Masterchef- quinto episodio

Veloci, che stamattina è già tardi....

Lugete Veneres Cupidinesque: l'anteprima della Ormo-chat si apre con le immagini inedite, di quelle che mai avremmo voluto vedere, della moglie di Cracco (una) e dei figli di Bastianich (tre). L'ormone parte comunque, ed è una partenza di gruppo, alla vista della cucina di Bastianich, che apre uno spiraglio di speranza nel muro del rassegnato "non ci resta che bruno". I bambini di Bastianich sono belli, biondi e felici (e non scrivo "te credo", perchè sento come un coro alle mie spalle) La moglie di Cracco è carina, spigliata e compensa i centimetri che le mancano per arrivare alla spalla del marito con un paio di tacchi da paura. Come dire, che qualcuno di nostra conoscenza non ce l'ha di nuovo fatta, ad arrivare prima...

Mistery box: cambiano le regole, ma la vera sfida della gara resta sempre quella: ossia, chi riesce per primo a dire "non l'ho mai fatto". Stavolta tocca ad Enea che, sfuttando il vantaggio della giovinezza, batte tutti sul tempo, urlando che lui, il polpo, non lo ha mai cucinato. La giuria infatti lo premia, selezionandolo fra i tre finalisti, assieme a Luisa ed Ilenia, a cui va il merito di una cottura perfetta. Sic.  come ciò sia avvenuto, non è dato saperlo : l'annosa questione dell'acqua calda o acqua fredda non viene neppure sfiorata, tantomeno quella dell'arricciatura dei tentacoli, prima della bollitura. In compenso, Cracco lo chiama "polipo"- ed è subito E.R.: ma George è un'altra cosa..

Invention Test: Pan di Spagna- Pasta frolla- Profiteroles sono le tre opzioni per la sfida sui dolci e tocca alla vincitrice della Mistery Box l'ardua scelta. Luisa sceglie il pan di Spagna (brava), getta nel panico gli altri concorrenti (bravissma) e salva l'MTChallenge di questo mese (santa subito). Guest Star, Luigi Biasotto, l'inventore della Sette Veli, il coach della nazionale pasticceri (Bastianich dixit) che in due minuti demolisce tutte le certezze acquisite in anni e anni di corsi di pasticceria, lasciandone intatta una sola- e cioè, che ho di nuovo sprecato tempo e denaro. La platea femminile è comunque concentrata su altro e ad Anna parte pure l'ormone. Dall'aldilà...

Questioni di famiglia: "La Torta che piace a mio figlio" è l'ennesima rielaborazione di Sacher presentata da Anna. Ma, dopo la vittoria, diventa istantaneamente "la Torta dei suoi avi". Buon peso, li ringrazia pubblicamente, dicendo di aver invocato mamma e papà per la vittoria. Chissà perchè, mi sarei aspettata un "Grazie, Gomez e grazie, Morticia"- ma niente. Neppure scatta la contestazione del "non vale, l'aiutino dell'oltretomba nel regolamento non c'è". Colpa della deformazione da MTChallenge, sia chiaro: qui, in fondo, è solo Masterchef...

No Dolci? Sì, parti: Alessandro, Spyros ed Alberico in eliminazione e sugli ultimi due grava la colpa di non amare i dolci e di non saperli preparare. E passi. Ma siccome un bel tacer non fu mai scritto, Alberico decide di puntualizzare, spiegando a Biasotto che la pasticceria non ha niente a che fare con la cucina. Dopodichè, si prodiga in un sorprendente saggio dell'Ars arrampicandi in speculis, con grattate di unghie che stridono quasi quanto l'abbinamento dei ribes col caffè. Ci pensa Biasetto a ristabilire gli equilibri, con poche perle di saggezza: la prima è che la pasticceria fa parte della cucina e la seconda che se non ami la seconda, non ami neppure la prima. L'"in bocca al lupo "con cui lo congeda va preso alla lettera, però...

Alessandro: posso? mi è dispiaciuto. E non perchè fosse più o meno bravo di altri, anzi: sincerità per sincerità, fosse dipeso da me neanche sarebbe entrato nel programma, uno che discetta di prodotti italiani e poi non sa che cos'è una Chianina. Però, una volta dentro, ha dovuto pagare lo scotto dello spettacolo e di un montaggio impietoso che lo ha immolato come rosicone del gruppo. Prova ne è che al momento dell'eliminazione, il primo ad esserci rimasto malissimo è stato Federico che, di tutti, mi sembra il più diretto, il più spontaneo, quello che non ci penserebbe due volte a mandarti a quel paese, se fosse un lecchino o un invidioso o, peggio ancora, uno che millanta talenti che non ha. In ogni caso, il suo Pan di Spagna era impresentabile e immangiabile, come lui stesso ha ammesso. E quindi se ne va, in un fiume di lacrime e di dichiarazioni che intristiscono pure me ("ho sempre ciccato le grandi occasioni"). Al prossimo giro in Costiera, faccio un salto nel suo bar: un bel Lacryma Christi, non me lo toglie nessuno...

Il resto, stasera: l'ufficio mi reclama.

ciao 

Ale