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martedì 7 settembre 2010

Settimo giorno- Dunfermline, Penisola di Fife, St Andrews, Glamis Castle, Perth.

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Fra tutti i popoli con cui sono entrata in contatto nella mia vita errabonda, i Britannici sono i più orgogliosi dei propri morti. Laddove con questo termine si intende non l'espressione generica per indicare gli eroi o la memoria storica di un popolo, bensì proprio la fisicità dei loro cadaveri, meglio ancora se truce. Negli anni, mi sono lasciata condurre obbiediente davanti a teste decapitate, cimiteri sterminati, croci celtiche sbilenche, ogni volta da guide improvvisate, spesso vecchiette fresche di parrucchiera o azzimati signori in giacca di tweed, che mi spiegavano fiere, con dovizia di particolari, la lunghezza della tibia o lo stato di putrefazione, con lo stesso entusiasmo con cui, in qualsiasi altra parte del mondo, vi avrebbero informato dell'antichità di un edificio o della ricchezza di un tesoro.

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Dunfermline non fa eccezione- e d'altronde, come potrebbe, visto che i lastroni del pavimento dell'antica cattedrale ospitano nientemeno che la tomba di Robert the Bruce?
Tutto, qui, ci rimanda all'eroe dell'indipendenza scozzese, addirittura il fregio che sormonta la torre normanna, su cui si legge "King robert bruce", una evidente aggiunta posteriore che testimonia, se mai ce ne fosse bisogno, che il trash non conosce confini.
Varchiamo presto la soglia del recinto della cattedrale, circondato da un vasto cimitero e delimitato, a sud dai resti dell'Abbazia. La funzione è ancora in corso, ma è prossima alla fine, come ci informa solerte un parrocchiano: "non vorrete mica perdervi il sepolcro del re, vero?"
E no che non ce lo vogliamo perdere, che domande: però, non siamo solo lì per quello. Anche per la cattedrale di Dunfermline è davvero spettacolare. Dopo Durham, la più bella: e così, inganniamo l'attesa fotografando tombe e visitando l'abbazia.

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Reso omaggio a The King, ci dirigiamo verso la penisola di Fife, di solito trascurata da turisti bramosi di raggiungere St. Andrews, la meta di maggiore spicco. Noi, neanche a dirlo, ce la facciamo tutta, recuperando alcune chicche, come la statua del vero Robinson Crusoue a Lower Largo

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o la deliziosa chiesa di St. Monans, a picco sul mare

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o il vero spirito scozzese di Crail, fra orchestrine in kilt

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e aragoste, pescate e mangiate direttamente sulla spiaggia

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Arriviamo a St Andrews nel pomeriggio e la ruvida poesia del Fife sfocia nella mondanità e nella confusione di uno dei luoghi più famosi del mondo, la cui storia e le cui bellezze sono state negli anni offuscate dalla sua fama di patria mondiale del gioco del golf

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Sebbene il golf sia uno sport diffusissimo, amatissimo e per nulla elitario, a St Andrews le cose cambiano: qui "comanda" l'Old Course, il green più famoso del mondo, meta agognata da tutti i golfisti e frequentata da miliardari col pallino della pallina, giapponesi e texani in primis. L'ingresso è tassativamente vietato, a meno che non si sia soci. Oppure non si possieda il Fattore C della creatura....

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Io resto interdetta, ogni volta, dalla fortuna che ha mia figlia: trova soldi per strada, parcheggi sotto casa, alla prima esercitazione sul vocabolario di greco ha aperto a caso il Rocci alla pagina della parola che avrebbe dovuto cercare, insomma, un fattore C alla terza, come tre sono le C che compongono il suo nome (più la quarta di Creatura, che si è aggiunta d'ufficio, da quando sua madre ha aperto il blog). Per contro, se mai c'è una persona negletta dalla buona sorte, questa sono io: a me, mi estraggono solo se c'è da perdere, sostengo di continuo e resto ogni volta basita di fronte a quelli che a me appaiono veri e propri fenomeni paranormali. Superfluo dire che sarò stata dieci volte a St. Andrews e che il green dell'Old Court l'abbia sempre visto col binocolo...

old court st andrews


L'altro must della capitale del Fife è la spiaggia di sabbia bianca, che corre sotto l'Old Court, dove è stata girata la scena finale di Momenti di Gloria. Ai tempi d'oro, ci correvo ogni volta, con tanto di "colonna sonora umana", se ero particolarmente ispirata. Oggi mi limito a canticchiare un blando "tatantatatantan... tatantatataaaaaaa"- e al primo acuto, sono già stanca...
Ovviamente, non mancano i ruderi dell'Abbazia e del castello, per giunta a picco sul mare

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E non mancano neppure i gabbiani, che sono davvero dappertutto

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Fin qui, ce la siamo goduta: ma ora dobbiamo stringere i tempi, se vogliamo arrivare a Glamis Castle per l'ultima visita. Tagliamo per Dundee, fra coltivazioni di lamponi e di fragole, e risaliamo verso questo castello, uno dei più visitati di tutta la Scozia. Il custode, all'ingresso, è gentile e benevolo e chiude un occhio sui cinque minuti di ritardo: di corsa, però, che la guida ci aspetta.

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La guida è una deliziosa ragazza portoghese che intervalla terrificanti storie di fantasmi con aneddoti della vita della futura Regina Madre, che trascorse qui l'infanzia e che qui tornò in ogni occasione: la secondogenita Margareth nacque in queste stanze, le stesse nelle quali la più simpatica dei reali inglesi riceveva gli amici e i familiari, come testimoniano tracce inequivocabili della sua presenza, dalle lettere scritte alla figlia Llybeth fino all'armadietto del gin. Io mi diverto come una matta e mi trattengo a stento dall'intervenire, per raccontare come fu di quella volta che finii in prima fila ai festeggiamenti per il centenario della signora, ragion per cui da allora i considero a tutti gli effetti un membro della Royal Family- ma basta un'occhiata feroce del marito, per farmi tacere. Pazienza, intanto me la sto godendo tutta, fra sale delle armi, camere segrete, trittici fiamminghi e l'ombra di Duncan che va a passeggio con la più densa concentrazione di fantasmi di Scozia: e chissà che magari anche la Regina Madre non ci guardi, con un bel gin tonic in mano...

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Dormiamo a Perth, in Pitcullen rd, in un B&B che si chiama Pitcullen e lascio immaginare il tenore sempre più aulico dei discorsi della figlia, mentre, già che ci siamo, facciamo un giro in macchina per le vie della città. Carina, ma niente per cui valga la pena di fermarsi, senza contare che ormai si son fatte le sette- e qui è tutto chiuso. Seguiamo i consigli del nostro amico Peter e finiamo a cenare in un Inn lì vicino, la cui specialità è il pollo ripieno di haggis- ma solo perchè alla sera, ci si tiene leggeri....
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Domani sera niente, ci rivediamo giovedì
ciao
ale


12 commenti :

  1. Divertentissimo come sempre....raccontacin un po' il ripieni "leggero" del pollo!!!! Baci, Fla

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  2. Che vuoi, mia cara, noi possediamo il fattore P o CC (Perdenti o ControC...!)... ma com'è che sei finita in primafila??? però questo è fattore C e basta!
    Infine, se il tenore del cibo è quello che avete mangiato voi, sfido ogni gabbiano a non trovarsi dovunque!!!

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  3. Buon proseguimento del viaggio. Un tuffo al cuore mi prende tutte le volte che vedo il tuo diario perché, come ti ho detto alcuni giorni fà, è esattamente un anno che ho fatto lo stesso viaggio.

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  4. Settimo giorno? Accidenti: mi sono persa i sei precedenti!

    Va beh, sarò originale e li leggerò al contrario tanto l'atmosfera british trasuda da ogni dove...

    P.s. Ma veramente ti sei trovata per caso in prima fila ad un ricevimento reale?

    Mi sa che il fattore C non è un'esclusiva della Creatura ma una pertinenza di tutta la famiglia!

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  5. che spettacolo la chiesetta di St. Monans!! senti un po', ma non ci vuoi proprio raccontare com'è che siete entrati al St. Andrews???
    e comunque sono anch'io una convinta sostenitrice del fattore C, sono felice che il mio nome sia Cristina e ho chiamato la figlia Cecilia... ogni tanto - quando non riesco ad addormentarmi - invece di contare le pecore elenco mentalmente tutte le mie amiche che hanno il fattore C nel nome: Caterina, Claudia, Costanza, Carla, Carolina, Consuelo, Clementina, Chiara, Camilla... sono un po' suonata, lo ammetto ;-)

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  6. ah che ridere...un gin tonic con la Regina famtasma me lo farei volentieri!
    :D

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  7. Da oggi invocheremo la Creatura ogni volta che c'è da trovar parcheggio, soldi per strada...
    Fabio

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  8. Leggendo i tuoi resoconti mi sembra quasi di essere stata a visitare i luoghi che descrivi, solo che quel "quasi" diventa via via così pesante, che non posso fare a meno di chiedermi quando andrò in Scozia: prima o dopo Bath?

    Confesso però che per un istante ho temuto di vedere pubblicata la foto di una testa decapitata. Per fortuna tu hai la passione per le tombe, ma non per il loro contenuto... ;-)

    E passiamo alle 3 C di Carola, cui se ne è aggiunta una quarta... io ce ne aggiungerei una quinta: il fattore C di avere te come mamma!

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  9. Fla, fai conto.. a me si è rovesciato lo stomaco, appena l'ho visto. Ah, c'era pure la salsa di champagne, tanto er non farci mancare niente...

    stefania, poi ve la racconto, quella della regina madre. fra l'altro ho LA testimone, per cui posso sbroccare senza tema di smentita... :-)

    simonetta, allora mi capisci :-) erano vent'anni che nn tornavo e avevo un po' di paura, perchè pensavo di trovarla cambiata... e invece, la stessa magia!

    Virò: ciaooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!! come sono contenta che tu sia tornata!!!! mi sa che 'sta storia della regina madre ve la dovrò raccontare al più presto ;-))) è uno dei miei cavalli di battaglia, ovviamente... bianchi, altrettanto ovviamente!

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  10. Cristina, era aperto. Semplicemente aperto. Ma vista la sfilza di C che invochi anche tu, non c'è bisogno di tante spiegazioni...:-))))

    Greta, :-))))))

    Mapi, sul souvenir tombali ho riso come una matta!!! mi fermo alla lapide, grazie al cielo!
    Il raduno di MT, se mai lo faremo, sarà a Bath- e se hai la pazienza di arrivare all'ultima puntata, scoprirai perchè.
    Sulla 5a C, guarda che non ti paga più la parcella come suo avvocato difensore!!!!

    Fabio: meglio del Cornetto!!!!

    ciao
    ale

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  11. Ma... blogger si è mangiato il mio commento di ieri!!!! LO PRENDO A PUGNI 'STO DISGRAZIATO!!!
    (domani però, ora sono troppo stanca ^^)

    Bacioni!!!

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  12. Meglio del cornetto...c'è solo il Magnum. Allora un C Magnum :-D

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