di Alessandra
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Di tutti i dolci approdati su questo schermo, la creatura ne ha graditi solo due: la Stupendissima e la Old Fashioned. Il che farebbe di lei un palato sopraffino, se non fosse per due aspetti: il primo è che alle suddette torte è stato dato una sorta di assalto in stile semi piratesco, con la paletta da dolce, al posto del coltello fra i denti, e con una voracità ben lontana dalle arie sdegnose e compunte dei veri gourmand; il secondo è che, dei pochi dolci che mangia, mia figlia privilegia senza nessuna esitazione tutti quelli comprati, meglio se di marchio rigorosamente industriale. Per farla felice, bisogna prepararle un budino di busta, oppure comprarle una merendina, o spalmarle una fetta di roba molliccia e biancastra, smerciata come pancarrè, con dell'ineffabile Nutella- e questo in barba agli sguardi di invidia delle sue amiche, quando transitano per casa e chiedono il bis di torte che, se fosse per lei, finirebbero dritte nella spazzatura. Quindi, potete immagnare con che orgoglio vi presento questi bicchierini che- udite udite- hanno passato la prova: non solo le sono piaciuti ma, fedele al copione, se li è spazzolati tutti in quattro e quattr'otto, incurante sia dell'appetito paterno che dell'interesse scientifico della madre ("mi spieghi cosa gli racconto, domani, sul blog, se neanche li assaggio???"). E alla fine, leccando compiaciuta il cucchiaio, mi ha anche gratificato del più alto e nobile complimento a cui io mai abbia potuto aspirare: " son quasi buoni come un budino Elah" ha detto soddisfatta- e questo è tutto...
CREMA AL CIOCCO-LATTE E TIMO LIMONE
Ricetta tratta da Bicchieri tutto cioccolato, di Josè Maréchal, foto di Akiko Ida, Bibliotheca Culinaria
40 cl di panna liquida
12 cl di latte
4 rametti di timo limone
3 tuorli d'uovo
60 g di zucchero extra fine
125 g di cioccolato al latte
Scaldate il latte e la panna liquida in una terrina a fuoco medio. Al primo cenno di bollore,togliete dal fuoco, aggiungete tre rametti di timo limone e lasciateli in infusione fuori dal fuoco per 2-3 minuti. Con l'aiuto di un passino, filtrate questo composto in una terrina sul cioccolato al latte spezzettato finemente. Mescolate bene il tutto.
In un'altra terrina, sbattete energicamente con la frusta i tuorli d'uovo con lo zucchero. Versateli sulla crema di cioccolato e mescolate bene.
Distribuite la crema ottenuta nei bicchierini e cuocete in forno a bagnomaria a 90 gradi, in una teglia riempita d'acqua a mezza altezza, per 60-90 minuti, secondo la grandezza dei bicchieri. Fate attenzione a che la temperatura non oltrepassi i cento gradi
Non appena le creme saranno cotte, sistematele in frigorifero per almeno due ore
Al momento di servire, utilizzate il rametto di timo limone rimasto per decorare i vasetti di crema
La nota della maestra
Alessandra
40 cl di panna liquida
12 cl di latte
4 rametti di timo limone
3 tuorli d'uovo
60 g di zucchero extra fine
125 g di cioccolato al latte
Scaldate il latte e la panna liquida in una terrina a fuoco medio. Al primo cenno di bollore,togliete dal fuoco, aggiungete tre rametti di timo limone e lasciateli in infusione fuori dal fuoco per 2-3 minuti. Con l'aiuto di un passino, filtrate questo composto in una terrina sul cioccolato al latte spezzettato finemente. Mescolate bene il tutto.
In un'altra terrina, sbattete energicamente con la frusta i tuorli d'uovo con lo zucchero. Versateli sulla crema di cioccolato e mescolate bene.
Distribuite la crema ottenuta nei bicchierini e cuocete in forno a bagnomaria a 90 gradi, in una teglia riempita d'acqua a mezza altezza, per 60-90 minuti, secondo la grandezza dei bicchieri. Fate attenzione a che la temperatura non oltrepassi i cento gradi
Non appena le creme saranno cotte, sistematele in frigorifero per almeno due ore
Al momento di servire, utilizzate il rametto di timo limone rimasto per decorare i vasetti di crema
La nota della maestra
- siccome so già che della spiegazione non ve ne può frega' de meno, ma siete tutti ansiosi di sapere dove ho trovato quei bei vasetti lì, che vanno pure in forno, NON VE LO DICO finché non ho finito di elencarvi per bene tutti i restroscena di questo dolce, a cominciare da qualche "imprecisione" (è un eufemismo) della ricetta. E se non state attenti, vi interrgo pure...
- giuro che in questo momento vorrei poter fare la fudbloggher seria e discettare per un quarto d'ora sulle virtù di un abbinamento così ardito come quello del cioccolato al latte e del timo limone. In realtà, invece, non posso dirvi nulla, perché i 2-3 minuti di infusione indicati dall'autore sono troppo pochi acciocché si percepisca anche il pur vago sentore dell'erba aromatica. Per cui, quando tocca a voi ( o la prox volta che tocca a me), calcolate poco meno di una decina di minuti di infusione, prima di filtrare.
- la cottura: dolente nota. Ho iniziato a forno statico e a bagno maria e dopo un'ora erano ancora semi liquidi. Dopo altri quindici minuti, mi son fatta forza, ho abbassato la temperatura di 10 gradi e ho acceso la modalità ventilata. Nel giro di venti minuti, erano abbastanza sodi
- il riposo in frigo è fondamentale: all'aria, non rassodano per niente
- perché prepararli, allora? perché sono buoni, non sono "aggressivi", piacciono ai bambini, sono scenografici e un po' originali. Potrebbero essere un'idea per un pre dessert in un pranzo di un certo tono, o una merenda per i bambini, o anche un dolce in una cena in piedi. considerate che devono essere preparati in anticipo, il che è sempre una risorsa, per chi deve organizzare un invito
- i bicchierini sono quelli dello yogurt K.R ( che non vuol dire "cappa punto erre" ma una marca di tre lettere che comincia per K e finisce per R e che si trova in tutti i supermercati, fa pure degli yogurt buoni ed è l'unica che li metta nei vasetti di vetro). Hanno il pregio di andare in forno e di reggere senza colpo subire la lavastoviglie: in più sono gratis, e siccome semmu de zena, la cosa ci piace assai...
Alessandra
P.S. Posso togliermi un sassolino? In questo libro, Akiko Ida, da grandissima fotografa quale è, lascia tutti con un palmo di naso, cambiando completamente l'ambientazione delle sue foto: non più sfondi uniformi e cibi da soli, in primo piano, ma scorci domestici, ambientazioni affollate,buone cose di pessimo gusto (questi bicchierini, per esempio, sono fotografati su un tavolo di fòrmica che sembra il mio banco delle elementari). Per me, è stato come respirare aria fresca, in un mare di replicanti, tutti uguali, con gli stessi soggetti fotografati negli stessi piatti e allo stesso modo. Per carità, siccome la Akiko fa scuola ( e meno male, intendo...), fra qualche tempo ci ritroveremo sommersi di foto del Loreto impagliato e del busto dell'Alfieri, ma, per ora, mi godo questa svolta, originale e soltaria, finchè dura...
English Version
MILK CHOCOLATE CREAM WITH LEMON THYME
40 cl of cream
12 cl of milk
4 sprigs of lemon thyme
3 egg yolks
60 g of sugar
125 g of milk chocolate
Heat the milk and cream in a bowl over medium heat. At the first sign of boiling, remove from heat, add three sprigs of lemon thyme and leave to infuse off the heat for 2-3 minutes. Filtered this mixture into a bowl with milk chocolate, finely chopped and mix it well
In another bowl, beat vigorously with a whisk the egg yolks with sugar. Pour the milk over the chocolate cream and mix well, again.
Spread this cream in little glass and cook them in water bath at 90 degrees, in a baking pan half filled with water for 60-90 minutes, depending on the size of the glasses. Be careful that the temperature does not exceed one hundred degrees
As soon as the creams are cooked, put them in the fridge for at least two hours
Before serving, use a sprig of lemon thyme remained to decorate the jars of cream
Buon Appetito
Alessandra
12 cl of milk
4 sprigs of lemon thyme
3 egg yolks
60 g of sugar
125 g of milk chocolate
Heat the milk and cream in a bowl over medium heat. At the first sign of boiling, remove from heat, add three sprigs of lemon thyme and leave to infuse off the heat for 2-3 minutes. Filtered this mixture into a bowl with milk chocolate, finely chopped and mix it well
In another bowl, beat vigorously with a whisk the egg yolks with sugar. Pour the milk over the chocolate cream and mix well, again.
Spread this cream in little glass and cook them in water bath at 90 degrees, in a baking pan half filled with water for 60-90 minutes, depending on the size of the glasses. Be careful that the temperature does not exceed one hundred degrees
As soon as the creams are cooked, put them in the fridge for at least two hours
Before serving, use a sprig of lemon thyme remained to decorate the jars of cream
Buon Appetito
Alessandra
stupendi..deliziosi...alquanto delicati nella preparazione...ma con un risultato eccellente!!
RispondiEliminaLasciatelo dire: hai davvero un bel modo di raccontare...divertente, coinvolgente, confidenziale. Ha un solo difetto: dà assuefazione!
RispondiEliminaHo cominciato con questo post, poi mi sono letta i due linkati (e su Nigella ci sarebbe da farci una conferenza) poi sono saltata di qua e di là ed insomma è più di un'ora che curioso nel blog e non riesco a smettere!
Ma nella vita non virtuale cosa fai? Insegni tecniche di comunicazione?
P.s. Strepitosi i bicchierini (moooolto meglio dei budini della Elah!)
Ciao! bellissimi e dolcissimi!! coplimneti per l'originalità e poi serviti davvero con eleganza!
RispondiEliminaun bacione
Alora li facicio anche io, perché il mio cucciolo è uguale uguale a tua creatura e preferisce tutte le schifezze industriali alle mie genuinità!!!
RispondiEliminaInterrogami pure che ho studiato!!!
E W la Akiko!!!!
Ciao e complimenti davvero una bella ricettina
RispondiEliminainteressante la ricetta! complimenti. buon inizio settimana :)
RispondiEliminaio sono diventata cremomane da qualche anno..prima non le sopportavo..ora invece..questi bicchierini li spapperei tutti in un minuto!:D
RispondiEliminaNooooo e io che ho pure buttato via quei vasetti!!!!! A saperlo...Ora ormai compro pochissimo yogurt perchè me lo faccio con la yogurtiera, ma ora che mi dici che vanno pure in forno ci faccio un pensierino.
RispondiEliminaOttima la ricettina.
Che bella ricetta!!! Mi sa che domani mando Fabio a comprare gli yogurt suddetti ;-)
RispondiEliminaAnna Luisa
Creme, budini, bavaresi sono uno dei miei punti deboli; se poi ci mettiamo anche il cioccolato...è finita. Non disdegno gli accostamenti che possono sembrare insoliti, quindi ben venga anche il timo!
Da quanto ho capito, domani mi tocca comprare yogurt :-D
Fabio
Buongiorno Ale e Buongiorno........"Carola"
RispondiEliminaHai gia' fatto colazione con questa delizia???
molto ma molto meglio questa della Elah....... non tutti hanno la fortuna di avere una Cuoca per Mamma!!!!approfittane.......
@ Federica: ti piace, la preparazione? Copiata spudoratamente dal libro, sia chiaro. Però, a forza di metter via vasetti di ogni forma e colore, finalmente sono riuscita ad utilizzarne qualcuno...
RispondiElimina@ Virò: fiùùùùùùùùùùùùùùùùùù...ho temuto che mi chiedessi anche tu "perché non scrivi un libro???" e invece mi spiazzi con ben altro interrogativo, forse ancora più imbarazzante del primo ( non fosse altro perché al primo non so rispondere, e al secondo non posso): comunque, sì, mi occupo di comunicazione, per quanto estremamente sui generis. Grazie, comunque, per far parte dei nostri lettori: dai tuoi interventi mai banali trapelano interessi non comuni e l'averti spesso qui ci onora, sul serio
@ Manu&Silvia: l'ho già detto a Federica, che li ho spudoratamente copiati dall'Akiko Ida... e guai a chi dice che c'è una qualche differenza con l'originale!!!!
@ Stefania: uguali uguali alla Elah- solo che ci metti mezza giornata per farli: ma per avere simili apprezzamenti dai figli, questo e altro. O no?
@ Steval: a parte il tempo di cottura, oggettivamente un po' lungo, sono un altro dolce da "porca figura", se comprendi la metafora ardita...
@ Lacrima: grazie, e buon inizio settimana anche a te
alessandra
@ Genny: a me, invece, sta passando, questa fase: fino a qualche tempo fa, o crema o morte, mentre ora cerco anche una base solida. Comunque, preparati a godurie infinite, perché sulle creme c'è da sbizzarrirsi in ogni modo...Il problema è che poi ti tocca assaggiare, sai com'è- e con queste cose morbide, non la finisci più :-(
RispondiElimina@ Elel: SACRILEGIO!!!! e non aggiungo altro: vai a comprare subito lo yogurt!
@ AnnaLu: e per forza! non mi dirai che puoi fare a meno di qesti vasetti, e scusa...
@ Fabio: allora, fammi capire: per il cioccolato impazzisci, per le ricette goduriose della Nigella faresti follie, nelle creme ti ci butteresti a pesce, gli accostamenti insoliti ti intrigano...e allora COM'E' CHE SEI COSI' MAGROOOO???? :-)
@ Diana: biscotti al cioccolato della LIDL. devo proseguire, o ci siamo capite???
buona giornata a tutti
Ale
Onestamente non mi vedo capacissimo a rifare questa crema ma devo dire che l'ho studiata per bene. Sono d'accordo con Virò per il resto.
RispondiEliminaC'è poco da aggiungere se non il sorriso che fanno quei pochi neuroni che ancora mi abitano quando approdo da queste parti :-)
"I figli so' piezz'e ccore" ....e su questo non ci piove!!!!
RispondiElimina"I figli sono ipercritici con i genitori" ....ma, si sa, lo fanno per rafforzare la propria identità!!!!!
"I figli stravedono per tutto ciò che sta all'esterno delle loro mura domestiche" ...per il mero desiderio di allargare i propri orizzonti!!!!!
Ma che si arrivi a paragonare il budino della Elah con questa delizia del cuore e del palato.... no, non posso accettarlo... è più forte di me!!!
Eh, eh, eh....
Un abbraccio anche alla creatura (dalle tempo, avrà modo di ricredersi!!!!)
Ciao
Licia
La Creatura è sulla buona strada per entrare nel mio Olimpo personale, per usare un'espressione della sua mamma!
RispondiEliminaTi consolo raccontandoti di una mia collega, la cui mamma cucinava più o meno come te.
Un giorno è andata a pranzo da un'amica con cui doveva preparare un'interrogazione e alla sera ha magnificato a sua madre la deliziosa pietanza che aveva mangiato colà, lamentandosi del fatto che a casa loro non si fosse mai vista.
Si trattava dei Sofficini.
@ Mario, vale lo stesso per il tuo blog ( e anche per il numero di neuroni rimasti: che dipenda da quello, la simpatia reciproca???? meglio non saperlo...)
RispondiElimina@ Licia, appunto. I "piezz" son quelli in cui verrebbe da farla a me, quando dice 'ste cose...
@ Mapi, rido come una scema, ma ci sarebbe da piangere. Alla festa di compleanno dell'amica inglese, ha chiesto per TRE VOLTE la torta. Ti lascio immaginare l'espressione della madre della festeggiata, che non stava più nella pelle dallo sgodazzamento. Fatto sta che ne ho chiesto un pezzo anch'io, tanto per cercare di riprodurla a casa- e al primo cucchiaio mi sono accorta che qualcosa non andava. Di fronte al mio sguardo di sgomento, la madre mi ha detto, soddisfatta "Cameo"- e da allora, non mi faccio più illusioni...
besos
ale