Venerdì scorso ho accompagnato il marito allo stadio, perchè doveva rinnovare l'abbonamento al Genoa e non sapeva dove lasciare la macchina: e così, ne ho approfittato per fare un giro al mercato coperto lì di fronte, dove mi riprometto sempre di fare la spesa regolarmente, anzichè farmi fregare dai negozianti del mio quartiere o pagare il doppio altrove le stesse cose che hanno qui. Mentre bighellonavo per i banchi, elaborando una strategia di acquisto che neanche la moglie di Rommel, ecco che spunta mio marito il quale, tutto gentile, mi dice che ha confuso i posti e che non è qui che si sarebbe dovuti andare, bensì da un'altra parte, più o meno sotto il suo ufficio.
"E quando mi capita più?", mi sono chiesta, dopo anni in cui quella che ha sempre sbagliato indirizzo sono stata io. E così, gli ho fatto un bel sorriso tranquillizzante, gli ho detto che per carità, poteva capitare, e ho aggiunto che, già che c'eravamo, potevamo fare una bella spesa, come si deve. Insieme. Con lui che, magari, mi portava le borse, non fiatava se comparavo due prezzi e, magari alla seconda, se dovevo stare in coda, neanche dava spettacolo, levando gli occhi al cielo e puntanto platealmente il dito contro l'orologio, per annunciare al mondo che lui non ha tempo da perdere, perchè lui- e solo lui- lavora.
La folgorazione è avvenuta al banco del pesce, sulla coda di una rana pescatrice spettacolare, che abbiamo finito per comprare tutta intera. Da lì ad improvvisare un invito a cena il passo è stato breve e da ad arrivare aalle 4 del pomeriggio, con dieci persone da mettere a tavola nel giro di 4 ore ancora di più. Però, siccome eravamo fra amici e ho una marea di ricette da porca figura, mi son tolta le scarpe, ho infilato un grembiule e ho tirato giù il menu, in base a quello che c'era nel frigo
Per l'aperitivo, ho recuperato un foglio di pasta brisèè e degli avanzi di formaggi, fra cui un pezzettino di roquefort e son venuti fuori dei "cestini di crema di roquefort profumata al porto con uva nera"
Per il primo, siccome avevo comprato dell'aglio di Vessalico, ho pensato ad una vellutata all'aglio- e ad una parmentier, per quelli dai palati fini, servita con scaglie di mandorle, sale di Cipro e crostini della dispensa.
Come secondo, la pescatrice arrosto, con gli zucchini di Cartier come contorno
E per dolce una torta ai fichi.
Bollicine e Rossese di Dolceacqua (un "azzardo" del marito, ma con ottimi risultati- l'arrosto di pescatrice era avvolto nella pancetta-) e Moscato di Pantelleria sul dolce
Non mi sono ammazzata di lavoro, ho smaltito un po' di avanzi, mi sono goduta una serata senza patemi, presentandomi pure perfettamente in ordine e più o meno truccata. Non ci siamo strafogati di cibo, sono stata praticamente seduta a tavola tutta la sera e, particolare non trascurabile, un'ora dopo il congedo degli amici, la cucina era perfettamente in ordine. Insomma, una serata senza pretese, che poi si è rivelata perfetta, avete presente? quasi quasi, ci riprovo...
La folgorazione è avvenuta al banco del pesce, sulla coda di una rana pescatrice spettacolare, che abbiamo finito per comprare tutta intera. Da lì ad improvvisare un invito a cena il passo è stato breve e da ad arrivare aalle 4 del pomeriggio, con dieci persone da mettere a tavola nel giro di 4 ore ancora di più. Però, siccome eravamo fra amici e ho una marea di ricette da porca figura, mi son tolta le scarpe, ho infilato un grembiule e ho tirato giù il menu, in base a quello che c'era nel frigo
Per l'aperitivo, ho recuperato un foglio di pasta brisèè e degli avanzi di formaggi, fra cui un pezzettino di roquefort e son venuti fuori dei "cestini di crema di roquefort profumata al porto con uva nera"
Per il primo, siccome avevo comprato dell'aglio di Vessalico, ho pensato ad una vellutata all'aglio- e ad una parmentier, per quelli dai palati fini, servita con scaglie di mandorle, sale di Cipro e crostini della dispensa.
Come secondo, la pescatrice arrosto, con gli zucchini di Cartier come contorno
E per dolce una torta ai fichi.
Bollicine e Rossese di Dolceacqua (un "azzardo" del marito, ma con ottimi risultati- l'arrosto di pescatrice era avvolto nella pancetta-) e Moscato di Pantelleria sul dolce
Non mi sono ammazzata di lavoro, ho smaltito un po' di avanzi, mi sono goduta una serata senza patemi, presentandomi pure perfettamente in ordine e più o meno truccata. Non ci siamo strafogati di cibo, sono stata praticamente seduta a tavola tutta la sera e, particolare non trascurabile, un'ora dopo il congedo degli amici, la cucina era perfettamente in ordine. Insomma, una serata senza pretese, che poi si è rivelata perfetta, avete presente? quasi quasi, ci riprovo...
TARTE DI FICHI ALLA CREMA FRANGIPANE ALLA PANNA
per 10 persone
(per uno stampo da tarte di 35x11 cm, come quello che vedete nella foto. Per me, è fodamentale che abbia il fondo amovibile)
per la pasta frolla
210 g di farina
140 g di burro freddo tagliato a pezzettini
70 g di zucchero semolato
1 tuorlo piccolo
scorza grattugiata di un limone
fate il solito 3-2-1 con un tuorlo di idmensioni medie, aromatizzando con un po' di scorza di limone o della vaniglia, come spiegato qui: le proporzioni sono le stesse, le dosi sono ridotte, rispetto ad uno stampo rotondo, perchè questo è più piccolo: calcolate 210 g di farina, 140 di burro e 70 di zucchero: le uova, come è risaputo, andrebbero pesate, in pasticceria, ma per queste frolle veloci io non lo faccio mai: o un tuorlo piccolo, oppure uno medio- tranne un cucchiaino.
Imburrate la teglia e stendetevi la pasta.
Fate riposare almeno un'ora in frigo
Per la crema frangipane alla panna
100 g di farina di mandorle
100 g di zucchero semolato
100 ml di panna da montare liquida
30 g di farina
1 uovo
per aromatizzare: un cucchiaino di grappa
la farina di mandorle non è indispensabile: potete anche frullare finemente 100 g di mandorle e usare quelle, perchè il rpcedimento non richiede grane particolarmente fini. Ovviamente, aggiungete alle mandorle uno o due cucchiai di zucchero ( dai 100 g previsti per la ricetta) perchè assorba l'olio che queste rilasciano se sottoposte a questo trattamento
Mescolate bene tutti gli ingredienti, meglio se con una frusta non elettrica e versate la crema nel guscio
Prendete poi una decina di fichi maturi ma sodi, tagliateli in quarti e disponeteli sulla crema, in fila per tre o per quattro.
Infornate a 180 gradi per mezz'ora: è probabile che, verso la fine, sia opportuno coprire la superficie della torta con un foglio di alluminio, per evitare che scurisca troppo: controllate la cottura e regolatevi di conseguenza.
Noi l'abbiamo servita con uno zabaione alla cannella, ma gli abbinamenti possono essere i più vari, dalla vaniglia, per rimanere sul classico, alla lavanda e all'anice stellato. L'importante è non esagerare e non coprire il gusto dei fichi.
Buona settimana
Ale
(per uno stampo da tarte di 35x11 cm, come quello che vedete nella foto. Per me, è fodamentale che abbia il fondo amovibile)
per la pasta frolla
210 g di farina
140 g di burro freddo tagliato a pezzettini
70 g di zucchero semolato
1 tuorlo piccolo
scorza grattugiata di un limone
fate il solito 3-2-1 con un tuorlo di idmensioni medie, aromatizzando con un po' di scorza di limone o della vaniglia, come spiegato qui: le proporzioni sono le stesse, le dosi sono ridotte, rispetto ad uno stampo rotondo, perchè questo è più piccolo: calcolate 210 g di farina, 140 di burro e 70 di zucchero: le uova, come è risaputo, andrebbero pesate, in pasticceria, ma per queste frolle veloci io non lo faccio mai: o un tuorlo piccolo, oppure uno medio- tranne un cucchiaino.
Imburrate la teglia e stendetevi la pasta.
Fate riposare almeno un'ora in frigo
Per la crema frangipane alla panna
100 g di farina di mandorle
100 g di zucchero semolato
100 ml di panna da montare liquida
30 g di farina
1 uovo
per aromatizzare: un cucchiaino di grappa
la farina di mandorle non è indispensabile: potete anche frullare finemente 100 g di mandorle e usare quelle, perchè il rpcedimento non richiede grane particolarmente fini. Ovviamente, aggiungete alle mandorle uno o due cucchiai di zucchero ( dai 100 g previsti per la ricetta) perchè assorba l'olio che queste rilasciano se sottoposte a questo trattamento
Mescolate bene tutti gli ingredienti, meglio se con una frusta non elettrica e versate la crema nel guscio
Prendete poi una decina di fichi maturi ma sodi, tagliateli in quarti e disponeteli sulla crema, in fila per tre o per quattro.
Infornate a 180 gradi per mezz'ora: è probabile che, verso la fine, sia opportuno coprire la superficie della torta con un foglio di alluminio, per evitare che scurisca troppo: controllate la cottura e regolatevi di conseguenza.
Noi l'abbiamo servita con uno zabaione alla cannella, ma gli abbinamenti possono essere i più vari, dalla vaniglia, per rimanere sul classico, alla lavanda e all'anice stellato. L'importante è non esagerare e non coprire il gusto dei fichi.
Buona settimana
Ale
Scusami, ma sono piegata in due: la "moglie di Rommel" è troppo bella!
RispondiEliminaPer non parlare della torta, ho esattamente il tuo stesso stampo quindi non sarà un problema copiartela alla prossima sera che voglio fare bella figura anche io.
Buona giornata :-)
Golosissimo dolce e bellissimo blog...
RispondiEliminaComplimenti, torneremo a trovarti ...
Anche perchè abbiamo parecchie cose in comune...
Ciao buona settimana...
Una serata perfetta, un paradigma da seguire ....
RispondiEliminaBè, comincio dal dolce, lo vedo più alla mia portata .....
stafio..oddio...è già ricominciato tutto:D mi consolerò con la torta!:D
RispondiEliminaMinkia Ale, con una cena del genere non ti sei ammazzata di lavoro? E' evidente che noi due abbiamo idee diverse su tale concetto.
RispondiEliminaComplimenti in ogni caso per la strategia.
E quanto al dolce... stamattina alle 6.45 ho messo a macerare con lo zucchero la seconda tornata di fichi caramellati; peccato... o forse no. ;-)
Mhhh che delizia questo dolce! Adoro settembre e frutti della sua stagione, come i fichi, che sono golosissimi! Anche io ho preparato una torta ai fichi, che presto pubblicherò sul blog... per cui, se ti va passa a trovarmi! Ah, pubblicherai anke le altre ricettine della cenetta vero?!? ^__^ Buon inizio settimana!
RispondiEliminache dire??? a te la martha (stewart n.d.r.) ti fa un baffo!!!!!! eccezionali le ricette (tutte!!immagino il saporino del pesce!!) e poi il dolce : un connubio di profumi e sapori fantastico! diamo anche un stelletta al marito? eh, si il rossese ci stava alla grande (secondo me!) baci e ri baci
RispondiEliminaUn mito: per quella cena avrei dovuto organizzarmi per una settimana! (Adoro il rossese con il pesce... anche quando non contempla la pancetta)
RispondiEliminaMeiying
Beh, i complimenti per la cenetta ci vogliono proprio,in una situazione simile avrei avuto una crisi alla Meryl Streep in "The Hours",inginocchiandomi sotto il lavandino,battuta da tutto e tutti.
RispondiEliminaLa torta e' una meraviglia,l'idea di mettere panna nel frangipane e' lussuria.
Alla prossima cenetta ci sono anch'io!
Buona giornata :)
Golosissimo e bellissimo dolce !! Amo i fichi!! Apresto sono diventata una tua sostenitrice!
RispondiEliminaE queste son soddisfazioni caspita!
RispondiEliminaOttimo menu, se ci riprovi fai un fischio ;)
Che meraviglia! per fortuna che avevi poco tempo!
RispondiEliminaStai superando Nigella, mia cara! QUasi quasi la sostituisco... nel mio cuore tu l'hai già sostituita da tempo... quanto a somigliarti... mi verrrebbe un po' più difficile..., con lei se mi impegno a mangiare la posso posso raggiungere, ma con te nemmeno 20 cm di tacco mi sono sufficienti!!! La vedo dura :(((
RispondiEliminabella questa torta! io la frangipane non l'ho mai fatta, mi riprometto sempre di farla ma poi me ne dimentico!
RispondiEliminacomplimenti per la cena e soprattutto per l'organizzazione, quella è fondamentale per preparare ma soprattutto per godersi una cena con amici!!
Eh no, se questa volta blogger non mi accenta il commento,vado a prendere l'ascia...
RispondiEliminaComplimenti per la cenetta,sappi che al tuo posto avrei avuto una crisi alla Meryl Streep in "The
Hours",prostrata e rantolante sotto il lavandino.
L'aggiunta della panna al frangipane e' pura lussuria.LOVE IT!
Un bacione.
Libidinosa...complimenti ottima la torta...e anche la cenetta programmata.
RispondiEliminaciao
come una serata senza pretese?!?! ma io se faccio un menu così come minimo invito a cena la regina d'inghilterra!!!!!
RispondiEliminatroppo!
e questa tarte... bellissima.
voglio farmi adottare!!!!!!
Ottima! non vedo l'ora di mettermi all opera e farne una uguale...
RispondiEliminaCiao,
RispondiEliminapotrei quotare in tutto Mapi.........
per la tarte che dire:spettacolo!forse ho il testo giusto, ma non ho i fichi, vedo domani cosa trovo sul mercato, devo assolutamente dire al mio neo coltivatore diretto che ho saltuariamente a casa, di piantare un albero di fichi in campagna...... che strano non c'è, pero' ci sono in abbondanza ginestre e mimose, qualche limone.......;-)))
complimenti per la cena, superlativa!
diana
stefania, a te non capita mai di entrare in un mercato e iniziare a dire: "aspetta, ora priiiiima faccio un giro, vedo beeeeeeene tutti i prezzi, guardo cosa c'è e poi decido"???? a me sempre. Che poi mi prenda sempre dei bidoni, quello è un altro discorso. Ma mi diverto da matti, in questa fase qui. Stra porca figura assicurata, con questa torta :-)
RispondiEliminaViaggi del Goloso: ho visto, che abbiamo parecchi cose in comune... mi sa che diventeremo amici :-)
Milena, è facilissimo- e per te, poi, ancora di più. Però, i sapori si amalgamano bene, le consistenze anche, insomma: promosso a pieni voti
genny, è già ricominciato- e ieri eravamo già in pausa da Nazionale. Ma da domenica prossima, ci tocca :-((((( e qui, hai voglia a consolarti con i dolci...
RispondiEliminamapi, in origine erano due, gli inivitati. E' che poi mi sono allargata, sai com'è. E comunque, la stagione dei fichi qui è nel pieno: mica vorrai metterli tutti in un barattolo!!!
Mirtilla: sì, passo a trovarti e sì, pubblico il resto (vale a dire la zuppa, perchè la pescatrice l'ho infilata nel forno :-))
Roby- e diamogliela, questa stelletta, al marito! anche se alle sette e mezza, alla domanda "mi dai il pesce, che inizio a prepararlo?" ha realizzato che lo aveva dimenticato nel frigo dell'ufficio!!! lì più che una stelletta ho invocato il meteorite, dritto sulla sua testa...
RispondiEliminaMeying: eccone un'altra! mi sa che questo Rossese sul pesce dovrà diventare un must... io ero un po' titubante. Per inciso, ci sarebbe da fare un luuuuungo discorso anche sull'aglio di vessalico, che è poi stato la prima ispirazione per questo abbinamento- ma ci arriviamo appena posto la zuppa
Edith Pilaff: rido. Ma sull'invito a cena sono serissima. Quando vuoi, per davvero!
Giusy, grazie e benvenuta!
RispondiEliminaElga: e ci son rimaste queste, di soddisfazioni, ma vabbè, ce le facciamo andar bene!!! A braccia aperte, vi aspetto, altro che!
Greta, io mi incasino quando ho tempo. Allora cazzeggio, mi disperdo, mi deconcentro etc etc:per rendere un minimo, devo avere i minuti contati!
Tesoro, la Nigella l'ho già superata. In crconferenza. E per il resto, oggi mi sei venuta in mente, mentre mi picchiavo con lo sgabellino girevole della cabina per le foto tessera, con il tempo che stava per scadere e la mia testa che rimaneva fuori dallo schermo per metà... ho delle foto che sembro scalpata, altro che "come ti invidio, ad essere alta!!!"
RispondiEliminaKatia, grazie: la frangipane è facilissima e in questa versione con la panna è ancora ppiù veloce. Unica controindicazione: è una droga...:-)
Edith, eri finita nello spam. Un'onta. Secondo me, a blogger non piace la meryl streep. o sarà la frangipane con la panna????
RispondiEliminaAlice, grazie!
Gaia, guarda che su tutti i giornali oggi c'è la foto di Elisabetta con un buco sotto la suola della scarpa.Aspetto le toppe sul sedere di filippo- e poi la invito, cosa ne dici???
Arancionissima: è facile facile facile. E buona buona buona... ti ho convinto, ora???
Dianaaaaaaa, va bene anche in un altro testo. Le dosi per la frangipane sono abbondanti, quindi anche in una tortiera rotonda è perfetta. E anche i fichi... vanno cotti: quindi, vanno bene buoni, ma anche se non sono il top è lo stesso!
ciao
ale
Se c'è una cosa che mi fa desistere dallo scrivere commenti "cattivi" è la vista di un dolce...e devo dire che sebbene il post prestava il fianco mi sono decisamente commosso nell'ammirare questa tarte.
RispondiEliminaConsidera che non ho mai nemmeno preparato una frangipane...insomma con la mia golosità ci sono cascato in pieno ed addio punzecchiamenti...
Sono perdonato lo stesso dall'essere diventato improvvisaemente buono con te?! :PPP
ahahahahaha
Benritrovata :))
Ahhhhh.... per il momento un profondo sospiro è il massimo che possa fare dinnanzi a contanta bontà!!!!! E pensare che avrei pure i fichi belli sodi e maturi al punto giusto ahhhhhh... (secondo sospiro sconsolato) quelli "a chilometri tredici" (non so se mi spiego!!!). Ho persino pensato di alterare gli esiti delle analisi ma il mio medico non ci cascherebbe.. ahhhhhh (terzo sospiro disperato). Devo resistere.... fino allo stremo della mia forza di volontà (o fino a quando non mi rompo i cosiddetti...). Per quanto riguarda la cena messa in piedi in quattro e quattr'otto????? Figlia mia, te l'ho già detto, secondo me non sei normale!!!!!! ;-))))))
RispondiEliminaUn abbraccio
Licia
grazie Alessandra, un problema in meno: il dessert per la cena di venerdì è risolto. Devo solo compilare il resto del menu.... e poi io adoro i fichi e la Frangipane, di qualunque specie sia, pure quella non ortodossa (eh, eh, eh...)
RispondiEliminaMaria Chiara
Aggiornamento ! fatta la ricetta, collezionato complimenti, anche dagli amici (ebbene sì, esistono...!) che non vanno matti per i dolci !
RispondiEliminagrazie, Alessandra, sei entrata ormai fra le mie fonti principali !
Maria Chiara