Fra le molte "qualità" che non faranno mai di me una casalinga perfetta, c'è quella di acquistare prodotti carissimi, che poi non uso perchè "belin, con quello che mi è costato". Astenetevi da qualsiasi commento, perchè ci pensa già mio marito, ad ogni ripulisti della dispensa, quando la pila delle cose scadute supera di gran lunga quelle da utilizzare: marmellate biologiche in confezioni firmate, tè matcha di ogni sfumatura di verde, miscele di caffè che quando mi decido ad aprirle hanno perso tutto l'aroma- e questo per citare solo le prime cose che mi vengono in mente. L'ultima, è stata con l'Aglio di Vessalico. Ho iniziato con tre teste, tanto per provarlo: dopodichè, è stato amore folle e allora vai con le "reste", di ogni misura, di ogni foggia, di ogni produzione. E poi, una volta a casa, il solito copione: e per il soffritto no, e per massaggiare l'agnello no, e sì, forse nell'insalata di pomodori sì, ma mica ne metto uno spicchio intero, cosa lo spreco a fare. Insomma, per farla breve, ne avevo una resta intera da settembre. Retrocessa, ovviamente, dalla cucina alla stireria e poi nel bagnetto della lavanderia, perchè non vi dico quanto puzzi: la volta che mi son dimenticata di preavvisare la donna di servizio, me la son trovata semianime, che stava scivolando lungo lo stipite della porta del bagno. E così, di fronte all'emergenza, è scattato l'ingegno: si fa una cena a base di aglio di Vessalico- e se non vi piace, pazienza.
Ecco il menu di Sabato sera
Aperitivo
Falafel con salsa all'aglio e yogurt
Polpette di ceci al sesamo nero con aioli
Primo
Maccheroni al ferretto con salsa di mandorle e aglio
Secondo
Agnello alle erbe con salsa all' aglio (sarebbe dovuto essere una blanquette de agenaux, ma non siamo riusciti a disossare la bestia)
Carote al burro
e, per dolce, l'Eggnog.
Perchè in casa mia, aglio fa rima con vaniglia. E provate a chiedervi perchè...
Note mie
la vaniglia: ho estratto i semi, incidendo la bacca per il lungo con la punta di un coltellino affilato e passando poi la lama del coltello all'interno del baccello. Nel latte, ho messo sia i semi che la bacca.
i tuorli: non occorre montarli, basta "romperli" con una frusta. In compenso, quando si aggiunge il latte, bisogna montare: non con le fruste elettriche, ma a mano. Però, più spumoso è il composto che metterete sul fuoco e meglio è
la cottura: non aspettatevi che si addensi troppo, perchè non c'è amido. E badate a non farlo bollire, perchè le uova, altrimenti, si separano dal resto. Se avete un termometro, dovreste mantenere la temperatura intorno agli 85 gradi. Altrimenti, fate come faccio io: fiamma media ma bassissima, mescolo di continuo e ogni tot tolgo dal fuoco per pochi secondi. E' un metodo empirico che però funziona.
i liquori: potete anche variare le tipologie. Usando la vaniglia, erano d'obbligo questi due, ma ho una ricetta a base di sherry e noce moscata, per esempio, o un'altra con cue tipi di rum e la cannella. Fate voi: l'importante è che si amalgamino bene con la spezia scelta
il raffreddamento: è essenziale, altrimenti i composti smontati, col calore, montano. Coprite con una pellicola e portate a temperatura ambiente. Solo allora, procedete con l'aggiunta del resto
i composti montati: non li ho aggiunti insieme, come da ricetta, ma separatamente, prima la panna e poi gli albumi. Ci ho perso in tempo, ci ho guadagnato in densità, tant'è che sembrava una crema e l'ho felicemente spacciata per dessert. Il "felicemente" è da intenersi in senso collettivo, sia per la padrona di casa che per gli ospiti, per cui al prossimo eggnog rifaccio uguale.
ciao
ale
Ecco il menu di Sabato sera
Aperitivo
Falafel con salsa all'aglio e yogurt
Polpette di ceci al sesamo nero con aioli
Primo
Maccheroni al ferretto con salsa di mandorle e aglio
Secondo
Agnello alle erbe con salsa all' aglio (sarebbe dovuto essere una blanquette de agenaux, ma non siamo riusciti a disossare la bestia)
Carote al burro
e, per dolce, l'Eggnog.
Perchè in casa mia, aglio fa rima con vaniglia. E provate a chiedervi perchè...
EGGNOG
Ricetta tutta dedicata alla mia amica Marina, che mi ha mandato una busta profumatissima dal Madagascar. Ho passato un mese a sniffarla, anche in modo spudorato, passandomi la bacca sotto il naso- e a forza di inalare, mi sono venute un po' di idee per utilizzarla al meglio. Quella scellerata della Marina ha osato suggerirmi di profumarci la scarpiera, ignara del duro lavoro a cui sto sottoponendo le sue bacche, a ripulire la casa dalle tracce dell'aglio. Solo che queste dureranno molto meno, mi sa...
Dunque, la ricetta. L'eggnog è propriamente una bevanda, e pure decisamente alcolica, dalle note più speziate della versione che vi propongo qui. Al solito, ogni Anglosassone segue la sua tradizione, e quindi c'è chi ci mette la cannella, chi la noce moscata, chi non mette la vaniglia, ma il risultato è semre una bevanda corroborante e gustosa. E' una specie di zabaione, per capirci, molto frequente nelle tavole di Natale e Capodanno.
In questa versione, è presentato come un dolce al cucchiaio, molto morbido e soffice. D'obbligo è la permanenza in frigo, fino al momento di servirla. Facoltativa, ma apprezzata, una spruzzata di noce moscata.
EGGNOG AL BOURBON
(da un vecchio numero di Sale & Pepe)
Per otto persone
mezzo litro di latte
4 uova (tuorli e albumi)
100 g di zucchero
un baccello di vaniglia
2 dl di panna fresca
0,5 dl di rum
2 dl di bourbon
noce moscata
Scaldate il latte con il baccello di vaniglia inciso per la lunghezza e lo zucchero, mescolando finchè quest'ultimo si sia sciolto. In una terrina, amalgamate i tuorli con il latte caldo, versandolo a filo e mescolandolo con una frusta; rimettete la casseruola sul fuoco e fatelo cuocer eper 5 minuti, a fiamma bassa. Filtrate la crema, lascaite raffreddare e emscolatevi il rum, il bourbon e gli albumi montati a neve, amalgamati con la panna montata. Servite l'eggnog spolverizzato con noce moscata grattugiata.
Dunque, la ricetta. L'eggnog è propriamente una bevanda, e pure decisamente alcolica, dalle note più speziate della versione che vi propongo qui. Al solito, ogni Anglosassone segue la sua tradizione, e quindi c'è chi ci mette la cannella, chi la noce moscata, chi non mette la vaniglia, ma il risultato è semre una bevanda corroborante e gustosa. E' una specie di zabaione, per capirci, molto frequente nelle tavole di Natale e Capodanno.
In questa versione, è presentato come un dolce al cucchiaio, molto morbido e soffice. D'obbligo è la permanenza in frigo, fino al momento di servirla. Facoltativa, ma apprezzata, una spruzzata di noce moscata.
EGGNOG AL BOURBON
(da un vecchio numero di Sale & Pepe)
Per otto persone
mezzo litro di latte
4 uova (tuorli e albumi)
100 g di zucchero
un baccello di vaniglia
2 dl di panna fresca
0,5 dl di rum
2 dl di bourbon
noce moscata
Scaldate il latte con il baccello di vaniglia inciso per la lunghezza e lo zucchero, mescolando finchè quest'ultimo si sia sciolto. In una terrina, amalgamate i tuorli con il latte caldo, versandolo a filo e mescolandolo con una frusta; rimettete la casseruola sul fuoco e fatelo cuocer eper 5 minuti, a fiamma bassa. Filtrate la crema, lascaite raffreddare e emscolatevi il rum, il bourbon e gli albumi montati a neve, amalgamati con la panna montata. Servite l'eggnog spolverizzato con noce moscata grattugiata.
Note mie
la vaniglia: ho estratto i semi, incidendo la bacca per il lungo con la punta di un coltellino affilato e passando poi la lama del coltello all'interno del baccello. Nel latte, ho messo sia i semi che la bacca.
i tuorli: non occorre montarli, basta "romperli" con una frusta. In compenso, quando si aggiunge il latte, bisogna montare: non con le fruste elettriche, ma a mano. Però, più spumoso è il composto che metterete sul fuoco e meglio è
la cottura: non aspettatevi che si addensi troppo, perchè non c'è amido. E badate a non farlo bollire, perchè le uova, altrimenti, si separano dal resto. Se avete un termometro, dovreste mantenere la temperatura intorno agli 85 gradi. Altrimenti, fate come faccio io: fiamma media ma bassissima, mescolo di continuo e ogni tot tolgo dal fuoco per pochi secondi. E' un metodo empirico che però funziona.
i liquori: potete anche variare le tipologie. Usando la vaniglia, erano d'obbligo questi due, ma ho una ricetta a base di sherry e noce moscata, per esempio, o un'altra con cue tipi di rum e la cannella. Fate voi: l'importante è che si amalgamino bene con la spezia scelta
il raffreddamento: è essenziale, altrimenti i composti smontati, col calore, montano. Coprite con una pellicola e portate a temperatura ambiente. Solo allora, procedete con l'aggiunta del resto
i composti montati: non li ho aggiunti insieme, come da ricetta, ma separatamente, prima la panna e poi gli albumi. Ci ho perso in tempo, ci ho guadagnato in densità, tant'è che sembrava una crema e l'ho felicemente spacciata per dessert. Il "felicemente" è da intenersi in senso collettivo, sia per la padrona di casa che per gli ospiti, per cui al prossimo eggnog rifaccio uguale.
ciao
ale
Eccola la ricetta che mi serviva, alla prossima cena lo servo, mi piace come dolce non dolce!
RispondiEliminaGrazie.
diana
Ale, il post lo rileggo dopo, è troppo interessante per andare di corsa...
RispondiEliminaTi volevo dire un'altra cosa: ma chi te l'ha detto che non PUOI partecipare?.. DEVI! Io aspetto la tua ricetta e il tuo racconto! Magari, non ti daremo il tuo stesso libro, ma chissà altri premi?..
No-no, ti voglio nella guida!
Un bacio
ok. Ma fuori concorso è meglio :-)
RispondiEliminaA questo punto, se è un discorso di completezza della guida, ti "darei" anche la ricetta della focaccia. E' già stata pubblicata, ma a Genova dici street food e pensi subito a quella. E poi avevo in mente un'altra cosa, della Genova antica, che però si fa ancora nelle friggitorie dei caruggi e pure a casa mia. Ne parliamo in privato ;-)
ciao
ale
Diana, è perfetto. Alza il gomito, quando versi il liquore ;-)))
F A V O L O S O !!
RispondiEliminaA Natale li stendo tutti... Cucciolo escluso, s'intende!
Buona giornata =D
Nora
Come sai...la mia malattia per le tradizioni "USA" e dintorni..io ti adoro...loro per le feste ci vanno a nozze con l'eggnog....quindi ora a nozze ci vado pure io!!!Grazie e baci!!!
RispondiEliminabuono!!! mia zia faceva una cosa simile ,senza liquore e senza noce moscata, e lo chiamava zabaione alla milanese...lo faceva al momento dopo pranzo . una sorta di madeleine proustiana questa ricetta : mi ha ricordato i pranzi domenicali invernali dai miei zii , anni '70, very very vintage!!! :-))) bacissimi
RispondiEliminaQuesta ricetta è spettakolare, davvero.
RispondiEliminaUna bevanda che diventa dessert, per preparare la quale occorre alzare il gomito: sembra dirmi "preparami, preparami". :-D
Per un attimo, leggendo il titolo, ho avuto un brivido di terrore: ho temuto che avessi messo aglio e vaniglia nella stessa preparazione... ;-)
Leggendo la ricetta del dessert cercavo l'aglio associato alla vaniglia...no, perchè da te mi aspetto di tutto!
RispondiEliminaSul menu a base di aglio, passo.
RispondiEliminaMi catapulto invece su questo dessert che si sposa pienamente con i miei gusti. Giro la ricetta alla figlia segreta di Montersino :-D
Fabio
ma guarda che spettacolo!!!!
RispondiEliminaCi ho messo un po' a capire che non c'era l'aglio nella ricetta e a questo punto ti dico anche meno male!!! Non avrei mai retto alla tua cena a base di aglio ma il dessert lo accetto volentieri :))
RispondiEliminaun bacio e vado a vedere le prossime scadenze della mia dispensa :)
Ihihih anche io ho lo stesso difetto...ma ti dirò per tante cose paga!! Non ci sono santi alcune prelibatezze, piccole chicche che costano 3 volte tanto, valgono ogni centesimo!!
RispondiElimina:)
carina carina la ricetta
baci
Vero
vedo che non sono l'unica ad aver temuto che tu avessi messo l'aglio nel dessert... salto la tua cena a piè pari (odio l'aglio, si vede che nella vita precedente ero un vampiro), ma mi fiondo sull'eggnog!!
RispondiEliminafaccia del menù chissà che profumo giuro che pensavo di trovare l'aglio anche nel EGGNOG AL BOURBON ho letto due volte di seguito gli ingredienti e poi mi sono tranquillizzata :-)))) buonoooo e alcolico davvero! baciii Ely
RispondiEliminafavolosa! è da innumerevoli film che sogno di assaggiare una coppa di eggnog!! (ti è piaciuta l'unità di misura in film?? :D)
RispondiEliminasalvo subito, baci! ale
Ma tu sei sicura che non hai una seconda sorella... GEMELLA???? Sono uguale, uguale; compro roba costosissima, per tenerla tipo reliquia e quando finalmente mi convinco che ho trovato la preparazione giusta per utilizzare al meglio la tal cosa... è scaduta! ... infatti ho delle bacche di vaniglia da un bel po'... forse è arrivata l'ora per usarle... ;)
RispondiEliminaEccavolo, ero l'unica a sperare nell'accoppiata vaniglia e aglio?
RispondiEliminaSono indietro con tutto, datemi il tempo di mettermi in pari, smettetela di postare!!!! :-D
Baciiiiiiiiiiiiiii