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giovedì 26 aprile 2012

Gelato di toma con confettura di fragole di Moreno Cedroni e....

gelato alla toma


...gettiamo la spugna.
Infelicissime, sia chiaro, perchè tutte noi dello Starbooks avremmo desiderato sopra ogni cosa di poter confezionare almeno uno dei piatti proposti in questo libro, senza dover passare metà della giornata in cucina a dannarci l'anima per districarci fra ingredienti fuori portata, tecniche astruse e testi di difficile comprensione. Ma ad impossibilia nemo tenetur - e mai come in questo caso vale l'antico broccardo. Per noi, sono ricette infattibili. Non solo per come sono descritte: ma proprio per una concezione del cucinare che è giocoforza diversa, visto che di qui c'è uno chef geniale, pluristellato e sempre un passo avanti rispetto al resto del mondo, dall'altra parte ci siamo noi che cerchiamo di incastrare la nostra passione in scelte di vita differenti.

Il che, supponiamo, vale per la maggior parte di chi non sta in cucina per professione nè ha mezzi economici e logistici per acquistare attrezzature ed ingredienti adeguati. E allora, ci chiediamo, a chi serve un libro come questo?
Di sicuro, ai teorici della materia. Sappiamo che esistono, li invidiamo anche un po' e li pensiamo come i primi destinatari di un'opera del genere: una monografia completa, informata sin nei minimi dettagli ed affidata ad una scrittura scorrevole e veloce. In questo caso, le ricette sono uno spazio quasi onirico, un luogo di sogno, dove il raccontare è per tenui pennellate, che lasciano campo libero all'immaginazione e ai sensi.
Serve anche a chi ama Moreno Cedroni e desidera comunque portarsi a casa un pezzettino del suo sapere. Replicato come si può, senza mai perdere di vista il piano della realtà (lui sta lassù e io qualche bilione di km più sotto), nella ferma convinzione che qualsiasi cosa passerà dalle pagine di questo libro ai vostri piatti sarà sempre all'insegna della sorpresa, del divertimento, della gioia per il palato e per gli occhi. Ferma restando la parola d'ordine dell'adattabilità, senza la quale, ahinoi, con libri del genere non si va da nessuna parte.

Eccovi le proposte delle altre fanciulle dello Starbooks
Tonno fucsia, da Alessandra (Ale Only Kitchen)
Spinosini alle vongole veraci e limone giallo da Cristina B. (Vissi di cucina)
Tataki di quaglia e tonno, salsa di finocchio, olive nere e arancia candita di Cristina G. (Insalata mista)
Carpaccio tiepido di palombo con purea al lime e salsa di rucola di Patty (Andante con gusto): sta tribolando, in quel di Siena,perchè è venuta meno la macchina fotografica. Non preoccupatevi, se non dovesse esserci: appena si riappropria dello strumento, ripartirà con i suoi soliti sfracelli ;-)

e poi c'è la nostra, che ho riportato sia nella versione originale, sia in quella rattoppata della sottoscritta. In fondo ci sono ancora delle note, leggetele tutte se avete in mente di lanciarvi in questo gelato perchè sono ugualmente importanti. 



GELATO ALLA TOMA CON CONFETTURA DI FRAGOLE
da Grandi Cuochi- Moreno Cedroni, Giunti Ed. 

gelato alla toma

toma, g 500
panna g 200
zucchero invertito g 50
zucchero semolato g 100 
latte in polvere magro g 50
acqua g 500
stabilizzante g 6

burro di cacao g 300
colorante bianco g 7
marmellata di fragole 

per il gelato di toma, fate prendere bollore all'acqua, insieme allo zucchero invertito, poi aggiungete mescolando lo zucchero semolato, lo stabilizzante, il latte in polvere e la toma tagliata a dadini. Mescolate e lasciate riposare per circa mezz'ora, coprendo il contenitore con la carta trasparente. Trascorso il tempo, frullate tutto nel bimby, poi colate con il chinois e fate raffreddare. Aggiungete quindi la panna e mantecate nella gelatiera a - 6 gradi
Infine riempite con il gelato il silpat a mezza sfera e lasciate raffreddare. Con l'aiuto di uno stecchino estraete le mezze sfere di gelato dal silpat e passatele nel burro di cacao mescolato al colore alimentare bianco a 35 gradi. 
Mettete di nuovo le sfere a solidificare in congelatore. 
Farcite le due mezze sfere con la marmellata di fragole e unitele come da fotografia.

E ora, scendiamo con i piedi per terra, che vi dico come ho fatto io

toma 300 g (privata della scorza)
panna fresca liquida 150 ml
zucchero 100 g

Sono tutte dosi indicative, che farebbero inorridire qualsiasi maestro gelatiere, come ben so, visto che il corso sui gelati con fior fior di insegnanti l'ho pure fatto. Però, con i formaggi sballa tutto, perchè o si hanno le composizioni organolettiche dei singoli pezzi (e non è il caso del mio formaggiaio, che divide tutto in "buono/no buono") oppure si va a occhio e a gusto. 
Anyway, per prima cosa si devono far sciogliere gli zuccheri e la toma: per cui ho seguito il procedimento di Cedroni, riducendo l'acqua di una buona metà: circa 250 ml. Ho portato a bollore con lo zucchero, ho spento, ho aggiunto la toma tagliata a dadini piccoli e l'ho lasciata una mezz'ora, coperta, in modo che si rammollisse il più possibile. Ho frullato tutto nel bimby (celoooooo!!) e ho messo in gelatiera, con la panna. Da lì in poi, come da istruzioni della mia gelatiera, che non è professionale e quindi fa quello che può. 
Se non avete la gelatiera, potete benissimo fare come per il gelato al parmigiano: mescolate e mettete tutto in frigo, per 6 ore. Per ottenere un po' più di cremosità, quando è freddo lo frullate con le fruste elettriche a bassa velocità, oppure a mano, con una certa forza, fino a quando diventa bello spumoso. 
Dopodichè, prendete degli stampi in silicone a semisfera: io ho solo quelli piccoli e quelli ho usato, facendo dei bon bon di gelato. Li riempite bene, li livellate e pregate che non rimangano bolle d'aria come è successo a me. Poi, li passate in freezer per almeno un'ora e li sformate quando sono congelati. Accoppiateli con della marmellata di fragole (avevo quella di fragole e fragoline di bosco di Stefania- e vi assicuro che ha fatto la differenza), lasciateli qualche minuto a temperatura ambiente e servite.

Note mie (ulteriori)

Ho scelto una toma poco stagionata, perchè temevo che non si sciogliesse. A dirla tutta, non era granchè, come si intuisce anche dal colore del risultato finale, che non ha avuto bisogno di nessun colorante per diventare così bianco. La prossima volta mi cimento con altri formaggi, perchè ho in mente i seguenti abbinamenti, tutti senza zucchero

- bufala, gelèe di pomodoro e fogliolina di basilico
- primo sale o sardo nuovo con purè di fave, servito su una fettina di salame
- parmigiano, con marmellata di fichi e noci
- robiola, con miele di lavanda
- roquefort, con gelèe di porto
- caprino, con gelèe di peperoncino

e cose del genere. Sono perfetti come predessert, specie alla sera quando non andrebbero serviti i formaggi.

Altra cosa, fondamentale. Quando leggete di preparazioni molli, messe in stampi di silicone, che si sformano naturalmente dopo un semplice passaggio in frigo, valutate le dimensioni dei suddetti stampi. Se sono grandi, ok. Ma se sono piccoli, o li passate un po' in freezer o sennò rassegnatevi a buttare via tutto. Parlo a ragion veduta e mi chiedo ogni volta perchè si omettano questi dettagli, che sono fondamentali per la presentazione di un piatto. Io faccio così: riempio gli stampini e, a seconda del contenuto, o li lascio raffreddare a temperatura ambiente e rassodare in frigo (panne cotte, bavaresi, creme inglesi e tutte le preparazioni a caldo con un addensante), oppure li passo direttamente in freezer (gelati, parfait, sorbetti). Dopo un'oretta, li sformo velocemente e li metto in un contenitore a chiusura ermetica e li lascio di nuovo in freezer, fino a un'ora prima dell'uso, se sono panne cotte - bavaresi- etc, pochi minuti se gelati-sorbetti etc. Questi ultimi vanno subito sul piatto di portata, gli altri solo dopo circa mezz'ora, quando sono quasi a temperatura ambiente.

Buona giornata
Ale

21 commenti :

  1. Avevo indovinato! Mariella

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  2. beh, non avrai seguito il procedimento come Cedroni, non avrai lo zucchero invertito né lo stabilizzante, ma il risultato è bellissimo! Quella marmellata che cola rende il tutto così godurioso :) ciaociao!!

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  3. e alla fine la cosa importante è il risultato! Il tuo è superlativo!
    Sì sarebbe stato più divertente ed emozionante lavorare su un testo più accurato, più rispettoso del lettore-fruitore, i piatti sono geniali e squisiti però lasciano un po' di amaro in bocca....

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  4. gettiamo la spugna, ma ne usciamo con onore!!!
    quelle boules sono fantasmagoriche, non so cosa darei per assaggiarne una...
    bravissima ale e sottoscrivo ogni, ogni parola del tuo post.
    :)))))

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  5. Bellissimi certi libri di cucina, sembrano libri d'arte! Peccato che, una volta sfogliati, non ci sia una (e dico UNA) ricetta da poter rifare tra le mura domestiche. Un po' come certe monografie di pittori famosi, che si lasciano sugli scaffali a prendere polvere e, si e no, le si saranno sfogliate un paio di volte e mai che ti venga fuori una Gioconda come si deve U_U.
    Per giunta con ingredienti (come lo zucchero Gay) che non si trovano dal pizzicagnolo... Bah! solo dei genii come te e la tua Squadra, potete replicare certe meraviglie ... io mi astengo. Continuerò a prendere in mano certi tomi e... li rimetterò al loro posto nelle librerie.
    Tu, comunque, resti sempre su un altro pianeta!
    Nora

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  6. ahhhh Dimenticavo: .. mi presteresti tuo marito?
    Per le foto!!!!Giulio, per le foto solamente!!! ... magari riesco a far sembrare decente quello che cucino!
    Pagherei con una fornitura di Frangipane... miste... direttamente dal mio forno...
    Rispondere stesso mezzo.Astenersi perditempo!
    =D
    Nora

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  7. Marò Alessandra! Io non so il sapore ma a vista, quelle semisfere che trattengono la confettura i fragole mi fanno venire gli occhi lucidi. Mi sono letta le tue considerazioni e le approvo grandemente ma soprattutto sogno sulle idee che hai lanciato lì per i prossimi sorbetti e gelati "salati" e che spero di vedere presto su questi schermi! Sei grande come sempre. Pat

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  8. Per fortuna ci son le note tue ero Gia rimasta basita dallo zucchero invertito e dallo stabilizzante! Per me questo signore puo' restare tranquillamente Nell' empireo!!! :)

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  9. Chapeau, io nemmeno mi ci sarei messa.
    Purtroppo non mi sono simpatici i libri di cucina che non si riesce a replicare in una cucina "normale" :-(

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  10. Accidenti mica semplici queste ricette! Si quando si vuole provare qualcosa di nuovo, certo non si vanno a scegliere quei piatti che richiedono un'intera giornata di preparazione...insomma poi ti passa la voglia!
    Questa ricetta però è davvero intrigante e originale! Oltre che scenografica e ben riuscita!
    Complimenti.
    baci baci

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  11. lascio ai...contemplativi l erudizione e a te, Donna Bionica, l esecuzione. sorrido sotto i baffi, che mi lecco al solo immaginare di "metterci del mio" soprattutto nei tuoi prox esperimenti, di rara e capace raffinatezza. Ma consentimi un'esplosione ridanciana : non si possono fare questi articoli (e attacchi) a chi sta seguendo una dieta ( che peraltro sta funzionando, ndr.)!!!!!

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  12. il tuo gelato alla toma non le ha mai viste le spugne che ho gettato io (nella pattumiera) .... quanto al sapore posso solo intuirlo, ma l' aspetto è superlativo.......

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  13. Nel salutare il ritorno del famolo strano, approvo la scelta del senza zucchero e soprattutto ringrazio per le note su stampi e freezer. Personalmente poi, preferirei un abbinamento rosso/beige, che va sempore bene, all'uso di colorante bianco.

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  14. E se tu sei qualche bilione di km sotto, figurati io a quanti bilioni sono... :/

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  15. ciao.. ma quanto sei stata brava?!?! io personalmente non amo quelle ricette dei grandi chef con ingredienti sconosciuti e introvabili, mi sembra che siano per forza alla ricerca di qualcosa di particolare e forse anche troppo, come la moda, gli stilisti a volte propongono cose assurde solo per essere originali poi tutti cerchiamo il pantalone nero!!
    mi piacciono ricette e abbinamenti diversi dal classico ma senza esagerare.. va beh comunque la tua versione è fantastica perchè pur nella particolarità hai usato ingredienti e tecniche semplici!!

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  16. la presentazione è bellissima ma certi ingredienti (e anche le attrezzature) sono troppo difficile da trovare, comunque lo spunto per gli abbinamenti e la sperimentazione rimane!

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  17. ti dico quello che ho scritto alla cristina : secondo me il moreno c'ha la faccia da....satiro!!! e gode come un riccio a vedere gentil donzelle e donzelli a tentar di cucinare le sue ricette "belle e impossibili"...comunque le sue ricette sono niente in confronto ai tuoi post ...mi perdo (piacevolmente) nel leggerti...ricetta a prescindere ( senza nulla togliere, anzi!!!) :-)))) bacissimissimi

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  18. Manca pecorino sardo con Abbamele o Abbattu, non te lo puoi perdere!

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  19. Ale, conosco (anzi, conosciamo io e te...) una persona che viene da Venusia che le ricette di Cedroni le sa rifare anche meglio del maestro...dice lei! :-)))
    Valeria

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  20. Alessandra batte Moreno 1-0, perchè vuoi mettere i tuoi deliziosi bomboncini con le sue sfere ??? e ciò ti basti
    Maria Chiara

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  21. Ale hai "sformato" un'altra meraviglia!!! Sarei proprio curiosa di provarne il gusto;-)
    Anche per la granita della mia ricetta avrei dovuto usare la gelatiera, ma siccome non ce l'ho (o meglio, ne ho una in cantina che era di mia mamma, ma temo sia ko: dovrò verificare...) ho lavorato "a mano", girando ogni tanot il composto! Dopo lo Starbooks di questo mese, ho una voglia matta di visitare Moreno Cedroni, mi piacerebbe assaggiare una delle ricette che ho preparato..

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