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martedì 31 agosto 2010

In Scozia: I Trossachs, Loch Katrhine, Stirling e un po' di castelli


Chiedo venia: stasera sono stanca e in ritardo su tutto: per cui, o racconto l'intera giornata, ma posto chissà quando, oppure arrivo fino a metà, e posto stasera. Propendo per la seconda ipotesi, anche perchè in questa tappa abbiamo visto davvero un sacco di posti, uno più meritevole dell'altro: e per sapere come andrà a finire, ci sentiremo domani...




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Piove- c'è il sole/c'è il sole- piove: il tempo, in Scozia, è tutto così. E siccome l'andamento del nostro umore, in vacanza, si modula sul tempo, è tutto un passare da sorrisi a musi lunghi, da cappelli ad ombrelli, da "che spettacolo quando c'è il sole" a " l'anno prossimo, nel Sahara". Stamattina, il copione è lo stesso. Dormiamo in un delizioso hotel sul Fiordo di Edimburgo, il famoso Firth of Forth, dall'altra parte del mare, famoso per celebrare i matrimoni della middle class edimburghese: ci sono foto di sposi sorridenti in tutti gli angoli, lei sempre in versione meringa, lui sempre in stile pinguino, tanto che, preso il possesso della nostra camera, ci assicuriamo bene che non ci siano altri ritratti da qualche altra parte, bagno compreso. La missione si compie con successo e possiamo salutare Edimburgo da lontano, godendoci la bassa marea dalle nostre finestre.

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Piove, dicevo, e noi abbiamo in programma i Trossachs, un'incantevole regione a ridosso del Loch Lomond, tutta costellata di laghi e laghetti, immersi nella foresta. Partiamo col morale a terra, ma nel giro di pochi minuti si risolleva.....


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La prima tappa è alla Inchmahome Priory, una abbazia in rovina (toh) che noi pensiamo sia sulla strada. Ci sbagliamo a metà: sulla strada, infatti, c'è il pontile e l'ormeggio della barca che ti traghetta verso l'isola, in mezzo al lago. Intorno a noi, però, non c'è nessuno. Non un'imbarcazione, non una biglietteria, non un approdo. Mi spingo fino alla cima del pontile e scorgo un cartello bianco : "se volete che vi veniamo a prendere, girate il pannello verso il bianco", c'è scritto più sotto. Noi non verifichiamo, ma pare che funzioni...

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Facciamo rotta verso il Loch Katrine attraverso i loch Ard, Chon e Arklet, perchè prima vogliamo vedere le Cascate di Inversnaid, sul loch Lomond. Cioè, "vogliamo" è una parola grossa: io ci terrei, ma se si tratta di muovere un passo, ecco che la creatura si lamenta che è stanca e il marito attacca a dire che non abbiamo le scarpe adatte. O meglio: io non ho portato le scarpe adatte per tutti- e quindi, non solo mi tocca rassegnarmi ad una marcia indietro, ma pure in silenzio, perchè chi è causa del suo mal etc etc.

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Il punto più struggente dei Trossachs è il Loch Katrine, il luogo che ispirò a Sir Walter Scott "La Ragazza del Lago".E' il bacino idrico di Glasgow, ma non c'è nulla che ne snaturi la poesia, anzi: l'accesso è praticamente impossibile e l'unico mezzo di locomozione è un antico battello a vapore che si chiama- indovinate un po'- SS Walter Scott e che fa il giro dell'intero lago.

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Ma i Trossachs sono anche i luoghi del Robin Hood scozzese, il famoso Rob Roy, le cui gesta furono cantate, tanto per cambiare, da Walter Scotto in tempi antichi e dall'omonimo film, in tempi recenti. "Bel film", chiosa il marito, mentre io racconto alla creatura di questo allevatore di bestiame della fine del Settecento, finito al centro di un complotto, condannato ingiustamente e vissuto da fuorilegge proprio in queste terre, divenuto l' emblema scozzese della lotta contro le ingiustizie dei ricchi e dei potenti. E siccome entrambi sono interessati alla storia, la romanzo ancora un po' e quando li vedo ben disposti, calo l'asso...

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" Te e il tuo navigatore, c'era un cartello grosso così TOMBA DI ROB ROY- e invece no, dobbiamo seguire miss turn left". Abbiamo sbagliato strada e siamo finiti lungo una ciclabile dei Trossachs, vale a dire un sentiero impervio e tortuoso, che si snoda nel bosco per non so quanti km- maledizione alle miglia- , per giunta in mezzo a ciclisti e ad agnelli. Il posto che stiamo cercando si chiama Balquhidder, non abbiamo idea di come si pronunci e neppure di dove sia. In altre circostanze, farei inversione e tornerei indietro: ma qui c'è in gioco la mia collezione di tombe e figuriamoci se demordo....

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Alla fine, ci arriviamo. Seguendo il cartello stradale, ci avremmo messo due minuti scarsi e se avessimo avuto qualche dubbio, questo sarebe stato subito fugato dal numero di turisti che si affollano nel piccolo cimitero. Balquhidder è uno dei posti più piccoli che abbia mai visto, un gruppetto di case con una deliziosa Library Tea Room ai piedi della chiesa e del cimitero, ma agli stranieri ci sono abituati: " Welcome to Scotland", mi saluta una coppia di vecchietti, indicandomi la strada, senza che neanche abbia bisogno di aprire bocca. E chissà perchè, son di nuovo felice

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Fotografiamo la tomba, bighelloniamo per il cimitero, diamo una rapida occhiata alla chiesa, mentre ormai il tempo si è messo decisamente al bello. Guardiamo l'ora: son quasi le due- ed iniziamo ad aver fame. Gli Scottish Breakfast ci fanno fare un pieno di calorie che arriva comodamente fino a sera: stavolta, però, c'è un pub, proprio fuori Callander, noto per il coscio d'agnello alla menta- e tanto basta per risvegliare gli appetiti di tutti.


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Prima delusione del viaggio: no lamb, today. Però il pub è delizioso, con le travi a vista e le bottiglie di whisky belle allineate sgli scaffali, il menu sulla lavagnetta, appeso allo scaffale dei libri e il gestore che suggerisce i piatti con aria sorniona e un po' intrigante. "baderbiiin sup", biascica a mio marito che gli chiede spiegazioni sulla zuppa del giorno e "lit spong cheik"risponde a mia figlia che non sa che cosa sia lo "sticky fudge". I due ammutoliscono ed io capisco che è arrivato il mio momento- e dò il bianco, dalla A alla Z, anzi: dall'antipasto al dolce., passando per tutti i modi di dire pentola, teglia, fuoco dolce e fiamma alta Faccio effetto pure all'oste che, stordito da sì tanta competenza, arriva pure a darmi la ricetta della casa della cheese cake al baileys: quando sono lì lì per chiedergli il diametro della tortiera, però, il marito mi ferma, paga il conto, saluta e andiamo via. Mancanza di tempo, dice lui. Ma in realtà, muore d'invidia...


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a domani per il seguito
ale



7 commenti :

  1. uahahhha!! gia' mi vedo la scena con marito e figlia ammutoliti mentre tu ti lanci in una conferenza sui tegami scozzesi stringendo forte tra le dita le preziose foto di tombe famose....! sei favolosa, non vedo l'ora che arrivi l'ultima puntata!
    'notte! ale

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  2. Veramente bello!Il marito che paga il conto prima che ti venga rivelata l'informazione cruciale e' una chicca....
    Posso chiederti cosa c'era dentro la pie?
    P.S. Ci ho messo un quarto d'ora a capire cos'era
    la zuppa del giorno....
    Buona giornata!

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  3. ale, da ragazza, all'epoca dell'infatuazione per le bronte tutte- durata poco, per fortuna- sapevo dire carroza in trecento modi diversi :-) ora siamo passati alle teglie, ma vuoi mettere la soddisfazione????

    Edith, roba da farlo fuori, Con una deep pan, di 40 pollici di diametro, altro che. ci hai messo un quarto d'ora, perchè ho scritto male: lui ha detto "badaRRRRRRbiiin", perchè da loro la R si sente, eccome :-)
    A proposito: cos'è di preciso la butterbean soup? perchè ci ho inaugurato il blog, con questa ricetta- e pensavo fosse una zuppa di fagioli. Poi invece ho visto che chiamano così anche quelle senza... in cambio, ti svelo cosa c'era nello scrigno (aspetto che torni il marito e te lo dico, perchè era il suo piatto- e io non riesco più a ricordarmi che cosa avesse ordinato)
    ciao
    ale

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  4. Ciao,hai ragione tu (e la Delia),la butterbean soup e' la zuppa di fagioli di Spagna,ottima ed adatta agli inverni inglesi.Aspetto con ansia di sapere cosa c'era nello scrigno....
    Un bacio

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  5. uno stufato di maiale. :-)
    pure buono. ma al marito la ricetta non è stata svelata, perchè non sapeva cosa fosse la butterbean soup :-)))
    ciao e mille grazie
    ale

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  6. Che posti incantevoli.
    Quella del cartello da girare è geniale!
    Vogliamo i video di questi siparietti familiari!
    Fabio

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  7. Voglio la ricetta della cheesecake...quindi cara fai le prove..e poi ci dai anche le dimensioni della tortiera, baciiiiiiiiiii, Fla

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