Sarò banale, ma una buona cena ti riconcilia con il mondo: e se poi ci si aggiunge l'hotel più assurdo che sia mai stato creato, in puro stile terza classe di Love Boat ( si chiamano Cabin Hotel, ma, vi prego, non fatevi abbagliare dai fasti dell'atrio), l'ansia di uscire al più presto per visitare la città è qualcosa di palpabile. In più, è uscito il sole e vale la pena approfittarne: passeggiamo per le strade di una Aarhus semideserta, scorgendo dalle insegne dei negozi alla moda le uniche tracce che fanno di Aarhus la seconda città della Danimarca, dopo Copenhagen. Certo, intorno a noi si levano alti palazzi antichi ed eleganti, a contorno di ampi viali, ma, a parte questo, sembra di essere in una tranquilla cittadina di provincia
Aspettiamo parecchio, prima che qualcuno si decida ad aprire il portale del Duomo, noto per essere la chiesa più lunga dell'intero Paese. Non me ne vogliano i Danesi, ma a noi questo interessa poco: siamo qui per ammirare il recente restauro degli affreschi, fra cui un particolarissimo San Giorgio che va ad arricchire la collezione del marito
Ne vedremo parecchi, ed anche di più belli, di questi affreschi, tutti accomunati da un tratto da fumetto: e così, anche le punizioni più lugubri, finoscono per essere osservate con occhio divertito
Alle ore 10.31 del 18 Agosto- data storica- comunico alla famiglia che, se dipendesse da me, la visita del Museo di Arte Contemporanea di Aarhus si potrebbe anche saltare. Avessi detto che avevamo vinto al Lotto, avrei sortito reazioni di giubilo più blande. Saliamo in macchina che sembriamo la pubblicità del Mulino Bianco, con la creatura che mi bacia, il marito che mi sorride grato - e qualcosa che mi dice che forse, al prossimo viaggio, sarà meglio alleggerire la voce cultura...
La chiamano Regione dei Laghi, ma le atmosfere romantiche del Lake District non abitano qui- e neppure gli scenari mozzafiato dei laghi finnici o la quiete armoniosa dei nostri paesaggi lacustri: se proprio si deve azzardare un paragone, sembra di stare nella zona residenziale di Lilliput
Le fotografiamo tutte, queste deliziose casette, che spuntano fra le macchie di verde, una più curata dell'altra. E se non fosse per gli orari imposti dalla prossima tappa, probabilmente saremmo ancora lì, a scattare foto e a chiederci, mesti, perché non abitiamo qui
Siamo a Silkeborg che, in quanto "metropoli" della regione dei Laghi, conterà sì e no un migliaio di abitanti, buon peso: ma ne basta uno solo a fare di questa cittadina una meta conosciuta e trafficata- e pazienza se non è proprio un Adone...
Eccolo qui, l'uomo di Tollund, che fa da pendent all Uomo di Granville, visto giusto ieri: è stato scoperto nel 1950 e pare sia vissuto nel 350 a. C. E' considerato la mummia meglio conservata al mondo e, se vi ci mettete d'impegno, potete contare le rughe sulla fronte ed anche i peli dei baffi.
Silkeborg è veramente deliziosa: decidiamo di godercela un po', anche se, purtroppo, i caffè su lungolago lasciano alquanto a desiderare. Ci rassegnamo ai soliti hot dog, ma sul finire mi ordino una schifezza consolatoria...
Ritemprarsi però è d'obbligo, perché abbiamo ancora l'intero pomeriggio di fronte e, al solito, le marce sono forzate. Stavolta è la creatura a farci fretta, perché non vede l'ora di abbracciare l'uomo che in questo momento ama di più, l'unico per il quale si risveglia dal torpore e grazie al quale la colonna sonora del "nothing to see, nothing to do" cessa di colpo...
Signore e signori, ecco a voi la stele di Harold Dente Azzurro, la cui fama imperitura non è tanto dovuta al fatto di essere stato colui che rese indipendente la Danimarca e neppure come il promotore della conversione dei Danesi al Cristianesimo, bensì all'essere diventato l'eponimo di quella famigerata invenzione del Blue Tooth. Quello dei cellulari, per intenderci, grazie al quale quelli che una volta erano strumenti per telefonare, ora diventano micro dispense gremite di qualsiasi cosa vi possa venire in mente, a patto che passi con il Blue Tooth. Siccome gli inventori- Dio li abbia in gloria- erano dei tipi della Ericcson che, pur essendo svedesi, non portavano rancore verso colui che li scacciò a colpi di maglio dalla Danimarca, battezzarono la loro creatura con il nome del re più famoso dei dintorni. Per cui, se mai doveste passare da qui e vedere altri ragazzini in pose adoranti, sapete il perché.
Giusto per colmarvi le lagune (tanto per citare un mio collega- ovviamente di lettere, sennò che gusto ci sarebbe stato??), questa stele si trova a Jelling, al centro della penisola dello Jylland ed è considerata il certificato di battesimo della Danimarca: qui infatti si trova la prima effigie di Cristo del Paese e la dichiarazione dell'abbandono delle antiche divinità, da parte della nuova monarchia, ha un significato storico che va ben al di là dell'aspetto meramente religioso. In più, è in ottimo stato di conservazione. Non vi dico che abbiamo letto agevolmente il runico, perché mi è bastata la dura prova de museo di Aarhus, ma le iscrizioni e i rilievi sono praticamente perfetti.
L'ultima occhiata alle pietre e l'ennesima agli orologi: è tutto il giorno che facciamo il conto alla rovescia per l'evento del tardo pomeriggio, e guai a ritardare di un minuto....
Alla prossima puntata
Alessandra
Sempre piu' appassionante e coinvolgente questo viaggio!!!!
RispondiEliminaCapisco la Creatura e il marito..........
aspettiamo la serata.........
diana
Mi sto facendo un piccolo fascicolo con questo racconto di viaggio perchè quando andremo mi sarà molto utile. A parte che quando decidi di andare a vivere in una di quelle casette hai l'obbligo di chiamarmi che sono disposta a mollare capre e cavoli:))....aspetto con ansia Legoland..ho un figlio dipendente!
RispondiEliminaBellissime foto! complimenti!
RispondiEliminaogni tanto un sbirciatina al tuo blog è doverosa!
Uno di questi giorni vorrei viaggiare a Danimarca. Grazie per avermi portato li tramite le tue belle foto.
RispondiEliminaL'uomo di Tollund è veramente stupefacente...le casette sono bellissime dall'esterno ma poi mi chiedo...se le condizioni climatiche consentono di usufruirne 'esteticamente' solo in alcuni periodi del'anno...allora le colorazioni accesse sono date perchè siano riconoscibili in mezzo alle intemperie come quelle dei pescatori in alcune isole o perchè l'inverno qui 'nutre' strane devianze mentali artistiche!? ehehehe
RispondiEliminaLegoland è in arrivo- e pure con una sorpresona. Invece, per quanto riguarda le casette,credo che la soluzione stia nelle loro dimensioni: nel senso che, con tutta che quella in cui ho dormito era a due piani, sono talmente piccole che ci si scalda stando stretti l'uno all'altro...
RispondiEliminaciao
ale
Deve essere uno spasso, comunque, girare con te! Ad avrene, i compagni di viaggio così!
RispondiEliminaAle, vuoi che ti mando un pò di mirtilli secchi?..
Un bacione
Ignoro praticamente tutto della Danimarca e confesso di non aver mai sentito parlare di Harold Dente Azzurro; bilancio però questa grave carenza con un'altra: so solo vagamente che cosa sia un blue tooth. ;-)
RispondiEliminaPerò leggendo il tuo reportage mi viene una gran voglia di andare lassù!