me!!
    è per quello che le preparo una volta l'anno!! questa ricetta è assolutamente adatta per una cena martedi prox.
    Sandra sei avvisata!!!ahahah!!
    Grazie Ale.....grazie di tutto, sempre!
    diana

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  5. Mi associo all'odio per il carnevale e alle bastonate ai compagni di classe che già alle elementari mi chiamavano " la giraffa "...questa te la racconto...un anno a mia madre è venuta la brillante idea di vestirmi da farfalla, avevo una tuta nera attillatissima tipo Cat Woman e dai polsi partivano delle ali fuxia, insomma costumino poco appariscente! Arrivo in classe e la maestra mi fa " Greta da cosa sei vestita?" O_O "ma da farfallina maestra" " Farfallina?? Farfallona! Roba che neanche in Madagascar!" Ha rischiato le bastonate anche quella simpaticona della mia maestra! La mia nonna nell'impasto ci metteva la grappa e poi invece dello zuchero a velo le ricopriva di miele...una botta calorica che si digiunava per giorni!! Buona domenica ciao :)

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  6. Che simpatica l'introduzione alla ricetta, mi ha fatto sorridere. Poi quando ho letto la ricetta ho esclamato: "questa è la vera ricetta delle chiacchiere!". Ho letto di tutto, ma penso che la semplicità degli ingredienti dia un risultato eccellente. Copio ed incollo nel ricettario, grazie, ciao e buona settimana
    M.G.

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  7. uguale uguale uguale: per il carnevale, per i cassetti, per l'ordine (un pò finto... ), per i fritti...che dire??? amo pure le ricette antiche , più di così....:-))) bacissimi

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  8. sarà perchè odio la confusione e la folla che mi sono rinchiuso in cucina? boh
    alle rinunce c'è sempre tempo, io me ne prendo un pò di queste chiacchere!
    ciao a presto, matteo

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  9. stasera proverò questa ricetta per realizzare per la prima volta le chiacchiere, spero mi vengano bene come le vostre! bacioni! :-D

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  10. Il carnevale per me è una vera ossessione: abitando in Versilia, sin da piccolina è stato d'obbligo mascherarsi e andare a tutti i corsi: la domenica,il martedì grasso, ai rioni la sera, e io storgevo sempre il naso perchè non mi piaceva per nulla. Per di più essendo sepre stata un bel po' paffutella potevo guardare ma non toccare (né tantomeno mangiare) le varie ciambelle, bomboloni, frappe e chiacchiere che si friggono in questo periodo.
    Oggi a 36 anni il carnevale continua a non piacermi....ma sono dimagrita sicchè le chiacchiere le mangio eccome!!!!!!!!!!!
    Grazie Ale per questa ricettina, ho tutto in casa ( guarda caso:)! )e stasera me le faccio proprio.
    Deborah

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  11. Ale, per me, il carnevale, è una buona scusa per preparare chiacchiere e tortelli. E anch'io le amo sottili sottili e che si sciolgono in bocca...

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  12. (Le ho fatteeeeeeeeee son venute benissimooooooooooo!!! Grazie, grazie, grazie!!! Presto il post ^.^)

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  13. che buone le frappe. e concordo con te: sottili sottili sottili, che si sciolgano in bocca. a casa di mia nonna, da brava emiliana, si friggevano nello strutto. una delle cose più buone del mondo.

    tranquilla, il carnevale è finito. anche io non lo amo.

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  14. se mi avanzano delle chiacchere..?!?!
    vorrei riutilizzarle per un dolce.. ma come? Help me :)

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