Come rendere felice la convivenza con mio marito, in tre mosse
1. stargli a debita distanza quando
a. parla di politica
b. starnutisce
2. fingere di non conoscerlo, quando
a. parcheggia l'auto
b. canta per strada
3 e soprattutto resistere alla tentazione di dirgli di sì quando
a. ti chiede se può aiutarti in cucina
b. si offre di accompagnarti alla Metro.
Il coscio di cui sotto è l'esempio concreto della violazione dell'articolo 3, comma b, in cui sono incorsa sabato scorso e che mi ha procurato, come sanzione, un frigo pieno delle parti più impensabili degli animali più vari, di cui questo pezzo è l'esemplare più eloquente, oltre che l'assistenza alla preparazione del suddetto, iniziata verso le ore 15.oo di un'assolata domenica pomeriggio e conclusasi alle 20.30, con il trionfale sbarco sulla tavola imbandita.
Ricetta, preparazione, cottura e foto sono del marito, per cui per ogni delucidazione-obiezione-critica, rivolgetevi a lui. Io, nel frattempo, cerco di convertirmi alla cucina vegetariana...
Ricetta, preparazione, cottura e foto sono del marito, per cui per ogni delucidazione-obiezione-critica, rivolgetevi a lui. Io, nel frattempo, cerco di convertirmi alla cucina vegetariana...
coscio di maiale glassato al ginepro
Ricetta senza dosi
miele
olio EVO
aglio (facoltativo, ma noi ce lo abbiamo messo)
erbe aromatiche ( timo, maggiorana, dragoncello, rosmarino)
ginepro
mezzo bicchierino di gin per sfumare
Si praticano dei tagli trasversali nella cotenna, come da foto e si massaggia con l'olio e le erbe aromatiche, in modo da far assorbire nele il tutto alla carne. Si infilano poi le erbe nei tagli. Dopodiché, si spennella il coscio con del miele, meglio se di castagno.
Si accende il forno a 150 gradi, modalità statica e si mette sul fondo una teglia piena d'acqua per tre quarti
Si irrora il coscio con il gin e lo si inforna. Dopo una decina di minuti, lo si ricopre di carta stagnola e si prosegue la cottura a temperatura molto bassa per tre o quattro ore, dipende dal peso della carne. A queste temperature e con l'accorgimento del vapore nel forno, la carne non asciuga. Gli ultimi dieci minuti, si toglie la stagnola, si alza la temperatura a 190-200 gradi e si completa la doratura della carne.
L'abbiamo servita con una composta di mirtilli e della senape al miele.
Tenera, sugosa, saporita: uno spettacolo.. ( ma la prossima volta, alla Metro ci vado da sola...)
miele
olio EVO
aglio (facoltativo, ma noi ce lo abbiamo messo)
erbe aromatiche ( timo, maggiorana, dragoncello, rosmarino)
ginepro
mezzo bicchierino di gin per sfumare
Si praticano dei tagli trasversali nella cotenna, come da foto e si massaggia con l'olio e le erbe aromatiche, in modo da far assorbire nele il tutto alla carne. Si infilano poi le erbe nei tagli. Dopodiché, si spennella il coscio con del miele, meglio se di castagno.
Si accende il forno a 150 gradi, modalità statica e si mette sul fondo una teglia piena d'acqua per tre quarti
Si irrora il coscio con il gin e lo si inforna. Dopo una decina di minuti, lo si ricopre di carta stagnola e si prosegue la cottura a temperatura molto bassa per tre o quattro ore, dipende dal peso della carne. A queste temperature e con l'accorgimento del vapore nel forno, la carne non asciuga. Gli ultimi dieci minuti, si toglie la stagnola, si alza la temperatura a 190-200 gradi e si completa la doratura della carne.
L'abbiamo servita con una composta di mirtilli e della senape al miele.
Tenera, sugosa, saporita: uno spettacolo.. ( ma la prossima volta, alla Metro ci vado da sola...)
English Version
honey
EVO oil
garlic (optional, but we have used it)
herbs (thyme, marjoram, tarragon, rosemary)
juniper
half glass of gin to fade
Cut across the skin and rub with oil, garlic and herbs, so as to flavour the pork. Put the herbs into the cuts and brush the skin with honey, better if chestnut
Turn the oven on into 150 degrees and put on the bottom a pan half filled with water.
Sprikle the leg with gin, pun into the ove, let the gin boil off and cover the pork with an alluminium foil. Continue cooking at this very low temperature, for three or four hours- its depend on the leg's weight. The meat remains tender and moist, by using this temperature and by putting water into the oven.
When the meat is almost ready, remove the alluminium foil, raise the temperature until 190-200 degrees to grill the skin.
Serve with cranberry mustard and honey.
honey
EVO oil
garlic (optional, but we have used it)
herbs (thyme, marjoram, tarragon, rosemary)
juniper
half glass of gin to fade
Cut across the skin and rub with oil, garlic and herbs, so as to flavour the pork. Put the herbs into the cuts and brush the skin with honey, better if chestnut
Turn the oven on into 150 degrees and put on the bottom a pan half filled with water.
Sprikle the leg with gin, pun into the ove, let the gin boil off and cover the pork with an alluminium foil. Continue cooking at this very low temperature, for three or four hours- its depend on the leg's weight. The meat remains tender and moist, by using this temperature and by putting water into the oven.
When the meat is almost ready, remove the alluminium foil, raise the temperature until 190-200 degrees to grill the skin.
Serve with cranberry mustard and honey.
Che buono il "prosciutto" glassato. Lo faccio spesso anche io, nelle cene invernali, con una ricetta leggermente diversa, ma sostanzialmente simile. Buono, buono!
RispondiEliminaAllora non faccio vedere questo post a mio marito, perché vale anche per lui la regola n. 3 con l'aggravante che quando vede carne diventa come il leone (non ricordo il nome) di Madagascar!
RispondiEliminaBuona giornata
Ovviamente sono del partito del "W i mariti in cucina ed al super".
RispondiEliminaPer la Metro invece devo trovare chi mi presta la p.i. ed ultimamente scarseggiano i donatori :-P
PS
Se la mia ragazza dovesse scrivere le 'mosse' per essere felice con me non le basterebbero un migliaio di proposizioni ahahaha ...ma penso che lo sappia ed abbia escluso apriori facendo un più generico voto a qualche Santo! ahahahah
Povero maritino!! bisogna avere un pò di comprensione dai...loro ce la mettono tutta!!
RispondiEliminaChe buono questo cosciotto, proprio gustoso ed invitante!!
un bacione
Ale, io ho proibito categoricamente a mio marito di venire con me a fare la spesa. Non se ne parla proprio. Alla fine mi ritrovo con un sacco di cose "inutili" e niente di utilizzabile per un pasto.
RispondiEliminaComunque il cosciotto è molto invitante ;)
Ale, ma mi pare che il coscio è venuto meraviglioso! Tuo maritino merita un (bel) pò di complimenti!
RispondiEliminaIL mio non vuole fare mai niente, quindi
a fare la spesa - io
a andare alla METRO - io
a cucinare - io
a mangiare - lui!...
Un bacione a te e un salutino al tuo marito!
Che Fameeeeeeeeeee!!!!!!!
RispondiEliminagrazie per la ricetta e nessun marito a fare la spesa, mi distoglie da cio' che devo veramente comprare e acquisto cio' che non mi serve!
INBOCCALUPO!!!! per stasera.
diana
Favoloso|! Ecco cosa proporre in una cena dopo la zuppa toscana, mi manca solo l'antipasto (qui si aborre il fegato...altrimenti ci starebbero bene i crostini)
RispondiEliminaPatrizia, in origine ( cioè, nella versione "maschia" del san gennaro) era un coscio con del gin e del rosmarino (non so i vostri, ma mio marito oltre la trinità - rosmarino/prezzemolo/basilico non va). Poi sono arrivata io e ci ho aggiunto più erbe e la glassatura al miele. La cottura è un'idea presa da Allan Bay e verificata tempo fa su un pezzo di manzo (cotto a 90 gradi per 6 ore, non puoi immaginare cosa fosse...)
RispondiEliminaIl prosciutto lo facciamo più o meno allo stesso modo, ma lì ci sbizzarriamo con le salse di contorno...
Stefania: il nome non me lo ricordo più nemmeno io, ma ho capito il concetto... :-)
Mario: la fregatura in casa mia è che la tessera della Metro ce l'ha il marito- ed anche il macchinone, per cui magari ho la delega, ma non ho il bagagliaio. Riguardo al voto della fidanzata, falle sapere che da tempo lei è nelle nostre preghiere..;-)
Manu&Silvia: dove abitate? no, percé se volete ve lo presto, il maritino: può darsi che in due, un'oretta riusciate a sopportarlo...;-)
Bianca, tu sì che mi capisci...ora, per dire, 'sto fine settimana mi tocca il pezzo equivalente, ma di agnello. Hai voglia a voler preparare qualcosa di più creativo: avrà la sindrome di Obelix????
Giulia :-D ma anche il mio mangia- ed in più, critica...
Diana: pure Adriano? ma allora è un mal comune...
grazie er l'in bocca al lupo, ha fatto effetto!
Stefania, in effetti è rustico, come sapore. Noi ci abbiamo abbinato dei panini alle noci, con farina di grano saraceno, e ci stavano bene. Come antipasto, anche qui si aborre il fegato- quindi, niente crostini. Ma se facessi qualcosa di molto toscano e molto gradito, anche se non cucinato, tipo del salamino di cnghiale affettato su un tagliere? Mafari con dela focacciafatta in casa, che così non sembra un antipasto improvvisato? Anche perché la zuppa toscana è bella tosta e anche questo maiale non scherza...
fammi sapere,
ciao
ale
Per amore di precisione:
RispondiElimina1 fegato, non sono certo io che lo aborro, anzi
2 pane non ce ne và, e lo dice uno che mangia anche la polenta con il pane
3 contorno, io avevo proposto funghi e patate, ma anche delle carote glassate non ci stanno male, ed anche i crauti rossi con le mele (e ggiunta di ginepro) ci starebbero un gran bene
4 triplicare la dose di erbe, miele e soprattutto aglio
5 avendo tempo ridurre temperatura ed allungare i tempi
6 tenetelo d'occhio per la doratura perchè la pelle rischia di bruciare in un lampo...
Se non lo aveste capito dall'accento sbagliato, l'anonimo di cui sopra è "messer per la precisione", con cui dissento per il punto 2 (oltre che nell'ortografia, anche nella sostanza) e che compiango per il punto 1 (ma fegato, nada). Per il resto, ottimi consigli
RispondiEliminaale
Uhmmmm, diavolo di una Raravis!!!!
RispondiEliminaChe bontà è mai questa!!!!
E la tecnica di cottura.... da provare anche con altri tagli di carne!!!!!
Una curiosità: hai dimenticato di elencare il sale, fra gli ingredienti, o non lo hai messo in cottura????
Grazie di esistere!!!!
Licia
ho chiesto all'artefice e ha risposto con un salomonico "decidi tu". il che vuol dire che non si ricorda...:-)
RispondiEliminaOra sta cercando di rimediare, dicendo che un pezzo così grosso non lo puoi salare dentro, per via della cotenna spessa etc etc- ma comunque, rispondo io che son sicura: niente sale. Però, in tavola ci vuola...
grazie a te di esistere, è sempre un piacere "chiacchierare" con te
buona domenica
ale
"Riguardo al voto della fidanzata, falle sapere che da tempo lei è nelle nostre preghiere.."
RispondiEliminaGrazie per questa associazionismo tutto femminile...lo comprendo e ne sarà contenta al prossimo voto sapendo che non è sola ahahaha
:-)
RispondiEliminaQuesto cosciotto mi piace da impazzire mi ricorda la cottura del porceddu!!!E visto che il maialino da latte non é facile da trovare penso che andro' alla ricerca di un cosciotto!!Vi ricordate pui'o meno quanto pesava?Grazie!!
RispondiEliminaSandra, non ce lo ricordiamo più. Sarà stato intorno ai due chili, comunque, etto più, etto meno. Però, se fai la cottura lenta...ma cosa lo dico a fare a te! il tuo agnello delle sette ore è una specie di bibbia per mio marito- e prima o poi si lancia, mi sa....
RispondiEliminaOk grazie!!!Andro' dal macellaio a rompere ma in francia per il maiale non sono preparati,divento scema a trovare quello che voglio:-(
RispondiEliminaE' una vita che non faccio l'agnello delle sette ore é passato di moda a casa mia ma é vero ne vale la pena!!;-)))Grazie!!