Prova in esterno: "ma è Genova?" si chiedono le indigene dell'ormo chat, a mano a mano che la telecamera inquadra gli spalti del Ferraris. "Sì, è Genova" commenta il marito, al quale viene improvvisamente in mente che un suo amico glielo aveva detto, "che ci sarebbe stata la troupe di Masterchef, allo stadio". La tragedia domestica è evitata dallo strafalcione della speaker - lo stadio di "marassi"- prontamente corretto da super Cracco, che lo ricorda sempre come il Luigi Ferraris. Quando poi nomina il Genoa prima dell'altra squadra, pronunciandolo pure in modo corretto G-E-N-O-A e non Genova, come ci tocca sempre sentire, gli ho perdonato la moglie, le figlie e pure l'accenno di pancetta che, bontà loro, mi fanno notare i maschietti della ormo chat /pure quelli ad honorem, via sms). La sfida consiste nel far mangiare verdure ai pulcini di entrambe le squadre ed Anna, da vincitrice, sceglie i componenti del suo team. Al solito, di qui i più bravi, di lì gli sfigati- e il tifo va ovviamente per chi parte in salita. Sceglie il vincitore il rigorista delle due compagini, in maglia rossoblu, che centra la porta con un tiro da campione che ci rende edotti di due cose: la prima, è che, per una volta, i favoriti non vincono. La seconda, che il ragazzino è già del Milan...
Le cinque cose che avreste voluto sapere di Carlo Cracco (più una, che sarebbe stato meglio non sapere): l'articolo è un gentile omaggio dell'ironia di Mariella, grazie alla quale veniamo a scoprire , nell'ordine, che 1) lo chef è un prete mancato, 2) che è apparso vestito di larve sulla copertina di non so quale tabloid per celebrare l'introduzione nel menu di bacarozzi e cavallette,3) che sotto le sembianze di uno chef protagonista di un romanzo mediocre si nasconde proprio lui, 4) che scrive libri con il lato cerebrale (de che?) e infine 5) che dopo il successo di Masterchef è diventato una sorta di Figaro dei fornelli, tutti lo cercano, tutti lo vogliono.La sesta è altrettanto pubblica, ma visto che nessuno la dice, mi tocca sacrificarmi per voi. Fa il purè col Bimby. Vedasi pag. 90 della monografia a lui dedicata, pubblicata anni fa da Il Sole 24 ore e pagata ben 12.90 euro dalla sottoscritta. E che è l'unica spiegazione plausibile epr comprendere la logica del
Pressure Test: otto minuti per fare un puré di patate, con scelta fra patate nuove, patate vecchie e patate rosse. Noi ci schieriamo compatte con le vecchie, almeno finchè non arriva Luisa, che passa alla sfida successiva avendo preferito quelle nuove. Anna rompe lo schiacciapatate e impavida procede a mano, un po' come facevano i suoi avi, solo che stavolta non lo dice. Tocca a Danny la palma della verginità, con appendice altezzosa ("come faccio a dimostrare quello che valgo, con un purè?"), Agnese annaspa, Ilenia va in tilt. L'unica a finire in tempo è Luisa che, tanto per cambiare, passa alla prima. Restano Anna e Agnese, ed è quest'ultima a tornare a casa.
Chapeau n. 1: o voi madri di figlie adolescenti, che pensate di aver toccato l'apice delle giustificazioni più strampalate, ogni volta che avete chiesto spiegazioni su pensieri, opere, parole ed omissioni: "non ho avuto il tempo di mettere il sale", risponde Chiara ai giudici che hanno un po' da dire sul suo insipido purè. Il tutto con lo sguardo limpido che non conosce il dubbio, lo stesso con cui, dall'inizio del programma, non perde occasione per ricordarci che cucina da appena un anno. Di quale calendario, però, non lo ha ancora specificato....
Infine, ve la dò io l'ormo chat: basta che mi cerchiate su Facebook.
buona serata
ale
Ale .... se hai sentito un tonfo ero io nel venire a sapere che Cracco fa il purè con il Bimby...
RispondiEliminaChissà se gli viene come il pol*i*po..... =D
(il purè, ovviamente!)
OPPS mi sono dimenticata di firmarmi.... dopo il commento del pol*i*po...di Cracco...
RispondiEliminaPiù che l'ormone, debbo avere il NEURONE impazzito!
Nora
Allora, comincio dalla...panza di Cracco, che ho notato in questa puntata per la prima volta, altro che accenno di pancetta :-)
RispondiEliminaPer la prossima mi aspetto di vedergli spuntare l'aureola, per la levitazione aspetto il gran finale.
Mi spiace invece tanto per Agnese, che ho avuto il piacere di conoscere la scorsa estate a Roma ed era uno dei due motivi per farmi guardare il programma.
L'altro lo sai, vero Ale? ;-)
Nora, che lo faccia nella sua cucina, ci sta. Che lo pubblichi su un libro, un po' meno...
RispondiEliminaStefania... no, non lo so...:-))))))))))))
ma come???????????? dopo la notizia ferale che mi hai dato sulla Cracco's happy family(che io, beatamente, ignoravo), ora mi dici anche che fa il purè col Bimby( che non ho e di cui non capisco la logica, ma vabbè..)???? è troppo...il cuore non regge...Non mi resta che Bruno, davvero :-)
RispondiEliminaL'altra sera non ho avuto la concentrazione giusta per partecipare all'ormochat, ma la pancetta del Cracco un po' deludente, eh?
RispondiEliminaEppure quando l'ho incontrato non l'ho notata :-D
Noooo,....con il Bimby noooo!!!!! :-( Giulietta
RispondiEliminaFare una sfida sul purè mi sembra una str.....a pazzesca. Conosco almeno 5 persone che fanno purè uno diverso dall'altro (chi più morbido, chi più sodo, chi più ricco, chi più light, ecc). Secondo me è troppo soggettivo e concordo che quello di Agnese non sembrava poi il peggiore. Ma tant'è.
RispondiEliminaE poi quella storia che manca sempre il sale. E chi, e non sono pochi tra cui il sottoscritto me, cerca di mettere meno sale possibile e cerca di compensare con le spezie?
Finalmente sono riuscita a vedere 'sto benedetto Masterchef anche io!
RispondiEliminaNon potendo vederlo in diretta, ho dovuto accontentarmi di vederlo online.
Troppe cose da dire (e... voglio dire, abbiamo notato i colori delle due squadreeeeeee? Orgoglio GENOANO!!!) mi sa che ci scappa un post sull'argomento, anche perché devo ancora digerire l'uscita di Agnese.
Ditemi che sbaglio, ma nelle puntate di Masterchef australia il pressure test sulla ricetta era molto più difficile: me ne ricordo uno sulla tarte tatin- e a tutti i concorrenti veniva fornita la stessa ricetta. Ho visto mettere enormi quantità di burro a Denny, per esempio, per non parlare delle consistenze dei purè di Chiara e Ilenia. Insomma, secondo me, tolta Luisa, tutti gli altri si equivalevano. E qui si torna al solito punto di partenza: hanno senso, queste selezioni?
RispondiEliminaPoi, per carità: ogni volta che devo fare una porca figura, il piatto che normalmente mi riesce con il mignolo della mano destra (sono mancina) si rivela un disastroso flop: per cui, di sicuro se fossi stata lì in mezzo sarei stata cacciata con ignominia, sin dalla prima scrematura.Per cui, ci sta che anche ai concorrenti a casa vengano dei purè perfetti e davanti alle telecamere delle polentine. Però, avrei preferito una prova più impegnativa, dove la bravura può venire fuori. E sono certa che Agnese sarebbe ancora in gara.
Muscaria, anche le palline, rossoblu!!!!! :-)))
ale
no, non sbagli!! a masterchef australia le prove pressure erano decisamente più impegnative -e i tempi erano più compatibili con le richieste.
RispondiElimina...8 minuti pur con patate cotte mi sembrano davvero pochi... io poi il purè lo temo e neanche ci provo fosse anche con mezza giornata di tempo...mi ha però sollevato molto sapere che anche voi avreste scelto le patate vecchie e nn le nuove come ha fatto la luisa.
alla prox - an_top
Grazie a tutti per il sostegno! Masterchef per me è stata un'esperienza splendida, che mi porterò sempre nel cuore...e poi io continuo non mollo e sono certa che il tempo mi darà ragione ^_^
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