Conosco la signora Franca da quando ero piccola: milanese, elegante, mamma a tempo pieno di 4 figli (di cui 3 maschi), padrona di casa perfetta e ottima cuoca. Questa è l'immagine che ho in mente da srmpre e devo dire che le (poche!!) ricette che sono riuscita a carpire a sua figlia, mi hanno semprre più confermato in questo mio pensiero. E' ancora leggenda qui in casa il suo patè, che prepara per il pranzo di Natale e che Giulia mi ha trascritto in una lettera (ancora si usava così....notte dei tempi, eh!!) che ancora conservo inserita nel mio "album" di ricette giovanili.... Tutto questo per dirvi che, dopo aver nicchiato per un po' Giulia si è decisa ancora a partecipare, come ospite, all'MT challenge di questo mese, proprio con la ricetta degli gnocchi di semolino di sua mamma e ce ne ha fornite addirittura due versioni!! Come sempre in questi casi lascio la parola a lei e alla "loro" interpretazione del classico piatto. Buona serata a tutti.
Gnocchi alla Romana e Palline di semolino allo zafferano e formaggio.
La mia mamma era una gran cuoca, ora lo so. Lo sarebbe ancora adesso se non avesse qualche problema di deambulazione, ma tant’è; ora sono io a cucinare per lei, la domenica. E per quanto lei amasse la cucina veloce, poveretta, con 6 bocche fameliche da nutrire mattina e sera era veramente brava. E la prova l’ho avuta oggi. Gli gnocchi alla romana sono sempre stati piatto di famiglia, da sfoggiare nelle migliori occasioni: Natale e compleanni vari. Per me e i miei fratelli era sempre una gran festa, ma non bastavano mai e io che ero la più piccola mi ritrovavo sempre con solito bontempone (Luca) che mi diceva “guarda là”; io ignara mi giravo e quando lo sguardo tornava sul piatto era pressoché vuoto…Lo so ero torda, e lo sono ancora adesso.
Divago, ma in quei giorni di gnocchi alla romana io amavo mettermi in un cantuccio della cucina e guardare lei che li faceva, stando zitta, perché da brava chimica lei pesava tutto al millesimo e se parlavo la distraevo. E tutto sommato non mi sembravano neanche difficili da fare, fino a oggi. Non li ho mai fatti perché il pargolo non li ama (e qui non ha preso da me) ed essendo in due...
Il là me lo ha dato un treno perso, assieme alla pastiera verace per la Dani, e una giornata di ferie tutta da riprogrammare. Sono andata a chiedere lumi sulla ricetta di famiglia e mia madre mi ha illuminato sciorinando a memoria la ricetta.
Il là me lo ha dato un treno perso, assieme alla pastiera verace per la Dani, e una giornata di ferie tutta da riprogrammare. Sono andata a chiedere lumi sulla ricetta di famiglia e mia madre mi ha illuminato sciorinando a memoria la ricetta.
320 grammi di semolino
1 litro e mezzo di latte
2 uova intere
50 grammi di parmigiano
Sale pepe noce moscata
Burro e parmigiano per condire.
Ho fatto bollire il latte, ho unito il semolino, girando, girando, girando, e mano a mano che giravo e questo diventava più duro, mi sembrava di essere in una colonia penale, tanto era faticoso! Dopo i canonici 20 minuti ero a pezzi, ricordando che quando lo girava la mamma mi sembrava fresca come una rosa. E già lì ho cominciato a rivalutare le doti della mamma. Ho unito uova e parmigiano e poi, come da manuale, li ho stesi sul piano del tavolo (avercelo il tavolo in cucina 70 cm scarsi di spazio) dopo averlo bagnato abbondantemente di acqua. Per appiattirlo a spessore 1 cm avrei dovuto usare la lama del coltello bagnata, ma diciamo che l’operazione non è venuta perfettamente. Eppure sempre quando lo faceva mia madre sembrava che il coltello volasse…
Superato questo secondo trauma, siamo arrivati a terzo. Una volta raffeddati, fare dei tondini con apposito strumento (tazzina di caffè) e metterli una pirofila. Ne fosse venuto su uno senza farmi penare, ho dovuto lottare per ogni singolo gnocco e qui basta la mamma ora sembra wonder woman. Completate le innumerevoli pirofile (3), le ho cosparse di parmigiano e fiocchetti di burro e le ho messe in forno. Buoni sono buoni ma mai più…li riconsegno ai ricordi, stimando sempre più quella santa donna!
Superato questo secondo trauma, siamo arrivati a terzo. Una volta raffeddati, fare dei tondini con apposito strumento (tazzina di caffè) e metterli una pirofila. Ne fosse venuto su uno senza farmi penare, ho dovuto lottare per ogni singolo gnocco e qui basta la mamma ora sembra wonder woman. Completate le innumerevoli pirofile (3), le ho cosparse di parmigiano e fiocchetti di burro e le ho messe in forno. Buoni sono buoni ma mai più…li riconsegno ai ricordi, stimando sempre più quella santa donna!
Palline di semolino allo zafferano e formaggio
Un “arancia” e mezza di impasto di gnocchi
2 cucchiai di parmigiano
Pangrattato
Olio per friggere.
Per la salsina
100 cc di latte
50 gr. Di fontina dolce tagliata a pezzetti
Mezzo cucchiaino di maizena sciolto in acqua
Sale pepe
Una bustina di zafferano
Quando sono arrivata al momento di stendere l’impasto dei gnocchi sul tavolo, mi sono accorta che era veramente tanto, allora ne ho tenuto da parte un po’, gli ho messo un altro paio di cucchiai di parmigiano e ne ho fatte delle palline, passandole poi nel pangrattato unito a dell’altro parmigiano.
Le ho poi fritte per un paio di minuti in olio bollente.
Nel frattempo ho fatto bollire 100 cc di latte con dentro 50 grammi di fontina tagliata a pezzettini, ho aggiunto sale e una dose abbondante di pepe, un mezzo cucchiaino di maizena sciolta in acqua e una bustina di zafferano; L’ho fatta sobbollire per un pochino e devo dire che ne è uscita una salsina niente male. E così anche con questa partecipo all’MTchallenge di Aprile, questa volta in concorso!
Giulia
..cara Giulia, anche per me ieri sera è stata la prima prova e concordo in pieno, su tutto: dalla fatica di girare il "grumo" di semolino, all'operazione spiana-impasto. fino al taglia-stacca.
RispondiEliminaManca la parte dove racconti come arrivare a quelle palline (ma lo immagino: i ritagli) e quella golosissima cremina zafferosa.
ciao!
Oddio, mi sento quasi colpevole. Pero' che bello, dai...
RispondiEliminaUna gran donna questa...e complimneti pe rl'esperimento..che ci sembra perfettamente riuscito! molto particolari anche le palline di semolino!
RispondiEliminabacioni
E' proprio vero, l'amore delle nostre mamme si traduce anche nel preparare con leggerezza e precisione piatti cosi', che rimarranno sempre nei nostri cuori !
RispondiEliminaPer i fortunati che nel ripetere queste ricette ancora possono condividere difficoltà e/o scarsi risultati con le proprie mamme: telefoniamo loro e ringraziamole per tutto l'amore che ci hanno dato (e che stiamo cercando di trasferire ai nostri figli).
Buona giornata a tutti !
Se non fosse che sei Ns.Signora dei Dolci e dei Fiori etc etc,se non fosse che ti stimo e che mi sono affezionata a te ( e ai tuoi articoli....), salirei prepotentemente in cattedra e-scordando il tuo consueto garbo e la magnificenza delle tue superbe ricette- urlerei ai 4 venti :NOOOOOO ANCHE TUUU... NON SI DICE " da quando SONO piccola". E' una volgarissima e scorretta moda, abusata ovunque, a voce e sui giornali. ...... Ma poi penso che così mi renderei antipaticissima a te e al Blog; che avresti ragione ad offenderti per questa mia intemperanza... e allora taccio , lo giuro!!!! ( e stasera : Gnocchi alla Romana e Palline allo Zafferano, per l ing. oltre che per me!!) un bacio.
RispondiEliminaCiao!
RispondiEliminaA parte il "giramento" che effettivamente è un po' faticoso, io ho un trucco per tagliarli velocemente.
Bisogna versare il semolino cotto in uno stampo da plumcake oliato e farlo riposare almeno tre o quattro ore in frigo, meglio ancora farlo il giorno prima.
Il giorno dopo si sformerà un bel lingotto che va tagliato a fette e poi ancora a metà, è vero non sono tondi ma ti assicuro che è molto più comodo rispetto a fare i cerchietti.
Fammi sapere!
http://arancionissima.blogspot.com/search?q=semolino
@ Stefi , emmenomale che questi sono fuori concorso!!!
RispondiEliminaBacioni
@ Ester hai proprio ragione: le coccole , anche nel cibo, sono le cose più care da ricordare!
@ Emmeti, ma lo sai che se c'è una cosa che proprio detesto è essere presa in castagna e ancora di più quando ho evidentemente torto? Hai ragione, mi era proprio sfuggito il misfatto!! Ebbene sì NON mi sei antipatica e vado a correggere!
Baci :-)