Eccoci arrivati alla fine della narrazione fotografica di neve e piaceri di montagna : soprattutto i piaceri, perchè, arrivando a quota 2000, si viene accolti sì, da un bello spiazzo soleggiato ed innevato, con sulla destra, un po' nascosta dietro la funvia, una piccola cappella,
sì, dalle varie le varie seggiovie e tapis roullants per i principianti, e sì, anche dalla maestosità del paesaggio che già vi ho mostrato..... ma principalmente, quando ci si avvicina alle 10.30 - 11 si viene assaliti da un profumo che ti fa sentire affamatissimo anche se non credevi di esserlo...
Capita infatti che leggermente più in alto su un pianoro, ci sia una specie di tettoia, appoggiata ad una legnaia in pietra,
dalla quale si sprigionano dei fumi-profumi intensissimi di legno mescolato con aroma di salsiccia, wurstel, costine e chi più ne ha più ne metta....
il posto poi è contraddistinto da quel bellissimo segnavento che vedete in apertura di post, in rame, che richiama il nome dell'hotel che domina il tutto: il Gallo cedrone, appunto,
del cui piccolo bar vi mostro le due versioni estate-inverno, con rinnovamento di gallo!!
Qui la mia piccola, con l'aiuto di sua sorella, ha scoperto quest'anno definitivamente, che è moooolto meglio, e più divertente, sciare, che buttarsi giù dalla discesa con lo slittino!!
Bene, siamo giunti "alla fin della licenza" e anch'io "tocco" con una ricetta semplicissima, assolutamente adatta al freddo e alla stagione, deprimente di pioggia e umidità, che stiamo vivendo da un po' di tempo a Genova: si tratta di un piatto unico molto ricco, quello che le bimbe chiamano
LASAGNE DI POLENTA
Per l'evidente somiglianza nel procedimento con le lasagne al ragù.Ingredienti per 4:
per il ragù (ricetta indicativa, perchè ognuno ha il suo ragù preferito, cotto in modo diverso e cucinato in modo diverso: mi limito a darvi un'indicazione del mio modo , molto semplice, di prepararlo che nulla ha a che vedere con i crismi della tradizione "seria" regionale!!! non copritemi di improperi, vi prego!):
- 400 gr di carne trita di manzo ( io ci aggiungo anche un pezzeto di salsiccia fresca, ma ognuno poi ha la sua "carne ideale)
- cipolla, sedano, carota e aglio per il soffritto
- olio evo
- 1/2 bicchiere di latte
- 2 bicchieri di passata di pomodoro
- sale e pepe o peperoncino
per la polenta:
- 500 gr. di polenta
- 2 litri di acqua
- 1 cucchiaio da cucina di sale grosso
per la besciamelle
- 1/2 litro di latte
- 50 gr di burro (il mio è di malga!!!!!)
- sale
- noce moscata
- 50 gr. farina
Ora, devo dirvi che appena penso al ragù, non può fare a meno di venirmi in mente la mia prozia Teresina, la quale spesso, mi ricordava che per diventare una brava cuoca, avrei dovuto fare come la sua vicina, la mitica Signora G. , che si alzava alle 5.30 di mattina , per preparare un buon ragù ai suoi cari!!! Che ci crediate o no, la Sig.ra G. è diventata un idolo in famiglia, e spesso quando chiedo alle creature: "Come è venuto questo piatto? Vi piace?" Loro implacabili rispondono: "Dipende: ti sei alzata alle 5.30 per prepararlo come la Sig.ra G?" Ai, Zia Teresina, che paragone scomodo mi hai creato!!!
Bando alle ciance, preparate il ragù come siete abituate, tagliando con la mezzaluna le verdurine per il soffritto, mettendole in un tegame, meglio se di coccio, a soffrigere e aggiungendo poi la carne trita. Fatela rosolare , aggiungete il vino, fate evaporare, bagnatela con il latte, e , quando è assorbito, unite la passata, o i pelati, come preferite, salate, pepate e incoperchiate, facendo cuocere per almeno 45 minuti il tutto.
Mentre cuoce il ragù preparate la besciamelle. mettete sul fuoco il latte, fatelo scaldare. Mettete in una casseruola il burro, fatelo sciogliere, appena e liquido, senza farlo soffriggere, buttateci dentro la farina tutta in una volta, girate tenendo il composto sul fuoco per pochi minuti poi, levandola dal calore, unite il latte caldo, mescolando con una frusta e riponetela sul fuoco,facendola sobbollire, girando continuamente, fino a che non si sia addensata (Ci vorranno una ventina di minuti.)
Ora dedicatevi alla polenta:potete utilizzare la gialla o la taragna, un po' più saporita, come preferite, tanto le dosi e i tempi sono le stesse.
Mettetel'acqua sul fuoco, salatela e portatela verso l'ebollizione. Quando sarà molto calda versate la farina a pioggia, mescolando bene. Continuate a mescolare per tutti i 40 minuti circa che servono per la cottura della polenta. Deve essere ben cotta nma non eccessivamente dura.
Consiglio pratico: per evitare che si formino grumi, mi hanno detto che è meglio versare la farina nell'acqua calda, ma non ancora proprio bollente....
Ora che avete tutti dli ingredienti pronti potete scegliere cosa fare:
- Potete preparare i piatti singoli vicino a voi e creare in ognuno strati sovrapposti di polenta, besciamelle, ragù (almeno un paio!) e servire subito
- Potete fare la stassa cosa in una pirofila, che eventualmente potrete far poi gratinare un attimo in forno al momento di servire
- Potete versare la polenta preparata su un tagliere, livellarla con la lama di un coltello, farla raffreddare, e poi tagliandola a fette abbastanza sottili, ricreare la scela 1. o 2. senza dover agire di fretta...Dipende dal vostro carattere, e comunque la preparazione non ne risente.
Aggiungo un'ultima ora, cioè vi riporto un commento-spiegazione-suggerimento che mi ha inviato Umberto, e che penso possa essere utile anche a voi: cito testualmente
"Ciao.
Non dico tutta ma, per la polenta, sostituisci almeno metà acqua con latte e raddoppia il tempo di cottura (l'ideale sarebbe un pajolino di rame elettrico naturalmente!).
Una nota: quella che tu chiami "taragna" in realtà è farina di grano saraceno; la "polenta taragna" è un tipico piatto della Valtellina e della Valchiavenna (un po' come i pizzoccheri) che si fa' un po' con quel che capita ovvero farina di grano saraceno con latte e formaggi vari (latteria, bitto...in genere non formaggi molli con muffe tipo taleggio gorgonzola); più dura a centro tavola su un tagliere di legno oppure, più morbida, scodellata nel piatto con burro fuso di condimento (come se ce ne fosse bisogno) e magare due uova al burro giusto apoggiate sopra...un pieno di saporitissimo colesterolo!" Interessante no?e ora buon appetito a tutti!
DaniENGLISH VERSION
LASAGNE DI POLENTA
Ingredients for 4: for the ragù sauce (recipe indicative, because everyone has his favorite stew, differently cooked: I will only give you an indication of my very simple way to prepare ragù, Do not shoot me, please!)
- 14 oz of minced beef (I would add there is also a small pieces of fresh sausage, but each also has its " ideal flesh)
- onion, celery, carrot and garlic to the sauté
- olive oil½ glass of milk
- 1 cup of tomato sauce
- salt and pepper or chilli pepper
for the polenta:
- 1.1 pound of. polenta
- 8.5 cups of water
- 1 tablespoon of cooking salt
for the béchamel
- 2 cups of milk
- 3,5 tbsp butter (mine is mountain butter!!!!!)
- salt
- nutmeg
- 3/8 cup of flour
Now, I must tell you that when I think of the sauce, my great aunt Therese comes to my mind: she often reminded me that, to become a good cook, I should do as her neighbor, the legendary Mrs. G., which rose to 5.30 in the morning, to prepare a delicious ragù sauce to her family! Believe it or not, Mrs. G. has become an idol in the family, and often when I ask to my daughters: “Do you like this dish? " They relentless reply: "It depends: did you get up at 5.30 to prepare it as Mrs. G?" What uncomfortable compares, Aunt Teresa, you created for me! Anyway…. prepare the sauce as you are accustomed: cut the vegetables for the fried, place them in a pan, preferably earthenware, with oil, make them sauté and adding the ground beef. Let it brown, add wine, let evaporate, pour the milk, and when it is absorbed, add the passata, or peeled tomatoes, as you prefer. Add salt, pepper and let cook for at least 45 minutes !. While sauce cooks, prepare the béchamel. Put the milk on the stove, let it warm up. Put the butter in a saucepan, let it dissolve, and when just liquid, toss in the flour all at once, turn the mixture on medium-low heat a few minutes. Remove from heat, add the hot milk, stirring with a whip and put it on fire again , making it simmer, stirring constantly, until it has thickened (it will take about twenty minutes.) Now prepare polenta: put the water on high heat, add salt and bring to the boil. When it is hot pour the flour to rain, mixing well. Continue to stir for about 40 minutes, till when it’s cooked. Practical tip: to avoid forming lumps, someone told me that it is better to pour the flour in hot water, but not yet boiling. Now that you have all ingredients you can choose what to do:
1. You can prepare individual dishes close to you and create in each layers of polenta, béchamel, meat sauce (at least a couple!) and serve immediately or
2. You can do the same thing in a oven-proof dish, that you might make au gratin in the oven before serving or
3. you can pour the polenta prepared on a cutting board, level with the blade of a knife, let it cool and then cut into slices thin enough, recreate the mixture 1. or 2. without having to act quickly ... It depends on your preference, but the preparation is anyway quite good.
Bon appetitDani
Buongiorno!! Questo si che è un piatto che ti riscalda. Il gallo cedrone è una meraviglia. Me ne piacerebbe 1 da mettere in giardino. Daniela complimenti x il tuo reportage. Gis
RispondiEliminaQuesti rifugi di montagna ci piacciono moltissimo! così caratteristici e variopinti! questa è una classica ricetta: ricca e corposa..ma divina!
RispondiEliminauna volta deve essere per forza provata!
un bacione
che fame mi hai fatto venire:D e che voglia di tornare in montagna, con questi post vacanzieri di questa settimana:D
RispondiElimina(se vuoi provare i donuts , guarda che ho sistemato gli errorini che avevo lasciato nella ricetta:D)
grazie Genny! Li avevo promessi alle ragazze e specialmente la piccoletta mi sta metteno in croce... se mi vengono bene mi sa che ti citerò!!!! Baci e grazie
RispondiEliminabellissima!!! ma quant'è buona la polenta!!! filosa saporita....che meraviglia!!!
RispondiEliminaGuarda...la polenta è un piatto che mi piace davvero molto e che per me profuma dell'infanzia lombardo valtellinese...
RispondiEliminaDal momento che però i 40/50 minuti a mescolare mi facevano venire il gomito del polentista al solo pensiero, ho ormai adottato in via frequente e definitiva la pentola a pressione.
Giuro che la polenta viene meravigliosa ed il gomito e la pazienza ne giovano.
Se vuoi provarci ti do' le dosi ed i tempi da rapportare in base al quantitativo preparato:
1 kg di farina, 3 litri d'acqua salata.
Versa la farina a pioggia nell'acqua salata bollente, chiudi e calcola 20 minuti da quando va in pressione...
Mayday, mayday, mayday......
RispondiEliminaSono a dieta!!!!
Non puoi farmi questo!!!!!
Passo e chiudo (con l'acquolina in bocca)
Licia
complimenti per questo post meraviglioso! una ricetta gustosa e saporita!
RispondiElimina@ Colombina grazie, sono contenta che ti piaccia l'idea..... :-)))) Un bacione
RispondiElimina@ Grazie Virò, proverò la cosa.... la mezz'ora a girare è una scocciatura..... grazie del suggerimento. Bacini
@ licia.. come ti comprendo!!!!! passo e chiudo anch'io!!!! baci
@ Grazie Fede!!! e una buona serata!!!
WOW!!!!! che fame!!!!!
RispondiEliminainvitantissime!!!!!!
bacioni
cristina
titti altro che dieta, qui prendo 10 kg solo a vedere le tue foto.. mamma mia quanto dev'essere stato buono!!! perchè io mi perdo sempre questi piatti??? non vale...
RispondiEliminaMmmmmmmmmmmhhhhhhhhhhhh!!!!!che buonaaaaaa!!!!!!
RispondiEliminache dire d'altro??? la settimana bianca si sta avvicinando e questo piatto me l'avvicina ancora di piu'.Grazie.
diana
@ Cristina grazie..... :-)))))))))
RispondiElimina@ tesoro, te le rifarò......;-)) e intanto domani dolci!!
@ diana, spero tu ti diverta da pazzi!!!!
RispondiEliminaBaci
A proposito di polenta. Ho comprato dell'ottima farina a Domodossola, macinata grossa a pietra. Deve cuorere almeno un'ora e 3 quarti. Pe non rimestare la faccio in una pentola antiaderente e rimesto pochissimo, non si attacca quasi x niente. Se si attacca un po' fa una buonissima crosticina che poi si stacca e ti rimane la polenta croccante a forma di ciotola. Gis
RispondiElimina@ gis consiglio utilissimo e segnato immediatamente..... proverò sia così che con la pentola a pressione.... e poi vi dirò.. certo l'idea della forma croccante della pentola è intrigante...... grazie e buona notte!
RispondiEliminaCiao.
RispondiEliminaNon dico tutta ma, per la polenta, sostituisci almeno metà acqua con latte e raddoppia il tempo di cottura (l'ideale sarebbe un pajolino di rame elettrico naturalmente!).
Una nota: quella che tu chiami "taragna" in realtà è farina di grano saraceno; la "polenta taragna" è un tipico piatto della Valtellina e della Valchiavenna (un po' come i pizzoccheri) che si fa' un po' con quel che capita ovvero farina di grano saraceno con latte e formaggi vari (latteria, bitto...in genere non formaggi molli con muffe tipo taleggio gorgonzola); più dura a centro tavola su un tagliere di legno oppure, più morbida, scodellata nel piatto con burro fuso di condimento (come se ce ne fosse bisogno) e magare due uova al burro giusto apoggiate sopra...un pieno di saporitissimo colesterolo!
Grazie Umberto, i tuoi chiarimenti sono preziosi e decisamente golosi! se riesco senza fare pasticci li sposto nel mio post. Il colesterolo di tutti deve gioire!!!!! Grazie ancora e a presto
RispondiEliminaEcco fatto ,Umberto , ho condiviso i tuoi utili suggerimenti . Grazie ancora
RispondiEliminaDani
Questa polenta e' proprio quella che ci vuole dopo una bella sciata. Come mi piacerebbe avere un piatto oggi, ma aspettero' finche' quando siamo in montagne. Aproprosito, dove andate a sciare?
RispondiEliminaNoi andiamo a Bormio, sia di estate che di inverno... Siccome le bambine fanno ancora la scuola di sci, per adesso sciamo sempre a Bormio 2000 e 3000. E' molto bello e anche il paese, antico, che risale fino al tempo dei romani per le sue Terme , è molto carino. tu invece?
RispondiElimina@ Umberto: il tuo commento mi porta a pensare che tu scriva dalla Valchiavenna...se è così ci illumini anche sulla preparazione dei pizzoccheri bianchi chiavennaschi al cucchiaio?
RispondiEliminaIn quanto a colesterolo e bontà integrerebbero divinamente questo post!
mi unisco assolutamente alla richiesta di Virò.... speriamo che tu torni a leggerci, Umberto!!!!
RispondiEliminaPreparazione corroborante e versatile all'occorrenza. Ho letto con interesse la disquisizione sulla polenta anche perchè io sarei uno di quelli da 'mare' che scenderebbe sempre con lo slittino ahahaha (scherzo ovviamente).
RispondiEliminaPer il ragù hai fatto una premessa che mi ha fatto parecchio ridere anche perchè senza volersi appellare agli stilemi di cucina regionale in materia di ingredienti anche 'da me' la sveglia la mattina, e conseguentemente il tempo di cottura, determinano in modo decisivo al voto del ragù ahahahaha
Un saluto dal Mario...'montanaro' solo per la parte gastronomica un pò meno per la versatilità sui terreni innevati ehehehe
Grazie Mario... ti confesso che ti vedrei volentieri "volteggiare" sul bianco pendio con una bella fetta di polenta in fondo come esca!
RispondiEliminaUn bacione
Ahahahaha
RispondiElimina:))))