La scorsa volta, complice un dessert alla frutta con cui non riuscivano ad andare d'accordo, hanno passato: e, anche se è il regolamento, anche se una volta si può, anche se senza Giorgio & Valeria una tantum non muore nessuno, a noi sono mancati. Ci è mancata quella cucina di talento declinata nei toni bassi di chi l'enfasi un po' la detesta, per carattere, e un po' la trova superflua, visto che mai come nel loro caso basta il primo boccone per sentirsi in testa la musica del paradiso. Stavolta, però son tornati, con Valeria al forno e ai fornelli e Giorgio nella inedita versione di idrovora umana: il che ci dà un indizio, sulla sua prossima invenzione...
PROFITEROLES ALLO ZABAIONE
Eh, sì. E' stata una dura battaglia quella combattuta questo mese: una sfida cruenta all'ultimo impasto!
Ecco la cronaca degli eventi...
Sabato ho preparato l'impasto dei bigné (il primo...): con il senno di poi avrei già dovuto capire che non sarebbero mai venuti dei bigné con quell'impasto così molle che non facevo in tempo a metterlo nella sac a poche e già se ne usciva tutto dal beccuccio!. Per farla breve, dopo averlo messo alla bell'e meglio sulla teglia e poi in forno, me ne sono stata lì davanti (al forno) come una scema pregando i piccoli mostriciattoli di alzarsi un pochettino! Speranza vana: dopo 15 minuti mi sono dovuta arrendere ed ho estratto dei miseri ottovolanti mosci, mosci...i primi morti in battaglia!
Della serie chi la dura la vince, domenica mattina ci riprovo, questa volta pesando le uova: infatti, l'impasto è rimasto più sostenuto e in forno sono cresciuti a meraviglia!
Bene, ho pensato, la parte più difficile è compiuta con successo!
Ora pensiamo al ripieno. A Giorgio piace lo zabaione, quindi prendo il libro di Monrtesino e leggo la ricetta della crema di zabaione. Di nuovo col senno di poi, avrei dovuto capire dalle proporzioni solidi-liquidi che la crema sarebbe rimasta fluida assai...allora vai di amido di riso...niente...vai di gelatina...niente...colta dall'ansia ho pensato che magari per errore c'era finita dentro una pastiglia di Coumadin che prendo in questo periodo per fluidificare il sangue! Presa dallo sconforto, prendo la crema e la metto in congelatore: miracolo (beh, mica tanto!) dopo 1/2 ora si è leggermente addensata, quel tanto che basta per infilarla dentro ai bignè, preparare il caramello, versarglielo sopra e fare finalmente le foto!
Belle vero? Mah...
Ora però non posso non fare outing: dopo un quarto d'ora la crema si è spatasciata di nuovo ed è uscita da sotto i bigné...un fiume giallo che scorreva nel piatto e sul piano di lavoro! E qui è entrata in funzione l'idrovora umana (Giorgio): il fiume è stato prontamente arginato e prosciugato a colpi di cucchiaio!
Visti i risultati, secondo me dovreste promuovere un premio anche alle ciofeche: la mia son sicura entrerebbe nel podio!
Grazie e...alla prossima!
Valeria
Ecco la cronaca degli eventi...
Sabato ho preparato l'impasto dei bigné (il primo...): con il senno di poi avrei già dovuto capire che non sarebbero mai venuti dei bigné con quell'impasto così molle che non facevo in tempo a metterlo nella sac a poche e già se ne usciva tutto dal beccuccio!. Per farla breve, dopo averlo messo alla bell'e meglio sulla teglia e poi in forno, me ne sono stata lì davanti (al forno) come una scema pregando i piccoli mostriciattoli di alzarsi un pochettino! Speranza vana: dopo 15 minuti mi sono dovuta arrendere ed ho estratto dei miseri ottovolanti mosci, mosci...i primi morti in battaglia!
Della serie chi la dura la vince, domenica mattina ci riprovo, questa volta pesando le uova: infatti, l'impasto è rimasto più sostenuto e in forno sono cresciuti a meraviglia!
Bene, ho pensato, la parte più difficile è compiuta con successo!
Ora pensiamo al ripieno. A Giorgio piace lo zabaione, quindi prendo il libro di Monrtesino e leggo la ricetta della crema di zabaione. Di nuovo col senno di poi, avrei dovuto capire dalle proporzioni solidi-liquidi che la crema sarebbe rimasta fluida assai...allora vai di amido di riso...niente...vai di gelatina...niente...colta dall'ansia ho pensato che magari per errore c'era finita dentro una pastiglia di Coumadin che prendo in questo periodo per fluidificare il sangue! Presa dallo sconforto, prendo la crema e la metto in congelatore: miracolo (beh, mica tanto!) dopo 1/2 ora si è leggermente addensata, quel tanto che basta per infilarla dentro ai bignè, preparare il caramello, versarglielo sopra e fare finalmente le foto!
Belle vero? Mah...
Ora però non posso non fare outing: dopo un quarto d'ora la crema si è spatasciata di nuovo ed è uscita da sotto i bigné...un fiume giallo che scorreva nel piatto e sul piano di lavoro! E qui è entrata in funzione l'idrovora umana (Giorgio): il fiume è stato prontamente arginato e prosciugato a colpi di cucchiaio!
Visti i risultati, secondo me dovreste promuovere un premio anche alle ciofeche: la mia son sicura entrerebbe nel podio!
Grazie e...alla prossima!
Valeria
Valeria e..........Giorgio, siete impagabili, se non esisteste bisognerebbe inventarvi.... che coppia!!! Irresistibili i vostri profiteroles!
RispondiEliminadiana
Allora se ci fosse un premio del genere per la migliore ciofeca, sarebbe mio di sicuro!!! Devo dire che mi hai terrorizzato abbastanza con la preparazione dei bigné: ma mi hai fatto anche troppo ridere!!! :)
RispondiEliminaBuona domenica
uguale, la prima volta ho buttato una teglia, le uova meglio pesarle, non usarle a numero, lo spatascio è in agguato!
RispondiEliminaGrandi Valeria&Giorgio (l'idrovora:-)))I profiterols che preferisco sono quelli serivti nei bistrot a Parigi,ovvero quelli con gelato all'interno e colata di cioccolato caldo..questa é una stupenda variante!!!Che ideona:-)Gelato di zabaione e caramello mi nomino seconda idrovora!!:-))
RispondiEliminaSandra
RispondiEliminaLa firma in seconda battuta...:-))))
Ecco perchè Giorgio ed io ci prendiamo così tanto! E' per lo zabaione! Fantastici Valeria.
RispondiEliminaSe NON sapessi nuotare vorrei affogare nello zabaione, non è un'immagine abominevole, ma il massimo del piacere che auguro a me stessa.
RispondiEliminaNon conosco nulla di più delizioso al mondo, quindi 10 e lode!
l'importante è fare e....sbagliare fa parte del gioco!
RispondiEliminalo so, lo so, i bignè non sono facili da fare, la crema tanto meno ma tu ci hai provato e visto che qualcuno se li è spazzolati ..è sempre un successo no!!
brava per l'idea mi sembra di sentire il sapore!!!
un bacio
marisa
Grazie a tutti per i complimenti!!!
RispondiEliminaValeria
Fare disfare, rifare....se i risultati sono questi, che problema c'è!!! Sto ripieno mi fa venire l'acquolinain bocca......slurp!! Ottimi questi profiterol!
RispondiEliminaE questo MTC passerà alla storia per Giorgio l'idrovora ... siete impareggiabili!
RispondiEliminaStefania P&S
Fosse avanzata un po' di cotanta "ciofeca", chiamatemi, che arrivo a qualsiasi ora, col cucchiaio in mano, ma anche con le sole dita a fare volentieri il sequel: "l'idrovora2"!
RispondiEliminaOddio Valeria, tra gli ottovolanti e la crema al Coumadin mi sto cappottando dalle risate!!! :-D Mi dispiace però parecchio non essere stata nella vostra cucina quando li hai preparati, perché avrei fatto concorrenza ad Archimede l'idrovora!!! :-D
RispondiEliminaUn abbraccio!!!
P.S.: MA DOVE SONO LE VERSIONI DI DIANA E SANDRA, CHE LATITANO DA TROPPI MESI???? :-9
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