OverBlog

mercoledì 30 settembre 2009

Gnocchi di barbabietola con burro salato e semi di papavero

di Alessandra

scroll down for the English Version


gnocchi di barbabietola 2

Che io e i numeri non si vada d'accordo, è un altro di quegli assiomi di cui si parlava qualche giorno fa. Sono passata alla storia, al liceo, per aver ispirato la frase più felice della professoressa di Matematica, quando, di fronte al mio ennesimo errore, disse che una zolletta di zucchero, sciolta in una tazzina di caffè, avrebbe avuto più probabilità di ricomporsi, di quante ne avessi io, a capire i teoremi.
Questo per dire che non mi sono stupita più di tanto quando ho realizzato che il calendario dei turni del blog che mi ero elaborata mentalmente non coincideva con le scadenze reali, anzi: semmai, il miracolo era il contrario, visto che finora ero sempre riuscita ad arrivare "giusta"agli appuntamenti. Quello che però mi è rincresciuto è che, oltre ad aver perso un titolo buono, oltretutto ossequioso della tradizione, come "giovedì gnocchi" , passo al pc la serata normalmente dedicata alla televisione: perché, come è vero che il giovedì sta agli gnocchi, è altrettanto vero, almeno in casa mia, che il mercoledì sta ad XFactor.
A scanso di equivoci, anticipo subito che, a dispetto della rigorosa puntualità che mi vede, davanti al televisore, allo scoccare delle nove, con cucina pulita e lavastoviglie avviata, a me XFactor NON piace. Lo trovo lento, dispersivo e volgare, l'esatto contrario del suo corrispondente statunitense, quell'America's Got Talent che, oltre a sfornare talenti veri, annovera anche fra i suoi giudici quella meraviglia della natura di Simon Cowell, che basta vederlo per tornare a sperare.
L'unico motivo per cui guardo questo programma è solo perché spero, ad ogni puntata, che il suo contenuto si possa finalmente avvicinare alla buona idea di partenza- la valorizzazione di talenti musicali italiani- e passi se ciò deve avvenire attraverso i meccanismi di un reality, con annessa gara canora: se questo è lo scotto da pagare per avere un po' di buona musica in televisione, siamo disposti a sorbettarci anche collegamenti quotidiani, processi, coreografie strampalate e tutto quanto fa scioubissss.
Va da sè che, ogni volta, io vada a dormire delusa- o meglio: amareggiata dalla pochezza che lo spettacolo riesce a produrre, come casting, come giudici, come scelta delle canzoni, come tempi assegnati alla musica, come tutto, insomma. Me ne sarei dovuta rendere già conto quando, alla prima edizione, venne eliminato uno dei gruppi più raffinati che mai erano apparsi sui palcoscenici italiani, i Cluster, colpevoli di "non essere entrati in pancia" a quello, fra i giurati, che spiccava per incompetenza in materia musicale. E avrei dovuto averne ulteriore conferma lo scorso anno, quando tre buzzurroni spiritati, che potevano anche essere simpatici, ma che in dieci puntate o forse più, avranno azzeccato tre o quattro note, o forse meno, hanno perso per sei punti la finale, contro un onesto mestierante, tornato nell'inevitabile anonimato appena spenti i riflettori.


gnocchi alla barbabietola

E a quelli che potrebbero obiettare che non è il caso di prendersela per queste cose, che i problemi che affliggono questo mondo sono ben altri e ben più gravi e che queste sono solo canzonette, rispondo serenamente con un bell'anche no: perché, vedete, la Dani e io siamo madri di due aspiranti musiciste, che si confrontano da anni con strumenti di tutto rispetto e con uno studio di tutto rispetto e sentire spacciare per musica e per artisti queste banalità di bassa lega, davvero, mi avvelena il sangue. Uno dei giudici, in questa serie, ha sancito che l'intonazione è secondaria, per un adulto che sa di voler fare il cantante- e le nostre figlie a dieci anni, con un futuro irto di punti interrogativi, hanno dovuto affrontare selezioni durissime, all'interno delle quali la perfetta intonazione costituiva la prova preliminare. Abbiamo visto schiere di più o meno giovani con ambizioni artistiche snobbare la musica italiana o esibire con spocchia abissi di ignoranza musicale, quando da noi da anni gli impegni familiari sono modulati sulle stagioni sinfoniche e sui concerti sparsi per l'Europa, e le memorie dei vari cellulari scoppiano di invenzioni di Bach alternati a pezzi dei Green Day. E soprattutto, assistiamo ogni giorno a sacrifici sempre più pesanti- a levatacce mattutine, a schiene precocemente doloranti, a giornate che non conoscono ore libere, la cui ricompensa è tutta e solo nella gioia dell'oggi, nell'amore viscerale per lo strumento che suonano e per ciò che riescono a tirarne fuori. Io non so che cosa farà mia figlia da grande- e penso che anche la Dani lasci aperta ogni strada alla sua : ma quello che so, oggi, è che la musica non è quella che ci propina questa televisione, fatta di risse, di parolacce, di polemiche sterili e di arroganze sfacciate. Perché se l'X factor che si ricerca è solo l'apoteosi del "televisivo" e del "velinismo", allora è meglio metterci una croce sopra. Per sempre.



gnocchi alla barbabietola 1


Ingredienti (per 4 persone)
400 g di patate
150 g di farina
1 barbabietola piccola (sui 200 g)
sale

Lavare benissimo le patate con la buccia e metterle a cuocere in acqua fredda leggermente salata. Quando saranno cotte, sbucciarle ancora calde (meglio se bollenti) e passarle allo schiacciapatate. Incorporarvi 100 g di farina e il sale, impastando rapidamente e poi, a poco a poco, la barbabietola frullata, aggiungendo i restanti 50 g di farina, per rendere più asciutto l'impasto. Alla fine, dovrete avere il classico impasto da gnocchi, morbido, ma che non si attacca alle mani. Spolverate il piano di lavoro e preparate tanti rotolini, da cui taglierete degli gnocchi, lunghi max 2 cm. Volendo, potete passarli sui rebbi di una forchetta, per dare loro la classica forma rigata.
Mettete sul fuoco una pentola capiente, con abbondante acqua, portate ad ebollizione, salate e, alla ripresa del bollore, gettatevi dentro gli gnocchi. Quando sono cotti, verranno in superficie. Scolateli bene con una schiumarola, a mano a mano che affiorano, e conditeli con burro fuso e semi di papavero
Buon Appetito
Alessandra

English Version

Ingredients (serves 4)
400 g potatoes
150 g flour
1 small beet (about 200 g)
salt

Wash very well potatoes with the skin and cook them in lightly salted cold water. When they are cooked, peel while still hot (preferably boiling) and go to the potato masher. Incorporate 100 g of flour and salt, mix quickly and then, little by little, add he beet smoothies, and he remaining 50g of flour, in order to dry the dough. You must obtein a soft dough but not pasting to hands. Sprinkle the work surface and prepare some rolls, from which you will cut the dumplings, max 2 cm long. If desired, you can pass them on the tines of a fork to give them the classic form striped.

Bring to boil water, in a large pan, add salt and throw the gnocchi in. Initially, they will sink to the bottom, when they will be cooked, they will surface . Use a skimmer, to take the ones which have sufaced . When all the gnocchi have been put in a sauce pan , dress with melted butter and poppy seeds
Buon Appetito
Alessandra


Questa ricetta partecipa a "un tocco di rosa in cucina", il contest di Sara di Meringhe alla Panna






14 commenti :

  1. AAhhhhhhh! hmm! per gli gnocchi: ho l'acquolina in bocca e la foto è superlativa. nota: sono reduce da una cena di compleanno e quindi la mia non è fame...è deformazione, dimmi tu di che tipo:poco fa nell'ultim'ora di fastweb ho letto "champignons league"...
    AAArggghh! (per xfactor e tutte le porcate che ci propina la tv - e che io intravvedo passando per la sala, dato che QUALCUNO è videodipendente.

    RispondiElimina
  2. Abbiamo da poco notato come la barbabietola riesca a coorare le preparazioni! veramente una cosa sconcertante! questi gnocchi per esempio fanno prpiro la lroo figura! E il condimento siamo certe ne esalta al massimo il gusto.
    baci baci

    RispondiElimina
  3. Parlo solo dei gnocchi che sono meravigliosi, un bellissimo colore e consistenza "giusta", da gnocco:))
    Ho appena spento la Tv, sintonizzata su X Factor,non mi appaga come programma, ma non so perchè lo guardo lo stesso..adesso vado a letto con dei pensieri..però Damiano e Redemption Song mi sono piaciuti:) Notte

    RispondiElimina
  4. E brava Ale. Io logicamnete X-Factor non l'ho mai visto, ma a giudicare da quello che scrivi, non mi perdo nulla. Purtroppo pero' e' un cane che si morde la coda, se nessuno le guardasse certe trasmissioni non andrebbero in onda, ma fanno audience, e allora vanno bene.

    Per gli gnocchi.....che dire? Sono stupendi! Intanto sono ROSA (eh eh eh) e poi sono un po' la versione ignuda dei casunziei di Cortina... : )

    RispondiElimina
  5. purtroppo in italia il pressappochismo regna sovrano e più la questione diventa specialistica e più a occuparsene sono degli improvvisatori.
    faccio grossi in bocca al lupo alle tue figlie perché possano ottenere le soddisfazioni che meritano.
    i tuoi gnocchi sono bellissimi e la scelta di posizionarli su un vassoietto nero davvero azzeccata

    RispondiElimina
  6. Non dico nulla sul prongramma televisivo perché non lo guardo :-D Questi gnocchetti invece mi piacciono, il colore è accattivante!

    RispondiElimina
  7. D'accordo a metà su X-Factor e non perchè sia un estimatore del programma, tutt'altro ma perchè penso che in alcuni casi le scelte, in teoria e lo sottolineo solo in teoria, debbano essere decise e non tentennanti.
    Mi spiego meglio. Da poco c'è stato un altro 'reality' che spettacolarizzava in un one-man-show (two-men-show forse è meglio) il terremoto abruzzese in un unica serata sulle reti di stato. La scelta di non vederlo è stata presa in modo cosciente e non per motivazioni politiche (che potrebbero starci tutte nell'occasione...) ma solo per rispetto a chi come me ha vissuto il dramma del terremoto e sa cosa vuol dire vivere un disagio non, 'di', ma 'in' una popolazione intera allo sbando, in difficoltà. Di qui al disgusto di certe scelte plateali e fuorvianti il passo è stato breve. Quella sera ho visto un cartone animato, ho letto un pò e non ho minimamente accennato a sbirciare cosa stessero facendo su quel canale. Ecco, ora non si può pretendere che un adolescente eviti certi programmi, tutt'altro. La scelta di guardarli insieme agli adulti corredando la visione dei giusti strumenti interpretativi che restituiscano l'equilibrio conoscitivo di ciò che viene proposto in TV lo trovo un approccio ottimale (anche per generi totalmente diversi come informazione o intrattenimento) salvo poi ricordarsi che in modo silente non abbiamo fatto altro che supportare quel prodotto...buono o brutto che sia.
    Ecco il perchè della scelta decisa che dicevo pocanzi...perchè l'indignazione dovrebbe andare di pari passo con la decisione radicale di non guardare più certe cose...ma questo non solo è impossibile ma come dicevo prima non mi trova nemmeno d'accordo. Allora lo prendo per uno sfogo, che non posso comprendere sull'argomento ma posso perfettamente immedesimarmi se lo calo in altri contesti. Mi alzo alle 4:50 tutti i giorni e non faccio il minatore...
    Visto che ho gli stessi "sfoghi" di amarezza (ma come dicevo per altro...) dovendo anche io venire a patti per ragioni diverse&similari allo stesso tempo...allora questa risposta al tuo post altro non è che il discorso che CERCO di fare a me stesso tutte le volte che ci ricasco e mi arrabbio come non mai...
    Spero di essere stato sufficientemente chiaro (malgrado sia contorto di natura) rispondevo fisicamente a te cercando di trovare io, per me, lo spunto per modificarmi...:-P
    Un saluto di comprensione e mi consolo guardando la tua ricetta di gnocchi di barbabietola! :-P
    PS
    Scusa se mi sono dilungatoooo cos' :-P

    RispondiElimina
  8. Di XFactor mi dà fastidio il trailer pubblicitario col tizio che sbraita, quindi non l'ho mai visto (a parte il fatto che il mercoledì sera sono sempre fuori).
    Sono lieta di non essermi persa nulla (come del resto immaginavo), mentre mi dolgo una volta di più della superficialità della TV e della musica italiana, secondo cui addirittura l'intonazione non è importante per chi voglia fare il cantante. Eh già, basta andare a letto con questo e con quello, possibilmente facendo in modo che la notizia vada su tutti i giornali scandalistici, e subito si parla di star.

    Lo dico da persona che non segue i cosiddetti vip e che ogni tanto si domanda chi cavolo sia la starlette di turno. Come qualche anno fa... passavo da Corso Vittorio Emanuele a Milano e vedo una folla pazzesca davanti a una libreria. "Che succede?", mi son chiesta. Ho sentito qualcuno dire che c'era Costantino che faceva autografi e qui è scattata la seconda domanda: "E chi cavolo è Costantino?". Ancora oggi non lo so... e non sono più infelice per questo.

    Mi consolo guardando questi splendidi gnocchi. Quelli sì che garantiscono la felicità... o per lo meno una certa soddisfazione. :-)

    RispondiElimina
  9. Su XFactor (brevissima): ho visto le prime tre puntate della prima serie e poi mi sono ben guardata dall'andare oltre. In generale guardo pochissima tv e quella poca riguarda solo alcuni programmi di informazione e i documentari.
    Sugli gnocchi: sono bellissimi!!!!

    RispondiElimina
  10. Ale, prima di tutto: ma che bei colori!!!
    E poi, che devo fare per la newsletter?.. Ho letto la tua risposta (nel post sulla torta di Nigella), vorrei, se è possibile, essere partecipe...
    Ora vado a leggere questo post con tutto il gusto, con calma e con una tazza di tè rilassante!
    Un bacio!
    Casomai, a dopo!

    RispondiElimina
  11. Ma che bel piatto, colorato e buonissimo.Complimenti.
    Ciao. Lisa

    RispondiElimina
  12. aiuto, quante cose... però, a me questi commenti piacciono da matti- perché sono "belli spessi", se mi passate il termine. Il problema è rispondere con calma a tutti, anche se poi in sostanza diciamo tutti le stesse cose- e cioè che abbiamo bisogno di qualità, da una parte e di coraggio nel dire basta, dall'altra. Mario, come madre di un'adolescente, devo mediare: nel senso che in questo momento, quello che interessa a mia figlia sopra ogni cosa è essere uguale agli altri. Per cui, se la prendo di punta e le sbarro alcune strade (a parte quelle già sbarrate a priori, su cui nemmeno si discute) rischio l'effetto contrario. Per cui, magari le si dice di sì, ma le si spiega perché noi abbiamo scelto la via del no. Finora, sta funzionando, ma è ancora relativamente piccola e la ribellione vera deve ancora arrivare. Ciononostante, si è già resa conto di come imperino l'ignoranza, il culto del potente, lo sperleccamento e l'omologazione e ne soffre da morire. Noi ci siamo trovati le nostre nicche iperbariche, dove ci ossigeniamo, per ripartire, e mi fa un immenso piacere vedere che anche questo blog, per molti versi, sta diventando un momento di sane chiacchiere, rilassate e confidenziali, pari pari all'intimità di una cucina. Grazie per averci capito e per seguirci in questo modo.
    Per ricevere la niusletter, basta che scriviate una mail a menutiristico@gmail.com, lasciando il vostro indirizzo e ogni lunedì verrete raggiunti dalle nostre missive :-)
    ciao
    ale

    RispondiElimina
  13. That's the most appetising gnocchi I ever seen! It's really beautiful to eat :-) Thank you for sharing a lovely recipe and very brilliant idea.

    RispondiElimina
  14. Anche io ho le mie nicchie iperbariche ahahaha (questa te la copio salvo poi citare la fonte ovviamente :-))una di questa è proprio la cucina ;-)
    Ti mando la mail per la newsletter ed a breve una aggiunta.
    buona giornata e grazie a voi per un blog che mi consente di tirare anche il fiato durante la giornata :-)))))

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...