di Alessandra
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Confesso che, almeno questa, avrei voluto tenermela per me.
Ma, siccome soffro della sindrome del barbiere di Re Mida (quello che non riusciva a trattenersi dallo svelare il segreto delle orecchie d'asino), l'ho raccontata nella nius letter
E da lì in poi, è stato tutto un parlar di conigli.
Per cui, visto che non vogliam fare figli e figliastri, saluto ormai da lungi i pochi brandelli di reputazione rimasta e comincio.
Dunque...
Per poter penetrare sino in fondo nello spirito tragico della vicenda, dovete sapere che la sottoscritta è astemia. Non per scelta, ma per dovere, perché bastano due gocce di alcool a farmi stare malissimo. Non si sa da cosa dipenda: gli Annali parlano di una sonora sbronza presa in tenera età, quando pare che mi sia attaccata ad una bottiglia di brachetto rimasta aperta sul lavandino e che questa sia stata la mia punizione, ma ci credo fino a un certo punto: una volta mi sono anche attaccata ad una bottiglia di acqua di Lourdes e non è che da lì sia partita una catena di miracoli, anzi. Ma comunque, come è come non è, se volete vedermi afflosciare all'improvviso, con le ginocchia molli e il colorito più verde dell'erba, non avete che da darmi un dito di vino, e il gioco è fatto
Come sapete, da quando c'è il blog, io cucino solo nel fine settimana (prima, neanche quello). Quindi, al sabato mattina si decide cosa fare, si fa la lista della spesa e si compra. E così, secondo il rito, anche sabato scorso ho fatto tutto per bene: 4 ricette di coniglio, 4 pezzi diversi, 4 borsine separate. Non solo: tanto per non farci mancare niente, anziché dal pollivendolo sotto casa, sono andata pure dal Cartier del Mercato orientale dove ho comprato 4 luccicanti filetti, 4 cosce tutte tempestate di pietre preziose, una parure di spezzatino e, buon ultimo, un intero coniglio, in puro stile spilla da bavero perché, si sa, per noi genovesi la sobrietà è tutto.
Per riprendermi dallo choc del conto, ho deciso di fermarmi al bar per un aperitivo. E siccome ero ancora un po' distratta, ho visto la roba rossa che aveva ordinato mio marito e ho chiesto al cameriere di portarmene uno uguale. "intanto, ho pensato, ci si deve aggiungere la schweppes, quindi tanto alcolico non sarà".
Per alzarmi dal tavolo ho dovuto fare un quarto d'ora di intensa meditazione, per accompagnare mia figlia a violino ci ho messo il triplo del normale (provate voi, a farvela a zig zag con il bastone della tua vecchiaia piegato in due dal ridere) e per quanto riguarda quello che può essere uscito dalla mia bocca, mi appello al quinto emendamento. Di certo è che, appena salita nella macchina di mio marito mi sono addormentata e, secondo me, non mi sono più risvegliata fino alle otto di sera, quando la creatura, tutta allarmata, è venuta a scrollarmi, al grido di "mamma, mamma ti prego, mamma , svegliati... che inizia il derby e non ci hai ancora preparato i panini".
Al mattino dopo, ovviamente, salto su come un grillo alle cinque del mattino e inizio a programmare la domenica culinaria: trascrivo le ricette sul blog, preparo i set fotografici, peso- lavo- mondo- tagliuzzo- sminuzzo tutti gli ingredienti, dopodiché, apro il frigo e prendo il coniglio. Che però non c'è.
Ovvio che non c'è, mi son detta: per una volta, dico una, che ci doveva pensare il resto della famiglia, figuriamoci se mettono a posto la spesa. Sempre tutto a me, mi tocca fare, continuo a ripetermi mentre passo in rassegna tavoli, armadietti, cassetti e dispense, senza trovare niente. quando anche la perlustrazione della macchina dà esito negativo, mi rassegno: del coniglio, nessuna traccia. Ma mentre attacco con le giaculatorie, perché non è possibile, dico, non è pos-si-bi-le che per una volta che la sottoscritta perde un colpo nessuno, dico, nes-su-no sia in grado di provvedere a nulla, vengo fermamente interrotta dagli accusati che, in modo fermo e deciso, affermano senza colpo ferire che le borsine col coniglio le avevo io. " Sei scesa dalla macchina con quelle, mi ricordo benissimo" " E hai anche detto: dalle a me che le metto subito in frigo, con quello che le ho pagate...".
Allo stato delle indagini, ancora non si sa dove sia finito il coniglio. Si attendono ancora 24 ore, prima di dichiararlo ufficilamente disperso. Se invece l' avanzato stadio di decomposizione dei pezzi inizierà ad emanare il caratteristico odore, portandoci dritti dritti sulle sue tracce, mio marito dirà di cominciare a prepararlo, che finalmente la frollatura è perfetta...
BAGNUN - ZUPPETTA DI ACCIUGHE ALLA LIGURE
Bagnun de ancioe
Ristorante Rosa, Camogli
(da V. Melicci, La Cucina Ligure di Mare)
Bagnun de ancioe
Ristorante Rosa, Camogli
(da V. Melicci, La Cucina Ligure di Mare)
per 4 persone
1 kg di acciughe fresche
500 g di pomodori maturi
6 gallette
2 spicchi d'aglio
2 bicchieri di brodo leggero di pesce
2 bicchieri di vino bianco secco
1 cipolla
1 mazzetto di prezzemolo
brodo di pesce
olio EVO
origano
sale
1 kg di acciughe fresche
500 g di pomodori maturi
6 gallette
2 spicchi d'aglio
2 bicchieri di brodo leggero di pesce
2 bicchieri di vino bianco secco
1 cipolla
1 mazzetto di prezzemolo
brodo di pesce
olio EVO
origano
sale
Pulite le acciughe sotto l'acqua corrente e privatele della testa e delle interiora, lasciando però le lische. Pulite la cipolla e affettatela finemente. Tritate l'aglio e fate soffriggere tutto insieme all'olio in una casseruola capace di terracotta. Private i pomodori della pelle e dei semi e tagliateli a cubetti, quindi uniteli al soffritto. Salate e lasciate cuocere il tutto per circa 10 minuti. Unite quindi il vino e fatelo sfumare. Aggiungete il brodo di pesce e portate a bollore vivo. Pulite il prezzemolo e tritatelo. Aggiungete le acciughe e il prezzemolo e lasciate cuocere per altri 5 minuti. Spegnete il fuoco e spolverizzate di origano. Disponete le gallette nei piatti fondi e versatevi sopra il bagnun bollente
P.S. oltre a non avere più il coniglio, non avevo nemmeno le gallette. Va benissimo una fetta di pane, leggermente tostato.
English Version
serving 4
1 kg fresh anchovies
500 g ripe tomatoes
6 biscuits
2 cloves garlic
2 cups light fish broth
2 cups dry white wine
1 onion
1 bunch of parsley
fish stock
EVO oil
oregano
salt
P.S. oltre a non avere più il coniglio, non avevo nemmeno le gallette. Va benissimo una fetta di pane, leggermente tostato.
English Version
LIGURIAN ANCHOVIES SOUP
( bagnun)
( bagnun)
serving 4
1 kg fresh anchovies
500 g ripe tomatoes
6 biscuits
2 cloves garlic
2 cups light fish broth
2 cups dry white wine
1 onion
1 bunch of parsley
fish stock
EVO oil
oregano
salt
Clean the anchovies under cold running water and cut the heads and innards off, but left the bones. Peel the onion and slice thinly. Mince the garlic and fry everything together the oil in a saucepan of terracotta. Skin tomatoes, and cut into cubes, then add them to the pan. Salt and let it cook for about 10 minutes. . Then add the wine and let it fade.. Add the fish stock and bring to a boil.. Clean and chop the parsley. Add the anchovies and parsley and cook for another 5 minutes. Turn off the heat and sprinkle of oregano. Arrange the crackers in soup plates and pour over the boiling "bagnun"
Buon Appetito
Alessandra
Buon Appetito
Alessandra
Sarà stato uno di quei conigli telecomandati che poi tornano al negozio, per quello che l'avrai pagato c'era da immaginarselo! :-D
RispondiEliminaA parte lo spassoso racconto, direi che questa zuppetta deve essere moooolto buona ;-)
Fabio
In bagno, hai guardato??
RispondiEliminaArmadietto delle scarpe??
Attaccapanni, sotto il cappotto o impermeabile?
altro non saprei suggerirti, dove si mette il coniglio di solito? non c'è propio altro posto...
Ma non è la sparizione del coniglio.......vedrai che si fara' vivo (ooopppsss) da solo è la spogliazione del portafoglio che fa girare giusto un tantino...........!!!
E allora cosa c'è di meglio del bagnun???
Rifugiamoci nei piatti locali.........!!!
Grazie per la ricetta come sempre.......e facci avere notizie....
diana
@Ale, mi hanno appena segnalato di aver visto girare dalle nostre parti un coniglio con un diadema in testa...forse è il tuo? :-DDD
RispondiEliminaComplimenti per la ricetta, come sempre bellissima, ma aspetto anche quella del coniglio ;-)
Anna Luisa
Lo so io dove sono i tuoi conigli: SU RADIO DUE! e domani quando li vedrò, dirò loro di tornare subito subito da te! (Ti sembro un po' fanatica??? un cincisquino???...)
RispondiEliminaMeno male che le acciughe le hai trovate... altrimenti potevi sempre fare la zuppetta con le acciughe a mare... purtroppo di conigli a mare neanche l'ombra...
Baci
Stefania
Stamane Isoradio (e non scherzo) segnalava un coniglio in carreggiata all'altezza di Firenze...che si tratti del tuo preso da un momento di sconforto o sempre in fuga da quel di Genova? ahahaha
RispondiEliminaSperiamo che almeno quello si sia salvato ;)
Per il resto hai postato quello che mi fa commuovere...il bagnun. Come avrai capito cucino parecchio pesce optando per quello azzurro o per quello alternativo che lo è solo come reperibilità purtroppo...
Quando sono venuto a Genova l'anno scorso mi ero scelto una trattoria di pesce con uno studio frutto di incroci di informazioni che nemmeno quando dovevo dare un esame facevo...e questo te la dice lunga...
Quindi il Bagnun...ricetta invernale facendola bollente...ottima in estate anche solo tiepidina...certo le acciughe quelle buone sono più magre in alcuni periodi, più grasse in altre ma cerco di non farle mancare mai sulla mia tavola...forse in questo ho qualcosa di genovese anche io...
Va anche detto che con la mia ragazza in quel di Genova ci abbiamo lasciato un pò di cuore...ma quella è una altra storia ;)
Mi sono dilungato come sempre...buonissima giornata ex-amica! ahahaha
Non volendo essere da meno di una figura mitologica recentemente tornata in auge (una Erinni in tailleur e filo di perle), stamattina ho indossato i gioielli che mi sono arrivati ieri sera in posta da un ammiratore misterioso: una deliziosa parure di spezzatino (collier e bracciale), degli orecchini fantastici ciascuno composto da 2 luccicanti filetti, un originalissimo anello con incastonate 4 cosce tutte tempestate di pietre preziose e, buon ultimo, una spilla da bavero costituita da un intero coniglio.
RispondiEliminaL'ensemble è sciccosissimo e discreto a un tempo, e ha suscitato invidia e ammirazione unanimi: tutti, dall'autista dell'autobus che porta al métro, ai passeggeri di autobus e 2 linee metropolitane, per finire con i miei colleghi, tutti insomma hanno notato i miei nuovi gioielli, la cui caratteristica più curiosa è il profumo.
Sì, perché finora si era sentito parlare di lettere e bigliettini profumati; anni addietro vendevano pendenti con dentro un batuffolino di ovatta da imbibire di profumo, ma dopo un po' quello svaniva. Adesso invece hanno finalmente brevettato i gioielli profumati!!!! Che fi..ata!!!!
Certo, il brevetto va perfezionato, magari consentendo all'utente finale di scegliere la sua fragranza preferita, ma questo è il dono più originale che abbia mai ricevuto!!!! :-D
Spero che il mio ammiratore segreto si faccia vivo al più presto. Indosserò i miei nuovi gioielli all'appuntamento con lui per mostrargli quanto li abbia graditi.
Sicuramente canterà come la Giannini "voglio il tuo profumo".
Che sia quello giusto?
deve essere davvero sfizioso e gustoso questo piatto e poi le foto sono bellissime danno perfettamente l'idea di questa golosita!!baci imma
RispondiEliminaCi credi che l'ho preparato anch'io ieri??!! Troppo buono!!!
RispondiEliminaAdesso ho capito i commenti di Mario di qualche post fa sui conigli!
RispondiEliminaCredevo di essermi rimbambita completamente perchè non riuscivo a cogliere l'ironia!
Davvero ottima scelta il non avere figli e figliastri!
ragazzi, sono una donna morta. Dal ridere. Quella del coniglio in tangenziale mi ha steso ( e ha riso pure giulio, che ODIA questo blog con tutte le sue forze, ma che di fronte a questa non è riuscito a mantenere il solito aplomb)
RispondiEliminaIeri, entrando a casa, c'era un tanfo pazzesco- e io mi sono trasformata in una specie di segugio, vincendo lo schifo e mettendomi sulle tracce della puzza, che proveniva dallo scarico del bagno della stireria, che è per terra (secondo l'architetto, sarebbe stata la doccia della donna di servizio, ah ah ah). A quel punto, ho detto: ok, si è suicidato. E invece, niente, era solo un banale schifosissimo intasamento....
Insomma, brancoliamo nel buio... Speriamo che ci illumini la Mapi, con quel po' po' di parure...
Grazie del cordoglio, per le risposte singole a quando avrò un secondo di tempo in più
ciao
ale
le foto parlano da sole: strepitosa!
RispondiEliminaGrazie federica!
RispondiEliminavirò, qui ci stiamo rimbambendo tutti- così non facciamo figli e figliastri, fra chi lo è diventato e chi lo era già ;-)
notte
ale
Ecco, siamo al terzo giorno e ancora nessuna traccia del coniglio?? Non è che era una specie di Bianconiglio che t'aveva fatto uno scherzetto?? A posto tuo sarei impazzita e avrei fatto impazzire anche la famiglia.. Per fortuna (o no?..) non sono per niente astemia, ma piuttosto alcolizzata...IL che porta ad un'altro genere di eventi..
RispondiEliminaLa zuppa non la conoscevo e ora la voglio!
Ma... cos'è che ti porteranno dalla Bielorussia?!
UN bacione grande!