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mercoledì 24 febbraio 2010

Del furor d'aver libri...e qualche domanda


Una delle cose che mi piace di più di questo blog è il legame a doppio scambio che si è instaurato fra noi quando si parla di libri: da una parte, voi consigliate, dall'altra io divulgo le vostre proposte e le mie scelte, innescando quindi una sorta di condivisione che altrimenti sarebbe impossibile. Visto che da vent'anni sono orfana di uno strampalato salotto letterario (si chiamava V.I.P., dove l'acrostico stava per Vietato Il Prestito) l'aver ricreato qualcosa di simile in chiave virtuale mi compensa di una mancanza che, fuori retorica, mi intristiva un po', per non parlare degli stimoli legati ad un parlare di libri ad ampio raggio, come solo il web consente di fare. E questo è il lato A. Il lato B, invece, è la mancanza di immediatezza nello scambio di opinioni, cosa che invece si verifica nei "salotti" e che a ben guardare costituisce l'elemento che li distingue dalle conferenze o dalle lezioni frontali. Siccome qui in cattedra non c'è nessuno, sto pensando a come fare a risolvere il problema e, al momento, mi è venuta una sola idea, che però, essendo ancora in fase embrionale, per ora tengo per me. In compenso, metto la palla al centro e se avete delle proposte su come fare a mettere in moto uno scambio degno di questo nome, le accetto volentieri

Seconda domanda: vado giù diretta, perché per quanti giri di parole faccia per "mitigare" la cosa, nei fatti è così e quindi girarci attorno sarebbe solo una perdita di tempo. C'è una certa influenza di queste "rece" sulle vostre letture e soprattutto sui vostri acquisti. Ossia, fuori dai denti, alcuni leggono (e spesso comprano) i "libri da leggere", dopo che sono stati consigliati qui. Sia chiaro: io faccio esattamente lo stesso con i titoli che mi consigliate voi e la bilancia degli acquisti pesa più dalla mia parte che dalla vostra: solo che per questo mese, ho in lista una decina di libri, mentre quelli che esalto qui sopra sono molto, ma molto meno. Di nuovo, la cosa non può che farmi piacere, perché rientra nella logica dello scambio di cui al punto due (il fatto che mi senta come una specie di Sai Baba in libreria è irrilevante, ovviamente). In più, un bel libro è sempre un bel libro, anche se non vi piace e quindi, per quanto possa andar male, è sempre un'esperienza con il più davanti. Tanto per farvi un esempio recentissimo, sto leggendo "Il tè delle tre vecchie signore" di F. Glauser. Se vi dicessi che mi fa impazzire, vi direi una bugia. Però, è davvero un piccolo capolavoro e quindi -per ora- non demordo: evito di leggerlo in coda al supermercato, lo prendo in mano nei momenti di tranquillità e, pur non essendo ansiosa di vedere come va a finire, mi rendo conto che oggettivamente è un gran bel libro. Quindi, se, metti caso, uno di voi si fosse fiondato in libreria per prendersi l'ultimo Carofiglio e poi mi dicesse che non gli è piaciuto, mi dispiacerebbe sul fronte "umano", per così dire, ma non più di tanto su quello della qualità dell'opera: non è stata di tuo gradimento, ma non hai buttato via nè tempo nè denaro.

Il problema si pone invece con i giudizi negativi e, ancora di più, su quelli "così e così" e non perché si crei un confronto fra chi la pensa diversamente -cosa che, anzi, come si diceva, è la parte più vivace di queste pagine- ma per il rischio che proprio non si crei nulla, nella misura in cui i miei giudizi scoraggino il vostro desiderio di leggere quei determinati libri, per il semplice fatto che a me non sono piaciuti. Anche questo è un empasse da cui vorrei uscire, cominciando col dirvi, per esempio che, a parte 40 anni precisi (ho cominciato a 4 anni e da allora non ho più smesso) di letture di ogni genere, una vecchissima laurea in lettere classiche e una più o meno recente attività di critica marchettara che rinnego dal profondo del cuore, non ho nessuna competenza in merito. Vale a dire che quello che leggete qui sopra non è altro che una riflessione "a voce alta" su una lettura, che mi fa piacere condividere, ma che non intende pregiudicare niente.

Dico questo anche per i non pochi nuovi autori che mi hanno scritto chiedendomi di leggere i loro libri e di parlarne qui sopra. Al momento, preferirei non farlo e proprio per i motivi che ho appena esposto. Qui c'è una comunità di amici, che parla di libri "sanza alcun sospetto" e senza vincoli di alcun genere e, non ultimo, non voglio essere privata dell'immenso piacere di girare per gli scaffali di Feltrinelli e scegliere da me le mie letture. Se volete mandarmi i vostri libri, li leggerò volentieri e vi manderò, in privato, le mie impressioni: ma usare questo blog per farsi pubblicità, questo proprio no.
Buona serata
Ale

15 commenti :

  1. Il sistema ci sarebbe ed è su Feisbuc, apri una discussione sul libro ed avrai i commenti, oppure ci mettiamo d'accordo e chiaccheriamo con skype.
    Non so però se si possono fare le conferens coll.
    Hai mai letto Tullio Avoledo? Il suo ultimo libro "L'anno con i 12 inverni" è molto bello. Avoledo scrive molto bene, è un romanzo veramente piacevole ed non ti dico di che cosa parla ma potrebbe essere il primo di una lunghissima lista.

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  2. cara Ale,
    ti dico francamente che sono un po' perplessa.
    Ti sento preoccupata di qualcosa che mi sfugge.
    Amo questo blog per quello che è , e non è poco.Non ti bastiamo più?
    Ti poni il problema di non essere "dominante", e personalmente a me questo diverte ed incuriosice ,poi sta a tutti noi , perchè ci fa piacere, continuare lo scambio di punti di vista con te. (vuoi aprire un forum?)
    Libri così così o da non leggere? Anche qui non vedo il problema... ti fai un sacco di scrupoli e qui fuori il mondo è una giungla!
    Gli amici e gli amici degli amici che ti propongono il loro ultimo gioiello? Non ti mancherà certo la saggezza di diluirli fra le tante cose che proponi.
    Spero che tu mi capisca perchè contrariamente a te sono veramente di poche parole (ligure da parte di padre!).
    Ciao

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  3. @ Silvia, su Feisbuk ho iniziato a trasferire qualcosa. Pensavo anch'io che potesse essere un'idea...
    Avoledo non lo conosco, ma la lista dei libri è ancora aperta :-)

    @ Gabriella ,smack smack. Mi bastate eccome,e, come hai ben capito, il sacco di problemi che mi faccio deriva proprio dallo star così bene qui.
    Quindi, tanto per stare sulle poche parole, facciamo finta di niente e se qualcuno venderà una copia in meno per colpa mia :-) dormirò lo stesso tranquilla, ok? Grazie
    Ale

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  4. D'accordo in pieno per la linea Maginot, la condivisione deve comunque essere "senza alcun sospetto".
    PS
    Non posso fare a meno di dirti che a fine lettura del post, si è fatto spazio dentro me una esclamazione che si è palesata a mò di fumetto sulla mia testa: "Signorsì signore!!!" ahahaha
    Resto sugli attenti o passo al riposo?! ehehehe :P

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  5. Riposo è una parola che non conosco
    Sergente Hartmann
    ;-)

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  6. Canto marciando: "We play fair and we work hard and we're in harmony M-I-C-K-E-Y M-O-U-S-E Mickey Mouse! Mickey Mouse!" ahahahaaa :))))

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  7. Sono completamente d'accordo con Gabriella.
    Io ho sempre amato la lettura fin da bambina, incoraggiata dai miei genitori (non a caso, di 4 figli hanno fatto 4 accaniti lettori) ma ho il difetto di scegliere le mie letture un po' a caso. Leggere le tue recensioni mi apre mondi diversi e mi fa venir voglia di allargare il cerchio di autori che leggo di solito.

    Poi le tue impressioni negative non mi influenzano più di tanto. Ad esempio avevi scritto di sfuggita su FB che non ti era piaciuto L'eleganza del riccio. A me è piaciuto moltissimo e il fatto che tu non condivida il giudizio non mi fa sentire né inferiore, né incompresa, né altro: i gusti, anche quelli letterari, sono gusti.
    Parimenti, per il mio ultimo compleanno mi è stato regalato La scuola degli ingredienti segreti. La collega che me l'ha regalato ne è entusiasta, secondo me è uno dei peggiori libri che abbia letto negli ultimi anni, ma per me la cosa è chiusa lì e non costituisce un giudizio negativo su chi mi ha donato il libro: come dicevi anche tu, è comunque un'esperienza.

    Questo scambio mi piace tantissimo e poi leggerti è un piacere ed un'autentica esperienza letteraria, quindi... continua così e magari fonda un gruppo apposito su FB!!!

    Un bacione.

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  8. mapi, fiuuuuuu! ha ragione gabriella, mi sa: mi faccio troppi problemi :-)
    grazie grazie grazie
    ale

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  9. Beh...le mie perplessità sui tuoi "scrupoli" eccessivi le avevo esposte e tu le avevi già chiarite qualche post fa; questo non è il sito ufficiale di qualche editore ma proprio un informale salotto dove è bello chiacchierare scambiandosi ricette, esperienze e chiacchiere senza secondi fini.

    Io non amo tantissimo i gialli come te, quindi molti dei libri che ti hanno entusiasmato non saltano in immediato nella mia borsa ma così come non replico tutte le ricette che proponi.

    Il bello di questo blog è proprio questo: un'ampia possibilità di scelta e nessun sospetto...poi, quando leggo qualche commento fa, che non hai amato L'eleganza del riccio, mi consolo perchè mi sentivo una pecora nera in mezzo al coro di approvazioni...

    Riguardo a come rendere tale salotto ancora più ricco potresti scegliere ogni tanto un libro nuovo tra quelli ancora da leggere, proporre un limite di tempo mooooolto più lungo rispetto ai tuoi standard (tipo due mesi) e poi dedicare un post ai commenti, che ovviamente saranno ancora più coinvolgenti dato che molti di noi l'avranno letto...

    P.s. Lo so che usando FB si potrebbe raggiungere lo stesso risultato in modo più veloce ma, lo sai, sono l'unica al mondo ancora non convertita!

    P.p.s. (poi la smetto di ciarlare!)...perchè Vietato il prestito?

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  10. ARGH mi ha mangiato il post mentre lo scrivevo, ci riprovo...

    Onestamente io la vedo come Ale, e capisco anche lo sfogo.
    Probabilmente perché guardo la cosa da un punto di vista totalmente diverso (il backstage)

    Il punto centrale della cosa non è la paranoia o meno del come gestirsti le cose, è invece il fatto che certe persone non si rendono conto di essere inopportune, chiedendo cose che mettono la persona in questione in una situazione (come diavolo si dice in italiano unconfortable???) ok ci siamo capiti ;-)

    Una recensione positiva non si ottiene chiedendola, ma scrivendo un buon libro.

    Far conoscere il libro è lecito, ma chiederne la recensione sarebbe come comprarla, che soddisfazione c'è a leggere un parere positivo solo perché lo si è chiesto?...

    In conclusione: vai Ale spacca tuttoooo!!!! :-D

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  11. @ Virò, mi hai dato una GRANDE GRANDE GRANDISSIMA IDEA!!!! Dimmi se ho capito: scelgo (oppure, meglio ancora: scegliamo a turno) un libro da leggere e ci diamo una scadenza. E poi, alla data della scadenza, ci ritroviamo qui e lo commentiamo assieme, giusto?
    se è questa, mi piace da impazzire!

    @ Muscaria: vadoooooooooooo????? e con 'sto belin di piede, me lo spieghi come faccio???? :-))))

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  12. Sì...intendevo esattamente questo! Mi piace l'idea dell'apputamento virtuale...

    (Perchè v.i.p. era vietato il prestito?)

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  13. Perchè i libri andavano comprati :-)
    (o presi dalla biblioteca), ma non ce li si doveva prestare.
    Detto da una che avrebbe tre biblioteche intere, se avesse preso il "titolo" alla lettera :-((((
    ora mi metto nel pensatoio e vedo cosa riesco ad elucubrare...
    gracias
    ale

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  14. Vai di mazza ferrata, no??? :-)))))

    @ Virò: felice di conoscere una non convertita come me :-)

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  15. ...sei sempre un passo più avanti, è inutile che continui ad illudermi...:-)
    E comunque, io sono una sempre meno praticante :-)))

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