di Alessandra
In questi giorni, complice una noiosissima grana in cui siamo finiti, stiamo amabilmente disquisendo sul confine fra la leggerezza e la malafede, per giungere all'amara conclusione che a far più danni è la prima. D'altronde, una delle perle di saggezza preferite di mia madre vuole che i cretini debbano temersi più delle persone cattive e, pur senza aver mai approfondito le ragioni di questa sua convinzione, ne ho testato di persona la veridicità. Non voglio pensare a che cosa potrebbe succedere se ci si imbattesse in un cretino cattivo, un po' perchè ho deciso che la sfiga, qui sopra, avrà la strada sbarrata, da ora in poi, e un po' perchè gli effetti delle loro azioni separate bastano e avanzano e non fanno desiderare di più.
Comunque sia, riprendendo il filo del discorso, la nostra conclusione è che la leggerezza dovrebbe essere bandita da tutti i rapporti esistenti, umani e disumani che siano: per leggerezza ci si taglia col coltello delle verdure, per leggerezza si lascia il basilico al sole, per leggerezza si trascurano dettagli che poi si rivelano fondamentali per la buona riuscita di qualcosa e per leggerezza, infine, si compiono azioni che si sa bene, anzi benissimo, che vanno accuratamente evitate.
Come, per esempio, aprire l'armadio della figlia, il martedì mattina.
A scanso di equivoci, l'armadio di mia figlia non dovrebbe essere aperto MAI, a meno che non vi piaccia sentire il gusto della bile in bocca. Però, il martedì e il venerdì mattina è peggio, perchè quelli sono i giorni successivi alle Grandi Manovre che la donna di servizio fa in camera sua. Per cui, al primo sciopone che vi prende, vedendo cataste di roba ammaloccate a destra e a manca, si aggiunge anche la botta di nervoso conseguente al rapido calcolo dei soldi che anche questa settimana avete buttato via in pulizie che , mai come in questo caso, durano davvero lo spazio di un mattino.
Che poi, per carità, affondare le mani in quelle masse informi porta sempre qualche frutto: stamattina, per esempio, abbiamo recuperato due teli da mare, rigorosamente umidi, un vecchio pigiama del marito che fino al giorno prima era in campagna, un maglione di lana appallottolato, le due paia di calzoni nuovi comprati sabato ("si devono abituare" ha risposto), oltre, ovviamente, a qualche metro di collane-collanine-braccialetti e borse-borsette-borsettine perchè, si sa, in un armadio che conti son gli accessori quelli che fanno la differenza.
Il tutto per cercare una gonna da prestare alla sua amica Alice che, lungi dal darmi sostegno, sceglieva la via della persuasione occulta, continuando a chiedermi "dov'è che lo vedi il disordine, Ale?": è solo quando ho detto che lei sarebbe uscita da qui nuda dalla cintola in giù e priva del conforto della sua amica, segregata in casa a pulire, che allora hanno manifestato qualche blando segnale di reazione, culminato con un "mamma, mi spieghi come faccio a trovare la gonna per la Alice, se non esci dalla mia camera?" a cui ho ovviamente obbedito, rendendomi conto solo ora che se volevano farmi passare per scema, ci sono riuscite benissimo....
In questi giorni, complice una noiosissima grana in cui siamo finiti, stiamo amabilmente disquisendo sul confine fra la leggerezza e la malafede, per giungere all'amara conclusione che a far più danni è la prima. D'altronde, una delle perle di saggezza preferite di mia madre vuole che i cretini debbano temersi più delle persone cattive e, pur senza aver mai approfondito le ragioni di questa sua convinzione, ne ho testato di persona la veridicità. Non voglio pensare a che cosa potrebbe succedere se ci si imbattesse in un cretino cattivo, un po' perchè ho deciso che la sfiga, qui sopra, avrà la strada sbarrata, da ora in poi, e un po' perchè gli effetti delle loro azioni separate bastano e avanzano e non fanno desiderare di più.
Comunque sia, riprendendo il filo del discorso, la nostra conclusione è che la leggerezza dovrebbe essere bandita da tutti i rapporti esistenti, umani e disumani che siano: per leggerezza ci si taglia col coltello delle verdure, per leggerezza si lascia il basilico al sole, per leggerezza si trascurano dettagli che poi si rivelano fondamentali per la buona riuscita di qualcosa e per leggerezza, infine, si compiono azioni che si sa bene, anzi benissimo, che vanno accuratamente evitate.
Come, per esempio, aprire l'armadio della figlia, il martedì mattina.
A scanso di equivoci, l'armadio di mia figlia non dovrebbe essere aperto MAI, a meno che non vi piaccia sentire il gusto della bile in bocca. Però, il martedì e il venerdì mattina è peggio, perchè quelli sono i giorni successivi alle Grandi Manovre che la donna di servizio fa in camera sua. Per cui, al primo sciopone che vi prende, vedendo cataste di roba ammaloccate a destra e a manca, si aggiunge anche la botta di nervoso conseguente al rapido calcolo dei soldi che anche questa settimana avete buttato via in pulizie che , mai come in questo caso, durano davvero lo spazio di un mattino.
Che poi, per carità, affondare le mani in quelle masse informi porta sempre qualche frutto: stamattina, per esempio, abbiamo recuperato due teli da mare, rigorosamente umidi, un vecchio pigiama del marito che fino al giorno prima era in campagna, un maglione di lana appallottolato, le due paia di calzoni nuovi comprati sabato ("si devono abituare" ha risposto), oltre, ovviamente, a qualche metro di collane-collanine-braccialetti e borse-borsette-borsettine perchè, si sa, in un armadio che conti son gli accessori quelli che fanno la differenza.
Il tutto per cercare una gonna da prestare alla sua amica Alice che, lungi dal darmi sostegno, sceglieva la via della persuasione occulta, continuando a chiedermi "dov'è che lo vedi il disordine, Ale?": è solo quando ho detto che lei sarebbe uscita da qui nuda dalla cintola in giù e priva del conforto della sua amica, segregata in casa a pulire, che allora hanno manifestato qualche blando segnale di reazione, culminato con un "mamma, mi spieghi come faccio a trovare la gonna per la Alice, se non esci dalla mia camera?" a cui ho ovviamente obbedito, rendendomi conto solo ora che se volevano farmi passare per scema, ci sono riuscite benissimo....
CHERRY COCONUT FRIANDS
Ricetta col marchio d'autore, visto che proviene da uno dei cult blog di questi ultimi tempi: tendenzialmente, diffido, visto il lungo elenco di bidonate che mi son presa, provando ricette tratte dalle Sacre Fonti- e non vi dico le risposte che ho ricevuto, le tre volte che mi sono permessa di chiedere spiegazioni. Per cui, confesso che ero un po' titubante, di fronte a questo nuovo mostro sacro del web. Poi, però, la golosità ha avuto il sopravvento e così mi sono lanciata. E giuro che non lo farò più. Mai più.
Ma, stavolta, non perchè non mi siano venute- ma perchè sono venute benissimo.
Tanto bene che me le sarei mangiate tutte e poco ci è mancato, a dire il vero. Per cui, se volete fare una proca figura, per le prossime colazioni o te (ghiacciati) con le amiche, fiondatevi a colpo sicuro qui sopra. Però, poi, fate delle doggy bags, sempre che non vogliate trovarvi di notte con il barattolo dei biscotti stretto al petto, la bocca piena e la coscienza gravata dai sensi di colpa. E sempre che avanzi qualcosa...
50 g di farina di mandorle
50 g di cocco disidratato
250 g di zucchero a velo
75 g di farina
7 bianchi d'uovo
125 g di burro, fuso e portato a temperatura ambiente
250 g di ciliegie snocciolate ( circa: per 12 dolcetti, ne serve una e mezzo l'uno, quindi 30 in tutto)
Unire tutti gli ingredienti secchi e mescolarli bene. Poi aggiungere i 7 albumi non montati e amalgamare bene il tutto con una frusta non elettrica, in modo da ottenere un impasto morbido. In ultimo aggiungere il burro, a poco a poco.
Imburrare uno stampo da muffins, riempirli per tre quarti , decorare con tre mezze ciliegie e infornare a 180 gradi per 25 minuti. Se dovessero scurire troppo, coprirli con un foglio di alluminio.
Sono leggeri e deliziosi
Buona giornata
Ale
Ma, stavolta, non perchè non mi siano venute- ma perchè sono venute benissimo.
Tanto bene che me le sarei mangiate tutte e poco ci è mancato, a dire il vero. Per cui, se volete fare una proca figura, per le prossime colazioni o te (ghiacciati) con le amiche, fiondatevi a colpo sicuro qui sopra. Però, poi, fate delle doggy bags, sempre che non vogliate trovarvi di notte con il barattolo dei biscotti stretto al petto, la bocca piena e la coscienza gravata dai sensi di colpa. E sempre che avanzi qualcosa...
50 g di farina di mandorle
50 g di cocco disidratato
250 g di zucchero a velo
75 g di farina
7 bianchi d'uovo
125 g di burro, fuso e portato a temperatura ambiente
250 g di ciliegie snocciolate ( circa: per 12 dolcetti, ne serve una e mezzo l'uno, quindi 30 in tutto)
Unire tutti gli ingredienti secchi e mescolarli bene. Poi aggiungere i 7 albumi non montati e amalgamare bene il tutto con una frusta non elettrica, in modo da ottenere un impasto morbido. In ultimo aggiungere il burro, a poco a poco.
Imburrare uno stampo da muffins, riempirli per tre quarti , decorare con tre mezze ciliegie e infornare a 180 gradi per 25 minuti. Se dovessero scurire troppo, coprirli con un foglio di alluminio.
Sono leggeri e deliziosi
Buona giornata
Ale
bellissimi questi friands-muffins!! ma le ciliegie vanno tagliate a metà? vanno solo appoggiate sull'impasto oppure bisogna premere un po'? scusa le domande banali, ma stamattina vado decisamente al rallentatore... in ufficio siamo senza aria condizionata, ho il cervello in pappa!!
RispondiEliminagrazie mille, cristina b. - milano
p.s.: propongo un nuovo mt-challenge: ognuna fotografa l'armadio della propria figlia quindicenne e vince chi ce l'ha più incasinato...
non è a te che fa brutti effetti il caldo, ma a me.. mi ero completamente dimenticata delle ciliegie, grazie!
RispondiEliminasulla nuova proposta, la appoggio pienamente- anche perchè stavolta avrei buone probabilità per vincere. In puro stile Pirro, però...
ciao bella un bacione
ale
eheheh mi sa che il mio armadio assomiglia un pochino a quello di tua figlia....forse non raggiunge i suoi livelli ma un po' ci si ritrova ;)
RispondiEliminaMa che problema c'è...abbiamo questi dolcetti meravigliosi per consolarci!!!!
Ciao! dal sapore dolce ma fresco questi mini muffin! golosi al punto giusto e proprio bellissimi!
RispondiEliminaun bacione
mi spaventa perchè mi ritrovo sia nella tua descrizione di mamma che in quella di tua figlia se ripenso alla mia adolescenza!!!! Bellissimi dolcetti
RispondiEliminaSplendidi questi dolcetti...cocco, mandorle e ciliegie creano un connubio perfetto di dolcezza!!! a presto cara
RispondiEliminaBBBONI!!!!
RispondiEliminaSto lavorando alla norma, presto avrete il mio post!
Baci
Stefania di noidueincucina
reduce da una settimana ( dicesi una - sola - settimana) nell azzuro mare Egeo....cosa credi che posso avr trovato nella camera di mia figla? (interrogazione retorica, si sa.....)E il dramma è che i prox saranno 21.... facciamoci coraggio!
RispondiEliminaelena, in teoria avresti ragione... in pratica, se ingrasso divento ancor più nervosa :-)
RispondiEliminamanuela & Silvia: concordo. è la "leggerezza" che frega, però... via uno via l'altro...
simona, ridooooo: ma quale delle due ipotesi è la più preoccupante???? :-)
luciana, se ti capita, provali: una bontà!
stefania.... argh... iniziamo a tremare!!!! :-)
ciao, maria teresa, ben tornata! tutto ok? sul resto, non ci interroghiamo, va bene? e facciamo finta di non aver letto che i prossimi son ventuno, ok? che qui siamo solo a 15...
ciao
ale
SIccome, io dei mostri sacri non mi fido, sono andata a controllare... a parte i muffins, che se devo dirla tutta. i tuoi mi sembrano molto più belli, ma il mostro sacro di cui parlavi era quel figone con la macchina fotografica in mano che ammicca ad inizio pagina???? Allora mi sarei fidata anche io!!!
RispondiEliminaBaci
P.s. Sono ammesse al concorso mamme di adolescenti 15enni maschi??? Perché io, STAVOLTA, vinco!!!!!!!
ecccerto che è quel figo che ammicca! e sennò, col cavolo che mi sarei fidata... anzi, se proprio devo dirtela tutta, dopo un anno che seguo il suo blog, mi sono finalmente decisa a spostare lo sguardo sulla colonna di sinistra, quella dove ci sono le ricette... prima, ero tutta impegnata a mettermi in posa...
RispondiEliminasenti, facciamo come a Hell's Kitchen: Hell's Bedroom, squadra dei maschi e squadra delle femmine, ci stai? solo che a chi lo facciamo fare, il Ramsey della situazione? ma sai come mi ci vorrebbe un bel "muovi il c..." detto da lui??? altro che "mamma vattene"...
ciao
ale
Concordo che fapiu' danni la leggerezza che la cattiveria. Spero che il tuo periodo difficile si risolva presto.
RispondiEliminaQuanto all'armadio di tua figlia e all'impertinenza di "farti passare per scema", mia figlia passerebbe l'intero weekend nella sua camera disordinata, visto che le piace cosi' tanto--forse e' per questo che la tiene in ordine.
:-)
RispondiEliminaqui è bastato un "non esci"- e l'armadio è tornato in relativo ordine. Ora stasera fa il resto. il problema è che domani siamo daccapo...
ancora di corsa..passerà!:D
RispondiEliminati do la cattiva notizia che i cattivi cretini esistono.un disastro.ma noi siam + forti e fighe e li battimao cmq.:D
per larmadio..la mia parte è terribile, disordinatissima..quella di luca perfetta...ogni tanto prova a sedurlo per farmi riordinare la mia anta, ma non funziona:D
Ma perché le ciliegie durano così poco???
RispondiEliminaL'anno scorso non sono riuscita a mangiarne nemmeno mezza perché praticamente i raccolti erano andati a farsi friggere, quest'anno non aspettavo altro che darmi allo spignattamento selvaggio con ciliegia incorporata, e invece, sono inciampata a metà corsa: AAAAAAAARRRRRGHHHHHHHHHHHHH!!!!
Comunque questi friands li salvo per il prossimo anno.
Ho intenzione di fare come Poppea, ma al posto del latte, ciliegie!!!
PS: tua figlia è un mito! Quel "si devono abituare" è solo genio puro :-D
RispondiEliminaSì sì, ci sto!!!! Gordon Ramsey lo facciamo fare ... a lui!!! Mi piace tanto anche lui! ;)
RispondiEliminaGenny, da noi invece è un casino condiviso. E' per questo che più di tanto non urlo- o meglio, urlo come un'ossessa, ma sotto sotto so di non essere incisiva. Sul fatto dei cretini cattivi, facciamo così: non presentarmeli...oppure fammi un cenno, se mai dovessi imbattermi in qualcuno di loro!
RispondiEliminaCara Poppea, il bagno nel succo di ciliegia mi inquieta un po' di più che quello nel latte di anatra, non foss'altro per la quantità di candeggio degli asciugamani. Senza contare lo scenario vampiresco, ma già, avevo trascurato questo particolare...:-)
sulla genialità della creatura, rispondo come sono solita fare con la genny, qui sopra: la volete per un po'? mica mi offendo, anzi...
Stefania, orgaizziamo? A Palermo o a Genova? Hell's Bedroom, camerette infernali...
buona giornata
ale
Il tuo racconto mi ha fatto ridere e sorridere, perchè poteva essere la mia descrizione venti e più anni fa (facciamo venticinque): ora, per contrappasso, sono diventata ordinatissima, anzi, per lavoro faccio proprio quello (in albergo sono quella che controlla che tutto sia perfetto per i clienti), ho un marito e due gatti disordinatissimi e non faccio altro che disperarmi per il disordine della mia casa...per cui, non ti abbattere, magari tra una ventina di anni sarà lei a rimproverarti per il tuo disordine
RispondiElimina:-)
Mi hai fatto venire in mente le mie cataste di vestiti sparsi ovunque...ad una cosa è servito però...ho imparato a stirare, quando si dice fare di necessità virtù ;-)
RispondiEliminaQuesti muffins te li rubo anche perché sono in periodo di muffins e cupcakes ;-)
Baci
Anna Luisa
Interessanti queste friands...dolcetti che insieme ai financiers vorrei provar da tempo!
RispondiEliminaOttima versione!!!... bene a sapersi che uno dei supposti guru dei foodblog non tiri "sole" :)
anche io ho avuto i miei "inghippi" :)
scusa ho un problema matematica: ma se i dolcetti sono dodici, e in ciascuno ci va una ciliegia e mezzo, perché le ciliegie devono essere 30 e non 18?
RispondiEliminaa parte questo, sono arrivata qui cercando i friands e sono giunta alla conclusione che potrei evitare di cercare con google, quando ho bisogno di una ricetta, basta il vostro elenco di ricette.
e in effetti ultimamente mi sto rendendo conto che mi state fagocitando. dall'MTC allo starbooks alle mie candidature come segretaria, praticamente "lavoro" solo per voi. avrà un suo perché?