Ok, sparate pure sulla pianista- o sulla cuoca, che dir si voglia, perché l'autrice di questo terribile misfatto culinario sono io e non ho nessuna freccia al mio arco con cui difendermi. E, quel che è peggio, non ne ho neppure l'intenzione: perché a me ,'sta atrocità qui sopra, piace da impazzire e, se non ci fossero i musi lunghi del marito da fronteggiare, giuro che me la preparerei molto più spesso di quanto in realtà riesca a fare: non dico tutti i giorni, ma una volta alla settimana sì.
Sto parlando, ovviamente, della Clam Chowder, piatto nazionale del New England, declinato in tutte le varianti possibili, con altri molluschi, con le verdure, con il pomodoro, ma sempre a partire dalla base che fa inorridire la gente di mare che sta al di qua dell'oceano- e cioè, l'accostamento dei molluschi con la panna.
Mia nonna, cresciuta a pesto e olio extravergine, stringeva addirittura gli occhi, quando le raccontavo dei miei trascorsi bostoniani, soffermandomi sulla bontà di questa zuppa, manifestando un rifiuto totale, anche fisico, per certe abominie. E non dubito che, se mai dovessi proporre a mio padre questo abbinamento, finirei disconosciuta, su due piedi.
Cionononstante, per me resta una delle zuppe di molluschi migliori che abbia mai assaggiato in vita mia e mai come in questo caso mi dispiaccio di certe chiusure mentali, che sbarrano la strada, per partito preso, alla diversità.
Quindi, in attesa di fondare un gruppo su Feisbuk , raccogliendo tutti i fans della zuppa di vongole del New England, vi dò la ricetta, con le dosi e le dritte che mi derivano dai soliti amici americani, che mai come in questi casi ringrazio di esistere...
Sto parlando, ovviamente, della Clam Chowder, piatto nazionale del New England, declinato in tutte le varianti possibili, con altri molluschi, con le verdure, con il pomodoro, ma sempre a partire dalla base che fa inorridire la gente di mare che sta al di qua dell'oceano- e cioè, l'accostamento dei molluschi con la panna.
Mia nonna, cresciuta a pesto e olio extravergine, stringeva addirittura gli occhi, quando le raccontavo dei miei trascorsi bostoniani, soffermandomi sulla bontà di questa zuppa, manifestando un rifiuto totale, anche fisico, per certe abominie. E non dubito che, se mai dovessi proporre a mio padre questo abbinamento, finirei disconosciuta, su due piedi.
Cionononstante, per me resta una delle zuppe di molluschi migliori che abbia mai assaggiato in vita mia e mai come in questo caso mi dispiaccio di certe chiusure mentali, che sbarrano la strada, per partito preso, alla diversità.
Quindi, in attesa di fondare un gruppo su Feisbuk , raccogliendo tutti i fans della zuppa di vongole del New England, vi dò la ricetta, con le dosi e le dritte che mi derivano dai soliti amici americani, che mai come in questi casi ringrazio di esistere...
CLAM CHOWDER
per 4 porzioni
1 kg di vongole
100 g di pancetta affumicata in cubetti
1 cipolla media ( non rossa)
1 patata grossa ( anche una e mezza)
1 tazza e mezzo di latte ( un po' meno di mezzo litro)
200 ml di panna
olio EVO ( ci andrebbe il burro)
1 kg di vongole
100 g di pancetta affumicata in cubetti
1 cipolla media ( non rossa)
1 patata grossa ( anche una e mezza)
1 tazza e mezzo di latte ( un po' meno di mezzo litro)
200 ml di panna
olio EVO ( ci andrebbe il burro)
Lasciare le vongole a bagno per qualche ora in acqua fredda salata, meglio se in frigo. Toglierli dal''acqua con una schiumarola, per evitare che la sabbia, depositatasi sul fondo, torni al posto di prima, scolandole in uno scolapasta.
Farle aprire in una casseruola con un po' di olio EVO, scuotendo spesso la pentola. Scartare i molluschi che non si sono aperti, togliere dalle conchiglie i 3/4 dei rimanenti e tenere da parte il resto.
Ora non si dovrebbe fare quello che ho fatto io, ma l'alternativa era preparare una Sand Chowder, per cui... togliere la sabbia che ancora è rimasta sui molluschi passandoli velocemente sotto l'acqua corrente.Farle aprire in una casseruola con un po' di olio EVO, scuotendo spesso la pentola. Scartare i molluschi che non si sono aperti, togliere dalle conchiglie i 3/4 dei rimanenti e tenere da parte il resto.
Filtrare il liquido di cottura delle vongole in un colino ricoperto da uno strofinaccio di lino e metterlo da parte.
Tostare la pancetta in una casseruola capiente, facendo in modo che dia via tutto il suo grasso e metterla da parte. Nello stesso recipiente, e nello stesso grasso, versare la cipolla, affettata sottilissima e la patata sbucciata, lavata e tagliata a dadini
Mescolare bene, fare insaporire, aggiungere la pancetta, salare poco e portare a cottura con l'acqua delle vongole e il latte.
Quando la patata inizia a disfarsi, frullare il tutto con il minipimer: dovrà risultare una crema piuttosto densa. Se dovesse essere troppo densa, aggiungete un po' di latte ( oppure un po' d'acqua, non fa grande differenza); se invece fosse troppo liquida, fate restringere un po', tenendola sul fuoco a recipiente scoperto e a fiamma media.
Aggiungere le vongole sgusciate e la panna e fate cuocere a fuoco bassissimo, facendo attenzione a che non prenda il bollore, per una decina di minuti. Assaggiare, aggiustare di sale, se è il caso, spolverare con una bella macinata di pepe e aggiungere i molluschi con la conchiglia. Servire caldissimo.
Il marito, che si è sacrificato e ha mangiato pure la porzione tenuta da parte per la foto del giorno dopo, ha detto che col riposo acquista ancor di più in sapore. Riporto per dovere di onestà, ma io me la mangio già dalla pentola...
Buon Appetito
alessandra
Tostare la pancetta in una casseruola capiente, facendo in modo che dia via tutto il suo grasso e metterla da parte. Nello stesso recipiente, e nello stesso grasso, versare la cipolla, affettata sottilissima e la patata sbucciata, lavata e tagliata a dadini
Mescolare bene, fare insaporire, aggiungere la pancetta, salare poco e portare a cottura con l'acqua delle vongole e il latte.
Quando la patata inizia a disfarsi, frullare il tutto con il minipimer: dovrà risultare una crema piuttosto densa. Se dovesse essere troppo densa, aggiungete un po' di latte ( oppure un po' d'acqua, non fa grande differenza); se invece fosse troppo liquida, fate restringere un po', tenendola sul fuoco a recipiente scoperto e a fiamma media.
Aggiungere le vongole sgusciate e la panna e fate cuocere a fuoco bassissimo, facendo attenzione a che non prenda il bollore, per una decina di minuti. Assaggiare, aggiustare di sale, se è il caso, spolverare con una bella macinata di pepe e aggiungere i molluschi con la conchiglia. Servire caldissimo.
Il marito, che si è sacrificato e ha mangiato pure la porzione tenuta da parte per la foto del giorno dopo, ha detto che col riposo acquista ancor di più in sapore. Riporto per dovere di onestà, ma io me la mangio già dalla pentola...
Buon Appetito
alessandra
Bè insomma bisogna azzardare no? un connubio di sapori molto particolare: a noi piace sperimentare, quindi se non trovi nessunoc he l'assaggia con te...sai che qui ci son due volontarie!
RispondiEliminaun bacione
Ale io mi fido di te, cosi' la prox volta che ci vediamo me la prepari ..............
RispondiEliminaora dopo i muscoli con il burro anche le vongole con la panna..........pero' vista cosi' mi solletica e mi fa venire un languorino, penso che potrebbe essere buona, mi tengo un passo indietro per il momento....
diana
Mea culpa, Mea culpa: è una pietanza che non conosco ma che mi ha conquistata al primo sguardo e poi le tue parole hanno fatto il resto :))
RispondiEliminaIn effetti l'abbinamento è uno di quelli che fa rimanere perplessi ma se tu dici che è buona io mi fido e non è poco! Non hai la freccia nell'arco e avrei potuto dire tranquillamente anche il contrario :-D
RispondiEliminaFacciamo così: se la provate sulla fiducia, voi resterete folgorate da questo miscuglio di sapori- e io fondo una setta, ve l'ho detto, "The Clam Chowder Sons" o qualcosa di simile...
RispondiEliminabacioni
ale
Mi iscrivo alla setta!! 'Sta zuppa è una bontà! L'ho mangiata anni fa, fatta da un amico americano, cuoco bravissimo e fascinoso!
RispondiEliminaBella la foto..si sente il profumo!!
Baci
Patrizia
Bhe, che dire? Per fortuna che l'hai postata tu al mio posto, perche':
RispondiElimina1) non ho mai avuto il coraggio di assaggiarla, meno che meno di provare a farla da me (pero' mi fido dei tuoi gusti, quindi prometto che rimediero' presto)
2) anche se l'avessi assaggiata, e anche se mi fosse piaciuta da impazzire, e anche se me la fossi preparata da sola, non avrei mai avuto il coraggio di postare la ricetta. Proprio per mancanza di uno scudo.
Ma toglimi una curiosita', il muso lungo del marito ha poi consumato e magari gradito? Comunque adesso so che se mai ci troveremo a San Forisco, posso andare tranquilla......
; )
Il marito ( che è vissuto per un bel po' negli States e quindi è più "impermeabile" ai mutament di gusto di quanto sembri) si è fatto fuori pure la portata tenuta da parte per la foto, la sera successiva, riscaldata al microonde. La summa delle bestialità, insomma: ed è da lì che ha decretetao che se riposa, è ancora più buona. Ti aggiungo anche che se non fosse stato per averla ri-assaggiata in Danimarca, non so se avrei avuto voglia di mettermi a prepararla a casa: le vongole richiedono comunque un certo tempo di preparazione (la sabbia!!) e per me che son sempre di corsa buttar via tre o quattro ore di tempo per poi sentirmi dire "cos'è 'sto schifo" è un vero spreco ( tanto vale, faccio le zuppette da food blgger!). Invece, la cena danese aveva riscosso ampi consensi e così ne ho subito approfittato...
RispondiEliminaPat, e ce lo siamo lasciati scappare? ( il cuoco bravissimo et fascinoso, intendo...)... come consulente per il blog, intendo due...
besos
ale
E allora dillo!!!
RispondiEliminaTu non mi vuoi bene.
Adesso lo so.
... e ci voleva tanto, a capirlo???? e ora, finalmente, potrò parlare solo di viaggi...;-)
RispondiEliminase il marito fa le storie me la mangio io la sua porzione!
RispondiEliminaMizzica.... Ale...
RispondiEliminaIo sono sicula, come puoi farmi questo!!!
Come credi di convincermi a mettere la panna nelle vongole (o viceversa).
Beh, se proprio insisti..... se proprio devo.......
Vorrà dire che, mio malgrado, farò pure lo "sforzo" di assaggiarla.
Ok, ok... scherzavo: la tua zuppetta mi intriga parecchio.
Anzi, ti dirò, contrariamente a quanto faccio di solito, voglio provare a farla con il burro al posto dell'olio EVO (udite... udite).
Se mi aumenta il colesterolo, anzi il "polisterolo" (come suole dire una deliziosissima nonnetta che conosco), saprò di certo il motivo.....
Ciao
Licia