Con tutta che a me la Dandini piace dalla notte dei tempi di Avanzi, quest'autunno non ho partecipato all'incavolatura collettiva per il mancato rinnovo del suo contratto con la RAI. Non che non ne fossi dispiaciuta, tutt'altro: ma ero talmente furibonda per un altro mancato rinnovo che tutto il mio dispiacere di utente di un servizio pubblico che da troppi anni lo è solo nel nome si concentrava su un altro programma e su un altro personaggio televisivo: sto parlando di Passepartout, di Philippe Daverio, un delizioso magazine tutto dedicato al mondo dell'arte che, a casa nostra, era diventato un appuntamento immancabile, di fronte al quale non c'erano nè Genoa, nè Zac Efron nè i cadaveri domenicali che di solito fanno pendant col mio asse da stiro: cascasse il mondo, insomma, all'una e mezza di ogni domenica, noi santificavamo anche laicamente una giornata che ci vedeva tutti riuniti-e pure tutti nella stessa stanza, con gli occhi fissi sul televisore, pronti a farci ipnotizzare dagli occhialini tondi e dal farfallino di quello straordinario affabulatore che è l'ideatore di una delle "chicche" davvero imperdibili del panorama teelvisivo dei nostri tempi.
Essere orfani di Passepartout è una delle molte colpe che non riesco a perdonare ai vari CDA della RAI: sì che abbiamo registrato tutte le puntate dal 2004 ai giorni nostri, sì che quando capita me lo rivedo in replica su non ho capito ben quale canale satellitare: ma quel rito familiare che ci vedeva tutti riuniti e i cui effetti si propagavano per tutta la settimana successiva nei progetti strampalati che fanno da sottofondo alle nostre cene non lo abbiamo più. E vi lascio immaginare quanto mi dispiaccia.
Così come vi lascio immaginare il tuffo al cuore, quando ho visto in libreria il libro di Daverio, dedicato ad un museo immaginario- il suo museo immaginario, costruito secondo i suoi canoni e riempito con suoi quadri, scelti secondo il suo gusto e disposti secondo suoi parametri: quasi lo stesso che, da liceale costretta a confrontarsi con manuali di arte di autori tanto altisonanti quanto del tutto incomprensibili, mi aveva pervaso di fronte alle meraviglie della Storia dell'Arte raccontata di Gombrich: finalmente, qualcuno che amasse l'arte al punto da volerla condividere con quanti più appassionati attraverso una comprensione dei suoi fondamenti che, giocoforza, passava anzitutto attraverso l'adozione di una prosa avvincente e di un linguaggio che, come un pettine fra capelli ingarbugliati, scioglieva i nodi dei tecnicismi e dei punti più ostici.
Tornando al libro, doveva essere mio. E così è stato, complice uno sconto alla Rizzoli a Milano (appello rivolto a tutti i milanesi: è vicina alla succursale del mio ufficio e mi tocca passarci davanti ogni volta. Convincetevene anche voi e confortate mio marito su questo punto, grazie)... ho perso il filo: dicevo, complice uno sconto che mi ha alleviato non di poco i sensi di colpa, me lo sono comprato. E da allora, il rito si ripete: non più la domenica, non più tutte le settimane, ma se mai ci capita di essere tutti a casa e tutti di buonumore, ci mettiamo attorno al libro e ci confortiamo la mente e lo spirito con la prosa arguta e la cultura mai saccente che accompagna le immagini, in questo giro virtuale del museo che non c'è.
Ora, su questo blog, io non parlo di arte. Mai. Che abbia fatto la guida, che abbia girato tutti i musei che vi possano venire in mente, che per anni non mi sia persa una mostra (e lì, altro che Rehab: credetemi, è peggio di una droga), che debba buttare via interi ripiani di scaffalature piegati pal peso delle centinaia di cataloghi che ho accumulato negli anni è cosa che deve assolutamente star fuori di qui. Perchè sono davvero una disintossicata e, al pari di chi è fuori dal tunnel, mi astengo il più possibile dall'argomento: seleziono le mostre da visitare con il massimo scrupolo, non dico a nessuno dove vado, e se sono in compagnia guardo in silenzio e tiro dritta, mettendo dei filtri a tutto quello che vedo e che provo: perchè se faccio tanto di ricominciare, è finita.
Quindi, mi chiedo, come diavolo faceva, la Vitto, a sapere tutte queste cose? e a regalarmi proprio il libro di Daverio, per il mio compleanno??? E a lasciarmi sospesa fra il "glielo dico o non glielo dico, che ce l'ho già?", mentre magnificavo libro e autore e intanto mi chiedevo "ma come cavolo ha fatto a centrare in pieno i miei gusti???".
Per farla breve, gliel'ho detto: e ho fatto bene. Perchè lei ora rinfranca lo spirito fra le paigine di questo delizioso volume e noi rinfranchiamo la carne con tutte le delizie del "regalo di riserva", vale a dire la Bibbia delle Pie degli Hairy Bakers: rimando a quando avrò un po' più tempo la descrizione della new entry (lodi-lodi-lodi) e ora passo alla prima delle pie che abbiamo provato e che, visti i risultati, sarà l'apripista di una lunga, lunghissima serie...
CHICKEN CURRY PASTIES
la mia è una pie, ma più sotto vi racconto...
2 patate medie, di circa 150 g, pelate e tagliate a cubetti di 2 cm circa
2 cucchiai di olio di semi di girasole
1 cipola media, affettata sottile
3 spicchi d'aglio, schiacciati
20 g di zenzero fresco
1 peperoncino verde, tagliato a metà, privato dei semi e affettato finemente
2 petti di pollo senza ossa e senza pelle
1 cucchiaio di garam masala
1/2 cucchiaino di peperoncino in polvere
1/2 cucchiaino di curcuma macinata (toh, il turmeric)
150 ml di acqua
3 cucchiaini di coriandolo fresco sminuzzato
2 cucchiai di farina
sale
pepe nero macinato al momento
per la pasta
450 g di farina, più un po' per la spianatoia
2 cucchiaini di lievito
1/2 cucchiaino di sale
175 g di burro freddo
2 uova grandi
125 ml di acqua fredda
un uovo sbattuto, per spennellarla
Preparare il ripieno
In una caseruola, far bollire l'acqua salata per le patate. Appena bolle, gettarvi i cubetti di patate, riportare a bollore e cuocere per 5 minuti, fino a quando le patate sono tenere. Scolarle e mettele da parte.
In una grande padella antiaderente, scaldare l'olio e far soffriggere leggermente la cipolla, l'aglio, lo zenzero e il peperoncino, mescolando regolarmente. Tagliare i petti di pollo a pezzettini di circa 2 cm e aggiungerli al soffritto: farli insaporire bene, spolverizzare con le spezie e cuocere per 2 minuti, mescolando sempre. Aggiungere i 150 ml di acqua e le patate e il coriandolo e far stufare per 3-4 minuti, fino a quando l'acqua sarà evaporata in gran parte. Togliere dal fuoco e lasciar raffreddare.
Accendere il forno a 200 gradi
Per la pasta, lavorare farina, lievito, sale, burro e tuorli in un robot da cucina, (con la modalità a pulsante), fino a quando si saranno formate le briciole. Aggiungere lentamente l'acqua, tenendo sempre in movimento il robot, fino a quando si sarà formato un impasto morbido: può non essere necessario usare tutta l'acqua. Dargli la forma di una palla.
NB la ricetta prevede che si facciano delle pasties, cioè delle tortine monoporzione, dalla forma simile a quella dei ravioli cinesi. Io ne ho fatto una pie unica, coperta: di seguito, vi metto le indicazioni per preparare le pasties, poi a seguire le mie note
Stendere la pasta su un piano di lavoro leggermente infarinato allo spessore di 5 mm circa e, con un taglia pasta di 15 cm di diametro, ritagliare 6 o 7 dischi, reimpastando, se necessario.
Cospargere il ripieno di pollo con la farina (i 2 cucchiai della prima lista di ingredienti) e sistemare al centro dei dischi un cucchiaio di ripieno. Spennellare intorno ai bordi l'uovo sbattuto, poi sollevare le due estremità, avvicinarle e con una leggera pressione delle dita richiuderle, formando tanti saccottini. Premere bene i bordi, in modo da evitare la fuoriuscita del ripieno in cottura.
Disporre le pasties su una teglia rivestita di carta da forno, spennellarle con il resto dell'uovo e farle cuocere per 25-30 minuti, fino a quando la superficie sarà dorata.
Note mie e ritocco foto alla pausa caffè: mi scuso per la fretta e il disordine, ma sono anche senza pc (di nuovo rotto) e quindi senza archivio delle foto. Come dire, peggio del solito...
ciao
ale
Ciao Ale! mi ricordo anche io il programma di Daverio. Non era un appuntamento sacro come per te, ma ricordo la puntata in cui parlò delle opere di Morandi (Giorgio). Riuscì a catturare l'attenzione di una 'gnurante artistica come me, e non certo perchè Morandi era di Bologna. Io ignoro ma ammiro, mi piace molto osservare quadri e opere d'arte. E disegno+dipingo pure io, pensa te.. Mi piacerebbe tanto passare da te, gustarmi una fetta di questa chicken pie e ascoltarti parlare d'arte! Che bello è quando una persona ci conosce a tal punto che va dritta dritta dove solo noi pensiamo di essere stati? baci e buon we!
RispondiEliminaquando vieni a Genova, me lo dici, e io obbedisco: chicken pie e chiacchiere. Secondo me, poi non torni più (non tanto per l chiecken pie, quanto per il tramortimento post chiacchere della sottoscritta... ma nel frattempo, sarà stato bellissimo :-))))
Eliminaseriamente: se passi, son qui!
Grazie dell'invito.. sai che non sono mai stata a Genova? urca, urge provvedere!!! baci!
Eliminama che bella pie..adoro queste preparazioni..
RispondiEliminabella e buona!
EliminaBellissimo quel libro, ce l'ho anch'io e me l'ha regalato una persona che mi conosce parecchio bene...
RispondiEliminaPoi sto facendo la raccolta dei cd del caffè dell'arte dell'Espresso e c'è Daverio che spiega Dürer col solito linguaggio intelligibile anche agli analfabeti della storia dell'arte e vestito con una sinfonia di bianco e rosa che è un piacere per gli occhi.
ahhhh, i dvd dell'espresso!!! ho perso il primo (ero a firenze, porca miseria, a distrarmi con le cioccolate calde, proprio nel giorno x!!!) e da allora non riesco a ricordarmi quando escono...ora provo a vedere in internet, se c'è la possibilità di recuperarli tutti in un colpo solo.., ecco, lo sapevo: di nuovo nel tunnel... ma la sinfonia di Daverio in bianco e rosa è irresistibile...
Eliminate possino :-)
che bella ricetta che hai selezionato, io vado matto per le pie comode sempre pronte e basta aggiungere un insalata e fai una bella cena :-)
RispondiEliminaGunther, se riesci a recuperare il libro (ne parlerò meglio, una di queste volte), fa' proprio al caso tuo: ci saranno 200 ricette, come minimo, e quasi tutte salate... quando si dice l'imbarazzo della scelta!
Elimina.....Ah ...allora ti piaccioni gli Hairy Bakers!!!!!!!!!
RispondiEliminain quanto a sapere......
hehehehe ....si sa che sono una strega anche se mi presento con una faccia d'angelo.
e poi ...parlo parlo parlo, ma ascolto e leggo fra le righe!
Basta leggere un tuo resoconto di viaggio per smascherarti........
non me la faiiiiiii!!!!
Un bacio
Vitto
argh... ma si vede così tanto????
Eliminanooo..io preferisco pensare che sei tu, che sei una strega. e pure marziana... capisci che non c'è storia????
gli Hairy's Bakers sono l'ultimo oggetto dei miei desideri: ma siccome sono tua amica, possiamo fare a metà: uno a te e uno a me: quale dei due preferisci? :-))))
telegraficamente. nell ordine : Daverio ci fa impazzire e sappiamo tutto-tutto su di lui ( si forniscono info e qualche benevolo gossip, con classe); lo si puo' rivedere sul canale 23 del digitale terrestre, con una certa frequenza ( che al momento non ricordo) al pomeriggio; me lo vendi il libro che hai comprato? ( anche senza sconto, ndr). bacio e buon w-e a tutti!
RispondiElimina1, brucio dal desiderio di un nuovo caffè. Lungo. E con classe, ovviamente :-) sul digitale lo vedo, ma siccome non accendo mai la tele e ho degli orari parecchio strampalati, preferisco riguardarmi ogni tanto le vecchie puntate. Però, io amo le novità e mi mancano gli aggiornamenti 3. noooo!!! ho solo quella copia: il doppione se lo è preso la strega, in cambio della Pie Bible :-) però, se vuoi, te lo posso far vedere... e anche toccare, guarda!
Eliminagrrrr, ti odio!!!! e allora, aggiungo che da sempre non sopporto il "presumìn" della Dandini ( te lo avevo risparmiato prima, perche' tanto immagino che il venirne a conoscenza non ti spostera' piu' di tanto.....AHAHAHAH ). E corro a cercare il libro, con o senza sconto...
EliminaMi incuriosisci sempre di più con questo programma (poi io amo molto l'arte ma per alterne vicende della vita, che conosci bene, ho potuto ricominciare ad andare a qualche mostra solo dall'annoscorso! Se posso..mi trovo qualche puntata registrata....voglio proprio vederlo!
RispondiEliminaStrepitosa quela pie!
uh, carsi, devo mandarti la ricetta... sono malpresissima, perchè son senza pc (ora sono nella pausa caffè, a ridosso della chiusura dell'attività dell'ufficio, e ho ancora lavoro per un'altra settimana, senza interruzione)... se hai il digitale, il canale è il 23. L'unico problema è che son repliche: ma vedrai come ti piaceranno...
EliminaDevo andarlo a prendere anche io!!!!
RispondiEliminaAlessandra, abbiamo qualcosa in comune: anche io ero una guida e una ricercatrice all'università (arte italiana dell'Ottocento), ora disintossicata per forza di delusione (non trovavo un lavoro di che campare e mi sono messa a fare l'impiegata, in un certo senso questo mi ha ammazzata, sono stata anni senza andare a una mostra o aprire un libro d'arte...). Condivido il tuo amore per Daverio e, soprattutto, per Gombrich.
...ma vedi che poi alla fine tutto torna? anche senza bisogno di tante parole? anche "disintossicazione" non è scelta a caso: però, se posso permettermi un piccolo sfogo, che un Paese come il nostro ci costringa a doverci liberare da una passione che ovunque è cosa buona e giusta e altrove sarebbe stata incentivata e sostenuta, è uno schifo, ancor prima che una vergogna. Mi fermo qui, perchè di Rehab ne ho aperto uno solo :-)
Eliminami permetto ( a conforto di Valentina) di segnalare che mia figlia, ormai prossima alla Specialistica in Beni Culturali, si sta da tempo occupando di altre migliaia di cose mooolto distanti dall oggetto dei sui studi... Forse i giovanissimi sono piu' disincantati di noi...
EliminaAle io Daverio lo sto seguendo su un canale del digitale terrestre e con me lo segue anche Maurizio che ama l'arte ma non *certi* programmi sull'arte. Quanto alla tua pie, bellissimo esempio di quanto illustrato su un libro che da tempo è sulla mia wishing list assieme ad altri degli stessi pittoreschi autori (ma ho fotocopiato qualche ricetta da un libro prestatomi da un'amica). Ti dico solo una cosa... mi è appena arrivata la MIA carta di credito ricaricabile, dovrò pure testarla no?! ;-) Poi, per qualche giorno avrò tempo a disposizione e la scusa per far mangiare il cucciolo...
RispondiEliminaBuona Giornata Nora
ti rispondo qui- e appena ho un attimo di tempo e il pc libero passo in privato... in pubblico solo un incitamento, perchè ti so bisognosa di qualche spinta all'acquisto di libri e so anche che se non ci fosse quel diavolo tentatore della raravis tu mai nella vita ti saresti comprata un libro di cucina... (va bene così??? dici che ci crede, il martirio??? posso fare di meglio, se vuoi!)
Eliminahahahahaha vedo solo ora la tua risposta e mi sto rotolando (oltre per il sovrappeso... per le risate!!!) Vai benissimo così... questa la stampo!!!
EliminaNora
E' noto tra le amiche più intime che la Vitto è una strega
RispondiEliminaMiri
difatti... ora lo so anch'io :-)
EliminaPur da semi-ignorante di arte ho adorato Passepartout, anche se, vivendo senza TV da un po' di tempo, la vedevo solo occasionalmente a casa dei miei...chissà se c'è possibilità di trovare delle repliche su Internet? Adesso che mi è venuto in mente cercherò!
RispondiEliminaSplendida splendidissima pie, non vedo l'ora di sperimentarla!
Alessandra
ci sono tutte le puntate!
Eliminaciao
Confermo quanto detto da Miri! :-)
RispondiEliminala strega piu' adorabile!
e come potrei contraddirti???? specie col librone delle Pie qui davanti???
EliminaAnche io amo Daverio; quando abitavo ancora con mammapapàsorelle (prima dell'Università) anche noi la domenica dopo pranzo ci guardavamo Passepartout, cascasse il mondo! Comunque, per tutti i Daverio-Addicted, trovate tutte le puntate in streaming sul sito della Rai!!! (rai.tv)
RispondiEliminaciao,
Francesca (quella di Q :))
io le ho tutte, scaricate da non so dove- e ogni tanto me le riguardo... e sospiro!!!!
EliminaEcco un altro motivo per non tornare in Italia...io me lo vedo qui in replica delle repliche il grande Daverio, il quale con parole molto piú coltre delle mie ha dato delle definizioni straordinarie dell'arte contemporanea mettendo fine a una diatriba familiare, insomma mi ha dato ragionissima.mica é poco.
RispondiEliminaIo e l'arte ci siamo separate quando ho conosciuto gli artisti.....
Ah sto leggendo il circolo picwik in originale tra le 3e le 4 di notte..le uniche ore libere ormai...e maari metto al pari (come a scuola :-)..)
Poi vorrei fare 20.000 commenti ma...ma quanto mi piacerebbe chiaccherare faccia a faccia..
Bacioni
Simo
a chi lo dici, simo, a chi lo dici...:-(((((
Eliminasu rai5 fanno le repliche ma su rai3 il nuovo programma si chiama "Il Capitale", sempre domenica a pranzo, per fortuna, anche noi la guardiamo sempre, riesce a spiegare benissimo anche concetti complessi.
RispondiEliminaLa ricetta mi piace molto, ho assaggiato delle tortine di carne in Inghilterra, che buone!
ne ho intravvisto una puntata...ma forse sono capitata in quella sbagliata, tutta dedicata all'architettura contemporanea e al design, ho perso il filo diopo un po',.. ma domani riprovo.
EliminaMaestri come gli inglesi, nelle torte di carne, non ce ne sono...
sono tanto grave se non conosco i due programmi da te citati?!?!!?
RispondiElimina:-))))))) gravissima .-)))))))))
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