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mercoledì 14 luglio 2010

... and the book is....


Ok, confesso: ho un po' barato. Giuro su tutti i tomi della biblioteca di Alessandria che l'ho fatto solo per spirito di altruismo e di sacrificio e che ero in assoluta buona fede, però ho barato sul serio, contravvenendo alla prima ed unica regola di questo appuntamento, che vuole che nessuno, a cominciare dalla sottoscritta, abbia la benchè minima conoscenza del libro da proporre: ma dopo che ho letto le prime righe di questo romanzo, ho iniziato a pensare che potesse essere perfetto per le nostre letture comuni: e quando sono arrivata a pagina venti, non ho più avuto dubbi: dobbiamo leggerlo tutti- e tutti insieme.

La casa editrice è la solita Adelphi, già abbondantemente lodata a suo tempo; l'autore, invece, non è mai stato citato, almeno qui sopra, visto che per me è un perfetto sconosciuto. A spingermi all'acquisto è stato il titolo, terribilmente seducente nella traduzione italiana (Il Paese dei libri perduti), assolutamente irresistibile nell'originale, quel Sixpence House*che, per chi ama la Gran Bretagna come me, non può che suscitare commozione e nostalgia.

La storia promette bene, anzi benissimo: Paul Collins è un giornalista inglese che vive a San Francisco con la moglie e il figlioletto e che sbanca il lunario come può, lavorando come free lance ed inventandosi di volta in volta articoli e spunti. Quando però ha inizio la storia, raccontata nel romanzo, il loro conto in banca è decisamente in rosso: e così, Paul decide di vendere tutto e far ritorno in Gran Bretagna, in Galles, questa volta, e precisamente ad Hay- on- Wye, cittadina tagliata fuori dai circuiti turistici e scoperta anni prima grazie ad una segnalazione della Lonely Planet che lo indicava come "la Mecca dei Bibliofili".
Tanto era bastato, ad un bibliofilo accanito come Paul, per fiondarcisi, senza pensarci due volte, e per tornarci a più riprese, inevitabilmente e irresistibilmente attratto dal richiamo dei libri. E così, quando le circostanze della vita gli impongono una sterzata, la decisione non si fa attendere: si torna in patria, ad Hay-on- Wye.

I coniugi Collins vengono accolti a braccia aperte dalla comunità che, nel frattempo, si è autoproclamata Principato Autonomo, in virtù della consapevolezza di una diversità che trae proprio dall'amore per i libri le sue radici: e sarà proprio il Principe in persona, il libraio più libraio di tutti, a commissionare a Paul il compito di frugare alla ricerca dei libri perduti: quelli che nessuno ha mai o più voluto, messi al bando dalle regole del mercato o dai gusti del pubblico e che si nascondono nei meandri degli scaffali delle librerie, di Hay-on-Wye e del resto del mondo. "una sorprendente meditazione sul valore dei libri nel tempo", recita la terza di copertina, che si interseca con le storie di tutti i girni, raccontate con garbo e finissimo sense of humor.

Vi sembra che potessi tenermelo per me, un libro del genere????
ci vediamo il 15 settembre, come al solito
ciao
ale

*per chi non lo sapesse, la moneta da sixpence è una moneta antichissima, predecimale, abolita nel 1971 quando il Regno Unito si convertì al sistema in uso in gran parte del resto del mondo. I Britannici, però, restano affezionati a questa monetina, che era quella che si nascondeva nel Christmas Pudding o che si metteva nella scarpa delle spose (something old, something new, something blue- and a sixpence in your shoe): tanto che oggi è diventato un portafortuna. Ad Edimburgo, sul Royal Mile, c'è un negozietto che ne ha fatto incetta, a suo tempo, e che fino all'ultima volta che ci sono stata, li vendeva: perchè produca i suoi effetti benefici, il sixpence deve essere regalato, per cui, visto che stiamo preparandoci a partire per la Scozia, suggerivo a mia figlia di portare tanti sixpences alle sue amiche: se qualcuno di voi si prenota, ne prendo qualcuno di più. Sempre che il tizio non abbia finito le scorte....


12 commenti :

  1. Può un napoletano non prenotarsi??? ehehehehehe
    PS
    Ok, lo ammetto sono caduto nella lusinga della "reservation" e mi sono distratto dall'ironizzare sulla scelta del libro. Faccio ammenda e passo la mano...ma solo per questo turno però ;PPP

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  2. Avevo letto i primi due libri di Paul Collins: "Né giusto né sbagliato", in cui racconta senza sentimentalismi l'autismo del figlio Morgan e poi "La follia di Banvard", tredici storie di personaggi che in un modo o nell'altro hanno perseguito una loro ossessione, qualcuno raggiungendo anche per un momento fama e ricchezza, ma tutti oramai completamente dimenticati. In questi giorni sto leggendo questo suo terzo libro e mi sembra di capire che nemmeno questo mi deluderà

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  3. mario: fiuuuuuuuu... ma temo il prossimo "due per uno"...

    dede, ma grazie! pensa che io non conoscevo questo autore e, come ho scritto poco fa, ho comprato il libro per il titolo. Me ne sono innamorata dopo le prime righe e anch'io penso che non resterò delusa. Cercherò anche di procurarmi gli altri due, visto che mi interessano anche gli argomenti trattati. Ora non vorrei sbagliare, ma il riferimento all'autismo mi fa venire in mente che forse Nick Hornby abbia recensito il suo libro (anche Hornby ha un bambino autistico), parlandone in termini lusinghieri. In ogni caso, me li procuro, anzi: vorrei già averli sul comodino, pensa un po'!
    ciao
    ale

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  4. Aspetto un segno che hai tirato il fiato e poi ce la vediamo io&te in tema di libri ;)
    Un abbraccio da D. che è qui con me :)

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  5. E si scopre anche che Gambetto è un concittadino...:-D
    (mi posso prenotare anche io? Se vuoi, puoi metterlo nel Christmas pudding :-D Grazie.)
    Passato oggi alla Feltrinelli. Dirlo prima no, eh? Ti perdono (perché so) e perché c'è tempo fino al 15 Settembre ;-)
    Fabio

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  6. e non avevo fatto i conti con i napoletani, epporcavacca!!!! un tir, mi dovrò affittare, altro che il cassone del marito!
    Aspetta una settimana ancora prima di andare alla feltrinelli: pensa vo di consigliarne un altro. Intanto, d'estate si legge e ci si riposa... mica si viaggia come dei forsennati, no???? :-)

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  7. Dunque, ho appena comprato tutta la saga di Agnes Brown, L'orribile kharma della formica, la guida dell'Austria e tu mi dici di comprare anche questo????? Domani è festa qui a Palermo... venerdì, mi fiondo, che da Kalòs c'è il 25% di sconto ;)
    P.s. Quanti meridionali fra i tuoi lettori...
    Baci

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  8. Stefania, tu sei telepatica: io no, che ti faccio comprare i libri a singhiozzo, ma tu sì. Perchè giusto prima di aprire il pc (è la mia prima pausa caffè, finchè dormono ancora tutti) stavo pensando a mia nonna e alle "barriere" di tre generazioni fa. Per lei, erano meridionali da La Spezia in giù, ma non è che con i Chiavaresi andasse granchè meglio. Stavo faceno la conta :-) dei miei amici e i meridionali superano di gran lunga noi del Nord (con una densità mostruosa intorno a Napoli e sull'asse Trapani-Palermo- Catania). Però, sono sicura che, se fosse ancora viva, non solo approverebbe questa scelta, ma la apprezzerebbe senza riserve, vista la qualità delle persone di cui sopra. Tu sei fra queste, così come Fabio&Annalu e Mario e molti altri che passano di qui: dimmi se mi sono sbagliata..:-)
    ASPETTA ANCORA UNA SETTIMANA ad andare in libreria, che ne ho ancora, di consigli di lettura...
    ciao
    ale

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  9. Questo me lo segno, non lo leggerò adesso con voi, ma me lo segno!

    E, a proposito di autismo, non so se lo avete letto ma "The Curious Incident of the Dog in the Night-Time" (in Italia: Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte) è un libro bellissimo.
    L'autore è Mark Haddon.
    Lo consiglio a tutti.
    Se poi siete anche pratici di Londra, lo apprezzerete anche di più ;-)

    PS: è incredibile, il sixpence mi manca! Posso prenotarmi? Dovrei anche avere la cosa giusta da darti in cambio (ovvero il suo corrispondente Olandese, che ormai non esiste più) spero di averne ancora però! Devo cercare bene.

    PPS: mi ci dovrei fare un vestito di sixpence in questo periodo!

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  10. libro che avevo già addocchiato ;-) quindi ok ...l'accendiamo!!! ho fatto anch'io come la stefania e sto "accendendo" un leasing per gli acquisti libreschi...solo che ,è inutile, non ne posso fare a meno. libro= linfa vitale!solo che "al nord" gli sconti sono MOLTO rari!!:-(
    baci

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  11. Ciao carissima Ale!
    Grazie ancora ...oltre che preziosissima dispensatrice..assieme alla Dani..di consigli culinari..sei un punto di riferimento per le mie letture..ho conosciuto Agnes Browne grazie a te..non manco proprio mai di dare una sbirciatina qui..ciaooo e buona giornata!
    Mire

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  12. Molto a posteriori, lo so, ma è andata così, la mia estate...Questo libro mi è piaciuto per lo stile (giornalistico, direi..) ; quanto alla "storia" mah... oscillo tra un discreto entusiasmo ed una sensazione di occasione mancata .Altrettanto bibliofaga della nostra Raravis, venderei (quasi) tutto per vivere una simile avventura : sprofondare fisicamente in stanze piene di libri; aspirarne l'odore polberoso e vissuto.... Mi aspettavo di più, da uno che getta il cuore oltre l ostacolo e - seppur carico di gravami economici - coraggiosamente varca un oceano (anche mentale) e si tuffa nel più old dei vecchi villaggi inglesi. Tant'è che poi torna indietro, liquidando abbastanza frettolosamente - è quel che ho provato io, verso la fine del libro -un'esperienza più emotiva che vera, benché (e comunque) unica.

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