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mercoledì 3 marzo 2010

Schiele e il suo tempo (Palazzo Reale febbraio-giugno 2010)

Di Daniela e Giorgia

SCHIELE E IL SUO TEMPO
L’incontro con un protagonista nella Vienna di primo Novecento.

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“…Organizzata in collaborazione con il Leopold Museum, la principale raccolta di opere di Schiele al mondo, la mostra offre cosi non solo la rara occasione di ammirare i capolavori del Maestro e dei suoi contemporanei, ma anche di tracciare un affresco del clima nel quale questi capolavori furono generati e del quale sono oggi viva testimonianza.”.

Domenica 28 febbraio, ore 16:30, pioggia e vento…il tutto contornato dalla mancanza di un ombrello e della presenza di un cappotto assolutamente non impermeabile. Ma tutto questo non scoraggia i presenti ( c’erano altri come me, con cui ho subito “legato” sentendoci parte di un gruppo di temerari), che non abbandonano la fila che si è creata per l’ingresso della mostra di Schiele a Palazzo Reale a Milano. Il fatto è che non era una normale fila…era una super fila, durata esattamente 47 minuti e che le condizioni climatiche avevano reso quasi insopportabile. E mentre alcuni si allontanavano sconfitti per mancanza di tempo, io avanzavo orgogliosa dicendomi che “per l’arte, questo ed altro”! (Penso sempre a Ginevra in questi frangenti, che direbbe “tranquilla mamma, avanzo spavalda!!!) Primo consiglio: se come me non potete raggiungere Milano, o in ogni caso la mostra, in settimana, ma solo nel week-end, fate una cosa: prenotate, costa solo 1,50€ in più e vi fa saltare interminabili code.
Comunque, per le 5 meno 10 sono riuscita ad entrare, finalmente, e con in mano il mio biglietto e le mie cuffiette dell’audioguida (costo 5 euro), ho varcato la soglia per entrare nel mondo della seccessione viennese lasciandomi alle spalle il mondo reale. In questo piccolo racconto non vi descriverò dipinto per dipinto e disegno per disegno, tutta la mostra: tempo, spazio e rispetto per la vostra pazienza me lo impediscono. Voglio solo raccontarvi le mie considerazioni e le mie sensazioni, per far si che vi scattino l’interesse e la curiosità sufficiente per andare voi stessi, di persona, a gustarvi “lo spettacolo”. Fidatevi, da soli e dal vivo tutto è diverso, non ci sono descrizioni di terzi che tengano. Premesso questo, ritorno un attimo sull’audioguida. Io sono solita prenderle, perché ionocere qualcosa in più non fa mai male, ma a volte mi deludono un pò per lo scarso approfondimento del testo o per le banalità riportate o addirittura per la completa non chiarezza dei percorsi spiegati. Ma questa volta, perfino una rompiscatole come me,non ha potuto dire nulla: ottime spiegazioni, esaurienti, inframmezzate da approfondimenti con letture di lettere, racconti, notizie particolari sugli artisti ecc. Sono molto utili anche i pannelli che compaiono quasi in ogni stanza con sopra foto e commenti relativi alla sezione in cui uno si trova: quindi, se non volete prendere la guida, potete anche affidarvi ad essi, con la consapevolezza, però, di perdervi l’80% delle spiegazioni. L’allestimento è pacato, con toni neutri come il panna, il giallo chiaro, il grigio, con alcune parti di un blu molto forte o di un verdone deciso che esaltano ogni singola opera, che sia un disegno o un dipinto, mettendola in risalto. Ogni quadro è valorizzata grazie alla sua stessa bellezza, aiutata solo dagli sfondi “pacati” o a volte ( per le opere più importanti o semplicemente per le più famose) grazie all’uso di pedane che bloccano il visitatore, costringendolo ad una visione più distante. Anche le vetrine, poste solo su alcune opere, non urtano la visuale, creando spiacevoli riflessi, ma svolgono la loro funzione in maniera impeccabile, cioè quella di protezione, senza creare turbative. Ovviamente questo succde anche grazie all’uso sapiente e alla disposizione perfetta delle luci: soffuse in molte sale, per problemi di conservazione, creano una fusione totale tra ambiente circostante e opera stessa, poiché il loro tono è simile, quasi coordinato, a quello usato dagli artisti. Questo provoca una atmosfera di compenetrazione tra la realtà ed il mondo magico dell’arte. Un’altra trovata interessante è l’utilizzo di musica classica come sottofondo, proprio per ricordare il meraviglioso rapporto di quel periodo tra musicisti e pittori viennesi, mettendo per iscritto su pannelli che si trovano in ogni sala, tutte le sinfonie o i brani ascoltati. Un'unica piccola pecca : i chiodi che, solo in alcuni dipinti, per fortuna, fuoriescono un poco da dietro la cornice.
Il percorso da seguire è molto chiaro e lineare e ti permette di conoscere molti degli esponenti del periodo di Schiele: il suo maestro Klimt, Mosler, Blausteiner, il giovanissimo Gerstil e anche Egger-lienz, Mopp, Kolig, ed il grande Kokoscka. Per circa due ore sarete immersi nel racconto di breve ma intenso periodo tra la Seccessione Viennese e l’espressionismo, e vedrete molti disegni meravigliosi creati con tratti morbidissimi, dipinti con colori accesi, verrete incantati dall’erotismo delle donne nude e non, di Schiele e dai suoi paesaggi meravigliosamente strani; per quelle due ore vedrete con i suoi occhi e conoscerete la sua vanità e il suo spirito “ambinguo”, la sua amicizia con Klimt e molti altri pittori dell’epoca, il suo rapporto particolare con la sorella Gertie, con il sesso che lo affascina e con le donne (che vede come oggetto di desiderio e come impersonificazione dell’erotismo più alto).
Ma vi scontrerete anche con la sua paura ed il suo disprezzo per la guerra, e l’ossessione per la morte che nacque in lui dopo la perdita del padre oltre che con la sua consapevolezza di essere un grande dell’arte mondiale. Nel suo letto di morte dirà “… La guerra è finita, ed io devo andare. I miei quadri saranno esposti in tutti i musei del mondo.”.
Alla fine della mostra, oltre al corposo catalogo di Skira (49euro), ci sono anche altri due libricini molto interessanti: “Schiele”, SkiraMiniARTbooks, di 96 pagine, in brossura ( un piccolo riassunto di vita, morte, miracoli, psicologia, opere ecc) a 5,90 euro e “Diario dal carcere”, a cura di Arthur Roessler, 72 pagine a 14 euro, scritto direttamente da Schiele durante la prigionia durata qualche mese con la condanna di aver usato come modelle alcune ragazze minorenni.
Spero di esservi stata utile!

Alla prossima.


PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
Palazzo reale, piazza duomo 12, Milano
Orari
Lunedì 14.30 – 19.30
Martedì, Mercoledì, Venerdì e Domenica 9.30 – 19.30
Giovedì e Sabato 9.30 – 22.30
La biglietteria chiude un’ora prima

9 commenti :

  1. che bello, consiglio a tutti di visitarla (anche se non ci sono stata). Io adoro schiele, sono mezza austriaca e ogni volta che vado a vienna visito il leopolds museum, perchè è davvero sempre emozionante, sono stata qualche volta anche a tulln (città di nascita di schiele) con tante tante opere interessanti. Poi non mi risulta che questi quadri "viaggino" molto, quindi per una volta che in Italia c'è questa possibilità non posso che consigliarla vivamente! A quanto descrivi è anche molto ben allestita come mostra, e questa mi sembra una cosa davvero importante. Grazie per le tue impressioni!

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  2. Bellissimo!
    Mi sarebbe piaciuto venire a Milano,ma tra i vari impegni è stato impossibile. Però al Leopold non me lo sono perso...Ed è davvero un bel consiglio quello che dai!Ciao
    Matteo

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  3. Eh vabbè, ma un salto alla Fnac lo potevi pure fare così ci conoscevamo :)
    Sono felice per la mostra di Schiele, sapere che è organizzata bene (audioguida compresa, roba che in genere, per come è fatta, aborro!) mi rende ancora più desiderosa di vederla. Grazie!

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  4. Che MT sia un 'caffè letterario con cucina a vista' era indubbio. Se il risultato era incuriosire e dare uno spunto per ciò che forse non avrei scelto volutamente allora ci sei riuscita. Prediligo altri luoghi e differenti età storiche in pittura ma non di meno mi piace conoscere...e quindi grazie per questo breve, esaustivo prologo a ciò che andrebbe solo approfondito di persona! Buonissima giornata ;)

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  5. @ Iana si in effetti è un'occasione unica al momento per la ricchezza di opere presentate. Vale davvero la pena di fare un salto, nella speranza di poter vedere prim o poi anche il Leopold. Buona giornata a te

    @ Grazie Matteo per l'apprezzamento, ma in effetti quando capita di vedere qualche cosa che valga la pena visitare è bello raccontarlo. ciao e a presto

    @ Maricler ci sarà ben una prossima volta per milano e magari un saltino riesco a farlo per prenderci un caffè insieme. Magari diamo un'occhiata insieme alla prossima mostra! Un bacione

    @ Mario si hai proprio, come sempre , centrato il punto. Sono solo piccole pennellate, per rimanere in tema, date con lo scopo di incuriosire ed invogliare a dare una sbirciatina a ciò che di bello capita di vedere. Un bacione
    e buona giornata anche a te.

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  6. Dani, il Leopold è un Must! Come Vienna. Ci devi assolutamente portare le ragazze.
    Al Leopold ci sono anche alcuni Kokochka e Klimt.
    A me piace molto ed anche le sue poesie sono molto belle.

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  7. Giuro,appena potrò non me lo perderò....ci sono così tante cose però che vorrei vedere.....spero che di riuscire presto!
    Baci ragazza

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  8. Spero da qui a giugno di riuscire a farci un salto! Grazie per la descrizione ed i suggerimenti, quella della prenotazione è una magnifica idea :-D

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  9. Come dicevo , felice di esservi stata utile.....Buona giornata a te

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