OverBlog

mercoledì 11 novembre 2009

Comfort Soup

di Alessandra
scroll down for the English version

DSC_7988


E' più o meno da quando MT è on line che in molti ci chiedono stupiti come facciamo a reggere questi ritmi e soprattutto quanto cuciniamo.

Alla prima domanda, la risposta è facile: siamo in due e quindi è come se postassimo un giorno sì e un giorno no, come accade a moltissimi blog di cucina. Lo si fa senza fatica ed anzi, non ho alcuna remora a dirvi che una mezz'ora qui sopra è inifinitamente più benefica che starsene davanti alla televisione e più rilassante di un aperitivo con il bicchiere in una mano e l'orologio nell'altra, a ricordarti che il dovere ti chiama e ogni secondo che passa, urla più forte.

Sulla seconda domanda, invece, ho qualche remora in più, perché, a ben guardare, mi tocca fare outing: il che, dopo soli sei mesi, potrebbe non essere prudente. Ma siccome ho sempre detestato essere la prima della classe e la reputazione, comunque, qui sopra me la sono già rovinata abbastanza, tanto vale che vi dica che, per quanto mi riguarda, io cucino solo nel week end. E quindi, le ricette che su queste pagine vengono spalmate nel corso della settimana, nella realtà si concentrano al sabato e alla domenica, quando ho più tempo per scartabellare riviste, stare ai fornelli e ammannire il maritoshop, promettendogli che, questa volta, impiegheremo poco tempo per la foto e di sicuro mangeremo tutto caldo.

Dal lunedì al venerdi, invece, mi arrabatto, come si dice a Genova, costretta a districarmi fra lavoro, casa, famiglia e impegni vari, alla stregua di tutte le "donne in cOrriera" che conosco. E quindi, tempo per cucinare non ce n'è e, onestamente, manca anche la voglia, sepolta com'è dall'incombenza della pratica da smaltire o dalla poco allettante prospettiva di dover riordinare la cucina. Il pranzo è veloce, un tramezzino al bar se sono da sola, una bistecca o un'omelette se c'è anche la figlia: e ben vengano le trofie comprate dal pastaio o l'ultimo pollo arrosto, arraffato in zona Cesarini, quando la serracinesca del pollivendolo è già arrivata a metà: non saranno il massimo, ma in quelle circostanze sono strabenedette. Per cena le cose migliorano- ma anche no: il "servizio taxi" a cui mi riduce il multiforme impegno della creatura a volte si protrae fin oltre le otto di sera, senza contare gli orari altalenanti del marito, ora vittima del protrarsi di una riunione, ora eroe sul campo nel Mercoledì di Coppa con gli ex colleghi.

Tuttavia, un'ancora di salvezza sempre valida sono le vellutate: un po' perché piacciono a tutti, un po' perché si scongelano con facilità e un po' perché si prestano a tante variazioni sul tema, per cui quella che una settimana prima era una normale zuppa di patate diventa un piatto da chef con l'aggiunta di porcini trifolati, e una banale zuppa di carote può assurgere addirittura alle vette della celeberrima zuppa CAZ, se arricchita di zenzero e buccia d'arancia.

Lo confermano queste due confortevoli vellutate che ci hanno riscaldato in queste sere, dove il broccolo si sposa alla zucca e la zucca al sesamo nero, in un felice incontro di sapori che ha avuto il pregio di far sembrare meditata e sofferta una cena in realtà improvvisata in pochi minuti, ma che ha zittito il marito -miracolo- e ha spinto la figlia a chiedere un bis- miracolo alla enne. Per cui, ve le "giro" stamani, con la complicità di chi vi sta passando un'informazione segreta e la certezza che vi caverà più volte dall'impiccio.
E se non diventerò mai una vera food blogger, ce ne faremo una ragione...

VELLUTATA DI BROCCOLI CON ZUCCA



zuppa di broccoli con zucca

Ingredienti per 6 persone
1 kg di broccoli
2 patate medie
1 scalogno
250 ml di brodo vegetale
300 ml di latte ( anche un po' di più)
1 pezzetto di zucca
olio
sale

Pulite i broccoli, lavateli bene e metteteli a cuocere in una pentola con acqua salata. Calcolate una decina di minuti dal bollore e non preoccupatevi se li scolerete prima che siano teneri, perché intanto devono farsi un secondo passaggio in padella
Mondare lo scalogno e tagliarlo a pezzettini. Sbucciare le patate, lavarle, asciugarle e tagliarle a cubetti. In una casseruola capiente fate soffriggere a fuoco basso lo scalogno e poi aggiungete le patate. Insaporite con il sale, coprite con un mestolo di brodo, incoperchiate e abbassate la fiamma. Dopo 5 minuti, aggiungete le cimette dei broccoli, aggiungete il resto del brodo e proseguite la cottura, sempre a fuoco basso, fino a che le verdure sono tenerissime e quasi si spappolano sotto il cucchiaio.
A questo punto, si spegne il fuoco e si frulla- o con un frullatore ad immersione oppure direttamente nel frullatore: l'essenziale è che si ottenga una purea densa e liscia
Rimettete sul fuoco ed allungate con il latte. Aggiustate di sale.
Nel frattempo, si taglia la zucca a fettine e la si fa "brasare"*in una padellina antiaderente (precisazione importante: per bieche esigenze fotografiche- la zucca brasata, a contatto con la superficie dell vellutata si ammosciava e andava a picco- noi abbiamo usato della zucca cruda. Voi fatela brasata e non preoccupatevi di niente: un conto è passare dala cucina alla sala da pranzo, un altro è aspettare la posa e la luce giusta etc etc. )
Appena la vellutata inizia a bollire, spegnete il fuoco e versarla nei piatti individuali, decorata con fettine di zucca.
Servite subito
*passatela in una padella antiaderente con pochiccimo olio, fin quando non prende una crosticina scura

CREMA DI ZUCCA AL SESAMO NERO

vellutata di zucca con sesamo nero


400 g di zucca mondata
1/2 cipolla tritata
1 patata di media grandezza
250 ml di brodo vegetale (circa)
200 ml di panna fresca non montata ( o latte intero, se preferite una versione più leggera)
sale
sesamo nero

Il procedimento è molto simile alla ricetta precedente, con la differenza che la zucca non ha bisogno di nessuna cottura preliminare: la si taglia a fettine sottili e si mette tutto in padella (cipolla tagliata, zucca e patate a cubetti), con due o tre cucchiai d'olio. Si sala, si lascia insaporire, poi si abbassa il fuoco, si copre col brodo e si porta a cottura. Rispetto ai broccoli, la zucca "dà più acqua", quindi non eccedete con il brodo. Quando vedete che è cotta, passatela al frullatore e poi di nuovo sul fornello, allungando, questa volta con la panna. Aggiustate di sale Appena si accenna al primo bollore, togliete immediatamente dal fuoco, versatela nei piatti e servitela, con una spruzzata di sesamo nero.
Enrambe le zuppe sono buone anche tiepide e non sfigurerebbero in una cena in piedi, come preliminari al piatto caldo
Buon Appetito
Alessandra

English Version

BROCCOLI AND PUMPKIN SOUP



zuppa di broccoli con zucca brasata

1 kg of broccoli
2 medium potatoes
1 shallot
250 ml vegetable stock
300 ml of milk (even a little 'more)
1 piece of pumpkin
oil
salt
Clean the broccoli, wash well and put them to cook in a pot with salted water. Calculate ten minutes from the boil and don't worry if you drain them before they are tender, because in the meantime must cook them again in the pan
Peel shallots and chop it. Peel the potatoes, wash them, dry them and chop them too. . In a large saucepan over low heat sauté shallots and then add the potatoes. Season with salt, cover with a ladle of broth, cover and lower the heat. After 5 minutes, add the broccoli florets, add the remaining broth and continue cooking, still over low heat ,until the vegetables are very tender.
At this point, you turn off the stove and blende-or with an immersion blender or directly in the blender: the essential is that you get a thick, smooth puree
Put again on fire and stretched it with milk. Season with salt.
Nel frattempo, si taglia la zucca a fettine e la si fa "brasare"*in una padellina antiaderente (precisazione importante: per bieche esigenze fotografiche- la zucca brasata, a contatto con la superficie dell vellutata si ammosciava e andava a picco- noi abbiamo usato della zucca cruda. Voi fatela brasata e non preoccupatevi di niente: un conto è passare dala cucina alla sala da pranzo, un altro è aspettare la posa e la luce giusta etc etc. ) Meanwhile, cut the pumpkin into thin slices and is "shaved" * in a non-stick pan (
As soon as the soup begins to boil, turn off the heat and pour into individual dishes, decorated with slices of pumpkin.
Serve immediately
PUMPKIN CREAM WITH SESAME BLACK

cream of pumpkin soup with black sesame
400 g blanched pumpkin
1 / 2 onion, chopped
1 medium sized potato
250 ml vegetable stock (approximately)
200 ml fresh cream unmounted (or whole milk if you prefer a lighter version)
salt
black sesame
The process is very similar to the recipe above, except that the pumpkin does not need any preliminary cooking: cut it in thin slices and puts everything in a pan (cut onion, pumpkin and potato cubes), with two or three tablespoons of oil. Si sala, si lascia insaporire, poi si abbassa il fuoco, si copre col brodo e si porta a cottura. Season with salt, then lower the heat, cover with broth and cook. Compared with broccoli, pumpkin "gives more water", so do not overdo with the broth. When you see that is done, pass it in the blender and then back on the stove, and, this time add fresh cream. Aggiustate di sale Appena si accenna al primo bollore, togliete immediatamente dal fuoco, versatela nei piatti e servitela, con una spruzzata di sesamo nero. Season with salt and at the first boil, immediately remove the saucepan from heat, pour into dishes and serve with a sprinkle of black sesame.

These soups are good too warm
Buon Appetito
Alessandra


12 commenti :

  1. Anch'io quello che si vede nel blog lo cucino quasi esclusivamente nel week end, avendo un lavoro, la palestra e la casa da sistemare diventa difficile trovare il tempo durante la settimana. Per cui non sai quanto io mi sia immedesimata nel tuo racconto!
    Detto queste zuppe e vellutate sono sempre una vera manna da cielo, molto comode, spesso velocissime e sempre gustose, soprattutto per chi come me ama le verdure. Mi piacciono tanto entrambe le proposte, caso vuole che a casa abbia proprio zucca e broccoli, quindi... ;) Peccato per il sesamo nero che mi manca e non saprei proprio dove trovarlo, devo mettermi alla ricerca mi sa :)
    Buona giornata!

    RispondiElimina
  2. Aaaah!!! Adesso che ho l'inside information che cucini solo nel week-end mi sento mooolto, ma moooooolto più tranquilla, neh!!! Tanto tranquilla che ti confido una cosa: anch'io, che pure non ho né marito, né figli, cucino solo nel week-end. Ma allora com'è che la mia produzione e la tua sono lontane anni-luce?????? ;-D

    Quando ho letto il titolo del post ho pensato che era azzeccatissimo: per me le zuppe sono un eccellente comfort food, le adoro (devo aver scritto già 10000 volte che al liceo mi chiamavano Minestrina perché alle gite scolastiche chiedevo sempre il bis di minestra alla sera).

    Queste due sono davvero speciali per l'abbinamento di gusti e cromatico e siccome ho a casa mezza zucca (circa 1,5 kg) penso che ne investirò una parte per una saporita zuppa. :-p

    RispondiElimina
  3. Anche noi cuciniamo qualcosa di più confortante solo nel we ma la differenza lampante è che voi
    preparate cose serie noi proseguiamo sulla falsa riga della settimana! ahahaha
    Le vellutate appartengono solitamente ai nostri jolly feriali solo che adesso dopo essermi segnato la ricetta (e sono CERTO che parlo per due...non sono posseduto ma solo SICURO che interessa ad entrambi...) non posso che farti i complimenti per i vari modi di servirla...insomma quelle ciotoline monoporzione sono troppo carine, idem per i bicchieri...ma quelle nere sono reperibili altrove in Italia secondo te???
    "Diga sí por favor" :-P
    PS
    Mi hai fatto venire in mente una ricettina"sciuè sciuè" della mi mamma che non so se posterò mai...mhmm forse ne ho anche qualche foto orrenda...

    RispondiElimina
  4. Io sono un'amante delle zuppe, soprattutto in astinenza da dolciumi (quindi più comfort di così)! E concordo con te che mezz'oretta passata davanti al computer a guardare e leggere i vostri blog o a postare qualche ricettina è una situazione migliore di tante altre... a volte anche terapeutico!!!
    Io invece non cucino solo il sabato e la domenica..., ma ho un lavoro abbastanza meno impegnativo del tuo e su tre figli, i due grandi si organizzano abbastanza da soli e il piccolo è "lagnusu" (alias non vuole fare niente) quindi oltre a passare interi pomeriggi accanto a lui a fare compiti (quindi o cucino o sto su internet), una volta a settimana fa il corso di inglese (dietro casa) e lo sport... stiamo ancora cercando cosa gli piace fare... più tempo di così!

    RispondiElimina
  5. Mi trovi sui tuoi ritmi in pieno! Tranne qualche rarissima eccezione anche io concentro tutto nel fine settimana, e costringo ad aspettare tutti per mangiare perchè devo scattare la foto:) Comunque ..ne prendo di tutte e due, queste zuppe sono bellissime e le hai immortalate a dovere, complimenti, un bacione

    RispondiElimina
  6. Finalmente hai assunto un'aria umana ;-) e io che ti immaginavo tutti i giorni in cucina almeno dalle 18,00 in poi a sfogarti e a creare i piatti che pubblichi in numero "mostruoso" e che mi facevano pensare: " Ma quanto cucina Ale ? Beata lei" ! Che dire, ti inserisco nel club delle lavoratrici con l'acqua alla gola, che corrono come formichine impazzite...forse meglio dire stressate. E beata quindi la Julie Powell del film che cucinava veramente una ricetta al giorno, ma non aveva figli e ha avuto un marito che l'ha santamente e stranamente sostenuta ...o anche lei cucinava solo nel week end e spalmava le ricette durante la settimana e non lo ha mai confessato?! :-O
    Ciao
    Giulia/Vichy

    RispondiElimina
  7. Camomilla, il sesamo nero, qui a Genova, lo vendono solo certi negozi di nicchia: se ne hai bisogno, te ne posso spedire un po', perché in effetti ha un sapore che si abbina bene con dolce ed è oltretutto molto scengrafico

    Cara Minest..ops, Mapi: dopo l'outing, l'inside information:ci mancano l'ahead, il behind, l'in front of e poi cos'altro????

    Mario, dìgo Metro, de nada

    Stafania, secondo me tanto dipende dal numero dei figli e dagli orari del marito: io ne tengo una sola, oltretutto sdegnosa del cibo materno, e il marito a pranzo va a mangiare da mammà- insomma, mi disdegnano tutti, in famiglia. E' chiaro che per cena le cose cambiano un po' (e anzi, finito qui devo correre a fare un po' di spesa)

    Elga, stasera giro il tuo complimento al marito: prima gli faccio vedere un po' di tue foto, però, in modo che si renda conto che su questi complimenti c'è il bollino DOC - e sperando che in seguito si faccia un po' meno pregare ;-)

    Giulia, mi candido pure alla presidenza, del gruppo delle donne affannate!
    P.S. a me il film di Julie&Julia è piaciuto poco...

    corro dal macellaio
    ale

    RispondiElimina
  8. Ale, io non mi esprimo più riguardo la cucina durante la settimana altrimenti son sicura che mi ammazzi!!! Stasera orata da 2 kg pescata ad amo ed acquistata al mercato del pesce di Rialto da Giorgio questa mattina, tra un bacaro e l'altro...
    Tornando all'argomento, anche a me le vellutate piacciono veramente tanto! Io ho sempre il mixer ad immersione pronto all'uso per passare qualsiasi tipo di zuppa/minestra lo 'scef' prepari, con suo sommo disgusto visto che a lui piacciono i pezzi interi!
    Buona serata,
    Valeria

    RispondiElimina
  9. Le tue confessioni mi hanno dato l'immagine di una donna "umana" che mi hanno fatta sentire meno "lumaca".
    Bellissima la crema di zucca nei bicchierini e con il sesamo nero: di gran classe e rende l'idea dell'adattabilità ad una eventuale cena in piedi!!!

    RispondiElimina
  10. E tu, mia cara, non saresti una vera foodblogger?.. Ma per piacere... ahahahahah!!!
    Ale, secondo me è così che si è nella vita reale, quando si ha da fare non solo in cucina, ma in ufficio, fra mille giri, "servizio taxi" compreso ecc...
    Mica siamo "Desperate Housewives"!.. O si?...
    Un bacione

    RispondiElimina
  11. Buone queste zuppette e presentate benissimo !!

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...