Il primo giorno d'asilo sono stata picchiata dalla maestra, perchè non volevo dormire al pomeriggio. Fosse successo oggi, saremmo finiti sui giornali: all'epoca, non era infrequente che le insegnanti ricorressero a questi sistemi, per cui la cosa non aveva avuto strascico, quanto meno fuori dal cortile della scuola. In casa nostra, però, la vicenda non era passata sotto silenzio: io avevo continuato a giocare tranquilla per il resto del giorno, riservandomi strategicamente le energie per dare il meglio di me all'arrivo di mia madre: il mio primo "j'accuse" fu intervallato da pianti, lacrime e singhiozzi ("mi-ha...sniff sniff....mi-ha-pic...sigh sigh... mi-ha-picchiato!!!!), ma la porca figura fu assicurata: gli annali parlano di peregrinazioni dei vari membri della famiglia, fortunatamente esigua, che si conclusero con una bella lavata di capo per l'insegnante ed un caustico commento di mio padre, in merito agli scenari che questa figlia gli avrebbe aperto in futuro.
La previsione precisa non la ricordo: di sicuro, anni dopo, mi chiese sconsolato com'è che, da qualsiasi parte mi mettessero, io finissi sempre per stare all'opposizione ma non era certo quella volta lì. In ogni caso, però, nei quaranta e passa anni che son trascorsi da allora, le volte in cui mio padre ha avuto ragione sono state un'infinità, perchè un'infinità sono i casini in cui o mi sono caccita, di spontanea volontà, o sono finita, senza aver neanche il tempo di rendermi conto di quello che stesse capitando.
In questi giorni, siamo nel pieno della seconda che ho detto. Che cosa sia successo, non si è ancora capito, ma quello che è certo è che dobbiamo trovarne un modo per venirne fuori. Al solito, si tratta di uno dei pasticci targati Raravis- e cioè, nulla di grave, in sè, devastante sotto l'aspetto delle implicazioni che comporta, dal piano etico, a quello deontologico e, buon peso, quello morale. O meglio: devastante per me. Perchè purtroppo mi ostino a ragionare per princìpi, ciascuno dei quali ha una precisa corrispondenza in una scala di valori, che mi ostino a percorrere, in su e in giù, con la tenacia della coerenza e la fiducia nel prossimo.
Dopo quaranta e pass'anni di facciate, avrei dovuto imparare qualcosa. Invece, non solo non l'ho fatto, ma ho anche tirato su una figlia, con lo stesso identico modo di affrontare la vita. Per cui, all'atto pratico, da quindici anni a questa parte, da noi si moltiplica tutto per due, con mio marito che alza gli occhi al cielo e che si chiede, nell'ordine, perchè la gente non lo lascia quietare e che cosa ha fatto, nella vita, per meritarsi 'ste qua.
Stavolta, poi, sono ancora più arrabbiata: perchè giovedì parto e vado a Palermo, dalla Stefania, che si sta facendo un mazzo tanto da non so quanti mesi per organizzare la presentazione del libro e se c'è una tre giorni che volevo godermi bene, partendo da un mese prima, intendo, era proprio questa. Sia chiaro: Stefania è una forza della natura e a me basta pensarla, perchè mi ritorni il buonumore. E se la penso in tenuta da combattimento, pronta a scacciar via le mie preoccupazioni con l'infallibile tacco 15, il buonumore migliora ancora di più. Anzi, a ri-ri pensarci, il bonumore è assoluto, totale, appagante, tanto che ho aperto questo post con le occhiaie di una notte in bianco e l'umore adeguato e ora sto di nuovo ridendo, all'idea di che cosa succederà venerdì, in piazza della Vergogna. Se mai c'è una nube che offusca il panorama, è che non ci possiate essere tutti: ricevo messaggi di sconforto- ma insomma, ma così lontano, ma proprio quando non ci sono, ma come si fa- e a tutti prometto resoconti dettagliatissimi, una tantum senza censura. Se riesco, ci aggiorniamo giovedì, prima della partenza, ma da domenica in poi prometto reportage al nanosecondo, con tutto quello che avreste voluto sapere - e anche qualcosina di più. Riuscite a resistere??? ;-)
ALBICOCCHE AL ROQUEFORT
La fonte è questo bellissimo sito, ma questa è una classica non ricetta: la trovo perfetta per i buffet, per le "cene da mondiale", per interpretare in modo diverso un frutto che sul fronte occidentale presenta ancora poche novità.
Le dosi sono per mezzo kg di albicocche, ma voi considerate che vi ci vorranno tre metà per commensale: quindi, regolatevi ad occhio sul peso della frutta e poi fate le proporzioni con il resto degli ingredienti
500 g di albicocche
100 g di roquefort (potete anche usare dell'ottimo gorgonzola piccante)
2 cucchiaini di succo di limone
2 cucchiaini di miele leggero (io ho usato il corbezzolo, ma va bene anche l'arancia o un buon millefiori)
2 cucchiai di creme fraiche (o di panna: in quel caso, almeno 50 ml)
un po' di timo fresco
sale (poco)
Dividete le albicocche in due, togliete il nocciolo e riducetene la metà in pezzettini piccoli, a coltello. Spruzzate la cavità delle mezze albicocche con il limone e spennellate con il miele e mettete in frigo.
Ammorbidite il roquefort con la creme fraiche o la panna, aggiungete le albicocche sminuzzate e il timo, assaggiate e aggiustate di sale. Io ho aggiunto ancora un po' di miele, per accentuare il contrasto dell'agrodolce, anche se la ricetta non lo prevede- e la prossima volta, di nuovo.
Tenete la crema di roquefort in frigo, fino a pochi minuti prima di servire. A quel punto, riempite le albicocche, decorate con un po' di timo fresco e portate in tavola.
Due cose
se usate albicocche mature, il piatto ci guadagna in sapore.
noi abbiamo riempito le mezze albicocche un'ora prima di servirle: le abbiamo tenute in frigo fin quasi all'ultimo, servendole a temperatura ambiente, e hanno retto benissimo. Non sono giornate da 40 gradi all'ombra, di sicuro: però, secondo me ci si può portare avanti, senza problemi.
Buona gornata
Ale
Caspita Ale, è un sacco di tempo che ti sento parlare di porche figure ma non mi ero mai resa conto di avere a che fare con la REGINA DELLE PORCHE FIGURE!!!
RispondiEliminaAddirittura fin dai tempi dell'asilo, mi congratulo con te! :-D
Un resoconto di porca figura accompagnato da una non-ricetta da porca figura poi è il massimo: mi sa che questa settimana la Ola te la becchi tu! :-D
Queste albicocche: sono da fare!
RispondiEliminaPer Palermo inboccalupo!!!Piazza della Vergogna e dove se no? Aspettiamo resoconto dettagliatissimo.
Per il resto quando si cresce con principi sani e retti si continua così per sempre!!!consolati.
diana
Considerando che il mio albero quest'anno ha deciso, forse, di regalarci ben 12 albicocche( uccellini permettendo) credo che dovrò solo portare pazienza qualche giorno e poi regalare unicamente a me stessa un'abbondante dose di questa curiosa prelibatezza!!
RispondiEliminaAhimé il tacco che ho trovato, il massimo del massimo, è solo 12!!! ... e quindi, capisci bene, che sono stramegaarciiper impegnata a cercare il tacco 20!!!
RispondiEliminaCome al solito mi fai morire dal ridere, anche quando ci son problemi... e non sai quanto io abbia la tua stessa, precisa propensione a mettermi nei guai e a ritrovarmici anche mio malgrado!!! A parte i 20 cm che ci separano e queste raffinatezze che tu prepari, siamo proprio due goccie d'acqua io e te!!!
Ti aspettooooooo!!!!
la combinaison entre le fromage et l'abricot doit être divine!!!
RispondiEliminaj'en salive d'avantage
bonne journée
che ricetta meravigliosaaaaaaaaaaaaaa, ma ora ti picchio virtualmente perchè ho visitato il sito che consigli e ho pure fatto l'abbonamento provaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa ecco ti pareva che non comperavo? che bel sito e che belle ricette! grazie tesoro!
RispondiEliminaun grosso in bocca al lupo per il tuo viaggetto! e ti aspettiamo! baci Ely
Albicocche davvero golose...anche se non amo il roquefort potrei sostituire con un altro formaggio...non vedo l'ora di provare!!
RispondiEliminaLo so...ultimamente funziono più al contrario del solito...in più il caldo umido mi fa perdere la poca lucidità che mi rimane...ma...non ho capitoooo!
RispondiEliminaQual è il problema? Tutto organizzatissimo, tappeti rossi srotolati per l'occasione, gente felicissima di esserci ed affranta di non esserci, l'idea di tre giorni in Sicilia...
Un attimo di ansia? Panico da partenza? Comunque sia hai tutta la mia sana ed affettuosissima invidia! Bon voyage...
Ti confesso che stavolta ho aperto questo post non tanto per la ricetta, ma per la curiosità di "farmi un po' i fatti tuoi" e collegare l'incazzatura con il tacco 15!!! Non ci ho capito molto, ma è stato divertente leggere su una parte di te molto intima e personale.
RispondiEliminaF-A-N-T-A-S-T-I-C-H-E!!!!.....non ci sono altre parole per descrivere queste albicocche!!
RispondiEliminaCarinissima questa ricettina per le albicocche..in stile salato! certamente perfetta per noi che amiamo i contrasti!
RispondiEliminabravissima!
baci baci
Ottima ricetta non ricetta! peccato che l'alberino striminzito di mio suocero ha prodotto delle albicocche grosse come fragole.
RispondiEliminaI tacchi 15 servono solo a poche cose:
- rompersi le caviglie
- cercare di sedurre un feticista.
Mangiati un gelato e non pensarci.
in bocca al lupo per la presentazione e per la pronta risoluzione del tuo casino personale.
RispondiEliminaanch'io all'asilo non dormivo mai... ma non ricordo che mi avessero picchiato (avrò rimosso?)
la ricetta è sfiziosa assai, ne potrei mangiare una decina... tanto è frutta!
Ma sai che avevo lo stesso problema anche io all'asilo? Nel senso che non volevo dormire nel pomeriggio (e difatti non dormivo!)
RispondiEliminaPerò sono stata più fortunata di te, nessuna maestra manesca.
Queste albicocche devo passarle a Zebulon, che apprezzerà sicuramente!
Vorrei poter apprezzare anche io in maniera attiva, ma come sai il roquefort non posso toccarlo, purtroppo :-/
Per quanto riguarda Piazza della Vergogna, come ho già detto anche a Stefania: vorrei potermi materializzare con la mia telecamera, perché a quel punto la Palma di Cannes e pure l'Orso di Berlino non ce la toglierebbe nessuno!!!!
Io le albicocche ce l'ho. Devo solo aspettare che maturino.Gazze permettendo!!!! Da piccola ho avuto il tuo stesso trattaemento. Non ho figli, ma ho un marito...!!!!FREGATENE e vivi positivamente! deny
RispondiEliminaDa quando ho saputo del progetto, alimento anch'io "la nube che offusca il panorama" per l'impossibilità di esserci ...
RispondiEliminaIn bocca al lupo :)
Caspita, ma siamo in tante ad avere avuto problemi all'asilo. Che tutto ciò spieghi la nostra sintonia da adulte? :-D
RispondiEliminaIo all'asilo una volta sono stata messa ingiustamente in castigo: si approssimava l'ora di arrivo dei genitori e mi è stato perentoriamente ordinato di andarmi a sedere in panchina, cosa che ho fatto senza protestare anche se non avevo fatto assolutamente nulla (sono sempre stata una bimba ubbidiente, fin troppo).
Quando mia mamma è venuta a prendermi le ho raccontato dell'ingiustizia patita (nemmeno in toni lamentosi, questo lo ricordo ancora) e lei mi ha detto che se lo avessero fatto ancora mi avrebbe lasciata a casa dall'asilo. Il giorno dopo, all'approssimarsi dell'ora di uscita, sono andata mia sponte a sedermi sulla panchina e ho detto a mammà che l'avevano fatto di nuovo.
Dal giorno dopo... a casa dall'asilo!!! :-D
Abbinamento mai provato ma è sicuramente bellissimo da vedere. A questo punto non mi resta che comprare gli ingredienti e testare personalmente ;))
RispondiEliminaMa che bocconcini sfiziosissimi! Da fare assolutamente!
RispondiEliminaLe albicocche? Deliziose!
RispondiEliminaIl libro lo è altrettanto!!!!
Di cosa ti preoccupi?
Take it easy.... e goditi il meritato successo!!
Non vorrei augurare nulla di male alle balene.... ma..... mi hai capito, non è vero????
Ovviamente sono in trepidante attesa per il resoconto... minuto per minuto, sia ben chiaro!!!
Un grande abbraccio
Licia
E' vero questa cosa dell'asilo dà da pensare :-DDDD
RispondiEliminaPS: Dal giorno dopo, a casa dall'asilo?
Grande Mapiiiiiiiiiiii :-DDDD
Quoto le arrabbiature della Alessandra per silenziosa affinità sui principi,
RispondiEliminala docile genialità di MariaPiaBruscia all'asilo...mah...una parola per quel SANTO uomo del marito nessuna la spende?! :PP
Eccomi qua...nella pur totale (ed al buio direi) condivisione della linea Maginot-Raravis...che un pensiero di conforto va al marito!!
ahahahahahahaha :DDDDD
PS
RispondiEliminaIo all'asilo ero un bambacione conquistabile con un biscotto al cioccolato...forse anche alle elementari ed alle medie però...mhmm eh si!...anche le superiori...eh (viso sconsolato)all'università idem!! ahahahahahahaha :DD
Ottime! Ti consiglio di provare ad aggiungere su ogni albicocca con roquefort un pistacchio! Sentirai che meraviglia :)
RispondiEliminache bella idea, mi piace l'accostamento delle albicocche con un formaggio saporito, le proverò sicuramente!
RispondiEliminaseguo sempre il vostro blog e ho già copiato un sacco di ricette, complimenti!
passate anche dal mio blog se vi va!
a presto,
Michela