Regalano qualcosa? No, è solo Ken Follett

Ora, secondo voi, una che è stata, in rigoroso ordine cronologico e rigorosamente nelle prime tre file, al funerale di Freddie Mercury (terza fila), al centenario della Regina Madre (prima fila), al matrimonio di Emanuele Filiberto (seconda fila dal fondo, ma lì il problema era come fare ad uscirne in fretta)- e non chiedetemi come, perchè intanto lo sapete già che la mia vita reale è infinitamente più spericolata di quello che posso raccontare qui sopra...
dicevo: secondo voi, una che ha fatto tutto ciò, può mica umiliarsi a fare la coda, per vedere Ken Follett firmare dei libri?

La risposta è no, ovviamente: nè per lui, nè per chiunque altro. Intanto, perchè non son tipa da 'ste cose. Mai aspettato un cantante o un attore fuori dal teatro, mai fatte foto celebrative, mai posseduto un autografo di chicchessia. Poi, perchè non me lo permetterebbero nè la mia to-do-list, nè la mia coscienza, sempre pronte ad allearsi in questi frangenti, in puro stile "con tutto quello che hai da fare, come puoi perdere tempo qui in mezzo". In ultimo, perchè ho già chi le fa per me. E pure alla stragrande.

A differenza della sottoscritta, mia sorella sta ai vip come un cane da fiuto sta ai tartufi. Da chi abbia preso non si sa, visto che in casa mia, discrezione e sobrietà si sono bevute nel latte- e poi nel caffè e financo negli aperitivi e ai banconi dei bar. Secondo me, dalla mia prozia cantante lirica che, al termine di una breve ma ingloriosa carriera, ammorbava il vicinato con le arie delle opere- controllando ogni volta che scattasse puntuale l'applauso dal marciapiede. Le mancano la cofana rossiccia, le parure che "da grande farò la Madonna di Pompei" e la scollatura generosa, ma -ripeto- per me è lì, che bisognerebbe indagare. Sia chiaro: a vederla, nessuno sospetterebbe: classe da vendere, buone maniere, professione al di sopra di ogni sospetto. Ma appena intercetta un personaggio famoso, nel raggio di qualche km, non ce n'è più per nessuno- e per il malcapitato di turno, meno che mai: è toccato a Miguel Bosè (5 elementare), a Nelson Piquet (3 media), a Richard Gere (superiori), a Tom Cruise (università) e ora che George Clooney è fidanzato, ci siamo date alla cultura con il povero Ken Follett.

L'appuntamento era alle 16.30, davanti a Feltrinelli, ma alle 15.45 il cellulare squilla
"sono già qui"
Dimenticavo: abbiamo tre anni di differenza, precisi (i compleanni sono a tre giorni di distanza), e anagraficamente sono nata prima io. Ma lei dice sempre "la Ale è la maggiore, io sono la più grande", rimarcando che, alla distribuzione del senno, hanno compensato l'attimo di distrazione che li aveva colpiti quando era il mio turno, dando a lei dose doppia: ragion per cui, è ordinata, precisa, affidabile e soprattutto puntuale. Anche nel ricordarmelo...
"come sei già lì? io sono ancora a casa..."
"sono GIA' qui" (primo ammonimento)
"e pure in coda"
Tempo un quarto d'ora, la raggiungo- e al sedicesimo minuto capisco che non è cosa. La coda è ancora ragionevole, ma quelli della Security stanno già smistando i fans. Mi intrufolo e becco un tipo simpatico, che mi svela l'arcano: nessuna conferenza stampa, nessuna intervista, nessun "seguirà dibattito". Oltre all'autografo sul frontespizio dell'ultimo libro non si va- "e, signora, se viene fra un'ora, non c'è più nessuno"

Detto- fatto, ma dopo un'ora, la situazione è così.

Telefono a mia sorella e le chiedo se riesce a scattare una foto col cellulare. Per il blog, specifico, visto che tengo alla reputazione. La risposta non si fa attendere:
"ma figurati se faccio queste cose. Io"
Mi siedo al tavolino di un bar, ordino un caffè e inizio pazientemente il conto alla rovescia.
Ci mette meno del previsto
"E' arrivatoooooooooooooooooooo!!!"
"E' bellissimoooooooooooooooooooo!!!"
"E' simpaticissimooooooooooooooooooooo!!"
fino all'inevitabile
"mi ha sorrisoooooooooooooooooooooooooooooo!!!"

Intanto, la coda è arrivata a metà di via XX Settembre e i passanti si chiedono increduli che cosa stia succedendo: le ipotesi sono le più genovesi di tutte- da faranno i saldi a regaleranno qualcosa- e quando dico che son tutti lì per Ken Follett qualcuno chiede chi è, qualcun altro tira dritto, due o tre si aggregano alla fila. Un ragazzo mi risponde che a lui non piace, "roba commerciale, e però guarda lì, tutti in fila a buttar via soldi e tempo per la firma di uno che manco sa scrivere". Mentre cerco una risposta, esce mia sorella, brandendo il libro a mani tese sopra la testa e distribuendo sorrisi, baci e abbracci alla folla - venditori ambulanti compresi.

Le foto che ha fatto, però, fano schifo: le guardo sconsolata mentre ci prendiamo l'aperitivo e decido che bisogna rientrare. Ormai, son tutti dentro e ci infiliamo anche noi, in tempo per vederlo firmare le ultime copie e per sentire una domanda "Chi vuole una foto?"
Secondo voi, chi ha risposto "io-io-io", aggiungendoci pure "che festeggio le nozze d'argento, io, con Ken, 25 anni che lo leggo???" e, una volta saputo che era un privilegio concesso ai dipendenti, ha chiesto prima supplichevole "assumetemi, vi prego, lavoro gratis" e poi, di fronte al fermo rifiuto, mi ha detto "ale, ruba un badge che me lo metto io"?
A oggi pomeriggio, con le pagelle
ciao
ale